Distanze legali: norme e regolamenti per la pianificazione urbana

Distanze legali: norme e regolamenti per la pianificazione urbana

Introduzione

Le distanze tra immobili, regolamentate dall’art. 873 c.c., rivestono importanza fondamentale per evitare la formazione di strette intercapedini, promuovendo la vivibilità degli edifici e la salute degli abitanti. Questo articolo impone che le costruzioni su fondi confinanti, se non unite o aderenti, siano mantenute a una distanza non inferiore a tre metri. Esploreremo le implicazioni giuridiche di questo principio, le deroghe possibili attraverso accordi privati e il ruolo degli strumenti urbanistici locali.

Norme Codicistiche e Deroghe Private

Le norme codicistiche sulle distanze legali mirano a prevenire la formazione di intercapedini antiigieniche. Tuttavia, tali regole possono essere derogate da accordi tra privati. Si sottolinea che le prescrizioni degli strumenti urbanistici locali, diversamente dalle norme codicistiche, sono inderogabili, poiché mirano a tutelare l’interesse generale a un modello urbanistico specifico.

Violazione delle Distanze e Azioni Legali

La violazione delle distanze prescritte può portare a azioni legali. Se una parte della costruzione si trova a una distanza inferiore a quella richiesta, il vicino ha il diritto di agire per la rimozione dell’opera e il risarcimento del danno subito (art. 872, comma 2, c.c.).

Azioni Reali e Personali

L’azione legata al rispetto delle distanze legali è considerata un’azione “reale” e deve essere proposta contro l’attuale proprietario della costruzione illegittima. Questo distingue la responsabilità tra chi ha realizzato l’opera e chi attualmente la possiede.

Strumenti Urbanistici Locali e Distanze Superiori

Se gli strumenti urbanistici impongono distanze superiori a quelle previste dal codice civile, le azioni possono variare:

  1. Se la previsione riguarda direttamente le distanze tra costruzioni nei rapporti di vicinato, la violazione legittima il vicino ad agire per la rimozione e il risarcimento del danno.
  2. Se la previsione riguarda interessi generali, il vicino può agire solo per il risarcimento del danno, non per la riduzione in pristino.

Muri di Confine e Altre Disposizioni

Il codice civile dedica disposizioni specifiche ai muri di confine, incluso il diritto di acquisizione della comproprietà e le regole per fabbricare in appoggio. Il principio di prevenzione viene introdotto, permettendo al primo costruttore di influenzare le decisioni del vicino. Il codice prevede anche distanze minime da confine per pozzi, cisterne, fosse, tubi, fabbriche pericolose, fossi, canali e piantagioni.

Conclusioni

Le distanze legali, essenziali per la pianificazione urbana, bilanciano gli interessi dei proprietari e promuovono la sicurezza e la qualità della vita. La conformità a tali norme è vitale per evitare controversie legali e promuovere un ambiente abitativo sano.

Avv. Cosimo Montinaro

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