Una recente pronuncia del Tribunale di Lecce ha stabilito un principio di fondamentale importanza per tutti i pensionati con contributi misti da lavoro dipendente e autonomo, in particolare per coloro che hanno svolto attività nel settore agricolo prima del 1984. La sentenza affronta la questione della corretta applicazione dell’art. 7 della Legge n. 638/83, che prevede la rivalutazione dei contributi versati per lavoro agricolo relativi a periodi anteriori al 1° gennaio 1984, quando inferiori a 270 giornate annue. Il Tribunale pugliese ha definitivamente chiarito che tale rivalutazione deve essere applicata anche quando la pensione viene liquidata nella gestione dei lavoratori autonomi, e non solo in quella dei lavoratori dipendenti come sostenuto dall’INPS. La vicenda riguarda una pensionata titolare di un trattamento VOCOM (Vecchiaia Ordinaria Coltivatori diretti, Mezzadri e coloni) con decorrenza dal giugno 2002, la quale ha contestato la modalità di calcolo utilizzata dall’istituto previdenziale, sostenendo che la retribuzione settimanale accreditata negli anni 1974-1977 non corrispondesse al salario giornaliero convenzionale previsto per gli operai agricoli a tempo determinato (OTD). Il giudice del lavoro, confermando un precedente orientamento della Corte di Cassazione, ha dato ragione alla ricorrente, disponendo il ricalcolo della quota A della pensione e condannando l’INPS al pagamento delle differenze maturate. Questa sentenza costituisce un precedente molto importante per tutti coloro che si trovano in situazioni analoghe, poiché ribadisce che, in caso di pensioni miste tra lavoro autonomo e dipendente, ciascuna quota deve essere calcolata secondo le regole proprie della rispettiva gestione, compresa l’applicazione dei coefficienti di rivalutazione per i contributi agricoli ante 1984. Il principio stabilito riguarda migliaia di pensionati in tutta Italia e potrebbe avere ripercussioni significative sui trattamenti previdenziali in corso di erogazione.
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Indice
- ESPOSIZIONE DEI FATTI
- NORMATIVA E PRECEDENTI
- DECISIONE DEL CASO E ANALISI
- ESTRATTO DELLA SENTENZA
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ESPOSIZIONE DEI FATTI
La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da una pensionata titolare di pensione VOCOM (Vecchiaia Ordinaria Coltivatori diretti, Mezzadri e coloni) con decorrenza giugno 2002. La ricorrente, con atto depositato il 23.9.2022, ha contestato la liquidazione del proprio trattamento pensionistico, ritenendo errata la retribuzione accreditata negli anni 1974, 1975, 1976 e 1977, rientrante nel calcolo delle quote A e B da lavoro dipendente. In particolare, la pensionata ha sostenuto che la retribuzione settimanale utilizzata dall’INPS non corrispondesse al salario giornaliero convenzionale previsto per gli operai agricoli a tempo determinato occupati nella provincia di Lecce (OTD).