Cosa fare se viene lesa la quota di legittima: i diritti dei legittimari e la tutela giuridica

Cosa fare se viene lesa la quota di legittima: i diritti dei legittimari e la tutela giuridica

La legge italiana prevede una serie di regole per la ripartizione dell’eredità tra i familiari del defunto. La quota di legittima è la parte di eredità a cui i figli hanno diritto in ogni caso, anche se il testamento prevede una ripartizione diversa. In caso di lesione della quota di legittima, è possibile agire in giudizio per ottenere la tutela dei propri diritti. In questo articolo, vedremo quali sono le azioni che i legittimari possono intraprendere per far valere la propria posizione.

La lesione della quota di legittima

La lesione della quota di legittima si verifica quando il testamento del defunto attribuisce ai legittimari (ossia i figli, gli ascendenti e il coniuge di chi viene a mancare) una quota inferiore rispetto a quella che spetterebbe loro in mancanza di testamento. In tal caso, i legittimari possono chiedere in Tribunale la reintegrazione della loro quota lesa.

La quota disponibile

La parte di patrimonio non compreso nella quota di legittima è rappresentata dalla c.d. quota disponibile. La legittima e la disponibile sono quote complementari fra loro. La quota disponibile è quindi quella parte del patrimonio caduto in successione della quale il testatore può liberamente disporre, senza alcun vincolo. La quota disponibile, quindi, non ha un valore fisso e predeterminato, variando essa al variare di quanti eredi legittimi siano presenti al momento dell’apertura della successione. A esempio, se il de cuius lascia un solo figlio, allo stesso deve essere destinato metà del suo patrimonio e, la restante parte, può essere destinata a chi vuole (es., a un caro amico). Se al de cuius succede un coniuge con un figlio, a loro deve essere riservata una quota pari ad 1/3 ciascuno e quindi la quota disponibile, di cui può disporne liberamente, è pari a 1/3 del restante patrimonio.

Le azioni dei legittimari

In caso di lesione della quota di legittima, i legittimari possono intraprendere diverse azioni per far valere i propri diritti. La prima azione consiste nell’avviare una mediazione, ovvero un tentativo di conciliazione tra le parti in conflitto. La mediazione è un’opzione molto utile, in quanto consente di risolvere il conflitto in modo più veloce ed economico rispetto ad un processo giudiziario.
Se la mediazione non dovesse portare ad una soluzione, i legittimari possono avviare un’azione giudiziaria per ottenere la reintegrazione della quota lesa. In particolare, è possibile chiedere al Giudice di dichiarare la nullità del testamento o di annullare le disposizioni testamentarie che hanno leso la loro quota di legittima dei figli.

Conclusioni

In caso di lesione della quota di legittima, è fondamentale rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto successorio per valutare la propria situazione e intraprendere le azioni giudiziarie

A tal fine, lo Studio Legale Avv. Cosimo Montinaro presta assistenza e consulenza altamente specializzata.

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