Cassazione: il mantenimento dei figli ultramaggiorenni è subordinato a determinate condizioni
Con la recente sentenza n. 26875/2023, la Corte di Cassazione ha ribadito che il diritto al mantenimento dei figli maggiorenni è subordinato a determinate condizioni.
I fatti di causa
I fatti sono scaturiti da una causa di divorzio presso il Tribunale di Roma, dove era stato imposto al marito l’obbligo di versare un assegno di mantenimento sia alla moglie che alla figlia maggiorenne. La Corte d’Appello aveva in seguito parzialmente riformato la sentenza di primo grado, mantenendo però inalterato l’assegno per la figlia. Quest’ultima, pur avendo un titolo di studio specializzato, non aveva mai lavorato e aveva frequentato senza successo l’università.
La sentenza della Corte di Cassazione
La Corte ha accolto il ricorso del padre, ribadendo che il diritto al mantenimento per i figli maggiorenni è subordinato a determinate condizioni.
In particolare, la Corte ha sottolineato che:
- L’obbligo di mantenimento è strettamente correlato a un progetto educativo e formativo.
- Il figlio maggiorenne deve dimostrare non solo l’impegno nello studio ma anche nella ricerca attiva di un lavoro, tenendo conto delle condizioni economiche dei genitori.
- L’assistenza a un genitore infermo non esime il figlio maggiorenne dal dovere di cercare l’autonomia economica.
I principi di diritto
La Corte ha quindi enunciato tre principi di diritto riguardanti:
- L’onere della prova delle condizioni che fondano il diritto al mantenimento è a carico del richiedente.
- L’obbligo di contribuzione da parte del genitore è circoscritto per un tempo “mediamente necessario” al reperimento di un’occupazione da parte del figlio.
- Il bisogno di particolari attenzioni o cure del genitore convivente non può costituire ragione della completa elisione dei doveri verso sé stessi del figlio adulto.
Conclusione
La sentenza offre un quadro complesso e articolato sul diritto al mantenimento dei figli “ultramaggiorenni“, sottolineando la necessità di un bilanciamento tra il diritto alla formazione e il principio di autoresponsabilità.