Diffamazione su Facebook: cosa dice la legge?

Diffamazione su Facebook: cosa dice la legge?

Con l’avvento dei social network, la diffamazione su Facebook è diventata un fenomeno sempre più comune. Tuttavia, non tutti sanno che la diffamazione online è considerata un reato e può essere perseguita penalmente. In questo articolo vedremo quali sono le normative di riferimento e le sentenze della Cassazione in merito alla diffamazione su Facebook.

Normativa di riferimento

La diffamazione è regolata dall’articolo 595 del Codice Penale, che prevede una pena che va dai sei mesi ai tre anni di reclusione o una multa non inferiore a cinquecentosedici euro. La legge si applica anche alla diffamazione su Facebook, in quanto la pubblicazione di messaggi diffamatori su questa piattaforma viene considerata come un’offesa alla reputazione della persona offesa.

Inoltre, l’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 70/2003 (noto come “Codice dell’Internet”) prevede che i gestori dei siti web e delle piattaforme online siano responsabili dei contenuti pubblicati dagli utenti. Ciò significa che se un utente pubblica un messaggio diffamatorio su Facebook, il gestore della piattaforma potrebbe essere chiamato a rispondere in sede penale.

Sentenze della Cassazione

La Cassazione ha stabilito che la diffamazione su Facebook può essere perseguita penalmente e ha emesso numerose sentenze in merito. Ad esempio, con la sentenza n. 4499/2018 la Cassazione ha confermato la condanna di un uomo che aveva pubblicato su Facebook dei messaggi diffamatori nei confronti di un’altra persona.

Inoltre, la Cassazione ha stabilito che anche i commenti pubblicati sotto un post possono essere considerati come diffamatori e perseguibili penalmente. Con la sentenza n. 4450/2018, infatti, la Cassazione ha confermato la condanna di una donna che aveva pubblicato un commento diffamatorio sotto un post di un’altra persona.

Conclusioni

In conclusione, la diffamazione su Facebook è un reato perseguibile penalmente, regolato dall’articolo 595 del Codice Penale e dal Decreto Legislativo n. 70/2003. La Cassazione ha emesso numerose sentenze in merito, confermando la possibilità di perseguire penalmente sia chi pubblica messaggi diffamatori che chi pubblica commenti sotto un post. È quindi importante prestare attenzione a ciò che si pubblica su Facebook e adottare comportamenti responsabili e rispettosi della legge.

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