Denuncia, querela ed esposto: differenze

Denuncia, querela ed esposto: differenze

Introduzione

La denuncia, la querela e l’esposto sono strumenti fondamentali nel contesto legale italiano, ciascuno con specifiche caratteristiche e finalità. In questo articolo, esamineremo dettagliatamente la normativa che regola questi atti, evidenziando le situazioni in cui diventano obbligatori, le modalità di presentazione e i termini da rispettare.

La denuncia

La denuncia rappresenta l’atto attraverso il quale chiunque venga a conoscenza di un reato perseguibile d’ufficio informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria.

La denuncia è obbligatoria nei seguenti casi:

  • reati contro lo Stato;
  • ricezione di denaro falso;
  • transazioni sospette;
  • scoperta di materie esplodenti;
  • furto o smarrimento di armi;
  • segnalazioni di imbrogli nelle competizioni sportive.

La denuncia è facoltativa nei casi in cui il reato non è perseguibile d’ufficio, ma può essere comunque presentata dal denunciante.

La denuncia può essere presentata oralmente o per iscritto. In caso di presentazione orale, il pubblico ministero o l’ufficiale di polizia giudiziaria redige un verbale. In caso di presentazione scritta, la denuncia deve essere sottoscritta dal denunciante o dal suo avvocato.

Il denunciante ha diritto di ricevere un’attestazione della ricezione della denuncia.

La querela

La querela è la dichiarazione attraverso la quale la persona che ha subito un reato esprime la volontà di procedere penalmente contro il colpevole.

La querela è obbligatoria nei seguenti casi:

  • reati perseguibili a querela di parte;
  • reati perseguibili d’ufficio, ma per i quali la legge prevede la necessità della querela.

La querela è facoltativa nei casi in cui il reato è perseguibile d’ufficio e non è prevista la necessità della querela.

La querela deve essere presentata entro 3 mesi dalla data in cui si ha notizia del reato, salvo reati contro la libertà sessuale, per i quali il termine è esteso a 12 mesi.

È possibile ritirare la querela, tranne nei casi di violenza sessuale o atti sessuali con minorenni. Il ritiro della querela, noto come remissione, può essere accettato dal querelato, ma se quest’ultimo è innocente, potrebbe preferire dimostrarlo attraverso un processo.

L’esposto

L’esposto è l’atto attraverso il quale si richiede l’intervento dell’Autorità di Pubblica Sicurezza in caso di dissidi tra privati.

L’esposto può essere presentato da una o entrambe le parti coinvolte. L’ufficiale di Pubblica Sicurezza cerca di conciliare le parti, redigendo un verbale. Se emerge un reato, l’ufficiale informa l’Autorità giudiziaria per procedere di conseguenza.

Nel caso di un delitto perseguibile a querela, è possibile esperire un componimento preventivo della vertenza, senza pregiudicare il diritto di querela successivo.

Conclusioni

In questo articolo, abbiamo esaminato in dettaglio la normativa che regola denuncia, querela ed esposto in Italia. È fondamentale comprendere le differenze tra questi strumenti e seguire attentamente le disposizioni di legge per garantire la validità e l’efficacia di tali atti.

Avv. Cosimo Montinaro

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