Poste Italiane condannata per buoni prescritti: obbligo informativo prevale sulla diligenza del cliente – Corte d’Appello di Catania 2025

La Corte d’Appello di Catania ha recentemente ribaltato una sentenza di primo grado, stabilendo un importante principio in materia di buoni fruttiferi postali prescritti. Secondo i giudici d’appello, Poste Italiane è tenuta a risarcire integralmente un risparmiatore che non aveva potuto riscuotere due buoni fruttiferi per intervenuta prescrizione. La sentenza afferma che l’intermediario finanziario deve adempiere precisi obblighi informativi verso il cliente, tra cui la consegna del foglio informativo contenente tutte le caratteristiche dell’investimento. La mancata informazione sulla durata effettiva dei buoni (18 mesi anziché 20 anni) e sulla loro scadenza è stata ritenuta determinante per il verificarsi del danno subito dal risparmiatore. La pronuncia si discosta significativamente dall’orientamento espresso nella sentenza di primo grado, la quale aveva invece posto l’accento sulla diligenza richiesta al risparmiatore e sulla conoscibilità della […]

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Buoni fruttiferi postali privi di serie: niente prescrizione e diritto al risarcimento per mancata informativa – Tribunale di Patti 2025

La sentenza del Tribunale di Patti del 2025 stabilisce due principi fondamentali: i buoni fruttiferi postali privi dell’indicazione della serie non sono soggetti a prescrizione poiché tale omissione impedisce al risparmiatore di conoscere il regime giuridico applicabile; la mancata consegna del Foglio Informativo Analitico, pur non impedendo la prescrizione per i buoni con serie indicata, legittima il diritto al risarcimento del danno per violazione degli obblighi informativi. Una decisione che rafforza la tutela dei diritti dei risparmiatori.

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Risarcimento integrale per il figlio non riconosciuto: il danno va oltre la maggiore età e non cessa con la dichiarazione giudiziale di paternità – Cassazione 2024

La Cassazione (ordinanza 31552/2024) stabilisce che il risarcimento per mancato riconoscimento paterno non può limitarsi alla minore età ma si estende, seppur in misura decrescente, anche agli anni successivi. La dichiarazione giudiziale di paternità non elimina automaticamente il danno. I giudici devono valutare concretamente le specificità di ogni caso, considerando la consapevolezza del padre, la durata dell’abbandono e l’effettiva sofferenza causata, senza ricorrere a valutazioni astratte e stereotipate.

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Caso Diciotti: la Suprema Corte dichiara risarcibile il danno da illegittima restrizione della libertà personale – Corte di Cassazione 2025

Le Sezioni Unite della Cassazione (sent. 5992/2025) hanno riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni non patrimoniali ai migranti trattenuti illegittimamente sulla nave Diciotti per dieci giorni nel 2018. La Corte ha stabilito che il mancato consenso all’attracco e allo sbarco costituisce un’arbitraria restrizione della libertà personale, non giustificabile come atto politico. La sentenza afferma che le ragioni politiche non possono comprimere diritti fondamentali in assenza di provvedimenti formali e che nel danno da lesione di diritti inviolabili è possibile ricorrere a presunzioni per dimostrare il pregiudizio subito. Una decisione fondamentale per definire i limiti dell’azione governativa e la tutela dei diritti umani.

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Alluvione di Sarno: prescritto il diritto al risarcimento delle eredi che non si costituirono parte civile nel processo penale – Tribunale di Salerno 2025

La sentenza del Tribunale di Salerno del 2025 stabilisce un principio rilevante in materia di prescrizione del diritto al risarcimento derivante da fatto costituente reato: per chi non si è costituito parte civile nel processo penale, il termine prescrizionale decorre dalla data del fatto e non dalla sentenza definitiva. Nel caso dell’alluvione di Sarno, gli eredi che non hanno interrotto la prescrizione nel termine decennale hanno visto respinta la loro domanda risarcitoria nonostante la condanna penale definitiva dell’ex sindaco.

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Euribor nei mutui chirografari: il Tribunale di Catania conferma la validità del parametro ma dichiara nulli gli interessi moratori usurari – 2025

La sentenza del Tribunale di Catania (2025) affronta il caso di un mutuo chirografario a tasso variabile basato sull’Euribor, dichiarando valida la determinazione del tasso mediante riferimento a questo parametro, purché definito con criteri certi e oggettivi. Tuttavia, dichiara nulli gli interessi moratori per superamento del tasso soglia, riducendo il debito di oltre 6.000 euro. La pronuncia applica il principio di nullità parziale ex art. 1815 c.c., confermando la validità degli interessi corrispettivi e chiarendo i requisiti per la determinabilità dei tassi variabili nei contratti bancari.

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Cessione crediti in blocco: senza prova dell’inclusione specifica del credito, decreto ingiuntivo revocato – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano con sentenza del 2025 ha stabilito che nella cessione di crediti in blocco ex art. 58 TUB, la società cessionaria deve fornire prova documentale dell’inclusione dello specifico credito nell’operazione, non essendo sufficiente la pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale. In assenza di tale prova, il decreto ingiuntivo ottenuto dal cessionario è stato revocato, confermando l’orientamento della Cassazione secondo cui grava sul cessionario l’onere di dimostrare la propria legittimazione sostanziale attraverso documentazione idonea a provare l’effettiva cessione del singolo credito azionato.

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Responsabilità medica in chirurgia laparoscopica: sentenza storica per lesione vascolare durante colecistectomia – Tribunale di Catania 2025

La sentenza del Tribunale di Catania (2025) stabilisce un importante precedente in tema di responsabilità medica per lesioni vascolari in chirurgia laparoscopica. Durante una colecistectomia, la lesione della vena cava inferiore attribuita all’imperizia del chirurgo ha comportato il riconoscimento di un danno biologico differenziale del 20%. Il caso chiarisce i principi di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, anche per l’operato di medici non dipendenti, e conferma l’importanza della tempestiva gestione delle complicanze operatorie.

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Diritto alla restituzione somme versate tra ex fidanzati: cosa stabilisce la Corte di Appello di Lecce 2025

La sentenza della Corte d’Appello di Lecce del 2025 stabilisce un importante principio in materia di restituzione di somme tra ex partner. Nel caso esaminato, l’obbligo restitutorio delle somme versate durante una relazione sentimentale viene confermato, in quanto il trasferimento di denaro, originariamente destinato all’acquisto di un immobile, è rimasto privo di causa a seguito dell’interruzione della relazione. La Corte esclude sia la configurabilità di liberalità, per mancanza della forma richiesta per la donazione, sia la responsabilità per danni derivanti dalla fine della relazione, ribadendo il principio di libertà reciproca nei rapporti sentimentali.

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Distacco di personale illegittimo: obblighi contributivi a carico dell’utilizzatore – Tribunale di Lecce 2025

La sentenza del Tribunale di Lecce del 2025 affronta un caso di distacco illegittimo nel settore edile, dove cinque lavoratori formalmente assunti da una cooperativa prestavano servizio presso un’impresa utilizzatrice. Il Tribunale ha stabilito che in assenza di un interesse proprio del distaccante, diverso dal mero vantaggio economico, si configura un’interposizione illecita con conseguente imputazione del rapporto di lavoro e degli obblighi contributivi direttamente all’utilizzatore.

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Quando non si può imporre una servitù di passaggio doppio limite tra interclusione non assoluta e tutela di cortili e giardini – Tribunale di Nocera Inferiore 2024

Il Tribunale di Nocera Inferiore ha respinto una richiesta di servitù di passaggio coattivo per l’accesso a un garage, stabilendo due principi fondamentali: l’art. 1051 c.c. richiede un’interclusione assoluta del fondo (non solo difficoltà di accesso) e vieta espressamente la costituzione della servitù su cortili o giardini, privilegiando soluzioni alternative come semplici opere murarie per garantire l’accessibilità.

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Buoni Postali con Clausola “Pari Facoltà di Rimborso”: il Cointestatario Superstite può Incassare l’Intero Importo – Corte d’Appello di Roma 2025

La Corte d’Appello di Roma (sentenza 2025) ha confermato che per i buoni postali fruttiferi con clausola “pari facoltà di rimborso”, in caso di decesso di un cointestatario, il superstite può riscuotere l’intero importo senza presentare documentazione successoria. I buoni circolano “a vista” e questa caratteristica impedisce l’applicazione analogica delle norme sui libretti di risparmio. La clausola P.F.R. attribuisce un diritto autonomo, fatta salva la facoltà degli eredi di chiedere la restituzione della propria quota nei rapporti interni.

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Buoni Postali Serie Q/P: prevale il Decreto Ministeriale anche sull’ultimo decennio – Corte d’Appello di Roma 2025

La Corte d’Appello di Roma (sentenza 2025) ha stabilito che nei buoni postali serie Q/P il Decreto Ministeriale 13/06/1986 modifica i tassi di interesse per l’intero trentennio, anche quando il timbro apposto sul retro del titolo copre solo i primi venti anni. L’imperfezione nell’apposizione del timbro non ha valore di manifestazione di volontà negoziale e non consente al risparmiatore di pretendere, per l’ultimo decennio, gli interessi più favorevoli della serie precedente. Si applica il principio di integrazione contrattuale ex art. 1339 c.c.

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La falsificazione del testamento olografo determina sempre indegnità a succedere: nessuna prova liberatoria è ammissibile – Corte di Appello di Bologna, 2025

La Corte d’Appello di Bologna ha confermato che la falsificazione di un testamento olografo determina automaticamente l’indegnità a succedere ex art. 463 n. 6 c.c., senza possibilità di fornire prova liberatoria. Nel caso esaminato, l’appellante che aveva falsificato il testamento è stato dichiarato indegno nonostante sostenesse che il contenuto corrispondesse alla volontà del defunto. La sentenza chiarisce che l’accertamento della falsità è causa sufficiente di indegnità, anche in presenza di un precedente testamento valido.

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Quando il figlio maggiorenne è ancora da mantenere: i criteri chiariti dalla Cassazione (Corte di Cassazione, 2025)

La Cassazione ha confermato che l’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non cessa automaticamente con la maggiore età ma persiste finché il figlio, senza sua colpa, non raggiunga l’effettiva autosufficienza economica. Nel caso esaminato, il figlio, neo-laureato con un lavoro precario, ha dimostrato impegno nella ricerca di un’occupazione stabile ma non ha ancora raggiunto un’indipendenza economica effettiva. La valutazione dell’autosufficienza spetta al giudice di merito e considera età, competenze professionali, impegno lavorativo e condotta personale complessiva.

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Divorzio e assegno unico universale: la Suprema Corte sancisce il pagamento integrale al genitore collocatario – Corte di Cassazione 2025

Con la sentenza del 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’assegno unico universale può essere legittimamente attribuito per intero al genitore collocatario anche in regime di affidamento condiviso. La Suprema Corte ha privilegiato un’interpretazione teleologica della normativa, riconoscendo che questa soluzione risponde a esigenze di semplificazione e all’interesse prioritario del minore, configurandosi come un mandato ex lege per l’utilizzo delle somme nell’esclusivo interesse della prole.

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Verbali della Polizia Locale e stato dei luoghi: efficacia probatoria superabile senza querela di falso – Corte d’Appello di Venezia 2025

La Corte d’Appello di Venezia stabilisce che le affermazioni nei verbali della Polizia Locale relative a percezioni sensoriali, come lo stato dei luoghi di un incidente, non godono di fede privilegiata ex art. 2700 c.c. e sono contestabili senza querela di falso. Nel caso specifico, la presenza di ghiaino sulla strada comunale, negata nel verbale ma confermata da testimoni, ha determinato la responsabilità concorrente del Comune (50%) per un incidente in scooter, superando la presunzione di veridicità dell’atto pubblico con semplici prove contrarie.

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Autovelox senza omologazione a Parabita: multa annullata dal Giudice di Pace di Gallipoli – 2025

Una recente pronuncia del Giudice di Pace di Gallipoli ha affrontato una questione di notevole interesse per gli automobilisti italiani, stabilendo un principio fondamentale in materia di rilevamento delle infrazioni stradali. La sentenza, emessa nel 2025, riguarda l’annullamento di una multa per eccesso di velocità rilevata tramite un dispositivo autovelox installato nel territorio del Comune di Parabita. La vicenda processuale pone al centro dell’attenzione la distinzione cruciale tra approvazione e omologazione degli apparecchi di rilevamento elettronico della velocità, due concetti che, come chiarito dal giudice, non possono essere considerati equivalenti. La contestazione del verbale è avvenuta da parte di un automobilista che, multato per aver superato i limiti di velocità consentiti, ha presentato ricorso sostenendo, tra vari motivi, la mancanza di omologazione del dispositivo utilizzato per l’accertamento. Tale argomento è

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Interruzione automatica del processo per morte del difensore: indipendenza dalla conoscenza effettiva delle parti – Tribunale di Latina 2025

Il Tribunale di Latina ha stabilito che l’interruzione del processo per morte del difensore avviene automaticamente, e la conoscenza legale dell’evento acquisita in un altro processo fa decorrere il termine per la riassunzione anche negli altri giudizi con le stesse parti e lo stesso avvocato. L’onere di provare la conoscenza legale anteriore al termine spetta a chi eccepisce l’intempestività. Il termine trimestrale ex art. 305 c.p.c. decorre dalla conoscenza legale, non dalla dichiarazione formale di interruzione.

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Mutuo fondiario e utilizzo delle somme: nessuna nullità se i fondi estinguono precedenti esposizioni debitorie – Corte d’Appello di Firenze (2025)

La Corte d’Appello di Firenze conferma che il mutuo fondiario utilizzato per estinguere debiti pregressi del mutuatario verso la banca è pienamente valido, così come l’ipoteca concessa dal terzo datore. Il mutuo fondiario non è un mutuo di scopo e l’accredito in conto corrente delle somme erogate integra la datio rei propria del mutuo. La violazione degli obblighi di buona fede può generare responsabilità risarcitoria ma non inficia la validità del contratto.

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Perforazione intestinale durante colonscopia: struttura sanitaria risponde anche per paziente oncologico in fase terminale – Tribunale di Macerata 2025

Il Tribunale di Macerata ha stabilito che la struttura sanitaria risponde per la perforazione intestinale causata durante una colonscopia anche in un paziente oncologico con aspettativa di vita limitata. Il giudice ha riconosciuto sia il danno catastrofale iure hereditatis che il danno da perdita parentale iure proprio, specificando che le concause naturali non riducono la responsabilità dell’errore medico che ha anticipato il decesso di 20 mesi.

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Diritto di riscatto negato: nessuna prelazione senza contratto di locazione valido – Tribunale di Lecce 2025

Il Tribunale di Lecce ha negato il diritto di riscatto ex art. 39 L. 392/78 in un caso riguardante un locale commerciale, stabilendo che l’assenza di un contratto di locazione valido impedisce l’esercizio della prelazione. La decisione chiarisce che un precedente affitto d’azienda scaduto e un “verbale di accordo” privo di efficacia vincolante non costituiscono titolo idoneo per esercitare il riscatto, con conseguente obbligo di rilascio dell’immobile occupato sine titulo.

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Irreperibilità assoluta vs relativa: quando la notifica delle cartelle esattoriali è nulla e il credito si prescrive – Tribunale di Lecce 2025

Il Tribunale di Lecce ha stabilito che la notifica di cartelle esattoriali mediante procedura di irreperibilità assoluta è invalida quando il contribuente ha una residenza conosciuta nel comune di domicilio fiscale. In tali casi, deve essere utilizzata la procedura di irreperibilità relativa (art. 140 c.p.c.). L’errata scelta della modalità di notifica determina la nullità dell’atto e impedisce l’interruzione del termine prescrizionale, causando l’estinzione del credito tributario. La sentenza conferma che solo per le cartelle correttamente notificate secondo la procedura di irreperibilità relativa l’impugnazione dell’estratto di ruolo è inammissibile, essendo stata provata la legale conoscenza degli atti da parte del contribuente.

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Carta del Docente estesa ai precari: tribunale conferma il diritto anche per i contratti a tempo determinato – Tribunale di Brindisi, 2025

La sentenza del Tribunale di Brindisi del 2025 riconosce il diritto dei docenti con contratto a tempo determinato ad usufruire della Carta del Docente (500€ annui) per la formazione professionale, superando la discriminazione contenuta nella L. 107/2015. Il giudice, richiamando la giurisprudenza del Consiglio di Stato, della Corte di Giustizia UE e della Cassazione, conferma che non esistono ragioni oggettive per escludere i precari da questo beneficio, essendo la loro situazione lavorativa pienamente comparabile a quella dei colleghi di ruolo.

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Figlio escluso dal testamento per “assenza di cure verso la madre”: garantito il diritto alla quota di riserva di 1/3 dell’eredità – Tribunale di Taranto, 2025

Il Tribunale di Taranto ha accolto la domanda di un figlio completamente pretermesso dal testamento materno, che aveva nominato erede universale l’altra figlia per “assidua ed amorevole assistenza”. Nonostante la motivazione della “mancanza di cura” addotta dalla testatrice, il giudice ha ridotto le disposizioni testamentarie riconoscendo al figlio escluso la quota di legittima pari a 1/3 dell’asse ereditario, confermando che le motivazioni personali non possono prevalere sui diritti dei legittimari garantiti dalla legge.

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Locazione commerciale: quando il verbale di accordo non genera diritto di prelazione e riscatto – Tribunale di Lecce, 2025

La sentenza del Tribunale di Lecce del 2025 stabilisce che il verbale di accordo sottoscritto tra gli eredi del locatore e l’affittuaria di un’azienda commerciale non costituisce valido contratto di locazione ai fini dell’esercizio del diritto di riscatto. Il caso riguarda un bar condotto in affitto d’azienda, dove l’accordo preliminare con gli eredi per la futura stipula di un contratto di locazione non si è mai concretizzato in un contratto definitivo. La decisione chiarisce che la registrazione unilaterale di un presunto contratto verbale non può sanare l’assenza di un valido titolo contrattuale, confermando l’occupazione sine titulo dell’immobile.

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Comodato gratuito non si trasforma in proprietà: la semplice detenzione ultraventennale dell’immobile non configura usucapione – Corte d’Appello di Lecce 2025

La Corte d’Appello di Lecce affronta il confine tra comodato gratuito e usucapione immobiliare in una sentenza del 2025. Il principio cardine stabilito è che la mera detenzione ultraventennale di un immobile concesso in comodato non si trasforma automaticamente in proprietà per usucapione. È necessaria la prova dell’interversione del possesso attraverso atti esterni incompatibili con il comodato. Nel caso esaminato, la richiedente non ha dimostrato tale interversione, avendo continuato a chiedere autorizzazioni al proprietario per i lavori di manutenzione. La sentenza chiarisce che il comodatario acquista solo la detenzione qualificata e non il possesso utile ad usucapionem.

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Separazione e mantenimento dei figli: la Cassazione annulla l’assegno stabilito senza analisi comparativa dei redditi – Cassazione Civile, 2025

La Corte di Cassazione rivoluziona i criteri di determinazione dell’assegno di mantenimento dei figli nella separazione. La sentenza del 2025 stabilisce che è indispensabile un’analisi dettagliata e comparativa delle condizioni economiche di entrambi i genitori. Non è sufficiente un generico riferimento alla stabilità lavorativa: occorre valutare redditi effettivi, patrimonio, oneri sostenuti e contributo alla cura dei figli. La mancata valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti costituisce violazione dell’art. 337 ter c.c. e comporta l’annullamento del provvedimento. La decisione segna una svolta fondamentale nella quantificazione degli assegni di mantenimento.

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Niente assegno di mantenimento alla moglie che rifiuta offerte di lavoro: la capacità lavorativa inutilizzata preclude il sostegno economico – Cassazione 2025

La Cassazione stabilisce un principio fondamentale in materia di assegno di mantenimento nella separazione coniugale: il rifiuto ingiustificato di opportunità lavorative preclude il diritto al sostegno economico. Nel caso esaminato, nonostante la disparità economica tra i coniugi, la moglie aveva rifiutato concrete offerte di lavoro senza fornire valide giustificazioni. La Corte ha confermato che il mero stato di disoccupazione non è sufficiente per ottenere l’assegno, richiedendo invece la prova concreta dell’impegno nella ricerca di un’occupazione. La decisione sottolinea l’importanza dell’autosufficienza economica e del dovere di attivarsi attivamente nel mercato del lavoro.

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Fideiussione omnibus o contratto autonomo di garanzia? Il sottile confine nelle garanzie bancarie al vaglio del Tribunale di Milano (Tribunale di Milano, 2025)

La sentenza del Tribunale di Milano affronta la distinzione tra contratto autonomo di garanzia e fideiussione omnibus nell’ambito di una controversia sulla nullità antitrust di garanzie bancarie. Il Tribunale qualifica come contratti autonomi di garanzia due negozi denominati fideiussioni, basandosi sulla presenza di clausole “a prima richiesta” e “senza eccezioni”. Questa qualificazione esclude l’applicabilità del provvedimento Banca d’Italia n.55/2005 sulle fideiussioni omnibus. La decisione evidenzia l’importanza della sostanza delle pattuizioni rispetto alla forma nella qualificazione degli strumenti di garanzia bancaria, con rilevanti conseguenze sulla disciplina applicabile.

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Infortunio in itinere: velocità eccessiva a 128 km/h e mancato STOP escludono il risarcimento oltre l’indennizzo INAIL – Tribunale di Lecce 2025

Il Tribunale di Lecce nel 2025 ha stabilito il concorso di colpa al 50% in un grave incidente stradale causato da mancato STOP e velocità eccessiva (128 km/h), escludendo il risarcimento ulteriore rispetto all’indennizzo INAIL già percepito (€168.597,12) per infortunio in itinere. La sentenza chiarisce il rapporto tra tutela assicurativa e risarcimento del danno da parte del terzo responsabile.

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Omesso ricovero per sindrome di Stevens Johnson: ospedale condannato per perdita di chance di sopravvivenza del 25% – Tribunale di Civitavecchia 2025

RIASSUNTO (120 parole):
Il Tribunale di Civitavecchia ha condannato il Policlinico Gemelli per l’omesso ricovero di un paziente con sindrome di Stevens Johnson. La sentenza ha riconosciuto una perdita di chance di sopravvivenza del 25%, liquidando sia il danno iure hereditatis (80.000 euro) che il danno da perdita del rapporto parentale per i familiari (calcolato secondo le tabelle Milano 2022). Il caso riguarda un uomo di 55 anni, deceduto dopo essere stato rimandato a casa nonostante la diagnosi della grave patologia. La decisione costituisce un importante precedente in materia di responsabilità medica per omesso ricovero e quantificazione del danno da perdita di chance.

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Mancata ecografia in gravidanza e morte endouterina del feto: risarcito il danno esistenziale per l’omessa diagnosi – Tribunale di Ascoli Piceno 2025

La sentenza del Tribunale di Ascoli Piceno stabilisce un importante precedente nel campo della responsabilità medica ostetrico-ginecologica. Il caso riguarda l’omessa esecuzione di un’ecografia su una paziente al nono mese di gravidanza, nonostante sintomi preoccupanti. Pur non essendo dimostrato il nesso causale tra l’omissione e la morte del feto, il Tribunale ha riconosciuto il danno esistenziale subito dai familiari per essere stati privati della possibilità di elaborare anticipatamente il lutto e di effettuare scelte consapevoli. La decisione conferma la risarcibilità autonoma del danno esistenziale, anche in assenza di danno biologico, quando vengono lesi valori costituzionalmente protetti.

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Pergotenda condominiale: il Tribunale di Milano conferma l’illegittimità e ordina la rimozione – 2025

La sentenza del Tribunale di Milano del 2025 ha chiarito la distinzione tra pergotenda e tettoia fissa in ambito condominiale. Il caso riguarda un condomino che aveva installato una copertura sul terrazzo, ritenuta dal giudice una struttura stabile e quindi soggetta alle limitazioni del regolamento condominiale. Considerata lesiva del decoro architettonico, la struttura è stata dichiarata illegittima, con conseguente ordine di rimozione immediata a spese della proprietaria. La decisione conferma l’importanza di rispettare le norme condominiali anche per interventi privati su balconi e terrazzi.

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Mutuo fondiario e regime di capitalizzazione composta: la mancata trasparenza bancaria determina la riduzione del debito – Tribunale di Napoli, 2025

Il Tribunale di Napoli, con pronuncia del 2025, ha affrontato la questione della legittimità del regime finanziario composto nel mutuo fondiario, statuendo che la mancata esplicitazione di tale modalità di calcolo degli interessi nel piano di ammortamento alla francese costituisce violazione dell’art. 117, comma 4, TUB. La decisione, richiamando la consulenza tecnica d’ufficio, ha evidenziato come l’omessa indicazione del regime finanziario adottato rappresenti violazione degli obblighi di trasparenza, determinando la rideterminazione del quantum debeatur da €174.448,31 a €99.870,65. La pronuncia si inserisce nel solco interpretativo delle Sezioni Unite n. 33719/2022 in materia di mutuo fondiario.

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Fideiussione omnibus: nullità parziale delle clausole ABI anticoncorrenziali ma valido l’obbligo di pagamento a semplice richiesta – Tribunale di Milano, 2025

La sentenza del Tribunale di Milano affronta il tema della validità delle fideiussioni omnibus contenenti clausole ABI anticoncorrenziali. Dichiara la nullità parziale delle clausole di reviviscenza, rinuncia ai termini ex art. 1957 c.c. e sopravvivenza, in quanto riproduttive dello schema ABI oggetto del provvedimento Banca d’Italia 55/2005. Conferma però la validità della clausola di pagamento a semplice richiesta scritta, che deroga validamente alla forma dell’istanza ex art. 1957 c.c. Segue l’orientamento delle Sezioni Unite 41994/2021 sulla nullità limitata alle sole clausole anticoncorrenziali, preservando l’efficacia del contratto nel suo complesso.

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Sanzione disciplinare illegittima se la contestazione viene modificata: nessuna responsabilità dell’autista per danni ai mezzi aziendali – Corte d’Appello di Milano 2025

La sentenza della Corte d’Appello di Milano stabilisce l’illegittimità della sanzione disciplinare quando la contestazione viene modificata tra la fase di contestazione e quella di irrogazione. Nel caso esaminato, un autista inizialmente accusato di aver dolosamente danneggiato i mezzi aziendali viene poi sanzionato per negligenza nella custodia. La Corte ha ritenuto tale modifica non una mera riqualificazione dell’elemento soggettivo ma una modifica sostanziale delle circostanze di fatto, lesiva del diritto di difesa. La decisione ribadisce il principio di immutabilità della contestazione disciplinare e la necessità di prove concrete per sostenere l’addebito di responsabilità al lavoratore.

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Buoni postali prescritti: mancata consegna del foglio informativo costa caro all’intermediario. Risarcimento integrale – Tribunale di Milano 2025

Importante pronuncia del Tribunale di Milano in materia di buoni postali prescritti. L’omessa consegna del foglio informativo, contenente caratteristiche e termini di prescrizione del titolo, costa all’intermediario il risarcimento integrale dell’investimento. Pur confermando l’avvenuta prescrizione del diritto al rimborso, la sentenza stabilisce che la mancata consegna della documentazione informativa obbligatoria genera responsabilità risarcitoria, avendo causato la perdita del diritto al rimborso del sottoscrittore. Un principio che rafforza gli obblighi di trasparenza degli intermediari finanziari e la tutela dei risparmiatori.

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La CTU grafologica sulla fotocopia non equivale all’originale per la verifica dell’autenticità – Cassazione 2025

La Cassazione ha stabilito che per la verificazione della sottoscrizione disconosciuta è necessaria una perizia grafologica sull’originale della scrittura privata, non essendo sufficiente l’analisi sulla copia fotostatica. Se l’originale non è disponibile per cause non imputabili alla parte, occorre ricorrere ad altri mezzi di prova, potendo la CTU sulla copia costituire solo un elemento indiziario da valutare insieme ad altre prove.

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Deposito dell’Avviso ex Art. 543 c.p.c. dopo l’Udienza: Il Pignoramento è a Rischio? Tribunale di Roma, 2025

La mancata tempestiva notifica e deposito dell’avviso di iscrizione a ruolo del pignoramento rappresenta una delle cause più rilevanti di inefficacia del pignoramento stesso, con conseguenze dirette sugli obblighi del debitore e del terzo pignorato. La recente pronuncia del Tribunale di Roma del 2025 ha ribadito la necessità di rispettare rigorosamente i termini fissati dall’art. 543 c.p.c., confermando che il giudice dell’esecuzione può rilevare d’ufficio l’inefficacia del pignoramento in caso di inosservanza. In questo articolo analizziamo il caso concreto affrontato dal Tribunale, i principi giuridici sottesi alla decisione e le implicazioni pratiche per creditori e debitori nell’ambito delle procedure esecutive. ➡️ RICHIEDI UNA CONSULENZA all’Avv. Cosimo Montinaro – e-mail: segreteria@studiomontinaro.it ⬅️ Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda processuale riguarda un’esecuzione forzata per espropriazione presso terzi in cui il creditore procedente,

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La simulazione della vendita immobiliare nel contesto familiare: quando il prezzo inadeguato e la mancata prova del pagamento determinano la nullità dell’atto | Corte d’Appello di Salerno 2025

La sentenza analizza un caso di simulazione assoluta di vendita immobiliare in contesto familiare. La Corte d’Appello conferma la nullità della vendita basandosi su elementi presuntivi quali la sproporzione del prezzo, la mancata prova del pagamento e le anomalie nelle modalità di regolazione. Di particolare rilievo è l’analisi degli indici di simulazione e dei mezzi di prova ammessi per i terzi ex art. 1417 c.c. La decisione fornisce importanti principi in materia di tutela del patrimonio familiare e di accertamento della simulazione, con specifico riferimento alle vendite immobiliari effettuate in prossimità della crisi coniugale.

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Casa e beni in separazione: addio quote uguali obbligatorie – Cassazione 2025

La Cassazione rivoluziona la divisione dei beni nella separazione consensuale: i coniugi possono ora concordare quote diverse dalla tradizionale ripartizione 50-50. La sentenza 2546/2025 stabilisce che, una volta omologata la separazione, le parti hanno piena autonomia nel decidere come dividere casa e altri beni in comunione. Superato il vincolo dell’uguaglianza delle quote: gli accordi di separazione possono prevedere divisioni non paritarie nell’ambito della sistemazione complessiva dei rapporti patrimoniali. La decisione impatta significativamente sulla gestione del patrimonio nelle separazioni, offrendo maggiore flessibilità nelle negoziazioni tra coniugi e nelle soluzioni per la casa coniugale.

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Infezioni nosocomiali: casa di cura risponde del danno al paziente anche senza colpa – Tribunale di Lecce, 2025

Il Tribunale di Lecce condanna una clinica privata al risarcimento di quasi 30.000 euro per una spondilodiscite post-operatoria causata da Stafilococco epidermidis. La sentenza stabilisce che non è sufficiente provare l’adozione di protocolli standard di prevenzione, ma occorre dimostrare l’impossibilità concreta di evitare l’infezione nel caso specifico. La decisione definisce dettagliatamente gli obblighi probatori della struttura sanitaria e conferma l’orientamento garantista verso il paziente. Un precedente importante che chiarisce i confini della responsabilità sanitaria nelle infezioni nosocomiali.

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Morte in autostrada dopo doppio tamponamento: come il Tribunale ha ripartito le responsabilità – Tribunale di Milano 2025

La sentenza esamina un caso di tamponamento a catena con esito mortale e gravi lesioni permanenti. Il Tribunale di Milano ha stabilito una responsabilità concorrente del 70% per il conducente sopraggiunto a velocità eccessiva e del 30% per la conducente del primo tamponamento. La decisione definisce importanti principi sulla quantificazione dei danni patrimoniali e non patrimoniali, includendo il danno da perdita del rapporto parentale per i familiari della vittima e il danno da lesione del rapporto parentale per il coniuge della persona gravemente ferita. La sentenza innova la giurisprudenza sui criteri di liquidazione del danno parentale.

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Estinzione anticipata della cessione del quinto: la banca deve rimborsare anche i costi di istruttoria e intermediazione – Tribunale di Roma 2025

Il Tribunale di Roma ha stabilito che in caso di estinzione anticipata della cessione del quinto, il consumatore ha diritto al rimborso di tutti i costi del finanziamento, inclusi quelli di istruttoria e intermediazione. La sentenza applica il principio Lexitor anche ai contratti stipulati prima del 2021, dichiarando nulla la clausola che esclude il rimborso dei costi up-front e riconoscendo la legittimazione passiva della banca per la restituzione di tutti gli oneri.

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Infiltrazioni in casa in affitto: la muffa giustifica il mancato pagamento del canone – Tribunale di Roma 2025

Il Tribunale di Roma stabilisce che le infiltrazioni e la muffa dovute a vizi strutturali dell’immobile legittimano l’inquilino a sospendere il pagamento del canone di locazione. La sentenza riconosce il diritto alla riduzione del canone e alla restituzione del deposito cauzionale, anche dopo la risoluzione del contratto. Il condominio locatore è condannato al risarcimento quando i vizi compromettono l’abitabilità dell’appartamento.

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Uso indebito dei permessi legge 104: legittimo il licenziamento se il lavoratore assiste un familiare diverso da quello dichiarato – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano ha stabilito la legittimità del licenziamento di una lavoratrice che aveva utilizzato i permessi della legge 104/92 per assistere il padre anziché la madre per cui erano stati richiesti. La sentenza conferma che i permessi devono essere utilizzati esclusivamente per il familiare indicato nella richiesta. Il giudice ha ritenuto validi i controlli investigativi dell’azienda e ha qualificato la condotta come abuso del diritto, lesivo del rapporto fiduciario. La decisione si allinea con la recente giurisprudenza della Cassazione che considera l’uso improprio dei permessi 104 motivo legittimo di licenziamento per giusta causa.

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Licenziamento in periodo di prova per medico anestesista: legittimo il recesso anche senza motivazione se non è provata la ritorsività – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano ha stabilito la legittimità del licenziamento di un medico anestesista durante il periodo di prova, anche in assenza di motivazione formale. La sentenza conferma che il recesso datoriale durante la prova è sottratto alla disciplina limitativa dei licenziamenti individuali. L’onere di provare sia il positivo superamento della prova che l’eventuale natura ritorsiva del licenziamento spetta al lavoratore. Nel caso specifico, il ricorrente non ha dimostrato né il superamento della prova né la ritorsività del recesso, rendendo legittimo il licenziamento nonostante le contestazioni su presunte condotte vessatorie e limitazioni nell’attività lavorativa.

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Querela di falso su fotocopia: la CTU grafologica è valida anche senza l’originale – Corte d’Appello di Roma 2025

La Corte d’Appello di Roma nel 2025 ha stabilito l’ammissibilità della CTU grafologica su copia fotostatica nella querela di falso, purché la qualità della riproduzione consenta un’analisi esaustiva dei segni grafici. La sentenza, relativa a una fideiussione del 1992, conferma che non è necessario l’originale del documento per l’accertamento dell’autenticità della firma, se la copia permette una valutazione accurata. La decisione si allinea con la giurisprudenza della Cassazione, distinguendo i casi di testamenti olografi che richiedono maggiori cautele. La pronuncia offre importanti indicazioni pratiche per l’utilizzo delle perizie grafologiche su copie nei procedimenti di querela di falso.

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Separazione consensuale e obbligo di trasferimento immobiliare: cosa cambia dopo la riconciliazione – Tribunale di Napoli, 2025

Nel 2025 il Tribunale di Napoli ha emesso una sentenza fondamentale sul tema degli obblighi patrimoniali tra ex coniugi in seguito a una separazione consensuale e successiva riconciliazione. Al centro della controversia vi era il trasferimento del 50% della casa coniugale, inizialmente pattuito tra le parti. Il Tribunale ha stabilito che tale accordo non fosse più valido a causa della riconciliazione avvenuta nel 2018, evidenziando i limiti giuridici di tali impegni. Questa decisione rappresenta un precedente importante per situazioni simili, chiarendo le implicazioni patrimoniali della riconciliazione tra coniugi.

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Cessione dei crediti in blocco: la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non basta per provare la titolarità del credito – Tribunale di Prato 2025

Il Tribunale di Prato nel 2025 stabilisce che la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non è sufficiente a provare la titolarità del credito nelle cessioni in blocco. La sentenza, analizzando un’opposizione all’esecuzione promossa da due debitori contro una società cessionaria, chiarisce che è necessaria una documentazione completa che dimostri inequivocabilmente l’inclusione dello specifico credito nell’operazione di cessione. La pubblicazione in GU assolve solo alla funzione di notifica ai debitori ceduti ex art. 1264 c.c., ma non costituisce prova della cessione. Fondamentale la presenza di elementi probatori gravi, precisi e concordanti che consentano di individuare “senza incertezze” i rapporti oggetto della cessione.

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Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non prova cessione crediti: revocato decreto ingiuntivo per difetto di legittimazione attiva – Tribunale di Salerno, 2025

La sentenza del Tribunale di Salerno (2025) affronta il tema della prova della cessione dei crediti bancari ex art. 58 TUB. Il Tribunale stabilisce che la mera pubblicazione dell’avviso di cessione in Gazzetta Ufficiale non è sufficiente quando il debitore contesta specificamente l’esistenza dei contratti di cessione. In questo caso, è necessario fornire la prova documentale dei contratti stessi. La decisione, che ha portato alla revoca di un decreto ingiuntivo per difetto di legittimazione attiva, si allinea con la recente giurisprudenza di legittimità distinguendo tra l’efficacia della cessione verso il debitore e la prova della titolarità del credito.

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Cessione dei crediti bancari in blocco: la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non basta a provare la legittimazione attiva del cessionario – Tribunale di Napoli, 2025

La sentenza del Tribunale di Napoli (2025) affronta il tema cruciale della prova della legittimazione attiva nelle cessioni di crediti bancari in blocco ex art. 58 TUB. Il Tribunale stabilisce che la mera pubblicazione dell’avviso di cessione in Gazzetta Ufficiale non è sufficiente a dimostrare l’inclusione dello specifico credito nell’operazione di cessione. La decisione evidenzia la necessità di una prova rigorosa dell’effettivo trasferimento del credito azionato, non potendo il cessionario limitarsi alla produzione dell’avviso in G.U. quando questo non consente di individuare con certezza i crediti oggetto di cessione. La pronuncia si allinea con la recente giurisprudenza di legittimità in materia.

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Risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale: la Cassazione chiarisce i criteri di liquidazione – Tribunale di Bari, Sentenza del 2025

Sentenza del Tribunale di Bari sul risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale. Accolto parzialmente il ricorso degli eredi per il ristoro del danno terminale patito dal congiunto prima del decesso, ritenuto causalmente riconducibile alle lesioni subite. Negato invece il risarcimento iure proprio dei familiari per difetto di allegazioni circa l’intensità del legame affettivo e lo sconvolgimento esistenziale, non potendosi presumere il pregiudizio dal mero vincolo parentale. Il giudice ha applicato i principi espressi dalla Cassazione sul tema, ribadendo la necessità di una prova, anche presuntiva, della sofferenza patita nel caso concreto. Esclusi automatismi risarcitori basati sul solo rapporto familiare.

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Nullità del TAEG e ammortamento alla francese: gli oneri probatori nel contenzioso bancario – Tribunale di Lecce, 2025

Il Tribunale di Lecce affronta due questioni cruciali nel contenzioso bancario: la validità dell’ammortamento alla francese e la rilevanza della divergenza del TAEG. La sentenza stabilisce che il maggiore costo degli interessi nell’ammortamento alla francese non deriva da anatocismo ma dalla scelta di rate costanti. Inoltre, chiarisce che la divergenza del TAEG non comporta nullità, essendo un mero indicatore informativo. La decisione analizza anche gli oneri probatori nel contenzioso bancario e l’esclusione della commissione di estinzione anticipata dal calcolo del TAEG. Importante precedente per la risoluzione di controversie analoghe.

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Perforazione intestinale durante intervento di laparocele: struttura sanitaria condannata per negligenza medica – Tribunale di Brindisi, 2025

Il Tribunale di Brindisi ha condannato una struttura sanitaria per una perforazione intestinale causata durante un intervento di laparocele. La sentenza stabilisce che il danno non rientrava tra le complicanze prevedibili ma è stato causato da imperizia medica durante l’esecuzione della procedura chirurgica. La CTU ha evidenziato come la lesione sia derivata da una manovra chirurgica imperita, in particolare durante l’esecuzione di una sutura a sopraggitto del peritoneo. La decisione sottolinea la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e definisce i criteri per la quantificazione del danno biologico e patrimoniale.

Perforazione intestinale durante intervento di laparocele: struttura sanitaria condannata per negligenza medica – Tribunale di Brindisi, 2025 Leggi di più »

OSS licenziata per furto ai pazienti del pronto soccorso: la gravità della condotta prevale sull’entità delle somme sottratte – Tribunale di Lecce 2025

Sentenza del Tribunale di Lecce che conferma il licenziamento senza preavviso di un’OSS per furto ai danni di pazienti ricoverati in Pronto Soccorso. Il caso stabilisce che la gravità della condotta e la violazione del rapporto fiduciario prevalgono sull’entità del danno economico nella valutazione della proporzionalità della sanzione disciplinare. La decisione si basa sull’art. 84 CCNL Sanità e sull’autonomia del procedimento disciplinare rispetto a quello penale. Rilevante la premeditazione della condotta e l’approfittamento delle condizioni di vulnerabilità dei pazienti. Stabilito importante precedente per casi di violazione dell’affidamento nelle professioni sanitarie.

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Abuso dei permessi 104: legittimo il licenziamento del lavoratore che dedica solo pochi minuti all’assistenza del familiare disabile – Corte d’Appello di Lecce, 2024

La sentenza affronta il caso di un licenziamento per abuso dei permessi ex legge 104/92. Il lavoratore, che fruiva dei permessi per assistere la madre disabile, è stato licenziato dopo che indagini investigative hanno rivelato che in diverse giornate non si era recato presso l’abitazione della madre o vi aveva dedicato solo pochi minuti. La Corte d’Appello di Lecce ha confermato la legittimità del licenziamento, stabilendo che l’uso dei permessi richiede un nesso causale diretto tra l’assenza dal lavoro e l’effettiva assistenza al disabile, non potendosi giustificare una presenza minima o nulla presso il familiare da assistere.

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L’acquirente dell’immobile risponde solo per due anni di spese condominiali: i limiti temporali secondo il Tribunale di Taranto – 2025

Il Tribunale di Taranto fornisce una chiave interpretativa fondamentale dell’art. 63 disp. att. c.c., stabilendo che la responsabilità dell’acquirente per spese condominiali pregresse è limitata all’anno di gestione in corso e quello precedente. La sentenza chiarisce che il riferimento temporale non riguarda l’anno solare ma l’esercizio di gestione condominiale. Nel caso specifico, il Tribunale ha ridotto significativamente l’importo del decreto ingiuntivo da €19.000 a €1.757, riconoscendo come dovute solo le spese dell’anno di gestione 2019, adeguatamente documentate dal bilancio consuntivo.

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La voltura catastale costituisce accettazione tacita dell’eredità: una svolta importante per i creditori – Tribunale di Lecce, 2025

La sentenza stabilisce che la voltura catastale di beni ereditari, accompagnata dalla trascrizione della successione, costituisce accettazione tacita dell’eredità ai sensi dell’art.476 c.c.. Il principio è rilevante per i creditori procedenti in esecuzione immobiliare, consentendo di superare le criticità sulla continuità delle trascrizioni ex art.2650 c.c..

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Spese straordinarie per i figli: precetto nullo senza documentazione e consenso preventivo del genitore – Tribunale di Lecce 2025

Il Tribunale di Lecce ha stabilito due requisiti fondamentali per l’esecutività del precetto relativo alle spese straordinarie dei figli: la documentazione dettagliata degli importi e il previo consenso del genitore non collocatario. La sentenza ha dichiarato la nullità parziale del precetto per le spese straordinarie non documentate e non preventivamente concordate, mentre ha confermato la validità per le spese ordinarie di mantenimento. La decisione sottolinea l’importanza della trasparenza e della condivisione nelle decisioni riguardanti le spese straordinarie per i figli, richiedendo sia la documentazione degli esborsi sia la preventiva condivisione delle scelte che comportano spese significative.

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Cassazione: l’età prescolare del minore non giustifica automaticamente il collocamento prevalente presso la madre – Corte di Cassazione, 2025

Svolta significativa dalla Cassazione sul collocamento dei figli dopo la separazione: l’età prescolare del bambino non può essere l’unico criterio per limitare il rapporto con il padre. La Corte ha annullato una decisione che aveva modificato il collocamento da paritetico a prevalentemente materno solo perché la bambina aveva tre anni. I giudici hanno stabilito che le decisioni sull’affidamento devono basarsi su una valutazione concreta delle capacità di entrambi i genitori, non su automatismi. La sentenza rafforza il diritto del minore a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, indipendentemente dall’età.

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Autovelox di Cavallino non omologato: multa annullata! La sola approvazione ministeriale non basta per la validità dell’accertamento – Giudice di Pace di Lecce 2025

Il Giudice di Pace di Lecce ha annullato una multa per eccesso di velocità rilevata dall’autovelox del Comune di Cavallino, stabilendo un importante principio: l’apparecchio di rilevamento deve essere non solo approvato ma anche debitamente omologato dal Ministero. La sentenza chiarisce che approvazione e omologazione sono procedimenti distinti e non equipollenti. L’omologazione ministeriale, a differenza della semplice approvazione, garantisce la perfetta funzionalità e precisione dello strumento attraverso test di laboratorio. In assenza di prova dell’omologazione dell’apparecchiatura, l’accertamento è illegittimo, come confermato dalla recente giurisprudenza della Cassazione.

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Responsabilità dell’Ente Parco per morte escursionista: necessaria adeguata segnalazione del pericolo – Tribunale di Teramo, 2025

Il Tribunale di Teramo ha condannato l’Ente Parco Nazionale al risarcimento di 663.840 euro totali per la morte di un escursionista sul sentiero delle Cento Fonti. La sentenza del 2025 ha riconosciuto la responsabilità dell’Ente per inadeguata segnalazione del pericolo di scivolamento sui lastroni di arenaria, nonostante precedenti incidenti mortali nella zona. Il giudice ha stabilito che gli enti gestori dei parchi hanno precisi obblighi di custodia dei sentieri turistici e devono garantire adeguate misure di sicurezza. Il risarcimento è stato accordato alla moglie e alla figlia nata dopo la morte del padre, quantificando sia il danno non patrimoniale che quello patrimoniale.

Responsabilità dell’Ente Parco per morte escursionista: necessaria adeguata segnalazione del pericolo – Tribunale di Teramo, 2025 Leggi di più »

Presunzione di pari responsabilità ex art. 2054 c.c.: non superata dalla sentenza del Giudice di Pace che annulla la contravvenzione – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano affronta il rapporto tra giudizio penale e civile in materia di sinistri stradali. La sentenza stabilisce che l’annullamento di una contravvenzione da parte del Giudice di Pace non è sufficiente a superare la presunzione di pari responsabilità ex art. 2054 c.c. quando non pronunciata nel contraddittorio con tutte le parti. Il caso, originato da uno scontro moto-auto con gravi lesioni al motociclista, si conclude con un risarcimento dimezzato di 40.900 euro, comprensivo di danno biologico (14-15% postumi) e personalizzazione per limitazione attività equestre. La decisione ribadisce la distinzione tra efficacia del giudicato penale e accertamento della responsabilità civile.

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Covid-19 e decesso in RSA: le scelte terapeutiche in pandemia non sono responsabilità della struttura – Tribunale di Savona, 2025

Il Tribunale di Savona ha escluso la responsabilità di una RSA per il decesso di una paziente affetta da Covid-19 durante la seconda ondata pandemica. La sentenza stabilisce che le scelte terapeutiche adottate, inclusa la decisione di non procedere all’immediato ricovero ospedaliero, erano conformi ai protocolli dell’epoca e alle risorse disponibili. Il caso riguardava una paziente con demenza senile e handicap al 100%, per la quale gli eredi chiedevano un risarcimento di 300.000 euro. La CTU ha evidenziato come l’età e le comorbidità rappresentassero fattori di elevato rischio, con probabilità di esito infausto tra il 20% e il 50%.

Covid-19 e decesso in RSA: le scelte terapeutiche in pandemia non sono responsabilità della struttura – Tribunale di Savona, 2025 Leggi di più »

La violazione del consenso informato non è presunta: il paziente deve provare che avrebbe rifiutato l’intervento se correttamente informato – Tribunale di Salerno 2025

Il Tribunale di Salerno si è pronunciato su un importante caso in materia di consenso informato e diritto all’autodeterminazione del paziente, stabilendo fondamentali principi in tema di onere della prova del danno derivante dalla violazione di tali diritti. La sentenza ribadisce che non è sufficiente dimostrare la mera omissione dell’informativa, ma occorre provare che il paziente, se adeguatamente informato, avrebbe rifiutato l’intervento. La decisione si inserisce nel solco della giurisprudenza di legittimità, in particolare della storica sentenza della Cassazione n. 2847/2010, confermando l’applicazione dei principi sulla causalità giuridica anche in ambito di consenso informato. Il Tribunale ha respinto la domanda risarcitoria, evidenziando come nel caso specifico non fossero state fornite prove sufficienti circa il comportamento alternativo ipotetico del paziente. ➡️RICHIEDI UNA CONSULENZA⬅️ Avv. Cosimo Montinaro – email: segreteria@studiomontinaro.it Indice ESPOSIZIONE

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Licenziamento ritorsivo tra fratelli in azienda di famiglia: la Corte d’Appello di Milano ne dichiara l’illegittimità – Sentenza del 2025

Sentenza Corte d’Appello Milano del 2025 dichiara illegittimo licenziamento disciplinare per tardiva contestazione di assenza ingiustificata. Esclusa natura ritorsiva del recesso per insussistenza di prova dell’intento illecito determinante del datore, fratello della dipendente. Accertata reciproca conflittualità tra fratelli in azienda di famiglia, ma nessuna univocità persecutoria verso la lavoratrice. Applicata tutela indennitaria di 5 mensilità ex art. 4 D.Lgs 23/2015 per illegittimità del licenziamento. Sentenza rilevante su onere probatorio del lavoratore in caso di licenziamento asseritamente ritorsivo e su requisito di immediatezza della contestazione disciplinare.

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Crisi aziendale e licenziamento: legittimo il GMO se il lavoratore rifiuta il part-time – Tribunale di Modena 2024

Il Tribunale di Modena ha stabilito la legittimità del licenziamento per GMO di un’impiegata amministrativa, unica dipendente della società, che aveva rifiutato la trasformazione del rapporto da full-time a part-time proposta dall’azienda in crisi. La sentenza conferma la validità del recesso in presenza di una comprovata crisi economica (calo fatturato da €325.050 a €165.545) e perdita di clienti importanti, escludendo la natura ritorsiva del licenziamento. Il caso stabilisce che il tentativo di salvaguardare il rapporto attraverso la proposta di part-time costituisce prova dell’assenza di intento ritorsivo e adeguato assolvimento dell’obbligo di repechage.

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Successione e lesione della legittima: l’importanza della prova nelle donazioni indirette – Tribunale di Lanciano, 2025

La sentenza del Tribunale di Lanciano del 2025 ha affrontato un rilevante caso di lesione della legittima, chiarendo come la qualificazione di compravendite come donazioni indirette incida sulla determinazione della massa ereditaria. L’articolo analizza i fatti, la normativa applicata e la decisione, fornendo un estratto della sentenza.

Successione e lesione della legittima: l’importanza della prova nelle donazioni indirette – Tribunale di Lanciano, 2025 Leggi di più »

Successione ereditaria e accettazione tacita: la Corte d’Appello di Potenza chiarisce i confini della comproprietà (2025)

La Corte di Appello di Potenza, con una sentenza del 2025, ha affrontato una complessa controversia in tema di successione ereditaria e accettazione tacita. La vicenda riguardava il diritto di comproprietà su alcuni immobili ereditari, contesi tra l’attore e la convenuta. Quest’ultima sosteneva di aver accettato tacitamente l’eredità attraverso l’uso continuato degli immobili, nonostante l’opposizione degli altri eredi. La Corte ha confermato la legittimità del possesso esercitato dalla convenuta, riconoscendo la sussistenza di una valida accettazione tacita. La sentenza si configura come un importante precedente in materia di diritti ereditari e comproprietà, offrendo chiarimenti sui comportamenti idonei a manifestare la volontà di accettare un’eredità.

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Accordi tra ex conviventi: la Cassazione chiarisce quando è possibile la risoluzione per inadempimento – Cassazione 2025

La Cassazione ha stabilito che gli accordi tra ex conviventi possono avere duplice natura: regolare gli obblighi di mantenimento dei figli e disciplinare aspetti patrimoniali autonomi. Mentre le clausole sul mantenimento sono vincolate all’interesse della prole, le pattuizioni patrimoniali sono soggette alle ordinarie tutele contrattuali, inclusa la risoluzione per inadempimento. La sentenza sottolinea l’importanza di interpretare le clausole nel loro insieme, considerando la comune intenzione delle parti. La pronuncia è particolarmente rilevante per professionisti e cittadini, in quanto chiarisce definitivamente la natura e la disciplina applicabile agli accordi patrimoniali tra ex conviventi.

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Cessione crediti in blocco: la pubblicazione in Gazzetta non basta, serve prova specifica del singolo credito – Tribunale di Reggio Emilia 2025

Il Tribunale di Reggio Emilia stabilisce un importante principio in materia di cessione dei crediti bancari in blocco ex art. 58 TUB. La sola pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale non è sufficiente a provare la titolarità del credito in capo al cessionario, essendo necessaria una prova documentale specifica che dimostri l’inclusione del singolo credito nell’operazione di cessione. La sentenza chiarisce che il cessionario deve provare la corrispondenza tra le caratteristiche concrete del credito azionato e i criteri identificativi indicati nell’avviso di cessione. In caso di pluralità di cessioni, occorre dimostrare tutti i passaggi della catena di trasferimenti.

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Separazione e addebito per infedeltà: quando il tradimento è successivo alla crisi coniugale – Tribunale di Catanzaro, 2025

La sentenza stabilisce che l’infedeltà coniugale non comporta automaticamente l’addebito della separazione. Fondamentale dimostrare che il tradimento sia stato causa, e non conseguenza, della crisi matrimoniale. Nel caso esaminato, essendo la relazione extraconiugale iniziata dopo il deterioramento del rapporto, il Tribunale ha rigettato la richiesta di addebito.

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La responsabilità dentistica e l’omicidio stradale: tragico epilogo di una seduta odontoiatrica – Tribunale di Padova, 2025

Sentenza del Tribunale di Padova che esclude la responsabilità dell’odontoiatra per un incidente stradale mortale avvenuto dopo sedazione cosciente. La tragedia non è stata causata dai farmaci somministrati ma dall’uso di YouTube alla guida. Dimostrata la correttezza dell’operato del medico nel rispetto delle linee guida AISOD e nell’informativa al paziente. Il test di Newman aveva confermato il pieno recupero psicomotorio. La conducente è stata condannata per omicidio stradale nella forma base, senza aggravanti da sostanze. Fondamentale la distinzione tra responsabilità medica e personale del paziente nella guida imprudente.

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Macchia d’olio sulla strada: responsabile l’ente gestore del servizio di pulizia per mancata rimozione tempestiva – Corte d’Appello di Bologna 2025

La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la responsabilità dell’ente gestore del servizio di pulizia stradale per i danni subiti da un automobilista a causa di una macchia d’olio non rimossa tempestivamente. La sentenza stabilisce che l’ente, in quanto affidatario del servizio ordinario di pulizia delle strade comunali, aveva l’obbligo di rimuovere preventivamente la sostanza scivolosa, già presente da diverse ore. Non è stata accolta la tesi difensiva che attribuiva la competenza alla ditta incaricata solo degli interventi straordinari post-incidente. Il principio afferma la piena responsabilità del gestore per la mancata manutenzione ordinaria delle strade.

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Implantologia dentale errata: odontoiatra condannato a risarcire oltre 13.000 euro per danni e restituzione compensi – Tribunale di Modena, 2025

Il Tribunale di Modena ha condannato un odontoiatra al risarcimento di oltre 13.000 euro per un caso di implantologia dentale eseguita erroneamente. La sentenza n. 1996/2024 ha riconosciuto la responsabilità professionale del medico per il fallimento dei trattamenti implantologici, dovuto al non corretto posizionamento degli impianti. Oltre al danno biologico permanente del 2% e all’inabilità temporanea, è stata ordinata la restituzione integrale dei compensi professionali. La decisione stabilisce un importante precedente sulla responsabilità professionale in ambito odontoiatrico e sulla tutela dei diritti del paziente in caso di prestazioni sanitarie inadeguate.

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Limiti al risarcimento del danno da omesso consenso informato: non è “in re ipsa” la lesione del diritto all’autodeterminazione (Corte d’Appello Firenze, 2025)

Importante pronuncia della Corte d’Appello di Firenze che, richiamando i principi delle Sezioni Unite (n. 26972/2008), esclude la configurabilità in re ipsa del danno da lesione del diritto all’autodeterminazione per omesso consenso informato. La Corte stabilisce che, pur accertata la violazione degli obblighi informativi, il paziente deve specificamente allegare e provare il pregiudizio patrimoniale o non patrimoniale subito, diverso dalla lesione del diritto alla salute. La sentenza si inserisce nel consolidato orientamento giurisprudenziale che richiede la dimostrazione concreta del danno, anche attraverso presunzioni, respingendo automatismi risarcitori.

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Licenziamento legittimo per attività ludica durante malattia: respinto l’appello e confermata la tutela indennitaria – Corte d’Appello di Roma 2025

La Corte d’Appello di Roma respinge il ricorso di una lavoratrice licenziata dopo essere stata ripresa mentre ballava durante un periodo di malattia per problemi alla schiena. Confermata la sussistenza della giusta causa e l’applicazione della tutela indennitaria ex art. 3 co. 1 D.Lgs. 23/2015, essendo provato il fatto materiale contestato ed irrilevante la tardività della contestazione disciplinare.

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Licenziamento illegittimo per straining sul posto di lavoro: il datore deve risarcire oltre 10.000 euro – Tribunale di Milano 2025

Sentenza del Tribunale di Milano che ha dichiarato illegittimo il licenziamento di un dipendente, riconoscendo lo straining perpetrato dal superiore attraverso vessazioni sistematiche come minacce di trasferimento, impedimenti all’uso del telefono, rimproveri pubblici e isolamento dai colleghi. Il giudice ha condannato l’azienda al risarcimento di €10.636 per danno biologico e 18 mensilità per licenziamento sproporzionato.

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Cessione d’azienda al giusto prezzo non è donazione indiretta: i criteri del Tribunale di Brescia 2025

Sentenza innovativa sui criteri di distinzione tra cessione d’azienda e donazione indiretta. Il Tribunale di Brescia respinge la qualificazione come negotium mixtum cum donatione di una cessione aziendale, valorizzando la documentazione notarile dettagliata e la mancata prova della sproporzione del prezzo. Rilevante l’analisi dell’avviamento e dei titoli PAC. La decisione fornisce linee guida pratiche per valutare trasferimenti aziendali in ambito familiare, sottolineando l’importanza della documentazione notarile e della prova della sproporzione per contestare la natura onerosa dell’operazione.

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Conto cointestato e successione: quando non è dovuto il rendiconto delle operazioni bancarie – Tribunale di Taranto 2025

La sentenza del Tribunale di Taranto (2025) stabilisce che la mera cointestazione di un conto corrente non implica l’obbligo di rendiconto nelle controversie successorie. Nel caso esaminato, riguardante una disputa ereditaria tra fratelli su donazioni e movimentazioni bancarie, il Tribunale ha chiarito che serve la prova di un mandato gestorio o di un’attività significativa di gestione degli interessi altrui. La decisione, pur dichiarando ammissibili le domande di nullità, collazione e riduzione delle donazioni, nega l’obbligo di rendiconto in assenza di elementi probatori ulteriori rispetto alla semplice cointestazione bancaria.

Conto cointestato e successione: quando non è dovuto il rendiconto delle operazioni bancarie – Tribunale di Taranto 2025 Leggi di più »

No all’esecuzione in forma specifica quando l’accettazione modifica la proposta d’acquisto: il preliminare non si forma – Tribunale Roma 2025

Il Tribunale di Roma ha respinto una domanda di esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c. per una compravendita immobiliare da €620.000. La sentenza stabilisce che l’accettazione con riserve e modifiche impedisce il perfezionamento del contratto preliminare. Nei contratti a parte complessa con più comproprietari, è necessario il consenso di tutti i contraenti e l’accettazione deve essere pienamente conforme alla proposta. Qualsiasi variazione, anche su elementi secondari, vale come nuova proposta. La decisione ribadisce i principi fondamentali sulla formazione del contratto preliminare e sui presupposti dell’esecuzione in forma specifica.

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Riconoscimento del debito via WhatsApp: l’ex coniuge deve restituire il 50% del valore dell’immobile acquistato durante il matrimonio – Tribunale di Roma 2025

Una sentenza storica del Tribunale di Roma (2025) stabilisce la validità del riconoscimento di debito tramite WhatsApp nel contesto familiare. L’ex marito è stato condannato a restituire il 50% del valore dell’immobile coniugale alla ex moglie che aveva contribuito economicamente all’acquisto. La decisione conferma il valore probatorio delle comunicazioni digitali e tutela i diritti patrimoniali nei rapporti tra ex coniugi.

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Contratto autonomo di garanzia: la clausola “a prima richiesta” esclude l’applicabilità dell’art. 1957 c.c. anche in caso di nullità parziale della fideiussione (Corte d’Appello di Lecce, 2025)

La Corte d’Appello di Lecce stabilisce che l’inserimento della clausola di pagamento “a prima richiesta e senza eccezioni” in un contratto di fideiussione qualifica il negozio come contratto autonomo di garanzia, rendendolo incompatibile con il principio di accessorietà tipico della fideiussione. Di conseguenza, anche in caso di nullità parziale della fideiussione, non trova applicazione l’art. 1957 c.c. sull’onere del creditore di far valere tempestivamente le proprie ragioni verso il debitore principale. La decisione chiarisce l’autonomia dell’obbligazione del garante rispetto a quella del debitore principale nelle garanzie bancarie automatiche.

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Prestito tra privati e onere probatorio: la guida definitiva dalla recente sentenza del Tribunale di Lecce 2025

Analisi della sentenza del Tribunale di Lecce che rigetta una domanda di restituzione di €20.152 per prestito tra privati. Focus su onere della prova, necessità di documentazione scritta e insufficienza delle sole testimonianze.

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Incidente in gara di motocross: nessun risarcimento se rientra nel rischio sportivo – La caduta del pilota minorenne fa parte dei rischi accettati – Tribunale di Roma, 2025

Il Tribunale di Roma nel 2025 affronta il tema del rischio sportivo nelle gare di motocross, negando il risarcimento a un pilota minorenne per un incidente durante una competizione. La sentenza stabilisce che cadute e collisioni rientrano nei rischi tipici accettati dai partecipanti e, nel caso di minori, dai genitori che autorizzano l’attività. Fondamentale l’assenza di prove su negligenze organizzative, mentre viene ribadita la responsabilità dei genitori nella conoscenza dei regolamenti federali. La decisione consolida il principio secondo cui non ogni evento dannoso in ambito sportivo genera responsabilità, soprattutto nelle discipline intrinsecamente pericolose come il motocross.

Incidente in gara di motocross: nessun risarcimento se rientra nel rischio sportivo – La caduta del pilota minorenne fa parte dei rischi accettati – Tribunale di Roma, 2025 Leggi di più »

Pedone in stato di ebbrezza investito al centro dell’incrocio: nessun risarcimento se l’attraversamento è irregolare e il conducente procede a velocità moderata – Tribunale di Roma, 2025

Il Tribunale di Roma nel 2025 ha respinto la richiesta di risarcimento danni per l’investimento mortale di un pedone che attraversava irregolarmente in stato di ebbrezza. La sentenza stabilisce che il conducente non è responsabile se procede a velocità moderata e il pedone attraversa imprevedibilmente al centro di un incrocio, lontano dalle strisce pedonali. Decisivi per l’esclusione della responsabilità: il tasso alcolemico del pedone (1,10 g/l), la distanza di 40 metri dalle strisce pedonali, l’illuminazione insufficiente e l’assenza di prove di velocità eccessiva del veicolo. La pronuncia rappresenta un importante precedente nel bilanciamento tra tutela dei pedoni e rispetto del codice stradale.

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Errore nell’applicazione della rete chirurgica compromette il nervo femorale: il Tribunale condanna il chirurgo a risarcire 134.000 euro | Tribunale di Ascoli Piceno, 2025

Il Tribunale di Ascoli Piceno ha condannato un chirurgo a risarcire 134.432 euro per danni causati durante un intervento di ernia nel 2015. L’errore nell’applicazione della rete chirurgica ha compromesso il nervo femorale destro della paziente, causando una grave menomazione permanente con invalidità del 25%. La sentenza ha riconosciuto la responsabilità professionale del medico, evidenziando come una corretta esecuzione dell’intervento avrebbe evitato il danno. Il caso rappresenta un importante precedente in materia di responsabilità medica e risarcimento del danno biologico permanente.

Errore nell’applicazione della rete chirurgica compromette il nervo femorale: il Tribunale condanna il chirurgo a risarcire 134.000 euro | Tribunale di Ascoli Piceno, 2025 Leggi di più »

Responsabilità medica: i criteri di risarcibilità del danno da perdita di chance di sopravvivenza secondo la recente giurisprudenza – Tribunale di Terni, sentenza del 2 gennaio 2025

Il Tribunale di Terni, con sentenza del 2025, ha affrontato il tema della risarcibilità del danno da perdita di chance di sopravvivenza in un caso di responsabilità medica. La pronuncia, applicando i principi della Cassazione n. 26851/2023, ha distinto tra danno da perdita anticipata della vita e danno da perdita di chance, riconoscendo la risarcibilità di quest’ultimo quando sia provata la perdita di una possibilità concreta di prolungamento della vita.

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Dipendente postale versa assegni del minore sul conto del padre senza autorizzazione: confermata la sospensione – Tribunale di Roma 2025

Il Tribunale di Roma conferma la sospensione di 10 giorni inflitta a un dipendente postale per aver versato irregolarmente assegni circolari di 62.000 euro intestati a un minore sul libretto postale del padre, senza le dovute verifiche e autorizzazioni del giudice tutelare. La sentenza affronta tre aspetti chiave: la responsabilità dell’operatore nella verifica della titolarità degli assegni, la tempestività della contestazione disciplinare e la proporzionalità della sanzione. La decisione stabilisce importanti principi sulla diligenza richiesta nelle operazioni bancarie coinvolgenti minori e sulla tutela del loro patrimonio.

Dipendente postale versa assegni del minore sul conto del padre senza autorizzazione: confermata la sospensione – Tribunale di Roma 2025 Leggi di più »

Licenziamento illegittimo per favori in cambio di vongole: sproporzionata la sanzione espulsiva per l’utilizzo improprio dei mezzi aziendali – Tribunale di Pesaro, 2025

Il Tribunale di Pesaro ha dichiarato illegittimo per sproporzione il licenziamento di un dipendente con 15 anni di anzianità, accusato di aver utilizzato impropriamente mezzi aziendali per svolgere piccoli favori in cambio di modiche quantità di vongole. Pur riconoscendo la rilevanza disciplinare della condotta, il giudice ha ritenuto eccessiva la sanzione espulsiva, anche considerando che una precedente violazione più grave era stata punita con sola sospensione. È stata disposta l’estinzione del rapporto con condanna dell’azienda al pagamento di 30 mensilità di indennità risarcitoria ex art. 3 d.lgs. 23/2015.

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Accettazione tacita di eredità: non basta la voltura catastale senza prova della delega o ratifica – Tribunale di Padova, 2025

La sentenza affronta il tema dell’accettazione tacita dell’eredità attraverso la voltura catastale. Il Tribunale ha stabilito che la mera esistenza di una voltura catastale non è sufficiente a provare l’accettazione tacita quando sia stata eseguita da un solo successibile, in assenza di elementi che dimostrino il conferimento di delega o la successiva ratifica da parte degli altri chiamati. La decisione ribadisce che l’onere di provare l’accettazione tacita grava su chi agisce in giudizio e che tale prova non può desumersi né dalla mera chiamata all’eredità, né da atti di natura esclusivamente fiscale.

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Diritto agli alimenti e stato di bisogno: la Cassazione conferma l’assegno alimentare alla figlia affetta da malattia invalidante – Corte di Cassazione 2024

L’ordinanza n. 31555/2024 della Cassazione civile consolida i principi interpretativi dell’art. 438 c.c. in materia di diritto agli alimenti. La Suprema Corte conferma la necessità di provare l’oggettiva impossibilità di provvedere al proprio sostentamento mediante attività lavorativa, oltre allo stato di bisogno. Nel caso specifico, risulta determinante l’accertamento peritale sulla patologia invalidante (displasia neuronale viscerale) che ha comportato una riduzione della capacità lavorativa del 67%. La pronuncia stabilisce che l’impossibilità lavorativa deve essere valutata oggettivamente, sulla base di riscontri medico-legali verificabili. Confermato l’assegno alimentare di 350 euro mensili, considerati i redditi pensionistici del padre obbligato.

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Mano schiacciata nella confezionatrice: assicurazione condannata a risarcire 65.000 euro per carenze nei dispositivi di sicurezza – Tribunale di Parma 2025

Il Tribunale di Parma ha condannato una compagnia assicurativa a risarcire 65.837,10 euro per l’infortunio di un operaio che ha subito lo schiacciamento e l’ustione della mano sinistra mentre utilizzava una confezionatrice/termosaldatrice. Accertate le carenze nei dispositivi di sicurezza del macchinario, il giudice ha riconosciuto un danno biologico permanente del 10-11% oltre al danno temporaneo, con una personalizzazione per il pregiudizio estetico e la compromissione della capacità lavorativa. Respinte le eccezioni dell’assicurazione sulla presunta responsabilità del lavoratore, è stata confermata la piena operatività della polizza assicurativa contro gli infortuni sul lavoro.

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Responsabilità degli impianti sciistici: la Corte d’Appello di Venezia riforma la sentenza sul concorso di colpa della sciatrice – 2025

La Corte d’Appello di Venezia, con sentenza del 2025, ha riformato parzialmente una decisione relativa a un incidente sciistico del 2017. Pur riconoscendo la responsabilità della società di gestione dell’impianto, ha stabilito un concorso di colpa della sciatrice. La liquidazione del danno è stata ridotta sulla base delle Tabelle di Milano, con un risarcimento complessivo rivisto e ridotto del 50%.

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Infezione post-operatoria da protesi d’anca: il Tribunale di Salerno conferma la responsabilità della struttura ospedaliera per carenze nei protocolli di profilassi – Trib. Salerno, 2024

La sentenza del 2024 del Tribunale di Salerno affronta un caso di responsabilità sanitaria per infezione nosocomiale post-artroprotesi d’anca. Il giudice, accertata l’omessa profilassi antibiotica perioperatoria, ha condannato la struttura ospedaliera al risarcimento del danno differenziale, quantificato nel 4% di invalidità permanente. La pronuncia ribadisce l’onere della struttura di provare l’osservanza dei protocolli preventivi e offre rilevanti indicazioni sulla liquidazione del danno, applicando i principi della Cassazione in tema di pregiudizio differenziale. L’importo liquidato di €35.000,00 tiene conto sia del danno biologico temporaneo che di quello permanente, confermando l’orientamento sulla personalizzazione del risarcimento.

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Taglio cesareo eseguito prematuramente causa danni permanenti al neonato: ospedale e medico condannati al risarcimento – Tribunale di Enna 2024

Il Tribunale di Enna ha condannato una struttura ospedaliera e un medico al risarcimento di €30.650 per danni permanenti causati da un taglio cesareo eseguito prematuramente. La sentenza ha accertato che l’errata valutazione dell’epoca gestazionale ha portato all’esecuzione del parto alla 34° settimana, causando problemi respiratori e deficit permanenti al neonato. Il tribunale ha riconosciuto un danno biologico del 9%, oltre a invalidità temporanea e danno morale. La decisione si basa sulla responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e conferma l’importanza della corretta valutazione diagnostica in ambito ostetrico-ginecologico.

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Licenziamento illegittimo per contestazione tardiva della recidiva: la Corte d’Appello annulla il provvedimento e ordina la reintegrazione della dirigente scolastica (Corte d’Appello di Torino, 2024)

Importante pronuncia della Corte d’Appello di Torino (sentenza del 2024) in materia di licenziamento disciplinare nel pubblico impiego. La Corte ha stabilito l’illegittimità del licenziamento di una dirigente scolastica basato sulla contestazione tardiva della recidiva per fatti già sanzionati. Secondo i giudici, il potere disciplinare si consuma con la prima sanzione e la recidiva può essere contestata solo unitamente a nuovi illeciti, non in un autonomo procedimento. La decisione riafferma il principio del ne bis in idem in ambito disciplinare e la necessaria tutela del diritto di difesa del lavoratore. Disposta la reintegrazione con indennità risarcitoria di 24 mensilità.

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Termine per l’impugnazione del licenziamento in caso di incapacità naturale: la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, 2024.

La Cassazione Sezioni Unite nel 2024 ha confermato che il termine decadenziale per impugnare il licenziamento decorre dalla comunicazione ricevuta, anche in caso di incapacità naturale. Tuttavia, ha evidenziato la necessità di bilanciare certezza giuridica e tutela dei diritti fondamentali, suggerendo interventi normativi.

Termine per l’impugnazione del licenziamento in caso di incapacità naturale: la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, 2024. Leggi di più »

La rinuncia all’eredità del minore divenuto maggiorenne è inefficace se già accettata dal rappresentante legale – Cassazione Sezioni Unite 2024

La Suprema Corte risolve un importante contrasto giurisprudenziale in materia successoria: l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario da parte del rappresentante legale del minore è definitiva e fa acquisire la qualità di erede, anche in assenza di inventario. La successiva rinuncia del minore divenuto maggiorenne è quindi inefficace. La sentenza chiarisce che l’art. 489 c.c. regola solo il termine per ottenere il beneficio d’inventario, senza intaccare lo status di erede già acquisito. Una decisione che impatta significativamente sulla certezza dei rapporti giuridici nelle successioni che coinvolgono minori.

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Omesso controllo delle cinture di sicurezza: configurabilità della responsabilità penale del conducente e sussistenza del nesso eziologico nell’assenza di sistemi acustici di segnalazione – Cassazione Penale, Sez. IV, 2024

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 46566/2024, ha enucleato il principio di diritto secondo cui l’obbligo giuridico di controllo sull’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte dei passeggeri configura una specifica posizione di garanzia ex art. 172 C.d.S. in capo al conducente. Tale obbligo sussiste indipendentemente dalla presenza di dispositivi acustici di segnalazione, la cui assenza non può costituire esimente della responsabilità penale. L’eventuale condotta colposa della persona offesa può rilevare esclusivamente ai fini della graduazione della colpevolezza, senza tuttavia poter escludere o interrompere il nesso eziologico tra la condotta omissiva e l’evento lesivo.

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Testamento olografo scritto a stampatello e nullità per difetto di autografia: orientamenti giurisprudenziali – Tribunale di Taranto, 2024

La sentenza affronta il caso di un testamento olografo redatto in stampatello maiuscolo, dichiarandone la nullità per difetto del requisito essenziale dell’autografia ex art. 606 c.c. Il Tribunale di Taranto, attraverso CTU grafologica, ha accertato che la modalità di scrittura adottata non presentava gli elementi di personalizzazione necessari per la validità dell’atto testamentario. Dichiarata la nullità, si è aperta la successione legittima con conseguente divisione del patrimonio ereditario tra i coeredi, affrontando anche le problematiche relative alla presenza di immobili con difformità edilizie e al risarcimento del danno per il godimento esclusivo dei beni in comunione.

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Azione revocatoria contro trasferimento immobiliare in sede di separazione consensuale: limiti ed efficacia degli accordi patrimoniali tra coniugi -Tribunale di Roma 2024

La sentenza affronta il tema della revocabilità degli accordi patrimoniali stipulati in sede di separazione consensuale, distinguendo tra contenuto essenziale e contenuto eventuale dell’accordo. Il Tribunale di Roma accoglie l’azione revocatoria promossa dai creditori contro il trasferimento della quota immobiliare al coniuge, ritenendo sussistenti sia l’eventus damni che la scientia damni, pur confermando l’intangibilità delle pattuizioni relative al mantenimento dei figli.

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Responsabilità civile da epatite HCV: criteri per l’accertamento del nesso causale in caso di profilassi antitetanica – Tribunale di Lecce, 2024

La sentenza affronta il tema dell’accertamento del nesso causale tra somministrazione di profilassi antitetanica e contagio da virus HCV, in un caso caratterizzato da forte familiarità della patologia epatica. Il Tribunale, valorizzando le risultanze della CTU e il criterio del “più probabile che non”, esclude la sussistenza del nesso eziologico e rigetta la domanda risarcitoria, evidenziando l’importanza del dato anamnestico familiare nell’individuazione della causa più probabile del contagio.

Responsabilità civile da epatite HCV: criteri per l’accertamento del nesso causale in caso di profilassi antitetanica – Tribunale di Lecce, 2024 Leggi di più »

Ghiaia e pietrisco non segnalati sulla strada provinciale: l’Ente proprietario risponde ex art. 2051 c.c. per i danni a veicolo e conducente – Tribunale di Lecce 2024

La sentenza del Tribunale di Lecce affronta il tema della responsabilità dell’ente proprietario della strada per danni causati dalla presenza non segnalata di materiale inerte sulla carreggiata. Il Collegio, applicando l’art. 2051 c.c., ha condannato l’amministrazione al risarcimento integrale dei danni subiti sia dal veicolo (€ 7.000,00) che dalla persona (€ 4.253,00), escludendo il caso fortuito e la corresponsabilità della conducente. La pronuncia consolida l’orientamento giurisprudenziale in materia di responsabilità oggettiva della P.A. per omessa manutenzione stradale, evidenziando gli obblighi di custodia e segnalazione dei pericoli gravanti sull’ente proprietario.

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Responsabilità esclusiva del ciclista nel sinistro stradale per omessa precedenza allo stop: condotta imprudente non giustifica il risarcimento – Tribunale di Lecce, 2024

La sentenza del Tribunale di Lecce ha stabilito la responsabilità esclusiva della ciclista in un sinistro stradale per violazione dello stop, rigettando la domanda risarcitoria degli eredi e accogliendo la riconvenzionale dei convenuti. La decisione si fonda sulla ricostruzione tecnica della dinamica, supportata da GPS e CTU, che ha evidenziato la condotta prudente dell’automobilista (velocità 30 km/h) e l’imprudenza della ciclista. Di rilievo l’analisi del danno differenziale, escluso per preesistente invalidità totale. Accolto il risarcimento dei danni materiali al veicolo per € 1.385,00, confermando la validità del preventivo quale prova del danno.

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Onere probatorio e criterio del ‘più probabile che non’ nei contenziosi da emotrasfusioni: l’innovativa pronuncia del Tribunale di Lecce 2024

La sentenza del Tribunale di Lecce affronta la questione dell’accertamento del nesso causale nei contenziosi da emotrasfusioni, elaborando un’innovativa valorizzazione dell’elemento probatorio costituito dalla familiarità patologica quale fattore idoneo ad escludere la responsabilità ministeriale. La pronuncia si caratterizza per il rigoroso approccio metodologico nell’applicazione del criterio del “più probabile che non” e per l’accurata disamina delle questioni relative alla prescrizione, con particolare riferimento alla distinzione tra azione iure hereditatis e azione iure proprio. Di significativa rilevanza risulta l’elaborazione giurisprudenziale in tema di doveri di controllo ministeriali e di ripartizione dell’onere probatorio, con specifico riferimento al criterio della vicinanza della prova.

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Responsabilità medica in ambito ostetrico-ginecologico e lesioni cerebrali neonatali: profili di causalità materiale e giuridica nell’esclusione della responsabilità sanitaria – Corte d’Appello di Roma, 2024

La Corte d’Appello di Roma, con sentenza del 2024, ha escluso la responsabilità della struttura sanitaria per danni cerebrali neonatali, stabilendo che l’ischemia cerebrale era riconducibile a fattori parafisiologici della gravidanza, alla presenza di giro di cordone e alla trombofilia materna. La consulenza tecnica d’ufficio ha confermato la correttezza delle procedure di induzione e monitoraggio del parto, escludendo il nesso causale tra l’operato dei sanitari e le lesioni. La pronuncia si inserisce nel consolidato orientamento giurisprudenziale in materia di responsabilità medica, con particolare riferimento ai principi elaborati dalla Cassazione nelle sentenze n. 15147/18 e n. 11917/2021.

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Licenziamento illegittimo per condotte commesse in stato di incapacità temporanea: l’assenza di suitas esclude la rilevanza disciplinare del fatto materiale – Tribunale di Trento 2024

La sentenza affronta il tema dell’imputabilità delle condotte disciplinari in caso di temporanea incapacità di intendere e volere del lavoratore. Il Tribunale di Trento ha stabilito che l’assenza dell’elemento soggettivo della suitas, dovuta all’interazione tra psicofarmaci e alcol, esclude la rilevanza disciplinare del fatto materiale contestato, rendendo illegittimo il licenziamento.

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Licenziamento illegittimo per omessa denuncia di illeciti dei colleghi: la reticenza del lavoratore non giustifica la massima sanzione espulsiva – Corte d’Appello di Ancona 2024

La sentenza affronta il tema della proporzionalità del licenziamento disciplinare in caso di condotta omissiva del lavoratore rispetto a comportamenti illeciti di colleghi. La Corte d’Appello di Ancona ha stabilito che la mera reticenza, pur violando l’obbligo di fedeltà, non giustifica la sanzione espulsiva in assenza di contributo attivo all’illecito e di significativo pregiudizio aziendale.

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Buoni postali fruttiferi cointestati: il cointestatario superstite può riscuotere l’intero importo ma deve restituire il 50% agli eredi – Tribunale di Teramo 2024

La sentenza del Tribunale di Teramo (2024) stabilisce che in caso di buoni postali fruttiferi cointestati con clausola di pari facoltà di rimborso, il cointestatario superstite può legittimamente riscuotere l’intero importo ma deve restituire agli eredi del defunto la quota del 50% di loro spettanza, oltre interessi legali dalla data dell’incasso.

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Bonifici bancari e masse ereditarie: come la nullità delle donazioni impatta sulla divisione – Tribunale di Rovigo 2024

Sentenza che affronta la questione della validità delle donazioni effettuate mediante bonifico bancario, applicando il principio delle Sezioni Unite sulla necessità dell’atto pubblico. Analisi approfondita dei requisiti formali e sostanziali della donazione, con particolare riferimento alla modicità del valore e alle conseguenze in sede di divisione ereditaria.

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Versamenti tra conviventi more uxorio: la Corte d’Appello di Milano traccia i confini tra donazioni e obbligazioni naturali – Corte d’Appello di Milano, 2024

La Corte d’Appello di Milano, con sentenza del 2024, ha stabilito che i versamenti periodici tra conviventi more uxorio, quando proporzionati al tenore di vita della coppia e alle possibilità economiche del disponente, costituiscono adempimento di obbligazioni naturali e non donazioni. Nel caso esaminato, bonifici per 51.280 euro effettuati dall’uomo alla convivente per spese comuni sono stati qualificati come adempimento di doveri morali della convivenza, escludendo la natura donativa. La decisione fornisce criteri pratici per distinguere tra liberalità e obbligazioni naturali nelle unioni di fatto.

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Mutuo con restituzione condizionata alla ‘rottura del matrimonio’: quando la separazione fa scattare l’obbligo di pagamento – Tribunale di Torino, 2024

La sentenza del Tribunale di Torino affronta la validità e l’interpretazione di una clausola di restituzione del mutuo condizionata alla “rottura del matrimonio”. Il Tribunale qualifica la condizione come semplice e non meramente potestativa, interpretando la “rottura” come fine del progetto di vita comune, già integrata dalla separazione. La decisione chiarisce anche aspetti sulla residenza effettiva e sulla gestione dei conti correnti cointestati.

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Incidente con veicolo ignoto: lo stato di ebbrezza del conducente costituisce presunzione di responsabilità esclusiva – Tribunale di Vibo Valentia 2024

La sentenza del Tribunale di Vibo Valentia affronta il caso di un sinistro con veicolo ignoto, stabilendo che lo stato di ebbrezza del conducente costituisce presunzione di responsabilità esclusiva. Il giudice ha rigettato la domanda risarcitoria, ritenendo non superata tale presunzione e valutando come inattendibili le prove sulla diversa dinamica del sinistro.

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Liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale: i nuovi criteri del Tribunale di Roma nel caso di concorso di colpa – Tribunale di Roma 2024

La sentenza del Tribunale di Roma applica le nuove tabelle 2023 per la liquidazione del danno parentale, utilizzando il sistema a punti elaborato dalla Cassazione e valutando il concorso di responsabilità in un sinistro mortale. Particolare rilevanza assume l’analisi dell’efficacia causale tra violazione del semaforo rosso ed eccesso di velocità, con riconoscimento di una responsabilità paritaria (50%). Il Tribunale fornisce dettagliati criteri per la personalizzazione del danno e per la valutazione del rapporto parentale tra fratelli, considerando anche le specificità del caso di vittime straniere.

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Intervento chirurgico parziale su aneurisma aortico: risarcibile il danno differenziale anche in presenza di grave patologia oncologica – Tribunale di Modena 2024

Sentenza innovativa del Tribunale di Modena sulla responsabilità medica per intervento chirurgico parziale su aneurisma aortico. Il giudice riconosce il diritto al risarcimento del danno differenziale (15-16%) anche in presenza di grave patologia oncologica preesistente, affermando l’autonomia delle due condizioni. La struttura sanitaria viene condannata per non aver eseguito l’intervento completo o adottato una strategia ibrida meno rischiosa. La CTU evidenzia un danno biologico permanente del 45% rispetto al 29-30% che si sarebbe avuto con un trattamento corretto. Risarcimento liquidato in € 55.604,39.

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Il duplice ciclo causale nella responsabilità medica: onere della prova tra evento dannoso e impossibilità della prestazione – Tribunale di Teramo 2024

La sentenza del Tribunale di Teramo affronta il tema del duplice ciclo causale nella responsabilità medica, chiarendo la ripartizione dell’onere probatorio tra paziente e struttura sanitaria. Nel caso specifico, relativo a un presunto errore diagnostico tra disturbo depressivo ed epilessia, il Tribunale respinge la domanda risarcitoria evidenziando come il paziente debba provare il nesso causale tra condotta ed evento dannoso, mentre alla struttura spetta dimostrare l’impossibilità della prestazione per causa non imputabile. La pronuncia offre importanti chiarimenti sull’applicazione pratica del principio del duplice ciclo causale, costituendo un riferimento significativo per il contenzioso in ambito sanitario.

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Licenziamento per giusta causa: l’assenza ingiustificata non può essere giustificata dalla mancanza di green pass – Tribunale di Piacenza 2024

La sentenza (2024) del Tribunale di Piacenza affronta in modo innovativo il rapporto tra normativa emergenziale COVID-19 e diritto del lavoro, stabilendo che la mancanza di green pass non giustifica l’assenza dal lavoro e analizzando approfonditamente i temi della ritorsività del licenziamento e del valore dei precedenti disciplinari.

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Jobs Act e licenziamento disciplinare: quando l’insubordinazione ‘lieve’ impone la reintegra. Una svolta dalla Consulta che valorizza il CCNL – Tribunale Catania 2024

Sentenza che stabilisce la prevalenza della sanzione conservativa prevista dal CCNL per l’insubordinazione lieve rispetto al licenziamento disciplinare. Il Tribunale di Catania applica la recente sentenza della Corte Costituzionale n.129/2024 sul Jobs Act, riconoscendo la tutela reintegratoria quando il CCNL prevede sanzioni conservative per la condotta contestata.

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Immissione nel possesso dell’immobile ereditario: quando si configura l’acquisto dell’eredità ex art. 485 c.c. – Tribunale di Alessandria 2024

Con questa sentenza il Tribunale di Alessandria stabilisce che il chiamato all’eredità nel possesso di un immobile ereditario diventa automaticamente erede puro e semplice se non redige l’inventario nei tre mesi, distinguendo questa fattispecie dall’accettazione tacita e chiarendone le conseguenze in tema di responsabilità per i debiti ereditari.

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La voltura catastale prova l’accettazione tacita dell’eredità e impedisce la devoluzione allo Stato: importante pronuncia del Tribunale di Piacenza 2024

Il Tribunale di Piacenza ha stabilito che la voltura catastale costituisce prova dell’accettazione tacita dell’eredità, impedendo la devoluzione allo Stato ex art. 586 c.c. La sentenza chiarisce che gli atti catastali, avendo valenza sia fiscale che civile, sono idonei a manifestare la volontà di accettare l’eredità, con importanti conseguenze sulla continuità delle trascrizioni nelle procedure esecutive.

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Mutuo cointestato dopo il divorzio: il diritto al rimborso del 50% delle rate decorre dal passaggio in giudicato della sentenza – Tribunale di Treviso, 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Treviso (2024) ha stabilito che il diritto alla rifusione del 50% delle rate del mutuo cointestato decorre dal passaggio in giudicato della sentenza di divorzio, chiarendo i limiti temporali degli accordi presi in sede di separazione consensuale.

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Separazione e figlio disabile: l’indennità di accompagnamento non riduce l’obbligo di mantenimento del genitore – Corte d’Appello di Bari 2024

Sentenza della Corte d’Appello di Bari (2024) che stabilisce come l’indennità di accompagnamento per figlio disabile non possa ridurre l’obbligo di mantenimento dei genitori. La Corte aumenta l’assegno considerando la crescita del minore e le migliorate condizioni economiche del padre. Principio fondamentale: le provvidenze statali per disabilità hanno funzione autonoma rispetto agli obblighi genitoriali.

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Il Correttivo Cartabia: un nuovo passo verso l’efficienza del processo civile

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 31 ottobre 2024, n. 164, conosciuto come Correttivo Cartabia, sono state introdotte modifiche rilevanti al codice civile, al codice di procedura civile e ad alcune leggi speciali. L’obiettivo è risolvere le difficoltà applicative emerse nella fase di prima attuazione della riforma del processo civile, migliorando l’efficienza e la chiarezza normativa. In questo articolo analizziamo brevemente le principali novità apportate, riportando il testo normativo di riferimento. indice Modifiche al codice di procedura civile Le principali innovazioni riguardano: Testo normativo novellato Art. 38 c.p.c.: “Il giudice deve rilevare d’ufficio la propria incompetenza con il decreto emesso all’esito delle verifiche preliminari ai sensi dell’articolo 171-bis. L’incompetenza per materia, quella per valore e quella per territorio nei casi previsti dall’articolo 28 sono rilevate d’ufficio non oltre la

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Consenso informato in ambito sanitario: risarcibile il danno all’autodeterminazione anche senza lesioni biologiche – Tribunale di Patti 2024

La sentenza 2024 del Tribunale di Patti stabilisce un principio innovativo in materia di consenso informato sanitario, riconoscendo la risarcibilità autonoma del danno da lesione del diritto all’autodeterminazione anche in assenza di danno biologico. Applicando i nuovi criteri delle Tabelle di Milano 2024, il Tribunale ha liquidato il danno in via equitativa in 6.000 euro, confermando la natura contrattuale della responsabilità per violazione dell’obbligo informativo nel contratto di spedalità. La pronuncia fornisce importanti indicazioni sui presupposti e l’onere probatorio per il risarcimento del danno all’autodeterminazione, ammettendo il ricorso a presunzioni per la dimostrazione del pregiudizio subito.

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Post su Facebook e licenziamento: foto al mare durante la malattia – Tribunale di Gela 2024

Una foto pubblicata su Facebook mentre si è in malattia può costituire prova per un licenziamento? Il Tribunale di Gela, con la sentenza del 2024, ha dichiarato illegittimo il licenziamento di un lavoratore accusato di simulazione di malattia basandosi su un post social. La decisione sottolinea i limiti probatori delle foto digitali e il rigoroso onere probatorio a carico del datore di lavoro, ribadendo l’importanza di bilanciare diritti e doveri nel rapporto di lavoro. Leggi di più sulla vicenda e sulle implicazioni per il diritto del lavoro moderno.

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Trasferimento del lavoratore ex art. 700 c.p.c.: illegittimo il provvedimento motivato dall’assenteismo per malattia. Prevale la tutela della salute sulle esigenze organizzative aziendali – Tribunale di Milano, 2024

Significativa pronuncia del Tribunale di Milano in sede cautelare ex art. 700 c.p.c. che dichiara l’illegittimità del trasferimento motivato da assenze per malattia. Il giudice stabilisce che il legittimo diritto di assentarsi per malattia non può costituire valido presupposto per il trasferimento, specialmente in presenza di certificazioni mediche attestanti limitazioni funzionali. La decisione afferma la prevalenza della tutela della salute sulle esigenze organizzative aziendali, censurando l’utilizzo strumentale dell’incompatibilità ambientale quando questa derivi da legittime assenze per malattia.

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Licenziamento per inidoneità fisica: quando il datore deve provare l’impossibilità di accomodamenti ragionevoli – Tribunale Parma 2024

Il Tribunale di Parma, con una articolata sentenza depositata il 12 novembre 2024, ha fornito importanti chiarimenti sui requisiti probatori che il datore di lavoro deve soddisfare prima di procedere al licenziamento per sopravvenuta inidoneità fisica del lavoratore. La pronuncia si distingue per aver posto particolare enfasi sull’obbligo datoriale di dimostrare non solo l’impossibilità di ricollocazione, ma anche l’impraticabilità di adottare “accomodamenti ragionevoli” che potrebbero consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro. Per consulenza specialistica in materia di diritto del lavoro contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI NORMATIVA E PRECEDENTI DECISIONE DEL CASO E ANALISI ESTRATTO DELLA SENTENZA SCARICA LA SENTENZA ⬇️ ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine dal licenziamento di un lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato come facchino/carrellista

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Estratti conto bancari: obbligo di conservazione senza limiti temporali. Il Tribunale di Napoli Nord si discosta dalla Cassazione in nome della trasparenza – Trib. Napoli Nord, Sez. III, 6 novembre 2024

Con una innovativa sentenza, il Tribunale di Napoli Nord ha affrontato il delicato tema degli obblighi di conservazione e consegna della documentazione bancaria, proponendo un’interpretazione evolutiva dell’art. 119 TUB che si discosta dal recente orientamento della Cassazione. La pronuncia stabilisce che la banca ha l’obbligo di conservare e consegnare al cliente gli estratti conto dall’apertura alla chiusura del rapporto, senza potersi appellare al limite decennale previsto dalla norma per le “singole operazioni”. Una decisione che privilegia il diritto alla trasparenza e all’informazione del cliente bancario, evidenziando la necessità di una distinzione tra documenti di sintesi e documentazione relativa alle singole operazioni. Per assistenza legale specializzata in diritto bancario contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine dall’azione promossa da una società

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WhatsApp come strumento di comunicazione aziendale: la chat dei turni vincola il lavoratore. La sentenza del Tribunale di Ravenna 2024

Il Tribunale di Ravenna nel 2024 ha affrontato un caso emblematico che delinea importanti principi in materia di comunicazioni aziendali tramite WhatsApp e loro valenza giuridica. La vicenda riguarda un lavoratore licenziato per ripetute assenze ingiustificate, il quale sosteneva di non aver avuto adeguata conoscenza dei turni di lavoro comunicati tramite chat aziendale. Il giudice ha respinto il ricorso stabilendo che l’utilizzo informale ma consolidato di WhatsApp come canale di comunicazione aziendale impone al lavoratore, secondo buona fede, di prendere conoscenza delle comunicazioni organizzative ivi veicolate. La sentenza affronta anche rilevanti questioni relative al rapporto tra privacy, comunicazioni digitali e potere organizzativo del datore di lavoro, escludendo la violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori quando il licenziamento si basa sull’inadempimento oggettivo del lavoratore e non sull’utilizzo di dati estratti

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Accertamento giudiziale dell’accettazione tacita di eredità su istanza del creditore procedente per la continuità delle trascrizioni nel pignoramento immobiliare – Tribunale di Torino 2024

Una recente pronuncia del Tribunale di Torino ha affrontato un’importante questione processuale all’intersezione tra diritto successorio e procedure esecutive immobiliari. Il caso concerne la legittimazione del creditore procedente ad agire per l’accertamento dell’accettazione tacita dell’eredità al fine di garantire la continuità delle trascrizioni nella procedura esecutiva immobiliare. Nel caso di specie, il Giudice dell’Esecuzione aveva rilevato l’impossibilità di procedere con la vendita forzata a causa della mancata trascrizione dell’accettazione di eredità da parte del debitore esecutato. Il Tribunale, accogliendo la domanda del creditore, non solo ha accertato l’avvenuta accettazione tacita dell’eredità da parte del debitore, ma ha anche affrontato un rilevante profilo in tema di spese processuali, applicando il principio di causalità nonostante l’adesione del resistente alla domanda attorea. Per consulenza legale su questioni di diritto successorio ed esecuzioni immobiliari,

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Eredità non accettata formalmente: il possesso dei beni può escludere la devoluzione allo Stato – Tribunale di Roma 2024

Il Tribunale di Roma si è pronunciato nel 2024 su un’interessante questione in materia successoria, riguardante il rapporto tra la prescrizione del diritto di accettare l’eredità, l’accettazione tacita e la devoluzione allo Stato. Nel caso di specie, è stata rigettata la richiesta di devoluzione allo Stato di una quota ereditaria, nonostante l’assenza di accettazione formale, poiché il possesso e l’uso dei beni ereditari da parte dei chiamati all’eredità potevano configurare un’accettazione tacita, precludendo così l’operatività dell’art. 586 c.c.. Per consulenza specialistica in materia successoria contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un contratto di mutuo ipotecario fondiario stipulato nel 2001 per l’importo di euro 68.172,31, garantito da ipoteca su un immobile sito a Livorno. A seguito del decesso

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Revocatoria del trasferimento immobiliare in sede di separazione: la consapevolezza del pregiudizio ai creditori prevale sulla finalità di mantenimento familiare [Tribunale Modena 2024]

Una recente pronuncia del Tribunale di Modena del 2024 affronta un caso emblematico sul delicato equilibrio tra la tutela dei creditori e gli accordi patrimoniali tra coniugi in sede di separazione consensuale. La controversia riguarda l’azione revocatoria promossa da una società creditrice nei confronti di un atto di trasferimento immobiliare effettuato dal debitore in favore della moglie, in esecuzione degli accordi di separazione omologati dal tribunale. Nonostante la finalità dell’atto fosse quella di adempiere agli obblighi di mantenimento familiare, il tribunale ha accolto la domanda revocatoria, ritenendo che la consapevolezza del pregiudizio arrecato ai creditori, presente in entrambi i coniugi, prevalesse sulla natura e sullo scopo dell’attribuzione patrimoniale, confermando così che l’omologazione degli accordi di separazione non può costituire uno schermo per sottrarre beni alla garanzia patrimoniale dei creditori. Per

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La divisione degli immobili nella separazione: quando il coniuge non può più opporre l’inefficacia dell’accordo – Corte di Appello di Firenze, 2024

La Corte di Appello di Firenze, con sentenza del 2024, ha affrontato una questione giuridica di particolare interesse in materia di separazione coniugale: la valutazione della validità ed efficacia degli accordi sulla divisione degli immobili, nonostante il mancato avveramento della condizione prevista dalle parti. Il caso esaminato dalla Corte ha messo in luce come, in determinati casi, il coniuge non possa più opporre l’inefficacia dell’accordo a causa di comportamenti concludenti successivi che implicano una rinuncia a tale eccezione. CHIAMA ORA L’AVV. COSIMO MONTINARO – TEL. 0832/1827251 – E-MAIL SEGRETERIA@STUDIOMONTINARO.IT Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da una controversia insorta tra i coniugi a seguito della separazione. In particolare, nella sentenza in commento, la Corte di Appello di Firenze si è pronunciata sull’appello proposto dal marito avverso la decisione

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Rimborso tra coniugi per debiti comuni in comunione legale: nuova sentenza sulla restituzione ex art. 192 c.c. – Tribunale di Teramo 2024

Il Tribunale di Teramo nel 2024 ha affrontato un’importante questione in materia di rimborsi tra coniugi in regime di comunione legale, fornendo rilevanti chiarimenti sui presupposti per ottenere la restituzione di somme personali utilizzate per estinguere debiti comuni. La controversia nasce da un riconoscimento di debito sottoscritto tra coniugi, con cui uno dei due ammetteva di dover restituire all’altro la somma di € 3.500,00, utilizzata per ripianare uno scoperto di conto corrente cointestato. La peculiarità del caso risiede nell’utilizzo, da parte di un coniuge, di denaro proveniente da un’assicurazione personale pre-matrimoniale per coprire un debito comune, e nella successiva contestazione della validità del riconoscimento per presunta coercizione psicologica. Il Tribunale, confermando la sentenza di primo grado, ha riconosciuto il diritto al rimborso ex art. 192 c.c., offrendo importanti coordinate interpretative

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Schema ABI e nullità antitrust: per la Cassazione non conta la natura omnibus o specifica della fideiussione

Con una significativa pronuncia del 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale in materia di fideiussioni bancarie redatte secondo lo schema ABI: la nullità delle clausole dichiarate anticoncorrenziali dalla Banca d’Italia nel 2005 si estende a tutte le tipologie di fideiussione, sia omnibus che specifiche. La Suprema Corte ha così superato il dibattito sulla limitazione della nullità alle sole fideiussioni omnibus, affermando che quando è presente una clausola che riproduce lo schema ABI dichiarato nullo, il contratto è viziato indipendentemente dalla sua natura. La decisione si fonda sul principio generale di tutela della concorrenza, riconoscendo che la violazione della normativa antitrust non può essere circoscritta a una specifica tipologia di garanzia. La sentenza assume particolare rilevanza pratica poiché impatta sulla validità di numerosi contratti di fideiussione in

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Cessione multipla di crediti bancari: la pubblicazione in G.U. non basta se manca la prova della prima cessione – Tribunale di Taranto 2024

Una recente pronuncia del Tribunale di Taranto del 2024 ha affrontato un tema di particolare rilevanza in materia di cessione dei crediti bancari, fornendo importanti chiarimenti sull’onere della prova nelle cessioni multiple. La sentenza si inserisce nel dibattito sulla sufficienza della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale come prova della cessione, adottando una posizione intermedia tra gli orientamenti giurisprudenziali contrastanti. Nel caso di specie, il Tribunale ha revocato un decreto ingiuntivo emesso per il recupero di un credito derivante da un contratto di finanziamento, ritenendo non sufficientemente provata la catena delle cessioni, in particolare la prima cessione tra l’istituto bancario originario e il primo cessionario. La decisione evidenzia come, in caso di cessioni multiple, sia necessario provare l’intera catena dei trasferimenti, non potendo la pubblicazione in G.U. da sola colmare le lacune

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FGVS e rigore probatorio: i limiti del risarcimento nel caso di sinistro con veicolo ignoto | Tribunale Napoli Nord 2024

Un recente caso affrontato dal Tribunale di Napoli Nord nel 2024 offre importanti spunti di riflessione sui rigorosi requisiti probatori richiesti per ottenere il risarcimento dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS) nei casi di sinistri causati da veicoli rimasti non identificati. La vicenda riguarda un ciclista che, sostenendo di essere stato investito da un’auto poi datasi alla fuga, ha citato in giudizio l’impresa designata dal FGVS per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Il Tribunale, analizzando le prove testimoniali acquisite, ha evidenziato come le numerose contraddizioni nei racconti dei testimoni, unite all’assenza di documentazione fotografica dello stato dei luoghi e dei mezzi coinvolti, non abbiano consentito di raggiungere quella prova particolarmente rigorosa richiesta in questi casi, dove il convenuto si trova nell’impossibilità di interloquire sui fatti

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Danno psichico da sinistro stradale: quando è risarcibile? I criteri del Tribunale di Brindisi [2024]

Una sentenza del Tribunale di Brindisi del 2024 offre importanti chiarimenti sui criteri di risarcibilità del danno psichico conseguente a sinistro stradale. Nel caso esaminato, il giudice ha escluso la risarcibilità del declino cognitivo della vittima principale, ritenendolo riconducibile all’età avanzata piuttosto che all’incidente. Al contrario, ha riconosciuto il danno biologico di natura psichica ai familiari (disturbo depressivo reattivo della moglie e disturbo ansioso reattivo del figlio), dimostrando come un’attenta analisi del nesso causale sia fondamentale per determinare quali pregiudizi psichici siano effettivamente meritevoli di tutela risarcitoria. La pronuncia si segnala per il rigore metodologico nell’accertamento del nesso eziologico tra evento dannoso e conseguenze psichiche, offrendo criteri guida per la valutazione di questa delicata tipologia di pregiudizio. Per una consulenza specialistica sul risarcimento dei danni psichici da sinistro stradale, contatta

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Danno parentale: le nuove Tabelle Milano 2024 al vaglio del Tribunale. Concorso di colpa dell’80% per chi sale in auto senza cinture con conducente senza patente – Tribunale di Milano 2024

Il Tribunale di Milano si è pronunciato su un caso di risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, applicando per la prima volta le nuove Tabelle Milano 2024 basate sul criterio del “punto variabile“. La vicenda riguarda un incidente stradale mortale in cui la vittima aveva scelto di salire su un’auto guidata da persona priva di patente, senza utilizzare le cinture di sicurezza. Il Tribunale ha riconosciuto un elevato concorso di colpa della vittima (80%), pur non considerandolo causa esclusiva del decesso. Di particolare interesse l’analisi del nesso causale tra il mancato utilizzo delle cinture e l’evento morte, dove la mera “probabilità” indicata dai CTU non è stata ritenuta sufficiente a integrare il criterio del “più probabile che non” richiesto in ambito civilistico. La sentenza offre anche spunti sulla

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Responsabilità medica: nessuna azione diretta contro il medico operante in struttura sanitaria. Il Tribunale di Siracusa traccia i confini della Legge Gelli (Tribunale di Siracusa, 2024)

Il Tribunale di Siracusa nel 2024 ha affrontato un importante caso in materia di responsabilità medica, fornendo chiarimenti significativi sui confini della responsabilità professionale del medico che opera all’interno di una struttura sanitaria. La vicenda riguardava un paziente che, a seguito di un incidente stradale e successivi interventi chirurgici, aveva citato in giudizio il medico che lo aveva operato presso una clinica privata, lamentando un peggioramento delle proprie condizioni. Il Tribunale ha stabilito il difetto di legittimazione passiva del medico, chiarendo che quando quest’ultimo opera all’interno di una struttura sanitaria, indipendentemente dal tipo di rapporto contrattuale che lo lega ad essa, la responsabilità diretta rimane in capo alla struttura stessa. La decisione rappresenta un’importante interpretazione della Legge Gelli-Bianco, specificando che il paziente non può agire direttamente contro il medico strutturato

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Responsabilità medica: nessun risarcimento per complicanze prevedibili ma non prevenibili in interventi ad alto rischio – Tribunale di Gela 2024

Il Tribunale di Gela si è pronunciato nel 2024 su un delicato caso di presunta responsabilità medica riguardante un intervento chirurgico ginecologico. La vicenda offre importanti spunti di riflessione sulla distinzione tra complicanze prevedibili ma non prevenibili e vera negligenza medica, specialmente in interventi ad alto grado di difficoltà su pazienti con pregressi interventi. Il Tribunale ha escluso la responsabilità della struttura sanitaria, evidenziando come la lesione all’uretere verificatasi durante l’intervento, pur causalmente collegata all’operazione, rappresentasse una complicanza operatoria prevedibile ma non prevenibile, favorita dalle preesistenti condizioni aderenziali della paziente. La decisione sottolinea l’importanza di valutare il contesto clinico complessivo e la particolare complessità dell’intervento nel giudizio sulla responsabilità medica. Per una consulenza specialistica in materia di responsabilità medica e sanitaria, contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail

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Rottura dell’utero durante il parto indotto: la Legge Gelli-Bianco alla prova dei fatti. Il Tribunale di Ravenna esclude la responsabilità dei sanitari (Tribunale di Ravenna, 2024)

Il Tribunale di Ravenna ha affrontato un delicato caso di presunta responsabilità medica riguardante danni subiti da madre e neonata durante un parto indotto. La vicenda, verificatasi nel 2017, ha visto una paziente alla 39^ settimana di gestazione subire una rottura dell’utero con distacco della placenta durante l’induzione del travaglio, con conseguente nascita della bambina in condizioni di asfissia perinatale seguita da encefalopatia ipossico-ischemica. Il caso è particolarmente significativo poiché rappresenta una delle prime applicazioni concrete della Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017) in materia di responsabilità medica, con particolare riferimento al nuovo regime di responsabilità extracontrattuale del medico e alla valutazione dell’aderenza alle linee guida come parametro di giudizio della condotta sanitaria. Per consulenza legale specializzata in casi di responsabilità medica, contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it

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NASPI e lavoro carcerario: il Tribunale di Palermo riconosce l’indennità di disoccupazione ai detenuti dopo la scarcerazione (Tribunale di Palermo, 2024)

Il Tribunale di Palermo ha emesso nel 2024 una sentenza innovativa che riconosce il diritto alla NASPI per i detenuti che perdono il lavoro a seguito della scarcerazione. La decisione si inserisce nel solco di una recente pronuncia della Cassazione che ha equiparato il lavoro penitenziario al lavoro ordinario, superando la tradizionale concezione che lo considerava parte della pena. Il caso riguardava un ex detenuto che, dopo aver lavorato alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, si era visto negare l’indennità di disoccupazione dall’INPS. Il Tribunale ha stabilito che la cessazione del rapporto di lavoro per fine pena costituisce una forma di disoccupazione involontaria, riconoscendo così il diritto alla prestazione previdenziale. La sentenza rappresenta una svolta storica nella tutela dei diritti dei detenuti lavoratori, garantendo loro un sostegno economico nel delicato momento del

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Disabilità e licenziamento per malattia: quando il periodo di comporto diventa discriminazione – Tribunale di Cosenza 2024

Il Tribunale di Cosenza affronta un caso emblematico che mette in luce gli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori disabili in caso di licenziamento per superamento del periodo di comporto. La sentenza si inserisce nel solco della più recente giurisprudenza della Cassazione, chiarendo come l’applicazione dell’ordinario periodo di comporto al lavoratore disabile possa configurare una discriminazione indiretta. Il giudice ha evidenziato l’obbligo del datore di lavoro di avviare un’interlocuzione con il dipendente disabile prima del licenziamento, al fine di valutare possibili “accomodamenti ragionevoli“. Nel caso specifico, il datore di lavoro, pur essendo a conoscenza della grave patologia del dipendente, si è limitato ad attendere il decorso del periodo di comporto senza alcun tentativo di dialogo o valutazione di soluzioni alternative. Il Tribunale ha quindi dichiarato nullo il

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Appalti e responsabilità solidale: la lordizzazione delle somme e i limiti alla chiamata del terzo dopo la Consulta. La nuova via tracciata dal Tribunale di Ivrea 2024

Una recente pronuncia del Tribunale di Ivrea del 2024 affronta due questioni cruciali nel contenzioso giuslavoristico in materia di appalti: il metodo di calcolo per la lordizzazione delle somme già corrisposte al lavoratore nell’ambito della responsabilità solidale ex art. 29 d.lgs. 276/2003 e i limiti alla chiamata del terzo nel rito del lavoro alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 67/2023. Il giudice, confermando il decreto ingiuntivo opposto, ha elaborato un innovativo criterio matematico per il calcolo degli importi lordi e ha fornito un’importante applicazione pratica dei principi espressi dalla Consulta sul bilanciamento tra diritto di difesa e ragionevole durata del processo. Per una consulenza specialistica in materia di diritto del lavoro e appalti, contattare: Avv. Cosimo Montinaro Tel. 0832/1827251 e-mail segreteria@studiomontinaro.it Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae

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L’accettazione con beneficio d’inventario quale presupposto inderogabile per l’azione di riduzione: una recente pronuncia del Tribunale di Roma delimita l’ambito di applicazione dell’art. 564 c.c.

Il Tribunale di Roma ha recentemente affrontato un’importante questione in materia successoria, riguardante i presupposti necessari per l’esercizio dell’azione di riduzione da parte del legittimario. La sentenza, pubblicata nel 2024, ha dichiarato inammissibile l’azione di riduzione proposta da un figlio della de cuius per mancanza di un requisito fondamentale: l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario prevista dall’art. 564 c.c.. Il Collegio ha chiarito che tale requisito è imprescindibile quando il legittimario agisce nei confronti di terzi beneficiari di disposizioni lesive della legittima, non potendosi configurare nel caso di specie un’ipotesi di pretermissione totale dall’eredità che avrebbe consentito di prescindere da tale adempimento. Per approfondimenti o consulenze specialistiche in materia successoria, contatta: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – email: segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire

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Videosorveglianza e tutela della privacy: il Garante sanziona le riprese delle proprietà di terzi – Analisi del Provvedimento n. 549/2024

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha affrontato, con il Provvedimento n. 549 del 12 settembre 2024, un importante caso in materia di videosorveglianza privata che definisce i limiti delle riprese video in contesti abitativi contigui. La decisione chiarisce i presupposti di liceità del trattamento dei dati personali attraverso sistemi di videosorveglianza, stabilendo principi rilevanti per l’installazione di telecamere in ambito domestico. Nel caso specifico, l’Autorità ha sanzionato un privato per aver effettuato riprese che includevano aree di pertinenza di terzi, ordinando la modifica dell’angolo visuale delle telecamere nonostante le contestazioni sulla proprietà dell’area monitorata. Per una consulenza specialistica in materia di privacy e videosorveglianza, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria e delle sue implicazioni, proseguiamo con

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Successioni: nulla la clausola sanzionatoria che limita l’azione di riduzione dei legittimari – Tribunale di Genova 2024

Una significativa pronuncia del Tribunale di Genova ha recentemente affrontato un delicato tema in materia successoria, destinato ad avere importanti ripercussioni nella prassi testamentaria: la validità delle clausole che mirano a limitare il diritto degli eredi di impugnare le disposizioni del de cuius. Nel caso specifico, il testatore aveva inserito una clausola che prevedeva la decadenza dai benefici testamentari per qualsiasi erede che avesse impugnato il testamento, limitandolo alla sola quota di legittima. La decisione del Tribunale, dichiarando la nullità di tale clausola, ha stabilito un importante principio: simili disposizioni, quando eccessivamente generiche e potenzialmente lesive del diritto di agire in giudizio, specialmente in relazione alla tutela dei diritti dei legittimari, non possono trovare spazio nel nostro ordinamento giuridico. La sentenza offre inoltre interessanti spunti in materia di donazioni indirette

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Falsità del testamento olografo, nullità assoluta e indegnità successoria: il Tribunale di Imperia sulla tutela della volontà testamentaria – 2024

Con una significativa pronuncia in materia successoria, il Tribunale di Imperia ha affrontato il delicato rapporto tra falsità del testamento olografo, nullità delle disposizioni testamentarie e indegnità a succedere. La sentenza si distingue per un’approfondita analisi dei presupposti della nullità testamentaria per difetto di autografia e per un’importante precisazione sulla configurabilità dell’indegnità successoria ex art. 463 n.6 c.c.. Il Collegio ha elaborato un percorso argomentativo che, partendo dall’accertamento tecnico della falsità documentale, giunge a delineare i confini della tutela della volontà testamentaria nell’ordinamento italiano. Per approfondimenti e consulenze specifiche in materia successoria, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – email segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso sottoposto al vaglio del Tribunale

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Accordi traslativi immobiliari in sede di separazione consensuale: natura di contratto atipico e ammissibilità dell’esecuzione ex art. 2932 c.c. – Tribunale di Lecce 2024

Una significativa pronuncia del Tribunale di Lecce affronta la natura giuridica degli accordi traslativi immobiliari stipulati in sede di separazione consensuale, fornendo importanti chiarimenti sulla loro qualificazione come contratti atipici e sulla tutela esperibile in caso di inadempimento. Il Collegio ha accolto la domanda ex art. 2932 c.c. proposta dalla ricorrente, affermando che tali accordi, pur non configurandosi come donazioni né come contratti a prestazioni corrispettive, costituiscono negozi atipici meritevoli di tutela, suscettibili di esecuzione specifica dell’obbligo a contrarre. La decisione si inserisce nel solco della giurisprudenza di legittimità che riconosce la validità di questi accordi quali strumenti di sistemazione complessiva dei rapporti patrimoniali tra coniugi. Per consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti

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Assegno divorzile da 125.000 euro fa perdere l’assegno sociale: la clamorosa decisione del Tribunale di Cremona

Il Tribunale di Cremona ha recentemente affrontato un’interessante questione riguardante l’incidenza dell’assegno divorzile una tantum sul diritto a percepire l’assegno sociale. Nel caso specifico, una beneficiaria di assegno sociale aveva ricevuto nel 2013 un assegno divorzile una tantum di 125.000 euro. L’INPS aveva conseguentemente revocato la prestazione assistenziale per l’anno 2014, richiedendo la restituzione delle somme percepite in tale periodo. Il Tribunale ha confermato la legittimità dell’operato dell’Istituto, stabilendo che l’assegno divorzile una tantum deve essere considerato quale reddito rilevante ai fini del superamento della soglia prevista per la sospensione dell’assegno sociale nell’anno successivo alla sua percezione. Per approfondire gli aspetti legali della tua situazione, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del

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Ripetizione indebito assegno di mantenimento: il Tribunale ordina la restituzione delle somme versate in eccesso durante la separazione – Sentenza Tribunale di Firenze 2024

Una recente pronuncia del Tribunale di Firenze del 2024 ha affrontato un’importante questione in materia di diritto familiare, accogliendo la domanda di ripetizione dell’indebito relativa a somme versate in eccesso a titolo di assegno di mantenimento durante il periodo di separazione. La vicenda riguarda specificamente i versamenti effettuati nel periodo in cui il coniuge beneficiario dell’assegno continuava ad abitare nella casa familiare, nonostante fosse già stato disposto il rilascio dell’immobile. Il Tribunale ha stabilito che le maggiori somme corrisposte in quel periodo dovevano essere restituite, non sussistendo più la giustificazione causale delle dazioni, condannando così il convenuto alla restituzione di 4.000 euro oltre interessi legali. Per consulenza specialistica in materia di diritto familiare e separazioni, contatta: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della

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Licenziamento annullato dal Tribunale di Bari: reintegra e indennità al lavoratore per mancata prova della giusta causa [2024]

Il Tribunale di Bari ha recentemente affrontato un caso emblematico di licenziamento per giusta causa, concludendo con l’annullamento del provvedimento espulsivo e l’ordine di reintegra del lavoratore. La decisione si basa sulla mancata costituzione in giudizio del datore di lavoro e la conseguente assenza di prove circa i fatti contestati, che riguardavano presunti danni all’immagine aziendale e il rifiuto di un trasferimento. La sentenza ribadisce l’importanza fondamentale dell’onere probatorio nei licenziamenti per giusta causa, evidenziando come la contumacia del datore di lavoro possa risultare decisiva nell’esito del giudizio. Per approfondimenti e consulenza legale specializzata, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda processuale prende avvio

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Sanzioni stradali: non basta indicare il totale delle maggiorazioni semestrali, va spiegato il calcolo – Tribunale di Pavia conferma l’annullamento dell’ingiunzione (2024)

Il Tribunale di Pavia, con una recente sentenza del 2024, ha affermato un importante principio in materia di sanzioni amministrative stradali: l’ingiunzione di pagamento deve contenere una motivazione chiara ed esaustiva sul calcolo delle maggiorazioni semestrali previste dall’art. 27 L. 689/81. La decisione conferma la sentenza di primo grado che aveva annullato un’ingiunzione di pagamento nella quale era indicato solo l’importo finale delle maggiorazioni (€196,48) senza specificare né l’importo base su cui erano state calcolate, né il numero di semestri considerati. La pronuncia si segnala anche per un interessante richiamo al principio di leale collaborazione tra pubblica amministrazione e cittadini. Per una consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura

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Nullità parziale delle fideiussioni omnibus uniformi e decadenza ex art. 1957 c.c.: il Tribunale di Pavia revoca il decreto ingiuntivo e riduce l’esposizione debitoria – Tribunale di Pavia, 2024

Con una articolata sentenza, il Tribunale di Pavia ha affrontato diverse questioni in tema di fideiussioni omnibus e accordi anticoncorrenziali bancari. La pronuncia ha accolto parzialmente l’opposizione a decreto ingiuntivo proposta da una società e dai suoi fideiussori, che contestavano un decreto per €56.763,12. Il giudice ha riconosciuto la nullità parziale delle fideiussioni per conformità allo schema ABI censurato dalla Banca d’Italia e dichiarato l’intervenuta decadenza ex art. 1957 c.c. nei confronti dei fideiussori, stante la mancata tempestiva proposizione di azioni giudiziali verso il debitore principale. Ha inoltre ridotto l’esposizione debitoria della società a €35.268,72, rilevando il superamento del tasso soglia usura per alcune operazioni. La sentenza fornisce importanti principi in materia di validità delle fideiussioni omnibus, di decadenza dalla garanzia e di oneri probatori nel contenzioso bancario. Per approfondimenti

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Mutuo solutorio nullo se le somme non entrano nella disponibilità del mutuatario: la Corte d’Appello di Roma conferma l’orientamento restrittivo (Corte d’Appello di Roma, 2024)

La Corte d’Appello di Roma, con una recente sentenza del 2024, ha affrontato l’importante questione della validità del mutuo solutorio, aderendo all’orientamento giurisprudenziale che ne afferma la nullità quando le somme mutuate non entrano nell’effettiva disponibilità del mutuatario. Nel caso di specie, la Corte ha confermato la nullità di un mutuo chirografario utilizzato dalla banca per ripianare posizioni debitorie pregresse sul conto corrente del mutuatario, in assenza di una reale “traditio” delle somme. La decisione si inserisce nel dibattito attualmente pendente davanti alle Sezioni Unite della Cassazione sulla validità dei mutui solutori. Per consulenza specialistica sul tema, contatta: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia

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Autovelox non omologato: la Cassazione annulla la multa per eccesso di velocità (Corte di Cassazione 2024)

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale in materia di rilevamento elettronico della velocità: l’illegittimità delle sanzioni elevate mediante apparecchi autovelox che, pur essendo approvati, non sono stati oggetto di regolare omologazione ministeriale. La sentenza del 2024 mette in luce la cruciale distinzione tra approvazione e omologazione degli strumenti di rilevamento, aprendo nuove prospettive per la tutela degli automobilisti. Ci si potrebbe chiedere: quanto è garantita la certezza della misurazione in assenza di una formale omologazione? Per approfondire il caso e ricevere una consulenza specializzata, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un verbale di contestazione

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Legittimo il recesso immediato dal contratto di franchising per il coinvolgimento del franchisor in indagini penali – Tribunale di Milano 2024

Una significativa pronuncia del Tribunale di Milano del 2024 ha affermato un importante principio in materia di franchising, riconoscendo la legittimità del recesso immediato dell’affiliato dal contratto nel caso di coinvolgimento del franchisor in gravi indagini penali. Il Tribunale ha stabilito che le notizie di stampa relative al coinvolgimento del marchio in attività illecite e l’arresto dei vertici aziendali costituiscono giusta causa di recesso, in considerazione del pregiudizio all’immagine e all’attività commerciale dell’affiliato. La decisione bilancia gli interessi contrattuali con la necessità di tutelare l’affiliato da danni reputazionali derivanti da fatti estranei alla sua sfera di controllo. Per assistenza legale specializzata in materia di franchising e diritto commerciale, contatta: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la

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Clausola derogatoria del foro competente nulla se non specificamente negoziata nel contratto preliminare tra professionista e consumatore – Tribunale di Monza 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Monza del 2024 affronta un importante tema in materia di tutela del consumatore nel contesto dei contratti preliminari immobiliari. Il caso riguarda la validità di una clausola che derogava la competenza territoriale in favore del Tribunale di Monza, inserita in un contratto preliminare di compravendita immobiliare stipulato tra un professionista e un consumatore. Il Tribunale ha dichiarato la nullità della clausola derogatoria del foro competente, non essendo stata oggetto di specifica trattativa individuale, e ha conseguentemente dichiarato la propria incompetenza territoriale in favore del Tribunale di Milano, luogo di residenza del consumatore. Per approfondimenti e consulenze in materia di diritto civile e tutela del consumatore, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo

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Rendita vitalizia nulla per età avanzata | Tribunale Milano 2024

Con una significativa pronuncia in tema di rendita vitalizia e successioni, il Tribunale di Milano ha stabilito che è nullo per difetto di alea il contratto di rendita vitalizia stipulato con un vitaliziato di 95 anni, prevedendo come corrispettivo il trasferimento di gestioni patrimoniali del valore di oltre 1,3 milioni di euro. Gli elementi determinanti per la dichiarazione di nullità sono stati l’età molto avanzata del beneficiario, il suo stato di buona salute che rendeva minime le spese sanitarie a carico dei vitalizianti, e la sproporzione tra la durata prevista del contratto (fino al 2034, quando il vitaliziato avrebbe avuto 110 anni) e la ragionevole aspettativa di vita. Il Tribunale ha invece riconosciuto la validità del successivo testamento pubblico quale titolo per l’acquisto delle gestioni patrimoniali, qualificando i beneficiari come

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Impugnabilità dell’estratto di ruolo da parte dei docenti universitari per possibile blocco dello stipendio: il Tribunale di Lecce accoglie l’appello dell’agente della riscossione e riconosce l’efficacia interruttiva dell’intimazione di pagamento (Tribunale di Lecce, 2024)

Il Tribunale di Lecce nel 2024 ha affrontato un’importante questione riguardante l’impugnabilità dell’estratto di ruolo da parte di un docente universitario e l’efficacia interruttiva della prescrizione dell’intimazione di pagamento. La pronuncia ha ribaltato la decisione di primo grado, riconoscendo la legittimità dell’impugnazione dell’estratto di ruolo da parte del docente universitario e l’efficacia interruttiva della prescrizione dell’intimazione di pagamento regolarmente notificata. Per approfondire il tema o ricevere una consulenza specializzata, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda prende avvio da un’opposizione presentata innanzi al Giudice di Pace contro due cartelle di pagamento. La parte opponente contestava l’illegittimità delle cartelle n. 05920140019402664001 e n. 0592015000594613000 per

Impugnabilità dell’estratto di ruolo da parte dei docenti universitari per possibile blocco dello stipendio: il Tribunale di Lecce accoglie l’appello dell’agente della riscossione e riconosce l’efficacia interruttiva dell’intimazione di pagamento (Tribunale di Lecce, 2024) Leggi di più »

Responsabilità esclusiva dell’automobilista per incidente mortale con ciclista: il Tribunale di Lecce riconosce il danno da perdita del rapporto parentale ai nipoti – 2024

Il Tribunale di Lecce ha riconosciuto la responsabilità esclusiva di un automobilista che, non rispettando lo stop, ha causato un incidente mortale investendo una ciclista. La sentenza risulta particolarmente significativa poiché, oltre ad accertare la dinamica del sinistro, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale in favore dei nipoti della vittima, valorizzando l’intenso legame affettivo esistente tra gli stessi, rimasti orfani in giovane età, e la zia deceduta, alla quale erano legati da frequentazioni quotidiane e da un rapporto assimilabile a quello genitoriale. Per assistenza legale specializzata contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso trae origine da un

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Tribunale di Lecce nega provvigione all’agenzia immobiliare per vendita dopo scadenza del contratto di mediazione. Analisi dettagliata della sentenza del 2024

Il Tribunale di Lecce ha affrontato un’importante questione riguardante il diritto alla provvigione del mediatore immobiliare nel caso di vendita avvenuta dopo la scadenza del contratto di mediazione. La controversia vedeva contrapposti un’agenzia immobiliare e due soggetti coinvolti in una compravendita immobiliare. L’agenzia richiedeva il pagamento della provvigione e delle spese sostenute, sostenendo di aver facilitato l’incontro tra le parti. Il Tribunale ha respinto la domanda dell’agenzia, stabilendo che in assenza di un effettivo rapporto causale tra l’attività di mediazione e la conclusione dell’affare non sussiste il diritto alla provvigione. Per consulenza specialistica su questioni di mediazione immobiliare e diritto civile, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE

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La responsabilità della struttura ospedaliera per infezioni nosocomiali: Il Tribunale di Roma condanna l’ospedale al risarcimento (Tribunale di Roma, 2024)

Una recente sentenza del Tribunale di Roma ha affrontato un importante caso di responsabilità medica, condannando una struttura ospedaliera al risarcimento di oltre 424.000 euro per i danni causati da infezioni nosocomiali post-operatorie. Il caso riguarda un paziente che, a seguito di un intervento di bypass aorto-coronarico, ha sviluppato gravi complicanze infettive che hanno portato a significative conseguenze sulla sua salute, inclusa una grave deiscenza della ferita chirurgica con compromissione della gabbia toracica. Il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria per non aver adottato adeguate misure di prevenzione delle infezioni ospedaliere. Per maggiori informazioni e consulenza specialistica, contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI

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Responsabilità medica: risarcimento per garza dimenticata durante intervento chirurgico. Il Tribunale di Roma conferma la responsabilità solidale di struttura e sanitari (Tribunale di Roma, 2024)

La recente sentenza del Tribunale di Roma affronta un caso di responsabilità medica relativo a una garza dimenticata durante un intervento chirurgico, confermando la responsabilità solidale della struttura sanitaria e dei medici coinvolti. Il giudice ha condannato i convenuti al risarcimento del danno, quantificato in oltre 12.000 euro, ripartendo internamente la responsabilità nella misura del 50% a carico della struttura e del 25% ciascuno per i sanitari coinvolti. La decisione conferma l’orientamento giurisprudenziale sulla responsabilità contrattuale in ambito sanitario nel regime anteriore alla legge Gelli-Bianco. Per approfondire il caso o ricevere una consulenza specialistica, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Nel marzo 2011, un paziente

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Improcedibile l’opposizione agli atti esecutivi per mancata notifica del ricorso nei termini: il Tribunale di Roma conferma l’orientamento della Cassazione – Tribunale di Roma, 2024

Una recente pronuncia del Tribunale di Roma del 2024 affronta un importante tema in materia di opposizioni agli atti esecutivi, ribadendo il carattere necessario e inderogabile della fase sommaria davanti al giudice dell’esecuzione. Nel caso in esame, l’omessa notifica del ricorso nel termine perentorio assegnato dal giudice ha determinato l’improcedibilità dell’opposizione, confermando l’orientamento della Suprema Corte sulla necessità di rispettare rigorosamente le formalità procedurali previste per la tutela di tutte le parti coinvolte nel processo esecutivo. Per assistenza legale specialistica in materia di esecuzioni immobiliari e opposizioni agli atti esecutivi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un’opposizione agli atti esecutivi

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Appello inammissibile per difetto di specificità dei motivi: la mera riproposizione delle argomentazioni di primo grado non basta – Tribunale di Lecce, 2024

Nel recente caso deciso dal Tribunale di Lecce nel 2024, viene affrontato un importante tema processuale riguardante i requisiti di ammissibilità dell’appello civile. Il Tribunale ha dichiarato inammissibile un appello per difetto di specificità dei motivi, ribadendo che la mera riproposizione delle argomentazioni già presentate in primo grado non soddisfa i requisiti previsti dall’art. 342 c.p.c. La decisione sottolinea l’importanza di una critica puntuale e specifica alla sentenza impugnata, evidenziando come l’onere di specificità dei motivi di appello sia direttamente proporzionale all’articolazione della motivazione della sentenza di primo grado. Per approfondimenti e consulenza specialistica, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICe ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da

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Compravendita immobiliare: nessun vizio occulto se i difetti erano visibili prima dell’acquisto – (Tribunale di Lecce, 2024)

Il Tribunale di Lecce si è pronunciato su una controversia riguardante la compravendita di un immobile, specificamente un terzo di una proprietà costruita prima del 1967. L’acquirente aveva intentato causa lamentando presunti vizi dell’immobile, con particolare riferimento alle condizioni di un balcone. Il Tribunale ha respinto la domanda dell’attrice, stabilendo che i difetti lamentati non costituivano vizi occulti ma erano facilmente rilevabili con l’ordinaria diligenza, anche considerando che l’acquirente aveva avuto la possibilità di visionare l’immobile prima della stipula del contratto. La decisione si allinea con il recente orientamento della Cassazione in materia di vizi in immobili di vecchia costruzione. Per approfondimenti e consulenza legale specializzata: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del

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Responsabilità oggettiva del Comune per insidia sul marciapiede: condanna al risarcimento per caduta dovuta a mattonelle disconnesse – Tribunale di Lecce, 2024

La recente pronuncia del Tribunale di Lecce ha accolto la domanda risarcitoria di una settantenne che aveva subito lesioni a seguito di una caduta su un marciapiede sconnesso, condannando l’ente comunale al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali. Il giudice ha riconosciuto la responsabilità oggettiva dell’ente ai sensi dell’art. 2051 c.c., ritenendo insufficiente la difesa basata sulla presunta conoscenza dei luoghi da parte della vittima e sulla non costante vigilanza del territorio urbano. La decisione conferma l’orientamento consolidato in materia di responsabilità del custode, richiedendo la prova del caso fortuito per l’esonero dalla responsabilità. Per assistenza legale specializzata in casi di responsabilità civile, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo

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Conti correnti cointestati e successione: il Tribunale di Torino applica il principio del 50% del saldo in assenza di prova contraria sulla provenienza delle somme (Tribunale di Torino, 2024)

Il Tribunale di Torino, con sentenza del 14 ottobre 2024, ha affrontato un’importante questione in materia di divisione ereditaria, focalizzandosi sui criteri di ripartizione dei saldi di conti correnti e libretti postali cointestati tra la defunta e gli eredi. Applicando il principio della Cassazione sulla disciplina dei rapporti interni tra correntisti, il Tribunale ha stabilito che nei conti cointestati la quota caduta in successione è pari al 50%, salvo prova contraria sulla provenienza esclusiva delle somme. La decisione fornisce importanti chiarimenti operativi sulla ricostruzione dell’asse ereditario in presenza di conti correnti e depositi cointestati. Per assistenza legale specializzata in materia successoria, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE

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L’assenza di indicazioni sulla scadenza dei Buoni Postali impedisce la prescrizione: il Tribunale di Palermo condanna Poste al rimborso del capitale e degli interessi (Tribunale di Palermo, 2024)

In una recente e significativa pronuncia, il Tribunale di Palermo ha affrontato un caso emblematico riguardante i Buoni Fruttiferi Postali (BFP), stabilendo un importante principio a tutela dei risparmiatori. La sentenza ha accolto le richieste degli investitori, condannando Poste Italiane al rimborso del capitale e degli interessi maturati, nonostante l’eccezione di prescrizione sollevata. Il Tribunale ha fondato la propria decisione sull’inadempimento degli obblighi informativi da parte dell’intermediario, che non aveva fornito indicazioni chiare sulla scadenza dei titoli né consegnato il foglio informativo al momento della sottoscrizione, impedendo di fatto ai risparmiatori di conoscere il dies a quo della prescrizione. Per assistenza legale specializzata in materia di diritto bancario e finanziario, contatta: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire

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Proprietà del lastrico solare: annullata la sentenza per mancata citazione di tutti i condomini – Corte di Appello di Napoli, 2024

La Corte d’Appello di Napoli ha annullato una sentenza di primo grado riguardante una controversia sulla proprietà di un lastrico solare e una scala esterna in un condominio di Procida, dichiarandone la nullità per difetto di integrità del contraddittorio. La decisione evidenzia come nelle cause che coinvolgono beni condominiali sia necessaria la partecipazione di tutti i condomini al giudizio. La Corte ha rimesso gli atti al Tribunale di Napoli per un nuovo esame della controversia, sottolineando l’importanza del principio del litisconsorzio necessario nelle controversie condominiali. Per una consulenza specialistica su questioni di diritto condominiale, contatta l‘Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine da una

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Prestiti tra coniugi durante il matrimonio: la Corte d’Appello di Palermo conferma l’inquadramento nell’ambito della solidarietà familiare (2024)

Una recente pronuncia della Corte d’Appello di Palermo affronta il delicato tema delle attribuzioni patrimoniali tra coniugi durante il matrimonio, con particolare riferimento alle spese di ristrutturazione dell’immobile di proprietà esclusiva di uno dei due. La Corte ha confermato che, in assenza di prova rigorosa circa la sussistenza di un contratto di mutuo, tali esborsi rientrano nell’ambito dei doveri di solidarietà familiare ex art. 143 c.c., respingendo così la richiesta di restituzione avanzata dall’ex coniuge dopo la separazione. Per una consulenza specialistica sul tema: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria trae origine dall’azione promossa da un’ex coniuge nei confronti del proprio ex marito per

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Assegno di mantenimento: il provvedimento presidenziale nel divorzio non sostituisce la sentenza di separazione se privo di statuizioni economiche – Tribunale di Pescara 2024

Il Tribunale di Pescara nel 2024 ha affrontato un’importante questione in materia di diritto di famiglia, riguardante l’efficacia di un precetto fondato su un assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione. La controversia è sorta quando il debitore ha contestato la legittimità della richiesta di pagamento, sostenendo che il diritto all’assegno si fosse estinto con l’udienza presidenziale nel successivo giudizio di divorzio. Il Tribunale ha respinto l’opposizione, stabilendo un principio rilevante: in assenza di specifiche statuizioni economiche nel provvedimento presidenziale del divorzio, l’assegno di mantenimento disposto in sede di separazione mantiene la sua piena efficacia. Per approfondimenti e consulenze specifiche sulla materia, contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo.

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Decreto ingiuntivo revocato per mancata prova della cessione del credito in blocco – Tribunale di Castrovillari, 2024

Il Tribunale di Castrovillari ha emesso nel 2024 una significativa sentenza in materia di cessione dei crediti in blocco, revocando un decreto ingiuntivo e rigettando la domanda della società cessionaria opposta. La controversia verteva su un credito originato da un finanziamento bancario e successivamente oggetto di due distinte cessioni. Il punto centrale della decisione riguarda l’onere della prova gravante sul cessionario che agisce per il recupero del credito. Il giudice ha stabilito che non è sufficiente la mera allegazione dell’avvenuta cessione, ma è necessario dimostrare in modo specifico l’inclusione del singolo credito azionato nell’operazione di cessione in blocco. Nel caso di specie, la società opposta non è riuscita a fornire tale prova, né per la prima cessione tra società del medesimo gruppo bancario, né per la successiva cessione in suo

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Clausola “solve et repete” nulla nei contratti tra banca e consumatore: la Corte d’Appello di Bologna revoca il decreto ingiuntivo (2024)

La Corte d’Appello di Bologna, con una sentenza del 2024, ha emesso una pronuncia di notevole rilevanza in materia di contratti bancari e tutela del consumatore. Il caso riguardava un decreto ingiuntivo per € 1.400.000 emesso contro una fideiussore. Mentre il tribunale di primo grado aveva confermato il decreto, respingendo l’opposizione, la Corte d’Appello ha ribaltato completamente questa decisione, accogliendo l’appello e revocando il decreto ingiuntivo. La Corte ha fondato la sua decisione su tre motivi principali. Innanzitutto, ha riconosciuto la qualità di consumatrice della fideiussore, applicando la disciplina di tutela prevista dal Codice del Consumo. La Corte ha ritenuto irrilevante che la fideiussore fosse legata a persone coinvolte in attività d’impresa, non essendo dimostrato alcun collegamento tra la fideiussione e un’attività professionale. In secondo luogo, ha dichiarato nulla la

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Tribunale di Roma blocca l’accordo Italia-Albania sui migranti: non convalidato il trattenimento, richiedenti asilo devono tornare in Italia

Il 18 ottobre 2024, il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento che mette in seria discussione l’accordo italo-albanese sulla gestione dei flussi migratori. La Sezione Immigrazione del Tribunale ha negato la convalida del trattenimento di 12 migranti nel centro italiano di permanenza per il rimpatrio (CPR) di Gjader, in Albania. Questi migranti, provenienti da Bangladesh ed Egitto, facevano parte di un gruppo di 16 persone trasportate in Albania dalla nave Libra della Marina militare italiana il 17 ottobre, in applicazione del recente protocollo bilaterale. Il tribunale ha ritenuto che i paesi di origine di questi richiedenti asilo non possano essere considerati “sicuri“, alla luce della recente sentenza della Corte di Giustizia UE del 4 ottobre 2024, rendendo così inapplicabile la procedura accelerata di frontiera e il conseguente trattenimento. Nel

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Specializzandi medici: risarcimento dal 1983 – Cassazione Sezioni Unite 2024

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha emesso una sentenza fondamentale che ridefinisce i criteri per il risarcimento dei medici specializzandi. Con la decisione n. 26603 del 2024, la Suprema Corte ha stabilito che il diritto al risarcimento per la mancata remunerazione durante il periodo di formazione si estende anche a coloro che hanno iniziato i corsi prima del 1983. Tuttavia, questo diritto è soggetto a due importanti limitazioni: si applica solo per il periodo successivo al 1° gennaio 1983 e riguarda esclusivamente le specializzazioni previste dalle direttive europee o quelle ad esse equipollenti. Questa sentenza rappresenta un punto di svolta nella lunga controversia tra lo Stato italiano e i medici specializzandi, chiarendo definitivamente l’ambito di applicazione temporale e materiale del diritto al risarcimento. Da un lato, la decisione

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Risarcimento danni per lesioni neonatali: condannata struttura ospedaliera per negligenza – Tribunale di Viterbo, 2024

Nel 2024, il Tribunale di Viterbo ha emesso una significativa sentenza in materia di responsabilità medica, condannando una struttura ospedaliera al risarcimento dei danni subiti da un neonato e dai suoi genitori a seguito di gravi lesioni occorse durante il parto. Il caso ha portato alla luce importanti questioni relative alla responsabilità delle strutture sanitarie, alla valutazione del nesso causale e alla quantificazione del danno non patrimoniale in simili fattispecie. La decisione del Tribunale ha riconosciuto la sussistenza di profili di colpa nell’operato dei sanitari, stabilendo un consistente risarcimento a favore del minore e dei genitori per i danni biologici, morali ed esistenziali subiti. Per una consulenza specializzata su casi di responsabilità medica, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria,

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Lesione del nervo sciatico durante intervento chirurgico: responsabilità della struttura sanitaria e del medico non dipendente. Corte d’Appello di Bologna, 2024

La Corte d’Appello di Bologna nel 2024 ha affrontato un caso significativo di responsabilità medica, ribaltando la sentenza di primo grado. La vicenda riguarda una paziente che ha subito la lesione del nervo sciatico durante un intervento di protesi all’anca, con conseguente invalidità permanente. La Corte ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria, condannandola al risarcimento del danno. Ha inoltre accolto la domanda di regresso della clinica nei confronti del chirurgo non dipendente e la richiesta di manleva verso la compagnia assicurativa. La sentenza offre importanti chiarimenti in materia di onere della prova, responsabilità solidale e copertura assicurativa nel contesto sanitario. Per una consulenza specializzata su casi di responsabilità medica, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a

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Stampa di documenti bancari digitali: obbligo di consegna, non di fare – Tribunale di Perugia (2020)

Nel 2020, il Tribunale di Perugia ha emesso una significativa pronuncia riguardante la natura dell’obbligo di consegna di documenti bancari in formato digitale. La sentenza ha chiarito che la stampa di file informatici costituisce una mera prestazione accessoria all’obbligo di consegna, non sufficiente a modificarne la natura giuridica. Questa decisione ha importanti implicazioni per la gestione delle richieste di documentazione bancaria nell’era digitale, confermando l’applicabilità delle procedure tradizionali anche per i documenti elettronici. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto bancario, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame trae origine da un ricorso presentato dalla curatela fallimentare di una società. La

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Licenziamento illegittimo per mancanza di forma scritta: il Tribunale di Milano ordina la reintegra del lavoratore sfruttato (2024)

Una recente sentenza del Tribunale di Milano ha affrontato un caso di sfruttamento lavorativo e licenziamento illegittimo, evidenziando l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori, soprattutto quelli più vulnerabili. Il giudice ha riconosciuto l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, nonostante l’assenza di formalizzazione, e ha dichiarato l’inefficacia del licenziamento intimato senza rispettare i requisiti di forma previsti dalla legge. La decisione ha portato all’ordine di reintegrazione del lavoratore e al riconoscimento di un risarcimento, oltre a sollevare possibili implicazioni penali per il datore di lavoro. Questa pronuncia del 2024 sottolinea l’importanza del rispetto delle norme a tutela dei lavoratori e le gravi conseguenze per i datori di lavoro che le violano. Per una consulenza specializzata su casi di diritto del lavoro, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro –

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Rappresentante sindacale difende collega: annullata sanzione disciplinare per toni “energici” – Tribunale di Frosinone, 2024

Il Tribunale di Frosinone, nel 2024, ha emesso una sentenza significativa in materia di diritto del lavoro e attività sindacale. La controversia riguardava l’impugnazione di una sanzione disciplinare irrogata a una dipendente comunale, che ricopriva anche il ruolo di rappresentante sindacale. Il giudice ha accolto il ricorso della lavoratrice, annullando la sanzione del rimprovero scritto e riconoscendo la legittimità della sua condotta nell’ambito delle prerogative sindacali. Questa decisione sottolinea l’importanza di bilanciare i doveri del dipendente pubblico con il diritto di esercitare l’attività sindacale, anche in contesti lavorativi. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto del lavoro, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La

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Illegittima la sanzione disciplinare per rifiuto di prestazione ripartita se non è garantita l’audizione del lavoratore postale – Tribunale di Roma, 2024

La recente sentenza del Tribunale di Roma in materia di diritto del lavoro ha stabilito l’illegittimità di una sanzione disciplinare comminata da un’azienda postale a un proprio dipendente, per aver rifiutato di effettuare prestazioni ripartite. Il giudice ha ritenuto violato il diritto di difesa del lavoratore nel procedimento disciplinare, in quanto non gli è stata garantita l’audizione orale richiesta prima dell’irrogazione della sanzione. La decisione ribadisce l’importanza del rispetto delle garanzie procedurali a tutela del lavoratore nei procedimenti disciplinari, anche quando la richiesta di audizione sia tardiva, purché pervenuta prima dell’adozione del provvedimento sanzionatorio. Per una consulenza specialistica su questioni di diritto del lavoro, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo

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Azione di regresso tra coniugi per il pagamento del mutuo: il Tribunale di Rimini conferma il decreto ingiuntivo (2024)

Il Tribunale di Rimini, con una recente sentenza, ha affrontato un caso riguardante l’azione di regresso tra coniugi per il pagamento delle rate del mutuo sulla casa familiare. La controversia vedeva contrapposti due ex coniugi, con uno di essi che aveva chiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo per il rimborso della metà delle rate del mutuo pagate in via esclusiva. Il Tribunale, rigettando l’opposizione proposta dall’ex coniuge ingiunto, ha confermato la validità del decreto ingiuntivo, riconoscendo il diritto di regresso fondato sugli accordi di separazione. La decisione offre interessanti spunti in merito alla ripartizione degli oneri economici tra coniugi separati e alla legittimazione ad agire in regresso in simili circostanze. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto di famiglia e separazioni, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 –

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Revocazione della sentenza di divorzio per collusione delle parti in frode alla legge – TRIBUNALE DI GENOVA 2024

INTRODUZIONE Il Tribunale di Genova, con una recente pronuncia, ha affrontato un caso di particolare rilevanza in materia di diritto di famiglia, revocando una precedente sentenza di divorzio. La decisione si basa sulla collusione delle parti in frode alla legge, emersa dalla mancata comunicazione di un procedimento pendente presso il Tribunale per i Minorenni riguardante l’affidamento dei figli minori. Il collegio ha ritenuto che l’omissione di tali informazioni cruciali abbia portato alla pronuncia di una sentenza illegittima, sottolineando l’importanza della lealtà processuale nelle procedure di scioglimento del matrimonio. La revoca della sentenza, nonostante la successiva definizione del procedimento minorile, evidenzia la necessità di una piena trasparenza nelle procedure di divorzio, specialmente quando coinvolgono questioni relative all’affidamento dei minori. Per una consulenza specializzata su casi analoghi o per approfondire le implicazioni

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Trasferimenti immobiliari in sede di divorzio: la morte del promittente venditore impedisce l’esecuzione in forma specifica – Tribunale di Roma, 2024

Il Tribunale di Roma si è pronunciato su un caso riguardante l’esecuzione di obblighi di fare derivanti da accordi patrimoniali presi in sede di divorzio. La sentenza affronta la complessa questione dei trasferimenti immobiliari a favore dei figli, concordati tra i coniugi ma non perfezionati, e le conseguenze del decesso di uno dei promittenti venditori. Il giudice ha rigettato la domanda dell’attrice, ritenendo non azionabile l’esecuzione forzata né ammissibile la tutela ex art. 2932 c.c., fornendo importanti chiarimenti sulla natura e l’efficacia di tali accordi nel contesto del divorzio. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto di famiglia, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI

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Accesso al Fondo per le vittime di mafia: l’accidentalità del coinvolgimento supera la non estraneità agli ambienti criminali – Tribunale di Caltanissetta, 2024

Il Tribunale di Caltanissetta si è pronunciato nel 2024 su un caso riguardante l’accesso al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso. La sentenza ha accolto la domanda di una donna che chiedeva di accedere al Fondo per ottenere il risarcimento stabilito in una precedente sentenza civile, nonostante il diniego iniziale del Comitato di solidarietà. Il giudice ha ritenuto che, pur non essendo la vittima del reato totalmente estranea ad ambienti criminali, il suo coinvolgimento nell’azione delittuosa fosse stato meramente accidentale, requisito sufficiente per consentire l’accesso al Fondo secondo la normativa vigente. La decisione offre importanti spunti interpretativi sui presupposti soggettivi richiesti per beneficiare di questa forma di tutela prevista per le vittime di mafia. Per approfondimenti e consulenza legale specializzata: Avv. Cosimo Montinaro

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Il rimborso dei buoni fruttiferi postali cointestati con clausola “pari facoltà” è dovuto anche in caso di decesso di un cointestatario – Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 2024

INTRODUZIONE Nel 2024, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso una significativa sentenza riguardante il rimborso dei buoni fruttiferi postali cointestati con clausola di “pari facoltà“. Il caso ha visto contrapporsi un privato cittadino e Poste Italiane S.p.A. in merito al rimborso di un buono fruttifero postale serie Q, emesso nel 1989 e cointestato con una persona nel frattempo deceduta. Il Tribunale ha stabilito che, in presenza della clausola “pari facoltà di rimborso“, ciascun cointestatario superstite ha diritto di ottenere il rimborso dell’intero importo del buono, anche in caso di decesso di uno dei cointestatari, senza necessità della firma congiunta di tutti gli aventi diritto. Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda

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Il Tribunale di Napoli Nord riconosce il diritto alla carta docente anche ai precari – sentenza del 2024

Introduzione Il Tribunale di Napoli Nord, con una recente sentenza del 2024, ha affrontato la questione del riconoscimento della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente (c.d. Carta docente) anche al personale docente precario. La decisione, allineandosi a importanti pronunce della Corte di Giustizia europea e della Cassazione, ha accolto il ricorso di un’insegnante precaria, riconoscendole il diritto alla Carta docente per gli anni scolastici in cui ha prestato servizio con contratti a tempo determinato. Questa sentenza segna un importante passo verso l’equiparazione dei diritti tra docenti di ruolo e precari nell’ambito della formazione professionale. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto del lavoro nel settore scolastico, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a

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Buoni fruttiferi postali serie Q/P: prevalgono i tassi ministeriali anche se non integralmente timbrati – Tribunale di Messina 2024

Introduzione Una recente sentenza del Tribunale di Messina affronta la dibattuta questione dei rendimenti dei buoni fruttiferi postali della serie Q/P emessi su modulistica della precedente serie P. Il caso riguarda l’opposizione a un decreto ingiuntivo relativo al pagamento di due buoni postali, con la controversia incentrata sulla quantificazione degli interessi per l’ultimo decennio. Il Tribunale, allineandosi alla giurisprudenza di legittimità, ha accolto l’opposizione ritenendo applicabili i tassi ministeriali anche se il timbro non copriva integralmente le precedenti condizioni. La decisione offre importanti chiarimenti su una tematica di grande rilevanza per i risparmiatori. Per una consulenza specialistica su questa materia, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. Indice ESPOSIZIONE DEI

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Mutuo fondiario non è titolo esecutivo senza atto formale di svincolo – Tribunale di Lecce, 2024

INTRODUZIONE Il Tribunale di Lecce si è pronunciato su un caso riguardante l’idoneità di un contratto di mutuo fondiario a costituire titolo esecutivo. Nonostante il perfezionamento del contratto, il Collegio ha stabilito che, in assenza di un atto formale di svincolo delle somme mutuate e poi ridepositate presso la banca, il mutuo non può essere considerato un valido titolo esecutivo. Questa decisione del 2024 chiarisce un importante aspetto procedurale nell’ambito delle esecuzioni immobiliari basate su contratti di mutuo. Per approfondimenti o consulenze su questioni simili, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda un reclamo proposto contro un’ordinanza emessa dal Giudice dell’Esecuzione

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Riduzione del canone di locazione per infiltrazioni: il Tribunale di Napoli accoglie la domanda del conduttore (2024)

Il Tribunale di Napoli, con una recente sentenza del 2024, ha accolto la domanda di riduzione del canone di locazione avanzata da una società conduttrice nei confronti del locatore. La controversia riguardava un immobile commerciale interessato da gravi fenomeni infiltrativi che ne compromettevano parzialmente l’utilizzo. Il giudice, dopo aver analizzato la disciplina dei vizi della cosa locata e degli obblighi di manutenzione del locatore, ha ritenuto fondata la richiesta di riduzione del canone, quantificandola in proporzione alla ridotta fruibilità dei locali. La sentenza offre interessanti spunti interpretativi sulla tutela del conduttore in caso di vizi sopravvenuti dell’immobile locato non imputabili al locatore. Per una consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire

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Assegno emesso a garanzia: la Cassazione conferma la nullità del patto e la validità come promessa di pagamento (Corte di Cassazione, 2024)

Nel settembre 2024, la Corte di Cassazione ha emesso una significativa pronuncia in materia di assegni bancari emessi con funzione di garanzia. La sentenza affronta il caso di un assegno emesso apparentemente a titolo di garanzia per debiti di terzi, confermando l’orientamento giurisprudenziale che considera nullo il patto di garanzia sottostante, ma valido l’assegno come promessa di pagamento. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso del debitore, confermando la decisione della Corte d’Appello che aveva ritenuto valido e azionabile l’assegno, nonostante la contestazione sulla sua funzione di garanzia. Per una consulenza specializzata su casi simili, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria trae

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L’infezione da Covid-19 non è qualificabile come infortunio ai fini dell’indennizzo assicurativo: la Corte d’Appello di Ancona respinge il ricorso – Corte d’Appello di Ancona, 2024

Nel panorama giuridico italiano, la qualificazione del Covid-19 come infortunio o malattia ai fini assicurativi ha sollevato un acceso dibattito. La Corte d’Appello di Ancona, con una sentenza del 2024, ha affrontato questa delicata questione, fornendo un’interpretazione che potrebbe avere significative ripercussioni nel settore assicurativo. Il caso in esame riguarda la richiesta di indennizzo avanzata dagli eredi di un professionista deceduto a causa del Covid-19, basata su una polizza assicurativa contro gli infortuni. La Corte, confermando la decisione di primo grado, ha respinto l’appello, stabilendo che l’infezione da Covid-19 non può essere considerata un infortunio ai sensi della polizza in questione. Ma quali sono le argomentazioni che hanno portato a questa conclusione? E quali potrebbero essere le implicazioni di questa sentenza per casi analoghi? Per una consulenza specializzata su questioni

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Il Covid-19 è infortunio, non malattia: compagnia assicurativa condannata a pagare gli indennizzi agli eredi – Tribunale di Bergamo, 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Bergamo del 2024 ha gettato nuova luce sulla controversa questione della qualificazione giuridica del Covid-19 nell’ambito delle polizze assicurative contro gli infortuni. Il caso riguardava gli eredi di un sacerdote deceduto per Covid-19, che avevano richiesto il pagamento degli indennizzi previsti da due polizze infortuni stipulate dal defunto. La compagnia assicurativa si era opposta, sostenendo che il Covid-19 fosse da considerarsi una malattia e non un infortunio. Il Tribunale, con una motivazione articolata, ha invece accolto la tesi degli attori, equiparando l’infezione da coronavirus a un infortunio e condannando l’assicurazione al pagamento. Questa pronuncia solleva interrogativi cruciali: quali sono i confini tra infortunio e malattia nel diritto assicurativo? Come interpretare le clausole contrattuali alla luce dell’emergenza pandemica? Per una consulenza legale specializzata su questi

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Testamento annullabile per incapacità o errore? Il Tribunale di Macerata rigetta l’impugnazione e conferma la validità del prelegato (2024)

Una recente sentenza del Tribunale di Macerata del 2024 ha affrontato un caso di impugnazione testamentaria, respingendo le richieste di annullamento per incapacità ed errore avanzate dall’attrice. La controversia riguardava un testamento olografo con cui la testatrice aveva disposto un prelegato in favore del figlio, riconoscendogli la proprietà di un immobile che questi aveva di fatto acquistato pagandone il prezzo. Il Collegio ha ritenuto infondate le domande di annullamento, confermando la validità delle disposizioni testamentarie e la coerenza con i reali rapporti economici intercorsi tra le parti. La sentenza offre interessanti spunti in tema di capacità testamentaria, errore-vizio e interposizione reale nella successione ereditaria. Per una consulenza specialistica su casi di diritto successorio, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria,

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Mediazione atipica e diritto alla provvigione: il Tribunale di Genova riconosce il compenso all’agente immobiliare (2024)

Il Tribunale di Genova, con una recente sentenza del 2024, ha affrontato un caso riguardante il diritto alla provvigione di un agente immobiliare nell’ambito di una mediazione atipica. La controversia vedeva contrapposte una società di intermediazione immobiliare e una cliente che aveva acquistato un appartamento. Il Tribunale ha accolto la domanda dell’agente immobiliare, riconoscendo il suo diritto alla provvigione nonostante l’acquisto finale riguardasse un immobile diverso da quello inizialmente proposto. La decisione si basa su un’approfondita analisi della figura del mediatore atipico e del nesso causale tra l’attività di intermediazione e la conclusione dell’affare. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto immobiliare e intermediazione, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del

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Risarcimento del danno biologico da errore medico: la Corte d’Appello di Bari rivede i criteri di liquidazione e rigetta la domanda dei genitori (Corte d’Appello di Bari, 2024)

La Corte d’Appello di Bari ha riformato la sentenza di primo grado in materia di risarcimento del danno da errore medico, rivedendo i criteri di liquidazione del danno biologico e del danno riflesso subito dai familiari. La Corte ha accolto parzialmente l’appello proposto dalla struttura sanitaria e dal medico, rigettando infine la domanda risarcitoria dei genitori in quanto le somme già corrisposte a titolo di acconto risultavano superiori al danno effettivamente liquidato. La sentenza affronta importanti questioni relative alla quantificazione del danno in caso di premorienza del danneggiato e ai presupposti per la personalizzazione del risarcimento, fornendo rilevanti indicazioni operative. Per una consulenza specialistica su casi di responsabilità medica e risarcimento del danno, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria,

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Cartelle esattoriali notificate via pec non ufficiale: il Tribunale di Lecce ne dichiara l’inesistenza giuridica (2024)

Nel recente caso esaminato dal Tribunale di Lecce nel 2024, è stata affrontata la questione della validità delle notifiche di cartelle esattoriali effettuate tramite posta elettronica certificata (PEC) non ufficiale. La controversia ha visto contrapposte una società appellante e l’Agenzia delle Entrate Riscossione, con l’intervento del Ministero dell’Interno. Il Tribunale, confermando la sentenza di primo grado, ha stabilito l’inesistenza giuridica delle notifiche effettuate tramite un indirizzo PEC non iscritto nei pubblici registri, ribadendo l’importanza della certezza e verificabilità della provenienza degli atti amministrativi notificati telematicamente. Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia ha avuto origine quando una

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Illegittima l’iscrizione ipotecaria senza preavviso al contribuente: il Tribunale di Lecce ordina la cancellazione (sentenza 2024)

L’iscrizione di un’ipoteca da parte dell’agente della riscossione deve sempre essere preceduta da una comunicazione preventiva al contribuente, anche nel regime antecedente all’introduzione dell’obbligo normativo esplicito. Questo il principio ribadito dal Tribunale di Lecce in una recente sentenza, che ha dichiarato illegittima un’iscrizione ipotecaria effettuata nel 2010 senza previa comunicazione al debitore, ordinandone la cancellazione. La decisione si allinea all’orientamento della Cassazione, che aveva già chiarito come l’obbligo di preavviso fosse immanente nell’ordinamento tributario anche prima della sua formalizzazione legislativa, in quanto espressione del diritto di difesa del contribuente e del principio del contraddittorio. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto tributario e opposizioni a procedure esecutive, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con

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Licenziamento illegittimo per abbandono del posto di lavoro: il Tribunale di Lecce condanna il datore a risarcire il lavoratore (Tribunale di Lecce, 2024)

Il Tribunale di Lecce ha recentemente emesso una sentenza significativa in materia di diritto del lavoro, affrontando il caso di un licenziamento per giusta causa intimato a un lavoratore assunto con contratto a tempo determinato. La decisione, che ha visto l’accoglimento parziale delle richieste del ricorrente, offre importanti spunti di riflessione sulla tutela dei diritti dei lavoratori e sulle procedure da seguire in caso di licenziamento disciplinare. Contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda in esame trae origine dal ricorso presentato da un lavoratore contro la società datrice di lavoro. Il ricorrente era stato assunto con un contratto a tempo determinato dal 10 agosto

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RSA condannata per morte da Covid-19: risarcimento di oltre 500.000 euro ai familiari – Tribunale di Padova, 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Padova ha condannato una RSA al risarcimento di oltre 500.000 euro ai familiari di un anziano ospite deceduto per Covid-19 nel novembre 2020. Il giudice ha ritenuto la struttura responsabile del contagio dell’82enne, evidenziando gravi carenze nell’assistenza sanitaria fornita al paziente dopo la positività al virus. La pronuncia solleva importanti questioni sulla gestione dell’emergenza pandemica nelle residenze per anziani e sui doveri di protezione e cura verso gli ospiti fragili. Quali standard di prevenzione e assistenza erano esigibili dalle RSA in quel periodo? E come valutare il nesso causale tra eventuali omissioni e il decesso in un contesto di alta mortalità per Covid tra gli anziani? Per assistenza legale: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda

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Azione di ingiustificato arricchimento contro il Comune di Cavallino: rigettata la richiesta di pagamento del professionista – Tribunale di Lecce, 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Lecce ha affrontato un caso controverso riguardante l’azione di ingiustificato arricchimento intentata da un professionista nei confronti del Comune di Cavallino. La vicenda ruota attorno alla richiesta di pagamento per un progetto commissionato dall’ente locale, ma mai retribuito. Il giudice ha rigettato la domanda del professionista, ritenendo inammissibile l’azione di ingiustificato arricchimento nei confronti dell’ente pubblico. La decisione si basa principalmente su due elementi chiave: la mancanza del requisito di sussidiarietà dell’azione ex art. 2041 c.c. e l’esistenza di norme specifiche sulla responsabilità dei funzionari pubblici in caso di violazione delle regole di contabilità. Il Tribunale ha dovuto esaminare complesse questioni giuridiche, tra cui l’applicabilità dell’art. 2041 c.c. sull’arricchimento senza causa nei confronti della pubblica amministrazione e i limiti posti dalle norme di contabilità

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La Corte d’Appello di Trieste riconosce il diritto al risarcimento del danno da perdita del partner anche al convivente more uxorio, ribaltando la decisione di primo grado nel 2024

Nel panorama giuridico italiano, la tutela delle relazioni affettive al di fuori del vincolo matrimoniale ha rappresentato per lungo tempo una zona grigia, soggetta a interpretazioni contrastanti e spesso penalizzanti per i partner non sposati. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Trieste del 2024 ha però segnato un importante passo avanti in questo ambito, riconoscendo il diritto al risarcimento del danno da perdita del partner anche al convivente more uxorio, in un caso di incidente stradale mortale. La decisione solleva interrogativi cruciali: fino a che punto il nostro ordinamento è pronto a tutelare le unioni di fatto? E come si bilancia questa tutela con i diritti derivanti dal vincolo matrimoniale, quando quest’ultimo non è stato formalmente sciolto? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto civile e famiglia, contatta

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Il decesso per infezione nosocomiale: la Corte d’Appello di Ancona riconosce la responsabilità della struttura ospedaliera (Corte d’Appello di Ancona, 2024)

La responsabilità delle strutture sanitarie per le infezioni nosocomiali rappresenta una questione di grande rilevanza e attualità nel panorama giuridico italiano. Il caso esaminato dalla Corte d’Appello di Ancona nel 2024 offre importanti spunti di riflessione su questo tema, affrontando in particolare il delicato problema del nesso causale tra l’infezione contratta in ospedale e il successivo decesso del paziente. Quali sono i criteri per accertare la responsabilità della struttura? E come si valuta l’eventuale interruzione del nesso eziologico ad opera di terzi? La sentenza in esame fornisce risposte illuminanti a questi quesiti, delineando principi di notevole interesse per gli operatori del diritto. Per una consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire

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Amianto in nave: INAIL condannato a risarcire eredi – Tribunale Torre Annunziata 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Torre Annunziata del 2024 ha affrontato il delicato tema del nesso causale tra l’esposizione professionale all’amianto e il decesso di un lavoratore marittimo. Il caso solleva importanti questioni in merito alla tutela dei lavoratori esposti a sostanze nocive e al riconoscimento delle malattie professionali. Quali criteri devono essere adottati per accertare il collegamento tra l’attività lavorativa e l’insorgenza di gravi patologie? E quali sono i diritti risarcitori spettanti ai familiari delle vittime? Per una consulenza specialistica su casi analoghi o questioni di diritto del lavoro, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria trae origine dal

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Doppia cessione del credito non provata: il Tribunale di Lecce revoca il decreto ingiuntivo per difetto di legittimazione attiva (2024)

Nel panorama giuridico italiano, la cessione del credito rappresenta un istituto di fondamentale importanza, soprattutto nel contesto delle operazioni finanziarie e di recupero crediti. Ma cosa accade quando la legittimazione del cessionario a far valere il credito in giudizio viene messa in discussione? Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 affronta proprio questa delicata questione, sollevando interrogativi cruciali sulla prova della titolarità del credito e sulle conseguenze processuali di un’insufficiente dimostrazione della catena di cessioni. Il caso in esame offre spunti di riflessione non solo per gli operatori del diritto, ma anche per chiunque si trovi coinvolto in controversie legate a crediti ceduti. Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della

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Risarcimento danni per incidente causato da cane randagio: responsabilità solidale di Comune e ASL – Tribunale di Lecce, 2024

Nel panorama giuridico italiano, la questione della responsabilità per i danni causati da animali randagi continua a sollevare interrogativi e dibattiti. Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 ha affrontato questo tema, fornendo importanti chiarimenti sulla ripartizione delle responsabilità tra enti locali e aziende sanitarie. Il caso in esame riguarda un incidente stradale causato dall’improvvisa invasione della carreggiata da parte di un cane randagio. Ma quali sono i doveri degli enti pubblici in materia di prevenzione del randagismo? E come si configura la loro responsabilità in caso di danni a terzi? Per approfondimenti e consulenze specialistiche su casi analoghi, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo

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Fideiussioni omnibus e nullità antitrust: il Tribunale di Milano respinge l’eccezione di giudicato, riafferma la rilevabilità d’ufficio e ammette l’azione di nullità anche dopo decreto ingiuntivo definitivo

Una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 ha riportato all’attenzione degli operatori del diritto un principio fondamentale in materia di nullità rilevabili d’ufficio: l’impossibilità di formazione di preclusioni processuali o giudicati impliciti. Il caso, che verteva sulla presunta nullità di un contratto di fideiussione omnibus per violazione della normativa antitrust, solleva una questione cruciale: fino a che punto un precedente provvedimento giudiziale può precludere la possibilità di far valere la nullità di un contratto in un successivo giudizio? La decisione del Tribunale offre importanti spunti di riflessione sul delicato equilibrio tra certezza del diritto e tutela dell’ordine pubblico economico. Per una consulenza specializzata su questa tematica, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con

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Buoni fruttiferi postali: senza indicazione chiara della scadenza, niente prescrizione – Corte d’Appello di Napoli, 2024

Quando si sottoscrive un buono fruttifero postale, è fondamentale conoscerne la data di scadenza per poter esercitare il proprio diritto al rimborso. Ma cosa accade se tale informazione non viene fornita in modo chiaro ed esplicito? La Corte d’Appello di Napoli nel 2024 si è trovata ad affrontare proprio questa delicata questione, soffermandosi sull’importanza degli obblighi informativi a carico dell’intermediario e sulle conseguenze della loro violazione in termini di prescrizione del diritto al rimborso. Una sentenza che mette in luce il delicato equilibrio tra tutela del risparmio e stabilità economica, offrendo importanti spunti di riflessione sul rapporto tra investitori e intermediari finanziari. Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, non esitare a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti

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Buoni fruttiferi postali e obblighi informativi: condannata Poste Italiane per mancata consegna del foglio informativo – Corte d’Appello di Lecce – Sezione distaccata di Taranto, 2024

Nel panorama degli strumenti di risparmio, i buoni fruttiferi postali hanno rappresentato per decenni una scelta popolare per molti italiani. Tuttavia, cosa accade quando le informazioni essenziali su questi prodotti finanziari non vengono adeguatamente comunicate al risparmiatore? Una recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce – Sezione distaccata di Taranto getta luce su questa delicata questione, sollevando importanti interrogativi sugli obblighi di trasparenza e correttezza degli intermediari finanziari. Il caso in esame rivela come la mancata consegna di un semplice foglio informativo possa avere conseguenze significative, portando alla condanna di un colosso come Poste Italiane. Ma quali sono i confini della responsabilità dell’intermediario e quali tutele sono previste per il risparmiatore in simili circostanze? Per consulenza legale specializzata in materia di diritto bancario e finanziario: Avv. Cosimo Montinaro – Tel.

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Buoni fruttiferi postali: obbligo informativo disatteso e decadenza della prescrizione – sentenza del Tribunale di Torre Annunziata, 2024

Nel panorama degli investimenti a basso rischio, i buoni fruttiferi postali hanno sempre rappresentato una scelta popolare per i risparmiatori italiani. Tuttavia, cosa accade quando le informazioni cruciali su questi strumenti finanziari non vengono fornite adeguatamente? Una recente sentenza del Tribunale di Torre Annunziata getta luce su un caso emblematico che solleva importanti questioni sulla trasparenza e sulla tutela del consumatore nel settore finanziario. Può la mancata consegna di un semplice foglio informativo bloccare la prescrizione di un diritto e rovesciare le sorti di una controversia legale? Per una consulenza specializzata su questioni simili, non esitare a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda

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Revoca del decreto ingiuntivo per mancata prova della cessione del credito – Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 2024

Nel panorama giuridico italiano, la cessione dei crediti in blocco rappresenta un’operazione finanziaria di notevole rilevanza, regolata dall’art. 58 del Testo Unico Bancario. Tuttavia, quando si tratta di azionare tali crediti in sede giudiziale, sorgono spesso questioni complesse riguardanti la legittimazione attiva del cessionario e l’onere probatorio a suo carico. Una recente pronuncia del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere del 2024 ha affrontato questa tematica, offrendo importanti spunti di riflessione. Quali sono gli elementi necessari per dimostrare la titolarità del credito in capo al cessionario? E quali le conseguenze processuali in caso di carenza probatoria? Per ulteriori informazioni o consulenze specifiche su questa tematica, è possibile contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la

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Revoca del decreto ingiuntivo per difetto di prova nella cessione dei crediti cartolarizzati: onere probatorio del cessionario e tutela del debitore ceduto – Tribunale di Avellino, 2024

La cessione dei crediti in blocco rappresenta un’operazione finanziaria sempre più diffusa nel panorama economico italiano. Tuttavia, la sua complessità solleva spesso questioni giuridiche di non facile soluzione, soprattutto in merito alla tutela del debitore ceduto e all’onere probatorio gravante sul cessionario. Una recente sentenza del Tribunale di Avellino del 2024 offre importanti spunti di riflessione su questi temi. In che misura il cessionario è tenuto a dimostrare la propria legittimazione attiva? E quali sono gli strumenti a disposizione del debitore ceduto per contestare la titolarità del credito? Per approfondimenti e consulenza legale specializzata in materia di cessione dei crediti, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI

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Cessione crediti in blocco: insufficiente Gazzetta Ufficiale per provare titolarità – Tribunale Livorno, 2024

Nel panorama giuridico italiano, la cessione dei crediti in blocco rappresenta una pratica sempre più diffusa, specialmente nel settore bancario e finanziario. Tuttavia, questa operazione solleva importanti questioni in merito alla legittimazione ad agire del cessionario nei confronti del debitore ceduto. Quali sono gli oneri probatori a carico del cessionario? È sufficiente la mera pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per dimostrare la titolarità del credito? Una recente sentenza del Tribunale di Livorno del 2024 offre spunti di riflessione cruciali su questi interrogativi. Per approfondimenti e consulenze specializzate in materia di diritto civile e bancario, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria

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Cessione plurima di crediti: il Tribunale di Cosenza revoca decreto ingiuntivo per mancata prova dell’intera catena di trasferimenti (2024)

Nel complesso scenario del contenzioso bancario, la questione della prova della titolarità del credito nelle operazioni di cessione plurima solleva interrogativi cruciali, in particolare quando si interseca con le disposizioni dell’art. 58 del Testo Unico Bancario. Una recente pronuncia del Tribunale di Cosenza del 2024 getta nuova luce su questa tematica, affrontando il delicato equilibrio tra le esigenze di celerità delle operazioni di cartolarizzazione e la necessità di tutelare i diritti dei debitori ceduti in caso di molteplici passaggi del credito. Quali sono gli oneri probatori a carico del cessionario finale che agisce in giudizio? È sufficiente dimostrare l’ultimo passaggio della catena di cessioni o è necessario documentare ogni singolo trasferimento intermedio? La pubblicazione dell’avviso di cessione in Gazzetta Ufficiale per l’ultima cessione basta a provare la legittimazione attiva o

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Esenzione IVA per servizi di gestione amministrativa dei fondi pensione: la sentenza del Tribunale di Milano del 2024

Nel panorama fiscale italiano, la questione dell’applicabilità dell’IVA ai servizi di gestione amministrativa e contabile dei fondi pensione ha rappresentato per anni un terreno di incertezza interpretativa. Una recente pronuncia del Tribunale di Milano del 2024 ha gettato nuova luce su questa complessa materia, affrontando il delicato equilibrio tra le esigenze di tutela del contribuente e il principio di neutralità dell’imposta. Ma quali sono le implicazioni di questa sentenza per i fondi pensione e i loro gestori amministrativi? E come si conciliano i diversi regimi di prescrizione tra l’ambito civilistico e quello tributario? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto tributario e previdenziale, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la

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Clausole Euribor nei mutui: il Tribunale di Firenze chiarisce l’onere della prova per la nullità derivata

INTRODUZIONE La recente sentenza del Tribunale di Firenze del 2024 affronta una questione di grande rilevanza nel settore bancario: la validità delle clausole contrattuali che fanno riferimento al tasso Euribor nei mutui. Il caso solleva interrogativi cruciali sulla portata delle decisioni della Commissione Europea in merito alla manipolazione dell’Euribor e sulle conseguenze per i contratti “a valle“. Fino a che punto si estende la nullità derivante da un’intesa anticoncorrenziale? E quali prove deve fornire il mutuatario per far valere tale nullità? Per una consulenza specializzata su queste tematiche, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia prende le mosse da un contratto di mutuo ipotecario

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La prededucibilità delle spese legali sostenute dall’aggiudicatario dopo il decreto di trasferimento: un caso controverso

INTRODUZIONE Una recente sentenza del Tribunale di Treviso ha affrontato un interessante caso riguardante la prededucibilità delle spese legali sostenute dall’aggiudicatario di un immobile all’asta, in relazione a un procedimento di revoca della confisca penale avviato dopo l’emissione del decreto di trasferimento. La decisione solleva importanti questioni sulla tutela dell’aggiudicatario nelle vendite forzate e sui limiti della prededucibilità delle spese nella procedura esecutiva. Ci si chiede: fino a che punto si estende la responsabilità della procedura esecutiva nei confronti dell’aggiudicatario dopo il trasferimento della proprietà? E quali oneri devono essere considerati a carico dell’acquirente in una vendita forzata? Per approfondimenti e consulenza legale specializzata, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo

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Recesso illegittimo e restituzione della caparra: il Tribunale di Roma risolve il contratto preliminare per inadempimento dell’acquirente – 2024

Nel panorama giuridico italiano, le controversie legate ai contratti preliminari di compravendita immobiliare sono frequenti e spesso complesse. Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha affrontato un caso emblematico, sollevando interessanti questioni in merito all’inadempimento contrattuale e alla legittimità del recesso. Il caso in esame pone una domanda cruciale: in quali circostanze il recesso da un contratto preliminare può essere considerato legittimo, e quali sono le conseguenze per le parti coinvolte? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto civile e contrattuale, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da due contratti preliminari

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Inefficacia del recesso unilaterale nel contratto preliminare di compravendita immobiliare – Corte d’Appello di Bari, 2024

Una recente pronuncia della Corte d’Appello di Bari del 2024 affronta un’interessante questione in materia di contratti preliminari di compravendita immobiliare. Il caso riguarda l’efficacia di un recesso unilaterale esercitato dal promittente venditore nei confronti di un soggetto che non era parte del preliminare. Quali sono i requisiti per un valido recesso da un contratto preliminare? E quali gli effetti dell’inadempimento delle parti sulle somme versate a titolo di caparra confirmatoria? Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un contratto preliminare di compravendita immobiliare stipulato nel gennaio 2004 tra una società

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Sanzioni antiriciclaggio per avvocati: il Tribunale di Roma riduce l’importo per inadeguata verifica della clientela – Tribunale di Roma, 2024

INTRODUZIONE Nel complesso panorama della normativa antiriciclaggio, gli obblighi in capo ai professionisti legali continuano a sollevare dubbi interpretativi e applicativi. Fino a che punto si estende l’obbligo di adeguata verifica della clientela per gli avvocati? E quali sono i confini tra le attività soggette e quelle escluse dalla disciplina? Una recente pronuncia del Tribunale di Roma offre interessanti spunti di riflessione su questi delicati interrogativi, ridefinendo i contorni della responsabilità dei legali in materia. Per una consulenza specialistica sugli adempimenti antiriciclaggio per avvocati e professionisti, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un decreto sanzionatorio emesso dal Ministero dell’Economia e

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Mutuo fondiario con deposito cauzionale: valido titolo esecutivo anche in caso di cessione del credito

Nel panorama giuridico italiano, la questione della natura esecutiva dei contratti di mutuo fondiario con deposito cauzionale continua a suscitare dibattiti e controversie. Una recente sentenza del Tribunale di Pistoia del 2024 ha affrontato questo tema, offrendo importanti chiarimenti sulla validità del titolo esecutivo in caso di cessione del credito. La decisione solleva interrogativi cruciali: in che misura la costituzione di un deposito cauzionale influisce sull’esecutività del mutuo? E come si configura la legittimazione attiva del cessionario in tali situazioni? Per una consulenza specializzata su queste tematiche, contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine da un’opposizione a precetto ex art. 615 comma 1

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L’omessa apposizione della formula esecutiva sul decreto ingiuntivo: causa di nullità del precetto – Tribunale di Lecce, 2024

INTRODUZIONE Nel panorama delle procedure esecutive, la corretta notifica del titolo esecutivo rappresenta un elemento cruciale per la validità dell’intero procedimento. Ma cosa accade quando il titolo, pur esistente, viene notificato privo della formula esecutiva? Un recente caso affrontato dal Tribunale di Lecce nel 2024 ha sollevato interessanti questioni in merito, ponendo l’accento sulla sottile linea che separa l’irregolarità formale dall’inesistenza del titolo stesso. Come si configura l’opposizione in tali circostanze e quali sono le conseguenze processuali? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto civile ed esecuzione forzata, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda in esame trae origine da

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Querela di falso su testamento olografo: i criteri per accertare l’autenticità della scheda testamentaria – Tribunale di Lecce, 2024

INDICE: INTRODUZIONE Nel panorama giuridico italiano, la querela di falso rappresenta uno strumento processuale di particolare rilevanza quando si tratta di contestare l’autenticità di un documento. Ma cosa accade quando l’oggetto della querela è un testamento olografo, espressione ultima delle volontà di un defunto? Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 affronta questa delicata questione, ponendo l’accento sui criteri da adottare per accertare la genuinità di una scheda testamentaria. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: quali sono gli elementi determinanti per stabilire se un testamento è autentico o frutto di falsificazione? E come si bilanciano le esigenze di tutela della volontà del testatore con quelle di certezza del diritto? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto successorio e testamentario, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro

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Errata indicazione del TAEG in contratto di finanziamento: nullità della clausola interessi e ricalcolo al tasso BOT – Tribunale di Lecce, 2024

Nel panorama del credito al consumo, la trasparenza delle condizioni contrattuali riveste un ruolo fondamentale per la tutela del contraente debole. Ma cosa accade quando il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) indicato nel contratto non corrisponde a quello effettivamente applicato? Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 affronta questa delicata questione, mettendo in luce le conseguenze di un’errata indicazione del TAEG e le tutele previste dall’ordinamento a favore del consumatore. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali sulla corretta determinazione dei costi del credito e sulle sanzioni applicabili in caso di violazioni, aprendo nuovi scenari interpretativi nel complesso rapporto tra istituti finanziari e clienti. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto bancario e tutela del consumatore, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per

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Opposizione accolta per mancata prova del contratto di cessione: il Tribunale di Tivoli revoca decreto ingiuntivo nella cessione di crediti in blocco (2024)

Una recente sentenza del Tribunale di Tivoli del 2024 solleva interessanti questioni in merito alla prova della titolarità del credito nelle operazioni di cessione in blocco ai sensi dell’art. 58 del Testo Unico Bancario. Il caso in esame mette in luce le criticità che possono emergere quando la documentazione fornita dal cessionario risulta insufficiente a dimostrare sia l’esistenza del contratto di cessione che l’inclusione dello specifico credito tra quelli oggetto di cessione. Quali sono i requisiti probatori richiesti in tali situazioni? E quali le conseguenze della loro mancata soddisfazione? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto bancario e cessione dei crediti, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del

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Mesotelioma pleurico da esposizione professionale ad amianto: il Tribunale di Taranto condanna Ferrovie dello Stato al risarcimento dei danni (Tribunale di Taranto, sentenza 2024)

Una recente sentenza del Tribunale di Taranto ha riacceso i riflettori sulla delicata questione delle malattie professionali legate all’esposizione all’amianto. Il caso in esame riguarda un ex dipendente delle Ferrovie dello Stato deceduto a causa di un mesotelioma pleurico, patologia tumorale strettamente correlata all’inalazione di fibre di amianto. La decisione del giudice solleva interrogativi cruciali: quali sono i limiti della responsabilità del datore di lavoro nella tutela della salute dei dipendenti? E come si quantifica il danno subito dai familiari per la perdita di un congiunto a causa di una malattia professionale? Per una consulenza specializzata su casi analoghi, è possibile contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE

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La nullità del testamento olografo falso e le sue conseguenze sulla successione ereditaria

Una recente sentenza del Tribunale di Bologna del 2024 affronta un caso complesso di contestazione di un testamento olografo, sollevando importanti questioni in materia successoria. Può un testamento apparentemente valido essere dichiarato nullo per falsità? E quali sono le conseguenze di tale pronuncia sulla devoluzione dell’eredità? La vicenda esaminata offre interessanti spunti di riflessione sul delicato equilibrio tra tutela della volontà del testatore e protezione degli eredi legittimi, nonché sul ruolo cruciale delle perizie tecniche nell’accertamento della genuinità dei documenti testamentari. Per una consulenza specialistica su questioni successorie e testamentarie, non esitare a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da una

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Mutuo ipotecario come titolo esecutivo: la quietanza di erogazione è sufficiente secondo il Tribunale di Lecce (2024)

Nel panorama giuridico italiano, la questione dell’idoneità del contratto di mutuo ipotecario a fungere da valido titolo esecutivo continua a suscitare dibattiti e interpretazioni contrastanti. Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 ha affrontato questo tema, offrendo spunti di riflessione sull’effettiva natura esecutiva di tali contratti. Quali sono i requisiti necessari affinché un mutuo ipotecario possa costituire un titolo esecutivo valido? E come si bilanciano le esigenze di tutela del creditore con quelle del debitore in questo contesto? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto civile e bancario, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da

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La legittimità della capitalizzazione degli interessi nei contratti bancari: nuovi orientamenti del Tribunale di Lecce

Nel complesso panorama dei rapporti bancari, la questione della legittimità delle clausole contrattuali relative alla capitalizzazione degli interessi e all’applicazione di commissioni continua ad essere oggetto di dibattito e contenzioso. Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 affronta in modo articolato diverse problematiche legate ai contratti di conto corrente, offrendo importanti spunti interpretativi. Quali sono i requisiti essenziali per la validità delle clausole anatocistiche? Come si valuta la legittimità delle commissioni applicate dalle banche? Quali criteri devono essere seguiti per quantificare correttamente il rapporto dare/avere tra istituto di credito e correntista? Per una consulenza specializzata su queste tematiche, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo.

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Risarcimento danni da incidente stradale con veicolo non identificato: i limiti del massimale e il diritto di surroga dell’INAIL – Tribunale di Lecce, 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Lecce ha affrontato un caso complesso di risarcimento danni derivanti da un grave incidente stradale. La vicenda, che ha visto coinvolto un veicolo non identificato, solleva interessanti questioni giuridiche relative ai limiti del massimale di garanzia del Fondo Vittime della Strada e al diritto di surroga dell’INAIL. Come si bilanciano i diritti del danneggiato con quelli dell’ente previdenziale in un caso di responsabilità civile automobilistica che coinvolge il Fondo di Garanzia? Per una consulenza legale specializzata su casi simili, è possibile contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame trae origine da un grave incidente stradale avvenuto

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Buoni postali: può lo Stato ridurre gli interessi pattuiti? Corte Appello Reggio Calabria 2024

Nel panorama giuridico italiano, la questione degli interessi sui buoni postali fruttiferi continua a suscitare dibattiti e controversie. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria del 2024 ha affrontato questo tema spinoso, offrendo una chiara interpretazione sulla legittimità delle modifiche ai tassi di interesse. Il caso solleva un interrogativo fondamentale: fino a che punto le condizioni di un investimento possono essere modificate unilateralmente, senza ledere i diritti e le aspettative dei risparmiatori? E quali sono i limiti del potere della Pubblica Amministrazione in questo ambito? Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda

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Il diritto di visita dei nonni: tutela nazionale ed europea

Il rapporto tra nonni e nipoti ha assunto negli ultimi anni una crescente rilevanza giuridica, sia a livello nazionale che europeo. La tutela di questo legame familiare richiede un’analisi su più livelli, considerando non solo le fonti interne dei singoli ordinamenti, ma anche il piano internazionale ed europeo, sia in termini di normativa che di giurisprudenza. La tutela nel diritto italiano Nell’ordinamento italiano, la riforma del diritto di famiglia ha introdotto disposizioni che tutelano espressamente il legame tra nonni e nipoti. L’art. 315-bis del Codice Civile, inserito dalla Legge 10 dicembre 2012, n. 219, sancisce il diritto del figlio “di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti“. Questo riconoscimento configura un vero e proprio diritto soggettivo del minore a mantenere legami affettivi significativi, tra cui certamente

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Esclusione beni personali da comunione legale: criteri e onere della prova, Corte Appello Venezia 2021

La comunione legale dei beni tra coniugi è un istituto giuridico che spesso solleva questioni interpretative complesse, soprattutto quando si tratta di definire quali beni ne siano esclusi in quanto personali. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Venezia del 2021 offre importanti chiarimenti su questo tema, affrontando il caso di due coniugi in disaccordo sulla divisione del patrimonio comune dopo lo scioglimento del matrimonio. La decisione solleva un interrogativo cruciale: quali criteri devono essere adottati per determinare se un bene rientra nella comunione legale o ne è escluso in quanto personale? La risposta a questa domanda ha rilevanti conseguenze pratiche per molte coppie che si trovano ad affrontare una separazione o un divorzio. Per una consulenza personalizzata su questioni di diritto di famiglia, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel.

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Buoni fruttiferi prescritti: Poste condannata a rimborso €27.430 – Tribunale Firenze 2024

Il Tribunale di Firenze nel 2024 si è pronunciato su un caso controverso riguardante la prescrizione di buoni fruttiferi postali. La sentenza affronta una questione cruciale: la validità dei buoni fruttiferi può essere compromessa dalla mancata informazione sulla loro scadenza da parte dell’emittente? Questa decisione mette in luce l’importanza degli obblighi informativi degli istituti finanziari nei confronti dei risparmiatori, sollevando interrogativi sulla tutela effettiva dei consumatori nel settore degli investimenti postali. Per una consulenza specializzata su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria prende avvio nel 2002, quando due coniugi sottoscrivono presso un ufficio postale quattro buoni fruttiferi a termine. Questi

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Infortunio in itinere durante ricerca tesi: dovuto indennizzo – Treviso 2024

Il Tribunale di Treviso nel 2024 ha emesso una sentenza di notevole rilevanza in materia di infortunio in itinere per gli studenti universitari. Il caso solleva un’interessante questione: fino a che punto si estende la copertura assicurativa per gli studenti che svolgono attività correlate al proprio percorso di studi al di fuori delle sedi universitarie? La decisione del Tribunale offre importanti spunti interpretativi sul concetto di “rischio assicurato” e sulle tutele previste per gli studenti. Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda un tragico incidente stradale occorso ad uno studente dell’Università

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Inammissibile l’azione ex art. 141 CdA per danni iure proprio ai congiunti del terzo trasportato deceduto – Tribunale Lecce 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Lecce ha affrontato un caso di notevole rilevanza giuridica riguardante l’applicabilità dell’art. 141 del Codice delle Assicurazioni in materia di risarcimento danni per sinistri stradali. La pronuncia solleva un interrogativo fondamentale: in che misura la tutela rafforzata prevista per il terzo trasportato si estende ai suoi congiunti in caso di decesso? La decisione del Tribunale pugliese, allineandosi a un recente orientamento della Cassazione, offre spunti di riflessione cruciali per gli operatori del diritto e per chiunque si trovi coinvolto in simili situazioni. Per una consulenza specializzata su casi analoghi, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La

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Reddito di Cittadinanza revocato per vincite da gioco online – Corte d’Appello Lecce 2024

Nel panorama giuridico italiano, una recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce del 2024 ha sollevato importanti questioni riguardanti il Reddito di Cittadinanza e gli obblighi dichiarativi dei beneficiari. Il caso in esame pone l’accento su un aspetto controverso: le vincite da gioco online devono essere dichiarate ai fini dell’ottenimento del beneficio assistenziale? E quali sono le conseguenze di un’omessa comunicazione? Questa pronuncia offre spunti di riflessione cruciali per chiunque sia coinvolto o interessato alle dinamiche del Reddito di Cittadinanza. Per una consulenza specializzata su questioni relative al diritto civile e previdenziale, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda processuale trae

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Subentro nel contratto di locazione: tutelato il convivente con figli (Tribunale di Velletri, 2024)

Il Tribunale di Velletri nel 2024 ha emesso una sentenza che affronta un tema delicato e di grande attualità: il diritto al subentro nel contratto di locazione da parte del convivente more uxorio con prole. La decisione solleva interrogativi cruciali sulla tutela dei diritti abitativi delle famiglie di fatto e sul bilanciamento tra gli interessi dei proprietari e quelli dei nuclei familiari in situazioni di fragilità. Come si configura il diritto all’abitazione quando si intrecciano rapporti di convivenza, presenza di minori e contratti di locazione? Quali sono i limiti del potere dispositivo del proprietario di fronte alle esigenze di tutela dei soggetti più vulnerabili? Per una consulenza specializzata su questi temi, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda

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Buoni fruttiferi postali: prevalenza del DM sui tassi indicati – Tribunale Roma 2024

Nel panorama giuridico italiano, le controversie legate ai buoni fruttiferi postali continuano a suscitare dibattiti e a generare pronunce giurisprudenziali di notevole rilevanza. Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha affrontato la delicata questione della discrepanza tra i tassi di interesse indicati sui buoni e quelli stabiliti dai decreti ministeriali, fornendo una chiave interpretativa che potrebbe avere ripercussioni significative per numerosi risparmiatori. La decisione solleva interrogativi cruciali: quale fonte prevale nella determinazione degli interessi? Come si bilanciano le legittime aspettative dei sottoscrittori con le esigenze di programmazione economica dello Stato? Per una consulenza specializzata su questa tematica o per approfondire le implicazioni della sentenza sulla vostra situazione personale, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda

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Multiproprietà: invalida la rinuncia per evitare spese condominiali – Corte Appello Lecce 2024

Il fenomeno della multiproprietà immobiliare continua a sollevare questioni giuridiche complesse, come dimostra una recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce del 2024. Il caso affronta un tema controverso: è possibile per un multiproprietario rinunciare alla propria quota per liberarsi dall’obbligo di pagare le spese condominiali? La decisione della Corte fornisce importanti chiarimenti sulla natura giuridica della multiproprietà e sui limiti alla facoltà di rinuncia dei diritti reali immobiliari. Ma quali sono le implicazioni pratiche per i multiproprietari e gli amministratori dei complessi residenziali? Per una consulenza specialistica su questioni di multiproprietà e diritto condominiale, non esitare a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La

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Stralcio debiti: annullate cartelle fino a 5.000€ – Corte Appello Lecce 2024

Nel panorama giuridico italiano, la gestione dei debiti tributari e previdenziali rappresenta spesso un terreno complesso e controverso. La recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce del 2024 getta nuova luce su questo ambito, affrontando il tema dello stralcio automatico dei debiti di modesta entità. Questa pronuncia solleva un’interessante questione: in che misura le nuove disposizioni in materia di pacificazione fiscale possono influenzare i contenziosi in corso? La decisione della Corte offre spunti significativi per comprendere l’impatto pratico di queste norme sul contenzioso tributario e previdenziale. Per una consulenza specializzata su questioni analoghe, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria

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Bonifico non autorizzato: banca condannata al rimborso – Tribunale di Siracusa, 2024

Nel panorama giuridico italiano, la tutela del correntista vittima di frodi informatiche assume un’importanza sempre maggiore. Una recente sentenza del Tribunale di Siracusa ha affrontato il delicato tema delle operazioni bancarie non autorizzate, fornendo importanti chiarimenti sulla ripartizione dell’onere probatorio tra banca e cliente. Il caso in esame riguarda un bonifico di 19.000 euro eseguito senza l’autorizzazione del titolare del conto, nell’ambito di una complessa truffa informatica. La decisione del giudice solleva interrogativi cruciali: quali sono i limiti della responsabilità della banca in simili circostanze? Quali cautele deve adottare il correntista per proteggersi da simili rischi? Per una consulenza specializzata su questioni di diritto bancario, contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del

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Foto sul web senza autorizzazione: risarcimento 500€ – Tribunale Bari 2024

Nel panorama giuridico italiano, la tutela del diritto d’autore rappresenta un tema di crescente rilevanza, specialmente nell’era digitale. Una recente sentenza del Tribunale di Bari del 2024 ha gettato nuova luce su questa complessa materia, affrontando il caso di un fotografo professionista che ha visto la propria opera utilizzata senza autorizzazione su una pagina Facebook aziendale. La decisione solleva interrogativi cruciali: quali sono i limiti dell’utilizzo di immagini reperite online? Come si bilanciano i diritti degli autori con le prassi comuni nel mondo dei social media? E quali responsabilità hanno le aziende nell’uso di contenuti visivi per la propria comunicazione digitale? Per consulenza legale specializzata in materia di diritto d’autore e proprietà intellettuale, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria,

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Ferie negate senza Green Pass: Tribunale di Bologna, 2024

Nel 2024, il Tribunale di Bologna ha emesso una sentenza che getta nuova luce sulla controversa questione del Green Pass nei luoghi di lavoro. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: può un datore di lavoro negare le ferie a un dipendente privo di certificazione verde? Quali sono i limiti del diritto di critica del lavoratore sui social media? Questa sentenza fornisce risposte illuminanti, delineando un quadro giuridico che equilibra diritti dei lavoratori e esigenze di sicurezza pubblica. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto del lavoro, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. Indice: ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria ha origine da un ricorso

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Condanna per violenza domestica: 50.000€ di risarcimento – Tribunale Pistoia 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Pistoia del 2024 ha riacceso il dibattito sulla quantificazione del danno non patrimoniale nei casi di violenza domestica. Come si valuta il prezzo della sofferenza? Quali sono i criteri per determinare un giusto risarcimento per anni di abusi? Il caso in esame offre importanti spunti di riflessione su questi temi delicati, analizzando il rapporto tra condanna penale e risarcimento civile e i criteri di liquidazione del danno morale. Per una consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo e per scaricare il testo integrale PDF della sentenza. INDICE: ESPOSIZIONE DEI FATTI: Il caso in esame riguarda una richiesta di risarcimento

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Licenziamento per molestie sessuali confermato: Tribunale Firenze 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Firenze del 2024 ha riacceso il dibattito sulla delicata questione delle molestie sessuali sul luogo di lavoro. Quali sono i confini tra comportamenti accettabili e molestie? Come si bilanciano le esigenze di tutela dei lavoratori con i diritti della difesa? Il caso in esame offre importanti spunti di riflessione su questi temi cruciali, analizzando la definizione giuridica di molestia sessuale e i criteri per valutare la legittimità di un licenziamento per giusta causa in simili circostanze. Per una consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE: ESPOSIZIONE DEI FATTI: Il caso in esame riguarda l’impugnazione di un licenziamento per

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Azienda condannata per mesotelioma da amianto: 1 milione di risarcimento – Tribunale Firenze 2024

Una recente sentenza del Tribunale di Firenze del 2024 ha riacceso il dibattito sulla responsabilità delle aziende per l’esposizione dei lavoratori all’amianto. Può un’azienda essere ritenuta responsabile per una malattia insorta decenni dopo l’esposizione? Quali sono i limiti della responsabilità datoriale in materia di sicurezza sul lavoro? Il caso in esame offre spunti di riflessione cruciali su queste delicate questioni, analizzando il nesso causale tra esposizione professionale e insorgenza del mesotelioma, nonché i criteri di quantificazione del danno non patrimoniale. Per una consulenza specialistica su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda una complessa vicenda giudiziaria che ha visto

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Prescrizione dei benefici per esposizione ad amianto: decorre dalla consapevolezza – Corte d’Appello di Bari, 2024

Prescrizione dei benefici per esposizione ad amianto: decorre dalla consapevolezza – Corte d’Appello di Bari, 2024 La recente sentenza della Corte d’Appello di Bari riaccende il dibattito sui diritti dei lavoratori esposti all’amianto e sui termini di prescrizione per richiedere i relativi benefici previdenziali. Il caso in esame solleva una questione cruciale: da quando decorre effettivamente il termine di prescrizione per il diritto alla rivalutazione contributiva? La decisione dei giudici baresi offre importanti spunti interpretativi, bilanciando la tutela dei lavoratori con le esigenze di certezza del diritto. Ma quali implicazioni avrà questa pronuncia per le future richieste di benefici da parte di ex dipendenti esposti alla fibra killer? Per assistenza legale specializzata in materia di amianto e diritto del lavoro, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it

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Tumore laringe da amianto: INAIL condannata a risarcire (Tribunale Napoli 2024)

Tumore laringe da amianto: INAIL condannata a risarcire (Tribunale Napoli 2024) Una recente sentenza del Tribunale di Napoli del 2024 ha riacceso il dibattito sulla responsabilità delle aziende e degli enti previdenziali nei casi di malattie professionali legate all’esposizione all’amianto. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: fino a che punto si estende la tutela dei lavoratori esposti a sostanze nocive? Come si valuta il nesso causale in presenza di concause come il fumo? La decisione del tribunale offre spunti interessanti per riflettere su questi temi di grande attualità e rilevanza sociale. Per una consulenza specializzata su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo e per scaricare il

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Paternità naturale accertata con test DNA: Corte d’Appello Genova 2024

Paternità naturale accertata con test DNA: Corte d’Appello Genova 2024 Una recente sentenza della Corte d’Appello di Genova ha affrontato un caso di dichiarazione giudiziale di paternità naturale, confermando l’accertamento effettuato in primo grado sulla base di un test del DNA. La vicenda solleva interessanti questioni in merito ai presupposti e alle prove necessarie per l’esperimento dell’azione ex art. 269 c.c. In particolare, è lecito chiedersi: l’accertamento della maternità costituisce davvero un prerequisito indispensabile per poter richiedere la dichiarazione giudiziale di paternità? E quale valore probatorio può essere attribuito al test genetico in simili controversie? Per approfondimenti e consulenze in materia di diritto di famiglia, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del

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Danno estetico: quando è risarcibile? Sentenza Tribunale Catania 2024

Danno estetico: quando è risarcibile? Sentenza Tribunale Catania 2024 Nel panorama del diritto civile, la questione del danno estetico continua a sollevare dibattiti e interpretazioni giurisprudenziali contrastanti. Quando una cicatrice può essere considerata meritevole di risarcimento? Quali criteri devono essere soddisfatti per dimostrare l’esistenza di un danno estetico risarcibile? Una recente sentenza del Tribunale di Catania del 2024 offre spunti interessanti su questo tema, affrontando il caso di un pedone che lamentava un danno estetico in seguito a un incidente stradale. La decisione del giudice getta luce su aspetti cruciali come l’onere probatorio e la valutazione medico-legale del danno estetico. Per una consulenza specializzata su casi di danno estetico e risarcimento danni, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti

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Cane aggredisce e uccide altro cane: risarcimento dovuto – Tribunale Teramo 2024

Un tranquillo pomeriggio di passeggiata si trasforma in tragedia quando un cane di grossa taglia aggredisce e uccide un piccolo cagnolino. Ma chi è responsabile in questi casi? E quale risarcimento spetta ai proprietari dell’animale ucciso? Il Tribunale di Teramo nel 2024 ha affrontato proprio questo delicato caso, fornendo importanti chiarimenti sulla responsabilità del proprietario di animali e sui criteri di quantificazione del danno. La sentenza solleva interrogativi cruciali sul dovere di custodia degli animali e sui limiti della responsabilità oggettiva prevista dalla legge. Per una consulenza legale specializzata su casi analoghi, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. ESPOSIZIONE DEI FATTI I fatti oggetto della sentenza in esame si

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Occupazione casa coniugale: 3500€ di risarcimento | Sentenza 2024

Occupazione casa coniugale: 3500€ di risarcimento | Sentenza 2024 Nel panorama giuridico italiano, le dispute relative all’occupazione degli immobili rappresentano una questione delicata e complessa, soprattutto quando coinvolgono ex coniugi e proprietà familiari. Una recente sentenza del Tribunale di Avellino del 2024 getta nuova luce su questa tematica, affrontando il caso di un’occupazione sine titulo protrattasi per mesi dopo la revoca dell’assegnazione della casa coniugale. Quali sono i diritti del proprietario in queste situazioni? E come si quantifica il danno derivante dall’indisponibilità dell’immobile? Per una consulenza specializzata su casi simili, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da una complessa

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Tradimento coniugale: risarciti 20.000€ per danno morale – Tribunale Napoli Nord 2024

Tradimento coniugale: risarciti 20.000€ per danno morale – Tribunale Napoli Nord 2024 Nel panorama giuridico italiano, una recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord del 2024 ha riacceso il dibattito sulla quantificazione del danno derivante dalla violazione dei doveri coniugali. Il caso in esame solleva una questione fondamentale: fino a che punto il tradimento può essere fonte di risarcimento del danno? La decisione del tribunale offre spunti interessanti sulla valutazione del danno morale ed esistenziale in ambito familiare, aprendo nuovi scenari interpretativi. Quali sono i confini tra la sfera privata e l’intervento del diritto nelle dinamiche coniugali? Per una consulenza specializzata su casi simili, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo

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Leasing: niente restituzione canoni dopo scadenza – Trib. Milano 2024

Leasing: niente restituzione canoni dopo scadenza – Trib. Milano 2024 Nel panorama giuridico italiano, una recente pronuncia del Tribunale di Milano del 2024 ha gettato nuova luce sulla complessa questione della restituzione dei canoni nei contratti di leasing giunti a naturale scadenza. La sentenza affronta un tema di grande rilevanza pratica: cosa accade quando l’utilizzatore non restituisce tempestivamente il bene alla scadenza del contratto? La decisione del Tribunale offre spunti di riflessione cruciali per operatori del settore e giuristi, ribaltando alcune convinzioni radicate sulla tutela dell’utilizzatore. Per approfondire le implicazioni di questa sentenza e ricevere una consulenza specializzata, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo e per

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Responsabilità avvocato: no danni per omessa trascrizione – Tribunale Milano 2024

Responsabilità avvocato: no danni per omessa trascrizione – Tribunale Milano 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 affronta un tema di grande rilevanza per avvocati e clienti: quali sono i limiti della responsabilità professionale dell’avvocato nell’ambito di un procedimento di separazione? Quando l’omissione di alcuni adempimenti può configurare un inadempimento tale da giustificare una richiesta di risarcimento danni? Il caso in esame offre spunti interessanti per riflettere sui doveri di diligenza del professionista legale e sul delicato equilibrio tra le aspettative del cliente e le concrete possibilità di tutela dei suoi interessi. La vicenda vede una cliente citare in giudizio la propria avvocatessa, accusandola di negligenza nella gestione degli aspetti patrimoniali della sua separazione. Le contestazioni riguardano principalmente l’omessa trascrizione di provvedimenti di assegnazione della casa coniugale,

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Mutuo alla francese e anatocismo: formula e calcoli – Tribunale Milano 2024

Mutuo alla francese e anatocismo: formula e calcoli – Tribunale Milano 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 ha gettato nuova luce sulla controversa questione dell’anatocismo nei mutui con ammortamento alla francese. Il caso, che ha visto contrapporsi un mutuatario e un istituto di credito, ha sollevato interrogativi sulla reale natura di questo metodo di calcolo delle rate e sulla sua conformità al divieto di anatocismo. Le argomentazioni matematiche e giuridiche del giudice offrono una chiara spiegazione del funzionamento dell’ammortamento alla francese. Ma quali sono le implicazioni pratiche di questa decisione per mutuatari e banche? Per una consulenza specializzata su questi temi, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con

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Ripartizione spese lastrico solare condominiale: il Tribunale di Roma chiarisce i criteri nel 2024

Ripartizione spese lastrico solare condominiale: il Tribunale di Roma chiarisce i criteri nel 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha affrontato un tema di grande rilevanza nel diritto condominiale: la corretta ripartizione delle spese per il rifacimento del lastrico solare. Il caso ha sollevato interrogativi cruciali sulla natura giuridica di questo bene comune e sui criteri da applicare per la suddivisione degli oneri tra i condomini. La decisione offre importanti spunti di riflessione sull’interpretazione degli articoli 1117, 1123 e 1126 del codice civile in materia di proprietà e spese condominiali. Quali principi hanno guidato il giudice nel dirimere questa controversia? E quali implicazioni pratiche ne derivano per amministratori e condomini? Per approfondire questi aspetti e ricevere una consulenza specialistica sul tema, non esitate a contattare l’Avv.

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Compensazione per ritardo aereo: diritti del passeggero confermati dal Tribunale di Roma 2024

Compensazione per ritardo aereo: diritti del passeggero confermati dal Tribunale di Roma 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha riaffermato i diritti dei passeggeri aerei in caso di ritardi significativi, anche quando coinvolgono voli in coincidenza. Il caso solleva interessanti questioni sulla responsabilità delle compagnie aeree e sull’interpretazione del Regolamento CE 261/2004. Cosa accade quando un ritardo apparentemente breve causa la perdita di una coincidenza, portando a un arrivo a destinazione ritardato di molte ore? Il passeggero ha diritto a un risarcimento anche se il primo volo ha subito un ritardo inferiore alle soglie previste dal regolamento? La decisione del Tribunale offre importanti chiarimenti su questi aspetti controversi del diritto dei trasporti aerei. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto civile e dei trasporti, non

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Infiltrazioni condominiali: responsabilità e risarcimento danni secondo il Tribunale di Roma 2024

Infiltrazioni condominiali: responsabilità e risarcimento danni secondo il Tribunale di Roma 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 affronta un tema spinoso che affligge molti condomini: le infiltrazioni provenienti da appartamenti sovrastanti e aree comuni. Quali sono i limiti della responsabilità del singolo proprietario e del condominio? Come si quantificano i danni e si stabiliscono gli interventi risolutivi? La decisione offre importanti spunti su questi interrogativi cruciali, delineando principi applicabili in molte situazioni analoghe. Per una consulenza specializzata su contenziosi condominiali e infiltrazioni, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro con studio in Lecce in Via M.R. Imbriani, n. 24 – 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo e per scaricare il testo integrale

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Denuncia infondata e risarcimento danni: i limiti della responsabilità civile secondo il Tribunale di Roma 2024

Denuncia infondata e risarcimento danni: i limiti della responsabilità civile secondo il Tribunale di Roma 2024 Una denuncia penale può avere conseguenze devastanti sulla vita di una persona, anche se poi si rivela infondata. Ma quando il denunciante può essere chiamato a risarcire i danni causati da un’accusa rivelatasi ingiusta? Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 affronta questo delicato tema, tracciando importanti principi in materia di responsabilità civile per denunce infondate. Il caso solleva interrogativi cruciali sul difficile bilanciamento tra il diritto di denunciare presunti reati e la tutela della reputazione degli indagati poi assolti. Per approfondire gli aspetti legali di questa complessa questione, è possibile rivolgersi all’Avv. Cosimo Montinaro con studio in Lecce in Via M.R. Imbriani, n. 24 – 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una

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Perdita di chance di sopravvivenza per dimissioni ospedaliere affrettate: importante sentenza del Tribunale di Roma 2024

Perdita di chance di sopravvivenza per dimissioni ospedaliere affrettate: importante sentenza del Tribunale di Roma 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha gettato nuova luce sulla delicata questione delle dimissioni ospedaliere e delle loro possibili conseguenze. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: quando le dimissioni di un paziente possono considerarsi premature? Quale responsabilità grava sui medici e sulle strutture sanitarie in tali situazioni? E soprattutto, come si quantifica il danno derivante dalla perdita di una possibilità di sopravvivenza? Per approfondire questi e altri aspetti cruciali della vicenda e ricevere una consulenza specializzata, non esitate a contattare l’Avv. Cosimo Montinaro con studio in Lecce in Via M.R. Imbriani, n. 24 – 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire

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Responsabilità professionale dell’avvocato: il Tribunale di Roma si pronuncia sul mancato conferimento del mandato (2024)

Responsabilità professionale dell’avvocato: il Tribunale di Roma si pronuncia sul mancato conferimento del mandato (2024) Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 affronta un caso di presunta responsabilità professionale di un avvocato, accusato di non aver impugnato un licenziamento. La vicenda solleva interessanti questioni sul rapporto tra cliente e legale: quando si può considerare effettivamente conferito un mandato professionale? Quali prove sono necessarie per dimostrarlo? E quali conseguenze possono derivare da un’azione legale intentata senza sufficienti elementi probatori? Per una consulenza specialistica su questioni di responsabilità professionale, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro con studio in Lecce in Via M.R. Imbriani, n. 24 – 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo e per scaricare il testo

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Compensi avvocati: la Corte d’Appello di Lecce ridefinisce il calcolo per condanne solidali multiple

Compensi avvocati: la Corte d’Appello di Lecce ridefinisce il calcolo per condanne solidali multiple La Corte d’Appello di Lecce ha emesso una sentenza significativa in materia di compensi professionali degli avvocati, affrontando il delicato tema della determinazione degli onorari in presenza di più clienti coinvolti nello stesso procedimento. La decisione, pubblicata l’11 luglio 2024, offre importanti chiarimenti sul calcolo del compenso quando il valore della controversia riguarda più soggetti condannati in solido. L’articolo analizza in dettaglio i fatti del caso, il quadro normativo di riferimento e le motivazioni che hanno portato la Corte a rivedere parzialmente la decisione di primo grado, fornendo un’interpretazione equilibrata del patto di quota lite. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame trae origine da un procedimento di ingiunzione avviato dall’avvocato Controparte_1 nei confronti della

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Luci irregolari e usucapione della servitù di affaccio: la regolarizzazione prevale sulla chiusura. Corte di Appello di Lecce, 2024

Luci irregolari e usucapione della servitù di affaccio: la regolarizzazione prevale sulla chiusura. Corte di Appello di Lecce, 2024 In una controversia tra proprietari di immobili confinanti, la Corte di Appello di Lecce si trova a dirimere una questione spinosa: la presenza di luci irregolari sul muro di confine e la possibilità di usucapire la servitù di affaccio. La parte attrice, contestando la legittimità delle aperture realizzate dai convenuti, ne chiede la chiusura o la regolarizzazione, mentre questi ultimi invocano l’intervenuta usucapione della servitù. La decisione della Corte, pur confermando l’irregolarità delle luci, apre uno spiraglio per la loro conservazione, subordinandola però alla necessaria conformazione alle prescrizioni di legge. Un caso emblematico che mette in luce il delicato bilanciamento tra il diritto di proprietà e le limitazioni imposte dalle norme

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Conto corrente cointestato tra coniugi: prevale la prova della provenienza esclusiva delle somme – Corte d’Appello di Roma, 2024

Conto corrente cointestato tra coniugi: prevale la prova della provenienza esclusiva delle somme – Corte d’Appello di Roma, 2024 La Corte d’Appello di Roma si è recentemente pronunciata su un caso che tocca un tema di grande rilevanza pratica: la titolarità delle somme depositate su un conto corrente cointestato tra coniugi. La sentenza, emessa il 14 maggio 2024, conferma un principio ormai consolidato in giurisprudenza, ma offre anche spunti di riflessione su questioni collaterali come la donazione indiretta e la compensazione tra coniugi. La vicenda trae origine da una controversia tra due ex coniugi riguardo la proprietà delle somme depositate su un conto corrente bancario a loro cointestato. La moglie, dopo la separazione, aveva chiesto la restituzione di ingenti somme prelevate dal marito, sostenendo che il conto era alimentato esclusivamente

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Buoni fruttiferi postali: prevale quanto indicato sul retro del titolo rispetto alle disposizioni ministeriali – Tribunale di Messina, 2023

Buoni fruttiferi postali: prevale quanto indicato sul retro del titolo rispetto alle disposizioni ministeriali – Tribunale di Messina, 2023 Il Tribunale di Messina ha recentemente affrontato un caso di grande interesse per i risparmiatori italiani, riguardante la liquidazione di buoni fruttiferi postali. La controversia vedeva contrapposti gli eredi di un sottoscrittore di quattro buoni della serie “AF” e Poste Italiane S.p.A. Il nodo centrale della questione era la discrepanza tra le condizioni di rimborso indicate sul retro dei titoli e quelle previste da un decreto ministeriale successivo all’emissione. Mentre i buoni promettevano un raddoppio dell’importo dopo 9 anni e 6 mesi e una triplicazione dopo 14 anni, Poste Italiane aveva liquidato una somma inferiore, basandosi sulle disposizioni ministeriali più recenti. Il giudice, richiamando un importante precedente della Cassazione, ha stabilito

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Petizione ereditaria e divisione: la Cassazione chiarisce i confini della donazione rimuneratoria – Sentenza Tribunale di Foggia 2024

Petizione ereditaria e divisione: la Cassazione chiarisce i confini della donazione rimuneratoria – Sentenza Tribunale di Foggia 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Foggia getta nuova luce sui complessi confini tra petizione ereditaria, divisione e donazione rimuneratoria. Il caso, che vede contrapporsi due fratelli per l’eredità dei genitori, offre spunti di riflessione su temi cruciali del diritto successorio: dalla qualificazione giuridica delle domande alla prova della titolarità dei beni ereditari, passando per la distinzione tra donazioni e adempimento di obbligazioni naturali. La decisione del giudice, basata su un’attenta analisi delle prove documentali e testimoniali, nonché su una rigorosa applicazione dei principi giurisprudenziali in materia, ha portato alla condanna del convenuto alla restituzione di una somma considerevole alla massa ereditaria. Particolarmente interessante è l’approfondimento sulla forma delle donazioni di denaro

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Donazione dissimulata e lesione della legittima: criteri di valutazione – sentenza Tribunale di Messina 2024

Donazione dissimulata e lesione della legittima: criteri di valutazione – sentenza Tribunale di Messina 2024 Il Tribunale di Messina si è pronunciato su un caso di impugnazione di testamento, fornendo importanti chiarimenti sui criteri per valutare la natura simulata di un contratto e la lesione dei diritti dei legittimari. La sentenza affronta il delicato tema della qualificazione giuridica di un atto di trasferimento immobiliare tra madre e figlia, analizzando gli elementi che consentono di ricondurlo ad una donazione dissimulata e le conseguenze in termini di tutela delle quote di legittima. Il caso riguarda l’impugnazione da parte di due sorelle di un contratto con cui la madre aveva trasferito un immobile alla terza figlia, riservandosi l’usufrutto. Le attrici sostenevano la natura simulata dell’atto, che a loro avviso celava una donazione lesiva

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Risarcimento danni da perdita del rapporto parentale: criteri di quantificazione – sentenza Tribunale di Brescia 2024

Risarcimento danni da perdita del rapporto parentale: criteri di quantificazione – sentenza Tribunale di Brescia 2024 Il Tribunale di Brescia si è pronunciato su un caso di risarcimento danni da perdita del rapporto parentale, fornendo importanti chiarimenti sui criteri di quantificazione di questo tipo di pregiudizio non patrimoniale. La sentenza affronta il delicato tema del danno subito dai familiari per la morte di un congiunto a seguito di un sinistro stradale, analizzando nel dettaglio i presupposti per il riconoscimento del diritto al risarcimento e le modalità di calcolo del quantum debeatur. Il caso riguarda la richiesta di risarcimento avanzata dai figli e dalle nipoti di una donna deceduta nel 2011 a seguito delle lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto nel 2008. Il Tribunale, dopo aver accertato la responsabilità esclusiva

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Cessione del credito non provata: domanda di pagamento rigettata | Sentenza Tribunale Varese 2024

Cessione del credito non provata: domanda di pagamento rigettata | Sentenza Tribunale Varese 2024 Il Tribunale di Varese ha respinto la domanda di una società cessionaria volta ad ottenere il pagamento di un credito bancario da parte dei fideiussori di una società debitrice. La sentenza affronta questioni cruciali in tema di prova della cessione del credito e onere probatorio nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, fornendo importanti chiarimenti sull’efficacia probatoria della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di cessione. Il caso riguarda un’azione promossa da una società cessionaria nei confronti di due fideiussori di un’impresa debitrice, per ottenere il pagamento di un credito derivante da due contratti di conto corrente bancario. La società attrice aveva allegato di essere divenuta titolare del credito in virtù di due successive cessioni in blocco.

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Risarcimento per lesioni in piscina: responsabilità del gestore e danno da vacanza rovinata – Sentenza Tribunale di Napoli Nord 2024

Risarcimento per lesioni in piscina: responsabilità del gestore e danno da vacanza rovinata – Sentenza Tribunale di Napoli Nord 2024 Una famiglia in vacanza ottiene il risarcimento per le lesioni subite dal figlio minore scivolato a bordo piscina in un resort. Il Tribunale di Napoli Nord ha condannato la struttura alberghiera al pagamento di oltre 4.500 euro, riconoscendo la sua responsabilità per la mancata manutenzione e segnalazione del pericolo. Respinta invece la richiesta di risarcimento per “vacanza rovinata”. La sentenza offre interessanti spunti sui criteri di valutazione della responsabilità del custode e sulla quantificazione del danno non patrimoniale. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La dinamica dell’incidente e le richieste risarcitorie Nel corso di una vacanza estiva presso l’Hotel Del Faro di Vieste, un bambino di 10 anni è rimasto vittima di

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Responsabilità scuola per infortunio studente: sentenza Tribunale Lecce 2024

Responsabilità scuola per infortunio studente: sentenza Tribunale Lecce 2024 Un recente caso giudiziario ha riacceso i riflettori sulla delicata questione della responsabilità delle istituzioni scolastiche per gli infortuni degli studenti. Il Tribunale di Lecce, con una sentenza destinata a fare scuola, ha affrontato il caso di una studentessa caduta nell’atrio di un liceo, stabilendo principi fondamentali sulla vigilanza e la sicurezza negli ambienti scolastici. Questa pronuncia offre spunti cruciali per comprendere l’estensione degli obblighi di sorveglianza del personale docente e i criteri per l’attribuzione di responsabilità in simili circostanze. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il 30 aprile 2015, una studentessa si trovava nell’atrio antistante la palestra coperta del Liceo Artistico di Massafra, in attesa di uscire da scuola al termine dell’ora di Scienze Motorie. La giovane era in compagnia dei suoi

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Cartolarizzazione dei crediti: guida completa alla normativa e alle funzioni in Italia

Cartolarizzazione dei crediti: guida completa alla normativa e alle funzioni in Italia La cartolarizzazione dei crediti rappresenta una delle innovazioni finanziarie più significative degli ultimi decenni, che ha profondamente influenzato il panorama economico e giuridico sia a livello nazionale che internazionale. Questa complessa operazione finanziaria, di origine anglosassone, ha trovato terreno fertile anche nell’ordinamento italiano, dove è stata oggetto di una regolamentazione specifica e articolata. La cartolarizzazione, nella sua essenza, consiste nella cessione a titolo oneroso di crediti pecuniari, sia esistenti che futuri, da parte di un soggetto denominato “originator” ad una società appositamente costituita, nota come società veicolo o Special Purpose Vehicle (SPV). Quest’ultima, a sua volta, emette titoli destinati ad essere collocati presso investitori, al fine di finanziare l’acquisto dei crediti stessi. La disciplina fondamentale di questa operazione

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Cessione di crediti: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non basta – Sentenza Tribunale Milano 2024

Cessione di crediti: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non basta – Sentenza Tribunale Milano 2024 La cessione di crediti è una pratica comune nel mondo finanziario, ma quanto è sufficiente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per provarne l’esistenza e la validità? Una recente sentenza del Tribunale di Milano getta nuova luce su questa questione, evidenziando l’importanza della prova documentale anche nelle operazioni di cartolarizzazione. Il caso in esame riguarda un’opposizione a decreto ingiuntivo che ha portato a una decisione sorprendente, mettendo in discussione prassi consolidate e offrendo spunti di riflessione per professionisti del settore e aziende coinvolte in simili transazioni. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda un’opposizione al decreto ingiuntivo n. 16750/2023 emesso dal Tribunale di Milano. Il decreto era stato emesso a favore di una società,

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Spese condominiali e assegnazione della casa coniugale: chi paga?

Spese condominiali e assegnazione della casa coniugale: chi paga? La separazione coniugale rappresenta un momento di profonda trasformazione, non solo sul piano emotivo, ma anche su quello patrimoniale. Tra le molteplici questioni che i coniugi si trovano ad affrontare, il pagamento delle spese condominiali dell’abitazione familiare emerge come un nodo particolarmente complesso e spesso sottovalutato. Questo tema si colloca all’intersezione tra diritto di famiglia e diritto condominiale, creando un intricato puzzle giuridico che ha impegnato tribunali e giuristi per anni. La questione centrale ruota attorno a tre punti fondamentali: Queste problematiche sollevano domande cruciali: Nel corso di questo approfondimento, esploreremo le complesse interazioni tra diritto di famiglia, diritto condominiale e tutela della proprietà. Esamineremo come la giurisprudenza ha cercato di trovare un equilibrio tra esigenze contrapposte, e quali principi guida

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La nullità della nomina dell’amministratore di condominio in assenza di specifica analitica del compenso

La nullità della nomina dell’amministratore di condominio in assenza di specifica analitica del compenso L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 12927 dell’8 aprile 2022 ha riacceso i riflettori su una questione cruciale nel diritto condominiale: la nullità della nomina dell’amministratore in assenza di una specifica analitica del suo compenso. Questa pronuncia offre l’opportunità di approfondire la disciplina relativa alla remunerazione dell’amministratore, alla luce delle novità introdotte dalla riforma del condominio del 2012 e dei più recenti orientamenti giurisprudenziali. Il fulcro della disciplina sul compenso dell’amministratore di condominio risiede nell’art. 1129 c.c., come modificato dalla legge n. 220/2012. In particolare, il comma 14 dell’art. 1129 c.c. stabilisce che l’amministratore, all’atto dell’accettazione della nomina e del suo rinnovo, deve specificare analiticamente, a pena di nullità della nomina stessa, l’importo dovuto a titolo

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Responsabilità dell’albergatore per furto e danno da vacanza rovinata – Sentenza Tribunale di Napoli 2024

Responsabilità dell’albergatore per furto e danno da vacanza rovinata – Sentenza Tribunale di Napoli 2024 Un furto in albergo trasforma una vacanza estiva in un’aula di tribunale. Il Tribunale di Napoli nel 2024 si trova ad affrontare un caso che solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità degli albergatori e sui limiti del danno da vacanza rovinata. Quali sono gli obblighi di custodia per chi gestisce una struttura ricettiva? E quanto deve essere grave un inconveniente per rovinare davvero una vacanza agli occhi della legge? La sentenza offre spunti di riflessione importanti sul delicato equilibrio tra la tutela dei turisti e le responsabilità degli operatori del settore, in un contesto in cui la sicurezza dei beni personali diventa sempre più rilevante. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Un turista soggiornava con la propria famiglia

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Danno da vacanza rovinata: responsabilità dell’agenzia di viaggi per il ritardo del volo – Sentenza Tribunale di Napoli 2024

Danno da vacanza rovinata: responsabilità dell’agenzia di viaggi per il ritardo del volo – Sentenza Tribunale di Napoli 2024 Un viaggio di nozze rovinato da un ritardo aereo si trasforma in una battaglia legale che giunge fino al Tribunale di Napoli. Nel 2024, i giudici si trovano a dirimere una controversia che solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità delle agenzie di viaggio e sulla tutela del turista. Fino a che punto un’agenzia può essere ritenuta responsabile per i disservizi dei vettori aerei? E quali sono i limiti del risarcimento per vacanza rovinata? La sentenza offre spunti di riflessione importanti sul delicato equilibrio tra le aspettative dei viaggiatori e gli obblighi degli operatori turistici, in un settore sempre più complesso e globalizzato. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Una coppia di novelli sposi aveva

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Risarcimento danni da vacanza rovinata: responsabilità del vettore marittimo – Sentenza Tribunale di Messina 2024

Risarcimento danni da vacanza rovinata: responsabilità del vettore marittimo – Sentenza Tribunale di Messina 2024 Una coppia in crociera vede la propria vacanza trasformarsi in un incubo a causa di una rovinosa caduta sulla passerella della nave. Il Tribunale di Messina nel 2024 si trova ad affrontare un caso emblematico che solleva importanti questioni sulla responsabilità del vettore marittimo e sul danno da vacanza rovinata. Quali sono i limiti della responsabilità di una compagnia di navigazione per la sicurezza dei passeggeri? E fino a che punto può spingersi il risarcimento per una vacanza compromessa? La sentenza offre spunti di riflessione cruciali sul delicato equilibrio tra gli obblighi del vettore e le aspettative dei turisti. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI I coniugi attori avevano acquistato un pacchetto turistico per una crociera di

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Risarcimento danni per violazione dei doveri coniugali: nuovi orientamenti nella sentenza del Tribunale di Napoli Nord 2024

Risarcimento danni per violazione dei doveri coniugali: nuovi orientamenti nella sentenza del Tribunale di Napoli Nord 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord del 2024 getta nuova luce sulla delicata questione del risarcimento dei danni derivanti dalla violazione dei doveri coniugali. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: quali comportamenti all’interno del matrimonio possono configurare un illecito civile? Come si quantifica il danno non patrimoniale in simili circostanze? La decisione offre spunti interessanti sul rapporto tra addebito della separazione e responsabilità civile, bilanciando la tutela dei diritti individuali con la specificità dei rapporti familiari. Questa pronuncia potrebbe segnare un importante precedente nell’evoluzione giurisprudenziale in materia di diritto di famiglia, ridefinendo i confini tra sfera affettiva e tutela legale. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso trae origine da una

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Occupazione sine titulo della casa familiare: conseguenze e indennità – Sentenza Tribunale di Avellino 2024

Occupazione sine titulo della casa familiare: conseguenze e indennità – Sentenza Tribunale di Avellino 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Avellino del 2024 getta luce su una questione delicata e ricorrente in ambito di diritto di famiglia: l’occupazione della casa familiare dopo la revoca del provvedimento di assegnazione. Il caso in esame solleva un interrogativo cruciale: quali sono le conseguenze giuridiche ed economiche per il coniuge che permane nell’immobile senza titolo? La decisione offre spunti interessanti sul concetto di occupazione sine titulo, sul calcolo dell’indennità di occupazione e sull’interpretazione dei provvedimenti giudiziali in materia di assegnazione della casa familiare. La sentenza bilancia le esigenze abitative dei coniugi separati con la tutela dei diritti proprietari, offrendo una chiave di lettura importante per professionisti e cittadini alle prese con situazioni analoghe.

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Usura bancaria e calcolo del TEG: nuovi orientamenti della Corte d’Appello – Sentenza Corte d’Appello di Ancona 2024

Usura bancaria e calcolo del TEG: nuovi orientamenti della Corte d’Appello – Sentenza Corte d’Appello di Ancona 2024 Nel panorama delle controversie bancarie, la Corte d’Appello di Ancona ha recentemente emesso una sentenza che getta nuova luce sulla complessa questione dell’usura bancaria e del calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG). Il caso in esame, deciso nel 2024, solleva interrogativi cruciali: come si determina correttamente il TEG? Quali elementi vanno inclusi nel calcolo? E come si confronta con il tasso soglia? La sentenza offre spunti interessanti per comprendere l’evoluzione giurisprudenziale in materia, bilanciando le esigenze di tutela del cliente con la necessità di uniformità nei criteri di calcolo. Addentriamoci nei dettagli di questa pronuncia che potrebbe segnare un importante precedente nel contenzioso bancario. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine

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Risarcimento danni per blackout elettrico: responsabilità del fornitore – Sentenza Tribunale Salerno 2024

Risarcimento danni per blackout elettrico: responsabilità del fornitore – Sentenza Tribunale Salerno 2024 Nel 2024, il Tribunale di Salerno ha emesso una sentenza destinata a far discutere in merito alla responsabilità dei fornitori di energia elettrica in caso di interruzioni del servizio. Il caso in esame solleva una questione controversa: può un utente ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di un blackout prolungato? La decisione del Tribunale getta nuova luce sui principi che regolano i rapporti tra fornitori e consumatori nel settore energetico, delineando importanti implicazioni per entrambe le parti. Quali sono i limiti della responsabilità contrattuale in questi casi? E come si bilanciano gli interessi in gioco? INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso trae origine da un blackout elettrico verificatosi su gran parte del territorio nazionale tra

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Autovelox di Parabita senza omologazione e approvazione prefettizia: multa annullata dal Giudice di Pace di Gallipoli, sentenza 2024

Autovelox di Parabita senza omologazione e approvazione prefettizia: multa annullata dal Giudice di Pace di Gallipoli, sentenza 2024 Una recente sentenza del Giudice di Pace di Gallipoli del 2024 affronta la spinosa questione della validità delle sanzioni per eccesso di velocità rilevate tramite l’autovelox di Parabita. Il Giudice, accogliendo il ricorso proposto dall’Avv. Cosimo Montinaro, ha messo in luce come non basti la semplice approvazione del dispositivo, ma serva una vera e propria omologazione, oltre all’autorizzazione prefettizia per la collocazione. La pronuncia solleva interrogativi sulla correttezza delle procedure seguite dal Comune di Parabita. Quali saranno le ricadute pratiche di questa decisione? Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso riguarda un ricorso proposto da un automobilista contro un verbale di contestazione elevato per eccesso di velocità dal Comune di Parabita. La violazione

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Polizze vita e successione: l’esclusione dall’asse ereditario nella Sentenza del Tribunale di Velletri del 2023

Polizze vita e successione: l’esclusione dall’asse ereditario nella Sentenza del Tribunale di Velletri del 2023 Una recente sentenza del Tribunale di Velletri del 2023 affronta un tema cruciale in materia successoria: il trattamento delle polizze vita nel contesto dell’eredità. La vicenda solleva interrogativi fondamentali sulla natura giuridica di questi strumenti assicurativi e sul loro rapporto con l’asse ereditario. Le polizze vita stipulate dal defunto possono influenzare la quota di legittima degli eredi? Come si configura il diritto del beneficiario rispetto alle pretese successorie? La decisione del Tribunale offre spunti interessanti per comprendere il delicato equilibrio tra diritto delle assicurazioni e diritto successorio. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine dal testamento olografo di L.T., pubblicato il 3 febbraio 2012, con cui il de cuius nominava erede universale la moglie

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Addebito della separazione per violenze coniugali: sentenza Cassazione 2024

Addebito della separazione per violenze coniugali: sentenza Cassazione 2024 Nel panorama del diritto di famiglia, la Corte di Cassazione ha recentemente affrontato un caso emblematico che getta nuova luce sulla delicata questione dell’addebito della separazione coniugale. La sentenza del 2024 affronta il dilemma: possono le violenze domestiche giustificare l’addebito della separazione, anche in presenza di una presunta violazione dell’obbligo di fedeltà da parte del coniuge vittima? Il caso in esame solleva interrogativi cruciali sulla gerarchia delle violazioni dei doveri coniugali e sul peso specifico di condotte gravemente lesive della dignità personale nel contesto matrimoniale. La Suprema Corte, con una pronuncia destinata a fare scuola, offre una risposta che ridefinisce i parametri di valutazione in materia di addebito, ponendo l’accento sulla tutela della persona e sull’inaccettabilità di ogni forma di violenza

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Illegittima segnalazione in Centrale Rischi: onere della prova e risarcimento danni – Sentenza Tribunale Milano 2024

Illegittima segnalazione in Centrale Rischi: onere della prova e risarcimento danni – Sentenza Tribunale Milano 2024 Introduzione Nel panorama del contenzioso bancario, una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 getta nuova luce su un tema scottante: l’illegittima segnalazione alla Centrale Rischi. Il caso solleva interrogativi cruciali: quando una segnalazione può dirsi legittima? E in caso di illegittimità, il danno è automatico o va provato? La decisione affronta il delicato equilibrio tra tutela del sistema creditizio e diritti del cliente, analizzando gli obblighi degli intermediari e l’onere probatorio in capo al soggetto segnalato. Un’analisi che interessa sia gli operatori del settore che i privati cittadini, offrendo spunti preziosi per la gestione di controversie analoghe. Ma cosa si cela dietro questa sentenza e quali implicazioni pratiche comporta per banche e

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Disconoscimento di fideiussioni: effetti probatori e onere di produzione degli originali – Sentenza Tribunale di Milano 2024

Disconoscimento di fideiussioni: effetti probatori e onere di produzione degli originali – Sentenza Tribunale di Milano 2024 Nel panorama giuridico italiano, una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 ha gettato nuova luce su una questione controversa nel diritto bancario: quali sono gli effetti del disconoscimento delle copie di fideiussioni prodotte in giudizio? E quale onere grava sulla banca in merito alla produzione degli originali? Il caso in esame solleva interrogativi cruciali sulla validità probatoria dei documenti bancari e sulle conseguenze processuali del loro disconoscimento. Questa pronuncia potrebbe avere ripercussioni significative sulla prassi bancaria e sulla tutela dei garanti. Addentriamoci nell’analisi di questa intrigante vicenda giudiziaria. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Milano nel novembre 2021, con il quale

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Usucapione e contratto preliminare: interversione del possesso e validità negoziale – Sentenza Tribunale Napoli Nord 2024

Usucapione e contratto preliminare: interversione del possesso e validità negoziale – Sentenza Tribunale Napoli Nord 2024 Nel panorama giuridico italiano, la linea di demarcazione tra possesso e detenzione può talvolta apparire sfumata, soprattutto quando si intrecciano istituti come l’usucapione e il contratto preliminare. Una recente pronuncia del Tribunale di Napoli Nord del 2024 getta nuova luce su questa complessa interazione, affrontando un caso in cui un promissario acquirente rivendicava la proprietà di un terreno per usucapione, contestualmente chiedendo l’annullamento del preliminare. Ma può davvero configurarsi un possesso ad usucapionem in presenza di un preliminare? E quali sono i requisiti per l’interversione della detenzione in possesso? La sentenza in esame offre spunti di riflessione cruciali per professionisti e studiosi del diritto civile. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia in esame trae

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Revoca assegno divorzile e casa coniugale: criteri e limiti secondo la Corte d’Appello di Bari – Sentenza 2024

Revoca assegno divorzile e casa coniugale: criteri e limiti secondo la Corte d’Appello di Bari – Sentenza 2024 La recente sentenza della Corte d’Appello di Bari del 2024 affronta un tema delicato e controverso: la revoca dell’assegno di mantenimento e dell’assegnazione della casa coniugale in seguito al divorzio. Quando è legittimo porre fine a questi obblighi? Quali criteri devono guidare il giudice in queste decisioni che impattano profondamente sulla vita degli ex coniugi e dei figli? La pronuncia offre importanti spunti di riflessione, bilanciando il diritto all’assistenza economica con il principio di autoresponsabilità dei figli maggiorenni. Un caso emblematico che ci porta a interrogarci sui limiti temporali e di misura degli obblighi post-matrimoniali. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria trae origine da un matrimonio concordatario celebrato nell’ottobre 1993 tra

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Cessione crediti: Gazzetta Ufficiale non prova tutto, decreto ingiuntivo revocato – Milano 2024

Cessione crediti: Gazzetta Ufficiale non prova tutto, decreto ingiuntivo revocato – Milano 2024 Nel 2024, il Tribunale di Milano si è pronunciato su un caso che solleva importanti questioni in materia di cessione di crediti in blocco e onere probatorio. La controversia mette in luce le sfide che le società cessionarie affrontano nel dimostrare la titolarità dei crediti acquisiti attraverso operazioni di cessione massiva. Quali sono i requisiti probatori richiesti per far valere un credito ceduto in blocco? E come si bilanciano le esigenze di efficienza delle operazioni di cessione con i diritti di difesa dei debitori ceduti? La sentenza offre spunti di riflessione cruciali per operatori del settore e professionisti legali. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria trae origine da un ricorso per decreto ingiuntivo presentato da una

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Buoni fruttiferi postali serie AA2: responsabilità precontrattuale di Poste Italiane per omessa informazione – Sentenza Tribunale di Milano 2024

Buoni fruttiferi postali serie AA2: responsabilità precontrattuale di Poste Italiane per omessa informazione – Sentenza Tribunale di Milano 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 ha gettato nuova luce sulla complessa questione dei buoni fruttiferi postali e sulla responsabilità di Poste Italiane. Il caso solleva interrogativi cruciali: quali obblighi informativi gravano sull’emittente di buoni fruttiferi? Come si configura la responsabilità precontrattuale in caso di omessa o inadeguata informazione? E soprattutto, quali tutele sono previste per i risparmiatori che si vedono negare il rimborso per prescrizione? La decisione del Tribunale offre spunti di riflessione fondamentali per comprendere i delicati equilibri tra gli interessi degli investitori e quelli dell’istituto postale. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda una controversia insorta tra due risparmiatori e Poste Italiane S.p.A.

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Buoni fruttiferi postali senza indicazione della serie: prevale la tutela dell’affidamento del sottoscrittore – Sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024

Buoni fruttiferi postali senza indicazione della serie: prevale la tutela dell’affidamento del sottoscrittore – Sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024 Una recente sentenza della Corte d’Appello di Napoli del 2024 ha riacceso i riflettori su una questione di grande interesse per migliaia di risparmiatori italiani: la tutela dell’affidamento dei sottoscrittori di buoni fruttiferi postali. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: quanto peso ha la mancata indicazione della serie sul titolo? Come si bilanciano gli obblighi informativi di Poste Italiane con la tutela del legittimo affidamento dei risparmiatori? La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è sufficiente a garantire la conoscibilità delle condizioni contrattuali? La decisione della Corte offre spunti di riflessione importanti, delineando un approccio che potrebbe avere ripercussioni significative su contenziosi analoghi. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria prende

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Prescrizione dei buoni fruttiferi postali: nessun obbligo di indicare la scadenza, sentenza Tribunale di Roma 2024

Prescrizione dei buoni fruttiferi postali: nessun obbligo di indicare la scadenza, sentenza Tribunale di Roma 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha riacceso il dibattito sui buoni fruttiferi postali e sui diritti dei risparmiatori. Il caso solleva interrogativi cruciali: quanto conta l’informazione fornita al momento della sottoscrizione? La mancata indicazione della data di scadenza può realmente impedire la prescrizione del diritto al rimborso? E soprattutto, quali tutele sono effettivamente garantite ai sottoscrittori di questi popolari strumenti di risparmio? La decisione del Tribunale offre spunti di riflessione che interessano migliaia di risparmiatori italiani e mette in luce le complesse dinamiche tra normativa, prassi bancaria e diritti dei consumatori nel settore finanziario. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame trae origine dall’acquisto, avvenuto l’8 gennaio 2002, di

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Finanziamento a SAL e usura: criteri di valutazione del tasso soglia – Sentenza Tribunale di Lecce 2024

Finanziamento a SAL e usura: criteri di valutazione del tasso soglia – Sentenza Tribunale di Lecce 2024 Nel panorama giuridico italiano, la questione dell’usura nei contratti di finanziamento continua a suscitare dibattiti e interpretazioni contrastanti. Una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 getta nuova luce su questo tema, affrontando il delicato caso di un finanziamento a stato avanzamento lavori (SAL) e la sua corretta classificazione ai fini del calcolo del tasso soglia. La decisione solleva interrogativi cruciali: come si determina il confine tra un legittimo tasso d’interesse e l’usura in queste particolari forme di finanziamento? Quali criteri dovrebbero guidare l’interprete nella valutazione di operazioni finanziarie complesse? L’analisi di questa sentenza offre spunti preziosi per professionisti del settore, imprenditori e giuristi, gettando le basi per una comprensione più approfondita

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Divisione ereditaria e collazione di donazioni: analisi di una complessa sentenza del Tribunale di Lecce 2024

Divisione ereditaria e collazione di donazioni: analisi di una complessa sentenza del Tribunale di Lecce 2024 Nel panorama del diritto successorio, una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 ha gettato nuova luce sulle intricate questioni della divisione ereditaria e della collazione di donazioni. Il caso in esame solleva interrogativi fondamentali: come si bilanciano i diritti dei coeredi quando emergono donazioni non formalizzate? Quali criteri guidano la distinzione tra donazioni remuneratorie e adempimento di obbligazioni naturali? La decisione del Tribunale offre spunti preziosi per navigare le acque spesso torbide delle successioni familiari, delineando principi che potrebbero influenzare future interpretazioni in materia. Addentriamoci nell’analisi di questa complessa vicenda giudiziaria, che mette in luce le sfide e le sottigliezze del diritto ereditario contemporaneo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in

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Risarcimento danni per incidente stradale mortale: criteri di liquidazione – Sentenza Tribunale di Lecce 2024

Risarcimento danni per incidente stradale mortale: criteri di liquidazione – Sentenza Tribunale di Lecce 2024 Nel 2024, il Tribunale di Lecce si è pronunciato su un caso di risarcimento danni derivante da un tragico incidente stradale mortale. La sentenza affronta la delicata questione della quantificazione del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dai familiari della vittima. Come si valuta la perdita di un congiunto in termini economici? Quali criteri vengono adottati per determinare il giusto risarcimento? La decisione offre spunti interessanti sull’evoluzione giurisprudenziale in materia, bilanciando l’esigenza di uniformità nelle liquidazioni con la necessità di personalizzazione del danno. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un drammatico sinistro stradale avvenuto l’11 dicembre 2017 alle ore 5:30 circa. In tale circostanza, un uomo di 60 anni perdeva la vita

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Responsabilità del gestore della palestra per furto di beni del cliente: sentenza Tribunale di Firenze 2024

Responsabilità del gestore della palestra per furto di beni del cliente: sentenza Tribunale di Firenze 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Firenze del 2024 ha sollevato importanti questioni sulla responsabilità dei gestori di palestre per il furto dei beni dei clienti. Il caso in esame pone una domanda cruciale: fino a che punto si estende l’obbligo di custodia del gestore di una struttura sportiva? E quali precauzioni deve adottare il cliente per tutelare i propri beni senza compromettere il diritto al risarcimento? La decisione offre spunti significativi sull’applicazione analogica della disciplina alberghiera alle palestre e sul delicato equilibrio tra gli obblighi delle parti. Un’analisi approfondita della sentenza rivela le sfumature di un tema di grande rilevanza pratica per gestori e frequentatori di palestre. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso

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Insidia stradale celata da vegetazione: il Comune di Lecce condannato a risarcire – Sentenza Tribunale di Lecce 2024

Insidia stradale celata da vegetazione: il Comune di Lecce condannato a risarcire – Sentenza Tribunale di Lecce 2024 Una tranquilla passeggiata si trasforma in un incubo quando un’insidiosa anomalia del marciapiede causa una rovinosa caduta. È questo lo scenario al centro di una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024, che ha riacceso il dibattito sulla responsabilità degli enti locali nella manutenzione delle aree urbane. Fino a che punto si estende l’obbligo di custodia del Comune? E quali sono i limiti della responsabilità oggettiva ex art. 2051 c.c. in questi casi? La pronuncia offre spunti interessanti per riflettere sul delicato equilibrio tra i doveri dell’amministrazione e le legittime aspettative di sicurezza dei cittadini. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda trae origine da un incidente occorso il 20 maggio 2020

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Audizione personale comunicata per telefono è nulla: Tribunale di Teramo annulla sanzione disciplinare

Audizione personale comunicata per telefono è nulla: Tribunale di Teramo annulla sanzione disciplinare Il Tribunale di Teramo, con sentenza emessa l’11 aprile 2024 (testo scaricabile in calce), ha affrontato un caso emblematico che mette in luce l’importanza cruciale delle forme di comunicazione nei procedimenti disciplinari del pubblico impiego. Questa decisione offre preziosi spunti di riflessione sulla tutela del diritto di difesa del lavoratore e sulle conseguenze della violazione delle norme procedurali. Il caso riguardava un procedimento disciplinare avviato contro un dipendente accusato di condotta scorretta verso due pazienti. L’elemento cruciale che ha portato all’annullamento della sanzione è stato il mancato rispetto delle forme di comunicazione previste dalla legge per la convocazione del lavoratore all’audizione difensiva. Il giudice ha rilevato che l’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari (UPD) aveva comunicato la data

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Prova della titolarità del credito nelle cessioni multiple: sentenza del Tribunale di Napoli 2024

Prova della titolarità del credito nelle cessioni multiple: sentenza del Tribunale di Napoli 2024 In una recente sentenza del 2024 (testo integrale scaricabile in calce), il Tribunale di Napoli ha affrontato un caso che mette in luce le criticità probatorie nelle operazioni di cessione multipla del credito. La decisione, emessa il 24 gennaio 2024, offre importanti spunti di riflessione sulla prova della legittimazione attiva del cessionario finale in caso di cessioni successive del credito. Il caso in questione riguarda un’azione di recupero credito intentata da una società cessionaria nei confronti di un debitore. La particolarità della vicenda risiede nella catena di cessioni che ha interessato il credito oggetto della controversia, coinvolgendo diversi soggetti: Findomestic Banca S.p.A., Si Portfolio S.r.l., Ivory SPV S.r.l. e infine la società attrice. La questione centrale

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Doppia cessione del credito e onere probatorio: Tribunale di Matera revoca decreto ingiuntivo

Doppia cessione del credito e onere probatorio: Tribunale di Matera revoca decreto ingiuntivo Nel panorama giuridico italiano, la cessione del credito è una pratica comune che solleva spesso questioni complesse, soprattutto quando si tratta di cessioni multiple. Una recente sentenza del Tribunale di Matera del 2024 (testo completo scaricabile in calce) offre importanti spunti di riflessione sulla prova della legittimazione attiva del cessionario finale in caso di cessioni multiple del credito, mettendo in luce le criticità che possono emergere in sede giudiziale. Il caso in questione riguarda un’opposizione a decreto ingiuntivo presentata da un debitore contro una società che si qualificava come cessionaria di un credito derivante da un contratto di finanziamento. La particolarità della vicenda risiede nella catena di cessioni che ha interessato il credito oggetto della controversia. Come

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Nullità clausole bancarie e ricalcolo del saldo: sentenza Tribunale Reggio Calabria 2024

Nullità clausole bancarie e ricalcolo del saldo: sentenza Tribunale Reggio Calabria 2024 Nel panorama del contenzioso bancario, una recente sentenza del Tribunale di Reggio Calabria del 2024 ha riacceso il dibattito sulla validità delle clausole contrattuali nei conti correnti. Il caso in esame solleva interrogativi cruciali: fino a che punto le banche possono imporre condizioni unilaterali? Quali sono i limiti della tutela del correntista di fronte a pratiche potenzialmente lesive? La decisione del Tribunale calabrese offre spunti di riflessione significativi, delineando un percorso interpretativo che potrebbe influenzare future controversie nel settore. Addentriamoci nell’analisi di questa pronuncia, che promette di ridefinire gli equilibri nel rapporto banca-cliente. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da un’azione di ripetizione di indebito promossa da un correntista nei confronti di un

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Comunione de residuo nello scioglimento della comunione legale: principi e applicazione – Sentenza Tribunale di Avellino 2024

Comunione de residuo nello scioglimento della comunione legale: principi e applicazione – Sentenza Tribunale di Avellino 2024 Nel complesso panorama del diritto di famiglia italiano, la comunione de residuo rappresenta un istituto giuridico di fondamentale importanza, spesso al centro di dispute patrimoniali tra coniugi separati. Una recente sentenza del Tribunale di Avellino del 2024 getta nuova luce su questa delicata materia, affrontando le sfide interpretative e applicative della comunione de residuo nel contesto dello scioglimento della comunione legale. Ma cosa si intende esattamente per comunione de residuo? E come si bilanciano i diritti dei coniugi su beni che, pur formalmente esclusi dalla comunione immediata, possono rientrarvi al momento dello scioglimento? La decisione in esame offre spunti illuminanti per comprendere l’orientamento attuale della giurisprudenza in questo ambito complesso del diritto patrimoniale

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Condominio parziale: quando si costituisce e come funziona secondo la Corte d’Appello di Palermo – Sentenza Corte d’Appello di Palermo 2024

Condominio parziale: quando si costituisce e come funziona secondo la Corte d’Appello di Palermo – Sentenza Corte d’Appello di Palermo 2024 Nel panorama del diritto condominiale italiano, la sentenza della Corte d’Appello di Palermo del 2024 getta nuova luce su un istituto tanto complesso quanto controverso: il condominio parziale. Ma quando si può parlare effettivamente di condominio parziale? È necessaria una delibera assembleare per la sua costituzione o si forma automaticamente? E quali sono i suoi limiti operativi? Queste domande, apparentemente semplici, celano una realtà giuridica sfaccettata che la Corte d’Appello ha cercato di delineare con precisione, offrendo spunti di riflessione cruciali per amministratori, condomini e professionisti del settore. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da una controversia sorta all’interno di un complesso condominiale situato

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Differenza tra transazione novativa e conservativa: sentenza Tribunale di Roma 2024

Differenza tra transazione novativa e conservativa: sentenza Tribunale di Roma 2024 Nel panorama giuridico italiano, una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha gettato nuova luce su un istituto fondamentale del diritto civile: la transazione novativa. Questo pronunciamento solleva una questione cruciale: quali sono i reali effetti di una transazione novativa sui rapporti obbligatori preesistenti? La decisione del tribunale capitolino offre spunti di riflessione significativi, mettendo in discussione alcune concezioni radicate nella prassi forense. Come può un semplice accordo tra le parti rivoluzionare completamente un rapporto giuridico preesistente, con conseguenze processuali di vasta portata? La sentenza in esame fornisce risposte illuminanti, destinata a diventare un punto di riferimento per professionisti e studiosi del diritto. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da un decreto

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Distanze legali tra costruzioni e risarcimento danni: Sentenza Tribunale di Latina 2016

Distanze legali tra costruzioni e risarcimento danni: Sentenza Tribunale di Latina 2016 È lecito costruire a ridosso del confine del vicino, violando le distanze minime previste dalla legge? Quali sono le conseguenze per chi realizza opere edilizie illegittime? La sentenza del Tribunale di Latina del 2016 affronta queste spinose questioni, offrendo chiarimenti sulla normativa applicabile e sugli orientamenti giurisprudenziali in materia di distanze tra fabbricati e risarcimento dei danni derivanti dalla loro violazione. Cosa ha deciso il giudice in questo caso? Scopriamolo insieme. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia oggetto della sentenza del Tribunale di Latina riguarda due proprietà confinanti. La proprietaria del fondo dominante ha citato in giudizio la proprietaria del fondo servente, lamentando la realizzazione di opere edilizie (una costruzione e una tettoia) a distanza inferiore a quella

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Rendiconto condominiale: requisiti di validità e annullabilità della delibera assembleare – Sentenza Tribunale Napoli 2024

Rendiconto condominiale: requisiti di validità e annullabilità della delibera assembleare – Sentenza Tribunale Napoli 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Napoli del 2024 getta nuova luce sulla delicata questione della validità del rendiconto condominiale e delle delibere assembleari che lo approvano. Quali sono i requisiti essenziali che un rendiconto deve rispettare per essere considerato valido? E quando una delibera assembleare può essere oggetto di annullamento per vizi nella redazione e approvazione del bilancio? Il caso esaminato dal giudice partenopeo offre importanti spunti di riflessione su temi cruciali per la corretta gestione condominiale, bilanciando le esigenze di trasparenza e il diritto di informazione dei condomini con la necessità di garantire l’operatività dell’amministrazione. Una pronuncia destinata a fare scuola, che merita un’attenta analisi. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia oggetto della

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Doppia impugnazione del licenziamento: da quale decorre il termine per il ricorso?

Doppia impugnazione del licenziamento: da quale decorre il termine per il ricorso? INTRODUZIONE Nel complesso scenario del diritto del lavoro italiano, la Corte di Cassazione ha affrontato nel 2018 una questione di cruciale importanza: la decorrenza del termine per il ricorso giudiziale in caso di doppia impugnazione del licenziamento. Da un lato, l’impugnazione sindacale, tradizionalmente riconosciuta come valida anche senza esplicito mandato del lavoratore. Dall’altro, l’impugnazione personale del dipendente. Ma quale delle due fa scattare il countdown per l’azione in Tribunale? Questa sentenza getta nuova luce su un delicato equilibrio tra tutela collettiva e diritto individuale di difesa, ridefinendo i confini dell’interazione tra rappresentanza sindacale e autonomia del lavoratore nel contenzioso lavorativo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame trae origine da un licenziamento intimato il 21 agosto 2014

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Modello Ricorso Legge Pinto su procedura fallimentare

Il presente modello di ricorso ex Lege 89/2001 per equa riparazione in caso di irragionevole durata del processo, è frutto dell’esperienza pluriennale del nostro team di avvocati specializzati. Il modello allegato, costantemente aggiornato con le più recenti pronunce giurisprudenziali e modifiche normative, rappresenta uno strumento indispensabile per tutti i professionisti che desiderano offrire ai propri clienti un servizio di altissimo livello nella predisposizione di ricorsi volti ad ottenere un’equa riparazione del danno subito a causa dell’eccessiva durata di un procedimento giudiziario. Il modello è strutturato in maniera chiara ed esaustiva, con sezioni dettagliate e guide pratiche per una corretta personalizzazione e compilazione del testo. Ogni parte del ricorso è supportata da solidi riferimenti normativi e giurisprudenziali, garantendo un risultato finale di eccellente qualità. ECC.MA CORTE D’APPELLO DI [CITTÀ] RICORSO EX

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MODELLO Ricorso Legge Pinto su processo penale

Il presente modello di ricorso ex Lege 89/2001 per equa riparazione in caso di irragionevole durata del processo, è frutto dell’esperienza pluriennale del nostro team di avvocati specializzati. Il modello allegato, costantemente aggiornato con le più recenti pronunce giurisprudenziali e modifiche normative, rappresenta uno strumento indispensabile per tutti i professionisti che desiderano offrire ai propri clienti un servizio di altissimo livello nella predisposizione di ricorsi volti ad ottenere un’equa riparazione del danno subito a causa dell’eccessiva durata di un procedimento giudiziario. Il modello è strutturato in maniera chiara ed esaustiva, con sezioni dettagliate e guide pratiche per una corretta personalizzazione e compilazione del testo. Ogni parte del ricorso è supportata da solidi riferimenti normativi e giurisprudenziali, garantendo un risultato finale di eccellente qualità. ECC.MA CORTE D’APPELLO DI [CITTÀ] RICORSO EX

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Cosa si intende per “ambiente lavorativo stressogeno”: l’orientamento della Cassazione Civile, Sentenza 2024

Cosa si intende per “ambiente lavorativo stressogeno“: l’orientamento della Cassazione Civile, Sentenza 2024 La tutela della salute e della dignità dei lavoratori rappresenta una priorità imprescindibile per un contesto lavorativo sano. Eppure, le condotte vessatorie e gli ambienti tossici rimangono una realtà diffusa. Ma quando si configura esattamente un “ambiente lavorativo stressogeno“? La recente sentenza della Corte di Cassazione (2024) offre importanti chiarimenti su questo spinoso tema, ridefinendo i confini tra condotte lecite ed illecite del datore di lavoro. La questione è cruciale: un ambiente di lavoro stressante può davvero compromettere il benessere psico-fisico del lavoratore, configurando una vera e propria violazione dei suoi diritti fondamentali? Scopriamo gli orientamenti più recenti della Cassazione su questo complesso dilemma giuridico. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso trae origine da un contenzioso risalente

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Testamento olografo nullo per alterazione data: Sentenza Tribunale Imperia 2024

Testamento olografo nullo per alterazione data: Sentenza Tribunale Imperia 2024 Un caso di successione ereditaria, deciso dal Tribunale di Imperia nel 2024, solleva interessanti questioni sulla validità del testamento olografo. Può un intervento di terzi sulla data del documento, anche minimo, inficiarne l’autenticità e determinarne l’annullamento? La sentenza in esame affronta questo tema controverso, offrendo spunti di riflessione sulla forma e sui requisiti essenziali delle disposizioni testamentarie olografe. Scopriamo insieme come i giudici hanno analizzato e risolto la questione, tra principi consolidati e nuove sfide interpretative. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso riguarda la successione di una donna deceduta nell’ottobre 2014. Le figlie, quali eredi legittime, presentarono nel febbraio 2015 la dichiarazione di successione in parti uguali. Tuttavia, nel maggio 2020, una delle figlie pubblicò il testamento olografo della madre,

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Accettazione Tacita dell’Eredità per Voltura Catastale: Sentenza Tribunale di Avellino 2024

Accettazione Tacita dell’Eredità per Voltura Catastale: Sentenza Tribunale di Avellino 2024 Una delle questioni più delicate in materia successoria riguarda l’accertamento dell’avvenuta accettazione dell’eredità da parte dei chiamati. Il Tribunale di Avellino, con una recente sentenza del 2024, si è pronunciato su un caso in cui un creditore richiedeva di accertare la qualità di eredi dei chiamati alla successione di una defunta, allo scopo di poter procedere all’espropriazione di alcuni immobili ereditati. Ma quando può dirsi davvero accettata l’eredità? La decisione solleva un interrogativo cruciale: quali atti sono sufficienti a configurare un’accettazione tacita, consentendo al creditore di agire sui beni ereditati? INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso origina da un ricorso presentato da un istituto di credito al Tribunale di Avellino. L’istituto, avendo proceduto infruttuosamente all’espropriazione di un immobile ipotecato

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Risarcimento danni per violazione dei doveri coniugali: sentenza Tribunale di Lecce 2024

Risarcimento danni per violazione dei doveri coniugali: sentenza Tribunale di Lecce 2024 In una recente sentenza, il Tribunale di Lecce si è pronunciato su un caso di risarcimento danni per violazione dei doveri coniugali. La decisione solleva interrogativi sull’entità del danno risarcibile quando la condotta illecita di un coniuge lede la dignità personale e l’immagine dell’altro. Quali sono i criteri per quantificare il danno in queste situazioni? E quali prove sono necessarie per dimostrare la sofferenza patita? Scopriamo insieme come il Tribunale di Lecce ha affrontato questa delicata questione. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso riguarda l’azione di risarcimento danni promossa da un uomo nei confronti della ex moglie, ritenuta responsabile di aver violato i doveri coniugali, in particolare l’obbligo di fedeltà. L’attore, titolare di una nota agenzia funebre, sosteneva

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Risarcimento danni per sinistro stradale con veicolo non identificato: sentenza Giudice di Pace di Nocera Inferiore 2022

Risarcimento danni per sinistro stradale con veicolo non identificato: sentenza Giudice di Pace di Nocera Inferiore 2022 Può un danneggiato ottenere il risarcimento dei danni subiti in un incidente stradale causato da un veicolo rimasto sconosciuto? La sentenza emessa dal Giudice di Pace di Nocera Inferiore nel 2022 affronta questa spinosa questione, esaminando le condizioni necessarie per accedere al risarcimento dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Il caso in esame solleva interrogativi sulla prova richiesta al danneggiato e sull’onere di dimostrare l’impossibilità di identificare il veicolo responsabile. Questa sentenza getta luce sugli orientamenti giurisprudenziali in materia, offrendo spunti di riflessione per chiunque si trovi ad affrontare situazioni simili. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso riguarda un incidente stradale avvenuto il 19 aprile 2019 ad Angri, in cui

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Mediazione non obbligatoria nei procedimenti di revoca dell’amministratore di condominio: sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024

Mediazione non obbligatoria nei procedimenti di revoca dell’amministratore di condominio: sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024 In un recente caso affrontato dalla Corte d’Appello di Napoli nel 2024, emerge un interessante aspetto relativo ai procedimenti di revoca dell’amministratore di condominio: l’obbligatorietà o meno della mediazione. La questione, spesso dibattuta tra operatori del diritto e semplici condomini, trova in questa sentenza una chiara presa di posizione. Ma quali sono le ragioni alla base di questa decisione? E quali le conseguenze pratiche per chi si trova ad affrontare situazioni simili? Addentriamoci nei meandri di questa intricata vicenda giudiziaria. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso riguardava un condominio in cui un condomino aveva presentato ricorso per la revoca giudiziale dell’amministratore, lamentando gravi irregolarità nella gestione. Prima di adire il Tribunale, era stato esperito

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Revoca dell’amministratore di condominio per omessa convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto: sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024

Revoca dell’amministratore di condominio per omessa convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto: sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024 La Corte d’Appello di Napoli, con una recente sentenza del 2024, affronta un tema di grande interesse per chiunque viva in un condominio: la revoca dell’amministratore per gravi irregolarità nella gestione. Ma cosa succede quando l’amministratore omette di convocare l’assemblea per l’approvazione del rendiconto annuale? È sufficiente questa omissione per giustificare la sua revoca? La decisione dei giudici partenopei getta luce su questo controverso aspetto, fornendo importanti spunti di riflessione per condomini e professionisti del settore. Scopriamo insieme i dettagli di questo caso e le sue possibili implicazioni. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda un condominio in cui l’amministratore è stato accusato di gravi irregolarità nella gestione. In particolare,

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Installazione di telecamere nel condominio minimo: limiti e conseguenze – Sentenza Tribunale di Torino 2022

Installazione di telecamere nel condominio minimo: limiti e conseguenze – Sentenza Tribunale di Torino 2022 In un contesto di crescente conflittualità condominiale, la privacy e la tutela dei dati personali diventano temi sempre più delicati. Una recente sentenza del Tribunale di Torino del 2022 affronta proprio questo tema, esaminando il caso di un condominio minimo in cui l’installazione di telecamere da parte di alcuni condomini ha generato una serie di controversie legali. Quali sono i limiti all’utilizzo di questi dispositivi di videosorveglianza in ambito condominiale? E quali le possibili conseguenze in caso di violazione della normativa sulla privacy? Scopriamolo insieme in questo approfondimento. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda una villetta bifamiliare, composta da due unità immobiliari di proprietà di due diversi condomini. A causa di rapporti

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Vizi della cosa venduta e risoluzione del contratto: sentenza Tribunale di Lecce 2024

Vizi della cosa venduta e risoluzione del contratto: sentenza Tribunale di Lecce 2024 Può un acquirente ottenere la risoluzione del contratto di compravendita per vizi della cosa venduta, anche se il venditore ha tentato di porvi rimedio? È quanto ha stabilito il Tribunale di Lecce con una recente sentenza del 2024, che affronta il delicato tema della garanzia per i vizi nella compravendita e delle azioni a tutela del compratore. Un caso che solleva interessanti questioni giuridiche e offre spunti di riflessione su un tema di grande rilevanza pratica. Scopriamo insieme i dettagli di questa intrigante vicenda giudiziaria. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia in esame riguarda un contratto di compravendita avente ad oggetto una pergola bioclimatica modello Qbox Shade. L’acquirente, dopo l’installazione della struttura, ha lamentato la presenza di

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Anatocismo bancario e commissioni di massimo scoperto nei contratti di conto corrente: Sentenza Tribunale di Roma 2024

Anatocismo bancario e commissioni di massimo scoperto nei contratti di conto corrente: Sentenza Tribunale di Roma 2024 In un’epoca in cui i rapporti tra banche e clienti sono sempre più complessi e controversi, una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 si pone come un faro nel mare magnum delle questioni legate all’anatocismo bancario e alle commissioni di massimo scoperto. La decisione affronta una tematica di grande attualità e interesse per i correntisti: quali sono i limiti entro cui le banche possono applicare interessi e commissioni sui conti correnti? E soprattutto, come può difendersi il cliente di fronte a clausole potenzialmente illegittime? La sentenza in esame offre spunti di riflessione interessanti e potenzialmente dirompenti per il settore bancario. Siete pronti a scoprire come il Tribunale di Roma ha affrontato

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Responsabilità professionale dell’avvocato per mancato deposito di documenti: sentenza Tribunale di Roma 2024

Responsabilità professionale dell’avvocato per mancato deposito di documenti: sentenza Tribunale di Roma 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha affrontato il delicato tema della responsabilità professionale dell’avvocato per omesso deposito di documenti rilevanti ai fini della decisione. Il caso in esame solleva interessanti questioni sulla diligenza richiesta al professionista nell’espletamento del proprio mandato e sulle conseguenze risarcitorie derivanti da un suo inadempimento. La pronuncia offre l’occasione per approfondire i profili di responsabilità dell’avvocato e i criteri di quantificazione del danno subito dal cliente. Vediamo nel dettaglio i fatti di causa e le motivazioni che hanno condotto il Tribunale capitolino a condannare il legale al risarcimento del danno. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso trae origine da un giudizio di responsabilità professionale promosso da un cliente nei

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Divisione ereditaria: immobile indivisibile all’asta anche con quote uguali | Sentenza Tribunale Cuneo 2024

Divisione ereditaria: immobile indivisibile all’asta anche con quote uguali | Sentenza Tribunale Cuneo 2024 Può il giudice, in una causa di divisione ereditaria, disporre la vendita all’asta dell’intero compendio immobiliare oggetto di comunione, anche in presenza di quote paritarie tra i coeredi? Il Tribunale di Cuneo, con una recente sentenza del 2024, affronta questo delicato tema, fornendo importanti chiarimenti sui presupposti della comoda divisibilità e sulle conseguenze della sua insussistenza. Una pronuncia destinata a far discutere, che pone l’accento sull’esigenza di garantire a ciascun condividente l’effettiva corrispondenza tra la quota astratta e la porzione materiale assegnata in sede di divisione. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine dalla domanda di divisione giudiziale proposta da un fratello nei confronti dell’altro, avente ad oggetto un fabbricato ereditato in comproprietà dai genitori,

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MODELLO Ricorso per sequestro conservativo ante causam inaudita altera parte

MODELLO Ricorso per sequestro conservativo ante causam inaudita altera parte Il ricorso per sequestro conservativo ante causam, disciplinato dagli artt. 669-bis ss. e 671 c.p.c., è uno strumento di tutela cautelare particolarmente efficace per il creditore, consentendo di sottrarre in via d’urgenza, già prima dell’instaurazione del giudizio di merito, determinati beni del debitore alla sua disponibilità, così preservandoli nelle more dell’accertamento giudiziale del diritto. Tale istituto si caratterizza per la necessaria sussistenza del fumus boni iuris (probabile fondatezza del credito azionato) e del periculum in mora (rischio di dispersione dei beni del debitore nelle more del giudizio). Inoltre, può essere concesso inaudita altera parte ex art. 669-sexies, comma 2, c.p.c., ove la convocazione del debitore possa pregiudicarne l’attuazione. Presentiamo il nostro “Modello di Ricorso per Sequestro Conservativo Ante Causam Inaudita

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Risarcimento del danno da illegittima segnalazione alla Centrale Rischi: sentenza Corte d’Appello di Cagliari 2024

Risarcimento del danno da illegittima segnalazione alla Centrale Rischi: sentenza Corte d’Appello di Cagliari 2024 In un mondo sempre più digitalizzato, dove l’accesso al credito riveste un ruolo cruciale nella vita di individui e imprese, cosa accade quando una segnalazione illegittima alla Centrale Rischi compromette tale possibilità? La Corte d’Appello di Cagliari, con una sentenza del 2024, affronta questa delicata questione, esplorando i confini del danno risarcibile e le responsabilità degli istituti finanziari coinvolti. Un caso emblematico che solleva interrogativi sulla tutela del cittadino di fronte a errori potenzialmente devastanti e sulla necessità di un sistema di segnalazione più equo e trasparente. Scopriamo insieme i dettagli di questa intricata vicenda giudiziaria. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda un individuo che, a causa di un errore di omonimia,

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Prescrizione dei buoni fruttiferi postali: la tutela dell’affidamento del sottoscrittore – Sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024

Prescrizione dei buoni fruttiferi postali: la tutela dell’affidamento del sottoscrittore – Sentenza Corte d’Appello di Napoli 2024 In una recente sentenza del 2024, la Corte d’Appello di Napoli si è pronunciata su un tema di grande interesse per molti risparmiatori: la prescrizione dei buoni fruttiferi postali. La decisione affronta la delicata questione della tutela dell’affidamento del sottoscrittore quando le informazioni riportate sui titoli risultano incomplete o ambigue. Può il risparmiatore fare affidamento su quanto scritto sul buono o deve necessariamente conoscere la disciplina normativa di riferimento? La sentenza offre spunti di riflessione su un tema che coinvolge i principi di trasparenza, correttezza e buona fede nei rapporti contrattuali. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda processuale trae origine dalla richiesta di rimborso di undici buoni fruttiferi postali, sottoscritti il 5 marzo

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Testamento olografo perduto e successione testamentaria: sentenza Tribunale di Torino 2024

Testamento olografo perduto e successione testamentaria: sentenza Tribunale di Torino 2024 Può un testamento olografo andato perduto per cause di forza maggiore regolare ancora la successione del de cuius? È questa la spinosa questione affrontata dal Tribunale di Torino in una recente sentenza del 2024. Il caso, apparentemente di facile soluzione, nasconde in realtà insidie e problematiche giuridiche che meritano un approfondimento. Scopriamo insieme come i giudici torinesi hanno dipanato la matassa, tra norme codicistiche, precedenti giurisprudenziali e attenta valutazione delle prove in giudizio. Un viaggio nel diritto successorio che ci porterà a comprendere meglio i requisiti del testamento olografo e le conseguenze della sua eventuale irreperibilità. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso affrontato dalla sentenza del Tribunale di Torino trae origine dalla vicenda di un uomo che, con testamento

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MODELLO Contratto di Catering

MODELLO Contratto di Catering Il nostro studio legale specializzato in diritto commerciale e contrattualistica di impresa ha elaborato il miglior modello di contratto di catering attualmente disponibile sul mercato. Redatto da un team di avvocati esperti e costantemente aggiornato alle ultime novità normative, questo template rappresenta uno strumento completo e personalizzabile per regolamentare in modo equilibrato ed efficace le forniture di servizi di catering. Grazie alla presenza di clausole dettagliate su ogni aspetto del rapporto, dalla descrizione delle prestazioni ai corrispettivi, dalla durata alle ipotesi di recesso e risoluzione, passando per gli obblighi delle parti, le limitazioni di responsabilità, le garanzie e la tutela della riservatezza, il nostro modello non lascia nulla al caso e offre un supporto indispensabile per imprese di catering e clienti corporate. Scaricate il file Word

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MODELLO Contratto di agenzia

MODELLO Contratto di agenzia Il contratto di agenzia è un accordo fondamentale per regolare i rapporti tra preponente e agente. In questo articolo presentiamo un modello di contratto completo e aggiornato, redatto da un avvocato specializzato in diritto commerciale. Il contratto proposto include tutte le clausole essenziali per disciplinare in modo chiaro ed efficace l’attività dell’agente, tutelando gli interessi di entrambe le parti. Particolare attenzione è dedicata agli aspetti più delicati, come le clausole di non concorrenza e di deroga alla competenza territoriale. Prima di esaminare il contratto, è utile ricordare che il contratto di agenzia è regolato dagli artt. 1742 e seguenti del Codice Civile. L’agente è un professionista autonomo che assume stabilmente l’incarico di promuovere la conclusione di contratti in una determinata zona per conto del preponente. La

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MODELLO Contratto di affitto di azienda

MODELLO Contratto di affitto di azienda Il presente modello di contratto di affitto di azienda è stato redatto da uno studio legale di eccellenza, specializzato nel diritto commerciale. Frutto del lavoro di avvocati qualificati e costantemente aggiornati, rappresenta lo strumento contrattuale più avanzato e completo per regolamentare questa delicata operazione. Realizzato con massima perizia tecnico-giuridica e cura dei dettagli, si tratta del miglior contratto attualmente reperibile sul mercato per l’affitto di azienda. Articolato ma al contempo di agevole consultazione, disciplina con precisione ogni aspetto rilevante del rapporto affittuario, tutelando al massimo gli interessi delle parti. 💻 Scarica ora il file Word e inizia subito! CONTRATTO DI AFFITTO DI AZIENDA (artt. 2561 e 2562 c.c.) La Società _______, con sede in _______, Via _______, capitale sociale di Euro _______, registrata presso

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MODELLO Contratto di Franchising (Affiliazione commerciale)

MODELLO DI CONTRATTO DI FRANCHISING (Affiliazione commerciale) redatto da un team di avvocati professionisti specializzati in diritto commerciale Il presente modello di contratto di franchising (affiliazione commerciale) è stato accuratamente predisposto da un team di avvocati professionisti con una vasta esperienza nel campo del diritto commerciale e delle reti di distribuzione. Il modello è aggiornato alle più recenti normative italiane ed europee, incluso il Regolamento UE 2016/679 (GDPR) in materia di protezione dei dati personali. Ogni clausola è stata attentamente elaborata per tutelare in modo equilibrato gli interessi di entrambe le parti, nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede contrattuale. Il modello è formulato in un linguaggio chiaro e comprensibile, pur mantenendo il necessario rigore giuridico. Inoltre, l’uso di campi e parentesi quadre per indicare le parti (“Affiliante”

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MODELLO di accordo di riservatezza

Modello di accordo di riservatezza: la soluzione migliore per proteggere le vostre informazioni confidenziali Questo modello di accordo di riservatezza, redatto da avvocati specializzati, rappresenta la scelta ideale per tutelare la segretezza delle informazioni scambiate durante le trattative commerciali. L’accordo, noto anche come NDA, è un contratto volto a prevenire la divulgazione non autorizzata di dati sensibili e segreti industriali. La normativa di riferimento comprende i principi generali del diritto civile in materia di contratti, obbligazioni e responsabilità, nonché le norme sulla tutela della proprietà intellettuale (D.Lgs. 30/2005) e sulla protezione dei dati personali (GDPR). Il nostro modello recepisce queste disposizioni, traducendole in clausole contrattuali efficaci e ben articolate, per offrire la massima protezione alle parti coinvolte. Scegliendo questo accordo, potrete condurre le vostre trattative commerciali in un contesto di

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MODELLO contratto di locazione ad uso deposito o magazzino

Modello contratto di locazione ad uso deposito o magazzino Immaginate di avere a disposizione un team di avvocati specializzati in diritto immobiliare, pronti a redigere il vostro contratto di locazione. Questo è esattamente ciò che offriamo con il nostro modello di contratto per depositi e magazzini. 🏢💼 Perché scegliere il nostro modello? La nostra esperienza legale si traduce in vantaggi concreti per voi: Investire in questo modello significa dotarsi di uno strumento professionale di altissimo livello, frutto dell’esperienza di professionisti del settore. Non accontentatevi di soluzioni approssimative: scegliete l’eccellenza legale per il vostro business. Scaricate ora il file Word modificabile e assicuratevi la tranquillità di un contratto impeccabile. La vostra attività merita il meglio – affidatevi alla nostra competenza! 📝✅ CONTRATTO DI LOCAZIONE DI IMMOBILE A USO DEPOSITO O MAGAZZINO

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Come fare testamento olografo: guida completa per esprimere le tue ultime volontà a cura dello Studio Legale Montinaro

Come fare testamento olografo: guida completa per esprimere le tue ultime volontà a cura dello Studio Legale Montinaro Fare testamento è un negozio giuridico unilaterale non recettizio, col quale taluno dispone delle proprie sostanze o di parte di esse per il tempo in cui avrà cessato di vivere (art. 587 c.c.). Si tratta di un atto di estrema importanza, con cui si cristallizzano le proprie volontà successorie e si regolano i rapporti patrimoniali e non per il tempo successivo alla morte. Diverse sono le forme testamentarie previste dal legislatore, ma il testamento olografo ex art. 602 c.c. resta senza dubbio la soluzione più snella e accessibile per la generalità dei consociati. Non richiede l’intervento di pubblici ufficiali né particolare formalità, potendo constare in una semplice scheda testamentaria scritta di proprio

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MODELLO Contratto di locazione di immobile a uso non abitativo

CONTRATTO DI LOCAZIONE DI IMMOBILE AD USO NON ABITATIVO Ecco il nostro “Modello di Contratto di Locazione ad Uso non Abitativo” 🏢📄, elaborato da esperti avvocati in diritto immobiliare. Questo documento completo e dettagliato copre tutti gli aspetti chiave: Scaricate il file Word 💻 per: CONTRATTO DI LOCAZIONE DI IMMOBILE AD USO NON ABITATIVO Con la presente scrittura privata, da valere ad ogni effetto di legge, tra: e si conviene e si stipula quanto segue: 1. OGGETTO Il Locatore concede in locazione al Conduttore, che accetta, l’unità immobiliare sita in ……….. via ……….. n. …, piano …, scala …, int. …, censita al Catasto Fabbricati del Comune di ……….. al Foglio …, Particella …, Subalterno …, Categoria …, composta di n. …. vani oltre accessori, come da planimetria allegata al

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MODELLO Contratto di locazione a uso negozio (art. 27, L. 27 luglio 1978, n. 392)

MODELLO Contratto di locazione a uso negozio (art. 27, L. 27 luglio 1978, n. 392) Il contratto di locazione ad uso commerciale (negozio) disciplina il rapporto tra locatore e conduttore per l’affitto di un immobile destinato all’esercizio di un’attività di impresa con contatto diretto con il pubblico. Si tratta di un contratto tipico, regolato in particolare dall’art. 27 della legge n. 392/1978 (c.d. legge sull’equo canone), che prevede una durata minima legale di 6 anni rinnovabile per altri 6, salvo disdetta motivata del locatore alla prima scadenza. Il contenuto del contratto è in parte vincolato dalle norme imperative di tale legge, poste a tutela del conduttore quale parte debole del rapporto, ma per il resto è liberamente determinabile dalle parti in base al principio di autonomia contrattuale. Gli elementi essenziali

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Nullità contrattuale sempre rilevabile d’ufficio: nessun giudicato secondo sentenza Tribunale Milano 2024

Nullità contrattuale sempre rilevabile d’ufficio: nessun giudicato secondo sentenza Tribunale Milano 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Milano del 2024 affronta un tema di grande interesse nel diritto civile: l’eccezione di inammissibilità della domanda di nullità di un contratto di fideiussione per contrarietà a giudicato. Può un precedente decreto ingiuntivo, divenuto definitivo, precludere la possibilità di far valere successivamente la nullità del contratto? La decisione in esame offre spunti di riflessione su questo delicato equilibrio tra la stabilità dei rapporti giuridici e la rilevabilità d’ufficio delle nullità contrattuali. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Nel caso esaminato dal Tribunale di Milano, un fideiussore aveva agito in giudizio chiedendo la nullità totale o parziale di un contratto di fideiussione omnibus, sottoscritto nel 2010 a favore di una banca, per violazione della normativa

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MODELLO CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO UFFICIO STUDIO PROFESSIONALE

MODELLO CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO UFFICIO STUDIO PROFESSIONALE Il nostro documento è stato attentamente redatto da esperti legali, tenendo conto della Legge 392/1978 e di tutte le tutele essenziali per te come conduttore. Immagina di avere un contratto che ti garantisca una durata di 6+6 anni, protegga la tua indennità di avviamento e ti permetta di recedere in caso di gravi motivi. Tutto questo, e molto altro, è incluso nel nostro modello. Il presente modello è completamente personalizzabile! Puoi adattarlo alle tue esigenze specifiche, mantenendo al contempo la solidità legale di cui hai bisogno. E non preoccuparti se qualche termine ti sembra oscuro: abbiamo incluso note esplicative per guidarti passo dopo passo. Pensa a quanto tempo risparmierai e allo stress che eviterai. Niente più preoccupazioni per cavilli legali sconosciuti

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Nullità parziale fideiussione omnibus ABI per violazione antitrust: sentenza Corte d’Appello di Bari 2024

Nullità parziale fideiussione omnibus ABI per violazione antitrust: sentenza Corte d’Appello di Bari 2024 Una recente sentenza della Corte d’Appello di Bari ha riacceso il dibattito sulla validità delle fideiussioni omnibus predisposte dalle banche secondo lo schema contrattuale dell’ABI. Il caso in esame solleva una questione cruciale: quando può dirsi violata la normativa antitrust nella predisposizione di tali contratti? La risposta non è scontata e potrebbe avere ripercussioni significative per i garanti. Infatti, se viene accertata un’intesa anticoncorrenziale, le fideiussioni potrebbero essere dichiarate nulle, liberando i fideiussori dalle proprie obbligazioni. La Corte d’Appello di Bari ha affrontato tale problematica, fornendo importanti chiarimenti. Scopriamo insieme i dettagli di questa sentenza potenzialmente rivoluzionaria. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso trae origine da un decreto ingiuntivo emesso nel 2012 da un istituto di

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Obblighi contributivi per contratti con influencer: sentenza Tribunale di Roma 2024

Influencer marketing come agenzia commerciale: la sentenza del Tribunale di Roma del 2024 Una recente sentenza del Tribunale di Roma del 2024 ha affrontato una questione controversa nel mondo del marketing digitale: gli influencer possono essere considerati agenti di commercio? Il caso riguarda una nota azienda di integratori alimentari che si avvaleva di influencer per promuovere i propri prodotti online. L’ENASARCO, l’ente previdenziale degli agenti di commercio, ha ritenuto che l’attività svolta dagli influencer fosse assimilabile a quella degli agenti, richiedendo quindi il versamento dei relativi contributi previdenziali. L’azienda ha impugnato questa decisione, sostenendo che gli influencer fossero semplici collaboratori occasionali. La sentenza del Tribunale di Roma ha fornito importanti chiarimenti sui confini tra influencer marketing e agenzia commerciale, analizzando elementi come la stabilità del rapporto, le modalità di retribuzione

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Nullità parziale delle fideiussioni omnibus per intesa anticoncorrenziale ABI: sentenza Tribunale di Roma 2024

Nullità parziale delle fideiussioni omnibus per intesa anticoncorrenziale ABI: sentenza Tribunale di Roma 2024 In un’epoca in cui la tutela della concorrenza è divenuta un cardine dell’economia di mercato, il caso in esame solleva una questione controversa: qual è il destino dei contratti di fideiussione stipulati dalle banche quando le clausole in essi contenute sono frutto di un’intesa anticoncorrenziale? Il Tribunale di Roma, con una sentenza del 2024, ha affrontato questa delicata problematica, gettando luce su un tema di estrema rilevanza per il mondo del credito e dei consumatori. La decisione sfida le consuetudini radicate nel settore bancario, ponendo l’accento sulla necessità di bilanciare gli interessi in gioco. Ma quali sono le implicazioni concrete di questa pronuncia? Scopriamolo insieme. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso affrontato dal Tribunale di Roma

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Responsabilità nell’investimento di pedoni e criteri di liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale: sentenza del Tribunale di Roma del 2024

Responsabilità nell’investimento di pedoni e criteri di liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale: sentenza del Tribunale di Roma del 2024 Un tragico incidente stradale, una vita spezzata e l’inevitabile contesa legale per stabilire responsabilità e risarcimenti. Questo il cuore di un caso giudiziario che ha portato il Tribunale di Roma a esprimersi su una delle questioni più delicate del diritto civile: l’investimento di un pedone e la corretta liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale per i congiunti della vittima. Un bivio giuridico in cui si incontrano principi cardine come la presunzione di responsabilità del conducente e l’onere probatorio sull’effettiva esistenza di un legame affettivo familiare. Un nodo che il Tribunale di Roma ha sciolto con una sentenza del 2024 destinata a diventare un punto di riferimento.

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Prestazioni sanitarie erogate senza convenzione: il caso della RSSA di Castri. Sentenza Corte d’Appello di Lecce 2024

Prestazioni sanitarie erogate senza convenzione: il caso della RSSA di Castri. Sentenza Corte d’Appello di Lecce n. 51/2024 Nel complesso panorama della sanità pubblica, può accadere che strutture socio-assistenziali operino in una zona grigia, prive di una formale convenzione, eppure in grado di offrire cure e assistenza preziose a pazienti fragili. È il caso della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSSA) di Castri, in provincia di Lecce, oggetto di una recente sentenza della Corte d’Appello leccese (n. 51/2024). L’interrogativo al centro del contenzioso è quanto mai spinoso: può una struttura pretendere il pagamento delle prestazioni erogate in assenza di un regolare contratto con l’ente pubblico? Una questione delicata, che chiama in causa l’equilibrio tra contenimento della spesa sanitaria e tutela del diritto dei pazienti. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda prende le

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Pignoramento immobiliare: qual è il “prezzo giusto” secondo la sentenza del Tribunale di Taranto 2023

Pignoramento immobiliare: qual è il “prezzo giusto” secondo la sentenza del Tribunale di Taranto 2023 Ogni qualvolta un giudice si trova di fronte a una lacuna normativa, è chiamato a colmarla attraverso un’accurata interpretazione della legge. È quanto accaduto al Tribunale di Taranto nel 2023, che si è dovuto confrontare con un quesito cruciale: come definire il concetto di “prezzo giusto” nel contesto di un pignoramento immobiliare, posto che il codice di procedura civile non fornisce alcuna indicazione specifica. La questione non è di poco conto. Se il prezzo di aggiudicazione di un bene pignorato è notevolmente inferiore a quello “giusto“, la vendita può essere sospesa su istanza di parte. Ma come individuare questo valore equo? Il caso esaminato ha sollevato un acceso dibattito, culminato in una sentenza destinata a

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Mantenimento del coniuge dopo la separazione: sentenza Corte di Appello di Genova 2024

Mantenimento del coniuge dopo la separazione: sentenza Corte di Appello di Genova 2024 Nel 2024, la Corte di Appello di Genova ha affrontato un caso controverso riguardante la determinazione dell’assegno di mantenimento dopo la separazione. La decisione solleva una domanda cruciale: quali sono i criteri per stabilire se un coniuge ha diritto a ricevere un contributo economico dall’altro e come quantificarlo? In un’epoca di relazioni complesse e modelli familiari in evoluzione, questa sentenza offre una guida preziosa per affrontare una questione delicata ma comune nella pratica legale. La separazione non pone fine al dovere di assistenza materiale tra i coniugi, ma come bilanciare le esigenze economiche con l’indipendenza finanziaria? Preparatevi a esplorare i principi giuridici alla base di questa decisione e le sue implicazioni pratiche. INDICE 1. ESPOSIZIONE DEI FATTI

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Nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi: sentenza del Tribunale di Lecce 2024

Nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi: sentenza del Tribunale di Lecce 2024 In un’epoca in cui le pratiche bancarie sono sotto costante scrutinio, una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 ha gettato luce su una questione cruciale: la validità delle clausole contrattuali nei rapporti tra banche e clienti. Questo caso solleva interrogativi intriganti sul delicato equilibrio tra libertà contrattuale e tutela dei consumatori. Quali sono i limiti entro cui le banche possono plasmare le condizioni dei loro contratti? E quando tali clausole diventano illegittime, violando i diritti dei clienti? Questa sentenza offre una prospettiva illuminante su tali quesiti spinosi. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Nel caso esaminato, un cliente aveva intrapreso un’azione legale contro una banca, contestando diverse clausole applicate al suo conto corrente avviato nel

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Nullità della clausola di rinvio agli usi di piazza per la determinazione dei tassi di interesse nei contratti bancari – sentenza Tribunale di Napoli 2024

Nullità della clausola di rinvio agli usi di piazza per la determinazione dei tassi di interesse nei contratti bancari – sentenza Tribunale di Napoli 2024 Nel febbraio 2024, il Tribunale di Napoli si è pronunciato su un caso riguardante la nullità delle clausole di rinvio agli usi bancari per la determinazione dei tassi di interesse applicati nei contratti di conto corrente. La questione, oggetto di un acceso dibattito giurisprudenziale, ha sollevato un interrogativo cruciale: è lecito permettere alle banche di ancorare i tassi di interesse a parametri potenzialmente insondabili e non trasparenti come gli “usi di piazza“? O tali clausole andrebbero dichiarate nulle per violazione dei principi di trasparenza e correttezza che devono permeare i rapporti tra istituti di credito e clientela? Questa sentenza offre una prospettiva illuminante sull’annosa controversia,

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Contratto di risparmio edilizio con mutuo immediato e promessa di mutuo edilizio: sentenza Tribunale di Roma 2024

Contratto di risparmio edilizio con mutuo immediato e promessa di mutuo edilizio: sentenza Tribunale di Roma 2024 Un cliente mutuatario ha contestato la validità di un’articolata operazione finanziaria posta in essere con una banca nel 2005, lamentando molteplici vizi nei contratti sottoscritti: un contratto di risparmio edilizio con promessa di mutuo di assegnazione, un mutuo immediato e un assenso all’iscrizione ipotecaria. A fronte di una pretesa nullità dei negozi per indeterminatezza, mancanza di trasparenza e causa illecita, si è sviluppata una interessante querelle giudiziaria. Ma può davvero ritenersi immeritevole di tutela, alla luce della più recente giurisprudenza, uno strumento finanziario alternativo al mutuo fondiario? La sentenza del Tribunale di Roma del 2024 aiuta a far luce sulle criticità di siffatte operazioni complesse. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Nel 2005 un cliente

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Obbligo di consegna documenti amministratore condominio: sentenza Tribunale Roma 2024

Obbligo di consegna documenti amministratore condominio: sentenza Tribunale Roma 2024 La cessazione dell’incarico di un amministratore di condominio può sollevare problematiche riguardo la consegna della documentazione contabile e patrimoniale dell’ente di gestione al nuovo amministratore. In una recente sentenza del 2024, il Tribunale di Roma ha affrontato questa delicata questione, fornendo importanti chiarimenti sugli obblighi dell’amministratore uscente. Il caso ha sollevato interrogativi cruciali: quali documenti deve consegnare l’ex amministratore? Quali sono le conseguenze in caso di inadempimento? La sentenza offre risposte illuminanti, gettando luce su un aspetto fondamentale della gestione condominiale. Non perderti l’analisi approfondita di questo rilevante provvedimento giurisprudenziale. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI DI CAUSA Il caso in esame riguarda un contenzioso tra un condominio e il suo ex amministratore, convenuto in giudizio per gravi irregolarità nella gestione. Secondo

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Impignorabilità unico immobile abitativo debitore: sentenza Tribunale Torino 2024

Impignorabilità unico immobile abitativo debitore: sentenza Tribunale Torino 2024 In una recente sentenza emessa nel 2024, il Tribunale di Torino ha affrontato un caso cruciale riguardante l’impignorabilità dell’abitazione del debitore ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 602/1973. Il provvedimento ha sollevato importanti questioni interpretative e ha offerto una prospettiva illuminante su un tema di grande rilevanza per i debitori e gli agenti della riscossione. La sentenza, frutto di un’attenta analisi dei fatti e del quadro normativo, ha gettato luce su aspetti controversi, fornendo una guida preziosa per la corretta applicazione della legge. Ma quali sono stati i fatti chiave del caso e come il Tribunale ha affrontato le sfide interpretative? Scoprilo in questo articolo approfondito, che esplora le intricate dinamiche della decisione e le sue implicazioni pratiche. INDICE ESPOSIZIONE DEI

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Responsabilità banca per prelievi non autorizzati: Tribunale di Milano 2024

Responsabilità banca per prelievi non autorizzati: Tribunale di Milano 2024 Nel 2024, il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza di grande rilevanza in tema di responsabilità delle banche per operazioni non autorizzate sui conti correnti dei clienti. Il caso riguardava una serie di prelievi illegittimi effettuati da un dipendente della banca sul conto di una società, utilizzando firme palesemente false sui moduli di prelievo. Nonostante l’evidente falsificazione, la banca aveva autorizzato tali operazioni, comportandosi con grave negligenza. Questo provvedimento giudiziario getta luce su un aspetto cruciale: quali sono gli obblighi delle banche nella tutela dei risparmi dei correntisti e nella prevenzione di prelievi non autorizzati? La sentenza analizzata rappresenta un punto di riferimento per comprendere l’estensione della responsabilità bancaria in casi simili, lasciando il lettore con la domanda: le

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Risarcimento danni da vaccino antipolio: sentenza Tribunale di Lecce 2022

Risarcimento danni da vaccino antipolio: sentenza Tribunale di Lecce 2022 Nel 2022, il Tribunale di Lecce ha emesso una sentenza che ha fatto discutere in materia di risarcimento danni da vaccino. Un caso emblematico che ha suscitato molte riflessioni sulle difficoltà probatorie connesse al riconoscimento del nesso causale tra somministrazione del vaccino e insorgenza di patologie gravi. Una vicenda dolorosa che ha coinvolto una famiglia costretta a portare avanti un’estenuante battaglia legale per vedere riconosciuti i propri diritti. Ma quali sono stati gli aspetti cruciali esaminati dai giudici? E quali le implicazioni per il futuro? Scopriamolo insieme in questo approfondimento… INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI DI CAUSA La vicenda trae origine dalla somministrazione dei vaccini antipolio e antidifterite effettuata nel maggio e giugno 1987 ad una bambina di pochi mesi. Secondo

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Validità della trascrizione immobiliare e dell’iscrizione ipotecaria: sentenza della Corte di Appello di Lecce del 2024

Validità della trascrizione immobiliare e dell’iscrizione ipotecaria: sentenza della Corte di Appello di Lecce del 2024 Quando si tratta di trascrizioni immobiliari e iscrizioni ipotecarie, l’esattezza dei dati relativi ai soggetti coinvolti e ai beni immobili è di fondamentale importanza. Una recente sentenza della Corte di Appello di Lecce del 2024 affronta questa tematica cruciale, analizzando un caso complesso in cui un’omissione nella nota di trascrizione ha dato origine a una controversia sulla validità dell’iscrizione ipotecaria effettuata da un istituto di credito. La sentenza offre un’analisi dettagliata dei principi giuridici applicabili e delle conseguenze derivanti da un’indicazione errata dei dati nella nota di trascrizione. Questo caso evidenzia l’importanza di una corretta pubblicità immobiliare e le ripercussioni che possono derivare da eventuali inesattezze o omissioni. Ma quali sono le implicazioni pratiche

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Indebiti previdenziali: recuperabili solo in caso di dolo? Sentenza 2024 del Tribunale di Lecce

Indebiti previdenziali: recuperabili solo in caso di dolo? Sentenza 2024 del Tribunale di Lecce Nell’intricato panorama giuridico italiano, una recente sentenza del Tribunale di Lecce del 2024 ha gettato una luce nuova sulla complessa questione della ripetibilità degli indebiti previdenziali. Secondo i dati dell’INPS, solo nel 2022 sono stati recuperati oltre 500 milioni di euro di prestazioni indebitamente erogate, sollevando interrogativi sulla tutela dei percettori di buona fede. Il caso affrontato dal Tribunale di Lecce riguarda una persona invalida che ha percepito per anni un assegno di invalidità a causa di un errore dell’ente previdenziale. La sentenza offre una prospettiva illuminante su come bilanciare l’interesse pubblico al recupero degli indebiti con la tutela dell’affidamento legittimo del percipiente incolpevole. Questo articolo esplorerà i dettagli del caso e le implicazioni della decisione

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Colpo di sonno al volante: chi è responsabile in caso di incidente?

Colpo di sonno al volante: chi è responsabile in caso di incidente? Nel mondo frenetico in cui viviamo, la guida può diventare un’attività rischiosa se non si presta la dovuta attenzione. Un colpo di sonno al volante può trasformarsi in una tragedia in pochi istanti, mettendo a repentaglio la vita del conducente, dei passeggeri e di altri utenti della strada. La recente sentenza del Tribunale di Cuneo (R.G. n. 2663/2021) affronta una situazione simile, analizzando le responsabilità e le conseguenze di un incidente stradale causato da un colpo di sonno. Questa sentenza rappresenta un punto di riferimento cruciale per comprendere le implicazioni legali e i rischi associati a tale fenomeno. Ma cosa stabilisce esattamente questa sentenza? Quali sono i fattori determinanti che influenzano il risarcimento dei danni in casi simili?

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MODELLO Contratto di assunzione di prestatore di lavoro domestico (badante) convivente

MODELLO Contratto di assunzione di prestatore di lavoro domestico (badante) convivente tra Datore di lavoro: (Nome e Cognome)_______________________________ Nato il __________________ a ____________________ Indirizzo: ______________________________________ Documento: Tipo_________________n.____________ valida sino al________________ rilasciata da ____________________ Codice Fiscale: ________________________________ e Lavoratore: (Nome e Cognome)_______________________________ Nato il _________________ in ____________________ Documento: Tipo_________________ n.____________ valida sino al_______________rilasciata da _____________________ Codice Fiscale: ________________________________ Le comunico l’assunzione alle mie dipendenze a decorrere dal ________________ [data inizio] con contratto a tempo indeterminato, in qualità di prestatore di lavoro domestico convivente presso la mia abitazione sita in _____________________[indirizzo]. Il rapporto di lavoro sarà regolato in base alle seguenti condizioni: Per quanto concerne ferie e permessi retribuiti: si precisa che giusto quanto stabilito dal CCNL applicato al rapporto di lavoro, il numero di giorno di ferie a Lei spettanti è

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Restituzione immobile in comodato per esigenze familiari

Restituzione immobile in comodato per esigenze familiari Quando si tratta di un comodato di immobile concesso per soddisfare le esigenze della famiglia del comodatario, da un lato, c’è il comodante che desidera riottenere la disponibilità del bene concesso in godimento, dall’altro, vi è il comodatario che cerca di proteggere i bisogni della propria famiglia. Come risolvere questo conflitto di interessi? La sentenza del Tribunale di Milano offre una prospettiva illuminante sul delicato equilibrio da trovare. Preparatevi a esplorare le sfumature di una delle fattispecie più controverse del diritto civile, dove gli interessi personali si intrecciano con i valori familiari tutelati dall’ordinamento. Scoprirete come i giudici affrontano questa sfida, bilanciando attentamente le ragioni di entrambe le parti. INDICE 1. La natura del comodato: un contratto flessibile e gratuito Il comodato è

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La prova della cessione dei crediti in blocco: i nuovi oneri alla luce della sentenza 2024 della Cassazione

La prova della cessione dei crediti in blocco: i nuovi oneri alla luce della sentenza 2024 della Cassazione Nelle operazioni di cartolarizzazione, la cessione in blocco dei crediti rappresenta uno strumento fondamentale per le banche e gli istituti finanziari per rinvigorire la propria liquidità. Tuttavia, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha gettato nuova luce sugli oneri probatori che gravano sulla società cessionaria quando intende agire per il recupero di un singolo credito oggetto della cessione in blocco. Scopriamo insieme le implicazioni di questo importante provvedimento e come potrebbe cambiare lo scenario normativo e giurisprudenziale in materia. INDICE 1. La cessione dei crediti in blocco: quadro normativo La cessione dei crediti in blocco è disciplinata dall’art. 58 del D.Lgs. 385/1993 (Testo Unico Bancario – TUB), che definisce la “cartolarizzazione

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APE errata: quando il certificato energetico comporta la riduzione del prezzo

APE errata: quando il certificato energetico comporta la riduzione del prezzo Nell’acquisto di un immobile, la certificazione energetica riveste un ruolo cruciale nel determinare il valore dell’investimento e le spese future per il mantenimento dell’edificio. Tuttavia, cosa accade quando l’attestato di prestazione energetica (APE) fornito dal venditore si rivela errato o non conforme alla normativa vigente? Una recente sentenza del Tribunale di Lecce (n. 1570/2024) affronta questo spinoso problema, aprendo nuovi scenari su un tema di fondamentale importanza per gli acquirenti di immobili. La questione sollevata è delicata e ha implicazioni sostanziali per entrambe le parti coinvolte nella compravendita immobiliare. Da un lato, l’acquirente potrebbe trovarsi a dover affrontare costi energetici superiori a quelli previsti, con conseguente deprezzamento dell’investimento. Dall’altro, il venditore potrebbe essere chiamato a rispondere delle proprie azioni,

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MODELLO Atto di citazione per convalida di licenza per finita locazione (art. 657 c.p.c.)

MODELLO Atto di citazione per convalida di licenza per finita locazione (art. 657 c.p.c.) La corretta redazione dell’atto di citazione per la convalida della licenza per finita locazione riveste un’importanza cruciale. Questo atto, infatti, soggetto alle recenti modifiche introdotte dal Decreto del Ministro della Giustizia 7 agosto 2023, n. 110, non solo deve rispettare i nuovi criteri di formattazione e i limiti dimensionali prestabiliti, ma richiede anche una puntuale indicazione di specifici elementi sostanziali. In particolare, è necessario inserire espressamente le date della disdetta del contratto di locazione, che impedisce il rinnovo tacito, e della cessazione del rapporto per cui si richiede la convalida, pena l’inammissibilità della domanda. Inoltre, per scongiurare eccezioni dilatorie e assicurare l’eventuale giudicato sostanziale sull’esistenza e qualificazione della locazione, l’atto deve riportare gli elementi essenziali del

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Adulterio causa di addebito separazione? La Cassazione 2024 fa chiarezza

Adulterio causa di addebito separazione? La Cassazione 2024 fa chiarezza Con la sentenza n. 11394/2024, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi su uno dei nodi più delicati del diritto di famiglia: a quali condizioni l’adulterio di un coniuge può essere considerato causa di intollerabilità della convivenza e quindi giustificare l’addebito della separazione a suo carico? Il matrimonio è un istituto che lega due persone. Eppure, non sempre le cose vanno come previsto, e a volte la convivenza diventa insostenibile. In questi casi, la legge prevede la possibilità di chiedere la separazione personale dei coniugi, ma a quali condizioni e con quali conseguenze? Uno dei fattori chiave è l’addebito della separazione, ovvero l’attribuzione della responsabilità della rottura del vincolo coniugale a uno dei due partner. E quando entrano in

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L’obbligo di consegna del foglio informativo ai sottoscrittori di Buoni Fruttiferi postali

L’obbligo di consegna del foglio informativo ai sottoscrittori di Buoni Fruttiferi postali INTRODUZIONE Nel dedalo delle norme e delle sentenze, una questione fondamentale emerge come un faro guida: l’obbligo di consegna del foglio informativo ai sottoscrittori di prodotti finanziari. Una recente sentenza del Tribunale di Monza, relativa ai buoni fruttiferi postali, getta luce su questo aspetto cruciale, analizzando le conseguenze dell’inadempimento di tale obbligo da parte di Poste Italiane S.p.A. Il caso ruota attorno alla sottoscrizione di buoni fruttiferi postali avvenuta nel 2002, con i sottoscrittori che lamentano la mancata consegna del foglio informativo contenente le condizioni dei buoni, inclusa la loro durata. Quando, vent’anni dopo, i titolari si presentano per riscuotere le somme dovute, si sentono opporre la prescrizione. La sentenza affronta il nodo gordiano della responsabilità di Poste

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Pignoramento presso terzi: l’obbligo di notifica dell’avviso di iscrizione ex art. 543 c.p.c. a ruolo entro l’udienza di comparizione

Pignoramento presso terzi: l’obbligo di notifica dell’avviso di iscrizione ex art. 543 c.p.c. a ruolo entro l’udienza di comparizione La procedura di pignoramento presso terzi è stata oggetto di alcune modifiche normative volte a garantire una maggiore certezza e speditezza. Una novità particolarmente rilevante riguarda l’obbligo per il creditore di notificare al debitore e al terzo pignorato, entro la data dell’udienza di comparizione indicata nell’atto di pignoramento, l’avviso di avvenuta iscrizione a ruolo del procedimento. Questa formalità, introdotta con la riforma del 2021, ha una ratio ben precisa: rendere edotti i soggetti coinvolti dell’effettiva pendenza del procedimento, evitando immobilizzazioni inutili di somme e garantendo il pieno contraddittorio. Tuttavia, sorge una questione cruciale: cosa accade se l’udienza indicata nell’atto di pignoramento viene rinviata d’ufficio a data successiva? In tal caso, l’avviso

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Come evitare il pignoramento della casa per mutuo non pagato: guida definitiva

Come evitare il pignoramento della casa per mutuo non pagato: guida definitiva Il mancato pagamento delle rate del mutuo può portare alla perdita della casa, l’abitazione principale oggetto di pignoramento. Una prospettiva terribile che però non è inevitabile. Esistono diverse soluzioni alternative che questa guida definitiva esplorerà nel dettaglio, per aiutarti a evitare il pignoramento e preservare il tetto sotto il quale vivi. Acquistando questa preziosa risorsa, scoprirai tutte le opzioni legali a tua disposizione quando non riesci più a pagare il mutuo. Dalle sospensioni delle rate tramite il Fondo di Solidarietà alle trattative per un saldo e stralcio, dalla gestione della crisi da sovraindebitamento alla conversione del pignoramento, questa guida ti fornirà riferimenti normativi, esempi pratici e indicazioni giurisprudenziali per affrontare al meglio questa difficile sfida. Ma non è

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Debiti tributari del defunto: cosa devono pagare gli eredi e come evitare sanzioni

Debiti tributari del defunto: cosa devono pagare gli eredi e come evitare sanzioni Quando una persona muore, i suoi beni vengono trasferiti agli eredi designati. Ma insieme ai beni, possono trasmettersi anche i debiti, inclusi quelli tributari con il Fisco. È un aspetto delicato che può comportare gravi conseguenze finanziarie per gli eredi, se non gestito correttamente. Ci sono però alcune importanti eccezioni e strategie legali che possono essere adottate per tutelarsi. Ad esempio, le sanzioni tributarie non sono trasmissibili, mentre i debiti principali sì. E con l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario è possibile limitare la propria responsabilità patrimoniale. Ma quali sono esattamente le regole da seguire? Come devono comportarsi gli eredi di fronte a cartelle esattoriali o avvisi di accertamento intestati al defunto? Prosegui nella lettura per scoprire la

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MODELLO Contratto di locazione breve di immobile ad uso turistico

MODELLO Contratto di locazione breve di immobile ad uso turistico Contratto di locazione abitativa per finalità turistica (art. 1, comma 2, lett. c), L. n. 431/1998) Guida al Contratto di Locazione Abitativa per Finalità Turistica Questa guida riassume le principali normative relative ai contratti di locazione abitativa per finalità turistica, ma è sempre consigliabile consultare un esperto per una corretta interpretazione e applicazione delle leggi vigenti. Contratto di locazione breve di immobile ad uso turistico (Ai sensi dell’art. 1, comma 2, lettera c, Legge 9 dicembre 1998, n. 431) Con la seguente scrittura privata, da valere a tutti gli effetti di legge, tra: Il sig. …………………………, nato a ………………………….. il ………………………….., codice fiscale ………………………….. e residente presso………………………….. (d’ora in avanti “locatore” o “parte locatrice“) e Il sig. …………………………, nato a

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Mutuo fondiario: esecuzione forzata, titolo esecutivo e limiti all’esonero dalla notifica

Mutuo fondiario: esecuzione forzata, titolo esecutivo e limiti all’esonero dalla notifica La disciplina del credito fondiario contenuta nell’art. 41 del Testo Unico Bancario (T.U.B.) presenta profili di specialità sin dalla fase iniziale del processo esecutivo, in particolare l’esonero dell’obbligo di notificazione del titolo contrattuale esecutivo. Tale istituto, volto a semplificare e accelerare l’avvio delle procedure di escussione della garanzia ipotecaria, ha subito negli anni recenti importanti evoluzioni giurisprudenziali che ne hanno delineato i presupposti applicativi e i limiti. Il mutuo fondiario come titolo esecutivo Il contratto di mutuo fondiario costituisce titolo esecutivo stragiudiziale ai sensi dell’art. 474, 2° comma, n. 3, c.p.c. Ciò consente al creditore fondiario di intraprendere o intervenire in una procedura espropriativa assistito dal privilegio della garanzia ipotecaria. Ai sensi dell’art. 2855, 1° comma, c.c., il privilegio

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Responsabilità Sanitaria e Consenso Informato: Tribunale di Ancona 2024

Responsabilità Sanitaria e Consenso Informato: Tribunale di Ancona 2024 Nella complicata e talvolta controversa sfera della responsabilità medica, le dinamiche che portano al risarcimento dei danni sono spesso intricate e meritevoli di approfondimento. Una recente sentenza del Tribunale di Ancona offre uno spaccato illuminante su tali questioni, gettando luce sugli obblighi dei professionisti sanitari e sui diritti dei pazienti. Qual è il ruolo del consenso informato nella pratica medica? Quando può essere ravvisata la responsabilità del medico e della struttura ospedaliera? E come vengono valutati i danni, sia di natura patrimoniale che non patrimoniale? Questo articolo si propone di esplorare tali interrogativi attraverso un’attenta analisi della pronuncia, offrendo spunti preziosi per chiunque si trovi ad affrontare simili sfide legali. Indice Esposizione dei Fatti di Causa La sentenza in esame riguarda

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Assegnazione della casa familiare: quando il figlio maggiorenne diventa economicamente autonomo

Assegnazione della casa familiare: quando il figlio maggiorenne diventa economicamente autonomo La disgregazione di una famiglia è sempre un evento difficile da affrontare, soprattutto quando ci sono in ballo i diritti e il benessere dei figli. Una delle principali questioni da risolvere in questi casi è quella dell’assegnazione della casa familiare – quella dimora che per anni è stata il fulcro della vita domestica. Ma fino a quando il genitore convivente può mantenere questo diritto di godimento sull’abitazione? E cosa succede quando il figlio, pur maggiorenne, continua a vivere sotto lo stesso tetto? In questo articolo esploreremo in dettaglio le importanti implicazioni giuridiche legate all’assegnazione della casa familiare, analizzando una recente sentenza della Cassazione Civile che ha chiarito i confini di questo istituto. Scopriremo come l’interesse preminente dei figli minori

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Ammortamento alla francese – scopri i costi occulti e proteggi il tuo patrimonio

Ammortamento alla francese – scopri i costi occulti e proteggi il tuo patrimonio Quando si tratta di contratti di finanziamento, i consumatori devono prestare molta attenzione alle insidie nascoste nelle clausole contrattuali. Uno degli aspetti più critici riguarda la scelta del piano di ammortamento e del regime di capitalizzazione degli interessi. L’utilizzo di un piano di ammortamento “alla francese” combinato con un regime di capitalizzazione composta degli interessi può infatti comportare un aumento del costo finale del finanziamento anche superiore al 30% rispetto ad altre tipologie di ammortamento. In questa guida approfondita, ti mostreremo come riconoscere e contrastare queste pratiche illegali, analizzando nel dettaglio il quadro normativo e la giurisprudenza rilevante. Acquisirai gli strumenti necessari per tutelare i tuoi diritti e non farti sorprendere dai costi occulti nascosti nei contratti

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Mutuo Solutorio: Validità e Limiti – Analisi di una Sentenza Chiave

Il Mutuo Solutorio: Tra Validità e Nullità Il mutuo solutorio rappresenta un istituto complesso e dibattuto nell’ambito del diritto bancario, suscitando interrogativi sulla sua legittimità e sugli effetti giuridici che produce. Una recente sentenza del Tribunale di Brindisi getta luce su questo tema, offrendo indicazioni preziose per gli avvocati chiamati a gestire simili controversie. Attraverso un’attenta analisi dei fatti di causa e delle argomentazioni giuridiche, emergeranno i principi cardine che governano la validità del mutuo solutorio e le condizioni in cui può essere dichiarato nullo. Esplorando le sfumature di questa pronuncia, sarà possibile comprendere meglio le implicazioni legali di tale istituto e le strategie più efficaci per tutelare i diritti dei clienti bancari.

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Come tutelare il patrimonio familiare e la quota di legittima: strategie testamentarie vincenti

Come tutelare il patrimonio familiare e la quota di legittima: strategie testamentarie vincenti La successione ereditaria rappresenta spesso una sfida delicata per le famiglie, soprattutto quando entrano in gioco i diritti dei legittimari. Come può un testatore tutelare la propria volontà senza infrangere le norme sulla quota di legittima? Questa domanda è al centro di un dibattito giuridico complesso, dove l’esigenza di preservare il patrimonio familiare si scontra con i diritti garantiti dalla legge. Nell’articolo che segue, esploreremo le soluzioni offerte dalla giurisprudenza e dalla dottrina per consentire al testatore di disporre dei propri beni mantenendo intatta la quota riservata ai legittimari. Scopriremo le strategie testamentarie vincenti per tutelare il vostro patrimonio, senza rinunciare alla libertà di disporre. La Successione Necessaria e la Quota di Legittima Fondamento e Natura della

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La Revocabilità della Donazione per Ingratitudine: Cassazione n. 3811/2024

La Revocabilità della Donazione per Ingratitudine: Cassazione n. 3811/2024 La revocabilità di una donazione per ingratitudine rappresenta un argomento di estrema rilevanza nel diritto civile, sollevando importanti questioni in merito alla tutela del donante e all’interpretazione dei requisiti necessari per far scattare tale istituto. La recente sentenza della Cassazione Civile, Sez. II, n. 3811 del 12 febbraio 2024, getta nuova luce su questo delicato tema, fornendo preziosi chiarimenti sulla natura e sui presupposti dell’ingiuria grave richiesta dall’art. 801 c.c. Ma quali sono i confini dell’ingratitudine del donatario? E come deve essere valutato il suo comportamento affinché possa legittimare la revoca della donazione? In fatto Nel 2002, P trasferisce un immobile di sua proprietà alla sorella A, che si obbliga ad assisterlo senza alcun corrispettivo. Lamentando che A non aveva adempiuto

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La tutela del consumatore contro l’illegittima sospensione della fornitura di gas: una vittoria in Appello

La tutela del consumatore contro l’illegittima sospensione della fornitura di gas: una vittoria in Appello Nel 2020, il Tribunale di Lecce si è pronunciato su un caso riguardante l’illegittima sospensione della fornitura di gas da parte di Enel Energia S.p.A. nei confronti di una famiglia residente in città. Ma come si è risolta questa vicenda? E quali sono gli aspetti più rilevanti per la tutela dei diritti dei consumatori? Analizziamo nel dettaglio la sentenza di secondo grado, che ha riformato la decisione di primo grado, riconoscendo importanti principi a tutela del cliente finale. Esposizione dei fatti di causa La vicenda trae origine da una causa civile instaurata dalla cliente contro Enel Energia S.p.A. La signora aveva convenuto in giudizio l’azienda fornitrice di gas, lamentando l’illegittima sospensione della fornitura presso la

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Tribunale di Lecce: nullo il testamento con scrittura contraffatta

Tribunale di Lecce: nullo il testamento con scrittura contraffatta Nel 2024, il Tribunale di Lecce ha emanato una sentenza rilevante in materia di diritto successorio, affrontando il delicato tema della nullità di un testamento olografo. Ma cosa succederebbe se, al momento di aprire le ultime volontà di un defunto, emergessero dubbi sull’autenticità della scrittura? Immaginate di essere gli eredi legittimi e di vedervi sottratti i beni spettanti a causa di un testamento di dubbia provenienza. Come potreste tutelarvi? Normativa Secondo l’art. 606 del Codice Civile, “Il testamento è nullo quando manca l’autografia o la sottoscrizione nel caso di testamento olografo, ovvero manca la redazione per iscritto, da parte del notaio, delle dichiarazioni del testatore o la sottoscrizione dell’uno o dell’altro, nel caso di testamento per atto di notaio. Per ogni

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Obbligo iscrizione Gestione separata INPS per architetti e ingegneri: Cassazione n. 22056/2023

Obbligo iscrizione Gestione separata INPS per architetti e ingegneri: Cassazione n. 22056/2023 Con l’ordinanza interlocutoria n. 22056 del 24 luglio 2023, la Corte di Cassazione ha sollevato una questione di legittimità costituzionale riguardante l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata INPS per architetti e ingegneri. La sentenza, che analizza una complessa vicenda processuale, solleva importanti interrogativi sul regime previdenziale di queste categorie professionali e sull’applicazione delle sanzioni per l’omessa iscrizione. In questa approfondita analisi, esploreremo i punti salienti dell’ordinanza e le conseguenze potenziali della decisione della Corte Costituzionale. Massima “…questa Corte ha motivo di dubitare, in riferimento all’art. 3 Cost., della legittimità costituzionale dell’art. 18, comma 12, d.l. n. 98/2011, cit., nella parte in cui non prevede che anche gli ingegneri e gli architetti, che non possono iscriversi all’INARCASSA per essere

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La prova della simulazione nel contratto di compravendita per lesione della legittima

La prova della simulazione nel contratto di compravendita per lesione della legittima La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6386 del 2024, ha affrontato un caso complesso riguardante la simulazione di un contratto di compravendita immobiliare, dissimulante una donazione, nell’ambito di un’azione di riduzione proposta dai legittimari lesi nella quota di riserva. La decisione, che ha rigettato il ricorso presentato dagli attori, offre interessanti spunti di riflessione sulla portata dell’art. 1417 c.c. e sulla legittimazione dei legittimari a fornire la prova della simulazione mediante presunzioni. Massima “(l)’erede legittimario che agisca per l’accertamento della simulazione di una vendita compiuta dal “de cuius”, siccome dissimulante una donazione (…) assume, rispetto ai contraenti, la qualità di terzo – con conseguente ammissibilità della prova testimoniale o presuntiva senza limiti o restrizioni – quando

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Divorzio: revisione dell’assegno e incidenza della revoca dell’assegnazione della casa familiare

Divorzio: revisione dell’assegno e incidenza della revoca dell’assegnazione della casa familiare La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7961 del 25/03/2024, si è pronunciata sulla rilevanza della revoca dell’assegnazione della casa familiare ai fini della revisione dell’assegno di divorzio ex art. 9 legge n. 898/1970. La vicenda trae origine dal contenzioso tra due ex coniugi in merito all’aumento dell’assegno divorzile richiesto dalla moglie a seguito della revoca dell’assegnazione della casa coniugale di proprietà esclusiva del marito. La sentenza affronta il tema cruciale delle circostanze che possono integrare “giustificati motivi” per la revisione delle condizioni economiche stabilite al momento del divorzio, offrendo importanti chiarimenti sulla valutazione delle sopravvenienze patrimoniali delle parti. Massima risolutiva principale “In tema di revisione delle condizioni di divorzio, costituisce sopravvenienza valutabile, ai fini dell’accertamento dei giustificato motivi

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Come calcolare il danno da perdita della capacità lavorativa specifica: guida pratica

Come calcolare il danno da perdita della capacità lavorativa specifica: guida pratica Il calcolo del danno da perdita della capacità lavorativa specifica rappresenta uno degli aspetti più complessi nella valutazione dei danni da lesioni personali. Questa guida analizza una sentenza illuminante della Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha fatto definitiva chiarezza sui criteri da applicare. Basandosi sugli orientamenti della Cassazione, l’articolo illustra passo-passo la procedura per quantificare in modo scientifico e oggettivo questo tipo di danno patrimoniale futuro. Vengono esaminati i fattori da considerare, i coefficienti da utilizzare e viene fornito un esempio pratico di calcolo. Per gli operatori del diritto, consulenti tecnici e quanti desiderano approfondire la materia, questo articolo costituisce una risorsa indispensabile per determinare correttamente il risarcimento spettante in caso di compromissione della capacità lavorativa. La

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Responsabilità medica e limitazione rivalsa ASL: Cassazione 2023

Responsabilità medica e limitazione rivalsa ASL: Cassazione 2023 La responsabilità medica e la rivalsa delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) sono temi di grande rilevanza nel panorama giuridico italiano. Quando un paziente subisce danni a seguito di un intervento chirurgico, la questione della ripartizione delle responsabilità tra la struttura sanitaria e il medico curante diventa cruciale. La recente ordinanza della Corte di Cassazione del 2023 ha gettato nuova luce su questo delicato equilibrio, ridefinendo i criteri per la limitazione della rivalsa dell’ASL nei confronti del professionista coinvolto. Questo articolo approfondisce i dettagli di questa decisione, offrendo una prospettiva legale approfondita e di grande valore per chiunque sia interessato a comprendere le implicazioni pratiche di questa importante sentenza.

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Specificità della contestazione disciplinare: Cassazione 2024

Specificità della contestazione disciplinare: Cassazione 2024 In un mondo lavorativo in continua evoluzione, la tutela dei diritti dei lavoratori assume un ruolo cruciale. Tra questi diritti, uno dei più preziosi è senza dubbio il diritto di difesa, che trova il suo fulcro nella contestazione disciplinare specifica. La recente sentenza della Corte di Cassazione 2024 ha ribadito con forza questo principio, ponendolo come punto di riferimento imprescindibile per garantire l’equità e la trasparenza nei rapporti di lavoro. Ma cosa si intende esattamente per “specificità della contestazione disciplinare“? E perché questa questione riveste un’importanza così decisiva? In questo articolo approfondiremo le implicazioni di questa sentenza, esplorando le sue conseguenze pratiche e le sue ricadute sul delicato equilibrio tra datore di lavoro e dipendente.

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Donazioni ai figli conviventi: quando ledono la legittima? La Cassazione chiarisce con la sentenza n. 18814/2023

Donazioni ai figli conviventi: quando ledono la legittima? La Cassazione chiarisce con la sentenza n. 18814/2023 Cassazione Civile, Sez. II, ordinanza 4 luglio 2023, n. 18814 “Al fine di ravvisare presuntivamente la sussistenza di plurime donazioni di somme di denaro fatte dalla madre alla figlia convivente, soggette all’obbligo di collazione ereditaria ed alla riduzione a tutela della quota di riserva degli altri legittimari, tratte dalla differenza tra i redditi percepiti dalla de cuius durante il periodo di convivenza e le spese ritenute adeguate alle condizioni di vita della stessa, occorre considerare in che misura tali elargizioni potessero essere giustificate dall’adempimento di obbligazioni nascenti dalla coabitazione e dal legame parentale, e dunque accertare che ogni dazione fosse stata posta in essere esclusivamente per spirito di liberalità”. La questione delle donazioni tra

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Assegno di mantenimento: quando si può chiedere la restituzione? Cassazione 2024

L’ordinanza n. 4715/2024 della Cassazione stabilisce che la rinuncia all’assegno di mantenimento in appello non pregiudica la domanda di revoca per il periodo pregresso e che l’accertamento dell’insussistenza originaria dei presupposti comporta la ripetibilità delle somme, salvo specifiche eccezioni legate alla situazione economica delle parti.

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Sentenza Cassazione n. 2438/2024: valore probatorio del CID

Sentenza Cassazione n. 2438/2024: valore probatorio del CID Cassazione, ordinanza n. 2438 del 25/01/2024 “In materia di responsabilità da sinistro stradale, ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo di constatazione amichevole d’incidente (cosiddetto C.I.D.) deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio; varrà in particolare sottolineare come sia stata fatta salva – nella giurisprudenza della Suprema Corte – la possibilità per il giudice di merito di accertare che la dichiarazione resa nel modulo di contestazione amichevole di incidente sia incompatibile con la dinamica del sinistro, e ciò proprio alla luce dell’entità dei danni riportati dai veicoli, della situazione dei luoghi, ecc. La verifica di tale incompatibilità logica si pone come una sorta di

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Il consenso informato nella legge 219/2017: profili applicativi e risarcimento del danno

Il consenso informato nella legge 219/2017: profili applicativi e risarcimento del danno Introduzione La Legge n. 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018, ha significativamente delineato il panorama normativo riguardante il consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) nell’ambito sanitario. Questo intervento legislativo, complementare alla riforma della responsabilità professionale medica avviata con la Legge Gelli-Bianco, ha apportato innovazioni sostanziali su tre fronti principali. In primo luogo, ha stabilito il consenso libero ed informato come requisito fondamentale per l’atto medico, enfatizzando il diritto del paziente alla piena consapevolezza delle decisioni che lo riguardano. In secondo luogo, ha imposto al medico l’obbligo di alleviare le sofferenze del paziente, includendo la gestione appropriata del dolore. Infine, ha introdotto la possibilità di formulare disposizioni anticipate di trattamento,

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Prescrizione risarcimento danni eredi da malattia professionale: quando inizia a decorrere?

Prescrizione risarcimento danni eredi da malattia professionale: quando inizia a decorrere? Cassazione civile, Sez. lav., 19 maggio 2023, n. 13806 “In materia di malattia professionale contratta nel corso del rapporto di lavoro dal ‘‘de cuius’’, da cui sia derivato il decesso di quest’ultimo, la prescrizione del diritto dei superstiti al risarcimento del danno, sia ‘‘iure hereditatis’’ che ‘‘iure proprio’’, decorre dal momento della conoscenza o conoscibilità, da parte dei medesimi – secondo il metro dell’ordinaria diligenza, tenuto conto della diffusione delle conoscenze scientifiche –, della malattia, quale danno ingiusto conseguente al comportamento illegittimo del datore, e del carattere professionale della stessa, che deve necessariamente comprendere la conoscenza (o possibilità di conoscenza) della presenza dell’agente nocivo nell’ambito del processo lavorativo e dell’esposizione ad esso del lavoratore con modalità tali da poter

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La Sostituzione testamentaria: Cassazione, sentenza n. 5487/2024

La Sostituzione testamentaria: Cassazione, sentenza n. 5487/2024 Massima “In tema di successione testamentaria, la sostituzione deve essere oggetto di un’esplicita disposizione del testatore, il quale provvede ad una designazione in subordine per il caso in cui l’istituito non possa acquistare l’eredità o il legato; in tale ipotesi, è lo stesso testatore ad indicare il criterio di soluzione per il caso in cui il designato alla successione non possa o non voglia succedere, prevalendo sia sulla rappresentazione che sull’accrescimento”. La sostituzione testamentaria rappresenta una delle più intricate e interessanti figure giuridiche nell’ambito del diritto successorio italiano. Disciplinata principalmente dagli articoli 688 e seguenti del Codice Civile italiano, essa offre al testatore la possibilità di pianificare la destinazione dei propri beni anche dopo la propria morte, introducendo elementi di flessibilità e personalizzazione

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Assegno di mantenimento: i principi della Cassazione per una quantificazione equa (n. 6455/2024)

Assegno di mantenimento: i principi della Cassazione per una quantificazione equa (n. 6455/2024) Cassazione, ordinanza n. 6455 del 12/03/2024 “La quantificazione dell’assegno di mantenimento, previsto in favore del figlio, deve tenere conto non solo delle “rispettive sostanze”, ma anche della capacità di lavoro, professionale o casalingo, di ciascun coniuge, con espressa valorizzazione, oltre che delle risorse economiche individuali, anche delle accertate potenzialità reddituali, in uno con la considerazione delle esigenze attuali del figlio, nonché dei tempi di permanenza dello stesso presso ciascuno dei genitori e della valenza economica dei compiti domestici e di cura da loro assunti. Inoltre, la formazione di una nuova famiglia e la nascita di figli con il nuovo partner, pur non determinando automaticamente una riduzione degli oneri di mantenimento dei figli nati dalla precedente unione, deve

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Avvocato per Cancellazione CRIF: Avv. Cosimo Montinaro

Avvocato per Cancellazione CRIF: Avv. Cosimo Montinaro Introduzione Se ti trovi nella situazione di avere il tuo nominativo inserito nella Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF), sai quanto sia importante agire tempestivamente per garantire la cancellazione e ripristinare la tua affidabilità finanziaria. In questo articolo, esploreremo cosa significa essere segnalati alla CRIF, quali sono le conseguenze e come puoi affrontare efficacemente questa situazione con l’aiuto di un esperto legale come l’Avv. Cosimo Montinaro. Cosa Significa Essere Segnalati alla CRIF La CRIF è una società privata che gestisce il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC), una banca dati dove vengono registrati i nominativi di persone fisiche e giuridiche che hanno in corso finanziamenti o che non sono in regola con i pagamenti delle rate. Essere segnalati alla CRIF può avere conseguenze significative

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Sentenza Tribunale Milano: i rider sono lavoratori subordinati

Sentenza Tribunale Milano: i rider sono lavoratori subordinati Sentenza Tribunale Milano: i rider sono lavoratori subordinati. Ecco cosa significa per il loro futuro e quali sono le implicazioni per i loro diritti. Articolo di approfondimento sul caso “Pazienza – N.C.M. e altri c. U.E.I. S.r.l.” e le sue implicazioni per il mondo del lavoro. Introduzione Nel panorama sempre più dominato dall’economia digitale, il fenomeno dei rider ha suscitato notevole interesse e dibattito in ambito giuridico e sindacale. La recente sentenza del Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, datata 28 settembre 2023 e relativa al caso “Pazienza – N.C.M. e altri c. U.E.I. S.r.l.“, fornisce un’importante delucidazione sulla qualificazione del rapporto di lavoro dei rider. La disputa giuridica La sentenza nasce dalle accuse delle organizzazioni sindacali ricorrenti nei confronti della società convenuta,

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Assicurazione responsabilità civile medica: sentenza Corte Costituzionale

Assicurazione responsabilità civile medica: sentenza Corte Costituzionale La recente decisione della Corte Costituzionale, n. 182 del 28 settembre 2023, relativa alle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 83 del codice di procedura penale (c.p.p.), ha sollevato un dibattito significativo nell’ambito della responsabilità civile medica. Nel caso specifico, un medico è stato imputato per lesioni nei confronti di un neonato, portando alla luce una serie di questioni legate alla sua assicurazione obbligatoria prevista dalla Legge n. 24 del 8 marzo 2017. La parte civile ha chiamato in causa la struttura sanitaria come responsabile civile, mentre l’imputato ha richiesto l’autorizzazione per citare la propria assicurazione, al fine di essere tutelato da eventuali condanne risarcitorie. La controversia si è concentrata sull’interpretazione dell’art. 83 c.p.p., il quale non permetteva all’imputato di citare direttamente la propria

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Il nuovo quadro normativo sul colpo di frusta

Il nuovo quadro normativo sul colpo di frusta Premessa Il colpo di frusta è una lesione cervicale che può verificarsi a seguito di un incidente stradale, in particolare a causa di un tamponamento. Negli ultimi anni, questa tipologia di lesione ha attirato l’attenzione dei legislatori e delle compagnie assicurative, in quanto spesso associata a controversie e richieste di risarcimento danni. Siffatta lesione, come noto, sfugge da qualsiasi attendibile misurazione scientifica – con la sola eccezione delle fattispecie più particolari involgenti un’analisi cinematica o ergonomica del caso – sicché la sua valutazione e relativa liquidazione è spesso rimessa alla sommaria equità del giudice Le recenti riforme Le recenti riforme in materia di microlesioni, tra cui il colpo di frusta, hanno introdotto alcune novità significative: Efficacia e criticità delle nuove disposizioni Le

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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: la Cassazione ribadisce l’obbligo di repechage

Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: la Cassazione ribadisce l’obbligo di repechage Cass. civ., Sez. lavoro, Ordinanza, 30/01/2024, n. 2739 MASSIMA “In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo dovuto a soppressione del posto di lavoro in seguito ad un processo di riorganizzazione aziendale, il datore, prima di intimare il recesso, è tenuto a ricercare possibili situazioni alternative e, ove le stesse comportino l’assegnazione a mansioni inferiori, a prospettare al prestatore il demansionamento, in attuazione del principio di correttezza e buona fede, potendo recedere dal rapporto solo ove la soluzione alternativa non venga accettata dal lavoratore (Nel caso di specie, nel ribadire l’enunciato principio, la Suprema Corte ha cassato con rinvio la sentenza impugnata, in quanto, nella circostanza, la corte territoriale, nel respingere, in riforma della pronuncia di primo grado, l’impugnativa

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Assegno di mantenimento ed eredità ricevuta dal coniuge

Assegno di mantenimento ed eredità ricevuta dal coniuge La Cassazione Civile, con la sentenza n. 5242 del 29 febbraio 2024 (testo integrale in calce), ha stabilito un importante precedente in materia di assegno di mantenimento per i figli in caso di separazione coniugale. La decisione riforma una precedente sentenza della Corte d’appello di Venezia e introduce nuovi criteri per la valutazione delle risorse patrimoniali dei coniugi. Analisi del caso: Rilevanza legale e pratica: Conclusione: La sentenza n. 5242/2024 rappresenta un passo avanti nella tutela dei figli in caso di separazione. L’introduzione di criteri più rigorosi per la valutazione delle risorse patrimoniali garantisce un calcolo dell’assegno di mantenimento più equo e trasparente, favorendo il benessere dei figli e la loro crescita serena. Avv. Cosimo Montinaro (avvocato diritto di famiglia) Cass. civ.,

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L’azione di riduzione nelle successioni

L’azione di riduzione nelle successioni Nel complesso panorama delle successioni ereditarie, l’azione di riduzione riveste un ruolo di fondamentale importanza, delineando i confini delle quote ereditarie riservate e disponibili. Per comprendere appieno le caratteristiche di tale azione, è necessario esaminare preliminarmente concetti quali la quota ereditaria riservata, la porzione legittima e la quota disponibile. Ogni patrimonio ereditario è diviso concettualmente in due parti: una disponibile, soggetta alla libera disposizione mediante testamento o donazione, e un’altra indisponibile, riservata ai legittimari secondo il codice civile italiano (art. 536 c.c.). Questi legittimari sono chiamati ad acquisire una quota minima del patrimonio del defunto, denominata “legittima“, affinché possano ottenere effettivamente la parte di patrimonio loro spettante per legge. L’azione di riduzione, nell’ambito delle successioni necessarie, mira a ottenere l’annullamento di disposizioni testamentarie o donazioni

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Tutela dei crediti familiari dopo la riforma Cartabia: guida completa

Tutela dei crediti familiari dopo la riforma Cartabia: guida completa Premessa: Come noto, la tutela dei crediti familiari, ossia di quei diritti di natura economica che nascono all’interno del nucleo familiare, assume un’importanza fondamentale per la garanzia del benessere dei suoi componenti. La legge italiana prevede diverse forme di tutela, volte a contemperare le esigenze del creditore con quelle del debitore, tenendo conto della peculiarità dei rapporti familiari. Strumenti di tutela: In particolare, due sono gli strumenti principali di tutela esecutiva dei crediti familiari: Caratteristiche dei crediti familiari: Le obbligazioni familiari, a differenza di quelle ordinarie, presentano alcune caratteristiche peculiari che le rendono difficilmente esigibili con le forme esecutive tradizionali. In primo luogo, si tratta spesso di obbligazioni future e periodiche, come l’assegno di mantenimento per il coniuge o per

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Sentenza TAR Puglia: accesso ai filmati di videosorveglianza di un sinistro stradale

Sentenza TAR Puglia: accesso ai filmati di videosorveglianza di un sinistro stradale Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia ha emesso una sentenza (n. 1579/2021) di rilevanza significativa riguardante l’accesso ai filmati di videosorveglianza relativi a un sinistro stradale. La decisione del TAR Puglia ha accolto il ricorso presentato da un automobilista nei confronti del Comune di Casarano, che aveva inizialmente negato l’accesso ai suddetti filmati. Nel dettaglio, il caso riguardava un incidente stradale in cui l’automobilista era stato coinvolto e aveva richiesto al Comune di accedere ai filmati di videosorveglianza pertinenti all’evento. Tuttavia, il Comune aveva fornito solo una copia del rapporto dell’incidente, rifiutandosi di concedere l’accesso ai filmati richiesti. Di fronte a tale diniego, il conducente ha deciso di presentare ricorso al TAR Puglia. La decisione del Tribunale

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Danno da perdita anticipata della vita e chance di sopravvivenza: la Cassazione fa chiarezza

Danno da perdita anticipata della vita e chance di sopravvivenza: la Cassazione fa chiarezza Con la sentenza n. 26851/2023, la Corte di Cassazione ha affrontato un tema delicato e complesso: la differenza tra il danno da perdita anticipata della vita (o danno da premorienza) e il danno da perdita di chance di sopravvivenza. La sentenza ha anche chiarito le condizioni per l’eccezionale risarcimento di entrambi i danni. La vicenda processuale Tutto ha avuto inizio con una paziente malata di cancro che, a causa di un errore medico, ha visto la sua prognosi aggravarsi considerevolmente. La donna ha quindi citato in giudizio l’ASL Toscana Nord Ovest per ottenere il risarcimento dei danni patiti. decisione di primo e secondo grado Sia il Tribunale di Livorno che la Corte d’Appello di Firenze hanno

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Il risarcimento del terzo trasportato: tutela e responsabilità nelle assicurazioni

Il risarcimento del terzo trasportato: tutela e responsabilità nelle assicurazioni Il concetto del “risarcimento del terzo trasportato” è chiaramente stabilito nell’articolo 141 del Codice delle Assicurazioni. Questo articolo concede al terzo trasportato una posizione particolare, basata su un sistema di protezione che si distingue dai tradizionali modelli di responsabilità civile legati alla circolazione dei veicoli e che sembra simile a una forma di responsabilità oggettiva. La disposizione afferma: “1. Salvo il caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro entro il massimale minimo di legge, fermo restando quanto previsto all’articolo 140, a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro, fermo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggior danno nei confronti dell’impresa

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Illegittimo trasferimento d’azienda: la Cassazione riconosce il diritto del lavoratore alle retribuzioni

Illegittimo trasferimento d’azienda: la Cassazione riconosce il diritto del lavoratore alle retribuzioni MASSIMA Cassazione, Sez. lavoro, Ordinanza, 23/02/2024, n. 4945 “In tema di cessione di ramo aziendale, soltanto la sua legittimità comporta la continuità del rapporto di lavoro con il soggetto cessionario, rapporto che resta unico ed immutato, nei suoi elementi oggettivi, esclusivamente nella misura in cui ricorrano i presupposti di cui all’art. 2112 cod. civ. che, in deroga all’art. 1406 cod. civ., consente la sostituzione del contraente senza il consenso del ceduto. Al contrario, tale unicità del rapporto viene meno, qualora, il predetto trasferimento sia dichiarato invalido, stante l’instaurazione di un diverso e nuovo rapporto di lavoro con il soggetto (già, e non più, cessionario) alle cui dipendenze il lavoratore “continui” di fatto a lavorare. In tale ipotesi, sussiste

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La Cassazione fa chiarezza sul diritto di abitazione del coniuge separato superstite

La Cassazione fa chiarezza sul diritto di abitazione del coniuge separato superstite La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22470 del 26 luglio 2023, ha affrontato un annoso contrasto giurisprudenziale riguardante il diritto di abitazione del coniuge superstite ex art. 540, comma 2, c.c. in caso di preesistente separazione legale. Il caso analizzato riguardava la successione di Tizio, con eredi il coniuge Sempronia, già separata dal 2005 e fuori casa dal 2004, e tre figli. La Corte d’Appello di Brescia aveva negato a Sempronia il diritto di abitazione sulla casa coniugale. Dirimendo il contrasto, la Cassazione ha accolto il ricorso di Sempronia, stabilendo un importante principio di diritto. L’orientamento finora prevalente in giurisprudenza (Cass. n. 13407/2014; n. 15277/2019) riteneva che per “casa familiare” dovesse intendersi unicamente la casa di

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Assegno di mantenimento figlio maggiorenne: criteri e requisiti dopo SENTENZA Cassazione 2024

Nel panorama del diritto di famiglia italiano, la Corte di Cassazione ha recentemente ridefinito i contorni dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni. Con una sentenza del 2024, la Suprema Corte ha affrontato una questione cruciale: fino a che punto si estende il dovere dei genitori di sostenere economicamente i figli adulti? In un’epoca in cui l’ingresso nel mondo del lavoro è spesso ritardato, quali criteri devono guidare i giudici nel valutare la persistenza dell’obbligo di mantenimento? Questa pronuncia, destinata a fare scuola, offre nuove prospettive sul delicato equilibrio tra il principio di solidarietà familiare e quello di autoresponsabilità dei figli maggiorenni. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso sottoposto all’attenzione della Corte di Cassazione trae origine da una complessa vicenda familiare che ha visto contrapporsi due ex coniugi in merito alla

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Avv. Cosimo Montinaro: Invalidità civile, Accompagnamento, Legge 104 Pensione INPS – Lecce

Avv. Cosimo Montinaro: Invalidità civile, Accompagnamento, Legge 104 Pensione INPS – Lecce Lo Studio Legale Avv. Cosimo Montinaro, con studio in Lecce in Via M.R. Imbriani n. 24, vanta una comprovata esperienza nel campo dell’invalidità civile, accompagnamento e legge 104. Offriamo assistenza e consulenza legale a tutti coloro che necessitano di tutelare i propri diritti in materia di previdenza sociale. In particolare, lo Studio Legale Avv. Cosimo Montinaro si occupa di: Quando spettano i vari riconoscimenti: Invalidità civile: Percentuale InvaliditàAgevolazione RiconosciutaFino al 33%Nessun beneficio33% – 45%Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali46% – 65%Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata; Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali66% – 73%Esenzione dal pagamento del ticket sanitario; Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali74% – 100%Pensione d’invalidità; Esenzione dal pagamento del ticket sanitario; Assistenza sanitaria

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Risarcimento danno iure proprio ex art. 141 C.D.A. ai congiunti del terzo trasportato deceduto

Risarcimento danno iure proprio ex art. 141 C.D.A. ai congiunti del terzo trasportato deceduto Introduzione Il presente articolo affronta il tema del risarcimento danni ai congiunti del terzo trasportato deceduto in un sinistro stradale. L’analisi si concentra sulla disciplina normativa applicabile, con particolare riferimento all’art. 141 del Codice delle Assicurazioni, e sulla giurisprudenza di legittimità, in primis la pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione n. 35318 del 2022. Vengono inoltre forniti suggerimenti pratici per la quantificazione del danno e la gestione della pratica di risarcimento. Il caso di specie La sentenza del Tribunale Napoli Nord, Sez. II, n. 3572 del 19/08/2023, trae origine da un sinistro stradale in cui il terzo trasportato perde la vita. I congiunti del deceduto agiscono in giudizio nei confronti dell’impresa di assicurazione del veicolo sul

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MODELLO Ricorso ATP MEDICA (GELLI-BIANCO) + Ebook “La consulenza tecnica preventiva in materia di responsabilità sanitaria Guida pratica all’istituto introdotto dalla Legge Gelli-Bianco”

MODELLO RICORSO PER ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO (ATP) PER RESPONSABILITÀ SANITARIA (RIFORMA GELLI-BIANCO) La responsabilità sanitaria è un campo complesso e delicato che coinvolge la salute dei cittadini e la professionalità degli operatori sanitari. Nel 2017, il legislatore italiano ha introdotto la Legge n. 24, nota come “Riforma Gelli-Bianco“, per riordinare il settore e apportare importanti novità. Questa riforma ha introdotto la necessità di sottoporsi preventivamente a un procedimento per consulenza tecnica preventiva (ATP) come condizione di procedibilità per avviare un’azione legale di risarcimento danni, o, in alternativa, ricorrere alla mediazione. La richiesta di ATP deve essere rivolta anche direttamente nei confronti della compagnia di assicurazione dei resisistenti (vera e propria azione diretta sul modello della RCA), in quanto l’art. 8 della legge Gelli-Bianco prevede espressamente l’obbligatoria partecipazione al procedimento di

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MODELLO Accertamento Tecnico Preventivo ATP Medica Lavoro ex 445 bis c.p.c.

MODELLO Accertamento Tecnico Preventivo ATP Medica Lavoro ex 445 bis c.p.c. ART. 445 BIS C.P.C. “Nelle controversie in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, nonché di pensione di inabilità e di assegno di invalidità, disciplinati dalla legge 12 giugno 1984, n. 222, chi intende proporre in giudizio domanda per il riconoscimento dei propri diritti presenta con ricorso al giudice competente ai sensi dell’articolo 442 codice di procedura civile, presso il Tribunale nel cui circondario risiede l’attore, istanza di accertamento tecnico per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie legittimanti la pretesa fatta valere(1). Il giudice procede a norma dell’articolo 696 – bis codice di procedura civile, in quanto compatibile nonché secondo le previsioni inerenti all’accertamento peritale di cui all’articolo 10, comma 6-bis, del decreto-legge 30 settembre

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Poste Italiane condannata al rimborso di Buoni Fruttiferi senza scadenza

Poste Italiane condannata al rimborso di Buoni Fruttiferi senza scadenza Una sentenza del Giudice di Pace di Montepulciano condanna Poste Italiane al rimborso di Buoni Fruttiferi privi di indicazioni sulla scadenza. Il caso, che ha portato alla sentenza n. 18/2024 del 19.02.2024, rappresenta un importante precedente per i risparmiatori che si sono trovati in situazioni simili. Mancanza di informazioni cruciali: Nel 2002, una famiglia sottoscriveva tre Buoni Postali fruttiferi per un totale di 1.500 euro. Tuttavia, contrariamente a quanto previsto dalla normativa vigente, i buoni non presentavano alcuna indicazione né riguardo alla data di scadenza né sulla durata. Tale mancanza di informazioni ha creato confusione e incertezza tra i risparmiatori, che si sono visti negare la possibilità di conoscere i termini precisi per l’esercizio del proprio diritto al rimborso. Ricorso

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Beneficio di preventiva escussione: una breve disamina

Beneficio di preventiva escussione: una breve disamina Il beneficio di preventiva escussione è un istituto giuridico di fondamentale importanza nel diritto societario italiano, disciplinato dagli artt. 2267 e 2268 del codice civile. Art. 2267 c.c. (Responsabilita’ per le obbligazioni sociali). I creditori della societa’ possono far valere i loro diritti sul patrimonio sociale. Per le obbligazioni sociali rispondono inoltre personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome e per conto della societa’ e, salvo patto contrario, gli altri soci. Il patto deve essere portato a conoscenza dei terzi con mezzi idonei; in mancanza, la limitazione della responsabilita’ o l’esclusione della solidarieta’ non e’ opponibile a coloro che non ne hanno avuto conoscenza. Art. 2268 c.c. (Escussione preventiva del patrimonio sociale). Il socio richiesto del pagamento di debiti sociali

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Pignoramento stipendio e cessione del quinto: guida completa e aggiornata al 2023

Pignoramento stipendio e cessione del quinto: guida completa e aggiornata al 2023 Introduzione Il pignoramento dello stipendio e la cessione del quinto sono due strumenti utilizzati per recuperare crediti insoluti. In questa guida completa e aggiornata al 2023, analizzeremo le loro caratteristiche, i limiti, le interazioni e le novità normative, fornendo esempi concreti e riferimenti normativi puntuali. I limiti generali al pignoramento dello stipendio Le somme dovute ai lavoratori a titolo di stipendio o di altre indennità relative al rapporto di lavoro privato possono essere pignorate nella misura di un quinto e, se si tratta di crediti alimentari, nella misura autorizzata dal giudice (art. 545, 4° comma, c.p.c.). Se però vi è un pignoramento per simultaneo concorso di cause diverse, il pignoramento può estendersi sino alla metà della retribuzione (art.

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Diritto di abitazione del coniuge superstite: opponibilità al pignoramento e limiti

Diritto di abitazione del coniuge superstite: opponibilità al pignoramento e limiti Nell’intricato ambito del diritto successorio, una delle questioni più delicate e controverse riguarda il diritto di abitazione del coniuge superstite. Quando uno dei coniugi viene a mancare, spesso si verifica un conflitto di interessi tra il diritto del coniuge sopravvissuto di continuare a risiedere nell’abitazione familiare e le pretese dei creditori dell’erede sul patrimonio ereditario. La Corte di Cassazione, con una sentenza del 2023, ha affrontato questo spinoso problema, fornendo importanti chiarimenti sull’opponibilità del diritto di abitazione del coniuge superstite al pignoramento promosso dai creditori dell’erede. La questione assume particolare rilevanza quando l’immobile adibito a residenza familiare è oggetto di procedura esecutiva avviata dai creditori per soddisfare i propri crediti. Ma fino a che punto il diritto di abitazione

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Superbonus 2024: guida completa con le ultime novità

Superbonus 2024: guida completa con le ultime novità Introduzione Il Superbonus, l’agevolazione fiscale che ha permesso a molti italiani di riqualificare energeticamente e sismicamente i propri immobili, è in scadenza. Dal 1° gennaio 2024 la detrazione scenderà al 70%, per poi ridursi ulteriormente al 65% nel 2025. In questo articolo analizziamo le novità introdotte dal Decreto Legge n. 212/2023, con un focus su: Come funziona il Superbonus 2024 Dal 2024, il Superbonus diventa una detrazione fiscale del 70% per le spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza antisismica. La detrazione è ripartibile in 10 quote annuali di pari importo. Requisiti per accedere al Superbonus I requisiti per accedere al Superbonus 2024 rimangono in gran parte invariati rispetto al 2023. Tra questi: Superbonus al 110% per

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Cassazione, n. 30394/2023: responsabilità da cose in custodia e condotta imprudente del danneggiato

Cassazione, n. 30394/2023: responsabilità da cose in custodia e condotta imprudente del danneggiato Introduzione La Cassazione Civile, con la sentenza n. 30394 del 2 novembre 2023, ha affrontato il tema della responsabilità da cose in custodia in relazione alla condotta imprudente del danneggiato. Fattispecie Un uomo inciampava su un marciapiede dissestato e mal segnalato, riportando danni fisici. Citava in giudizio il Comune per ottenere il risarcimento del danno. Motivi della decisione: La Corte d’appello di Sassari aveva respinto la domanda attorea, ritenendo che la caduta fosse avvenuta a causa della condotta imprudente e distratta del danneggiato, che non aveva prestato la dovuta attenzione alle circostanze. Principi di diritto La Cassazione ha confermato la sentenza della corte d’appello, affermando che: Conclusioni La sentenza in esame evidenzia l’importanza del principio di autoresponsabilità

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Responsabilità eredi condebitore solidale:

Responsabilità eredi condebitore solidale Premessa La sentenza della Corte di Cassazione n. 23705/2016 (testo integrale in calce) affronta la questione della responsabilità degli eredi del condebitore solidale in materia di risarcimento danni da sinistro stradale. In particolare, la Corte ha statuito che ciascun erede è tenuto a soddisfare il debito ereditario esclusivamente pro quota, e cioè in ragione della quota attiva in cui succede, non potendo essere condannato al pagamento del debito stesso in via solidale con i coeredi. Analisi del caso Nel caso di specie, la Corte d’Appello di Lecce aveva condannato in via solidale gli eredi del defunto L.L., corresponsabile di un sinistro stradale, al pagamento del risarcimento dei danni in favore delle controparti. Avverso tale pronuncia, gli eredi L.V. e A. hanno proposto ricorso per cassazione, lamentando

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Mutuo cointestato e separazione: chi paga le rate? La Cassazione si pronuncia

Mutuo cointestato e separazione: chi paga le rate? La Cassazione si pronuncia Cassazione Civile, Sez. III, 21 febbraio 2023, n. 5385, ordinanza MASSIMA: In via generale ed astratta, può affermarsi che sono irripetibili tutte quelle attribuzioni che sono state eseguite per concorrere a realizzare un progetto di vita in comune. L’erogazione (eccessiva o non) si presume effettuata in ragione di uncomuneprogetto di convivenza: diviene così irripetibile in quanto sorretta da una giusta causa. Sarà onere della parte che pretende di ottenere la restituzione della somma dimostrare l’eventuale causa diversa (ad esempio, un prestito) in ragione della quale l’operazione economica era stata attuata in costanza di rapporto coniugale o di convivenza. La necessità di soluzioni differenziate discende non soltanto dal diverso contenuto degli accordi che possono in concreto intervenire tra i

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Assegnazione casa familiare in assenza di figli

Assegnazione casa familiare in assenza di figli In assenza di figli, il giudice non può assegnare la casa familiare ad uno dei coniugi in sede di separazione o divorzio. Tuttavia, sono possibili deroghe a questa regola in presenza di altri interessi costituzionalmente rilevanti. Massima Tribunale Ravenna, 10/05/2023, n. 320 “All’esito del procedimento di separazione personale tra coniugi, in mancanza di figli, il giudice non potrà adottare, con la sentenza conclusiva, un provvedimento di assegnazione della casa coniugale, sia che la casa familiare sia in comproprietà fra i coniugi sia che appartenga in via esclusiva ad un solo coniuge, non autorizzandolo neppure l’art. 156 c.c., che non prevede tale assegnazione in sostituzione o quale componente dell’assegno di mantenimento”. La Massima Tribunale Ravenna, 10/05/2023, n. 320 affronta la questione dell’assegnazione della casa

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Affidamento del minore ai Servizi Sociali: la Cassazione detta nuove regole

Affidamento del minore ai Servizi Sociali: la Cassazione detta nuove regole Introduzione La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33185 del 29 novembre 2023, ha stabilito nuovi criteri per l’affidamento del minore ai Servizi Sociali. La decisione è di grande importanza per le famiglie e per i tribunali, in quanto chiarisce i principi che devono essere applicati in questi delicati casi. Le diverse tipologie di affidamento La Cassazione distingue due tipi di affidamento: I principi da applicare La Cassazione ha stabilito che l’affidamento del minore ai Servizi Sociali può essere disposto solo in presenza di determinate condizioni: La nomina del curatore speciale Nel caso di affidamento con limitazione della responsabilità genitoriale, il giudice deve nominare un curatore speciale al minore. Il curatore ha il compito di rappresentare gli

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Accordi prematrimoniali: Cassazione fa chiarezza sulla simulazione

Accordi prematrimoniali: Cassazione fa chiarezza sulla simulazione Premessa La Cassazione, con la sentenza n. 32724 del 24 novembre 2023, ha fatto chiarezza sulla validità degli accordi prematrimoniali con i quali i coniugi fissano il regime giuridico-patrimoniale in vista della futura separazione o del divorzio. Il caso Una società in liquidazione conveniva in giudizio una donna per sentir dichiarare la nullità del contratto di cessione di quote societarie intercorso tra loro. La società sosteneva che la cessione era in realtà diretta a definire anticipatamente i rapporti patrimoniali tra i coniugi separandi, e non a definire rapporti societari. Le decisioni di merito Sia il Tribunale che la Corte d’appello avevano accolto la domanda della società, dichiarando la nullità della cessione e condannando la donna alla restituzione delle quote. La decisione della Cassazione

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Assegnazione della casa familiare: opponibilità ai terzi e priorità della trascrizione

Assegnazione della casa familiare: opponibilità ai terzi e priorità della trascrizione Premessa L’assegnazione della casa familiare rappresenta un tema complesso nel panorama giuridico italiano, con implicazioni significative in caso di esecuzione immobiliare. In questo articolo, analizziamo la natura giuridica del diritto del coniuge assegnatario, l’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di opponibilità ai terzi, e il ruolo della trascrizione. Natura giuridica del diritto del coniuge assegnatario La dottrina e la giurisprudenza si sono confrontate sulla qualificazione giuridica del diritto del coniuge assegnatario. La tesi prevalente lo configura come un diritto personale di godimento atipico, scaturente da un provvedimento giudiziale volto a regolare i rapporti patrimoniali della famiglia. La sua funzione primaria è tutelare la prole e consentire al coniuge assegnatario un risparmio sulle spese di locazione. Opponibilità ai terzi: evoluzione

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Prova della cessione di crediti in blocco: Cassazione, non basta l’avviso in Gazzetta Ufficiale

Prova della cessione di crediti in blocco: Cassazione, non basta l’avviso in Gazzetta Ufficiale Immaginate uno scenario in cui una banca decide di cedere in blocco il proprio portafoglio crediti a una società veicolo. Il debitore ceduto, tuttavia, contesta l’operazione, mettendo in discussione la legittimazione del nuovo titolare del credito. Questo scenario non è solo un’ipotesi teorica, ma una realtà sempre più comune nel mondo bancario e finanziario, in cui le dinamiche giuridiche si intrecciano con gli interessi economici. La cessione di crediti in blocco, disciplinata dall’art. 58 del Testo Unico Bancario, rappresenta uno strumento strategico per gli istituti di credito, consentendo loro di dismettere attivi deteriorati e liberare risorse da reinvestire. Tuttavia, come spesso accade, l’applicazione pratica di questa norma genera controversie e incertezze giuridiche, con ricadute significative sugli

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Licenziamento dei lavoratori: Forme e Requisiti

Licenziamento dei lavoratori: Forme e Requisiti Il processo di licenziamento di un dipendente è un’azione importante che richiede al datore di lavoro di rispettare determinati requisiti. In questo articolo, esploreremo le diverse forme di licenziamento, i requisiti necessari e come impugnare una decisione ingiusta. Inoltre, discuteremo delle implicazioni legali del licenziamento tramite mezzi digitali come WhatsApp e della possibilità di revoca da parte del datore di lavoro. Licenziamento: Forma Scritta e Motivazione Licenziamento per Giusta Causa Il licenziamento per giusta causa si verifica quando il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e lavoratore viene compromesso a causa di un’infrazione o un’inerzia da parte del dipendente. In questo caso, il datore di lavoro può interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro senza rispettare il periodo di preavviso. Licenziamento per Giustificato Motivo

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Il fallito ha diritto all’equa riparazione per la irragionevole durata del processo fallimentare (Legge Pinto)

Il fallito ha diritto all’equa riparazione per la irragionevole durata del processo fallimentare (Legge Pinto) La dichiarazione di fallimento è sempre un momento delicato e difficile per l’imprenditore, che si trova improvvisamente privato della propria azienda e della possibilità di gestirla autonomamente. Ancor più gravoso può risultare il protrarsi per anni di tale condizione, a causa della irragionevole durata del processo fallimentare. Eppure, fino a poco tempo fa, la giurisprudenza negava al fallito la possibilità di ottenere un ristoro per il danno non patrimoniale subito a causa di questo eccessivo ritardo. Ma la sentenza della Corte di Cassazione del 2013 ha capovolto questa impostazione, riconoscendo finalmente al fallito il diritto di agire per ottenere l’equa riparazione prevista dalla legge Pinto. Quali sono i presupposti e le implicazioni di questa importante

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MODELLO Consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c.

MODELLO Consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c. con funzione conciliativa L’istituto della consulenza tecnica preventiva in funzione conciliativa, ex art. 696 bis c.p.c., è stato introdotto con la L. 80/2005 al fine di consentire l’accertamento e la determinazione dei crediti derivanti dalla mancata o inesatta esecuzione di obbligazioni contrattuali o da fatto illecito. Si tratta di un istituto che differisce con quello disciplinato dall’art. 696 c.p.c., in quanto il suo espletamento non richiede la sussistenza delle condizioni di cui al primo comma del citato articolo (fumus boni iuris e periculum in mora). In altri termini, la novità dell’istituto in oggetto, svincolato dal requisito dell’urgenza, sta nel fatto di essere finalizzato a verificare lo stato dei luoghi o la qualità o la condizione cose, ma più in generale ad

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Affrontare le Tossicodipendenze: Diritto, Provvedimenti e Aiuti

Affrontare le Tossicodipendenze: Diritto, Provvedimenti e Aiuti Le tossicomanie, incluse l’abuso di alcol, possono produrre alterazioni comportamentali e di giudizio così gravi da ostacolare la consapevolezza del bisogno di aiuto da parte del paziente. Questi comportamenti possono non solo danneggiare l’individuo affetto ma anche i suoi familiari, portando a una serie di sfide emotive e legali. Trattamenti Sanitari Obbligatori: Cosa Dice la Legge Secondo l’articolo 32 della Costituzione italiana, nessuno può essere sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori se non per disposizione di legge. Tuttavia, la legge non include tra i trattamenti obbligatori quelli per la tossicodipendenza. Questa scelta legislativa riflette l’inefficacia e la potenziale pericolosità dei trattamenti coercitivi, una pratica una volta consentita ma ora ritenuta inadeguata. In effetti, a differenza delle malattie psichiatriche, i trattamenti disponibili per le tossicodipendenze

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Diritto di Recesso negli Acquisti Online: Tutto ciò che Devi Sapere

Diritto di Recesso negli Acquisti Online: Tutto ciò che Devi Sapere Quando ci si addentra nel mondo del commercio elettronico, è essenziale considerare uno dei diritti dei consumatori più importanti: il diritto di recesso negli acquisti online, noto anche come “diritto al ripensamento“. Tuttavia, questo diritto non è sempre applicabile e vi sono circostanze specifiche in cui non può essere esercitato. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente questo argomento, compresi i termini per esercitare il diritto di recesso, le situazioni in cui non si applica e gli effetti che ha sugli ecommerce. Quando non si può Attuare il Diritto di Recesso negli Acquisti Online Il diritto di recesso protegge i consumatori, consentendo loro di annullare un acquisto e rescindere il contratto senza dover fornire una motivazione. Tuttavia, ci sono casi in

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Risarcimento danni da sinistro stradale: foro competente

Risarcimento danni da sinistro stradale: foro competente Il codice di procedura civile disciplina diverse regole di competenza territoriale per le controversie relative a sinistri stradali. Tali regole, contenute principalmente negli artt. 18, 19 e 20 c.p.c., prevedono fori generali, facoltativi e speciali, al fine di individuare il giudice territorialmente competente a conoscere della controversia. Foro generale della residenza del convenuto (art. 18 c.p.c.) L’art. 18 c.p.c. prevede un foro generale di carattere soggettivo, stabilendo che, salvo diversa previsione di legge, è competente il giudice del luogo in cui il convenuto ha la residenza, il domicilio o la dimora. Qualora il convenuto non abbia residenza, domicilio o dimora nel territorio italiano, o questi siano sconosciuti, è competente il giudice del luogo in cui risiede l’attore. Applicando tale criterio alle controversie relative

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Incidente stradale e mancato utilizzo delle cinture di sicurezza

Incidente stradale e mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (Tribunale di Lecce, sentenza n. 1992/2022) Una recente sentenza del Tribunale di Lecce ha gettato nuova luce sulla rilevanza dell’utilizzo delle cinture di sicurezza in caso di incidenti stradali e le potenziali conseguenze legali per chi non le indossa. Nel caso di specie, una donna coinvolta in un incidente stradale nel 2015 ha visto ridotto il risarcimento dovutole per le lesioni subite, in quanto non aveva correttamente allacciato le cinture al momento dell’impatto. La decisione del Tribunale di Lecce n. 1992/2022 (testo integrale in calce) analizza in modo approfondito la questione della concorrente responsabilità del danneggiato ai fini della quantificazione del danno risarcibile, in particolar modo quando l’evento lesivo sia stato agevolato dalla condotta negligente della vittima stessa. Per quanti operano

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Licenziamento ritorsivo: quando è nullo e quando illegittimo? La Cassazione fa chiarezza

Licenziamento ritorsivo: quando è nullo e quando illegittimo? Cassazione – Sezione Lavoro, con sentenza 741/2024, chiarisce la differenza. MASSIMA – Cass. civ., Sez. lavoro, Ordinanza, 09/01/2024, n. 741 “Il licenziamento per ritorsione, diretta o indiretta, è considerato un licenziamento nullo quando il motivo ritorsivo, come tale illecito, sia stato l’unico determinante dello stesso, ai sensi del combinato disposto dell’art. 1418, secondo comma, e degli artt. 1345 e 1324 c.c. L’onere della prova della esistenza di un motivo di ritorsione del licenziamento e del suo carattere determinante la volontà negoziale grava sul lavoratore che deduce ciò in giudizio. Si tratta di prova non agevole, sostanzialmente fondata sulla utilizzazione di presunzioni, tra le quali presenta un ruolo non secondario anche la dimostrazione della inesistenza del diverso motivo addotto a giustificazione del licenziamento

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Mobbing sul lavoro: cos’è, come si configura e come tutelarsi

Mobbing sul lavoro: guida completa per riconoscerlo, prevenirlo e affrontarlo Il mobbing sul lavoro è una realtà purtroppo diffusa che può avere gravi conseguenze sulla salute psico-fisica dei lavoratori. Si tratta di una serie di comportamenti persecutori, reiterati nel tempo, con l’obiettivo di emarginare, umiliare o danneggiare un dipendente. Insulti, minacce, assegnazione di compiti dequalificanti, isolamento sociale e professionale sono solo alcune delle forme che può assumere. Ma cosa fare quando si diventa vittime di questa condotta vessatoria? Come reagire e come difendersi? In questo articolo approfondiamo la definizione di mobbing, i suoi elementi costitutivi e le diverse forme in cui può manifestarsi, alla luce delle più recenti sentenze. Scopriremo strategie per prevenirlo, contrastarlo e tutelarsi legalmente, con consigli pratici su come raccogliere le prove, affrontare l’iter processuale e ottenere

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Riscossione crediti cartolarizzati: l’intimazione del precetto non può essere delegata a società non iscritte all’albo ex art. 106 TUB

Riscossione crediti cartolarizzati: l’intimazione del precetto non può essere delegata a società non iscritte all’albo ex art. 106 TUB Introduzione La sentenza del Tribunale di Civitavecchia n. 1516 del 27 dicembre 2023 ha stabilito che l’intimazione del precetto, in materia di riscossione di crediti cartolarizzati, non può essere delegata a società non iscritte all’albo ex art. 106 TUB. Fonte: Diritto del risparmio Il caso Una società veicolo e la sua mandataria avevano notificato un atto di precetto a una debitrice, preannunciando l’esecuzione forzata. La debitrice si era opposta eccependo la nullità del precetto per la supposta nullità della delega conferita alla mandataria. La decisione del Tribunale Il Tribunale ha accolto l’opposizione della debitrice, rilevando che: art. 106 tub Le implicazioni della sentenza La sentenza del Tribunale di Civitavecchia ha importanti

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Compensazione dell’Assegno di Mantenimento del Coniuge: Guida Completa

Compensazione dell’Assegno di Mantenimento del Coniuge: Guida Completa La compensazione nell’ambito dei rapporti di coppia è sempre stata un argomento estremamente delicato e oggetto di numerose controversie legali. Quando si tratta dell’assegno di mantenimento del coniuge, la questione assume connotati ancora più complessi, poiché entrano in gioco non solo i principi giuridici, ma anche le esigenze di natura economica e il bilanciamento degli interessi delle parti coinvolte. La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 9686 del 2020 ha posto nuovamente l’attenzione su questo tema, offrendo una lettura articolata e approfondita delle dinamiche relative alla compensazione dell’assegno di mantenimento. Quali sono i principi e le argomentazioni che hanno guidato i giudici in questa pronuncia? E quali sono le implicazioni pratiche di questa decisione per gli operatori del diritto e per

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Come liberarsi dai pignoramenti con il concordato minore: guida completa

Come liberarsi dai pignoramenti con il concordato minore: guida completa Introduzione Il pignoramento è un’azione legale che consente a un creditore di recuperare un credito da un debitore. Può riguardare qualsiasi tipo di bene, compresi il conto corrente, i crediti, i beni immobili e i beni mobili. Quando un debitore subisce un pignoramento, può perdere il controllo dei propri beni e delle proprie finanze. In alcuni casi, il pignoramento può portare alla vendita forzata dei beni e alla perdita della casa o di altri beni essenziali. Esistono diverse soluzioni per liberarsi dai pignoramenti. Una di queste è il concordato minore, un procedimento introdotto dal Decreto Legge 14/2019 che consente a coloro in sovraindebitamento di ristrutturare i propri debiti e ottenere una seconda chance. In questo articolo, esploreremo le possibilità offerte

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Nullità Euribor: la Cassazione sconvolge il mondo dei mutui

Nullità Euribor: la Cassazione sconvolge il mondo dei mutui Il recente scandalo sulla manipolazione del tasso Euribor ha scosso il mondo finanziario, gettando un’ombra sui contratti di mutuo, leasing e derivati conclusi negli anni della presunta intesa illecita. Con una sentenza storica, la Corte di Cassazione ha affrontato le conseguenze di questa colossale frode, dichiarando la nullità del tasso Euribor per il periodo 2005-2008. Questa decisione potrebbe aprire le porte a un mare di richieste di risarcimento da parte di mutuatari e utilizzatori di prodotti finanziari legati a quell’indice di riferimento manipolato. Ma quali sono le reali implicazioni di questa pronuncia rivoluzionaria? Come possono i consumatori tutelarsi e quali prospettive si profilano per il futuro? Continuate a leggere per scoprirlo. INDICE 1. COS’È L’EURIBOR E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE L’Euribor

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Come salvare il conto corrente da un pignoramento

Come salvare il conto corrente da un pignoramento Quando i debiti iniziano ad accumularsi e i creditori bussano alla porta, la situazione può diventare rapidamente angosciante. L’incubo di molti è il pignoramento del conto corrente, che può lasciare una famiglia senza mezzi di sussistenza. Ma non tutto è perduto. Esistono metodi legali per proteggere i tuoi risparmi da questi pignoramenti, mantenendo intatta la tua dignità e la capacità di provvedere alle tue necessità. In questo articolo, esploreremo alcune di queste strategie, offrendoti una visione d’insieme su come affrontare questi momenti difficili nel rispetto della legge. Tuttavia, per accedere ai dettagli più approfonditi e alle soluzioni specifiche, sarà necessario proseguire con la versione completa a pagamento. Preparati a scoprire come puoi rimanere un passo avanti ai creditori, preservando la tua stabilità

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Come vincere all’asta giudiziaria: la guida completa per acquistare immobili a prezzi vantaggiosi

Come vincere all’asta giudiziaria: la guida completa per acquistare immobili a prezzi vantaggiosi Introduzione Le aste giudiziarie rappresentano un’opportunità unica per acquistare immobili a prezzi allettanti. Si tratta di vendite organizzate dal sistema giudiziario, in cui vengono messe all’asta proprietà pignorate o sequestrate. Questo può includere immobili residenziali, commerciali, veicoli, gioielli e altri beni di valore. Partecipare a un’asta giudiziaria può essere affascinante, ma è importante essere preparati. Prima di avventurarvi in questo mondo, è fondamentale comprendere il processo di asta e le regole che lo governano. Solo così potrete massimizzare le vostre possibilità di successo. Vantaggi della partecipazione alle aste giudiziarie: Tipi di oggetti disponibili nelle aste giudiziarie: Ricerca e valutazione degli oggetti prima dell’asta: Prima di partecipare a un’asta giudiziaria, è fondamentale fare una ricerca approfondita e valutare

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Obbligo di mantenimento dei figli minori: i nonni chiamati in causa solo in caso di inadempimento dei genitori

Obbligo di mantenimento dei figli minori: i nonni chiamati in causa solo in caso di inadempimento dei genitori La Cassazione ha confermato l’obbligo degli ascendenti di contribuire al mantenimento dei figli minori solo in caso di inadempimento dei genitori. In particolare, è necessario che il genitore inadempiente sia stato condannato per sottrazione agli obblighi di mantenimento e che la madre non sia in grado di provvedere al mantenimento dei figli con le proprie risorse. la decisione La Cassazione, con la sentenza n. 13345 del 16 maggio 2023, ha confermato l’orientamento giurisprudenziale secondo cui l’obbligo di mantenimento dei figli minori spetta primariamente e integralmente ai genitori. L’obbligo degli ascendenti, invece, è sussidiario e scatta solo nel caso in cui i genitori non siano in grado di adempiere ai propri doveri. Nel

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Inadempimento obblighi genitoriali: cosa si rischia

Inadempimento obblighi genitoriali: cosa si rischia Introduzione L’inadempimento degli obblighi genitoriali è una delle problematiche più frequenti nelle separazioni e divorzi. I genitori hanno, infatti, il dovere di provvedere al mantenimento, alla cura e all’educazione dei figli, anche dopo la cessazione della convivenza. Quando un genitore non adempie a questi obblighi, può pregiudicare il benessere del minore e causare gravi conseguenze per la sua crescita. La Riforma Cartabia ha introdotto una nuova disciplina per tutelare i minori e i genitori in caso di inadempimento degli obblighi genitoriali. La nuova disciplina è contenuta nell’art. 473 bis.39 c.p.c., che ha sostituito l’art. 709-ter c.p.c. art. 473 bis.39 c.p.c. In caso di gravi inadempienze, anche di natura economica, o di atti che  arrechino  pregiudizio  al  minore  od  ostacolino  il  corretto svolgimento delle modalita’

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Revocazione donazione figli: come e quando è possibile

Revocazione donazione figli: come e quando è possibile La revocazione della donazione per sopravvenienza di figli è una possibilità prevista dal codice civile. In questo articolo vediamo come e quando è possibile esercitare questo diritto. Introduzione La revocazione della donazione per sopravvenienza di figli è una possibilità prevista dal codice civile italiano. Essa consente al donante che, al momento della donazione, non aveva o ignorava di avere figli, di revocare la donazione stessa in caso di sopravvenienza di un figlio o discendente. Questa possibilità è giustificata dall’esigenza di tutelare gli interessi del figlio sopravvenuto, che ha diritto a ricevere dall’ascendente il necessario mantenimento, istruzione ed educazione. Art. 803 codice civile Le donazioni, fatte da chi non aveva o ignorava di avere figli o discendenti al tempo della donazione, possono essere

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Convivenza more uxorio e pensione di reversibilità

Convivenza more uxorio e pensione di reversibilità Il modello di famiglia tradizionale, basato sul vincolo del matrimonio, non rispecchia più pienamente la realtà sociale contemporanea. Accanto alle coppie coniugate, si sono infatti diffuse negli ultimi decenni nuove forme di convivenza, caratterizzate da stabilità e durevolezza. Queste relazioni “non convenzionali” sollevano interrogativi sulla loro collocazione all’interno del sistema normativo e previdenziale italiano. Al centro di questo dibattito vi è la questione della pensione di reversibilità, un importante beneficio previdenziale riconosciuto dalla legge a specifiche categorie di beneficiari. Ma in questa equazione, dove si colloca il convivente more uxorio? Spetta anche a lui il diritto di accedere a tale prestazione, al pari del coniuge superstite? Questa domanda, che unisce aspetti giuridici, sociali ed etici, rappresenta il fulcro del presente articolo. Esploreremo le

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MODELLO atto di appello incidentale (riforma CARTABIA)

MODELLO atto di appello incidentale CORTE D’APPELLO DI …………………………… COMPARSA DI RISPOSTA ED APPELLO INCIDENTALE nella causa d’appello n. …………………………../…………………………… r. g. Per: sig. _________ nato a _________ (___) il giorno ___/___/_____ e residente in _________ alla Via _________ , n ___, C.F. _________, elettivamente domiciliato in _________ alla Via _________, n.___, presso lo studio dell’Avv. _________  (C.F. _____) che lo rappresenta e difende in virtù di procura alle liti rilasciata su foglio cartaceo separato, da intendersi, ai sensi dell’art. 83, III^ comma, c.p.c., apposta in calce al presente atto; con dichiarazione di voler ricevere avvisi, comunicazioni e notificazioni al seguente indirizzo pec ___________ presso il quale si elegge domicilio digitale ovvero al seguente n. di fax ___________ – appellato / appellante incidentale – CONTRO Sig. ……, rappresentato e difeso

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Mantenimento del figlio maggiorenne: Cassazione nega l’assegno

Mantenimento del figlio maggiorenne: Cassazione nega l’assegno La Cassazione ha stabilito che il figlio maggiorenne non ha diritto all’assegno di mantenimento se non è inserito in un progetto educativo o formativo. L’onere della prova è a carico del figlio, che deve dimostrare di aver curato la propria preparazione professionale e di essersi attivamente impegnato nella ricerca di un lavoro. Introduzione La Cassazione, con sentenza n. 26875 del 20 settembre 2023, ha stabilito che il figlio maggiorenne non ha diritto all’assegno di mantenimento se non è inserito in un progetto educativo o formativo. La sentenza La vicenda in esame riguardava una figlia maggiorenne che, pur in possesso di diploma specialistico e in grado di trovare occupazione, frequentava senza profitto l’università. Il Tribunale di Roma, in sede di divorzio dei genitori, aveva

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Avvocato risarcimento danni malasanità: come ottenere il giusto indennizzo

Avvocato risarcimento danni malasanità: come ottenere il giusto indennizzo L’avvocato Cosimo Montinaro, esperto di malasanità, ti aiuta a ottenere il giusto risarcimento danni in caso di errore medico. Introduzione La malasanità è un problema che affligge il nostro Paese da anni. Si stima che ogni anno in Italia vi siano circa 100.000 casi di malasanità, che provocano oltre 35.000 decessi. L’errore medico può comportare gravi danni fisici e psicologici alle vittime, che possono includere lesioni, invalidità, perdita di reddito e persino la morte. In questi casi, la vittima ha diritto a richiedere il risarcimento dei danni subiti. Il diritto al risarcimento danni da malasanità Il diritto al risarcimento danni da malasanità è regolato dalla legge n. 24/2017, che ha introdotto una nuova disciplina per la responsabilità sanitaria. In base a

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Divorzio: formula richiesta sostituzione dell’udienza con deposito di note scritte

Divorzio: formula richiesta sostituzione dell’udienza con deposito di note scritte Ai sensi dell’art. 473 bis 51 c.p.c., le parti, ut supra, dichiarano di non volersi riconciliare e, pertanto, danno atto espressamente dichiarano chiedono ai sensi dell’art. 127 ter c.p.c. che l’udienza di comparizione sia sostituita dal deposito di note scritte contenenti le sole istanze e le conclusioni delle parti e che, tenuto conto della sopra espressa volontà, verificata l’esistenza dei presupposti di legge, il Tribunale adito pronunci lo scioglimento del matrimonio.

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Avvocato Cosimo Montinaro: specializzato in risarcimenti incidenti stradali a Lecce

Avvocato Cosimo Montinaro: specializzato in risarcimenti incidenti stradali a Lecce Gli incidenti stradali, con le loro implicazioni fisiche, emotive e finanziarie, possono rappresentare una sfida difficile da affrontare. Se ti trovi coinvolto in un incidente e desideri ottenere giustizia, puoi fare affidamento sull’Avv. Cosimo Montinaro, un esperto consulente legale con una solida presenza a Lecce e in tutta Italia. Montinaro è pronto a fornirti un supporto legale personalizzato in modo da affrontare al meglio le complesse questioni legate agli incidenti stradali. Consulenza Specializzata per Risarcimenti Incidenti Stradali Con una vasta e consolidata esperienza nel settore dei risarcimenti per incidenti stradali, l’Avv. Montinaro offre una consulenza su misura. La sua approfondita comprensione delle leggi italiane e delle procedure giuridiche relative agli incidenti stradali assicura un percorso legale chiaro, focalizzato sulla tutela

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Studio Legale Montinaro: Avvocato separazione e divorzio a Lecce

Studio Legale Montinaro: Avvocato separazione e divorzio a Lecce Lo Studio Legale Montinaro offre assistenza legale in materia di separazione e divorzio a Lecce, con esperienza e professionalità. Introduzione La separazione e il divorzio sono eventi traumatici nella vita di una coppia, che possono avere un impatto significativo sulla vita di tutti i membri della famiglia. In questi momenti è importante affidarsi a un professionista esperto che possa tutelare i tuoi diritti e interessi. Lo Studio Legale Montinaro è una realtà rinomata a Lecce specializzata in diritto di famiglia, con una lunga esperienza nella gestione di casi di separazione e divorzio. Il nostro team di avvocati qualificati è in grado di fornire assistenza legale completa e personalizzata, in ogni fase del processo. Separazione dei coniugi La separazione dei coniugi è

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MODELLO ricorso per Cassazione (riforma Cartabia)

Il presente modello di ricorso per Cassazione è stato redatto in conformità al Protocollo d’Intesa sul processo civile in Cassazione sottoscritto in data 1° marzo 2023 dalla Corte Suprema di Cassazione, la Procura Generale della Corte di Cassazione, l’Avvocatura Generale dello Stato e il Consiglio Nazionale Forense. L’obiettivo del presente articolo è fornire indicazioni pratiche per impostare un atto che risponda ai requisiti di chiarezza, sintesi e specificità richiesti dal Protocollo d’intesa citato. Partiamo dalla struttura: il ricorso deve contenere nell’intestazione i dati essenziali delle parti (ricorrente, difensore, domiciliatario, intimato se noto), seguiti subito dagli estremi della sentenza impugnata (autorità, sezione, numero, data di deposito). Non dimenticare di inserire il “CODICE MATERIA” usando l’elenco allegato al protocollo: servirà ad assegnare correttamente il fascicolo. Indica poi il valore della causa e

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MODELLO atto di appello (riforma Cartabia) + Ebook “Guida pratica alla redazione dell’atto di appello civile dopo la riforma Cartabia”

Gentili Colleghe e Colleghi, È con grande soddisfazione che desidero presentarvi l’ebook “Guida pratica alla redazione dell’atto di appello civile dopo la riforma Cartabia“, frutto del meticoloso lavoro dell’Avv. Cosimo Montinaro. Questa pubblicazione si propone come una risorsa essenziale per i professionisti forensi che intendono navigare con sicurezza attraverso le significative modifiche introdotte dalla recente riforma del processo civile. L’opera offre un’analisi rigorosa e al contempo pragmatica delle novità legislative, fornendo indicazioni preziose per adeguare la pratica professionale al mutato quadro normativo. Il fulcro dell’attenzione è posto sulla redazione dell’atto di appello, un aspetto che, alla luce delle recenti modifiche, richiede un approccio rinnovato in termini di chiarezza espositiva, sintesi argomentativa e specificità delle censure. Questo ebook si distingue per la sua impostazione pratica, coniugando l’approfondimento teorico con suggerimenti operativi

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Coppie di fatto: nessuna pensione di reversibilità senza unione civile formalizzata

Coppie di fatto: nessuna pensione di reversibilità senza unione civile formalizzata La Cassazione, con l’ordinanza n. 8241 del 14 marzo 2022, ha emesso una sentenza che getta luce sul delicato tema della pensione di reversibilità per le coppie di fatto. In questo articolo, esploreremo i dettagli della decisione, le norme di legge coinvolte e le sue implicazioni sulla previdenza sociale. La Decisione della Cassazione: Unione Civile Formalizzata Necessaria La pronuncia della Cassazione è chiara: per percepire la pensione di reversibilità, è necessaria una unione civile formalizzata. Ciò implica che la mera convivenza tra le persone coinvolte non è sufficiente per godere di questo trattamento previdenziale. La sentenza, emessa il 16 marzo 2022, ha implicazioni significative per le coppie di fatto, definendo i requisiti per accedere alla pensione di reversibilità. Norme

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Responsabilità aquiliana da illecito endofamiliare: il caso del padre che non riconosce il figlio

Responsabilità aquiliana da illecito endofamiliare: il caso del padre che non riconosce il figlio In questo articolo analizziamo il caso di un padre che si rifiuta di riconoscere il figlio, con le conseguenze giuridiche che ne derivano. In particolare, ci soffermiamo sulla responsabilità aquiliana da illecito endofamiliare, che consente al figlio di chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a causa della condotta del genitore. Introduzione La responsabilità aquiliana è una forma di responsabilità civile che si fonda sul principio del neminem laedere, secondo cui nessuno deve ledere l’altrui diritto. In particolare, l’art. 2043 del Codice civile stabilisce che “chiunque cagiona ad altri un danno ingiusto è tenuto a risarcirlo“. L’illecito endofamiliare è un’ipotesi particolare di illecito civile che si verifica all’interno della famiglia. In questi casi,

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Cointestazione conto corrente tra coniugi: quando i prelievi sono indebiti

Cointestazione conto corrente tra coniugi: quando i prelievi sono indebiti In caso di cointestazione di un conto corrente tra coniugi, la presunzione di contitolarità delle somme depositate può essere vinta solo da prova contraria. In particolare, i prelievi effettuati per soddisfare le esigenze familiari non sono indebiti. Introduzione La cointestazione di un conto corrente tra coniugi comporta una presunzione di contitolarità delle somme depositate. Ciò significa che, salvo prova contraria, ciascuno dei cointestatari è proprietario di metà del denaro presente sul conto. In caso di separazione o divorzio, questa presunzione può essere vinta dal coniuge che ritiene che l’altro abbia effettuato prelievi indebiti. Il fatto In una recente sentenza, la Corte di Cassazione (ordinanza n. 28772, 17 ottobre 2023) ha confermato la decisione di un tribunale di merito che aveva

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Mantenimento dei minori: quando possono pagare i nonni?

Mantenimento dei minori: quando possono pagare i nonni? La Corte di Cassazione ha stabilito che gli ascendenti possono intervenire a sostegno del mantenimento dei minori solo se entrambi i genitori non sono in grado di provvedervi. Introduzione L’obbligo di mantenimento dei minori spetta primariamente ai genitori, che devono provvedervi in proporzione alle proprie sostanze e capacità reddituali. Solo in caso di inadempimento di uno dei genitori, l’altro genitore può chiedere l’intervento degli ascendenti, che sono obbligati a fornire i mezzi necessari affinché i genitori possano adempiere ai loro doveri nei confronti dei figli. La sentenza della Cassazione La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28446/2023, ha stabilito che l’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari al mantenimento dei figli va inteso in senso sussidiario, non solo

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Danno endofamiliare: cos’è, come si risarcisce, tempi e procedura

Danno endofamiliare: cos’è, come si risarcisce, tempi e procedura Introduzione Negli ultimi anni, la giurisprudenza ha riconosciuto la risarcibilità del danno endofamiliare, ovvero del danno che deriva dalla violazione di uno dei doveri familiari, quali quelli di collaborazione, coabitazione, assistenza e fedeltà. La violazione di questi doveri può comportare la lesione di diritti fondamentali della personalità, quali la dignità, l’onore, la salute, l’integrità psico-fisica, il diritto alla famiglia, il diritto alla bigenitorialità. Condizioni per la risarcibilità del danno Perché il danno endofamiliare sia risarcibile, è necessario che sussistano i seguenti presupposti: Esempi di danno endofamiliare Tra gli esempi di danno endofamiliare che possono essere risarciti, si possono menzionare: Massime giurisprudenziali Cassazione, ordinanza 28/11/2022, n. 34986 “In tema di filiazione, la violazione dell’obbligo del genitore di concorrere all’educazione ed al mantenimento

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Quattordicesima mensilità: quando spetta e come si calcola

Quattordicesima mensilità: quando spetta e come si calcola Introduzione La quattordicesima mensilità è un’indennità aggiuntiva corrisposta ai dipendenti, in genere nel periodo estivo. Non è prevista dalla legge, ma è stabilita dai contratti collettivi di lavoro. La quattordicesima è un’importante voce di reddito per i dipendenti, che può arrivare a rappresentare fino a un mese di stipendio. È quindi importante conoscere i requisiti per ottenerla, le modalità di calcolo e le date di erogazione. Quando spetta la quattordicesima La quattordicesima spetta ai lavoratori dipendenti che hanno un contratto collettivo di lavoro che la prevede. La maggior parte dei CCNL prevede la quattordicesima, ma ci sono alcune eccezioni. In particolare, la quattordicesima non spetta ai lavoratori: Come si calcola la quattordicesima L’importo della quattordicesima è calcolato sulla base della retribuzione mensile

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Il danno esistenziale: definizione e differenze

Il danno esistenziale: definizione e differenze Il Concetto di Danno Esistenziale Il danno esistenziale consiste nella lesione di diritti o interessi, costituzionalmente protetti, inerente alla persona umana, diversi della salute. In altri termini, il danno esistenziale è la forzosa rinuncia allo svolgimento di attività non remunerative, fonte di compiacimento o benessere (c.d. attività realizzatrici), non causata da una compromissione dell’integrità psicofisica, ovvero ogni pregiudizio che l’illecito provoca sul fare areddituale del soggetto, alterando le sue abitudini di vita e gli assetti relazionali che gli erano proprie, sconvolgendo la sua quotidianità e privandolo di occasioni per la espressione e la realizzazione della sua personalità nel mondo esterno. Distinzione tra Danno Esistenziale e Altre Forme di Danno È importante distinguere il danno esistenziale da altre categorie. Il danno esistenziale si distingue, dunque,

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Il danno morale: definizione, risarcibilità e quantificazione

L’evoluzione del danno morale nel sistema risarcitorio italiano: dalla concezione tradizionale alle recenti innovazioni giurisprudenziali Il danno morale ha conosciuto nel nostro ordinamento una significativa evoluzione che ne ha progressivamente ridefinito natura, contenuti e modalità di liquidazione. La sua configurazione attuale è il risultato di un lungo percorso interpretativo che ha visto il decisivo intervento delle Sezioni Unite della Cassazione con le celebri sentenze di San Martino del 2008. Nella sua definizione essenziale, il danno morale consiste nel turbamento psicologico del danneggiato, inteso come lesione alla dignità umana ed al benessere psicofisico costituzionalmente garantito. Tale pregiudizio si caratterizza per la sua natura non patrimoniale e per la stretta connessione con la sfera più intima della persona. Storicamente, la risarcibilità del danno morale è stata riconosciuta attraverso il combinato disposto degli

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MODELLO Ricorso lavoro per mobbing

Modello di Ricorso per Mobbing: Tutela Legale nel Contesto Lavorativo 🏛️ Il mobbing costituisce una forma di violenza psicologica sul luogo di lavoro 🏢 con potenziali gravi ripercussioni sulla salute e il benessere del lavoratore. Questo fenomeno si manifesta attraverso condotte ostili, vessazioni, umiliazioni o emarginazione, sistematicamente reiterate nel tempo, che mirano a ledere la dignità e l’integrità psico-fisica del dipendente. Al fine di fornire uno strumento efficace per la tutela dei diritti dei lavoratori, mettiamo a disposizione un modello di ricorso completo e tecnicamente accurato 📄✍️. Questo documento è stato elaborato da un team di avvocati specializzati in diritto del lavoro 👨‍⚖️👩‍⚖️, con una approfondita conoscenza della più recente giurisprudenza in materia di mobbing. Il modello offre una struttura dettagliata per la presentazione del caso, fornendo solide basi giuridiche

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Nuove regole per gli influencer in Italia: cosa cambia

Nuove regole per gli influencer in Italia: cosa cambia L’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato nuove linee guida per regolare maggiormente il lavoro degli influencer. Queste regole si applicheranno in particolare agli influencer più seguiti, ovvero quelli con almeno 1 milione di follower e che generano reazioni da parte degli utenti su almeno il 2% dei contenuti pubblicati. I nuovi obblighi per gli influencer Gli influencer più seguiti dovranno rispettare una serie di nuovi obblighi, tra cui: Le sanzioni per chi non rispetta le regole Le sanzioni per chi non rispetta le nuove regole possono arrivare fino a 250mila euro. Le nuove regole e la recente indagine su Chiara Ferragni La notizia delle nuove regole è stata associata alla recente indagine giudiziaria a carico di Chiara Ferragni, la più

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Danno biologico: tutto quello che c’è da sapere

Danno biologico: tutto quello che c’è da sapere Introduzione Il danno biologico è una categoria di danno risarcibile che ha guadagnato rilevanza giuridica grazie alla sentenza della Corte Costituzionale del 14 giugno 1986, n. 184. Questa sentenza ha collegato la clausola generale del neminem laedere dell’art. 2043 c.c. al precetto dell’art. 32 della Costituzione, dando origine a una disciplina specifica per la tutela del diritto alla salute. La Definizione Giuridica Secondo l’art. 5, comma 3, L. n. 57/2001, il danno biologico è definito come la “lesione all’integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medico-legale“. Questo danno è risarcibile indipendentemente dalla sua incidenza sulla capacità di produzione del reddito del danneggiato. Il giudice può aumentare l’ammontare del danno biologico in misura non superiore a un quinto, considerando equamente e motivatamente le

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Dipendente pubblico: diritto all’accesso al file digitale della foto che ha dato origine al richiamo disciplinare

Dipendente pubblico: diritto all’accesso al file digitale della foto che ha dato origine al richiamo disciplinare Il dipendente pubblico che ha ricevuto un richiamo disciplinare ha diritto di accedere al file digitale della foto che ha dato origine al procedimento. Lo ha stabilito il TAR Veneto con sentenza n. 1903/2023. Introduzione Il dipendente pubblico che ha ricevuto un richiamo disciplinare ha diritto di accedere al file digitale della foto che ha dato origine al procedimento. Lo ha stabilito il TAR Veneto con sentenza n. 1903/2023. La sentenza ha chiarito che il file digitale della foto è un documento amministrativo, ai sensi dell’articolo 22 della legge n. 241/1990. Pertanto, il dipendente pubblico ha diritto di accedervi, in quanto necessario per tutelare i propri interessi giuridici. La sentenza del TAR Veneto Nella

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MODELLO Contratto di locazione ad uso abitativo

MODELLO Contratto di locazione ad uso abitativo La locazione a uso abitativo è il contratto con il quale una parte (locatore) si obbliga a far godere all’altra (locatario o conduttore o inquilino) un immobile in cambio di un determinato corrispettivo e per un certo periodo di tempo, al termine del quale il bene deve essere restituito nel medesimo stato iniziale. RIFERIMENTI NORMATIVI: artt. 1571 ss. c.c.; l. n. 392/1978; l. n. 431/1998. RIFERIMENTI GIURISPRUDENZIALI: Cass. S.U., n. 18213/2015; Cass. S.U. n. 18214/2015. Contratto di locazione ad uso abitativo Ai sensi dell’art. 2, comma 1, L. 9 dicembre 1998, n. 431 Con la presente scrittura privata, da valere ad ogni effetto di legge, tra i sottoscritti: LOCATORE … nato a …, (C.F. …), residente in … alla via … n. …;

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Fideiussione bancaria affitto: come funziona, quanto costa e chi paga

Fideiussione bancaria affitto: come funziona, quanto costa e chi paga La fideiussione bancaria affitto è una garanzia che tutela il proprietario di un immobile da eventuali insolvenze dell’inquilino. Scopri come funziona, quanto costa e chi paga. Come funziona l’affitto con fideiussione bancaria La fideiussione bancaria affitto è una forma di tutela che interviene prima che il contratto di locazione sia firmato. In sostanza, il garante, che può essere una banca o una compagnia assicurativa, si impegna a pagare il canone mensile di affitto al proprietario in caso di inadempienza dell’inquilino. Esistono due tipi di fideiussione bancaria affitto: La fideiussione bancaria affitto può essere richiesta dal proprietario dell’immobile per tutelarsi da eventuali insolvenze dell’inquilino. In questo modo, il proprietario ha la certezza di ricevere il canone mensile anche se l’inquilino non

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MODELLO Contratto di distribuzione commerciale

Con il contratto di distribuzione commerciale (altrimenti detto contratto di concessione di vendita), una parte (detta distributore) assume verso l’altra (detta fornitore) l’obbligo di commercializzare i prodotti di quest’ultima, che vengono acquisiti mediante stipulazione di singoli contratti d’acquisto, oltre che di incrementare la commercializzazione di detti prodotti in base alle direttive impartite dal fornitore e di pagare al fornitore un prezzo, generalmente consistente in una parte del ricavato delle vendite. Ecco il nostro “Modello di Contratto di Distribuzione Universale” 📄, redatto da esperti in diritto commerciale. 🌍⚖️ Completo e flessibile 🔄, si adatta a vari prodotti e mercati 🏭🛍️, coprendo tutti gli aspetti chiave: diritti, obblighi, proprietà intellettuale 💡 e riservatezza. Scaricate il file Word personalizzabile 💻 per: MODELLO CONTRATTO DI DISTRIBUZIONE UNIVERSALE Tra i sottoscritti: [Nome Fabbricante/Fornitore], con sede

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Manuale di diritto privato 2023, di Andrea Torrente e Piero Schlesinger

Manuale di diritto privato 2023, di Andrea Torrente e Piero Schlesinger Descrizione prodotto La ventiseiesima edizione del Manuale tiene conto di due importanti aggiornamenti normativi: il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, e relative modifiche fino al D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36) e la “riforma Cartabia” della giustizia civile (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), che ha interessato vari aspetti del diritto di famiglia. Insieme a queste novità, il Manuale resta focalizzato sull’evoluzione della giurisprudenza di legittimità e costituzionale, che assume sempre più rilevanza nel sistema civilistico. L’espansione costante del sistema giuridico, anche a causa dell’influenza del diritto dell’Unione Europea, e l’articolazione in settori specifici sempre più complessi e ampi (come il diritto dei consumatori e le discipline specialistiche nel settore bancario, finanziario

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MODELLO Contratto di transazione

📄 MODELLO PREMIUM DI ATTO DI TRANSAZIONE ⚖️ Uno strumento professionale indispensabile per ogni avvocato civilista Presentiamo un modello di atto di transazione completo, aggiornato e immediatamente utilizzabile, frutto dell’esperienza dei migliori civilisti italiani. ✅ Caratteristiche principali: 💼 Ideale per: ⭐ Il modello include tutte le clausole essenziali e di garanzia necessarie per una transazione sicura ed efficace, dalla definizione delle obbligazioni agli effetti novatori, dalle dichiarazioni di garanzia alla risoluzione delle controversie. 🔒 La tua tranquillità professionale è garantita da un documento completo e giuridicamente inattaccabile. ATTO DI TRANSAZIONE (ex artt. 1965 e ss. c.c.) TRA ……, nato/a il …… a ……, residente in …… alla Via …… n. …… (C.F. ……), [in proprio/nella qualità di legale rappresentante della società …… con sede in …… alla Via …… (P.IVA/C.F.

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MODELLO Contratto di appalto d’opera

🏗️ Contratto d’Appalto per Lavori Privati: la vostra sicurezza legale 📄 Il nostro modello, redatto da un avvocato specializzato in diritto edilizio, offre: Vantaggi: ✅ Expertise legale specializzata ✅ Personalizzabile (formato Word) ✅ Riduce rischi di controversie Investite nella tranquillità! 🏠✨ Acquistate ora per scaricare il file e costruire su solide basi legali. 🔑📥 CONTRATTO D’APPALTO PER LAVORI PRIVATI Il giorno //______, in ________________ TRA Il Sig./La Sig.ra ___________________, nato/a a _________________ il //__, residente in _________________, Via _________________ n. ___, Codice Fiscale _________________, in seguito denominato “Committente“ E la società _______________________, con sede legale in _________________, Via _________________ n. ___, Partita IVA _________________, iscritta al Registro delle Imprese di _________________ al n. _______________, in persona del suo legale rappresentante Sig./Sig.ra ___________________, nato/a a _________________ il //, in seguito denominata

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MODELLO Contratto preliminare di preliminare di vendita

ANTEPRIMA MODELLO Contratto preliminare di preliminare di vendita Sempre più spesso nella pratica commerciale, in particolare nelle mediazioni immobiliari, si ricorre allo strumento giuridico cosiddetto “preliminare di preliminare”, non espressamente disciplinato nel nostro ordinamento,ma ormai riconosciuto nella sua validità dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, a partire dalla sentenza n. 4628/2015, pronunciata a Sezioni Unite. Lo scopo perseguito dalle parti è quello (ancor prima di impegnarsi con il preliminare dicompravendita), da un lato, di “bloccare” in qualche modo l’immobile, definendo un primo contenuto contrattuale (e rinviando la redazione del preliminare vero e proprio ad un momento successivo) e, dall’altro, di assumere ulteriori informazioni, ad esempio, sulla regolarità urbanistica dell’immobile o, in genere, sulla trasparenza dell’affare. Di seguito viene riportata la possibile formula di una proposta di acquisto immobiliare formalizzata, per

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Assegno divorzile: la convivenza prematrimoniale conta

Assegno divorzile: la convivenza prematrimoniale conta La recente pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione ha stabilito che la convivenza prematrimoniale può essere computata ai fini della determinazione dell’assegno divorzile. Questo significa che il periodo di convivenza, se caratterizzato da stabilità e continuità, può essere considerato come parte del matrimonio, ai fini del calcolo della durata dell’unione e del contributo fornito dal richiedente l’assegno alla conduzione familiare. Introduzione La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 28826 del 19 luglio 2023 ha stabilito che la convivenza prematrimoniale può essere computata ai fini della determinazione dell’assegno divorzile. Questo significa che il periodo di convivenza, se caratterizzato da stabilità e continuità, può essere considerato come parte del matrimonio, ai fini del calcolo della durata dell’unione e del contributo fornito dal richiedente l’assegno alla

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Responsabilità del custode per danni da cose in custodia

Responsabilità del custode per danni da cose in custodia (Cassazione, sentenza n. 14189 del 23 maggio 2023) Introduzione: La responsabilità del custode per danni da cose in custodia è una delle fattispecie più frequenti di responsabilità civile. Essa è disciplinata dall’art. 2051 del codice civile, che prevede che “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito“. La responsabilità del custode è una responsabilità oggettiva, che prescinde dalla colpa del custode stesso. Ciò significa che il danneggiato non deve provare la colpa del custode, ma solo il nesso di causalità tra il danno e la cosa custodita. Tuttavia, il danneggiato può essere ritenuto parzialmente responsabile se ha concorso a causare l’evento dannoso. In tal caso, la responsabilità del custode sarà ridotta

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Morte del neonato: responsabilità contrattuale della struttura sanitaria

Morte del neonato: responsabilità contrattuale della struttura sanitaria Il caso sottoposto al Tribunale di Lecce ha visto l’avanzamento di una domanda risarcitoria per la tragica morte di una neonata presso l’Ospedale “F. Ferrari” di Casarano. La sentenza n. 1628/2022 del Tribunale di Lecce, pubblicata il 01.06.2022, ha accettato la domanda, inquadrandola nella responsabilità contrattuale della struttura sanitaria. Contratto di Spedalità e Responsabilità Contrattuale In base a quanto consolidato in dottrina e giurisprudenza, la responsabilità della struttura sanitaria è ricondotta all’ambito contrattuale. L’accettazione del paziente in ospedale comporta la conclusione di un contratto, come stabilito anche dalla Cassazione nelle SS.UU. n 577/2008. Il rapporto tra paziente ed ente ospedaliero si configura come un contratto atipico di spedalità, con effetti protettivi per il paziente e obblighi a carico della struttura. Normative e

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Cartolarizzazione crediti: precetto solo da banche o intermediari finanziari

Cartolarizzazione crediti: precetto solo da banche o intermediari finanziari L’intimazione di precetto per crediti cartolarizzati può essere delegata solo a banche o interme-diari finanziari autorizzati. La sentenza del Tribunale di Civitavecchia n. 1516/2023 conferma la nullità del precetto notificato da un mandatario non autorizzato. Introduzione La cartolarizzazione dei crediti è un’operazione finanziaria complessa che consente a un creditore di cedere i propri crediti a una società veicolo (SPV). La SPV, a sua volta, emette titoli destinati ad essere collocati presso investitori istituzionali, e provvede alla riscossione dei crediti ceduti. In caso di mancato pagamento, la SPV può procedere alla riscossione forzata dei crediti, mediante l’emissione di un atto di precetto. Normativa di riferimento L’art. 2, comma 6, della legge n. 130/1999, che disciplina la cartolarizzazione dei crediti, prevede che: “I

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Mantenimento figli: si può perdere l’affidamento condiviso se non si paga?

Mantenimento figli: si può perdere l’affidamento condiviso se non si paga? In Italia, l’affidamento condiviso è il modello prevalente di affidamento dei figli in caso di separazione o divorzio dei genitori. Tuttavia, il mancato pagamento del mantenimento può essere motivo di revoca dell’affidamento condiviso. Introduzione L’affidamento condiviso è il modello di affidamento dei figli in caso di separazione o divorzio dei genitori che prevede che entrambi i genitori abbiano pari responsabilità nella cura e nell’educazione dei figli. Questo modello è stato introdotto in Italia dalla legge n. 54/2006 e ha lo scopo di tutelare l’interesse dei figli e di ridurre i danni derivanti dalla disgregazione della famiglia. Questo in nome del principio di bigenitorialità e a tutela del diritto del figlio minorenne a mantenere un rapporto equilibrato e costante con entrambi i

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Le cause di nullità del contratto: approfondimento legale

Le cause di nullità del contratto: approfondimento legale Gli aspetti legali che circondano la nullità di un contratto sono di fondamentale importanza per comprendere le implicazioni e le conseguenze che possono derivare da un atto giuridico viziato. In questo articolo, esploreremo le diverse cause di nullità del contratto, analizzando le norme di legge e le sentenze più recenti che ne delineano i contorni. 1. Cause di Nullità: Introduzione all’art. 1418 c.c. L’art. 1418 c.c. del Codice Civile italiano elenca le “Cause di nullità del contratto“. Queste sono vizi ritenuti così gravi da determinare una condanna perenne e tendenzialmente irredimibile di inidoneità dell’atto a produrre gli effetti cui tende. Dal punto di vista del diritto privato, la nullità rappresenta la sanzione più grave, annullando completamente gli effetti del negozio e rendendo

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Pertinenza e vincolo accessorio: cosa sono e come funzionano

Pertinenza e vincolo accessorio: cosa sono e come funzionano Introduzione Nel contesto legale italiano, il concetto di “pertinenza” e il vincolo accessorio rivestono un ruolo cruciale nelle transazioni immobiliari e mobiliari. Questo articolo esplorerà dettagliatamente le normative di legge e le sentenze pertinenti a questa tematica, analizzando i requisiti e gli elementi necessari per la configurazione di un rapporto pertinenziale. Definizione di Pertinenza Elementi costitutivi della cosa composta Se una cosa è posta a servizio o ad ornamento di un’altra, senza costituirne parte integrante e senza rappresentare elemento indispensabile per la sua esistenza, ma in guisa da accrescerne l’utilità o il pregio, si ha la figura della «pertinenza» (art. 817 c.c.; v. Cass. 2 febbraio 2017, n. 2804). articolo 817 c.c. (Pertinenze) “Sono pertinenze le cose destinate in modo durevole

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Tutela degli acquirenti di immobili da costruire: guida completa

Tutela degli acquirenti di immobili da costruire: guida completa La tutela degli acquirenti di immobili da costruire è un tema importante, soprattutto in considerazione dell’elevato numero di persone che si rivolgono al mercato immobiliare per acquistare una nuova casa. In questo articolo, analizzeremo le principali norme che tutelano gli acquirenti di immobili da costruire, nonché le azioni che possono intraprendere in caso di problemi. Introduzione L’acquisto di un immobile da costruire può rappresentare un investimento importante per molte persone. Tuttavia, questo tipo di operazione comporta anche alcuni rischi, soprattutto in caso di fallimento del costruttore. Per tutelare gli acquirenti di immobili da costruire, il legislatore italiano ha introdotto una serie di norme specifiche. In questo articolo, analizzeremo le principali disposizioni in materia, nonché le azioni che possono intraprendere gli acquirenti

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MODELLO contratto di locazione commerciale

Presentiamo il nostro modello di contratto di locazione commerciale, frutto dell’expertise di un avvocato specializzato nel settore immobiliare. Questo strumento, aggiornato e conforme alle più recenti disposizioni normative e giurisprudenziali, rappresenta una soluzione affidabile e completa per le vostre esigenze contrattuali. Ogni clausola è stata meticolosamente redatta per offrire la massima tutela e prevenire potenziali controversie, garantendo un rapporto di locazione solido e duraturo. Il linguaggio chiaro e accessibile rende il contratto di facile comprensione, senza compromettere la precisione tecnica. Scegliendo questo modello, risparmierete tempo e risorse, affidandovi alla competenza di un professionista qualificato. Investite nel vostro successo imprenditoriale con uno strumento contrattuale di alto livello. Acquistate ora il nostro modello di contratto di locazione commerciale e poggiate le basi per una crescita solida e duratura della vostra attività. CONTRATTO

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Proprietario può entrare in casa in affitto? Ecco quando e come

Proprietario può entrare in casa in affitto? Ecco quando e come Introduzione Una volta concessa in affitto, una casa entra nella piena disponibilità dell’inquilino. Questo acquisisce quindi il diritto di abitazione, così come il libero possesso e il godimento dell’immobile. Ci sono però casi nei quali i proprietari vogliano visitare l’immobile, per capire in che condizioni si trovi, e decidano di presentarsi a sorpresa. Questa cosa è possibile? La risposta non è semplice e dipende da diversi fattori. In questo articolo vedremo quando e come il proprietario può entrare in casa in affitto. Quando sono possibili le visite del proprietario? La legge riconosce il diritto del proprietario a controllare periodicamente lo stato dell’immobile, anche per verificare che l’inquilino si comporti in modo corretto. Tuttavia, la legge tutela anche il diritto

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Polizza vita: cos’è, riscatto e prescrizione

Polizza vita: cos’è, riscatto e prescrizione Cos’è una polizza vita? Una polizza vita è un contratto assicurativo che prevede il pagamento di un capitale o di una rendita da parte della compagnia assicurativa all’assicurato o ai suoi beneficiari in caso di morte dell’assicurato, o alla scadenza della polizza in caso di polizza caso vita. Esistono due tipologie di polizze vita: Perché stipulare una polizza vita? Una polizza vita può essere stipulata per diversi motivi, tra cui: Cos’è il riscatto di una polizza vita? Il riscatto di una polizza vita è l’operazione che permette all’assicurato o ai suoi eredi di ottenere la restituzione delle somme versate alla compagnia assicurativa prima della scadenza del contratto. Come richiedere il riscatto di una polizza vita? Per richiedere il riscatto di una polizza vita è

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Come aprire un Bed and Breakfast (B&B) in Puglia: guida legale completa

Come aprire un Bed and Breakfast (B&B) in Puglia: guida legale completa Introduzione La Puglia è una regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali, che ogni anno attira milioni di turisti da tutto il mondo. Aprire un Bed and Breakfast (B&B) in Puglia può essere un’ottima opportunità per chi desidera avviare un’attività imprenditoriale nel settore del turismo. In questa guida, analizzeremo tutti gli aspetti da considerare per aprire un Bed and Breakfast in Puglia, dalla normativa vigente alle procedure burocratiche, fino alla promozione e alla gestione dell’attività. Normativa vigente La normativa in materia di Bed and Breakfast è disciplinata dalla legge regionale PUGLIA 7 agosto 2013, n. 27 “Disciplina dell’attività ricettiva di Bed and Breakfast (B&B)”. Generalità, definizioni, requisiti (art. 1) La Regione Puglia favorisce lo sviluppo e la

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Come tutelarsi dal cyberbullismo: guida completa

Come tutelarsi dal cyberbullismo: guida completa Il cyberbullismo è una forma di bullismo che si svolge online, attraverso le piattaforme di social media, i messaggistica istantanea o altri strumenti informatici. In questo articolo, vedremo come tutelarsi dal cyberbullismo, quali sono le norme di legge che lo tutelano e cosa fare in caso di vittima. Introduzione Il cyberbullismo è una forma di bullismo che si svolge online, attraverso le piattaforme di social media, i messaggistica istantanea o altri strumenti informatici. Si tratta di una forma di violenza che può avere gravi conseguenze sulla vittima, a livello psicologico, sociale e anche legale. Le vittime di cyberbullismo possono essere di qualsiasi età, ma sono più a rischio i minori, che sono più vulnerabili e meno consapevoli dei rischi del mondo online. Cosa è

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Infortunio sul lavoro: come ottenere il risarcimento INAIL e il danno differenziale

Infortunio sul lavoro: come ottenere il risarcimento INAIL e il danno differenziale Introduzione L’infortunio sul lavoro è un evento che può causare gravi danni fisici e psicologici al lavoratore, nonché comprometterne la capacità di lavoro e di reddito. In questi casi, il lavoratore ha diritto a un risarcimento da parte dell’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. In alcuni casi, tuttavia, l’indennizzo INAIL può non essere sufficiente a coprire tutti i danni subiti dal lavoratore. In questi casi, il lavoratore può chiedere il risarcimento del danno differenziale al datore di lavoro o al responsabile civile. Indennizzo INAIL L’INAIL eroga un indennizzo al lavoratore infortunato in base alla gravità dell’infortunio e alla durata dell’inabilità. L’indennizzo può essere in forma di capitale o di rendita. Indennizzo in forma di

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Avvocato Cosimo Montinaro: esperto in risarcimento danni da sinistro stradale mortale

Avvocato Cosimo Montinaro: esperto in risarcimento danni da sinistro stradale mortale Lo Studio Legale dell’Avv. Cosimo Montinaro, con sede a Lecce in Via M.R. Imbriani n. 24, rappresenta un faro di speranza e sostegno per coloro che hanno subito la devastante perdita di un familiare in un incidente stradale mortale. Con una dedizione instancabile e una vasta esperienza nel campo del risarcimento danni da sinistro stradale, l’avvocato Montinaro offre un accompagnamento completo e competente ai familiari delle vittime in un momento di grande difficoltà e vulnerabilità. La perdita di un caro in un incidente stradale non solo porta un dolore immenso, ma spesso comporta anche conseguenze finanziarie significative per i sopravvissuti. È qui che l’avvocato Montinaro interviene, offrendo non solo la sua esperienza legale ma anche una solida comprensione delle

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Responsabilità civile del veterinario: tutto quello che c’è da sapere

Responsabilità civile del veterinario: tutto quello che c’è da sapere Introduzione La responsabilità civile del veterinario è un argomento complesso che può avere importanti conseguenze per i proprietari di animali domestici. In questo articolo, analizzeremo le basi della responsabilità civile del veterinario, le diverse tipologie di responsabilità, le prove necessarie per dimostrare la responsabilità del veterinario e le possibili conseguenze di una sentenza di condanna. Tipologie di responsabilità civile del veterinario La responsabilità civile del veterinario può essere di due tipi: Responsabilità contrattuale La responsabilità contrattuale del veterinario si fonda su un contratto di prestazione d’opera professionale. In questo caso, il veterinario assume un’obbligazione nei confronti del proprietario dell’animale domestico, che si impegna a fornire la propria prestazione professionale con la diligenza di un professionista qualificato. Art. 1176 c.c. “L’obbligazione

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Trascrizione preliminare immobiliare: cos’è, come funziona, perché è importante

Trascrizione preliminare immobiliare: cos’è, come funziona, perché è importante La trascrizione del contratto preliminare immobiliare è un importante strumento legale che offre maggiore sicurezza ai promissari acquirenti. Scopri cos’è, come funziona e perché è importante. Introduzione La trascrivibilità del contratto preliminare di compravendita immobiliare è una questione che ha suscitato un lungo dibattito nel mondo legale. In passato, il contratto preliminare non poteva essere soggetto a trascrizione nei registri immobiliari, causando incertezze soprattutto per il promissario acquirente. Tuttavia, con l’introduzione dell’art. 2645-bis c.c., la situazione ha subito una significativa svolta. Cos’è il contratto preliminare immobiliare Il contratto preliminare è un accordo tra due parti che si impegnano a stipulare in un momento successivo un contratto definitivo. Nel caso della compravendita immobiliare, il contratto preliminare prevede che il venditore si impegni

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Colpo di sonno: risarcimento assicurativo e conseguenze legali

Colpo di sonno: risarcimento assicurativo e conseguenze legali Il colpo di sonno alla guida è un fenomeno insidioso che può avere conseguenze devastanti. Nonostante sia un evento apparentemente improvviso e inaspettato, la legge non lo considera una scusante valida per giustificare incidenti stradali. La mancanza di attenzione e di prudenza durante la guida, infatti, può essere considerata una forma di negligenza. Ma quali sono le vere responsabilità del conducente in caso di colpo di sonno? E quali sono le potenziali conseguenze legali e assicurative? In questo articolo esploreremo in dettaglio questo argomento cruciale, analizzando le implicazioni giuridiche, il tema del risarcimento da parte delle compagnie assicurative e le sentenze rilevanti. Preparatevi a scoprire una prospettiva che potrebbe farvi ripensare alle vostre abitudini di guida. Indice

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Assegno di inclusione: guida completa al nuovo beneficio sociale

Assegno di inclusione: guida completa al nuovo beneficio sociale Introduzione Il Decreto Lavoro 48/2023 ha introdotto l’Assegno di Inclusione (ADI), un nuovo strumento di sostegno economico programmato a partire dal 1° gennaio 2024. Questo beneficio sostituirà il Reddito di Cittadinanza, portando con sé nuovi requisiti e condizioni. Nella Legge 85 del 3 luglio 2023, il decreto è stato convertito, delineando le linee guida per accedere a questo incentivo all’inclusione sociale e professionale. Assegno di Inclusione: Che Cos’è? L’Assegno di Inclusione rappresenta una misura di sostegno economico finalizzata all’inclusione sociale e professionale. A partire dal 1° gennaio 2024, sostituirà il Reddito di Cittadinanza. Il suo accesso è condizionato al possesso di requisiti di varia natura, tra cui quelli economici, di residenza/cittadinanza e di composizione del nucleo familiare. Requisiti del Nucleo Familiare

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Ritardo aereo: come ottenere il risarcimento

Ritardo aereo: come ottenere il risarcimento Introduzione Con l’acquisto di un biglietto aereo, si stipula un contratto di trasporto aereo a prestazioni corrispettive. In caso di ritardo o inadempimento del vettore, il passeggero ha diritto al risarcimento del danno. La normativa di riferimento La disciplina del ritardo aereo è contenuta nella Convenzione di Varsavia del 1929, nella Convenzione di Montreal del 1999 e nel Regolamento UE n. 261/2004. Secondo la Convenzione di Varsavia, il vettore è responsabile del danno cagionato da un ritardo nel trasporto aereo di persone, bagagli o merci. La Convenzione di Montreal ha ampliato la responsabilità del vettore, includendo anche il danno morale. Il Regolamento UE n. 261/2004, invece, ha previsto una compensazione pecuniaria per i passeggeri in caso di cancellazione del volo, negato imbarco e ritardo

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Mutuo vs affitto: quale soluzione conviene nel 2024?

Mutuo vs affitto: quale soluzione conviene nel 2024? Nel 2024, la scelta tra mutuo e affitto è ancora più difficile rispetto al passato, a causa dell’aumento dei prezzi delle case e dei tassi di interesse dei mutui. Aumento dei prezzi e dei tassi di interesse L’aumento dei prezzi delle case è un fenomeno che si sta verificando da diversi anni, ma che si è accelerato negli ultimi mesi a causa dell’inflazione. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, l’indice dei prezzi delle case (Indice ISTAT) è aumentato del 4,5% nel 2023. L’aumento dei tassi di interesse dei mutui è un altro fattore che rende più difficile l’acquisto di una casa. Nel 2024, il tasso di interesse medio dei mutui a tasso fisso è aumentato di circa un punto percentuale, arrivando a

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Apple condannata a sbloccare l’Iphone di un giovane deceduto

Apple condannata a sbloccare l’Iphone di un giovane deceduto Introduzione Il 10 febbraio 2021, il Tribunale Civile di Milano, con la Giudice Dott.ssa Martina Flamini, ha emesso una sentenza che rappresenta un precedente storico in merito alla conservazione post-mortem dei dati personali. La decisione riguarda i diritti dei familiari di un giovane chef deceduto e gli obblighi dei titolari del trattamento di tali dati, con Apple Italia S.r.L. come protagonista della vicenda. La Vicenda e le Richieste dei Familiari Il caso triste e drammatico coinvolge un giovane chef trasferitosi a Milano per svolgere la propria attività, vittima di un incidente stradale fatale. I genitori, desiderosi di conservare i ricordi del figlio defunto, hanno chiesto ad Apple Italia S.r.L., produttrice dello smartphone utilizzato dal giovane e titolare del servizio di storage

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Il mutuo: guida legale completa

Il mutuo: guida legale completa Introduzione Il mutuo, noto anche come prestito di consumo, rappresenta un contratto fondamentale nel panorama legale e finanziario. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le sue definizioni, le distinzioni da altri contratti simili e le implicazioni giuridiche che lo caratterizzano. Il Mutuo: Definizione e Differenze Il mutuo, regolamentato dall’articolo 1813 del codice civile, è il contratto mediante il quale una parte, il mutuante, trasferisce all’altra, il mutuatario, una determinata quantità di danaro o altre cose fungibili. La restituzione avviene con altrettante cose della stessa specie e qualità (tantundem eiusdem generis). Distinzione tra Mutuo e Comodato È importante distinguere il mutuo dal comodato: mentre il mutuo riguarda cose consumabili e fungibili, il comodato ha per oggetto beni non consumabili. La proprietà nel mutuo passa al mutuatario,

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Mutui casa: tutto quello che devi sapere per scegliere il mutuo giusto

Mutui casa: tutto quello che devi sapere per scegliere il mutuo giusto Introduzione I mutui casa sono un’importante forma di finanziamento che permette di acquistare un immobile. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche fondamentali dei mutui casa, le opzioni disponibili e forniremo consigli utili per una scelta consapevole. Caratteristiche dei Mutui Casa Tasso Fisso o Variabile? La scelta tra un tasso fisso e variabile dipende dalle preferenze e dalla tolleranza al rischio del mutuatario. I tassi variabili possono offrire rate iniziali più leggere, ma il tasso può cambiare in base alle fluttuazioni di mercato. I tassi fissi garantiscono stabilità con rate costanti per tutta la durata del finanziamento. Surroga e Sostituzione del Mutuo La surroga permette di trasferire il mutuo da una banca all’altra per ottenere condizioni più vantaggiose, come

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Patto di prova dopo l’inizio del rapporto di lavoro: è nullo!

Patto di prova dopo l’inizio del rapporto di lavoro: è nullo! Introduzione Il patto di prova è un accordo tra datore di lavoro e lavoratore che consente a entrambe le parti di valutare reciprocamente le proprie capacità e attitudini. In particolare, il patto di prova consente al datore di lavoro di verificare se il lavoratore è idoneo a svolgere le mansioni previste dal contratto di lavoro, mentre al lavoratore consente di valutare se l’ambiente di lavoro e le condizioni contrattuali sono rispondenti alle sue aspettative. La normativa italiana prevede che il patto di prova debba essere stipulato per iscritto e deve essere precedente o contestuale all’inizio del rapporto di lavoro. In caso contrario, il patto di prova è nullo. Nullità del patto di prova stipulato dopo l’inizio del rapporto di

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Segnalazione negativa su CRIF illegittima: Tribunale di Lecce annulla per mancata consegna del preavviso

Segnalazione negativa su CRIF illegittima: Tribunale di Lecce annulla per mancata consegna del preavviso Introduzione Il Tribunale di Lecce, con ordinanza del 22 novembre 2023, ha dichiarato illegittima la segnalazione effettuata da Banco BPM S.p.a. presso CRIF e ha, quindi, ordinato a quest’ultima società, quale gestore del sistema informativo creditizio (SIC), di procedere immediatamente alla cancellazione delle segnalazioni presenti sulle banche dati SIC in relazione al credito per cui è causa. La decisione Il Tribunale ha ritenuto che la segnalazione fosse illegittima perché non era stata preceduta dal necessario preavviso al risparmiatore, previsto dall’art. 125, comma 3, T.U.B. (d.lgs n. 385/1993) e dall’art. 5, comma 6, del Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi di informazioni creditizie. In particolare, il Tribunale ha rilevato che l’intermediario segnalante, Banco BPM

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Perdita di chance nella responsabilità sanitaria: la recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce

Perdita di chance nella responsabilità sanitaria: la recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce Introduzione La responsabilità sanitaria è un tema di crescente rilevanza nella giurisprudenza contemporanea, e uno degli aspetti più discussi è il risarcimento danni per la perdita di chance di guarigione di un paziente. La Corte d’Appello di Lecce, con la sentenza del 22 settembre 2023, n. 742, ha fornito importanti chiarimenti su questo argomento, stabilendo che la domanda di risarcimento deve essere esplicitamente formulata, non potendosi considerare implicita nella richiesta generica di condanna al risarcimento di “tutti i danni“. Il fatto La questione del risarcimento danni per la morte di un paziente in seguito a presunta malpractice medica è stata affrontata, focalizzandosi sulla perdita di chance. La malpractice in questione consisteva in interventi medici non adeguati

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Cessione di crediti in blocco: la pubblicazione in GU non è sufficiente

Cessione di crediti in blocco: la pubblicazione in GU non è sufficiente introduzione La cessione di crediti in blocco è un tema cruciale nel panorama giuridico, e recentemente, con ordinanza del 05 dicembre 2023, il Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Brindisi, Dott. Natali, ha delineato importanti principi relativi a questo processo ai sensi dell’art. 58 TUB. Principi e Normative Titolarità Soggettiva e Contestazione della Cessione La questione chiave affrontata riguarda la prova della titolarità soggettiva del creditore cessionario in caso di contestazione della cessione da parte del debitore. Il Giudice ha chiarito che questa è una questione rilevabile d’ufficio, ascrivibile agli elementi costitutivi del diritto azionato in giudizio. Comunicazione della Cessione e Pubblicazione Ai sensi dell‘art. 1264 c.c., la cessione del credito deve essere comunicata al debitore ceduto. Nel caso

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L’annotazione nei registri immobiliari: guida legale

L’annotazione nei registri immobiliari: guida legale Introduzione Nel vasto mondo legale, è fondamentale distinguere con precisione la trascrizione di un atto dall’annotazione, due concetti che, sebbene collegati, portano con sé implicazioni e procedure diverse. L’articolo si propone di esplorare dettagliatamente il ruolo e l’importanza dell’annotazione, evidenziando le norme di legge pertinenti e le sentenze rilevanti. Articolo 2654 c.c.: Annotazione di Domande Giudiziali L’articolo 2654 del codice civile stabilisce chiaramente che se una domanda giudiziale si riferisce a un atto trascritto o iscritto, la trascrizione della domanda deve essere annotata in margine alla trascrizione dell’atto. Consideriamo il caso di una vendita immobiliare regolarmente trascritta, in cui il venditore (Primus) chieda giudizialmente la risoluzione (art. 2652, comma 1 n. 1, c.c.). Oltre alla trascrizione della domanda, è obbligatoria l’annotazione di questa a

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Cassette di sicurezza: tutto quello che devi sapere

Cassette di sicurezza: tutto quello che devi sapere Introduzione Le cassette di sicurezza rappresentano uno dei servizi bancari accessori più diffusi, offrendo ai clienti un luogo sicuro per custodire valori come denaro, gioielli e titoli. Con questo contratto il cliente realizza una duplice finalità: un elevato grado di sicurezza contro i furti e una totale riservatezza, perché l’utente può introdurre nella cassetta a propria esclusiva discrezione i valori che preferisce, senza che la banca debba o possa venirne a conoscenza. La banca, infatti, non riceve la consegna delle cose, poiché è il cliente ad accedere, in modo del tutto riservato, alla cassetta. In questo articolo, esploreremo le normative legali che regolano questo servizio, fornendo una panoramica approfondita delle responsabilità della banca e i diritti del cliente. Normative e Tutele Legali

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Estromissione dal processo civile: cos’è, quando è ammessa e come funziona

Estromissione dal processo civile: cos’è, quando è ammessa e come funziona Introduzione L’estromissione dal processo civile è un istituto processuale che consente ad una parte di uscire dal processo, in considerazione della partecipazione allo stesso processo di un altro soggetto, coinvolto nella medesima situazione sostanziale. L’istituto è previsto dal Codice di procedura civile (artt. 108, 109 e 111), ma la sua applicabilità è limitata a determinate ipotesi. Ammissibilità dell’istituto L’estromissione è ammessa nei seguenti casi: la procedura L’estromissione è disposta dal giudice con ordinanza, subordinata al consenso delle altre parti. La sentenza pronunciata nei confronti delle parti fra le quali il processo continua vincola anche l’estromesso. Conseguenze dell’estromissione L’estromissione determina l’uscita della parte estromessa dal processo, con la conseguente cessazione della sua legittimazione a partecipare al giudizio. La sentenza pronunciata

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Esame avvocato 2023: traccia di diritto civile e soluzione

Esame avvocato 2023: traccia di diritto civile e soluzione Traccia di diritto civile Tizio riferisce di essere conduttore di un immobile destinato a uso diverso dall’abitazione, in particolare destinato a sede della sua azienda di autorimessa. A causa del rigurgito di liquami da uno dei tombini presenti sul pavimento del locale, questo si è interamente allagato due mesi prima. A seguito di sopralluogo dei Vigili del fuoco, l’immobile è stato dichiarato inagibile fino al totale ripristino delle condutture, ancora non consegnato.Tizio ha appena ricevuto dal locatore la notifica dell’intimazione di sfratto per morosità, in ragione del mancato pagamento delle ultime due mensilità del canone.La controparte intimante ha anche invocato la clausola “solve et repete” (art. 1462 c.c.).Tizio è interessato a tenere in vita il contratto di locazione e a non

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Agenzia Entrate: cancellazione ipoteca per importo inferiore a 20.000 euro

Agenzia Entrate: cancellazione ipoteca per importo inferiore a 20.000 euro Introduzione Nel contesto giuridico della Commissione Tributaria Regionale della Puglia a Lecce, Sezione IV, è emersa la rilevante sentenza del 07/03/2019, n. 401, che ha riguardato il diniego di cancellazione di ipoteca da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione di Lecce. Svolgimento del processo Il processo è stato avviato con un ricorso depositato il 25.01.2018 da parte di C.R., che impugnava il diniego di cancellazione di ipoteca, basando la sua richiesta sulla sanatoria del debito originario, escludendo due cartelle di pagamento ormai prescritte e non più dovute. L’Agenzia delle Entrate-Direzione Provinciale di Lecce si è difesa eccependo il proprio difetto di legittimazione passiva, affermando che le eccezioni sollevate riguardavano l’attività dell’agente di riscossione. Inoltre, ha sostenuto che il termine di prescrizione per

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La mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice: analisi approfondita dell’articolo 388 del codice penale

La mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice: analisi approfondita dell’articolo 388 del codice penale. L’articolo 388 del codice penale italiano, dedicato alla “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice“, costituisce un importante strumento legale volto a sanzionare coloro che cercano di eludere gli obblighi imposti dalle autorità giudiziarie. In questa disamina approfondita, esploreremo le diverse disposizioni di questo articolo, focalizzandoci sulle condotte rilevanti dal punto di vista penale, le situazioni particolari, i responsabili coinvolti, le conseguenti sanzioni e altro ancora. Art. 388 (Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice). Chiunque, per sottrarsi all’adempimento degli obblighi nascenti  da un provvedimento dell’autorita’ giudiziaria, o dei quali e’ in  corso l’accertamento dinanzi all’autorita’ giudiziaria stessa, compie,  sui propri o sugli altrui beni, atti simulati o fraudolenti,  o  commette allo

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Fonti del diritto dell’Unione europea: regolamenti, direttive e decisioni

Fonti del diritto dell’Unione europea: regolamenti, direttive e decisioni Introduzione Il diritto dell’Unione europea è un complesso sistema normativo che si sovrappone all’ordinamento giuridico interno degli Stati membri. Le fonti del diritto dell’Unione europea si dividono in due categorie: le fonti originarie e le fonti derivate. Le fonti originarie Le fonti originarie sono i trattati istitutivi dell’Unione europea, ossia il Trattato sull’Unione europea (TUE) e il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). I trattati costituiscono la base giuridica dell’Unione europea e definiscono i suoi obiettivi, le sue istituzioni e i suoi poteri. Le fonti originarie sono direttamente applicabili negli Stati membri, ossia hanno la stessa forza delle leggi interne. Pertanto, in caso di contrasto tra una norma del trattato e una norma di legge interna, la norma del trattato prevale.

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Successione di leggi nel tempo: guida completa

Successione di leggi nel tempo: guida completa Introduzione La successione di leggi nel tempo è un fenomeno giuridico che si verifica quando una nuova legge entra in vigore e sostituisce una legge precedente. Tale fenomeno può avere rilevanza in tutti i settori del diritto, ma è particolarmente importante nel diritto civile, penale e processuale. La soluzione dei problemi posti dal succedersi delle leggi non è sempre agevole, soprattutto quando si tratti di fattispecie verificatesi anteriormente all’entrata in vigore della modificazione normativa, ma i cui effetti perdurano nel tempo. In alcuni casi il legislatore ha cura di regolare il passaggio tra la legge vecchia e quella nuova con specifiche norme, che si chiamano disposizioni transitorie. In altri casi, invece, può avvenire che manchi una specifica regola di disciplina intertemporale. Ed allora

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Mercato libero vs mercato tutelato: differenze e cosa cambia

Mercato libero vs mercato tutelato: differenze e cosa cambia Introduzione Attualmente in Italia sono presenti due diverse modalità di regolazione del settore energetico: il mercato tutelato e il mercato libero. Il mercato tutelato è il regime in cui gli utenti finali di ridotte dimensioni possono accedere all’energia alle condizioni tariffarie e contrattuali stabilite dall’ente regolatore per l’energia (ARERA). Il mercato libero, invece, rappresenta l’esito di un lungo percorso di liberalizzazione del settore energetico avviato nei primi anni ’90 e portato a termine nell’agosto del 2017. A partire dal 10 gennaio 2024, tutti i clienti domestici dovranno scegliere un fornitore sul mercato libero, perché non sarà più possibile avere dei contratti con prezzi stabiliti dall’ARERA. Mercato tutelato Nel mercato tutelato i prezzi sono definiti dall’ARERA e sono uguali per tutti i

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Irretroattività della legge: principio e eccezioni

Irretroattività della legge: principio e eccezioni Introduzione Una norma giuridica ricollega al verificarsi di una data fattispecie (ossia di un fatto o di una serie di fatti) una certa conseguenza giuridica (quale, ad esempio, l’acquisto o la perdita di un diritto, il sorgere o l’estinguersi di un obbligo, la soggezione ad una sanzione, ecc.). La fattispecie, descritta in astratto dalla norma, determina la conseguenza giuridica ivi prevista quando si verificano in concreto i fatti astrattamente previsti da quella norma. È logico, quindi, che, quanto meno di regola, la norma si applichi alla fattispecie in essa descritta (in astratto) che si verifica (in concreto) successivamente all’entrata in vigore della norma stessa. E difatti l’art. 11, comma 1, delle preleggi stabilisce che «La legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha

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L’entrata in vigore della legge

L’entrata in vigore della legge Introduzione Nel vasto panorama giuridico italiano, l’entrata in vigore di una legge è un momento cruciale, sottoposto a diversi requisiti formali e tempistiche specifiche. Comprendere questo processo è fondamentale per cittadini e operatori del diritto. In questo articolo, esploreremo i passaggi chiave e le normative che regolamentano l’entrata in vigore delle leggi in Italia. I Passaggi Cruciali 1. Approvazione Legislativa L’iter inizia con l’approvazione della legge da parte delle due Camere. Questo rappresenta solo il primo passo di un percorso più articolato. 2. Promulgazione Presidenziale Successivamente, la legge richiede la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica, come stabilito dall’articolo 73 della Costituzione italiana. 3. Pubblicazione Ufficiale Un altro requisito essenziale è la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Questo atto ufficiale serve a rendere

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La girata nella cambiale: un approfondimento legale

La girata nella cambiale: un approfondimento legale Introduzione La cambiale, come titolo all’ordine, offre la possibilità di trasferire i propri diritti attraverso un atto noto come girata. In questo articolo, esploreremo il concetto di girata, le sue caratteristiche e le implicazioni giuridiche secondo le normative vigenti (art. 17, comma 1, L. camb.). La Natura Giuridica della Girata La girata rappresenta un negozio unilaterale con il quale la cambiale viene trasferita. Contrariamente alla dichiarazione del traente o dell’emittente, le condizioni apposte alla girata non la invalidano, rendendo qualsiasi condizione subordinata all’efficacia della girata non scritta (art. 16, comma 1, L. camb.). Tipologie di Girata Esistono due tipi principali di girata: la girata piena e la girata in bianco. La prima contiene l’indicazione del giratario, mentre la seconda è costituita solo dalla

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Interessi legali dopo la domanda giudiziale

Interessi legali dopo la domanda giudiziale Introduzione Gli interessi legali sono una forma di remunerazione del creditore per il ritardo del debitore nell’adempimento di un’obbligazione pecuniaria. In Italia, il tasso degli interessi legali è fissato annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Secondo l‘art. 1284, comma 4, c.c., dal momento in cui è proposta domanda giudiziale, il saggio degli interessi legali è pari a quello previsto per i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, ossia l’8% annuo. Interessi legali dopo la domanda giudiziale Conclusione La maggiorazione del tasso degli interessi legali prevista dall’art. 1284, comma 4, c.c. ha lo scopo di scoraggiare il comportamento del debitore che, al solo fine di procrastinare il momento in cui sarà costretto all’adempimento, resiste nel giudizio intentato nei suoi confronti dal creditore. Avv. Cosimo

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Estinzione dell’usufrutto: cause e conseguenze

Estinzione dell’usufrutto: cause e conseguenze introduzione L’usufrutto è un diritto reale, che attribuisce al suo titolare, l’usufruttuario, il godimento di un bene altrui, con l’obbligo di conservarlo e di restituirlo al termine del diritto. L’usufrutto si estingue per le seguenti cause: L’usufrutto è un diritto temporaneo, che si estingue alla scadenza del termine stabilito nel titolo costitutivo. In mancanza di un termine, l’usufrutto si estingue alla morte dell’usufruttuario. L’usufrutto si estingue per prescrizione ventennale se l’usufruttuario non esercita il suo diritto per venti anni consecutivi. L’usufrutto si estingue per consolidazione quando l’usufruttuario acquista la nuda proprietà del bene. Questo può avvenire in due modi: L’usufrutto si estingue se la cosa oggetto dell’usufrutto perisce totalmente. L’usufrutto si estingue se l’usufruttuario fa un uso abusivo del suo diritto, ad esempio se aliena

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TRF: requisiti per l’intervento del Fondo di Garanzia INPS

TRF: requisiti per l’intervento del Fondo di Garanzia INPS Introduzione: Negli ultimi anni, la giurisprudenza ha rivoluzionato il panorama normativo riguardante l’intervento del Fondo di Garanzia, istituito presso l’INPS, in caso di mancato pagamento del trattamento di fine rapporto (TFR) e delle tre ultime mensilità da parte del datore di lavoro. La sentenza della Suprema Corte del 28 aprile 2020, n. 8259, ha apportato significative modifiche all’orientamento precedente, meritando un’analisi approfondita. La decisione Secondo l‘art. 2 della legge 297/1982, l’intervento del Fondo è condizionato all’ammissione al passivo del credito del lavoratore, nel caso di fallimento del datore di lavoro. Nel caso in cui il datore non sia soggetto alle disposizioni della legge fallimentare, l’art. 2 co. 5 richiede un’esecuzione forzata infruttuosa, dimostrante l’insufficienza delle garanzie patrimoniali. La sentenza in esame

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L’usufrutto: guida legale

L’usufrutto: guida legale Introduzione L’usufrutto è un diritto complesso che permette a un individuo, l’usufruttuario, di godere dei beni di un altro (concedente) rispettandone la destinazione economica. Questo articolo fornirà un’analisi esaustiva del concetto di usufrutto, con particolare attenzione agli aspetti legali e giuridici, includendo riferimenti a leggi e sentenze pertinenti. Durata Temporanea dell’Usufrutto L’usufrutto è concepito come un diritto di durata temporanea, giustificato dalla necessità di garantire un’utilità pratica alla proprietà del concedente. La “nuda proprietà” non avrebbe valore se la facoltà di godimento fosse definitivamente sottratta (Cass. 12 maggio 2011, n. 10453). Diritti dell’Usufruttuario 1. Potere di Godimento L’usufruttuario ha il potere di godimento sul bene (art. 981 c.c.), implicante: 2. Potere di Disposizione del Diritto di Usufrutto L’usufruttuario ha il potere di disposizione del diritto di usufrutto

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La Garanzia nella Compravendita: Un Approfondimento Giuridico sui Principi e le Tutele dell’Acquirente

La Garanzia nella Compravendita: Un Approfondimento Giuridico sui Principi e le Tutele dell’Acquirente Nel vasto panorama del diritto civile italiano, l’istituto della compravendita è regolamentato dall’art. 1476 del Codice Civile, che attribuisce al venditore una serie di obblighi fondamentali. Esaminiamo dettagliatamente tali disposizioni e il loro impatto sulla tutela dell’acquirente, con particolare attenzione alla garanzia contro l’evizione e i vizi della cosa venduta. Obblighi del Venditore: Consegnare, Trasferire la Proprietà e Garantire L’art. 1476 c.c. stabilisce tre obblighi principali del venditore. In primo luogo, il venditore è tenuto a consegnare la cosa all’acquirente. Questo atto rappresenta il fondamento stesso della compravendita, sottolineando l’importanza della materializzazione del bene oggetto della transazione. Il secondo obbligo riguarda il trasferimento della proprietà della cosa o del diritto ad essa, se l’acquisto produce effetti nel

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Denuncia, querela ed esposto: differenze

Denuncia, querela ed esposto: differenze Introduzione La denuncia, la querela e l’esposto sono strumenti fondamentali nel contesto legale italiano, ciascuno con specifiche caratteristiche e finalità. In questo articolo, esamineremo dettagliatamente la normativa che regola questi atti, evidenziando le situazioni in cui diventano obbligatori, le modalità di presentazione e i termini da rispettare. La denuncia La denuncia rappresenta l’atto attraverso il quale chiunque venga a conoscenza di un reato perseguibile d’ufficio informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria. La denuncia è obbligatoria nei seguenti casi: La denuncia è facoltativa nei casi in cui il reato non è perseguibile d’ufficio, ma può essere comunque presentata dal denunciante. La denuncia può essere presentata oralmente o per iscritto. In caso di presentazione orale, il pubblico ministero o l’ufficiale di polizia giudiziaria

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Il piano genitoriale: guida legale

Il piano genitoriale: guida legale Cos’è e a cosa serve La Riforma Cartabia ha introdotto il piano genitoriale (art. 473 bis.12 comma 4 c.p.c.) nei procedimenti in materia di famiglia che interessano i minori. Si tratta di uno strumento che ha lo scopo di favorire la cooperazione tra i genitori nella definizione di un progetto educativo condiviso per i propri figli. Il piano genitoriale deve essere allegato al ricorso introduttivo del procedimento e anche nella comparsa del convenuto, a pena di decadenza. Contenuto obbligatorio Il contenuto obbligatorio del piano genitoriale è indicato dalla legge e comprende le seguenti informazioni: Cosa inserire Oltre alle informazioni obbligatorie, è consigliabile inserire nel piano genitoriale anche le seguenti tematiche: Vantaggi e benefici Il piano genitoriale presenta numerosi vantaggi e benefici, tra cui: Conseguenze per

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Diritto di prelazione: guida legale

Diritto di prelazione: guida legale Introduzione Il diritto di prelazione è un diritto che permette a un soggetto, il prelazionario, di essere preferito ad altri nella stipulazione di un determinato contratto, a parità di condizioni. Il soggetto che è tenuto a offrire al prelazionario la possibilità di esercitare il proprio diritto è il promittente, ossia la persona che intende stipulare il contratto con un terzo. Tipologie di prelazione La prelazione può essere di due tipi: Prelazione volontaria La prelazione volontaria può essere stipulata in qualsiasi forma, anche tacitamente. Tuttavia, è consigliabile che sia stipulata per iscritto, in modo da evitare eventuali controversie. La prelazione volontaria può essere disciplinata in qualsiasi modo dalle parti, a condizione che non sia contraria a norme di legge imperative. Ad esempio, le parti possono stabilire

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Responsabilità e risarcimento in caso di infortunio in palestra

Responsabilità e risarcimento in caso di infortunio in palestra Introduzione La pratica dell’attività fisica in palestra è una scelta salutare, ma in caso di infortunio, è importante sapere quali sono le responsabilità degli istruttori, proprietari/gestori delle palestre e le condizioni per ottenere il risarcimento del danno. In questo articolo, analizzeremo le principali tematiche relative alla responsabilità civile in caso di infortunio in palestra, fornendo informazioni utili e aggiornate per tutelarsi in caso di necessità. Responsabilità dell’Istruttore L’istruttore è responsabile della sicurezza degli allievi durante le attività sportive programmate. Deve esercitare la sua professione con diligenza, garantendo che i certificati di abilitazione siano in regola e che la sorveglianza durante l’allenamento sia efficace. In particolare, l’istruttore deve: Responsabilità del Proprietario/Gestore Il proprietario/gestore della palestra è responsabile della manutenzione dei macchinari e

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Servitù prediali: cos’è, come funziona e quali sono i tipi

Servitù prediali: cos’è, come funziona e quali sono i tipi Introduzione Le servitù prediali sono un diritto reale di godimento di un fondo (il fondo dominante) su un altro fondo (il fondo servente) appartenente a un diverso proprietario. Sono disciplinate dagli articoli 1027 e seguenti del Codice Civile italiano. Definizione e elementi essenziali: La servitù prediale si caratterizza per il rapporto di servizio tra i fondi coinvolti. Il fondo dominante ottiene un beneficio dalle limitazioni imposte al fondo servente. Questo beneficio può manifestarsi in diverse forme, come nel caso della servitù di passaggio, che consente al proprietario del fondo dominante di attraversare il terreno del fondo servente. Tipologie di servitù Il diritto di servitù può assumere forme varie, dalle servitù tipiche, regolamentate dal codice civile, a quelle atipiche, liberamente costituite,

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Cartolarizzazione dei crediti: cos’è e come funziona

Cartolarizzazione dei crediti: cos’è e come funziona La cartolarizzazione dei crediti è un’operazione finanziaria che, introdotta in Italia con la Legge 30 aprile 1999, n. 130, si basa sull’istituto della cessione del credito. Questo processo, di derivazione anglosassone, mira allo smobilizzo dei crediti per fornire liquidità immediata al creditore e alla creazione di nuovi beni finanziari, noti come “strumenti finanziari”. Di seguito, esamineremo le linee guida essenziali di questa pratica. I passi chiave della cartolarizzazione dei crediti Protezione degli investitori Per garantire la sicurezza degli investitori, la Legge n. 190/1999 stabilisce che i crediti ceduti costituiscono un “patrimonio separato,” distinti dal patrimonio della società veicolo e da altri patrimoni separati legati ad altre operazioni di cartolarizzazione. Evoluzione normativa L’ambito applicativo della Legge n. 190/1999 è stato ampliato progressivamente, includendo le

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Affidamento di minori in Italia: una guida completa

Affidamento di minori in Italia: una guida completa Introduzione: L’affidamento di minori è uno strumento temporaneo che mira a garantire il benessere del minore quando questi si trova, nonostante gli interventi pubblici di sostegno alla famiglia, “privo di un ambiente familiare idoneo” (art. 2, comma 1, L. n. 184/1983). È un argomento di interesse per genitori, operatori sociali e chiunque voglia saperne di più su questo importante strumento di tutela dei minori. Affidamento di minori in Italia: una guida completa La Legge n. 149/2001 e il Titolo I-bis La Legge n. 149/2001 ha introdotto un intero titolo (il titolo I-bis, artt. 2-5) dedicato all’affidamento del minore all’interno della Legge n. 184/1983. Questa legge ha ampliato la prospettiva per privilegiare interventi che preservino il rapporto tra il minore e i genitori,

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Obbligo solidale del proprietario del veicolo per le sanzioni amministrative

Obbligo solidale del proprietario del veicolo per le sanzioni amministrative introduzione La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che l’art. 196 del codice della strada prevede l’obbligo solidale del proprietario del veicolo al pagamento delle sanzioni amministrative conseguenti agli illeciti commessi dall’effettivo autore della violazione, salvo che il proprietario provi che la circolazione sia avvenuta contro la sua volontà. In particolare, la Suprema Corte ha stabilito che tale prova deve essere fornita dal proprietario mediante un comportamento concreto, idoneo e specificamente rivolto a vietare la circolazione mediante atti e fatti indicativi della diligenza, da valutarsi in relazione al caso concreto. La norma in questione, quindi, intende tutelare la sicurezza della circolazione stradale, attribuendo al proprietario del veicolo una responsabilità oggettiva per le violazioni commesse dall’effettivo autore della violazione. esempi La giurisprudenza

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Le presunzioni nel processo civile: guida completa

Le presunzioni nel processo civile: guida completa Le presunzioni nel processo civile giocano un ruolo significativo nel determinare la prova di determinati fatti. In questo articolo, esploreremo il concetto di “presunzione” e la sua applicazione nel contesto legale, concentrandoci sia sulle presunzioni legali che su quelle semplici. Definizione di Presunzione: Il concetto di “presunzione” o “prova indiretta” è fondamentale nel processo civile. Si tratta di un argomento, congettura o illazione attraverso cui, avendo già provato una circostanza nota come “fatto-base” o “indizio“, si giunge logicamente a considerare provata un’altra circostanza priva di prova diretta. Un esempio classico è la presunzione di pagamento di debiti in base al decorso di un certo periodo di tempo. Presunzioni Legali: Le presunzioni legali sono quelle in cui la legge attribuisce valore di prova a

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Come cancellare i debiti con il saldo e stralcio: guida completa

Come cancellare i debiti con il saldo e stralcio: guida completa Introduzione Avere debiti può essere un peso significativo, sia dal punto di vista finanziario che psicologico. Tuttavia, esistono strategie efficaci per liberarsi da questo fardello. Una di queste è il saldo e stralcio, un accordo tra il debitore e il creditore in cui viene concordata una somma di denaro inferiore all’importo totale del debito. In cambio del pagamento di questa somma ridotta, il creditore si impegna a considerare il debito come completamente estinto. Definizione del Saldo E stralcio Il saldo e stralcio è un accordo tra il debitore e il creditore per la cancellazione del debito in cambio del pagamento di una somma inferiore all’importo totale dovuto. Questo accordo può essere stipulato per qualsiasi tipo di debito, inclusi debiti

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Il sequestro conservativo: cos’è e quando può essere richiesto

Il sequestro conservativo: cos’è e quando può essere richiesto Il sequestro conservativo ex art 671 c.p.c. è una misura è una misura preventiva e cautelare, prevista dall’ordinamento italiano, che consente al creditore di ottenere il blocco di beni del debitore, al fine di garantirsi il pagamento del proprio credito. Quando può essere richiesto Il sequestro conservativo ex art 671 c.p.c. può essere richiesto dal creditore quando ha fondato timore di perdere le garanzie del proprio credito. Questo può accadere, ad esempio, quando il debitore è in procinto di alienare o distruzione beni di valore, oppure quando sta compiendo atti che potrebbero rendere più difficile o impossibile l’esecuzione forzata del credito. I presupposti per il sequestro conservativo Affinché il giudice possa autorizzare il sequestro conservativo, è necessario che sussistano due presupposti:

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La donazione indiretta: approfondimento giuridico

La donazione indiretta: approfondimento giuridico La donazione indiretta è un istituto giuridico che consente di arricchire un’altra persona senza stipulare un contratto di donazione. In questo caso, il trasferimento di ricchezza avviene attraverso un atto giuridico con una causa diversa da quella liberale. Il fulcro della donazione indiretta La donazione indiretta si basa su due elementi essenziali: Nell’esempio fornito nell’articolo, il donante (il genitore) si impoverisce pagando le tasse universitarie dello studente, mentre il beneficiario (lo studente) si arricchisce ricevendo un’istruzione gratuita. Esempi pratici di donazione indiretta La donazione indiretta può manifestarsi in vari scenari. Ecco alcuni esempi: La donazione indiretta nel contesto giuridico La donazione indiretta è un negozio indiretto. Un negozio indiretto è un negozio giuridico che ha una causa diversa da quella che le parti intendono perseguire.

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La Cassazione conferma che l’assegno di mantenimento è ripetibile

La Cassazione conferma che l’assegno di mantenimento è ripetibile Introduzione La Prima Sezione Civile della Cassazione, con ordinanza 14 novembre 2023, n. 31635, ha recentemente pronunciato una decisione di rilevanza significativa riguardo alla piena ripetibilità dell’assegno di mantenimento, conforme all’art. 2033 c.c.. Questo articolo esaminerà dettagliatamente la sentenza, proponendo un’analisi approfondita del caso di separazione tra B. e la moglie S., che ha portato a questa importante interpretazione giuridica. il Caso Nel corso del giudizio di separazione, il Tribunale aveva inizialmente assegnato a B. un assegno di mantenimento provvisorio a favore della moglie S.. Tuttavia, la sentenza definitiva del Tribunale ha respinto la richiesta di un assegno presentata dalla moglie. In secondo grado, la Corte di appello ha rigettato l’impugnazione di B., che lamentava la mancata restituzione degli emolumenti versati

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Decorrenza assegno mantenimento: Cassazione, data domanda

Decorrenza assegno mantenimento: Cassazione, data domanda Introduzione La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 31717 del 14 novembre 2023, ha ribadito che la decorrenza dell’assegno di mantenimento previsto dall’art. 156 del codice civile risale alla data della relativa domanda. LA decisione La pronuncia in esame si è pronunciata sul caso di un coniuge che aveva chiesto al giudice di liquidarle un assegno di mantenimento in favore dell’altro coniuge, a cui non era stata addebitata la separazione. Il giudice di merito aveva rigettato la domanda, ritenendo che la decorrenza dell’assegno dovesse essere fissata alla data della sentenza, in quanto il diritto al mantenimento sarebbe sorto soltanto con la pronuncia di separazione. La Cassazione ha cassato la sentenza di merito, affermando che la decorrenza dell’assegno di mantenimento deve essere fissata alla data

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Veranda sul balcone: permesso di costruire necessario?

Veranda sul balcone: permesso di costruire necessario? Introduzione Le verande sui balconi sono una soluzione sempre più popolare per aumentare lo spazio abitativo o creare una zona relax. Tuttavia, è importante sapere quando è necessario il permesso di costruire per realizzarle. Permesso di costruire: necessità e criteri In generale, la realizzazione di una veranda sul balcone richiede il permesso di costruire. Questo perché la veranda è considerata una nuova costruzione, che è definita dall’articolo 3 del D.P.R. n. 380 del 2001 come “installazione di manufatti non diretti a soddisfare esigenze temporanee“. La giurisprudenza ha stabilito che, per determinare la natura precaria di un’opera, si deve seguire il criterio funzionale piuttosto che quello strutturale. La temporaneità della destinazione soggettiva non è sufficiente; è necessario considerare l’uso effettivo e temporaneo dell’opera. In

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Saldi i tuoi debiti con consigli pratici e la procedura di esdebitazione

Saldi i tuoi debiti con consigli pratici e la procedura di esdebitazione introduzione I debiti possono essere una fonte di grande stress e preoccupazione per le persone. Possono mettere a rischio la stabilità finanziaria, la serenità familiare e persino la salute. Se ti trovi in una situazione di debito, è importante cercare soluzioni per saldarlo il prima possibile. Consigli pratici Ecco alcuni consigli pratici che possono aiutarti a saldare i tuoi debiti: Il primo passo è fare un bilancio della tua situazione finanziaria. Questo ti aiuterà a capire quanto devi e quanto puoi permetterti di pagare ogni mese. Una volta che sai quanto devi, devi stabilire un piano di pagamento. Questo piano dovrebbe essere realistico e sostenibile nel tempo. Se il tuo piano di pagamento non è sostenibile, devi tagliare

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La rinuncia all’eredità ha effetto retroattivo: illegittima l’iscrizione ipotecaria sul bene del chiamato rinunciante – Cassazione Civile 2020

La Corte di Cassazione ha affrontato un importante caso in materia successoria, stabilendo principi rilevanti sull’efficacia retroattiva della rinuncia all’eredità e sulle sue conseguenze rispetto alle azioni esecutive dei creditori. Nel 2020, la Suprema Corte ha chiarito che il chiamato all’eredità che vi abbia rinunciato non può essere considerato erede nemmeno per il periodo intercorrente tra l’apertura della successione e la rinuncia stessa, rendendo così illegittima l’iscrizione ipotecaria effettuata sul bene ereditario da parte del creditore. Per assistenza legale specializzata in materia successoria, contatta: Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso prende avvio dall’opposizione di un contribuente contro un’iscrizione ipotecaria comunicata il 21 febbraio 2008

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Le immissioni nel vicinato: norme, limiti e riferimenti giuridici

Le immissioni nel vicinato: norme, limiti e riferimenti giuridici Introduzione Le immissioni, materie di rilevanza nel diritto civile italiano, trovano regolamentazione nell’art. 832 c.c., il quale conferisce al proprietario il diritto di godere del proprio bene in modo esclusivo, consentendo di opporsi a qualsiasi attività materiale di terzi sul proprio fondo. Questo articolo costituisce il fondamento normativo per esaminare le immissioni materiali e immateriali, le soglie di tollerabilità e le implicazioni legali per i proprietari coinvolti. Immissioni Materiali e Immateriali Il riconoscimento del diritto esclusivo del proprietario implica la facoltà di opporsi alle immissioni materiali, come lo smaltimento di rifiuti, mentre le immissioni immateriali, come fumi e rumori, possono essere consentite legalmente, specialmente in contesti industriali. Norme di Tollerabilità La normativa prevede diverse situazioni in base alla tollerabilità delle immissioni.

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Assegno di mantenimento per i figli: criteri per la quantificazione

Assegno di mantenimento per i figli: criteri per la quantificazione introduzione La Cassazione civile, con sentenza n. 17824/2022, ha stabilito i criteri per la quantificazione dell’assegno di mantenimento per i figli di coppie coniugate. Secondo la Corte, l’assegno deve essere stabilito in proporzione al reddito dei genitori, tenendo conto delle esigenze dei figli, del tenore di vita durante la convivenza, dei tempi di permanenza presso ciascun genitore e della valenza economica dei compiti domestici e di cura. In particolare, la Cassazione ha sottolineato l’importanza di considerare le risorse economiche dei genitori, sia in termini di reddito che di patrimonio. Inoltre, ha affermato che il giudice deve valutare i tempi di permanenza dei figli presso ciascun genitore, al fine di determinare la quota di contributo a carico di ciascuno. La sentenza

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La deliberazione di conferma dell’amministratore di condominio: maggioranze e orientamenti giurisprudenziali

La deliberazione di conferma dell’amministratore di condominio: maggioranze e orientamenti giurisprudenziali L’iter decisionale in materia di amministrazione condominiale, in particolare per quanto riguarda la nomina, revoca e conferma dell’amministratore, è regolato dall’art. 1136 del codice civile italiano. Tuttavia, la normativa sembra presentare lacune quando si tratta di disciplinare la maggioranza necessaria per la conferma dell’amministratore già in carica dopo la scadenza del mandato. Il dibattito giurisprudenziale sull’argomento ha portato a due orientamenti contrastanti, evidenziati anche in una recente sentenza della Corte d’Appello di Messina. Questa sentenza si è allineata con l’orientamento maggioritario che sostiene la necessità di una maggioranza qualificata, la stessa richiesta per la nomina e la revoca dell’amministratore. Dall’altra parte, una tesi minoritaria, sostenuta da pronunce di vari tribunali, sostiene che la conferma dell’amministratore dovrebbe richiedere una maggioranza

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Correntista: diritto alla documentazione bancaria anche oltre i 10 anni

Correntista: diritto alla documentazione bancaria anche oltre i 10 anni Il correntista ha diritto di accedere alla documentazione bancaria anche oltre i 10 anni, come ha stabilito una recente una recente ordinanza ex art. 700 c.p.c. del Tribunale di Napoli n. 6018 del 12 giugno 2023. Questo diritto è importante per tutelare i consumatori e contestare addebiti ingiustificati. Introduzione: Il diritto del correntista alla documentazione bancaria è un diritto fondamentale, che consente ai consumatori di tutelare i propri interessi. In passato, le banche spesso non erano disposte a rilasciare la documentazione relativa a rapporti bancari risalenti a più di 10 anni. Tuttavia, una recente sentenza del Tribunale di Napoli ha stabilito che il correntista ha diritto di accedere alla documentazione bancaria anche oltre i 10 anni. la decisione L’art. 119

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Distanze legali: norme e regolamenti per la pianificazione urbana

Distanze legali: norme e regolamenti per la pianificazione urbana Introduzione Le distanze tra immobili, regolamentate dall’art. 873 c.c., rivestono importanza fondamentale per evitare la formazione di strette intercapedini, promuovendo la vivibilità degli edifici e la salute degli abitanti. Questo articolo impone che le costruzioni su fondi confinanti, se non unite o aderenti, siano mantenute a una distanza non inferiore a tre metri. Esploreremo le implicazioni giuridiche di questo principio, le deroghe possibili attraverso accordi privati e il ruolo degli strumenti urbanistici locali. Norme Codicistiche e Deroghe Private Le norme codicistiche sulle distanze legali mirano a prevenire la formazione di intercapedini antiigieniche. Tuttavia, tali regole possono essere derogate da accordi tra privati. Si sottolinea che le prescrizioni degli strumenti urbanistici locali, diversamente dalle norme codicistiche, sono inderogabili, poiché mirano a tutelare

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Effetti della simulazione rispetto ai terzi

Effetti della simulazione rispetto ai terzi La simulazione, nell’ambito dei rapporti contrattuali, può presentare intricati risvolti, specialmente quando si considera la sua rilevanza rispetto ai terzi, ossia coloro che non sono direttamente coinvolti nel contratto simulato. Affrontare questa questione richiede un’analisi approfondita delle disposizioni legislative vigenti. Terzi interessati a dedurre la simulazione Secondo l‘articolo 1415, comma 2, del Codice Civile, i terzi estranei al contratto simulato possono far accertare l’inefficacia della simulazione se ne sono pregiudicati. Ad esempio, i creditori di un soggetto simulato che ha alienato un bene potrebbero cercare di dichiarare la simulazione per aggredire il bene in questione. Analogamente, i discendenti del simulato alienante potrebbero agire per far accertare la simulazione se ritengono che questa nasconda una donazione lesiva dei loro diritti ereditari. Diritti acquistati da terzi

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Effetti della simulazione assoluta e relativa nei contratti

Effetti della simulazione assoluta e relativa nei contratti La simulazione nei contratti è un istituto giuridico che si verifica quando le parti stipulano un contratto con l’accordo di non volerne produrre gli effetti giuridici che ne derivano. In altre parole, le parti stipulano un contratto solo formalmente, ma in realtà intendono concludere un altro contratto diverso. La simulazione può essere di due tipi: assoluta o relativa. Simulazione assoluta La simulazione assoluta si verifica quando le parti stipulano un contratto che non ha alcun effetto giuridico tra di loro. In altre parole, le parti non intendono concludere alcun contratto, ma si limitano a simulare una stipula. Ad esempio, Tizio e Caio stipulano un contratto di compravendita di un immobile, ma in realtà non intendono trasferire la proprietà dell’immobile. In questo caso,

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Cos’è lo stalking e come difendersi legalmente

Cos’è lo stalking e come difendersi legalmente Stalking: cos’è e come difendersi Lo stalking è un reato grave che può avere conseguenze devastanti per la vittima. Consiste in una serie di condotte reiterate, moleste o minacciose, che inducono la vittima a temere per la propria incolumità o per quella dei propri cari, o la inducono a mutare le proprie abitudini di vita. Le condotte che possono integrare il reato di stalking sono molteplici e possono essere di natura diversa. Tra le più comuni si possono annoverare: Perché una determinata condotta rientri nello stalking è necessario che essa sia caratterizzata da tre elementi essenziali: Se una persona è vittima di stalking, è importante che si rivolga alle autorità competenti per denunciare il reato. La denuncia può essere presentata alla polizia, ai

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Assegnazione casa coniugale: revoca anche in assenza di modifica delle condizioni, ma solo per gravi motivi

Assegnazione casa coniugale: revoca anche in assenza di modifica delle condizioni, ma solo per gravi motivi Introduzione La Corte di Cassazione, con sentenza n. 26142 del 23 agosto 2023, ha statuito che l’assegnazione della casa coniugale può essere revocata anche in assenza di una modifica delle condizioni che hanno giustificato la sua originaria concessione, qualora sussistano gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione dell’assegnazione con l’interesse dei figli. Questa sentenza rappresenta un importante precedente, in quanto apre a una maggiore flessibilità nell’applicazione dell’istituto dell’assegnazione della casa coniugale. la decisione La sentenza della Corte di Cassazione è stata pronunciata in un caso di separazione tra coniugi con figli minori. In sede di separazione, il Tribunale aveva attribuito l’assegnazione della casa coniugale alla madre, in quanto collocataria dei figli. In seguito, il

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Cassazione civile: azione di simulazione non richiede accettazione beneficiata contro coeredi

Cassazione civile: azione di simulazione non richiede accettazione beneficiata contro coeredi La Cassazione ha stabilito che l’azione di simulazione può essere esercitata dal legittimario anche contro i coeredi, senza necessità di accettazione beneficiata dell’eredità. La sentenza Con la sentenza n. 32485 del 9 novembre 2023, la Corte di Cassazione ha statuito che l’azione di simulazione, anche quando è rivolta contro coeredi, non richiede l’accettazione beneficiata dell’eredità da parte dell’attore. La vicenda trae origine dalla proposizione di un’azione di simulazione da parte di un legittimario nei confronti dei coeredi, in relazione alla vendita di un immobile effettuata dal de cuius in vita. Il giudice di primo grado aveva dichiarato l’azione ammissibile, mentre la Corte d’appello aveva accolto l’eccezione di inammissibilità sollevata dai convenuti, ritenendo che l’azione di simulazione potesse essere esperita

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Locazione: risoluzione per inadempimento del conduttore, il locatore ha diritto al risarcimento del danno

Locazione: risoluzione per inadempimento del conduttore, il locatore ha diritto al risarcimento del danno La Corte di Cassazione ha stabilito che il locatore, in caso di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ha diritto al risarcimento del danno per la mancata percezione dei canoni sino alla scadenza del contratto o sino al reperimento di un nuovo conduttore. Introduzione La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 31276 del 09/11/2023, ha stabilito che il locatore, in caso di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ha diritto al risarcimento del danno per la mancata percezione dei canoni sino alla scadenza del contratto o sino al reperimento di un nuovo conduttore. la decisione Il caso in esame riguardava un locatore che aveva risolto il contratto di locazione per

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Fidejussione locazione: durata e estensione alla rinnovazione tacita

Fidejussione locazione: durata e estensione alla rinnovazione tacita La fidejussione è un contratto che garantisce l’adempimento di un’obbligazione. Nel caso di locazione, la fidejussione si estende all’intero periodo di durata del rapporto locatizio, compreso quindi quello conseguente alla rinnovazione tacita. Introduzione La fidejussione è un contratto con il quale un soggetto (fideiussore) si obbliga, con il consenso del debitore (fideicommissario), verso un altro soggetto (creditore) a garantire l’adempimento di un’obbligazione di quest’ultimo. Nel caso di locazione, la fidejussione può essere prestata dal conduttore a garanzia delle proprie obbligazioni nei confronti del locatore. Tali obbligazioni possono riguardare, ad esempio, il pagamento del canone di locazione, il rispetto delle condizioni del contratto di locazione, la restituzione dell’immobile locato al termine del rapporto. Durata della fidejussione locazione La durata della fidejussione è determinata

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Risarcimento del danno da violazione dei doveri coniugali

Risarcimento del danno da violazione dei doveri coniugali Il Tribunale di Lecce ha rigettato la domanda di risarcimento del danno da violazione dei doveri coniugali proposta da una moglie nei confronti del marito. La sentenza si inserisce nel solco della giurisprudenza di legittimità, che ha affermato che la violazione dei doveri coniugali può dare luogo al risarcimento del danno solo se la condotta del coniuge violatore abbia leso un diritto costituzionalmente protetto. Introduzione La sentenza del Tribunale di Lecce, pubblicata il 2 agosto 2023, ha rigettato la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale proposta da una moglie nei confronti del marito, per violazione degli obblighi di assistenza morale e materiale. La sentenza si inserisce nel solco della giurisprudenza di legittimità, che ha affermato che la violazione dei doveri coniugali

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Riconoscimento dei vizi e delle difformità dell’opera: la denuncia del committente è superflua anche se l’appaltatore contesta la responsabilità

Riconoscimento dei vizi e delle difformità dell’opera: la denuncia del committente è superflua anche se l’appaltatore contesta la responsabilità In tema di appalto, il riconoscimento dei vizi e delle difformità dell’opera da parte dell’appaltatore, ai sensi dell‘art. 1667 c.c., importa la superfluità della tempestiva denuncia da parte del committente. Tale superfluità sussiste anche se l’appaltatore, ammessa l’esistenza del vizio, contesti o neghi in qualsiasi modo o per qualsiasi ragione di doverne rispondere. Tale conclusione è stata sancita dalla Corte d’Appello di Lecce, con sentenza n. 257 del 14 marzo 2019. Nel caso di specie, il committente di un contratto di appalto di lavori edili aveva agito nei confronti dell’appaltatore per ottenere la rimozione dei vizi e delle difformità riscontrati nell’opera. L’appaltatore, nel corso del giudizio, aveva ammesso l’esistenza dei vizi,

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Mutuo fondiario: non è nullo se il limite di finanziabilità è superato

Mutuo fondiario: non è nullo se il limite di finanziabilità è superato La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione n. 33719/2022 ha solennemente statuito che il limite di finanziabilità di cui all’art. 38, comma 2, del D.Lgs. n. 385/1993 non è elemento essenziale del contratto di mutuo fondiario, sicchè la sua violazione non determina la nullità del contratto. Introduzione Il mutuo fondiario è un tipo di finanziamento a medio o lungo termine, concesso da una banca, garantito da ipoteca di primo grado su immobili. La legge prevede un limite di finanziabilità, che non deve essere superato, pari all’80% del valore dell’immobile o del costo delle opere. La decisione della Cassazione La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione n. 33719/2022 ha stabilito che il limite di finanziabilità

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L’obbligo di repêchage del lavoratore licenziato

L’obbligo di repêchage del lavoratore licenziato Introduzione In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la Corte di Cassazione ha ribadito con l’ordinanza n. 31561 del 13 novembre 2023 l’orientamento consolidato secondo cui spetta al datore di lavoro l’allegazione e la prova dell’impossibilità di repêchage del lavoratore licenziato. Obbligo di repêchage Il repêchage consiste nell’obbligo del datore di lavoro di verificare, prima di procedere al licenziamento, se è possibile (nei limiti che esamineremo nel prosieguo) impiegare il lavoratore in altre mansioni. Tale obbligo ha la funzione di tutelare il diritto del lavoratore al mantenimento del posto di lavoro, bilanciandolo con l’interesse del datore di lavoro a realizzare un’organizzazione efficiente. Onere della prova La Cassazione ha precisato che, trattandosi di prova negativa, il datore di lavoro ha sostanzialmente l’onere di fornire

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Cointestazione di denaro e donazione indiretta: animus donandi, condizioni e casi

Cointestazione di denaro e donazione indiretta: animus donandi, condizioni e casi La cointestazione di denaro può costituire una donazione indiretta, ma solo se sussistono determinate condizioni. In particolare, è necessario che la cointestazione sia effettuata con firma e disponibilità disgiunte, che la somma di denaro cointestata sia originariamente appartenuta a uno solo dei cointestatari e che sia presente l’animus donandi, ovvero l’intenzione di arricchire un’altra persona senza corrispettivo. Animus donandi L’animus donandi è un elemento essenziale della donazione indiretta. Esso può essere dimostrato attraverso diverse circostanze, quali: Esempi Cointestazione di conto corrente La cointestazione di un conto corrente effettuata da un genitore a favore di un figlio può essere interpretata come una donazione indiretta se è presente l’animus donandi. In questo caso, l’animus donandi può essere dimostrato dalle dichiarazioni del

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Legittimazione passiva nel giudizio di opposizione a cartella esattoriale

Legittimazione passiva nel giudizio di opposizione a cartella esattoriale Introduzione Il giudizio di opposizione a una cartella esattoriale rappresenta un momento critico per chi intende sottrarsi al pagamento di quanto intimato. La legittimazione passiva, in questo contesto, non riguarda solo l’ente impositore, ma coinvolge anche l’esattore che ha emesso l’atto opposto. Ruolo di Ente Impositore ed Esattore Secondo la giurisprudenza consolidata (Cass., sez. II, ordinanza dell’8 ottobre 2018, n. 24678), la legittimazione passiva spetta sia all’ente impositore, in qualità di titolare della pretesa sostanziale, che all’esattore. Quest’ultimo assume il ruolo di litisconsorte necessario, avendo un interesse diretto a resistere in relazione all’annullamento potenziale della cartella e alle implicazioni sul rapporto esattoriale. Massima Cassazione “nel giudizio di opposizione a cartella esattoriale relativa al pagamento di sanzione amministrativa per violazione del codice

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La mancata riassunzione dopo la Cassazione e gli effetti estintivi dell’intero processo civile: analisi dell’art. 393 c.p.c. – Cassazione civile, Sez. III, 26970/2023

La sentenza 26970/2023 della Cassazione offre un’interpretazione definitiva degli effetti della mancata riassunzione dopo cassazione con rinvio: si determina l’estinzione dell’intero processo con caducazione delle sentenze non coperte da giudicato, ma il principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte mantiene la sua efficacia vincolante anche in eventuali nuovi giudizi tra le stesse parti.

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Ammortamento alla francese: anatocismo o no?

Ammortamento alla francese: anatocismo o no? Introduzione L’ammortamento alla francese è un metodo di rimborso dei finanziamenti rateali, come i mutui, che prevede il pagamento di rate costanti nel tempo. Le rate sono composte da una quota capitale e una quota interessi, che viene calcolata sul capitale residuo. La questione se l’ammortamento alla francese comporti anatocismo, ossia l’accumulo di interessi sugli interessi maturati, è stata oggetto di dibattito tra giuristi e matematici finanziari. Giurisprudenza La giurisprudenza italiana ha generalmente escluso l’illegittimità dell’ammortamento alla francese, sostenendo che gli interessi vengono calcolati solo sul capitale residuo al periodo precedente, evitando così l’anatocismo. In particolare, la giurisprudenza ha sottolineato che il metodo alla francese non comporta una capitalizzazione illegittima degli interessi corrispettivi. Gli interessi di ogni rata sono calcolati solo sul debito residuo

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Illegittima iscrizione al CRIF: come dimostrare il periculum in mora

Illegittima iscrizione al CRIF: come dimostrare il periculum in mora Introduzione: L’iscrizione al CRIF, la Centrale Rischi Finanziari di Banca d’Italia, è una segnalazione che viene effettuata da banche e intermediari finanziari nei confronti di un debitore che non ha rispettato i propri obblighi contrattuali. Tale segnalazione può avere gravi conseguenze per il debitore, che può ritrovarsi impossibilitato ad accedere a nuovi finanziamenti, sia da parte di banche che da parte di altri soggetti. In caso di illegittima iscrizione al CRIF, il debitore ha la possibilità di richiedere la cancellazione della segnalazione e il risarcimento dei danni subiti. Illegittima iscrizione al CRIF: come dimostrare il periculum in mora Il periculum in mora è un requisito necessario per l’ammissibilità del ricorso cautelare ex art. 700 c.p.c., che consente di ottenere, in

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Mobbing sul luogo di lavoro: cos’è?

Mobbing sul luogo di lavoro: cos’è? Il termine “mobbing” ha radici nell’inglese “to mob,” che significa “aggredire” o “attaccare“. Nel contesto lavorativo, il mobbing si riferisce a una serie di comportamenti aggressivi e persecutori attuati sul luogo di lavoro, mirati a colpire ed emarginare il lavoratore che ne è vittima. Nonostante l’assenza di una legge specifica dedicata a questo fenomeno, l’ordinamento giuridico offre diversi strumenti di tutela. Definizione del Mobbing Il mobbing è stato inizialmente studiato da sociologi e psicologi per poi trovare rilievo anche nelle aule di tribunale. In assenza di una normativa specifica, la giurisprudenza ha definito il mobbing come una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere da colleghi, superiori o dal datore di lavoro. Questi comportamenti hanno l’intento di perseguire ed

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Ottenere la cancellazione dal CRIF con il provvedimento d’urgenza ex art 700 c.p.c.

Ottenere la cancellazione dal CRIF con il provvedimento d’urgenza ex art 700 c.p.c. Introduzione Il provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. è un rimedio processuale che consente di ottenere la cancellazione dal CRIF in tempi brevi, evitando di subire le conseguenze negative che ne potrebbero derivare. Come ottenere la cancellazione dal CRIF con il provvedimento d’urgenza ex art 700 c.p.c. Il provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. è un rimedio processuale che consente al giudice di adottare, in via provvisoria, provvedimenti urgenti ed indifferibili, quando vi sia pericolo di un pregiudizio grave e irreparabile. Tale rimedio è pacificamente ammesso in fattispecie come quella de qua, finalizzata ad ottenere la cancellazione del proprio nominativo dagli archivi del CRIF. Infatti, la Centrale Rischi Finanziari (CRF) è un sistema informativo gestito dalla Banca

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Riforma donazioni 2024: l’abolizione dell’azione di restituzione e le sue conseguenze sul mercato immobiliare

Riforma donazioni 2024: l’abolizione dell’azione di restituzione e le sue conseguenze sul mercato immobiliare Introduzione La riforma delle donazioni introdotta dalla legge di bilancio 2024 ha abolito l’azione di restituzione, una delle principali novità di questa riforma. Questa modifica ha un impatto significativo sul mercato immobiliare, in quanto riduce i rischi legati all’azione di riduzione e favorisce la sicurezza degli acquirenti e degli istituti di credito. Cosa cambia Prima della riforma, gli eredi legittimari potevano contestare la riduzione della loro quota attraverso l’azione di restituzione entro 10 anni dall’apertura della successione. Ciò consentiva loro di reclamare il bene donato anche da terzi acquirenti, creando incertezza nel mercato immobiliare. La soppressione dell’azione di restituzione riduce l’incertezza nelle transazioni immobiliari, offrendo maggiore sicurezza agli acquirenti e al mercato immobiliare nel suo complesso.

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Come scrivere un testamento olografo valido e efficace

Come scrivere un testamento olografo valido e efficace Introduzione Il testamento olografo è la forma più semplice ed economica di testamento. Può essere redatto da chiunque, in qualsiasi momento, con l’ausilio di un foglio di carta e una penna. Il testamento olografo è valido se è scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore. Vantaggi di un testamento olografo La stesura di un testamento olografo offre numerosi vantaggi, tra cui: Caratteristiche necessarie per la validità Perché un testamento olografo sia valido, devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: È importante che ogni caratteristica sia soddisfatta perché il testamento olografo è un atto giuridico che ha valore legale. Se una delle caratteristiche non è soddisfatta, il testamento potrebbe essere contestato e dichiarato invalido. Fac Simile di Testamento Olografo “Luogo, giorno

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Decadenza dal beneficio del termine: i presupposti per invocarla

Decadenza dal beneficio del termine: i presupposti per invocarla L‘art. 1186 c.c. disciplina la decadenza dal beneficio del termine, ovvero la possibilità per il creditore di esigere immediatamente la prestazione anche se il termine è stato stabilito a favore del debitore. La norma prevede tre ipotesi tassative in cui il creditore può invocare la decadenza: insolvenza del debitore, diminuzione delle garanzie e mancato conferimento delle garanzie. Introduzione L’art. 1186 c.c. disciplina la decadenza dal beneficio del termine, ovvero la possibilità per il creditore di esigere immediatamente la prestazione anche se il termine è stato stabilito a favore del debitore. La norma prevede tre ipotesi tassative in cui il creditore può invocare la decadenza: Insolvenza del debitore La giurisprudenza ha precisato che lo stato di insolvenza deve essere tale da rendere

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La riforma del reato di usura: una disamina della nuova disciplina

La riforma del reato di usura: una disamina della nuova disciplina Introduzione: L’usura è un reato plurioffensivo che consiste nell’esigere o nel farsi dare o promettere, a titolo di interesse o di altra utilità, somme di denaro o altre utilità a un tasso usurario. Il tasso usurario è quello determinato dalla Banca d’Italia, sulla base dei tassi medi praticati dal mercato per operazioni di analoga natura. La disciplina dell’usura è stata riformata nel 1996 dalla Legge n. 108, che ha introdotto una serie di novità importanti, tra cui: Analisi della nuova disciplina: Con la riforma del 1996, il reato di usura ex art. 644 c.p. è stato configurato come un reato di mera condotta, che si consuma con la mera richiesta o accettazione di interessi usurari. Non è più necessario,

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Distacco dei lavoratori: quello che c’è da sapere

Distacco dei lavoratori: quello che c’è da sapere Il distacco dei lavoratori, disciplinato dall’articolo 30 del Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, rappresenta un fondamentale aspetto delle dinamiche lavorative in Italia. Esploriamo gli elementi chiave e i requisiti di legittimità previsti dalla normativa vigente, con particolare attenzione agli aspetti che possono influenzare la posizione di un sito web nei risultati di ricerca di Google. Requisiti e Elementi Essenziali Trattamento economico del lavoratore distaccato Il distaccante rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore. È ammesso tuttavia un rimborsa da parte del distaccario (Cass., SS.UU., n. 1751/1989). Anche il trattamento contributivo, che deve essere adempiuto in relazione all’inquadramento, è a carico del distaccante. Il distaccante, in capo al quale permane la titolarità del rapporto, è responsabile dei

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La tutela dell’INAIL per gli infortuni sul lavoro

La tutela dell’INAIL per gli infortuni sul lavoro Il sistema di assicurazione INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) in Italia è fondamentale per garantire la protezione dei lavoratori in caso di infortuni sul posto di lavoro. Le norme principali che regolamentano questa assicurazione includono il Testo Unico n. 1124 del 1965 e disposizioni successive, come il Decreto Legislativo 38/2000. Queste leggi stabiliscono l’obbligo per i Datori di Lavoro di stipulare un’assicurazione obbligatoria con l’INAIL per tutti i lavoratori, coprendo sia gli infortuni sia le malattie professionali. Chi è tenuto a stipulare l’assicurazione INAIL? Tutti i Datori di Lavoro che impiegano dipendenti e parasubordinati in attività considerate rischiose dalla legge sono tenuti a sottoscrivere questa assicurazione. Questa responsabilità si estende anche a sovrintendenti ai lavori, soci delle società e cooperative,

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Debito rate mutuo: quando la prescrizione salva i debitori

Debito rate mutuo: quando la prescrizione salva i debitori Introduzione Chiunque abbia un mutuo sa che le rate possono essere un impegno difficile da sostenere, soprattutto in periodi di difficoltà economica. In caso di ritardi o inadempienze, il creditore può avviare un’azione legale per il recupero del credito. Tuttavia, esiste un limite di tempo entro il quale il creditore può agire: la prescrizione. Cos’è la prescrizione La prescrizione è un istituto giuridico che determina la cessazione di un diritto per mancato esercizio dello stesso entro un determinato periodo di tempo. In materia di debiti, il termine di prescrizione è di 10 anni. Quando scatta la prescrizione per le rate del mutuo Nel caso delle rate del mutuo, la prescrizione scatta dopo 10 anni dalla scadenza dell’ultima rata. Questo significa che,

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Risarcimento danni per incidenti stradali: cosa sapere

Risarcimento danni per incidenti stradali: cosa sapere Gli incidenti stradali sono eventi comuni che possono causare lesioni gravi, invalidità e persino morte. Se sei stato vittima di un incidente stradale, potresti avere diritto a un risarcimento danni. Quali sono i tipi di danni che possono essere risarciti? I danni che possono essere risarciti in caso di incidente stradale sono di due tipi: Come determinare l’ammontare del risarcimento? L’ammontare del risarcimento per i danni patrimoniali è calcolato in base alle fatture e agli altri documenti che provano i costi sostenuti. L’ammontare del risarcimento per i danni non patrimoniali è invece determinato sulla base di criteri legali e giurisprudenziali. Quali sono i passaggi da seguire per presentare un reclamo? Se sei stato vittima di un incidente stradale, è importante seguire questi passaggi:

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Azione di manutenzione: come tutelare il possesso dei beni

Azione di manutenzione: come tutelare il possesso dei beni L’azione di manutenzione è un istituto giuridico previsto dal codice civile italiano, e in questo articolo, esamineremo le norme e le sentenze chiave ad esso associate. L’azione di manutenzione è utilizzata per proteggere il possesso di beni mobili e immobili in due fattispecie principali: Reintegro del Possesso (art. 1170, comma 3, c.c.) L’azione di manutenzione può essere utilizzata per reintegrare nel possesso del bene chi è stato vittima di uno spoglio non violento né clandestino. Il Codice Civile stabilisce che il possessore può richiedere il reintegro del possesso quando il detentore si rifiuta di restituire il bene, accompagnando questa azione con il disconoscimento del possesso del possessore. Una sentenza importante in questo contesto è la Cassazione n. 19586 del 30 settembre

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Legge Gelli Bianco e le condizioni di procedibilità nella responsabilità medica

Legge Gelli Bianco e le condizioni di procedibilità nella responsabilità medica La Legge Gelli Bianco, ufficialmente nota come Legge n. 24/17, ha introdotto importanti modifiche sia dal punto di vista sostanziale che procedurale nella gestione delle cause di responsabilità medica e sanitaria in ambito civilistico. In questo articolo, ci concentreremo sugli aspetti procedurali, in particolare sulle condizioni di procedibilità che devono essere soddisfatte per presentare una domanda in questo ambito. Iniziamo col sottolineare che, secondo il principio “tempus regit actum” le disposizioni che regolano il procedimento devono essere applicate anche ai casi verificatisi prima dell’entrata in vigore della Legge Gelli Bianco. Quindi, è essenziale rispettare e soddisfare tali condizioni preliminarmente. L’articolo 8 della Legge n. 24/17 conferisce una notevole importanza al tentativo obbligatorio di conciliazione e stabilisce che le azioni

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Il fermo amministrativo: come impugnarlo con successo

Il fermo amministrativo: come impugnarlo con successo Il provvedimento di fermo amministrativo è una misura presa dalle autorità fiscali per garantire il pagamento di crediti pendenti, che possono riguardare tasse, sanzioni, multe stradali o contributi previdenziali. Tuttavia, è importante sapere che esistono diverse autorità giudiziarie a cui è possibile rivolgersi per impugnare tale provvedimento, a seconda della natura dei crediti in questione. In questo articolo, esamineremo le opzioni di impugnazione disponibili. Giudice Tributario (Commissione Tributaria Provinciale) Se il credito che ha portato al fermo amministrativo riguarda tasse o sanzioni per l’omesso versamento delle imposte, il ricorso può essere presentato davanti al giudice tributario, noto anche come Commissione Tributaria Provinciale. Questo è il caso, ad esempio, nel contesto del bollo auto. La giurisdizione su queste controversie è conferita al giudice tributario

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Il danno estetico e la formula di Balthazard: come ottenere giustizia e risarcimento

Danno estetico e formula di Balthazard: come ottenere giustizia e risarcimento Il risarcimento del danno non patrimoniale rappresenta una delle questioni più complesse nel panorama della responsabilità civile. Tra i vari aspetti critici, la valutazione del danno estetico e la sua corretta quantificazione in presenza di lesioni plurime coesistenti hanno da sempre sollevato accesi dibattiti e profonde divergenze interpretative. Una recente sentenza della Cassazione (n. 26584/2022) getta nuova luce su questi temi, fornendo preziose indicazioni sulle modalità di calcolo del danno biologico in caso di menomazioni multiple. Ecco la massima non ufficiale della sentenza: “In tema di liquidazione del danno biologico, nel caso di lesioni plurime coesistenti è applicata la formula di Balthazard, per la quale alla determinazione della complessiva percentuale di invalidità permanente non può procedersi mediante una mera

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Differenze tra Lavoro Subordinato e Autonomo: Guida Legale

Differenze tra Lavoro Subordinato e Autonomo: Guida Legale Nel contesto del diritto del lavoro, una delle tematiche fondamentali riguarda la distinzione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato. Identificare le caratteristiche chiave di queste categorie lavorative va oltre la mera cornice giuridica, con implicazioni significative sia dal punto di vista sociale che economico. In questo articolo, esamineremo dettagliatamente le differenze tra lavoro autonomo e subordinato, basandoci sulla giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione. Lavoro Subordinato Il primo tipo, il lavoro subordinato, è principalmente disciplinato dall’articolo 2094 del Codice Civile, il quale definisce il lavoratore subordinato come colui che si impegna a collaborare nell’impresa sotto la direzione del datore di lavoro in cambio di una retribuzione. Questo tipo di rapporto è caratterizzato da tre elementi distintivi: Obblighi del lavoratore subordinato La subordinazione

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Revoca dell’Amministratore di Condominio per Mancata Presentazione del rendiconto consuntivo

Revoca dell’amministratore di condominio per mancata presentazione del rendiconto consuntivo L‘articolo 1129 del Codice Civile italiano disciplina dettagliatamente l’attività dell’amministratore di condominio, concentrandosi su una delle cause più comuni di revoca: la mancata presentazione della rendicontazione. In questa guida completa, esamineremo in dettaglio questa procedura di revoca specifica, i casi in cui può essere applicata e le implicazioni per i condomini quando l’amministratore non adempie al suo obbligo di rendere conto. La Base Giuridica La revoca dell’amministratore di condominio in Italia trova fondamento nell’art. 1129 del Codice Civile italiano. Questa norma conferisce il potere di revocare l’amministratore non solo all’assemblea condominiale ma anche al singolo condòmino (tramite ricorso al Tribunale – Volontaria Giurisdizione). Il punto cruciale è la possibilità di richiedere la revoca quando l’amministratore non presenta la rendicontazione, un

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Avviso di Convocazione Assemblea Condominio: termine e modalità

Avviso di Convocazione Assemblea Condominio: termine e modalità Introduzione L’articolo fornisce una guida esaustiva sull’avviso di convocazione nelle assemblee condominiali e sul rispetto dei termini di legge. Scopri come garantire la validità delle deliberazioni e il rispetto dei tempi previsti dalla legge.L’avviso di convocazione nelle assemblee condominiali è un passaggio cruciale per garantire che le decisioni prese siano legali e valide. La legge prevede termini e procedure specifiche che devono essere seguite con attenzione. In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’importanza dell’avviso di convocazione e i suoi aspetti legali. Tempi di Convocazione secondo la Legge Secondo l’art. 66, comma 3, disp. Att. Cod. civ., l’avviso di convocazione deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata per l’adunanza in prima convocazione. Questo termine è essenziale per garantire la validità

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L’inabilitazione legale: guida completa

L’inabilitazione legale: guida completa L’inabilitazione è una misura legale che viene pronunciata con una sentenza del tribunale in presenza dei seguenti presupposti (alternativi): Presupposti dell’inabilitazione Infermità di mente non talmente grave da far luogo all’interdizione Questo presupposto si applica quando una persona ha una malattia mentale che influisce negativamente sulla sua capacità di gestire i propri affari ma senza privarla completamente della capacità di intendere o volere. In altre parole, la persona potrebbe avere alcune difficoltà, ma non è completamente incapace. Prodigalità Questo presupposto riguarda un comportamento patologico in cui una persona non è in grado di valutare la rilevanza economica delle proprie azioni, portandola a uno sperpero di risorse. Tuttavia, è importante notare che la prodigalità giustifica l’inabilitazione solo se questo comportamento porta gravi pregiudizi economici a sé stessa

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L’interdizione giudiziale: Normativa e Procedura

L’interdizione giudiziale: Normativa e Procedura L’interdizione giudiziale è un importante strumento legale in Italia che viene pronunciato dal tribunale in determinate situazioni. Questo provvedimento, noto anche come “giudiziale” per via del coinvolgimento del tribunale, è una misura volta a proteggere gli individui che, a causa di problemi di salute mentale, non sono in grado di prendere decisioni autonome e consapevoli sulla propria vita e i propri affari. In questo articolo, esamineremo i criteri e la procedura per l’interdizione giudiziale in Italia. I presupposti per l’interdizione giudiziale L’interdizione giudiziale è basata su diversi presupposti chiave stabiliti dall’articolo 414 del Codice Civile italiano: a) Infermità di mente (art. 414 c.c.): Questo presupposto richiede che la persona in questione sia affetta da una malattia mentale che influisca profondamente sulla sua capacità intellettiva e

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L’Amministrazione di Sostegno in Italia: Normative e Procedura

L’Amministrazione di Sostegno in Italia: Normative e Procedura L’amministrazione di sostegno è un importante strumento giuridico finalizzato a fornire assistenza a persone che, a causa di infermità o menomazione fisica o psichica, sono incapaci di provvedere ai propri interessi. Questo istituto, disciplinato nell’ordinamento giuridico italiano, offre una protezione flessibile ed adattabile alle esigenze specifiche del soggetto amministrato. In questo articolo, esamineremo i presupposti e la procedura per l’apertura dell’amministrazione di sostegno, facendo riferimento ai relativi riferimenti normativi. Presupposti per l’apertura dell’amministrazione di sostegno L’amministrazione di sostegno si apre mediante un decreto motivato del giudice tutelare (art. 404 c.c.). Perché questa procedura venga avviata, devono essere presenti due presupposti: Presupposto oggettivo: Infermità o menomazione fisica o psichica (art. 404 c.c.) Il primo presupposto richiede che la persona in questione sia affetta

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Figli nati fuori dal matrimonio: quali diritti?

Figli nati fuori dal matrimonio: quali diritti? La disciplina della condizione giuridica dei figli nati fuori dal matrimonio è contenuta nel Codice civile, agli articoli 252, 262 e 297, e nella Legge 10 dicembre 2012, n. 219, che ha introdotto la riforma del diritto di famiglia. Esercizio delle funzioni genitoriali L’articolo 252 del Codice civile stabilisce che le funzioni genitoriali sono esercitate da entrambi i genitori, anche se non coniugati. In caso di disaccordo tra i genitori, il giudice può disporre diversamente, nell’esclusivo interesse del figlio. Attribuzione del cognome L’articolo 262 del Codice civile stabilisce che il figlio nato fuori dal matrimonio assume il cognome del genitore che lo ha riconosciuto per primo. Se il riconoscimento è fatto da entrambi i genitori contemporaneamente, il figlio assume il cognome del padre.

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Cassazione: il mantenimento dei figli ultramaggiorenni è subordinato a determinate condizioni

Cassazione: il mantenimento dei figli ultramaggiorenni è subordinato a determinate condizioni Con la recente sentenza n. 26875/2023, la Corte di Cassazione ha ribadito che il diritto al mantenimento dei figli maggiorenni è subordinato a determinate condizioni. I fatti di causa I fatti sono scaturiti da una causa di divorzio presso il Tribunale di Roma, dove era stato imposto al marito l’obbligo di versare un assegno di mantenimento sia alla moglie che alla figlia maggiorenne. La Corte d’Appello aveva in seguito parzialmente riformato la sentenza di primo grado, mantenendo però inalterato l’assegno per la figlia. Quest’ultima, pur avendo un titolo di studio specializzato, non aveva mai lavorato e aveva frequentato senza successo l’università. La sentenza della Corte di Cassazione La Corte ha accolto il ricorso del padre, ribadendo che il diritto

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Il diritto di abitazione è pignorabile?

Espropriazione forzata e diritto di abitazione: analisi giuridica e prassi operativa Il rapporto tra l’espropriazione forzata immobiliare e il diritto di abitazione presenta una serie di questioni giuridiche e pratiche di notevole rilevanza, che meritano un’analisi approfondita alla luce della normativa vigente e degli orientamenti giurisprudenziali consolidati. La complessità della materia deriva dalla peculiare natura del diritto di abitazione e dalla necessità di contemperare le esigenze di tutela del creditore con quelle del titolare del diritto reale minore. Il diritto di abitazione, disciplinato dagli artt. 1022-1026 c.c., è un diritto reale di godimento su cosa altrui che consiste nel diritto di abitare una casa limitatamente ai bisogni del titolare e della sua famiglia. Si tratta di un diritto strettamente personale, non cedibile né locabile (art. 1024 c.c.), che si estingue

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Revoca giudiziale dell’amministratore di condominio: come funziona, quando è possibile e cosa succede dopo

Revoca giudiziale dell’amministratore di condominio: come funziona, quando è possibile e cosa succede dopo Introduzione La revoca giudiziale dell’amministratore di condominio è un istituto importante che consente ai condomini di tutelare i propri diritti in caso di gravi irregolarità nell’operato dell’amministratore. Ma come funziona? Quali sono i presupposti? E quali sono le conseguenze? Come funziona La revoca giudiziale dell’amministratore di condominio può essere disposta dal Tribunale, su ricorso di un condomino, nei seguenti casi: La procedura di revoca giudiziale dell’amministratore di condominio è disciplinata dall’art. 1129 c.c., che prevede che il condomino che intende procedere alla revoca debba depositare un ricorso al Tribunale del luogo in cui si trova il condominio. Il ricorso deve essere motivato e deve essere accompagnato da una copia della delibera assembleare che ha conferito l’incarico

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Difendersi da Usura e Anatocismo Bancario: Avvocato Cosimo Montinaro

Difendersi da Usura e Anatocismo Bancario: Avvocato Cosimo Montinaro Introduzione Giuseppe, un pensionato di 70 anni, si è accorto che il debito del suo mutuo era cresciuto esponenzialmente. Dopo una consulenza legale, è emerso che era stato vittima di usura e anatocismo bancario. Questa è solo una delle tante storie in cui i clienti delle banche subiscono pratiche illecite. Se pensate di essere nella stessa situazione, consultare un avvocato specializzato è fondamentale. Cosa Sono Usura Bancaria e Anatocismo Bancario? Usura bancaria: si tratta di un’azione illegale in cui la banca applica tassi di interesse molto più alti di quanto permesso per legge.Anatocismo bancario: in parole povere, è come se la banca calcolasse interessi sugli interessi che avete già pagato. Perché è Importante Affrontare Queste Pratiche? Questi comportamenti illeciti possono portare

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Licenziamento per motivi economici: guida completa

Licenziamento per motivi economici: guida completa Introduzione Il licenziamento per motivi economici (cd. giustificato motivo oggettivo) è una forma di conclusione del rapporto di lavoro che può essere utilizzata dal datore di lavoro per ragioni legate al riassetto organizzativo dell’azienda. Questa tipologia di licenziamento è disciplinata dall’articolo 3 della Legge 604/1966, che prevede che il licenziamento sia legittimo solo se giustificato da ragioni oggettive, non dipendenti dalla volontà del lavoratore. articolo 3 della Legge 604/1966, “Il licenziamento per giustificato motivo con preavviso è determinato da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro ovvero da ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa” Interpretazione giurisprudenziale La giurisprudenza ha stabilito che il licenziamento per motivi economici è legittimo anche in assenza di un andamento

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Danno differenziale INAIL: cos’è, come si calcola, quando spetta e come ottenerlo

Danno differenziale INAIL: cos’è, come si calcola, quando spetta e come ottenerlo Il danno differenziale è il risarcimento che spetta al lavoratore infortunato, ottenuto dalla differenza tra quanto versato dall’INAIL a titolo di indennizzo e quanto è possibile richiedere al datore di lavoro a titolo di risarcimento del danno in sede civile. Quali sono le differenze tra risarcimento del danno ed indennizzo INAIL? L’indennizzo INAIL è un diritto del lavoratore infortunato o affetto da malattia professionale, che viene erogato dall’Istituto indipendentemente dalla responsabilità del datore di lavoro o di un terzo. Il risarcimento del danno, invece, è un diritto del lavoratore infortunato o affetto da malattia professionale, che viene erogato dal datore di lavoro o da un terzo solo se è accertata la loro responsabilità. Come si calcola il danno

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Verifica di scrittura privata disconosciuta e onere probatorio

Scrittura privata disconosciuta: onere della verificazione e produzione scritture di comparazione – Sentenza Tribunale Tivoli 2023 Nel 2023, il Tribunale di Tivoli si è pronunciato su un caso emblematico riguardante il disconoscimento della firma su un contratto di noleggio auto a lungo termine. La sentenza solleva un’interessante questione: quali sono gli oneri probatori della parte che intende avvalersi di una scrittura privata disconosciuta? Come deve essere correttamente formulata l’istanza di verificazione? La decisione offre importanti spunti di riflessione sull’istituto della verificazione della scrittura privata e sulle conseguenze processuali del mancato assolvimento degli oneri probatori. Analizziamo nel dettaglio questa vicenda, che mette in luce principi fondamentali del diritto processuale civile in materia di prove documentali. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di

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Proroga tacita nel contratto preliminare: Cassazione ordinanza 8765/2021

Proroga tacita nel contratto preliminare: Cassazione ordinanza 8765/2021 Introduzione In tema di propoga del contratto preliminare, particolare importanza riveste l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 8765 del 2021. Massima della Cassazione: “Proroga Tacita del Termine” “La mancanza della forma scritta del patto con cui le parti si accordano per la proroga del termine di stipula del contratto definitivo non ostacola l’efficacia della proroga. La proroga può essere accordata oralmente o desumersi da comportamenti concludenti.” Termine nel Contratto Preliminare: Cosa Dice il Codice Civile Il contratto preliminare è l’atto che precede la stipula del contratto definitivo. Questo tipo di contratto è governato dal Codice Civile, che prevede specifiche modalità per la sua validità, tra cui la definizione di un termine per la conclusione del contratto definitivo. Caso di Compravendita Immobiliare: Interpretazione

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Recesso dal contratto di lavoro durante il periodo di prova: tutto quello che c’è da sapere

Recesso dal contratto di lavoro durante il periodo di prova: tutto quello che c’è da sapere Il periodo di prova è una fase iniziale del rapporto di lavoro durante la quale il datore di lavoro e il lavoratore hanno la possibilità di valutarsi reciprocamente. Durante questo periodo, entrambe le parti possono recedere dal contratto senza obbligo di preavviso o di indennità. Come funziona il recesso durante il periodo di prova? Il recesso durante il periodo di prova può essere esercitato da entrambe le parti, sia dal datore di lavoro che dal lavoratore. In entrambi i casi, il recesso non è soggetto a preavviso o a indennità. Quali sono i limiti al recesso durante il periodo di prova? Il recesso durante il periodo di prova è soggetto a due limiti: Cosa

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Il Patto di Prova nel Contratto di Lavoro: Una Guida Completa

Il Patto di Prova nel Contratto di Lavoro: Una Guida Completa Stai per iniziare un nuovo lavoro? Se è così, potresti essere interessato a sapere cosa significa patto di prova. In questo articolo, esploreremo a fondo il significato, la regolamentazione e l’importanza del patto di prova, non solo per il datore di lavoro, ma anche per il lavoratore. Introduzione Secondo l’art. 2096 del Codice Civile, il patto di prova è un accordo tra le parti di un contratto di lavoro subordinato. Questo patto stabilisce un periodo durante il quale entrambe le parti possono effettuare una serie di valutazioni sulle prestazioni lavorative, con lo scopo di decidere se proseguire con un rapporto di lavoro più stabile e duraturo. Vantaggi e Svantaggi per le Parti Il patto di prova è utilizzato principalmente

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La Legittimità e i Vantaggi del Recupero di Crediti Cartolarizzati da Società Terze

La Legittimità e i Vantaggi del Recupero di Crediti Cartolarizzati da Società Terze Introduzione Negli ultimi anni, il recupero dei crediti cartolarizzati da società terze è diventato una pratica sempre più diffusa in Italia. Tuttavia, la legittimità di tali pratiche è stata oggetto di dibattito, in quanto alcune voci hanno sollevato dubbi sulla correttezza di affidare il recupero di crediti a società lontane dal rapporto originale tra cedente e cessionaria. La normativa vigente Secondo l’art. 2 della legge n. 130/99, il prospetto informativo relativo ai titoli emessi deve indicare i soggetti incaricati della riscossione dei crediti. Questi soggetti devono essere iscritti nell’albo ex art 106 del Testo Unico Bancario (TUB), garantendo così una certa affidabilità e stabilità nell’operazione di recupero credito. Vantaggi dell’affidare il recupero dei crediti cartolarizzati a società

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Come comprare casa con ipoteca

Come comprare casa con ipoteca Guida completa all’acquisto di una casa con ipoteca in Italia I rischi L’acquisto di una casa con ipoteca può essere un’occasione per risparmiare, ma bisogna conoscere i rischi. Il principale rischio è che il creditore ipotecario possa avviare un’esecuzione forzata sull’immobile per ottenere il pagamento del suo credito. In questo caso, l’acquirente potrebbe perdere la casa. Altri rischi includono: I vantaggi I principali vantaggi includono: Come fare Per comprare una casa con ipoteca è necessario seguire la stessa procedura prevista per l’acquisto di una casa libera da ipoteche. Ecco alcuni consigli: Norme In Italia, l’ipoteca è regolata dal Codice Civile, agli articoli 2808 e seguenti. Esempio Tizio acquista un immobile da Caio, che ha costituito un’ipoteca sul bene a favore di Sempronio. Sempronio, successivamente, avvia

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La Cassazione stabilisce nuovi limiti al mantenimento dei figli maggiorenni | Sentenza 2023

La Cassazione stabilisce nuovi limiti al mantenimento dei figli maggiorenni | Sentenza 2023 Il tema del mantenimento dei figli maggiorenni è sempre stato uno dei nodi più complessi e delicati nel diritto di famiglia. Da un lato, vi è l’esigenza di garantire ai giovani il sostegno necessario per completare il proprio percorso di crescita e formazione. Dall’altro, si pone la necessità di responsabilizzare i figli, affinché diventino autonomi e si inseriscano pienamente nella società. Questa sottile linea di equilibrio è stata nuovamente al centro dell’attenzione della Corte di Cassazione, che con una recente sentenza ha dettato nuovi principi in materia. La pronuncia, che vedremo in dettaglio, sembra voler riaffermare con forza il concetto di “autoresponsabilità” del figlio maggiorenne, ponendo precisi limiti all’obbligo di mantenimento a carico dei genitori. Ma quali

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Terzo acquirente bene ipotecato: diritti e opzioni

Terzo acquirente bene ipotecato: diritti e opzioni L’acquisto di un bene ipotecato può comportare dei rischi per il terzo acquirente, che potrebbe essere chiamato a rispondere dei debiti del debitore originario. La legge, tuttavia, offre al terzo acquirente alcune protezioni, che è importante conoscere per minimizzare i rischi. Esempio: Tizio acquista un immobile da Caio, che ha costituito un’ipoteca sul bene a favore di Sempronio. Sempronio, successivamente, avvia un’esecuzione forzata sull’immobile per ottenere il pagamento di un suo credito. In questo caso, Tizio non è obbligato personalmente a pagare il credito di Sempronio. Tuttavia, può essere chiamato a rispondere del debito se non agisce per evitare l’espropriazione del bene. Opzioni legali del terzo acquirente Riferimenti normativi Sentenze Conclusione La legge offre al terzo acquirente di un bene ipotecato diverse opzioni

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Quorum in assemblea condominiale: guida completa per condòmini

Quorum in assemblea condominiale: guida completa per condòmini Il quorum è un requisito fondamentale per la validità delle assemblee condominiali e per l’approvazione delle deliberazioni. In questa guida completa, esamineremo i dettagli su quanti millesimi servono per deliberare e quali sono i requisiti per la valida costituzione dell’assemblea condominiale. Quorum per la valida costituzione dell’assemblea condominiale Per essere valida, l’assemblea in prima convocazione necessita della presenza di condòmini che rappresentino almeno i 2/3 del valore dell’intero edificio e la maggioranza dei partecipanti al condominio (art. 1136 del Codice civile). Se questa non viene raggiunta, la seconda convocazione può procedere con almeno 1/3 del valore dell’edificio e 1/3 dei partecipanti al condominio (art. 1136, comma 2 del Codice civile). Requisiti di quorum per delibere assembleari Il Codice civile stabilisce che, in

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Spese straordinarie casa coniugale assegnata alla moglie: chi paga?

Spese straordinarie casa coniugale assegnata alla moglie: chi paga? Quando una coppia si separa o divorzia, la casa coniugale diventa spesso oggetto di contesa. Chi paga le spese straordinarie per la manutenzione dell’immobile se questo viene assegnato ad uno dei due coniugi? Questa è una domanda cruciale che può avere implicazioni significative per entrambe le parti coinvolte. Una recente sentenza del Tribunale di Velletri offre una prospettiva illuminante su questa spinosa questione, gettando luce su un argomento controverso che può causare attriti tra gli ex coniugi. Scopriremo come i giudici hanno affrontato la situazione, analizzando i principi giuridici applicati e le conseguenze pratiche della loro decisione. Preparatevi a esplorare le profonde implicazioni di questa sentenza, che potrebbe rivelarsi un punto di riferimento per future controversie riguardanti le spese condominiali dopo

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Lavoro in nero: conseguenze legali per lavoratore e datore di lavoro

Lavoro in nero: conseguenze legali per lavoratore e datore di lavoro Introduzione Se ti stai chiedendo quali sono le conseguenze del lavoro in nero per il lavoratore e il datore di lavoro in Italia, sei nel posto giusto. Questo articolo esamina le sanzioni legali, le multe e le implicazioni per entrambe le parti coinvolte. Indice dei Contenuti Cos’è il Lavoro in Nero? Il lavoro in nero, noto anche come lavoro irregolare, si verifica quando un datore di lavoro assume un dipendente senza seguire le procedure legali, come la firma di un contratto e la comunicazione all’Inps tramite il modello unilav. Conseguenze per il Datore di Lavoro Sanzioni Economiche Altre Sanzioni Responsabilità Civile Il datore di lavoro è anche tenuto a pagare al lavoratore tutti i diritti e i contributi non

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Legge Pinto: applicabile la Sospensione Feriale del Termine

Legge Pinto: applicabile la sospensione feriale del termine Introduzione La questione della sospensione feriale dei termini in materia di equa riparazione è stata oggetto di un’importante decisione della Corte di Cassazione. Con l’ordinanza n. 23808 del 24 settembre 2019, la Corte ha chiarito che il termine semestrale di decadenza previsto dall’articolo 4 della legge n. 89/2001 è soggetto alla sospensione feriale dei termini. Questo articolo esamina la vicenda giuridica e la decisione della Corte in dettaglio. La Vicenda La Corte d’appello di Perugia, con il decreto n. 2510/2018, aveva dichiarato inammissibile la domanda di equa riparazione proposta da Tizio e Caio. La domanda era stata presentata ai sensi della legge n. 89 del 2001, per l’irragionevole durata di un processo civile definito con ordinanza della Corte di Cassazione pubblicata il

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I figli di un imprenditore individuale: Continuare l’attività del genitore defunto

I figli di un imprenditore individuale: Continuare l’attività del genitore defunto La comunione ereditaria Al momento della morte del titolare, l’impresa individuale cessa e i beni entrano in una comunione ereditaria. Questa situazione si verifica automaticamente, indipendentemente dalla volontà degli eredi. La comunione inizia formalmente con l’accettazione dell’eredità da parte dei coeredi. La comunione ereditaria aziendale Nonostante l’impresa entri in una forma di comunione, non diventa automaticamente una società. Gli eredi possono amministrare i beni come una comunione fino a quando decidono, esplicitamente o implicitamente, di continuare l’attività imprenditoriale. In questo caso, si crea una “società di fatto” tra gli eredi. Regolarizzazione della società di fatto Gli eredi hanno un anno di tempo per regolarizzare la società di fatto, optando per una società regolare di persone o di capitali. Se

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Oneri di Urbanizzazione: Cosa Sono, Come si Calcolano e Costo al mq

Oneri di Urbanizzazione: Cosa Sono, Come si Calcolano e Costo al mq La costruzione o la ristrutturazione di un immobile comporta una serie di adempimenti burocratici e costi aggiuntivi, tra cui gli oneri di urbanizzazione. Spesso, il loro costo è una sorpresa per i cittadini. Questa guida fornisce una panoramica completa sugli oneri di urbanizzazione: cosa sono, come si calcolano e come versarli. Indice degli Argomenti Cosa sono e quali sono gli oneri di urbanizzazione Gli oneri di urbanizzazione sono contributi che i cittadini devono versare al Comune per ottenere il permesso a costruire. Sono dovuti per coprire l’aumento del carico urbanistico e per sostenere i costi delle opere e servizi pubblici già presenti nella zona. Non sono una tassa, ma un corrispettivo di diritto pubblico, come stabilito dalla sentenza

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Art. 40 TUB: la risoluzione del mutuo per ritardato pagamento delle rate

Art. 40 TUB: la risoluzione del mutuo per ritardato pagamento delle rate L’articolo 40 del Testo Unico Bancario (T.U.B.) disciplina le conseguenze del ritardato pagamento delle rate di un mutuo. Questo articolo è importante sia per le banche che per i mutuatari, in quanto stabilisce le condizioni in cui una banca può risolvere il contratto di mutuo. In particolare, l’articolo 40 stabilisce che: Definizione di ritardato pagamento: La definizione di ritardato pagamento presuppone l’esistenza di un sistema di rate a cadenza semestrale, in quanto il termine di 180 giorni è pari a sei mesi. Tuttavia, la definizione può essere applicata anche a finanziamenti con cadenze diverse o regolati in conto corrente, tenendo conto della periodicità delle rate. Esempio: Se un mutuo prevede rate mensili, il ritardo nel pagamento di una

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La tempestività della contestazione disciplinare

La tempestività della contestazione disciplinare Introduzione La contestazione disciplinare è un atto formale che avvia il procedimento disciplinare nei confronti di un lavoratore accusato di una violazione delle norme aziendali o dei doveri contrattuali. Uno dei requisiti chiave che deve essere rispettato in questo contesto è il principio di tempestività. Principio di tempestività Il principio di tempestività richiede che la contestazione disciplinare sia effettuata senza ritardo e nel più breve tempo possibile dopo che il datore di lavoro è venuto a conoscenza del fatto o dell’illecito commesso dal lavoratore. Un ritardo significativo tra la commissione del fatto e l’avvio del procedimento disciplinare può compromettere il diritto di difesa del lavoratore e generare confusione nella ricostruzione degli eventi. Tempestività e contratto collettivo di lavoro In alcuni casi, la tempestività può essere

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L’Usucapione tra parenti è possibile?

L’Usucapione tra parenti è possibile? L’istituto dell’usucapione, disciplinato dall’articolo 1158 del Codice Civile, rappresenta un modo attraverso il quale il possesso prolungato di un bene conferisce al possessore la titolarità del relativo diritto reale, che può essere proprietà, usufrutto, enfiteusi o altri diritti minori. Questo processo costituisce un meccanismo di acquisto a titolo originario, consentendo al possessore di ottenere il diritto senza derivarlo da un precedente titolare. La dottrina e la giurisprudenza hanno ampiamente esaminato la natura e i requisiti dell’usucapione, contribuendo a definire i suoi contorni e le sue implicazioni giuridiche. In particolare, la ratio dell’usucapione va ricercata nell’opportunità sociale di favorire chi, nel tempo, utilizza e valorizza un bene, anche a scapito del proprietario che trascura il suo possesso. Questo meccanismo agevola l’uso produttivo delle risorse e promuove

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L’assegnazione della casa familiare in caso di separazione o divorzio: come tutelare l’interesse dei minori

L’assegnazione della casa familiare in caso di separazione o divorzio: come tutelare l’interesse dei minori Introduzione L’assegnazione della casa familiare in caso di separazione o divorzio è un tema di grande importanza e complessità, in particolare quando sono coinvolti figli minori. La casa familiare è il luogo in cui i figli sono cresciuti e hanno sviluppato i propri legami affettivi e sociali. Per questo motivo, è fondamentale che la decisione sull’assegnazione della casa familiare tenga conto dell’interesse primario dei minori, che consiste nel conservare il proprio ambiente familiare. Corte di Cassazione, ordinanza 2 agosto 2023, 23501 In un recente caso, la Corte di Cassazione, con ordinanza 2 agosto 2023, n. 23501, ha statuito che la decisione sull’assegnazione della casa familiare deve essere sempre basata sull’interesse primario dei minori. Nel caso

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L’ipoteca giudiziale: guida legale

L’ipoteca giudiziale: guida legale Cos’è l’ipoteca: definizione (art. 2808 c.c.) L’ ipoteca è un diritto reale di garanzia che attribuisce al creditore il potere di espropriare il bene sul quale l’ipoteca è costituita (ius distrahendi) e di essere soddisfatto con preferenza (ius praelationis) sul ricavato dall’espropriazione (art. 2808, comma 1, c.c.). L’ipoteca, quale diritto reale, attribuisce al titolare di essa anche il DIRITTO DI SEQUELA: ossia, il diritto di espropriare il bene anche qualora sia stato alienato nei confronti di un terzo acquirente (art. 2808, comma 1, c.c.). Pubblicità costitutiva dell’ipoteca Proprio per la gravità del vincolo che ne discende, carattere precipuo dell’ipoteca è la sua PUBBLICITÀ: non esistono ipoteche occulte. Chiunque dev’essere in grado di conoscere se un bene è ipotecato o meno, per regolarsi se gli conviene acquistarlo,

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Avvocati: atti sintetici dal 1 settembre 2023

Avvocati: atti sintetici dal 1 settembre 2023 Riforma del Processo Civile in Italia: Limiti e Tecniche Redazionali negli Atti Giudiziari secondo il Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023 La recente riforma del processo civile in Italia, definita attraverso il Decreto Ministeriale (DM) del 7 agosto 2023, ha introdotto significative modifiche che avranno un profondo impatto sulla pratica legale nel paese. Questo decreto, basato sull’articolo 46 delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile, stabilisce non solo limiti precisi alla lunghezza degli atti giudiziari presentati dagli avvocati, ma anche tecniche redazionali obbligatorie per garantire la chiarezza e la sinteticità degli atti. Limiti alla Lunghezza degli Atti Giudiziari A partire dal 1° settembre 2023, gli avvocati sono tenuti a rispettare rigorosamente i nuovi limiti introdotti dal Decreto Ministeriale. Questi limiti si

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Spese straordinarie e ordinarie in caso di separazione o divorzio: come vengono gestite legalmente

Spese straordinarie e ordinarie in caso di separazione o divorzio: come vengono gestite legalmente La separazione o il divorzio sono eventi delicati che coinvolgono non solo gli adulti coinvolti ma anche i figli. In Italia, il giudice può disporre che il genitore non collocatario corrisponda all’altro genitore un assegno di mantenimento per sostenere le spese ordinarie dei figli. Tuttavia, è importante notare che alcune spese, definite “spese straordinarie“, sono escluse da questo assegno. Ma qual è la differenza tra spese straordinarie e ordinarie, e come vengono gestite legalmente? quali sono le Spese Ordinarie Le spese ordinarie sono quelle che ricorrono regolarmente nella vita quotidiana dei figli. Queste spese includono vitto, abbigliamento, contributo per le spese dell’abitazione, materiale scolastico di cancelleria, mensa, spese di trasporto urbano e uscite didattiche organizzate dalla

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Divorzio breve (6 mesi) anche in caso di separazione giudiziale trasformata in consensuale

Divorzio breve (6 mesi) anche in caso di separazione giudiziale trasformata in consensuale Recentemente, una decisione del Tribunale di Milano ha affrontato una questione processuale interessante riguardante i tempi entro i quali una coppia può richiedere il divorzio nel caso in cui la separazione giudiziale venga trasformata in consensuale. Questa sentenza ha suscitato un dibattito sulla corretta interpretazione degli articoli di legge coinvolti. Nel dettaglio, il marito aveva presentato ricorso innanzi al Tribunale onde ottenere la separazione giudiziale dalla moglie. Il Presidente del Tribunale di Milano aveva autorizzato la separazione, adottando i provvedimenti provvisori. Successivamente i coniugi erano riusciti a raggiungere un accordo durante la fase istruttoria, ottenendo la separazione dopo aver precisato congiuntamente le conclusioni. Trascorsi sei mesi dall’udienza presidenziale in cui il Tribunale aveva autorizzato i coniugi a

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L’adozione di maggiorenne: guida legale

L’adozione di maggiorenne: guida legale L’adozione tradizionale, un processo finalizzato a conferire una discendenza secondo la legge civile a individui senza figli, è stata mantenuta solo per gli adulti. Questa pratica è governata dagli articoli 291 e successivi del codice civile (c.c.), che hanno subito numerose modifiche rispetto al testo originale del codice. Limitazioni dell’Adozione Tradizionale Nel testo originale, l’articolo 291 c.c. consentiva l’adozione esclusivamente a coloro che non avevano figli legittimi o legittimati. Tuttavia, questa restrizione rigida è stata eliminata dalla Corte costituzionale (sentenza del 19 maggio 1988, n. 557), che ha dichiarato illegittima la norma in quanto non consentiva l’adozione di un maggiorenne da parte di un genitore con figli legittimi o legittimati maggiorenni e consenzienti all’adozione. Rimane tuttavia vietata l’adozione da parte di chi ha figli minorenni

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Matrimonio all’estero e separazione: giurisdizione del Giudice italiano?

Matrimonio all’estero e separazione: giurisdizione del Giudice italiano? Introduzione In questo articolo, si esaminerà la giurisdizione del Giudice italiano in caso di separazione tra cittadini dell’Unione Europea che hanno celebrato matrimonio all’estero. L’obiettivo dell’articolo è fornire una panoramica completa delle disposizioni legali e dei regolamenti europei che stabiliscono i criteri per determinare la competenza giurisdizionale e le modalità di procedura in tali casi. La trascrizione del matrimonio in italia L’ufficio dello Stato civile estero emette l’atto di matrimonio in originale, che, una volta legalizzato e tradotto, deve essere presentato alla Rappresentanza diplomatico-consolare. Quest’ultima lo trasmetterà in Italia per la trascrizione nei registri di Stato civile del Comune competente. In alternativa, l’atto di matrimonio legalizzato e tradotto può essere presentato direttamente al Comune italiano di appartenenza. La giurisdizione del Giudice italiano

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Testamento segreto in Italia: caratteristiche, norme e implicazioni legali

Testamento segreto in Italia: caratteristiche, norme e implicazioni legali Il testamento segreto, spesso definito anche come testamento mistico, rappresenta una modalità peculiare di disposizione testamentaria in Italia. Rispetto ad altre forme testamentarie, come il testamento pubblico e l’olografo, offre vantaggi unici, tra cui la possibilità di mantenere riservato il contenuto delle volontà ereditarie. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le caratteristiche fondamentali del testamento segreto, le norme legali a esso associate e le implicazioni giuridiche rilevanti. Caratteristiche Chiave e Struttura Il testamento segreto è costituito da due elementi principali: la scheda testamentaria e l’atto di ricevimento. La scheda testamentaria, comunemente denominata erroneamente “testamento” secondo l’articolo 604 del Codice Civile, è la componente centrale preparata dal testatore. Essa racchiude le sue volontà riguardanti la successione ereditaria. Va notato che la scheda

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La pubblicazione del testamento: procedura e guida legale

La pubblicazione del testamento: procedura e guida legale La questione della pubblicazione del testamento riveste un ruolo cruciale nel contesto del diritto successorio e testamentario. Durante la vita del testatore, emergono valide ragioni per mantenere il contenuto del testamento riservato e confidenziale. Tuttavia, una volta che il testatore è deceduto, sorge l’importante necessità di rendere il contenuto del testamento noto agli interessati, come eredi e legatari. In questo articolo esamineremo in dettaglio la procedura di pubblicazione del testamento, le sue implicazioni legali, le norme italiane pertinenti e le sentenze di riferimento. La Riservatezza del Testamento e le Norme Italiane Durante la vita del testatore, è suo diritto mantenere il contenuto del testamento privato e confidenziale, al fine di garantire la piena libertà di decidere la distribuzione dei propri beni secondo

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La comunione legale dei beni tra coniugi: guida legale

La comunione legale dei beni tra coniugi: guida legale Nel vasto panorama del diritto di famiglia, uno degli aspetti fondamentali riguarda la regolamentazione dei rapporti patrimoniali all’interno del matrimonio. Un modello giuridico ampiamente adottato è la comunione legale dei beni, un sistema che stabilisce le dinamiche patrimoniali tra i coniugi in relazione a ciò che viene acquisito durante l’arco del matrimonio. Questo articolo esplorerà in dettaglio la comunione legale, mettendo in luce le diverse categorie di beni coinvolte e le conseguenze legali associate. La Comunione Legale dei Beni: Definizione e Categorie di Beni (Art. 177 e 179 Codice Civile) Il regime patrimoniale dei coniugi, se non diversamente convenuto, si basa sulla comunione legale dei beni. Tuttavia, questa comunione non riguarda tutti gli aspetti patrimoniali individuali, ma si concentra principalmente sugli

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Le fonti delle obbligazioni nel codice civile italiano: un’analisi approfondita

Le fonti delle obbligazioni nel codice civile italiano: un’analisi approfondita Il diritto delle obbligazioni rappresenta un pilastro fondamentale del diritto civile italiano, e la comprensione delle fonti da cui derivano tali obbligazioni è di cruciale importanza per costruire un quadro giuridico coerente. All’interno del Codice Civile Italiano, le fonti delle obbligazioni sono trattate in modo esauriente, creando un sistema intricato ma ben definito. Introduzione alle Fonti delle Obbligazioni e la loro Classificazione Secondo quanto stabilito dall’art. 1173 del Codice Civile Italiano, le obbligazioni possono originare da diverse fonti, ciascuna delle quali rappresenta un mezzo attraverso cui si crea un rapporto giuridico obbligatorio. Le principali fonti delle obbligazioni sono il contratto, il fatto illecito e altre situazioni in cui possono emergere obbligazioni che vengono definite come “fonti innominate“: “Le obbligazioni derivano

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Termini di recesso locatore e conduttore: guida legale alle locazioni immobiliari

Termini di recesso locatore e conduttore: guida legale alle locazioni immobiliari Nella locazione di beni immobili, il recesso del locatore e del conduttore è un aspetto di fondamentale importanza, regolamentato da disposizioni precise. Questi termini, insieme ai riferimenti normativi, giocano un ruolo cruciale nel garantire stabilità e chiarezza alle parti coinvolte. In questa guida, esploreremo i dettagli dei termini da rispettare e i punti chiave dei recesso nel contesto delle locazioni immobiliari. Il recesso del locatore: cosa dice la legge I contratti di locazione di immobili sono sottoposti a regolamentazioni specifiche, che stabiliscono la durata minima del contratto. Tale durata varia a seconda dell’uso dell’immobile: Durante questo periodo, il locatore non può recedere dal contratto di locazione, garantendo al conduttore la stabilità necessaria per le sue esigenze residenziali o lavorative.

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Interdittive Antimafia in Italia: Strumento Legale contro Infiltrazioni Criminali

Interdittive Antimafia in Italia: Strumento Legale contro Infiltrazioni Criminali Le interdittive antimafia: Un Potente Scudo contro le Infiltrazioni Criminali Le interdittive antimafia sono un efficace strumento giuridico previsto dal Decreto Legislativo n. 159/2011, comunemente noto come Codice Antimafia, al fine di combattere le infiltrazioni mafiose nel mercato italiano. Queste misure preventive rappresentano un baluardo contro l’ingerenza delle organizzazioni criminali nelle attività economiche, assicurando la tutela della concorrenza leale e la trasparenza nel sistema economico. La Natura delle Interdittive Antimafia: Comunicazione e Informazione L’essenza delle interdittive antimafia risiede nelle due principali forme di provvedimenti amministrativi: la comunicazione antimafia e l’informazione antimafia. La comunicazione antimafia è un atto di natura vincolata, emesso dal prefetto, che determina la presenza o l’assenza di circostanze di decadenza, sospensione o divieto, in base all’articolo 67 del

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Scioglimento della Comunione Legale in Italia: Guida Legale Definitiva

Scioglimento della Comunione Legale in Italia: Guida Legale Definitiva Il processo di scioglimento della comunione legale tra coniugi in Italia riveste un’importanza fondamentale e può essere attuato in virtù di diverse circostanze contemplate nell‘articolo 191 del Codice Civile (c.c.). Questo regime patrimoniale, che regolamenta la suddivisione dei beni accumulati nel corso del matrimonio, può giungere a conclusione a seguito di: Si evidenzia che il divorzio breve ha comportato un miglioramento per i coniugi separati, consentendo una più rapida dissoluzione della comunione legale. Una volta verificatasi una delle cause di scioglimento, i beni acquisiti individualmente dai coniugi rimangono di loro esclusiva proprietà. Tuttavia, i beni accumulati durante il matrimonio necessitano di essere equamente divisi, salvo eccezioni che richiedano un trattamento differente. La procedura di divisione può avvenire mediante accordo convenzionale o

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Comodato: tutto quello che devi sapere

Comodato: tutto quello che devi sapere Introduzione Il comodato è un contratto attraverso il quale una parte (comodante) consegna a un’altra parte (comodatario) un bene mobile o immobile, affinché il secondo ne faccia uso per un periodo o uno scopo specifico. Questo contratto si caratterizza per l’obbligo di restituire il bene nelle stesse condizioni in cui è stato ricevuto, senza che sia richiesto alcun pagamento in contropartita. Il comodato e le sue differenze dal mutuo La distinzione chiave tra comodato e mutuo risiede nell’obbligo di restituzione. Nel comodato, la restituzione deve avvenire nella stessa forma in cui il bene è stato ricevuto, mentre nel mutuo si restituisce una quantità equivalente di bene fungibile. Questa differenza è fondamentale per definire l’essenza del comodato come “prestito di uso” e distinguerlo dal mutuo,

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Adozione Internazionale in Italia: Norme, Procedure e Tutela dei Minori

Adozione Internazionale in Italia: Norme, Procedure e Tutela dei Minori L’adozione internazionale rappresenta un delicato aspetto giuridico e umanitario all’interno del panorama italiano. La L. n. 184/1983, fin dall’inizio, ha affiancato alla disciplina sull’adozione una sezione dedicata all’adozione internazionale (Titolo II della L. n. 184/1983; artt. 29 ss.), ponendo le basi per una protezione approfondita dei minori coinvolti. Principi Guida e Tutela del Minore Uno dei principi fondamentali che permea l’intera procedura è la tutela del miglior interesse del minore. Questo concetto guida ogni passo del percorso, assicurando che le decisioni prese siano sempre finalizzate al benessere dei bambini coinvolti. Inoltre, la normativa sottolinea la necessità di favorire la permanenza dei minori nei loro Paesi d’origine, conformemente al principio che l’adozione internazionale debba essere un’opzione di ultima istanza. Autorità Competenti

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Obbligazione naturale: definizione, effetti e presupposti (Art. 2034 c.c.)

Obbligazione naturale: definizione, effetti e presupposti (art. 2034 c.c.) Nel contesto del diritto civile, l’obbligazione naturale (art. 2034 c.c.) rappresenta un’affascinante categoria giuridica caratterizzata da un peculiare legame di debito morale o sociale. Art. 2034 c.c.: “Non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali, salvo che la prestazione sia stata eseguita da un incapace. I doveri indicati dal comma precedente, e ogni altro per cui la legge non accorda azione ma esclude la ripetizione di ciò che è stato spontaneamente pagato, non producono altri effetti”. A differenza delle obbligazioni civili tradizionali, fondate su fonti contrattuali o illecite, l’obbligazione naturale emerge da doveri etici che richiedono l’adempimento di specifiche prestazioni. Esaminiamo da vicino la definizione, gli effetti e i presupposti di

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Usucapione abbreviata: acquisire il diritto di proprietà attraverso il possesso

Usucapione abbreviata: acquisire il diritto di proprietà attraverso il possesso L’usucapione è un istituto giuridico che consente a una persona di acquisire la proprietà di un bene attraverso il possesso prolungato nel tempo. Questa forma di acquisizione della proprietà è regolamentata in Italia dall’art. 1158 c.c.: “La proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni”. In questo articolo analizzeremo le eccezioni e condizioni per ottenere un abbreviamento dei termini di usucapione, consentendo una più rapida acquisizione della proprietà. I termini dell’usucapione abbreviata La legge italiana prevede termini di usucapione più brevi, noti come “usucapione abbreviata“, per specifiche situazioni. In particolare: a) Beni immobili e beni mobili registrati: Per applicare l’usucapione abbreviata, devono verificarsi tre

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Cosa sono le Associazioni Non Riconosciute: Caratteristiche e Responsabilità Legale

Cosa sono le Associazioni Non Riconosciute: Caratteristiche e Responsabilità Legale Se sei interessato a costituire un’associazione senza fini di lucro, potresti essere curioso riguardo all’opzione dell’«associazione non riconosciuta». In questo articolo, esamineremo le principali caratteristiche di questa forma di associazione e la sua responsabilità legale. Cosa è un’Associazione Non Riconosciuta? L’associazione non riconosciuta è una forma di organizzazione che si costituisce mediante un atto di autonomia tra i suoi fondatori, simile a un contratto (art. 36 c.c.). A differenza delle associazioni riconosciute, le associazioni non riconosciute non hanno bisogno di soddisfare requisiti di forma specifici per la loro costituzione, il che significa che l’accordo associativo può essere stipulato anche oralmente o per scrittura privata. Una caratteristica distintiva dell’associazione non riconosciuta è che essa non acquisisce personalità giuridica, ma possiede una

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Comitato: definizione, funzioni e aspetti giuridici

Comitato: definizione, funzioni e aspetti giuridici In questo articolo, esamineremo il “comitato” per come disciplinato dal codice civile italiano, le sue funzioni e gli aspetti giuridici correlati. Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla formazione e la gestione di un comitato, con particolare attenzione agli aspetti legali. Cos’è un Comitato? Il comitato è un’organizzazione costituita da più persone, il cui principale obiettivo è realizzare finalità di natura altruistica attraverso la raccolta pubblica di fondi. A seguito di un accordo associativo, noto come “programma“, i promotori si impegnano a raccogliere contributi dal pubblico (denaro o beni) per perseguire lo scopo dichiarato (Cass. 23 giugno 1994, n. 6032). Le Fasi del Comitato Di norma (Cass. 22 giugno 2006, n. 14453), l’attività del comitato si svolge in due

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Doveri coniugali: fedeltà, assistenza, collaborazione e coabitazione

Doveri coniugali: fedeltà, assistenza, collaborazione e coabitazione I doveri coniugali sono gli obblighi che derivano dal matrimonio e che sono posti a carico dei coniugi. Sono previsti dall’articolo 143 del codice civile italiano e sono: I doveri coniugali sono reciproci, cioè incombenti su entrambi i coniugi. Sono inoltre inderogabili, cioè non possono essere modificati o eliminati da accordi tra i coniugi. La violazione dei doveri coniugali può comportare importanti conseguenze. In ambito civile, la violazione dei doveri coniugali può essere causa di addebito della separazione. Questo significa che il giudice, nel pronunciare la separazione, può dichiarare che la separazione è imputabile a uno dei coniugi, a causa del suo comportamento contrario ai doveri coniugali. L’addebito della separazione può avere conseguenze negative per il coniuge che ne è stato ritenuto responsabile,

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Trascrivibilità del contratto preliminare immobiliare: guida all’art. 2645-bis codice civile

Trascrivibilità del contratto preliminare immobiliare: guida all’art. 2645-bis codice civile La trascrivibilità del contratto preliminare di compravendita immobiliare è da sempre stata una questione dibattuta nel mondo legale. In passato, il contratto preliminare non poteva essere soggetto a trascrizione nei registri immobiliari, causando incertezze soprattutto per il promissario acquirente. Tuttavia, con l’introduzione dell’art. 2645-bis c.c., la situazione ha subito una significativa svolta. Cos’è il Contratto Preliminare Immobiliare I contratti preliminari nell’ambito della compravendita immobiliare rappresentano un impegno tra le parti coinvolte. In pratica, il venditore si impegna a trasferire la proprietà dell’immobile al compratore, il quale si impegna a pagare il prezzo stabilito. Tuttavia, questi contratti non sono immediatamente opponibili a terzi, aprendo la porta a possibili rischi. Originariamente, il Codice Civile non prevedeva la trascrizione dei contratti preliminari tra

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Usucapione di un immobile in base a contratto preliminare: è possibile?

Usucapione di un immobile in base a contratto preliminare: è possibile? La Corte di Cassazione, con sentenza del marzo 2017, ha fornito importanti chiarimenti sul tema del possesso utile per l’usucapione nel caso di promessa di vendita di immobili. Un’interessante vicenda processuale ha portato le Sezioni Unite ad esaminare una questione di massima rilevanza, offrendo una soluzione destinata a fare giurisprudenza. Ma andiamo per gradi. Massima

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Possesso e detenzione: differenze e implicazioni giuridiche

Possesso e detenzione: differenze e implicazioni giuridiche Nel campo giuridico, il concetto di possesso e detenzione ha sempre suscitato interesse e dibattiti, poiché la loro distinzione può avere conseguenze significative in diverse situazioni legali. Secondo l’approccio tradizionale, possesso e detenzione sono entrambi caratterizzati dalla materiale disponibilità del bene (corpus), ma si distinguono in base all’elemento soggettivo (animus) del soggetto coinvolto. Possesso e detenzione: differenze L’art. 1140, comma 1, c.c. definisce il possesso come il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Il possesso e la detenzione si differenziano dall’animus che li accompagna: nell’animus detinendi della detenzione, il soggetto possiede il bene per conto del proprietario e senza alcuna intenzione di diventarne proprietario. Al contrario, nell’animus possidendi (rem sibi habendi) del

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La clausola penale e la caparra: differenze e implicazioni contrattuali

La clausola penale e la caparra: differenze e implicazioni contrattuali In ambito giuridico, la clausola penale e la caparra sono due strumenti utilizzati nelle transazioni commerciali e contrattuali per proteggere gli interessi delle parti coinvolte in caso di inadempimento contrattuale. Esse presentano differenze significative sia nella loro natura che nelle conseguenze legali, ed è importante comprenderne le caratteristiche per garantire una corretta gestione dei rapporti contrattuali. La clausola penale La clausola penale rappresenta una previsione anticipata delle conseguenze pecuniarie che l’inadempiente dovrà sopportare qualora non ottemperi agli obblighi contrattuali. È importante sottolineare che la clausola penale non è un’alternativa al risarcimento dei danni effettivamente subiti dal creditore, ma una liquidazione convenzionale del danno che evita al creditore la necessità di dimostrare l’entità dei danni effettivamente patiti. In altre parole, essa

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La tutela del terzo trasportato nei sinistri stradali: risarcimento e limitazioni

La tutela del terzo trasportato nei sinistri stradali: risarcimento e limitazioni Nel contesto degli incidenti stradali, la preoccupazione per la sicurezza e la tutela delle vittime è fondamentale. Tra le parti potenzialmente danneggiate, vi è una figura particolare: il terzo trasportato. Questo soggetto, che si trova a bordo di uno dei veicoli coinvolti nell’incidente, può subire danni e lesioni, dando origine a complessi scenari legali e assicurativi. Per garantire un risarcimento agevole e giusto in tali situazioni, è stata introdotta una disciplina specifica, rappresentata dall’articolo 141 del Codice delle Assicurazioni Private (D.lgs. n. 209/2005). Chi è il terzo trasportato? Il terzo trasportato è l’individuo che viaggia come passeggero a bordo di uno dei veicoli coinvolti nell’incidente e subisce danni alle persone o alle proprietà. Questo concetto non si limita solo

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La rappresentazione nell’eredità: come funziona e quali sono i suoi effetti?

La rappresentazione nell’eredità: come funziona e quali sono i suoi effetti? La rappresentazione è un istituto giuridico previsto dall’articolo 467 del codice civile, che riveste un ruolo di primaria importanza nel contesto dell’eredità. Questo meccanismo legale consente al rappresentante di assumere il ruolo di erede in vece del rappresentato, quando quest’ultimo, spesso un ascendente, non è in grado o non intende accettare l’eredità o il legato. Circostanze di applicazione della rappresentazione L’istituto della rappresentazione trova applicazione in varie circostanze, tra cui: Precedenti alla successione: premorienza e morte presunta La premorienza del rappresentato rappresenta un caso comune di rappresentazione, con il decesso che si verifica prima dell’apertura ufficiale della successione. In alcuni casi, anche la morte presunta del rappresentato, accertata prima dell’apertura della successione, può essere considerata valida ai fini della

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L’eredità rientra nella comunione dei beni?

L’eredità rientra nella comunione dei beni? Nel contesto del matrimonio, l’eredità può sollevare interrogativi cruciali riguardo alla sua inclusione o esclusione nella comunione dei beni. È importante comprendere le normative e le implicazioni legali che circondano questa questione delicata. In questo articolo, esamineremo dettagliatamente le dinamiche che regolano l’eredità e la comunione dei beni all’interno di un matrimonio, analizzando le circostanze in cui un bene ereditato può o non può rientrare nella comunione dei beni, prendendo come esempio l’eredità di una casa dai genitori. Regimi Patrimoniali nel Matrimonio: Comunione e Separazione dei Beni All’atto del matrimonio, i coniugi devono decidere il regime patrimoniale che disciplinerà la gestione dei loro beni. Questa scelta può cadere sulla comunione dei beni, in cui gli acquisti e i risparmi durante il matrimonio sono divisi

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Surroga ex art 2900 c.c. del creditore nel caso di legittimario leso o pretermesso

Surroga ex art 2900 c.c. del creditore nel caso di legittimario leso o pretermesso Questo articolo affronta il tema cruciale della legittimazione del creditore del legittimario leso o pretermesso ad esperire l’azione di riduzione in via surrogatoria. Esploreremo le ragioni e le implicazioni di questo diritto, in relazione al contesto del diritto successorio italiano. Legittimazione del Creditore e Azione di Riduzione: Proteggere il Patrimonio Ereditario La legittimazione del creditore del legittimario leso o pretermesso è una questione di grande rilevanza nel contesto della successione. Vediamo come il testatore può proteggere il patrimonio ereditario dalle pretese dei creditori dei suoi eredi, a discapito dei legittimari, coloro che per legge hanno diritto a una parte del patrimonio ereditario. L’Azione di Riduzione: Strumento di Tutela dei Diritti di Legittima L’azione di riduzione, regolata

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L’impresa familiare: una tutela per i familiari dell’imprenditore

L’impresa familiare: una tutela per i familiari dell’imprenditore L’evoluzione delle normative e la protezione dei familiari nell’impresa familiare hanno fatto passi da gigante nel corso degli anni. Un importante passo avanti è stato compiuto con la riforma del 1975, che ha introdotto l’art. 230-bis c.c. dedicato all’impresa familiare. Questa norma mira a tutelare i familiari dell’imprenditore che contribuiscono con il loro lavoro nell’impresa o nella famiglia del congiunto, soprattutto in imprese artigiane e agricole, garantendo loro diritti e protezione giuridica. Evoluzione e Protezione Prima dell’introduzione dell’art. 230-bis c.c., l’attività lavorativa dei familiari nell’impresa, generalmente gestita dal “capo famiglia“, veniva considerata come un contributo affettivo e non venivano riconosciuti ai familiari alcun diritto economico. Tuttavia, con l’attuale normativa, i familiari protetti sono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e

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Assegno scoperto: conseguenze e rischi

Assegno scoperto: conseguenze e rischi L’emissione di un assegno “scoperto” o “a vuoto“, può comportare gravi conseguenze per chi lo emette e per il beneficiario. In quest’articolo, esamineremo cosa accade in caso di assegno scoperto e le possibili sanzioni che possono essere applicate. Cosa significa “assegno scoperto”? Quando si parla di un assegno “scoperto” o “a vuoto“, ci si riferisce a un assegno emesso con un importo superiore a quello effettivamente disponibile sul conto corrente dell’emittente. Questo significa che, al momento dell’incasso, non vi sarà abbastanza denaro sul conto per coprire l’importo dell’assegno, e di conseguenza, il pagamento non sarà effettuato. Conseguenze dell’assegno scoperto: La mancata copertura dell’assegno comporta diverse conseguenze, che possono variare a seconda delle circostanze. La banca, indipendentemente dal comportamento del beneficiario, è obbligata a seguire una

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Mutuo fondiario vs mutuo ipotecario: differenze, vantaggi e svantaggi

Mutuo fondiario vs mutuo ipotecario: differenze, vantaggi e svantaggi Quando si vuole acquistare un immobile, sia esso la propria abitazione principale o una seconda casa, spesso ci si trova nella necessità di richiedere un finanziamento ad un istituto di credito per poter disporre della liquidità necessaria. In questi casi, esistono due principali tipologie di mutuo che possono essere sottoscritte: il mutuo fondiario e il mutuo ipotecario. Pur presentando alcune similitudini, queste due forme di finanziamento immobiliare hanno caratteristiche e aspetti regolamentari piuttosto diversi tra loro che è importante conoscere per poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Il mutuo fondiario Il mutuo fondiario, disciplinato dagli articoli 38-42 del Testo Unico Bancario (D.Lgs. 385/1993), è un contratto di finanziamento a lungo termine, con una durata che può andare da un

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Legato testamentario: caratteristiche, tipologie e effetti

Legato testamentario: caratteristiche, tipologie e effetti Il legato rappresenta un importante strumento giuridico nell’ambito delle disposizioni testamentarie e delle successioni ereditarie. In questo articolo, esploreremo il concetto di legato, la sua natura giuridica e le sue caratteristiche peculiari. Analizzeremo anche le distinzioni fondamentali tra il legato e l’eredità, nonché l’acquisizione e la rinuncia al legato. Scopriremo come il legato sia un atto unilaterale e revocabile che consente al testatore di attribuire specifici beni o diritti a un beneficiario designato. Definizione e disciplina giuridica del legato Il legato è una disposizione mortis causa, tramite la quale il testatore attribuisce uno o più beni specifici o diritti a un beneficiario designato, noto come legatario. Questo istituto è disciplinato nel Codice Civile italiano (artt. 590-613), nel Capo V, Titolo III, Libro Secondo, Sezione

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Matrimonio breve e assegno di divorzio (Cassazione, sentenza n. 22021 del 24 luglio 2023)

Matrimonio breve e assegno di divorzio (Cassazione, sentenza n. 22021 del 24 luglio 2023) Nell’ambito del diritto familiare, la questione dell’assegno di divorzio nei matrimoni brevi e con coniugi giovani è stata oggetto di un’importante ordinanza emessa dalla Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione (sentenza n. 22021 del 24 luglio 2023). In questo articolo, esamineremo gli elementi chiave della sentenza e i criteri stabiliti dalla Corte per il riconoscimento dell’assegno di divorzio nei casi in cui il coniuge sia abile al lavoro. L’importanza dell’assegno di divorzio L’assegno di divorzio mira a garantire il sostentamento dell’ex coniuge economicamente più debole e riconoscere il suo contributo al patrimonio familiare e personale dell’altro coniuge. Autoresponsabilità nei matrimoni brevi e coniugi giovani La Corte di Cassazione ha sottolineato che nei matrimoni brevi e

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Mutuo cointestato: cosa fare in caso di separazione o divorzio

Mutuo cointestato: cosa fare in caso di separazione o divorzio La separazione o il divorzio possono essere momenti difficili per una coppia con mutuo cointestato. In questo articolo, esploreremo le diverse opzioni disponibili per i coniugi separati o divorziati, focalizzandoci su come affrontare al meglio la situazione e trovare soluzioni ottimali. Opzione 1: Continuare a pagare il mutuo cointestato Una possibilità per i coniugi separati è quella di continuare a pagare il mutuo cointestato. Questo può avvenire in diverse modalità: Opzione 2: Vendita dell’abitazione e estinzione del mutuo Un’altra opzione è quella di vendere l’immobile cointestato e utilizzare il ricavato per estinguere anticipatamente il mutuo. Questa soluzione può essere adatta quando l’abitazione risulta eccessivamente grande o costosa da gestire per uno dei coniugi e i figli. Tuttavia, questa scelta comporta

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Eredità giacente: gestione e amministrazione del patrimonio ereditario

Eredità giacente: gestione e amministrazione del patrimonio ereditario Con la morte del de cuius, la persona cui spetta l’eredità, l’erede designato, sia per legge sia per testamento, non ottiene immediatamente la qualità di erede né la titolarità dei beni e dei diritti. Affinché ciò avvenga, è necessaria la sua dichiarazione di volontà, ovvero l’accettazione o adizione dell’eredità. Questa scelta deve essere compiuta dall’erede designato, poiché non si diventa erede se non si vuole esserlo. Gli effetti dell’accettazione hanno carattere retroattivo, in modo che non vi sia interruzione tra la situazione giuridica del de cuius e quella dell’erede (art. 459 c.c.); l’erede viene considerato titolare del patrimonio ereditario fin dal momento dell’apertura della successione. L’accettazione dell’eredità può avvenire immediatamente dopo la morte dell’erede, oppure l’erede può prendersi del tempo per riflettere

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Revoca della donazione: guida legale

Revoca della donazione: guida legale La donazione, come ogni contratto, è di norma irrevocabile, ma la legge prevede due eccezioni cruciali che ne consentono la revoca. Queste cause sono l’ingratitudine del donatario e la sopravvenienza di figli o discendenti. L’articolo si propone di esaminare in dettaglio tali cause, fornendo un’esaustiva panoramica delle normative vigenti e delle sentenze giurisprudenziali pertinenti. Conoscere questi aspetti è fondamentale per comprendere appieno i diritti e le possibilità per i donanti, garantendo una solida base di conoscenze nell’affrontare questa delicata tematica legale. Cause di revoca della donazione La legge prevede due gravi ragioni per cui una donazione può essere revocata: Ingriuria grave come causa di revoca L’art. 801 c.c. menziona anche l’ingiuria grave come motivo per la revoca della donazione. Questo comporta qualsiasi atto o frase

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CRIF: segnalazione cattivi pagatori – cos’è e come funziona

CRIF: segnalazione cattivi pagatori – cos’è e come funziona Se hai avuto un prestito o un mutuo, probabilmente hai sentito parlare del CRIF, l’acronimo di Centrale dei Rischi Finanziari. Questo sistema è una vera e propria pietra miliare nel mondo finanziario e svolge un ruolo fondamentale nella valutazione della solvibilità dei richiedenti credito. Cos’è il CRIF? Il CRIF è una società privata specializzata nella gestione e nell’archiviazione dei dati creditizi dei consumatori e delle imprese. Il suo database contiene informazioni sui prestiti concessi, inclusi mutui, carte di credito, prestiti personali, fidi, e molto altro ancora. Non solo, il CRIF raccoglie anche informazioni anagrafiche dei clienti e il loro stato di avanzamento dei pagamenti. È importante sottolineare che il CRIF non si occupa solo dei cattivi pagatori, come spesso si potrebbe

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La rinuncia all’eredità: guida legale per una scelta consapevole

La rinuncia all’eredità: guida legale per una scelta consapevole La rinuncia all’eredità è un atto di grande rilevanza giuridica, una dichiarazione unilaterale con la quale una persona chiamata all’eredità manifesta la sua volontà di non acquisire i beni e i diritti ereditari. Questo atto, che rientra nel contesto più ampio della rinuncia ai diritti, richiede attenzione e consapevolezza, poiché comporta diverse implicazioni legali. La forma e la pubblicità della rinuncia all’eredità Ai fini della validità, la rinuncia all’eredità deve seguire una forma particolare. La dichiarazione deve essere ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione (art. 519 c.c.). Inoltre, è necessaria la pubblicità dell’atto mediante l’inserzione nel registro delle successioni. Caratteristiche e limiti della rinuncia Come l’accettazione, la rinuncia è

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Il Matrimonio Putativo: Guida Legale per i Coniugi in Buona Fede

Il matrimonio putativo: guida legale per i coniugi in buona fede Il matrimonio putativo è un matrimonio che produce gli effetti del matrimonio valido fino alla pronunzia della sentenza di nullità. Tale istituto nasce come eccezione alla retroattività della sentenza di nullità del matrimonio, prendendo coscienza del fatto che tale retroattività non può investire tutti gli effetti del matrimonio In tali situazioni, la legge italiana prevede disposizioni specifiche per proteggere i coniugi coinvolti e i loro figli, cercando di attenuare le rigorose conseguenze dell’annullamento del matrimonio. La Buona Fede: Un Elemento Chiave Uno dei punti fondamentali per l’applicazione dell’istituto del matrimonio putativo è la “buona fede” dei coniugi al momento della celebrazione del matrimonio. Questo significa che entrambi i coniugi dovevano essere all’oscuro dei vizi o delle irregolarità che invalidavano

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Il giuramento nel processo civile: guida legale

Il giuramento nel processo civile: guida legale Il giuramento rappresenta un mezzo di prova legale utilizzato nel corso di un giudizio civile per dimostrare fatti specifici, sebbene non sia idoneo a comprovare situazioni o rapporti giuridici. Esso può essere di due tipi: decisorio e suppletorio (art. 2736 c.c.). Il giuramento decisorio Il “giuramento decisorio” prende questo nome poiché riguarda circostanze decisive per la risoluzione della questione su cui il giudice deve pronunciarsi. Il suo esito, positivo o negativo, costituisce prova piena riguardo alle circostanze oggetto del giuramento, anche se i fatti siano già stati accertati tramite altre prove. Il giudice è vincolato all’esito del giuramento, e dopo aver accertato se il giuramento sia stato prestato, dovrà dichiarare vittoriosa la parte che ha giurato e soccombente l’altra, senza possibilità di fornire

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Guida alla Dichiarazione di Successione: Come Compilarla e Cosa Serve

Guida alla Dichiarazione di Successione: Come Compilarla e Cosa Serve Ogni anno, un gran numero di persone si trova ad affrontare l’importante adempimento fiscale della dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate. Questo procedimento è fondamentale per la liquidazione e il pagamento dell’imposta di successione, che varia in base a diversi fattori legati all’eredità. Il non adempimento nei tempi previsti può comportare pesanti sanzioni e riscossioni coattive. In questo articolo, esploreremo come presentare correttamente la dichiarazione di successione, i documenti necessari e le scadenze da rispettare. Dove e come presentare la dichiarazione di successione Oggi, la dichiarazione di successione deve essere presentata esclusivamente online presso l’Agenzia delle Entrate. Ciò avviene tramite i servizi telematici dell’Agenzia, accessibili tramite SPID o Fisconline/Entratel. Per effettuare la dichiarazione, è necessario scaricare il programma “Dichiarazione

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Pignoramento di un immobile ipotecato: cosa sapere

Pignoramento di un immobile ipotecato: cosa sapere Quando il pignoramento si abbatte sulla tua casa: come tutelare i tuoi diritti Perdere la propria casa a causa di un pignoramento può essere una delle esperienze più sconvolgenti e traumatiche che si possano affrontare. Ma la legge prevede delle tutele che tutti i proprietari dovrebbero conoscere. Cosa succede quando un immobile è già gravato da un’ipoteca e diventa oggetto di pignoramento da parte di un altro creditore? Comprendere a fondo questa dinamica giuridica può fare la differenza tra riuscire a conservare la propria casa o vederla irrimediabilmente perduta. Che tu sia un proprietario preoccupato per la sorte del tuo bene o un creditore intenzionato a tutelare il tuo credito, le informazioni che ti forniremo potrebbero rivelarsi determinanti per gestire al meglio la

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Come assicurarsi che una casa sia priva di ipoteche o pignoramenti

Come assicurarsi che una casa sia priva di ipoteche o pignoramenti Acquistare una casa è un grande passo nella vita. È importante fare le tue ricerche e assicurarsi di prendere una decisione informata. Una delle cose più importanti da fare prima di acquistare una casa è verificare che non vi siano ipoteche o pignoramenti sull’immobile. Come accertarsi della presenza di ipoteche o pignoramenti su una casa? I dati riguardanti ipoteche o pignoramenti su un immobile sono pubblici e accessibili a chiunque. Puoi facilmente ottenere una “visura ipocatastale“, un certificato che rivela eventuali ipoteche o pignoramenti sull’immobile in questione. Puoi svolgere autonomamente questa indagine oppure rivolgerti a professionisti del settore come l’Avv. Cosimo Montinaro, esaperto in diritto immobiliare. In alternativa, presso l’Agenzia delle Entrate, ufficio del Territorio, puoi consultare i Registri

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Casa coniugale assegnata all’ex coniuge: chi paga le utenze e le tasse?

Casa coniugale assegnata all’ex coniuge: chi paga le utenze e le tasse? La questione delle utenze e delle tasse relative alla casa coniugale assegnata all’ex coniuge è di fondamentale importanza in caso di separazione coniugale. Scopri come funziona e chi è responsabile di queste spese! Chi paga le utenze e le tasse della casa coniugale assegnata all’ex coniuge? In caso di separazione coniugale, è frequente che la casa familiare venga assegnata alla ex moglie, soprattutto quando ci sono figli coinvolti.

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Reato di violenza sessuale: pena e aggravanti

Reato di violenza sessuale: pena e aggravanti Il reato di violenza sessuale è uno dei crimini più gravi e tra i delitti contro la libertà sessuale. Rientra nella categoria dei reati contro la libertà individuale ed è disciplinato dall’articolo 609-bis del Codice Penale. In questo articolo, esamineremo le pene previste dalla legge, le circostanze aggravanti, il periodo di prescrizione e la procedibilità del reato. Pena prevista per la violenza sessuale: L’articolo 609-bis del Codice Penale stabilisce che chiunque costringa con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità un’altra persona a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni. La stessa pena si applica a chi induce qualcuno a compiere o subire atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della

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La busta paga: un diritto fondamentale per il lavoratore – Cosa dice la legge e quali sono le tutele

La busta paga: un diritto fondamentale per il lavoratore – Cosa dice la legge e quali sono le tutele La busta paga rappresenta uno dei diritti fondamentali dei lavoratori dipendenti, garantendo trasparenza e tutela in materia di retribuzione. Ogni lavoratore ha il diritto di ricevere un dettagliato prospetto paga, che riporti tutte le informazioni relative al compenso, alle trattenute e agli assegni familiari. In questo articolo, con l’assistenza legale dell’Avv. Cosimo Montinaro, esploreremo l’obbligo del datore di lavoro di consegnare la busta paga, le modalità di consegna e le eventuali sanzioni previste per la sua mancata osservanza. L’obbligo di consegnare la busta paga La legge italiana, in particolare la Legge n. 4 del 5 gennaio 1993, impone al datore di lavoro l’obbligo di consegnare ai lavoratori dipendenti una busta paga

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Violenza Domestica: Tipologie, Segnali e Cosa Fare

Violenza domestica: tipologie, segnali e cosa fare La violenza domestica rappresenta un grave problema che coinvolge molteplici concetti e si manifesta principalmente all’interno delle dinamiche familiari. Ma quali sono i reati che possono sorgere in caso di violenza familiare? In questo articolo, esploreremo la violenza domestica, impareremo a riconoscerne i segnali e discuteremo le misure da intraprendere nel caso in cui siamo vittime di tale fenomeno.La violenza domestica può manifestarsi in diverse forme, tra cui la violenza sessuale, fisica, psicologica ed economica. Attraverso queste forme di violenza, si possono commettere reati come lesioni, minacce, violenza sessuale e il reato principale che definisce la violenza domestica: i maltrattamenti in famiglia. Ma come si manifesta concretamente la violenza domestica? Scopriamolo insieme.La violenza domestica può includere una serie di comportamenti. Ad esempio, la

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Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada: risarcimento per veicolo non identificato

Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada: risarcimento per veicolo non identificato Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada è un ente pubblico italiano che ha lo scopo di risarcire i danni causati da veicoli non identificati, non assicurati o messi in circolazione contro la volontà del proprietario. Quando interviene il Fondo di Garanzia Il Fondo di Garanzia interviene quando: * il veicolo responsabile del sinistro è non identificato;* il veicolo responsabile del sinistro è non assicurato;* il veicolo responsabile del sinistro è stato posto in circolazione contro la volontà del proprietario. Come richiedere il risarcimento Per richiedere il risarcimento, il danneggiato deve presentare una domanda al Fondo di Garanzia, allegando la documentazione necessaria, che comprende: * una copia della denuncia di sinistro;* una copia del verbale

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Avvocato Cosimo Montinaro – redazione e revisione contratti online

Avvocato Cosimo Montinaro – redazione e revisione contratti online I contratti sono una parte essenziale delle transazioni commerciali e dei rapporti giuridici. Una corretta redazione contrattuale può fare la differenza tra un accordo solido e una potenziale fonte di problemi legali. Ecco perché è fondamentale affidarsi a un professionista del diritto per garantire la sicurezza e la validità dei tuoi contratti.L’Avv. Cosimo Montinaro offre un servizio di redazione contratti su misura per le tue esigenze specifiche, offrendo una consulenza legale accurata e competente per proteggere i tuoi interessi. Esperti nella redazione contrattuale L’Avv. Cosimo Montinaro e il suo team di esperti legali hanno una vasta esperienza nella redazione di contratti in una varietà di settori. Che tu sia un imprenditore che necessita di contratti commerciali o un privato che ha

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Avvocato Cosimo Montinaro – Assistenza legale per sinistri e incidenti stradali

Avvocato Cosimo Montinaro – Assistenza legale per sinistri e incidenti stradali Benvenuti sul sito web dell’Avv. Cosimo Montinaro, esperto nel fornire assistenza legale per il recupero danni in caso di sinistri e incidenti stradali. Se hai subito danni materiali o lesioni personali a seguito di un incidente automobilistico, siamo qui per aiutarti ad ottenere il giusto risarcimento. Chi siamo L’Avv. Cosimo Montinaro è un avvocato specializzato nel diritto delle assicurazioni e della responsabilità civile. Con anni di esperienza nel campo legale e una profonda conoscenza delle leggi sul traffico e sulla responsabilità, l’Avv. Montinaro offre una consulenza legale competente e una rappresentanza efficace per coloro che hanno subito danni in incidenti stradali. I nostri servizi Offriamo una vasta gamma di servizi legali per sinistri e incidenti stradali, con particolare enfasi

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Guida pratica: come girare un assegno correttamente

Guida pratica: come girare un assegno correttamente La girata dell‘assegno è un’operazione che consente di trasferire il diritto di riscuotere il pagamento a un’altra persona. In questa guida pratica, ti spiegheremo come effettuare correttamente la girata di un assegno, passo-passo. Imparerai anche le considerazioni importanti e le norme legali da tenere a mente durante il processo. Continua a leggere per scoprire tutto ciò che devi sapere sulla girata dell’assegno. Cos’è una girata dell’assegno La girata dell’assegno è l’atto formale che permette di trasferire il diritto di riscuotere l’importo specificato sull’assegno a un’altra persona o entità. Questo processo è utile quando desideri che qualcun altro incassi l’assegno al tuo posto. È importante conoscere le regole e le considerazioni importanti per effettuare correttamente una girata dell’assegno. Come girare un assegno correttamente Considerazioni

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Avvocato Cosimo Montinaro – Separazioni e Divorzi a Lecce

Avvocato Cosimo Montinaro – Separazioni e Divorzi a Lecce Benvenuti nel sito web dell’Avv. Cosimo Montinaro, specialista legale nel campo delle separazioni e dei divorzi. Siamo qui per offrirvi un supporto giuridico completo durante questi momenti difficili della vostra vita. Con la nostra esperienza, professionalità e attenzione ai dettagli, ci impegniamo a fornire un servizio legale di qualità superiore per aiutarvi a ottenere la giustizia che meritate. Chi siamo L’Avv. Cosimo Montinaro è un esperto avvocato specializzato in diritto di famiglia, con un’enfasi particolare sulle separazioni e i divorzi. Con anni di esperienza nel campo legale, il nostro studio legale si impegna a rappresentare i nostri clienti con passione e dedizione, guidandoli attraverso il complesso processo legale per raggiungere risultati soddisfacenti. I nostri servizi Offriamo una vasta gamma di servizi

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Redazione e revisione contratti online

Redazione e revisione contratti online I contratti sono una parte essenziale delle transazioni commerciali e dei rapporti giuridici. Una corretta redazione contrattuale può fare la differenza tra un accordo solido e una potenziale fonte di problemi legali. Ecco perché è fondamentale affidarsi a un professionista del diritto per garantire la sicurezza e la validità dei tuoi contratti. L’Avv. Cosimo Montinaro offre un servizio di redazione contratti su misura per le tue esigenze specifiche, offrendo una consulenza legale accurata e competente per proteggere i tuoi interessi. Esperti nella redazione contrattuale L’Avv. Cosimo Montinaro e il suo team di esperti legali hanno una vasta esperienza nella redazione di contratti in una varietà di settori. Che tu sia un imprenditore che necessita di contratti commerciali o un privato che ha bisogno di un

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Assegnazione della casa familiare durante la separazione o il divorzio

Assegnazione della casa familiare durante la separazione o il divorzio L’assegnazione della casa familiare durante la separazione o il divorzio è un provvedimento giudiziario che mira a preservare l’ambiente domestico dei figli, fornendo loro stabilità e supporto emotivo nella vita quotidiana. Secondo l’articolo 337-sexies del Codice Civile, l’interesse dei figli è prioritario nella decisione sull’uso della casa familiare. Il giudice cerca di garantire che i minori mantengano lo stesso ambiente abitativo per mitigare l’impatto emotivo della separazione dei genitori.Nel caso di assenza di figli, il giudice può assegnare l’abitazione familiare solo se lo ritiene necessario per garantire l’interesse dell’altro coniuge. In particolare, il giudice può assegnare l’abitazione familiare al coniuge più debole economicamente.Nel caso di presenza di figli, l’assegnazione dell’abitazione familiare spetta di preferenza al genitore collocatario, ossia al genitore

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Modifica delle condizioni di separazione: quando richiederla

Modifica delle condizioni di separazione: quando richiederla La separazione è una situazione difficile per entrambi i coniugi, ma può essere ancora più difficile quando le condizioni di separazione non sono adeguate alle nuove circostanze. Se le condizioni di separazione sono diventate ingiuste o insostenibili, è possibile richiedere una modifica al tribunale. Presupposti per la modifica Per richiedere una modifica delle condizioni di separazione, è necessario che siano intervenuti dei fatti nuovi che hanno inciso sull’equilibrio economico o familiare. Ad esempio, se uno dei coniugi ha perso il lavoro o ha avuto un aumento delle spese, può richiedere una modifica dell’assegno di mantenimento. Se uno dei coniugi ha ottenuto l’affidamento esclusivo dei figli, può richiedere una modifica del diritto di visita.Il tribunale valuterà l’istanza di modifica e deciderà se accoglierla o

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Condominio: si possono installare condizionatori sul balcone?

Condominio: si possono installare condizionatori sul balcone? Hai mai considerato l’installazione di un condizionatore sul balcone del tuo condominio? Sei curioso di conoscere le norme e le autorizzazioni richieste per questa pratica? In questo articolo, ti fornirò tutte le informazioni necessarie in base alle leggi del 2022. Inoltre, ti spiegherò quali sono le regole specifiche per i condomini situati in palazzi storici o di pregio artistico. Norme per l’installazione di condizionatori sul balcone in condominio Secondo le norme attualmente in vigore, l’installazione di un condizionatore sul balcone in condominio non richiede alcuna autorizzazione specifica da parte dell’assemblea condominiale o dell’amministratore. Tuttavia, c’è una condizione fondamentale: l’aspetto estetico del palazzo non deve essere compromesso. È importante mantenere l’armonia visiva dell’edificio e rispettare le linee guida di buon gusto. Questa regola generale

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La delibera di approvazione del consuntivo può essere un titolo per un’azione di recupero crediti?

La delibera di approvazione del consuntivo può essere un titolo per un’azione di recupero crediti? Ogni condòmino che abbia un’esposizione debitoria verso il condominio, si è posto almeno una volta un interrogativo: la delibera che approva il consuntivo da cui emergono tutti i debiti di ciascun partecipante alla cosa comune, può costituire valido titolo per un’azione di recupero crediti?La risposta è sì. La recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 27849/2021 ha chiarito che la delibera di approvazione del consuntivo, se non impugnata, costituisce titolo idoneo per l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti del condòmino moroso.Nel caso deciso dalla Cassazione, il condominio aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti di un condòmino moroso per il pagamento di somme dovute a titolo di spese condominiali. Il condòmino aveva eccepito l’invalidità

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Come difendersi da un pignoramento immobiliare: Strategie e consigli utili

Come difendersi da un pignoramento immobiliare: strategie e consigli utili Uno dei timori più grandi per chi ha sottoscritto un finanziamento è non essere in grado di ripagarlo. Questa situazione rischiosa potrebbe portare a un pignoramento immobiliare, un’azione estrema in cui la casa viene pignorata per soddisfare i creditori. Tuttavia, esistono strategie e consigli che possono aiutarti a difenderti da questa situazione. Scopri come funziona la procedura di pignoramento, come prevenirne l’avvio e come opporsi efficacemente a un pignoramento già in atto. Come funziona la procedura di pignoramento immobiliare La procedura di pignoramento immobiliare è un atto formale che comporta l’espropriazione forzata dei beni del debitore al fine di ripagare i creditori. L’ufficiale giudiziario incaricato impone al debitore di non sottrarre o far sparire i beni messi a garanzia del

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Come dividere l’eredità tra fratelli: guida legale completa per una successione equa

Come dividere l’eredità tra fratelli: guida legale completa per una successione equa La morte di un genitore rappresenta uno dei momenti più delicati e complessi nella vita di una famiglia. Oltre al dolore insostituibile della perdita, si apre un intricato labirinto di questioni pratiche e burocratiche, tra cui la divisione dell’eredità tra i figli del defunto. Questa fase può rivelarsi tanto onerosa quanto emotivamente impegnativa, poiché l’amaro dolore si intreccia con la necessità di affrontare aspetti legali e finanziari. Spesso, l’eredità include non solo proprietà immobiliari e somme di denaro, ma anche oggetti di valore affettivo e monetario, come gioielli o orologi, che possono diventare fonte di tensioni e conflitti tra gli eredi. In questo contesto, emerge la domanda cruciale: come affrontare la divisione dell’eredità tra fratelli in modo equo

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Immobile pignorato e vendita diretta del debitore ex art. 568 bis c.p.c.

Immobile pignorato e vendita diretta del debitore ex art. 568 bis c.p.c. L’introduzione dell‘articolo 568 bis del codice di procedura civile ha aperto la possibilità per il debitore esecutato di richiedere al Giudice l’autorizzazione alla vendita dell’immobile pignorato al di fuori del meccanismo tradizionale della vendita forzata gestita dal Tribunale. Questa nuova disposizione rappresenta un’opportunità interessante che, in determinate circostanze, può offrire un’alternativa vantaggiosa per la vendita dell’immobile a un prezzo di mercato, anziché al prezzo imposto dal Tribunale. La finalità principale di questo nuovo istituto, come chiarito nella legge delega, è quella di favorire una “liquidazione virtuosa e rapida attraverso la collaborazione del debitore“, evitando di allungare eccessivamente i tempi del contenzioso e prevenendo frodi ai danni dei creditori. Ma come procedere per richiedere la vendita diretta dell’immobile? Il

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Segnalazione illegittima al CRIF: come difendersi

Segnalazione illegittima al CRIF: come difendersi La segnalazione al CRIF ha conseguenze finanziarie significative per i consumatori. Tuttavia, è possibile difendere i propri diritti e ottenere un risarcimento per il danno subito. In questo articolo, esploreremo le principali considerazioni legali legate alla segnalazione illegittima al CRIF e come l’Avv. Cosimo Montinaro possa fornire assistenza legale in queste situazioni. Legittimità della segnalazione al CRIF Secondo la legge, la segnalazione al CRIF è legittima solo se sussiste l’insolvenza del debitore, ossia l’incapacità di adempiere regolarmente agli obblighi finanziari. Tuttavia, molte segnalazioni possono essere ingiuste a causa di dati errati, inadempimenti non validi o pratiche contrattuali abusive. L’Avv. Cosimo Montinaro può esaminare attentamente la situazione e valutare la legittimità della segnalazione al CRIF. Prova del danno subito Per ottenere un risarcimento per la

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Segnalazione illegittima al CRIF e crediti di consumo

Segnalazione illegittima al CRIF e crediti di consumo La segnalazione al CRIF può avere un impatto significativo sulla vita dei consumatori, ma quando viene effettuata in modo illegittimo, è fondamentale difendere i propri diritti. Nell’ordinanza della Cassazione, Sezione Prima Civile, n. 39769 del 13 dicembre 2021, è stato affrontato il tema della legittimità della segnalazione al CRIF in relazione all’onere preventivo di avviso al debitore. In questo articolo, l’Avv. Cosimo Montinaro e il suo team legale forniscono un’analisi approfondita dell’ordinanza e offrono consigli su come affrontare una segnalazione illegittima al CRIF. L’ordinanza della Cassazione e il principio di legittimità della segnalazione L’ordinanza della Cassazione n. 39769 del 13 dicembre 2021 ha esaminato un caso in cui una banca aveva segnalato una cliente al CRIF per inadempimenti relativi a un mutuo.

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Quanto costa una separazione consensuale o un divorzio congiunto?

Quanto costa una separazione consensuale o un divorzio congiunto? Quando si affronta una separazione o un divorzio, una delle principali preoccupazioni è il costo associato al processo legale. Tuttavia, esistono opzioni come la separazione consensuale e il divorzio congiunto che possono ridurre significativamente i costi legali. In questo articolo, esploreremo i fattori che influenzano i costi di una separazione consensuale o di un divorzio congiunto, offrendo una panoramica delle possibili spese coinvolte. Definizione di separazione consensuale e divorzio congiunto La separazione consensuale e il divorzio congiunto sono due opzioni legali che consentono alle coppie di separarsi o divorziare in modo “amichevole“, evitando conflitti e controversie legali lunghe e costose. Entrambe le opzioni richiedono che le parti raggiungano un accordo su questioni come la divisione dei beni, l’affidamento dei figli e

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Il parere di congruità del Consiglio dell’Ordine: guida legale

Il parere di congruità del Consiglio dell’Ordine: guida legale Il parere di congruità del Consiglio dell’Ordine è un importante documento nel campo legale per la valutazione dei compensi degli avvocati. Può essere richiesto in diverse circostanze, come quando il cliente contesta l’importo della parcella o quando l’avvocato avanza richiesta di un compenso superiore al massimo stabilito dai parametri tariffari.Il Consiglio dell’Ordine svolge un ruolo cruciale nella tutela della dignità della professione legale e dei diritti dei clienti. Il parere di congruità serve a prevenire richieste di compensi eccessivi o inadeguati rispetto al lavoro svolto dall’avvocato. Nonostante l’abrogazione delle tariffe, il Consiglio ha mantenuto il potere di valutare la congruità della parcella dell’avvocato. La Corte di Cassazione ha stabilito che i parametri forensi, sebbene derogabili, sono equiparati alle tariffe professionali, confermando

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Nuovo esame avvocato 2023: cosa cambia

Nuovo esame avvocato 2023: cosa cambia Ritorna la prova scritta per la sessione d’esame avvocato del 2023, grazie all’articolo 4 quater del Decreto-legge 10 maggio 2023, 51 (coordinato con la legge di conversione 3 luglio 2023, n. 87). Questa importante novità è stata introdotta grazie all’emendamento proposto da Forza Italia (firmatari Tommaso Calderone e Pietro Pittalis) e Fratelli d’Italia (Ylenja Lucaselli e Alessandro Urzì). L’articolo 4 quater stabilisce che la prova scritta sarà unica e consisterà nella redazione di un atto giudiziario su un quesito proposto nell’ambito del diritto, del diritto penale o del diritto amministrativo. Sarà fondamentale dimostrare conoscenze approfondite del diritto sostanziale e del diritto processuale. La valutazione della prova scritta sarà affidata a ogni membro della sottocommissione d’esame, che assegnerà un massimo di 10 punti di merito.

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Divorzio: la moglie perde il cognome del marito?

Divorzio: la moglie perde il cognome del marito? Il cognome coniugale è un aspetto importante durante il matrimonio, ma cosa accade a questo identificativo dopo il divorzio? È una domanda che spesso viene posta dalle donne che si trovano in questa situazione. La legge italiana offre una disposizione flessibile, ma la decisione finale spetta al giudice, il quale valuterà caso per caso.In caso di matrimonio, il codice civile stabilisce che la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito. Questa pratica è comune, specialmente quando il marito è una figura famosa o noto in un determinato ambiente sociale. Il cognome coniugale può diventare un elemento distintivo per molte donne. Tuttavia, dopo il divorzio, la situazione cambia.In caso di vedovanza, la legge concede alla donna il diritto di mantenere il cognome

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Estinzione del giudizio e cessazione della materia del contendere: differenze e spese legali

Estinzione del giudizio e cessazione della materia del contendere: differenze e spese legali Nel contesto legale, l’estinzione del giudizio e la cessazione della materia del contendere sono due concetti importanti che influenzano lo sviluppo dei processi giudiziari. Comprendere le differenze tra questi due concetti è fondamentale per coloro che si trovano coinvolti in un procedimento legale. Inoltre, è essenziale considerare l’aspetto delle spese legali, poiché queste possono variare a seconda del tipo di definizione del processo adottata. In questo articolo, esploreremo le differenze tra l’estinzione del giudizio e la cessazione della materia del contendere e come queste influenzano le spese legali. Cessazione della materia del contendere La cessazione della materia del contendere è un istituto giuridico che, sebbene non regolamentato dal codice di procedura civile, ha una consolidata base giurisprudenziale.

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Ingiuria e diffamazione: differenze

Ingiuria e diffamazione: differenze L’ingiuria è considerata un illecito civile nel nostro ordinamento giuridico, non più un reato. Nonostante ciò, è importante comprendere cosa si intende per ingiuria e quali sono le sue conseguenze dopo la depenalizzazione.L’ingiuria era un delitto contro l’onore che tutelava l’integrità morale della persona offesa. Attualmente, l’ingiuria è definita come un comportamento offensivo che ledere il decoro e l’onore di una persona presente. Può manifestarsi attraverso frasi offensive o comportamenti volti a offendere l’altra persona, come gesti osceni o sputi.L’articolo 594 del Codice Penale prevedeva che chi offendeva l’onore o il decoro di una persona presente poteva essere punito con reclusione fino a sei mesi o una multa fino a 516 euro. La stessa pena era applicata a chi offendeva una persona tramite comunicazione telefonica, telegrafica,

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Cartabia: l’istanza ex art. 492 bis c.p.c. sospende il termine di efficacia del precetto

Cartabia: l’istanza ex art. 492 bis c.p.c. sospende il termine di efficacia del precetto La recente Riforma Cartabia ha apportato importanti modifiche al processo esecutivo al fine di snellire le attività procedurali e accelerare l’attività di espropriazione forzata. Uno degli aspetti più significativi di questa riforma riguarda la modifica dell’art. 492-bis c.p.c..Con l’emendamento dell’art. 492-bis c.p.c., è stata introdotta la sospensione del termine di 90 giorni di efficacia del precetto, come previsto dall’articolo 481 c.p.c., nel caso in cui il creditore presenti un’istanza per essere autorizzato ad accedere alle banche dati delle Pubbliche Amministrazioni al fine di individuare i beni del debitore da sottoporre ad esecuzione forzata.Il termine di efficacia del precetto di cui all’art. 481, comma 1, c.p.c. (novanta giorni, non soggetti a sospensione feriale), viene sospeso ipso iure

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Il Tribunale di Lecce condanna Volkswagen per malfunzionamento del sistema AUDI PRE SENSE – Tribunale di Lecce, 2023

Il Tribunale di Lecce ha emesso una significativa pronuncia in materia di responsabilità del produttore, condannando Volkswagen Group Italia S.p.A. al risarcimento dei danni causati dal malfunzionamento del sistema di sicurezza “AUDI PRE SENSE” installato su un’autovettura AUDI A5 SPORTBACK. La sentenza rappresenta un importante precedente nel campo della responsabilità per prodotti difettosi nel settore automotive, avendo riconosciuto la piena responsabilità della casa automobilistica per i difetti riscontrati nel sistema di sicurezza che non si è attivato durante un incidente stradale, nonostante il veicolo procedesse a una velocità che avrebbe dovuto consentirne l’intervento. Il Tribunale ha inoltre affrontato e risolto la questione della legittimazione passiva del distributore nazionale, rigettando l’eccezione sollevata dalla società convenuta e condannandola al pagamento di oltre 20.000 euro complessivi tra danni diretti e spese processuali. Per

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I presupposti del procedimento di interdizione (Trib. Lecce, sent. 1993/2023)

I presupposti del procedimento di interdizione (Trib. Lecce, sent. n. 1993/2023) Il procedimento di interdizione rappresenta un importante strumento giuridico volto a tutelare gli individui affetti da un’infermità di mente che comprometta la loro sfera intellettiva e volitiva, rendendoli completamente incapaci di provvedere ai propri interessi. In questa sede, esamineremo un estratto significativo della sentenza del Tribunale di Lecce (sent. n. 1993/2023), il quale offre importanti indicazioni sui presupposti necessari per ottenere un provvedimento di interdizione. Presupposti interdizione: valutazione dell’infermità di mente e i suoi caratteri Secondo la sentenza in questione, il giudice del procedimento di interdizione deve valutare se il soggetto interessato sia affetto da un’infermità di mente caratterizzata dalla presenza di uno stato di malattia duraturo, anche se non necessariamente irreversibile, e che influisca negativamente sia sulla sfera

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Cartabia e Giudice di Pace: quali modifiche?

Cartabia e Giudice di Pace: quali modifiche? Scopriamo insieme le principali modifiche apportate dalla Riforma Cartabia al giudizio innanzi al Giudice di Pace. Forme del procedimento semplificato di cognizione: il nuovo giudizio davanti al Giudice di Pace sarà regolato dalle forme del procedimento semplificato di cognizione. La domanda dovrà essere presentata mediante ricorso anziché atto di citazione, conformemente alle disposizioni dell’art. 316, 317, 318, 319, 320 e 321 del codice di procedura civile. Prima udienza e decisione: alla prima udienza, il Giudice di Pace, oltre all’obbligo di tentare la conciliazione, seguirà le disposizioni dell’art. 281 duodecies del codice di procedura civile. Sarà possibile procedere con l’istruttoria necessaria o inviare la causa per decisione. Il modello decisionale sarà identico a quello previsto per le decisioni dopo discussione orale davanti al tribunale

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L’importanza di trascrivere il preliminare di vendita

L’importanza di trascrivere il preliminare di vendita Introduzione Il contratto preliminare di compravendita, anche chiamato “compromesso”, è un accordo tra due parti, l’acquirente e il venditore, che si impegnano a stipulare un contratto definitivo di compravendita entro un determinato periodo di tempo. La trascrizione del preliminare di compravendita è un’operazione importante che offre numerosi vantaggi all’acquirente. Costi del preliminare trascritto I costi del preliminare trascritto sono i seguenti: Le imposte pagate per la caparra e gli acconti possono essere recuperate quando si stipula il contratto definitivo di compravendita, sottraendo l’importo dall’imposta di registro dovuta per quell’atto. Vantaggi del preliminare trascritto I vantaggi del preliminare trascritto sono i seguenti: Conclusione La trascrizione del preliminare di compravendita è un’operazione importante che offre numerosi vantaggi all’acquirente. Se stai pensando di acquistare un immobile,

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Eredità: quali documenti per la dichiarazione di successione?

Eredità: quali documenti per la dichiarazione di successione? La dichiarazione di successione rappresenta un momento cruciale per la corretta distribuzione del patrimonio di una persona deceduta. La complessità di tale procedura richiede la presentazione di diversi documenti che attestano la proprietà e il valore dei beni lasciati dal defunto. In questo articolo, fornirò una guida esaustiva sui documenti essenziali necessari per la dichiarazione di successione, al fine di assistere coloro che si trovano ad affrontare questa delicata procedura legale.Di seguito sono elencati i documenti fondamentali richiesti per la dichiarazione di successione:1. Certificato di morte:Il primo documento necessario per avviare la procedura di dichiarazione di successione è il certificato di morte. Tale certificato, rilasciato dalle autorità competenti come il medico curante o l’ufficiale di stato civile, attesta ufficialmente il decesso del

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Requisiti per ottenere il risarcimento ex Legge Pinto

Requisiti per ottenere il risarcimento ex Legge Pinto La Legge Pinto, nota come L. 24/03/2001, n. 89, ha istituito un procedimento in Italia per ottenere il risarcimento dei danni causati dalla durata eccessiva dei processi. Questa legge è stata promulgata per garantire il principio di ragionevole durata dei procedimenti, in linea con la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e la Costituzione italiana. La Legge Pinto stabilisce i seguenti requisiti: Applicazione Il procedimento si applica a vari tipi di procedimenti legali, inclusi quelli civili, penali, amministrativi, fallimentari e tributari. Non si applica, tuttavia, ai procedimenti dinanzi a organi privati di giustizia. Durata ragionevole La durata massima dei processi varia a seconda del tipo di procedimento. Ad esempio, per i procedimenti di primo grado il limite è di 3 anni, per quelli

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Comune condannato a risarcire i danni da allagamento

Comune condannato a risarcire i danni da allagamento Il Tribunale di Palermo, Sezione III, con sentenza del 12.04.20233, ha condannato il Comune di Palermo al risarcimento dei danni causati dagli allagamenti avvenuti nell’agosto e nell’ottobre 2018 (che hanno interessato pareti interni ed esterne dell’unità immobiliare, piscina, impianto elettrico, infissi, parquet, giardino, diversi beni mobili). Il CTU ha rilevato che gli allagamenti erano stati causati dall’inadeguatezza del sistema di drenaggio urbano nel tratto stradale interessato: “i fenomeni di allagamento … sono risultati riconducibili all’inadeguatezza del sistema di drenaggio urbano ad intercettare e smaltire, nel tratto stradale di interesse, le acque di scorrimento superficiale, di provenienza meteorica, attraverso il collettore fognario”. Pertanto, il Tribunale di Palermo, in applicazione dell’articolo 2051 c.c., che prevede una responsabilità oggettiva per i danni causati da cose

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Pignoramento di immobile in comproprietà: guida completa

Pignoramento di immobile in comproprietà: guida completa Se hai mai considerato la possibilità che il tuo immobile in comproprietà venga pignorato, potrebbe sembrare una situazione complicata da affrontare. Ma non preoccuparti! Siamo qui per aiutarti. Nella nostra guida completa, l’Avv. Cosimo Montinaro ti fornirà tutte le informazioni necessarie per comprendere e gestire correttamente il pignoramento di un immobile condiviso. Possibilità di pignorare un immobile in comproprietà Sì, è possibile pignorare un immobile che è di proprietà condivisa, sia da un punto di vista tecnico che giuridico. Tuttavia, è importante sapere che il creditore ha l’obbligo di notificare l’atto di pignoramento non solo al debitore, ma anche a entrambi i proprietari dell’immobile. Questo ti permette di essere informato tempestivamente sull’inizio del procedimento. Come vengono divise le quote pignorabili Quando si effettua

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Risarcimento danni da caduta per buca stradale: proteggi i tuoi diritti con l’Avvocato Cosimo Montinaro, esperto nel settore

Risarcimento danni da caduta per buca stradale: proteggi i tuoi diritti con l’Avvocato Cosimo Montinaro, esperto nel settore Se sei stato vittima di una caduta causata da una buca sulla strada, è fondamentale che tu conosca i tuoi diritti e le possibilità di ottenere il risarcimento che meriti. Affidati all’Avvocato Cosimo Montinaro, con studio in Lecce, un professionista con un’ampia esperienza nel campo del risarcimento danni da caduta per buca stradale, per ricevere l’assistenza legale di cui hai bisogno.Le buche stradali rappresentano una minaccia costante per la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. Le cadute causate da queste imperfezioni della strada possono provocare lesioni gravi e danni significativi. Quando una buca sulla strada causa un incidente, la responsabilità può ricadere su diversi soggetti, come l’amministrazione stradale, le autorità locali o

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Servizio redazione ricorsi Legge Pinto

Servizio redazione ricorsi Legge Pinto Benvenuti nello studio legale dell’Avv. Cosimo Montinaro, un punto di riferimento per coloro che necessitano di assistenza legale nella redazione di ricorsi in base alla legge Pinto. La legge Pinto, conosciuta anche come legge sul risarcimento del danno per violazione del termine ragionevole del processo, rappresenta un importante strumento per i cittadini italiani che hanno subito ritardi ingiustificati nei procedimenti giudiziari.Il nostro studio si impegna a fornire un servizio professionale, tempestivo ed efficiente a tutti coloro che desiderano avvalersi dei benefici previsti dalla legge Pinto. Comprendiamo l’importanza di un’assistenza legale solida e competente per affrontare queste delicate questioni e lavoriamo con impegno per garantire che i nostri clienti ottengano il giusto risarcimento per i danni subiti a causa dei ritardi irragionevoli nel processo civile.La nostra

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Coppia di fatto (non sposata) e assegnazione della casa familiare

Coppia di fatto (non sposata) e assegnazione della casa familiare La fine di una convivenza di fatto può rivelarsi una situazione molto complessa, soprattutto quando in ballo ci sono diritti sull’abitazione familiare. Saper navigare in queste acque può fare la differenza tra riuscire a tutelare adeguatamente i propri interessi o ritrovarsi in una situazione peggiore. La legge n. 76/2016 sulle unioni civili e le convivenze di fatto ha riconosciuto importanti diritti anche in caso di cessazione della relazione. Tuttavia, coordinare questa normativa con le altre disposizioni del codice civile e le interpretazioni giurisprudenziali richiede una profonda conoscenza della materia. In questo articolo, andremo a esplorare nel dettaglio i principali aspetti da considerare per salvaguardare i propri diritti sull’abitazione familiare quando una convivenza di fatto giunge al termine. Scopriremo come il

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Affitto: quali spese spettano al proprietario di casa?

Affitto: quali spese spettano al proprietario di casa? Nel contesto degli affitti, è essenziale comprendere a chi spettano pagare le spese relative alla manutenzione e alla gestione dell’immobile. Tanto i proprietari quanto gli inquilini devono essere consapevoli dei loro diritti e delle loro responsabilità per evitare possibili dispute. In questo articolo, esamineremo le spese che spettano specificamente al proprietario di casa in un contratto di affitto, offrendo una panoramica chiara e precisa delle obbligazioni a lui attribuite. Spese di manutenzione straordinaria La manutenzione straordinaria dell’immobile, che comprende opere di ristrutturazione, ammodernamento o sostituzione di parti essenziali dell’abitazione, è di responsabilità del proprietario. Queste spese ricadono sulla figura del locatore, il quale deve garantire che l’immobile sia mantenuto in uno stato di efficienza e sicurezza per l’inquilino. Pertanto, la ristrutturazione del

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Casa in affitto: chi paga i lavori di ristrutturazione?

Casa in affitto: chi paga i lavori di ristrutturazione? La scelta di affittare una casa può richiedere la necessità di effettuare lavori di ristrutturazione, ma chi è responsabile per le relative spese? In questo articolo, l’Avv. Cosimo Montinaro esplorerà le regole e le responsabilità finanziarie dei locatari e dei locatori per i lavori di ristrutturazione in una casa in affitto in base alla legge italiana. Saranno analizzate le differenze tra manutenzione ordinaria e straordinaria, i permessi necessari, gli accordi tra le parti e le detrazioni fiscali disponibili. Manutenzione ordinaria e straordinaria La manutenzione ordinaria, che riguarda lavori di entità minore come piccole sostituzioni, è di responsabilità dell’inquilino. Tuttavia, se la rottura o il danneggiamento sono causati da usura del tempo, la spesa rientra nella responsabilità del proprietario. La manutenzione straordinaria,

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Infortunio sul lavoro e danno differenziale: cosa c’è da sapere

Infortunio sul lavoro e danno differenziale: cosa c’è da sapere Il Danno Differenziale rappresenta un importante risarcimento supplementare che i lavoratori dipendenti possono richiedere in ambito civile in caso di infortuni sul lavoro o malattie professionali. È un aspetto fondamentale per coloro che desiderano comprendere appieno i propri diritti e ottenere giustizia in situazioni di danno sul luogo di lavoro. Cosa è il Danno Differenziale? Il Danno Differenziale è una forma di risarcimento addizionale concepita per coprire le perdite economiche e non solo legate a infortuni o malattie sul lavoro. È un diritto che i lavoratori possono esercitare quando possono dimostrare che l’incidente o la malattia sono causati dalla responsabilità di altri soggetti, come il datore di lavoro o terze parti coinvolte. Chi Può Richiedere il Danno Differenziale? Qualsiasi lavoratore

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Auto con fermo amministrativo: guida legale e procedure da seguire

Auto con fermo amministrativo: guida legale e procedure da seguire Se ti trovi nella situazione di dover affrontare un fermo amministrativo sulla tua auto, potresti chiederti se è possibile venderla o adottare altre soluzioni legali. In questo articolo, l’Avv. Cosimo Montinaro ti fornisce una guida completa su come gestire un’auto con fermo amministrativo e le opzioni a tua disposizione.Il fermo amministrativo impone una serie di restrizioni sull’auto interessata. Non è consentito utilizzarla né rottamarla. Viaggiare con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo comporta sanzioni amministrative che vanno da un minimo di € 731,00 a un massimo di € 2.928,00. In casi estremi, il veicolo potrebbe persino essere confiscato.Tuttavia, non è necessario assicurare l’auto soggetta a fermo amministrativo, a meno che non venga parcheggiata in un luogo pubblico o aperto al

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Proposta d’acquisto e contratto preliminare: differenze

Proposta d’acquisto e contratto preliminare: differenze Quando si tratta di acquistare un immobile, è essenziale comprendere le differenze tra la proposta d’acquisto e il contratto preliminare. In questo articolo, esploreremo le distinzioni chiave tra la proposta d’acquisto e il contratto preliminare, in modo che tu possa procedere con sicurezza nella tua transazione immobiliare. La Proposta d’Acquisto La proposta d’acquisto rappresenta la dichiarazione formale, da parte dell’interessato, di voler acquistare un determinato immobile a un determinato prezzo. Al momento della presentazione della proposta, è comune accompagnare il documento con un versamento di denaro noto come “caparra“. La proposta d’acquisto ha un carattere vincolante per l’acquirente, impegnandolo ad acquistare l’immobile entro i termini specificati nel documento. Tuttavia, è importante sottolineare che il venditore può ancora valutare altre offerte e decidere se accettare

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Accettazione dell’eredità: forme, procedure e impugnazione – Guida completa

Accettazione dell’eredità: forme, procedure e impugnazione – Guida completa Scopri come avviene l’accettazione dell’eredità le diverse forme (espressa, tacita, con beneficio di inventario) e quando può essere impugnata. Leggi di più!Quando si parla di accettazione dell’eredità, si fa riferimento al processo attraverso il quale un erede “acquisisce” l’eredità, sia in forma tacita che espressa, assumendo così il diritto di entrare in possesso dei beni del defunto.In questa guida completa, esploreremo dettagliatamente come avviene l’atto di accettazione, le sue diverse forme e i casi in cui può essere impugnato. Come avviene l’accettazione dell’eredità? L’accettazione dell’eredità può avvenire attraverso diverse forme:1. Accettazione espressa: si tratta di una dichiarazione formalizzata mediante un atto pubblico in presenza di un pubblico ufficiale, come un notaio o un cancelliere, oppure attraverso una scrittura privata autenticata. È

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La presunzione ex art. 2054, comma 2 c.c. ha natura residuale (Cass., ordinanza n. 15152/2023)

La presunzione ex art. 2054, comma 2 c.c. ha natura residuale (Cass., ordinanza n. 15152/2023) Secondo la recentissima sentenza della Suprema Corte, la presunzione di colpa concorrente deve essere considerata come un principio residuale, da applicare solo quando non è possibile determinare in modo concreto l’incidenza causale delle condotte di tutti i conducenti coinvolti in un incidente stradale. Cassazione, ordinanza n. 15152 del 30 maggio 2023 MASSIMA “la presunzione di eguale concorso di colpa stabilita dall’art. 2054, 2 comma, c.c. ha funzione sussidiaria, operando soltanto nel caso in cui le risultanze probatorie non consentono di accertare modo concreto in quale misura la condotta dei due  conducenti abbia cagionato l’evento dannoso e di attribuire le effettive responsabilità del sinistro (v Cass., 7/6/2011, n. 12408; Cass., 5/12/2011, n. 26004. E, conformemente, Cass.,

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La dichiarazione di successione: cos’è e come farla

La dichiarazione di successione: cos’è e come farla La dichiarazione di successione è un obbligo legale che riguarda il trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi del defunto ai suoi eredi. È un processo complesso che richiede il completamento di varie formalità in conformità alla normativa vigente. Pertanto, è fondamentale comprendere appieno questa procedura per evitare possibili errori o sanzioni.Esistono due tipi di successione: legittima e testamentaria. La successione legittima si applica quando il defunto non ha redatto un testamento, mentre la successione testamentaria si riferisce ai casi in cui è presente un testamento che stabilisce la distribuzione dei beni.Chiunque abbia un legame di parentela fino al sesto grado con il defunto ha diritto alla successione e viene chiamato a ereditare. È importante tenere presente che la dichiarazione di successione

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Danni da infiltrazioni in condominio: chi paga?

Danni da infiltrazioni in condominio: chi paga? Le infiltrazioni d’acqua in condominio possono provocare ingenti danni agli appartamenti e al mobilio. È fondamentale agire prontamente per individuare il responsabile e risolvere il problema. Ma chi paga per i danni causati da queste infiltrazioni?In base all’art. 2051 del Codice Civile, ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito. Pertanto, la responsabilità per le infiltrazioni d’acqua nelle parti comuni dell’edificio, come il tetto, ricade sul condominio. Questo significa che tutti i condomini dovranno contribuire finanziariamente al risarcimento del condomino che ha subito il danno, ripartendo le spese in base alla loro quota di proprietà (millesimi).Tuttavia, esistono eccezioni in cui il condominio potrebbe essere esonerato dalla responsabilità. Ad esempio, se l’infiltrazione è causata

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Aspettativa retribuita per depressione: come e quando richiederla

Aspettativa retribuita per depressione: come e quando richiederla La depressione è una malattia grave che può influenzare seriamente l’umore e le capacità lavorative di una persona. Se stai affrontando questa condizione, potresti avere il diritto di richiedere un’aspettativa retribuita al tuo datore di lavoro. Ma come puoi fare effettivamente questa richiesta e quali sono le implicazioni dell’assenza dal lavoro in questi casi? In questo articolo, forniremo risposte a queste domande e spiegheremo quando e come è possibile richiedere un permesso di assenza retribuita per la depressione. La depressione è considerata una malattia riconosciuta dalla legge e, pertanto, se viene diagnosticata dal tuo medico curante e limita la tua capacità lavorativa, hai il diritto di prenderti un periodo di astensione dal lavoro retribuito. Tuttavia, è importante seguire determinati passaggi per richiedere

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L’obbligo dei nonni di versare il mantenimento ai nipoti

L’obbligo dei nonni di versare il mantenimento ai nipoti L’obbligo dei nonni di versare il mantenimento ai nipoti è un tema di grande rilevanza legale e familiare. Nel presente articolo, analizzeremo in dettaglio l’obbligo dei nonni di contribuire economicamente all’assistenza dei nipoti, concentrandoci sull’articolo 316 bis del Codice Civile e sulle sentenze emesse, a riguardo, dalla Cassazione. Questo articolo è redatto dall’Avv. Cosimo Montinaro, esperto in diritto di famiglia, al fine di fornire informazioni chiare e precise sul tema. Obbligo di mantenimento dei nonni secondo l’articolo 316 bis c.c. L’articolo 316 bis del Codice Civile disciplina l’obbligo dei nonni di versare il mantenimento ai nipoti. Secondo questa disposizione, i nonni possono essere chiamati a contribuire al mantenimento dei nipoti quando i genitori non sono in grado di farlo adeguatamente per

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Polizza vita e successione: tutto ciò che devi sapere

Polizza vita e successione: tutto ciò che devi sapere La polizza vita è un importante strumento di protezione finanziaria per le famiglie con figli dipendenti da un unico reddito. In caso di morte o invalidità permanente del sostentatore della famiglia, l’assicuratore paga regolarmente delle somme al beneficiario del contratto. Questo può garantire sicurezza finanziaria alla famiglia in caso di eventi avversi. Inoltre, la polizza vita agevola la successione del patrimonio ai propri eredi. Dopo la morte del contraente, la polizza vita non entra in successione poiché l’indennizzo pagato dall’assicuratore al beneficiario non fa parte dell’eredità. Anche se un familiare rinuncia all’eredità, conserva comunque il diritto all’indennizzo della polizza. Inoltre, l’indennizzo erogato non è soggetto all’imposta di successione. È importante considerare che la polizza vita comporta costi di ingresso e di

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Divieto di pignoramento delle pensioni: aumento del limite a 1000 euro

Divieto di pignoramento delle pensioni: aumento del limite a 1000 euro Il divieto di pignoramento delle pensioni è stato recentemente modificato, elevando il limite da 750 a 1000 euro. Secondo quanto comunicato dall’INPS, tale modifica è stata introdotta a partire dal 22 settembre 2022 e vale per tutto il 2023, grazie alla conversione in Legge del Decreto Aiuti Bis.In pratica, le somme corrisposte a titolo di pensione, indennità assimilate alla pensione e altri assegni di quiescenza non possono essere pignorate fino a un importo pari al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, ovvero fino a 1000 euro. Solo l’importo eccedente i 1000 euro può essere pignorato, rispettando specifiche disposizioni di legge (entro il limite di un quinto dell’eccedenza).In questa guida ti spiegheremo in modo dettagliato e chiaro il funzionamento

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Come evitare di ereditare i debiti: la guida completa

Come evitare di ereditare i debiti: la guida completa L’eredità è spesso associata a beni preziosi che passano da una generazione all’altra, ma può anche comportare l’eredità di debiti. Fortunatamente, il codice civile prevede due strumenti per tutelarsi dai debiti ereditari: la rinuncia all’eredità e l’accettazione con beneficio di inventario.Ma quale dei due strumenti è consigliabile? Dipende dalle specificità del caso concreto. La scelta tra uno dei due istituti dipende dalle specificità del caso concreto. Vediamo insieme come funzionano entrambi gli strumenti e quali sono le procedure da seguire. La rinuncia all’eredità La rinuncia all’eredità comporta che la chiamata all’eredità si trasmetta ad altri soggetti e conseguentemente con essa si sposta il problema dal rinunciante al nuovo chiamato ereditario. In tal caso, se si sceglie di rinunciare all’eredità, la rinuncia

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Mutuo cointestato: il coniuge ha diritto al rimborso del 50% delle rate pagate anche dopo la separazione?

Mutuo cointestato: il coniuge ha diritto al rimborso del 50% delle rate pagate anche dopo la separazione? Quando una coppia si separa o divorzia, la gestione del mutuo cointestato per l’acquisto della casa familiare diventa spesso una questione spinosa e fonte di conflitti. Dopo la fine del matrimonio, può sorgere il problema relativo al rimborso o meno delle rate del mutuo pagate da uno dei coniugi. La Corte di Cassazione, con la recente sentenza del 2018, ha fornito importanti indicazioni per risolvere questa delicata situazione. In questo articolo, andremo ad analizzare nel dettaglio la controversia giudiziaria, la motivazione della sentenza e le conseguenze pratiche per gli ex coniugi. Scopriremo quali sono i diritti e gli obblighi di ciascuna parte in merito al rimborso delle rate del mutuo dopo la separazione.

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Riforma Cartabia: modello richiesta di pagamento diretto del mantenimento semplificata nella separazione

Riforma Cartabia: modello richiesta di pagamento diretto del mantenimento semplificata nella separazione La recente Riforma Cartabia ha apportato modifiche significative al panorama giuridico italiano, introducendo importanti semplificazioni per coloro che si trovano a dover affrontare il delicato processo di separazione coniugale. Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la possibilità di richiedere il pagamento diretto dell’assegno di mantenimento al datore di lavoro del coniuge inadempiente, eliminando la necessità di ricorrere nuovamente all’autorità giudiziaria. Questa innovazione normativa, codificata nell’articolo 473 bis n. 37 c.p.c., rappresenta un’opportunità importante per coloro che si trovano in una situazione di mancato pagamento da parte del coniuge obbligato. Analizziamo in dettaglio il funzionamento di questo nuovo meccanismo, comprendendo l’iter procedurale, i vantaggi che può offrire e il modello WORD dell’istanza da inviare. Eliminazione della necessità di ricorso

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Differenza tra tetto e lastrico solare: ciò che devi sapere

Differenza tra tetto e lastrico solare: ciò che devi sapere Il tetto e il lastrico solare sono due elementi fondamentali di una casa, ma spesso si confondono tra loro. In realtà, ci sono alcune importanti differenze che è bene conoscere per capire a cosa servono esattamente. Il tetto: funzione protettiva dall’intemperie Il tetto è l’elemento superiore dell’edificio che copre gli ambienti interni e li protegge dagli agenti atmosferici. È costituito da un sistema di copertura in grado di garantire impermeabilità, isolamento termico ed acustico. Il tetto può essere inclinato o piano a seconda del tipo di costruzione.Uno degli aspetti fondamentali del tetto è la sua funzione protettiva dall’intemperie. Pioggia, neve, grandine, sole e vento sono tutti agenti atmosferici che possono causare danni agli ambienti interni di una casa. Il tetto,

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Assegno di mantenimento: mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio

Assegno di mantenimento: mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio L’assegno di mantenimento, previsto dall’art. 156 c.c., è una questione fondamentale nel diritto di famiglia, finalizzato a garantire un adeguato sostegno economico al coniuge più debole o meno abbiente dopo la separazione. In questo articolo, esamineremo gli aspetti chiave dell’assegno di mantenimento, con particolare attenzione alla massima della Cassazione n. 6176/2023, che sottolinea la ratio dell’assegno di mantenimento che, per l’appunto, consiste nel far mantenere al coniuge separato il medesimo tenore di vita goduto durante il matrimonio. Cos’è l’assegno di mantenimento L’assegno di mantenimento è un obbligo che la legge può riconoscere in favore di un coniuge dopo la separazione. Secondo l’art. 156 c.c., l’assegno di mantenimento deve essere parametrato al tenore di vita goduto durante il

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Licenziamento durante il periodo di prova: norme, limiti e conseguenze

Licenziamento durante il periodo di prova: norme, limiti e conseguenze Il periodo di prova rappresenta una fase cruciale all’interno dei contratti di lavoro, in cui sia il datore di lavoro che il lavoratore valutano reciprocamente la convenienza del rapporto professionale. Tuttavia, il licenziamento durante il periodo di prova può comportare conseguenze rilevanti. In questo articolo, esploreremo le norme e i limiti legati a questa pratica, nonché le conseguenze specifiche che ne derivano. Norme e requisiti del periodo di prova Secondo l’articolo 2096 del Codice Civile, l’assunzione di un lavoratore in un periodo di prova deve essere formalizzata tramite un atto scritto. Durante questo periodo, entrambe le parti hanno il diritto di recedere dal contratto senza preavviso o indennità. Tuttavia, esistono regole specifiche e limitazioni associate al licenziamento durante il periodo

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Accettazione tacita dell’eredità: cos’è e costi

Accettazione tacita dell’eredità: cos’è e costi L’accettazione tacita dell’eredità è una forma di accettazione ereditaria senza atto formale. Scopri cos’è e come funziona questa modalità di accettazione ereditaria. Accettazione tacita dell’eredità: definizione L’accettazione tacita dell’eredità è un’opzione di accettazione ereditaria senza la necessità di redigere un atto formale. Invece, avviene automaticamente quando il chiamato all’eredità manifesta la volontà di accettare il bene ereditato attraverso un’azione concreta che può essere compiuta solo in qualità di erede. Ad esempio, la vendita di un immobile ereditato può costituire un’azione che determina l’accettazione tacita dell’eredità. Necessità di accettazione dell’eredità Secondo la legge italiana, il chiamato all’eredità diventa effettivamente erede e acquisisce il diritto all’eredità solo attraverso l’accettazione dell’eredità. L’accettazione è necessaria per confermare la volontà dell’erede di entrare in possesso e gestire i beni

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Quali sono le parti comuni del condominio? Guida completa

Quali sono le parti comuni del condominio? Guida completa In questo articolo, esploreremo le parti comuni del condominio, un aspetto cruciale da comprendere per tutti i proprietari di immobili all’interno di un edificio condominiale. Approfondiremo la definizione delle parti comuni, i diritti e doveri dei conomini, e come possono influenzare la vita condominiale. Continuate a leggere per ottenere una panoramica completa su questo argomento fondamentale. Definizione di parti comuni del condominio Le parti comuni di un condominio includono tutti gli spazi, le strutture e gli impianti che non sono di proprietà esclusiva di un singolo proprietario, ma sono condivisi da tutti i condomini. Questi possono comprendere, ad esempio, l’ingresso principale dell’edificio, il cortile, gli ascensori, i corridoi, i tetti, le fondamenta e le strutture portanti dell’edificio. Elenco delle parti comuni

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Come dividere l’eredità: regole e consulenza legale

Come dividere l’eredità: regole e consulenza legale Arriva un momento nella vita in cui è importante pianificare la divisione del proprio patrimonio per il futuro. Il testamento rappresenta l’unico strumento che consente a una persona di disporre dei propri beni dopo la propria morte. Ma quali sono le regole e le modalità per dividere i beni? In questo articolo, esploreremo le opzioni disponibili e le procedure da seguire. Il testamento e le modalità di divisione dei beni La redazione di un testamento è l’unico modo per stabilire come avverrà il trasferimento dei beni dopo la morte del testatore. Esistono diversi tipi di testamento, tra cui il testamento pubblico, il testamento olografo e il testamento segreto. Ognuno di essi ha lo stesso valore giuridico e il testatore può scegliere liberamente la

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Donazione di immobile ai minori: requisiti legali e costi

Donazione di immobile ai minori: requisiti legali e costi La donazione di un immobile da parte dei genitori a un figlio minorenne può essere una scelta per garantire un futuro sicuro senza preoccupazioni finanziarie. Tuttavia, è necessario considerare alcuni aspetti legali. Scopri come funziona la donazione di un immobile ai minori, i requisiti legali e i costi associati. La donazione di immobile: cos’è e come avviene La donazione di immobile è un contratto in cui un donante trasferisce la proprietà di una casa o un terreno a un donatario senza richiedere un pagamento. Può avvenire in forma diretta o indiretta. La donazione diretta avviene con un atto pubblico davanti a un notaio, mentre la donazione indiretta avviene tramite il regalo di una somma di denaro per l’acquisto di una casa.

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Modifica delle condizioni di separazione: tutto quello che devi sapere

Modifica delle condizioni di separazione: tutto quello che devi sapere Per chiedere la modifica delle condizioni della separazione non è sufficiente la semplice presenza di “fatti nuovi“, ma è necessario che tali fatti abbiano avuto un impatto concreto sugli equilibri stabiliti durante la separazione. In questo articolo, esploreremo le diverse situazioni in cui è possibile richiedere una modifica delle condizioni di separazione e i procedimenti coinvolti. Modifica delle condizioni economiche Quando si tratta di modificare le condizioni economiche, il giudice valuterà se i fatti sopravvenuti e le nuove condizioni finanziarie e patrimoniali delle parti siano in grado di influenzare l’assetto patrimoniale stabilito al momento della separazione. È importante sottolineare che, ad esempio, la nascita di un nuovo figlio per il genitore obbligato al mantenimento non comporta automaticamente la riduzione dell’importo

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Alternanza dei genitori nella casa coniugale: è possibile?

Alternanza dei genitori nella casa coniugale: è possibile? La fine di una relazione di coppia porta spesso alla necessità di prendere decisioni importanti, come quella riguardante la casa familiare. Questo luogo, che rappresenta il centro degli affetti, degli interessi e delle abitudini della famiglia, diventa oggetto di negoziazioni legali, considerando che spesso è l’unico immobile di proprietà comune. Assegnazione della casa familiare secondo il codice civile L’assegnazione della casa familiare è disciplinata dall’articolo 337-sexies del codice civile, che stabilisce che la decisione deve prioritariamente tenere conto dell’interesse dei figli. Questo istituto è finalizzato alla tutela dei figli e non del coniuge, anche se quest’ultimo potrebbe essere il destinatario dell’assegnazione se ha la maggiore responsabilità nella cura dei figli. È pacifico in giurisprudenza che l’assegnazione non possa avvenire se non sono

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Evitare il pignoramento con la conversione del pignoramento

Evitare il pignoramento con la conversione del pignoramento Il pignoramento rappresenta una misura giudiziaria che permette al creditore di soddisfare il proprio credito mediante la vendita forzata dei beni del debitore. Pe evitare ciò, il debitore può ricorrere all’istituto della “conversione del pignoramento” previsto dall’art. 495 c.p.c.. In questo articolo, esploreremo la normativa e la procedura di conversione del pignoramento, evidenziando ogni aspetto della vicenda. La conversione del pignoramento ex art. 495 c.p.c. La conversione del pignoramento, al pari del pignoramento dei crediti, permette al debitore di sostituire l’oggetto del pignoramento con una somma di denaro, pari all’importo del proprio debito (oltre interessi e spese di esecuzione), da pagarsi in massimo n. 48 rate. Art. 495 c.p.c.: “Prima che sia disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli articoli 530,

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Come evitare lo sfratto con il termine di grazia

Come evitare lo sfratto con il termine di grazia Evitare lo sfratto è un’importante preoccupazione per molti inquilini che versano in situazioni finanziarie difficili. Una delle possibili opzioni legali, nel caso di locazioni a uso abitativo, è ricorrere all’applicazione del c.d. “termine di grazia“. In questo articolo, esploreremo i suoi fondamenti giuridici, le disposizioni normative correlate e alcune sentenze della Corte di Cassazione. Il termine di grazia nelle locazioni uso abitativo: normativa di riferimento Il termine di grazia trova la sua disciplina giuridica nella più ampia regolamentazione della morosità del conduttore di cui agli artt. 5 e 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (c.d. Legge Equo Canone). Analizziamo tali fonti normative: Art. 5: “ Salvo quanto previsto dall’art. 55, il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla

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Anticipo del TFR: requisiti e procedura per la richiesta

Anticipo del TFR: requisiti e procedura per la richiesta L’anticipo del TFR, ovvero il Trattamento di Fine Rapporto, rappresenta un importante strumento finanziario per i lavoratori dipendenti che desiderano ottenere liquidità anticipata. Questo articolo analizzerà i requisiti necessari per richiedere l’anticipo del TFR, nonché la procedura da seguire per ottenere tale beneficio. Verranno inoltre forniti riferimenti alle normative vigenti e alle sentenze della Cassazione che regolamentano questa pratica. Cos’è il TFR Il TFR (trattamento di fine rapporto) è la prestazione economica che compete al lavoratore subordinato all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, per qualsiasi motivo (licenziamento, dimissioni, o raggiungimento dell’età della pensione). Si tratta di un compenso con corresponsione differita al momento della cessazione del rapporto di lavoro, una sorta di salario posticipato calcolato per quote annuali. Per quantificare

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La trascrizione in Italia del matrimonio celebrato all’estero: guida legale

La trascrizione in Italia del matrimonio celebrato all’estero: guida legale La trascrizione in Italia del matrimonio celebrato all’estero è una procedura che permette ai coniugi di ottenere un riconoscimento legale del loro matrimonio in Italia. In questo contesto, è importante conoscere la normativa di riferimento. Normativa di riferimento La disciplina del matrimonio contratto all’estero dal cittadino italiano soggiace a quanto previsto dall’art. 115 c.c. e dalle norme di diritto internazionale privato previste dalla l. n. 218/1995 e, nello specifico, dagli artt. 27 e 28: il primo individua la legge regolatrice delle condizioni necessarie per contrarre matrimonio, mentre l’art. 28 individua la legge chiamata a disciplinare la forma del matrimonio. In particolare, l’art. 27 dispone che la capacità matrimoniale e le altre condizioni per contrarre matrimonio sono regolate dalla legge nazionale

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Acquisto appartamento condominiale e spese condominiali pregresse: chi paga?

Acquisto appartamento condominiale e spese condominiali pregresse: chi paga L’acquisto di un appartamento in un condominio può essere un passo emozionante nella vita di una persona, ma spesso si accompagnano a esso diverse questioni legali e finanziarie. Una delle domande comuni che sorgono durante l’acquisto di un appartamento condominiale riguarda le spese condominiali pregresse: a chi tocca pagarle? In questo articolo, esploreremo il quadro normativo italiano e le sentenze della Cassazione al fine di fornire una guida chiara e precisa al riguardo. spese condominiali ordinarie e straordinarie Ai sensi dell’articolo 1123 del Codice Civile, le spese condominiali sono quelle sostenute per la manutenzione, l’amministrazione e il funzionamento dell’intero condominio. Ciò premesso, le spese condominiali si distinguono in due categorie: ordinarie e straordinarie. Le spese ordinarie, invece, sono legate alla manutenzione

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Revoca dell’amministratore di condominio: motivi e procedura da seguire

Revoca dell’amministratore di condominio: motivi e procedura da seguire La figura dell’amministratore di condominio riveste un ruolo cruciale nella gestione di un edificio o di un complesso residenziale. Tuttavia, ci sono casi in cui può sorgere la necessità di revocare l’amministratore in carica. In questo articolo, esploreremo i motivi che possono portare alla revoca dell’amministratore di condominio e analizzeremo la procedura da seguire per attuare tale revoca. Utilizzeremo anche riferimenti a articoli di legge e sentenze della Cassazione per fornire un quadro completo e affidabile sulla questione. Motivi per la revoca dell’amministratore di condominio La revoca dell’amministratore di condominio può essere richiesta per vari motivi, inclusi:a) Mancata gestione diligente e professionale delle faccende condominiali.b) Violazione degli obblighi previsti dalla legge o dal regolamento di condominio.c) Inadempienza nella tenuta dei registri

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Pubblicazione del testamento: in cosa consiste

Pubblicazione del testamento: in cosa consiste La pubblicazione del testamento è un aspetto fondamentale nel processo di gestione delle successioni ereditarie in Italia. In questo articolo, esploreremo l’importanza della pubblicazione del testamento, le procedure che devono essere seguite in conformità alla legge italiana e le sentenze della Cassazione che forniscono orientamenti chiari su questo tema. Cos’è la pubblicazione del testamento? La pubblicazione del testamento è l’atto attraverso il quale viene reso noto il contenuto del testamento stesso, consentendo così a terzi di prenderne visione e di far valere i propri diritti nell’ambito della successione. L’obiettivo principale della pubblicazione del testamento è garantire la trasparenza e la tutela degli interessi dei beneficiari e dei creditori dell’eredità. Pubblicazione del testamento: normativa di riferimento In Italia, la pubblicazione del testamento è disciplinata dall’articolo

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Cessione dei crediti in blocco ex art. 58 TUB: difetto di legittimazione della banca che non produce il contratto di cessione

Cessione dei crediti in blocco ex art. 58 TUB: difetto di legittimazione della banca che non produce il contratto di cessione La cessione dei crediti in blocco, disciplinata dall’articolo 58 del Testo Unico Bancario (TUB), rappresenta una pratica finanziaria sempre più diffusa nel panorama giuridico italiano. Questa operazione consente ai creditori di cedere una pluralità di crediti in una singola transazione, offrendo loro l’opportunità di liberare liquidità in tempi brevi. In questo articolo, esploreremo la normativa relativa alla cessione dei crediti in blocco ex art. 58 TUB, nonché le principali sentenze della Cassazione che ne hanno delineato gli aspetti giuridici fondamentali. Definizione e presupposti La cessione dei crediti in blocco ex art. 58 TUB è un’operazione di compravendita di crediti, attraverso la quale un creditore trasferisce a un terzo soggetto

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Successioni: il diritto di abitazione del coniuge superstite

Successioni: il diritto di abitazione del coniuge superstite La perdita del coniuge è un momento difficile nella vita di una persona. Oltre al dolore emotivo, ci sono anche questioni legali da affrontare, come il diritto di abitazione del coniuge superstite. In Italia, il diritto di abitazione rappresenta un importante strumento di tutela per il coniuge che sopravvive al partner deceduto. In questo articolo, esploreremo le basi legali del diritto di abitazione del coniuge superstite, le sue caratteristiche e le sentenze rilevanti emesse dalla Cassazione. In cosa consiste il diritto di abitazione del coniuge superstite Il diritto di abitazione del coniuge superstite è disciplinato dall’art. 540 del Codice Civile. Secondo tale disposizione, il coniuge che sopravvive ha il diritto di continuare ad abitare nella casa familiare, anche se non ne è

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Firma falsa sul testamento: cosa fare e come impugnarlo

Firma falsa sul testamento: cosa fare e come impugnarlo La firma sul testamento rappresenta un elemento fondamentale per garantire l’autenticità e la validità del documento. Tuttavia, può accadere che si sospetti o si scopra una firma falsa sul testamento di una persona deceduta. In tali casi, è importante conoscere le azioni legali che si possono intraprendere per impugnare il testamento e tutelare i diritti delle persone coinvolte. In questo articolo, esploreremo le opzioni legali disponibili e i criteri che devono essere soddisfatti per dimostrare l’esistenza di una firma falsa, facendo riferimento a leggi e sentenze della Cassazione. La validità della firma sul testamento Secondo l’art. 602 del Codice Civile, il testamento deve essere redatto per iscritto e sottoscritto dal testatore. La firma rappresenta un requisito essenziale per garantire l’autenticità del

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Revoca dell’assegnazione della casa familiare quando cessa la coabitazione coi figli?

Revoca dell’assegnazione della casa familiare quando cessa la coabitazione coi figli? L’assegnazione della casa familiare è un tema cruciale in caso di separazione o divorzio. In Italia, l’art. 337 sexies del Codice di Procedura Civile disciplina tale delicata questione. In questo articolo, esploreremo i dettagli dell’assegnazione della casa familiare secondo la legge italiana e, in particolare, se la sua assegnazione deve essere revocata a seguito della cessazione della coabitazione del genitore collocatario con il figlio maggiorenne. Definizione e finalità dell’assegnazione della casa familiare L’art. 337 sexies c.p.c. riguarda l’assegnazione della casa familiare, ovvero l’abitazione in cui la famiglia viveva durante il matrimonio o la convivenza. La finalità di questa disposizione legale è quella di garantire un’adeguata sistemazione abitativa ai membri della famiglia, in particolare ai figli, in caso di separazione

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Come ottenere un risarcimento giusto dopo un incidente: Guida legale alle basi per il risarcimento

Come ottenere un risarcimento giusto dopo un incidente: Guida legale alle basi per il risarcimento Dopo essere stato coinvolto in un incidente, ottenere un risarcimento giusto è fondamentale per riparare ai danni subiti e riprendere la propria vita. Tuttavia, il processo può risultare complesso e scoraggiante se non si è a conoscenza delle basi legali che regolano i risarcimenti dopo un incidente. In questo articolo, esploreremo le informazioni chiave e i passi da seguire per ottenere un risarcimento equo in seguito a un incidente. La responsabilità e il diritto al risarcimento Quando si è vittime di un incidente, è fondamentale comprendere il concetto di responsabilità legale. In genere, il responsabile dell’incidente è tenuto a risarcire le vittime per i danni subiti. Il diritto al risarcimento può coprire diversi aspetti, come

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MODELLO PROCURA alle liti (riforma Cartabia)

PROCURA ALLE LITI Il/La sottoscritto/a [NOME E COGNOME] (C.F. [CODICE FISCALE]), residente in [CITTÀ] ([PROVINCIA]) alla [INDIRIZZO COMPLETO], con il presente atto delega l’Avv. [NOME E COGNOME AVVOCATO] del Foro di [CITTÀ] (C.F. [CODICE FISCALE AVVOCATO]), con studio in [CITTÀ] in [INDIRIZZO STUDIO LEGALE], a rappresentarlo/a e difenderlo/a, in ogni sua fase e grado, nella procedura [TIPO DI PROCEDURA] instaurata innanzi al [AUTORITÀ GIUDIZIARIA] di [CITTÀ] (procedura n. [NUMERO PROCEDURA]) nei confronti di [CONTROPARTE], in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in [CITTÀ] alla [INDIRIZZO], C.F. [CODICE FISCALE], P.IVA [PARTITA IVA], al fine di [OGGETTO DELLA PROCEDURA]. Conferisce al nominato procuratore ogni più ampia facoltà di legge, ivi comprese, in via esemplificativa e non esaustiva, la facoltà di proporre e/o resistere a gravami, opposizioni, reclami, di riscuotere e

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Indennità di avviamento ex art. 34 Legge 392/78

Indennità di avviamento ex art. 34 Legge 392/78 L’indennità di avviamento è un aspetto fondamentale nel campo del diritto commerciale. L‘articolo 34 della legge 392/78 (legge equo canone) disciplina specificamente l’indennizzo dovuto al conduttore di un’attività commerciale in caso di cessazione del contratto di locazione. In questo articolo, esploreremo la normativa di riferimento e le sentenze della Cassazione relative all’indennità di avviamento, fornendo una guida chiara e informativa su questo argomento cruciale. Normativa di Riferimento L’articolo 34 della legge 392/78 regola l’indennità di avviamento nel contesto dei contratti di locazione per attività commerciali. Secondo questa disposizione, il conduttore ha diritto a un’indennità di avviamento nel caso in cui il contratto di locazione non sia rinnovato o sia risolto per motivi non imputabili al conduttore stesso. L’indennità di avviamento rappresenta un

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Locazioni: migliorie e addizioni ex artt. 1592 e 1593 c.c.

Locazioni: migliorie e addizioni ex artt. 1592 e 1593 c.c. Le migliorie e le addizioni alle proprietà immobiliari sono questioni cruciali nel diritto delle proprietà. Gli articoli 1592 e 1593 del Codice Civile italiano forniscono le basi giuridiche per regolare tali aspetti. In questo articolo, esploreremo la normativa di riferimento e le sentenze della Cassazione riguardanti le migliorie e le addizioni, fornendo una panoramica completa e informativa su questo argomento fondamentale. Normativa di Riferimento Le migliorie e le addizioni alle proprietà immobiliari sono disciplinate dagli articoli 1592 e 1593 del Codice Civile italiano.Secondo l’articolo 1592 c.c., le migliorie (o miglioramenti) sono tutte le spese che aumentano il valore dell’immobile, ad esempio, lavori di ristrutturazione, ammodernamenti o aggiunte. Tuttavia, l’articolo 1592 sottolinea che tali migliorie non devono alterare la destinazione dell’immobile

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Il recesso del conduttore per gravi motivi

Il recesso del conduttore per gravi motivi Il recesso del conduttore per gravi motivi è un tema di interesse fondamentale nel campo del diritto delle locazioni. In determinate circostanze, il conduttore ha il diritto di recedere anticipatamente dal contratto di locazione, senza dover rispettare i termini previsti. Questo articolo esplora la normativa di riferimento e analizza alcune sentenze significative pronunciate dalla Cassazione, al fine di fornire una chiara comprensione di questa figura giuridica. Normativa di riferimento Il recesso del conduttore per gravi motivi trova fondamento in diverse disposizioni normative.L’art. 4 secondo comma (immobili adibiti ad uso di abitazione), e l’art. 27 ultimo comma (immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione) della L. 27 luglio 1978, n. 392, dispongono che, indipendentemente dalle previsioni contrattuali, il conduttore, qualora ricorrano gravi

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Spese condominiali e ripartizione: guida completa per la corretta gestione finanziaria del condominio

Spese condominiali e ripartizione: guida completa per la corretta gestione finanziaria del condominio Le spese condominiali e la loro ripartizione sono una questione di fondamentale importanza nella gestione di un condominio. Comprendere come funzionano e come vengono ripartite in modo equo è essenziale per evitare controversie e garantire una corretta gestione finanziaria. In questo articolo, esploreremo tutti gli aspetti legati alle spese condominiali e forniremo utili consigli per una ripartizione efficace ed equa. ripartizione delle spese condominiali La ripartizione delle spese condominiali rappresenta il metodo attraverso il quale i costi relativi alla manutenzione, gestione e utilizzo delle parti comuni vengono distribuiti tra i condomini. Queste spese possono includere la pulizia, l’illuminazione, l’ascensore, il giardino, l’assicurazione, il consumo di acqua e gas, tra gli altri. Base di ripartizione La base di

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MODELLO Atto di citazione (riforma Cartabia)

MODELLO Atto di citazione – riforma CARTABIA Nuovo art 163 c.p.c. (Riforma Cartabia) “La domanda si propone mediante citazione a comparire a udienza fissa. Il presidente del tribunale stabilisce al principio dell’anno giudiziario, con decreto approvato dal primo presidente della corte di appello, i giorni della settimana e le ore delle udienze destinate esclusivamente alla prima comparizione delle parti. L’atto di citazione deve contenere: L’atto di citazione, sottoscritto a norma dell’articolo 125, è consegnato dalla parte o dal procuratore all’ufficiale giudiziario, il quale lo notifica a norma degli articoli 137 e seguenti. TRIBUNALE DI ….. ATTO DI CITAZIONE Per: sig. _________ nato a _________ (___) il giorno ___/___/_____ e residente in _________ alla Via _________ , n ___, C.F. _________, elettivamente domiciliato in _________ alla Via _________, n.___, presso lo studio

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Vantaggi dell’acquisto di una casa alle aste giudiziarie

Vantaggi dell’acquisto di una casa alle aste giudiziarie L’acquisto di una casa rappresenta un importante passo nella vita di una persona. Tra le molte opzioni disponibili, un’alternativa sempre più popolare è l’acquisto di una casa all’asta giudiziaria. Questo articolo esplorerà i vantaggi legali di questa scelta, analizzando la normativa di riferimento e alcune sentenze emesse dalla Corte di Cassazione. Normativa di riferimento L’acquisto di una casa all’asta giudiziaria è regolamentato dal Codice di Procedura Civile italiano, il quale dispone che i beni immobili di proprietà del debitore possono essere venduti all’asta per soddisfare i creditori. Questa procedura offre un’opportunità unica per gli acquirenti, poiché i prezzi di vendita alle aste giudiziarie sono decisamente più convenienti rispetto al mercato immobiliare tradizionale. Inoltre, l’aggiudicazione all’asta conferisce all’acquirente il diritto di ottenere il

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Testamento Pubblico: guida completa

Testamento Pubblico: guida completa Il testamento pubblico è uno strumento fondamentale per la pianificazione del patrimonio e la successione ereditaria. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le normative di riferimento e le sentenze della Cassazione che riguardano il testamento pubblico. Comprendere le leggi e i precedenti giudiziati è essenziale per garantire una corretta redazione del testamento e la tutela dei diritti degli eredi. Normativa di riferimento La redazione del testamento pubblico in Italia è regolamentata da diversi articoli del Codice Civile. In particolare, l’articolo 603 del Codice Civile stabilisce che: “Il testamento pubblico è ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni. Il testatore, in presenza dei testimoni, dichiara al notaio la sua volontà, la quale è ridotta in iscritto a cura del notaio stesso. Questi dà lettura del testamento

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La Pec indicata nel timbro vale come elezione di domicilio digitale

La Pec indicata nel timbro vale come elezione di domicilio digitale Cass. civ., Sez. II, sentenza 03/05/2019, n. 11711 […] Come si evince dall’esame del ricorso (nel quale sono riprodotti in copia gli atti processuali richiamati), la PEC risultava chiaramente indicata in alto a destra nel foglio di precisazione delle conclusioni, depositato all’udienza del 19-12012, nella comparsa conclusionale e nella memoria di replica. La sentenza impugnata, pertanto, ha errato nel ritenere irrilevante il “mero inserimento dell’indirizzo PEC nel timbro apposto nella prima pagina in alto a destra contenente i recapiti del difensore …” (v. pag. 5) e ad escludere, conseguentemente, la sussistenza del dedotto errore di fatto, a fronte dell’affermazione contenuta nella sentenza di appello circa la mancata “indicazione di alcun indirizzo di posta certificata risultante agli atti…“. Il vizio

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Indennità disoccupazione NASPI: cos’è e come richiederla

Indennità disoccupazione NASPI: cos’è e come richiederla La NASPI, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un’indennità di disoccupazione introdotta dal Governo italiano nel 2015. Si tratta di un sostegno economico erogato dall’INPS ai lavoratori che perdono involontariamente il proprio posto di lavoro, al fine di garantire loro una tutela economica durante il periodo di disoccupazione. Tuttavia, la Naspi non è una misura universale e non tutti i lavoratori possono accedere a questo tipo di sostegno. Infatti, la richiesta di Naspi deve essere presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e il lavoratore deve aver versato un determinato numero di contributi previdenziali. Normativa di riferimento sulla NASPI La Naspi è regolamentata dall’articolo 1 del decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, che ha

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Diritto alla tutela della reputazione online: l’importanza della rimozione dei post offensivi

Diritto alla tutela della reputazione online: l’importanza della rimozione dei post offensivi Negli ultimi anni, il mondo digitale ha visto una crescita esponenziale dell’utilizzo dei social network e delle piattaforme online. Se da un lato tanto ha portato a una maggiore libertà di espressione e alla possibilità di condividere informazioni in tempo reale, dall’altro ha creato notevoli problematiche legate alla tutela della reputazione online.Il diritto alla tutela della reputazione è riconosciuto dalla Costituzione italiana e prevede che ogni individuo abbia il diritto di essere protetto da attacchi alla propria immagine e reputazione. Ma come si può tutelare la propria reputazione online? La normativa di riferimento sulla rimozione dei post offensivi La normativa di riferimento per la tutela della reputazione online è rappresentata dal Codice Civile e dal Decreto Legislativo 70/2003,

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Il periodo di comporto: diritti del lavoratore e regolamentazione legale

Il periodo di comporto: diritti del lavoratore e regolamentazione legale Il periodo di comporto è un elemento chiave nel diritto del lavoro che riguarda il periodo di assenza per malattia del lavoratore. In questo articolo, esploreremo i diritti del lavoratore durante il periodo di comporto e la regolamentazione legale ad esso associata. Attraverso l’analisi degli articoli di legge e delle sentenze della Cassazione, offriremo una panoramica completa sulla tematica. La durata del periodo di comporto L’articolo 2110 del Codice Civile stabilisce che il lavoratore ha diritto a un periodo di comporto durante l’assenza per malattia. La durata totale del periodo di comporto può variare a seconda che si parli di impiegati o operai.Impiegati: la legge prevede che per gli impiegati, la durata del periodo di comporto dipenda dall’anzianità di servizio

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Il diritto del lavoratore di opporsi al trasferimento

Il diritto del lavoratore di opporsi al trasferimento Il diritto del lavoratore di opporsi al trasferimento è una questione di rilevanza legale e può sorgere in diversi contesti lavorativi. In questo articolo, esploreremo le normative e le sentenze di riferimento, inclusi gli articoli di legge e le decisioni della Cassazione, che riguardano il diritto del lavoratore di opporsi al trasferimento. Continuate a leggere per ottenere una visione approfondita di questa tematica. Normativa di riferimento Secondo l’articolo 2103 del Codice Civile, il datore di lavoro ha il potere di trasferire il lavoratore in un’altra sede o filiale dell’azienda, ma tale trasferimento deve essere giustificato da ragioni tecniche, produttive o organizzative. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha stabilito che il lavoratore ha il diritto di essere informato in modo tempestivo e completo

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Diffamazione su Facebook: cosa dice la legge?

Diffamazione su Facebook: cosa dice la legge? Con l’avvento dei social network, la diffamazione su Facebook è diventata un fenomeno sempre più comune. Tuttavia, non tutti sanno che la diffamazione online è considerata un reato e può essere perseguita penalmente. In questo articolo vedremo quali sono le normative di riferimento e le sentenze della Cassazione in merito alla diffamazione su Facebook. Normativa di riferimento La diffamazione è regolata dall’articolo 595 del Codice Penale, che prevede una pena che va dai sei mesi ai tre anni di reclusione o una multa non inferiore a cinquecentosedici euro. La legge si applica anche alla diffamazione su Facebook, in quanto la pubblicazione di messaggi diffamatori su questa piattaforma viene considerata come un’offesa alla reputazione della persona offesa. Inoltre, l’articolo 13 del Decreto Legislativo n.

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Aspettativa dal lavoro non retribuita: quello che c’è da sapere

Aspettativa dal lavoro non retribuita: quello che c’è da sapere L’aspettativa sul lavoro non retribuita è disciplinata dalla Legge n. 53/2000 che consente ai lavoratori dipendenti di sospendere il proprio rapporto di lavoro per un periodo determinato, senza perdere il posto di lavoro. Questo strumento, come vedremo meglio nel dettaglio, può essere utilizzato per motivi personali o familiari, come la cura di un figlio o di un familiare malato, ma anche per lo svolgimento di attività di volontariato o di studio. Normativa di riferimento La legge 53/2000 prevede che l’aspettativa sul lavoro non retribuita possa essere richiesta per un periodo massimo di 2 anni, anche frazionati, durante il quale il lavoratore non percepirà la retribuzione, ma avrà diritto alla conservazione del posto di lavoro e alla contribuzione previdenziale. Il lavoratore

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Testamento olografo: quello che c’è da sapere

Testamento olografo: quello che c’è da sapere Il testamento olografo è una forma di testamento molto diffusa in Italia, che consente a una persona di redigere il proprio testamento in forma scritta, senza la necessità di un notaio. In questo articolo, esploreremo la validità del testamento olografo secondo la legge italiana e le sentenze emesse dalla Cassazione, al fine di fornire una guida completa per coloro che desiderano utilizzare questa forma testamentaria. La validità del testamento olografo secondo la legge L’articolo 602 del Codice Civile italiano disciplina il testamento olografo. Esso prevede che il testamento olografo debba essere scritto di pugno dal testatore, datato e firmato. Inoltre, affinché sia valido, il testamento olografo non può contenere clausole di rinuncia o limitazione dei diritti legittimari degli eredi legittimi previsti dalla legge.È

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Il divieto dei patti successori ex art. 458 c.c.

Il divieto dei patti successori ex art. 458 c.c. Nel contesto del diritto successorio, il divieto dei patti successori è un argomento di grande importanza. Questo articolo tratterà cosa prevede la legge italiana riguardo ai patti successori, riportando alcune pronunce della Cassazione in materia. Comprendere le implicazioni legali dei patti successori è fondamentale per coloro che desiderano pianificare la propria successione in modo corretto e in linea con la normativa vigente. Il divieto dei patti successori ex art. 458 c.c. L’articolo 458 del codice civile dispone il divieto dei patti successori: “Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 768 bis e seguenti, è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una

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L’azione di regolamento dei confini ex art. 950 c.c.

L’azione di regolamento dei confini ex art. 950 c.c. La proprietà immobiliare è uno dei pilastri fondamentali della società moderna. Il possesso di un immobile, non solo, rappresenta un importante investimento economico, ma anche un diritto fondamentale che deve essere tutelato. Ogni proprietà immobiliare è unica e presenta delle specificità che devono essere regolamentate in modo preciso. In questo articolo, esamineremo l’azione di regolamento dei confini prevista dall’art. 950 del codice civile. Cos’è l’azione di regolamento dei confini? L’azione di regolamento di confini presuppone l’incertezza del confine tra due fondi: i rispettivi titoli di proprietà delle parti non sono contestati, incerta è solo l’estensione delle proprietà contigue (e, quindi, l’esatta allocazione della linea di confine). L’azione, che spetta al proprietario nei confronti del confinante, è volta, quindi, ad accertare giudizialmente

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Contratti di acquisto online e foro competente: cosa sapere

Contratti di acquisto online e foro competente: cosa sapere I contratti di acquisto online sono ormai una realtà consolidata nel panorama commerciale italiano e internazionale. Tuttavia, come in ogni transazione commerciale, possono sorgere controversie tra le parti. In questo articolo, vedremo quali sono le norme di legge che regolano i contratti di acquisto online e quale foro è competente in caso di dispute. Normativa di riferimento Il Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005) regola i contratti di acquisto online tra consumatori e professionisti. In particolare, l’articolo 64 prevede che il consumatore ha il diritto di recedere dal contratto entro 10 giorni senza specificarne il motivo: “1. Per i contratti e per le proposte contrattuali a distanza ovvero negoziati fuori dai locali commerciali, il consumatore ha diritto di recedere senza alcuna

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Diffamazione a mezzo email: quando un messaggio può diventare un reato

Diffamazione a mezzo email: quando un messaggio può diventare un reato La diffamazione a mezzo email è un reato sempre più diffuso, soprattutto in questi tempi di comunicazione digitale. Ma quando un messaggio può diventare una vera e propria accusa di diffamazione? Definizione di diffamazione e reato La diffamazione è un reato previsto dall’articolo 595 del Codice Penale: “Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1.032 euro. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a 2.065 euro”.La diffamazione può essere commessa anche attraverso l’invio di un’email. Le conseguenze legali della diffamazione a mezzo email

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Il Mutuo Fondiario: quando è titolo esecutivo e quando no – guida legale completa

Il Mutuo Fondiario: quando è titolo esecutivo e quando no – guida legale completa Il contratto di mutuo fondiario rappresenta una forma di finanziamento bancario di particolare rilevanza nel panorama giuridico italiano. Esso offre agli istituti di credito la possibilità di concedere prestiti a medio e lungo termine, garantiti da un’ipoteca di primo grado su beni immobili. Questa peculiare disciplina, contenuta negli articoli 38 e seguenti del Testo Unico Bancario (d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385), risponde all’esigenza di agevolare l’accesso al credito per l’acquisto, la costruzione o il recupero di immobili, tutelando allo stesso tempo gli interessi sia dell’istituto mutuante che del debitore. Tuttavia, la questione della natura esecutiva del contratto di mutuo fondiario ha dato adito a numerose controversie giurisprudenziali. Infatti, nonostante il mutuo in generale sia considerato

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Falsa testimonianza in un processo civile: rischi e conseguenze

Falsa testimonianza in un processo civile: rischi e conseguenze In un processo civile, la testimonianza è un elemento fondamentale per stabilire la verità dei fatti. Tuttavia, se un testimone mente, ciò può avere conseguenze gravi per il processo e per la persona che ha fornito dichiarazioni false. In questo articolo, analizzeremo le conseguenze della falsa testimonianza in un processo civile. Cosa si intende per falsa testimonianza? La falsa testimonianza consiste nell’offrire dichiarazioni non veritiere in un processo civile. Questo comportamento è considerato un reato e quindi può essere perseguito penalmente. Il testimone che mente può essere accusato di falsa testimonianza e condannato a una pena detentiva. Le conseguenze penali della falsa testimonianza La falsa testimonianza è considerata un reato grave e può comportare conseguenze penali molto pesanti. Il testimone che

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Stalking: tutto ciò che devi sapere per difenderti

Stalking: tutto ciò che devi sapere per difenderti Lo stalking rappresenta una forma di violenza insidiosa che colpisce molte persone in tutto il mondo. Le vittime di stalking vivono un’esperienza angosciante e spesso si sentono impotenti e vulnerabili. Tuttavia, esistono strategie efficaci per difendersi dallo stalking e proteggere la propria sicurezza e benessere. In questo articolo, vedremo i principali aspetti del reato, le normative di riferimento e le massime di sentenze della giurisprudenza, per capire come difendersi dallo stalking. Definizione di stalking Lo stalking è un reato previsto dall’articolo 612-bis del codice penale: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e

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Azione revocatoria ordinaria: presupposti e applicazione

Azione revocatoria ordinaria: presupposti e applicazione L’azione revocatoria è un mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale. Lo scopo di tale azione è quello di far dichiarare l’inefficacia degli atti di disposizione patrimoniale con cui il debitore ha arrecato pregiudizio alle ragioni dei creditori. Costituiscono presupposti essenziali dell’azione pauliana: Nel caso in cui l’atto dispositivo sia a titolo oneroso, occorre, per la proponibilità dell’azione, anche la c.d. participatio fraudis del terzo: ossia la consapevolezza da parte del terzo che l’atto dispositivo avrebbe arrecato pregiudizio ai creditori, al punto da compromettere la realizzazione delle loro ragioni. Soggetto a revocatoria non è solo l’atto dispositivo compiuto dal debitore successivamente al sorgere del credito, ma anche quello posto in essere anteriormente (art. 2901, comma 1 nn. 1 e 2, c.c.): in tale ultimo caso,

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Il mobbing sul posto di lavoro: come difendersi e ottenere il risarcimento dei danni

Il mobbing sul posto di lavoro: come difendersi e ottenere il risarcimento dei danni Il mobbing sul posto di lavoro è un fenomeno sempre più diffuso che può causare gravi danni psicologici e professionali ai lavoratori. Secondo il codice civile italiano, il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute psicofisica dei lavoratori e di garantire un ambiente di lavoro sereno e privo di violenze. In caso di mobbing, il lavoratore può intentare un’azione giudiziaria contro il datore di lavoro per ottenere il risarcimento dei danni subiti e chiedere l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge. Definizione e tipologie di mobbing Il mobbing sul posto di lavoro è un comportamento ripetitivo e sistematico di molestie, intimidazioni, offese e discriminazioni da parte di uno o più colleghi o superiori gerarchici nei

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Come cancellare il proprio nominativo dal CRIF: procedure e diritti

Come cancellare il proprio nominativo dal CRIF: procedure e diritti Il CRIF (Centrale Rischi Interbancaria) è un archivio che raccoglie informazioni sulle situazioni creditizie dei cittadini italiani. Questo archivio può influire negativamente sulla vita di chi ha problemi finanziari, poiché le informazioni contenute possono essere consultate dalle banche e dalle finanziarie prima di concedere un prestito o una carta di credito. Tuttavia, esistono procedure legali per farsi cancellare dal CRIF e ripristinare la propria reputazione creditizia. Cos’è il CRIF e come funziona? Il CRIF è un archivio che raccoglie informazioni sulle situazioni creditizie dei cittadini italiani. Questo archivio viene consultato dalle banche e dalle finanziarie prima di concedere un prestito o una carta di credito. Nel CRIF sono contenute informazioni sulla situazione finanziaria del richiedente, come ad esempio i prestiti

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Come evitare di ereditare i debiti del de cuius

Come evitare di ereditare i debiti del de cuius L’eredità è un tema delicato e complesso, che spesso si accompagna alla preoccupazione di dover affrontare anche i debiti del defunto. In questo articolo, forniremo alcuni consigli per evitare di ereditare i debiti del de cuius. La responsabilità patrimoniale dell’erede Innanzitutto, è importante ricordare che l’erede ha la responsabilità patrimoniale verso i creditori del defunto. Ciò significa che, in linea di principio, l’erede risponde dei debiti del de cuius con il proprio patrimonio. Tuttavia, esistono alcune eccezioni e limitazioni a questa regola generale. L’accettazione dell’eredità In primo luogo, l’erede può evitare di ereditare i debiti del defunto semplicemente rinunciando all’eredità. La rinuncia deve essere fatta entro 10 anni dalla morte del de cuius e deve essere effettuata in forma scritta davanti

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Cosa fare se viene lesa la quota di legittima: i diritti dei legittimari e la tutela giuridica

Cosa fare se viene lesa la quota di legittima: i diritti dei legittimari e la tutela giuridica La legge italiana prevede una serie di regole per la ripartizione dell’eredità tra i familiari del defunto. La quota di legittima è la parte di eredità a cui i figli hanno diritto in ogni caso, anche se il testamento prevede una ripartizione diversa. In caso di lesione della quota di legittima, è possibile agire in giudizio per ottenere la tutela dei propri diritti. In questo articolo, vedremo quali sono le azioni che i legittimari possono intraprendere per far valere la propria posizione. La lesione della quota di legittima La lesione della quota di legittima si verifica quando il testamento del defunto attribuisce ai legittimari (ossia i figli, gli ascendenti e il coniuge di

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Come difendersi da un pignoramento immobiliare

Come difendersi da un pignoramento immobiliare Come difendersi da un pignoramento immobiliare: una guida legale per proteggere la propria casa Il pignoramento immobiliare è una procedura giudiziaria che può portare alla vendita forzata dell’immobile per soddisfare un credito vantato da un creditore. Questa procedura può essere molto stressante e preoccupante per il proprietario dell’immobile, che rischia di perdere la propria casa. In questa guida, vedremo come difendersi da un pignoramento immobiliare e quali sono le azioni legali che è possibile intraprendere per proteggere la propria casa. Cosa è il pignoramento immobiliare Il pignoramento immobiliare è una procedura giudiziaria che consente al creditore di ottenere il pagamento del proprio credito mediante la vendita forzata dell’immobile del debitore. Questa procedura può essere avviata quando il debitore non riesce a pagare il proprio

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Violenza domestica: come difendersi

Violenza domestica: come difendersi Come difendersi dal partner violento: una guida legale La violenza domestica è un problema serio e diffuso in tutto il mondo. In Italia, la legge prevede misure di protezione per le vittime di violenza domestica, ma molte persone non sanno come fare per difendersi dal proprio partner violento. In questo articolo, parleremo dei diritti delle vittime di violenza domestica e delle misure legali a loro disposizione. La legge italiana sulla violenza domestica In Italia, la legge sulla violenza domestica è stata introdotta nel 2001 con la Legge n. 154. Per violenza domestica si intende qualsiasi forma di abuso fisico, sessuale o psicologico commesso da un membro della famiglia o da una persona convivente. La legge prevede anche misure di protezione per le vittime di violenza domestica,

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Si può revocare la rinuncia all’eredità?

Si può revocare la rinuncia all’eredità? La rinuncia all’eredità è un atto giuridico con cui il beneficiario dell’eredità decide di non accettare la successione del defunto e di rinunciare ai diritti e agli obblighi ad essa connessi. La rinuncia all’eredità non può essere parziale e deve essere espressa in forma scritta. In particolare, la rinunzia all’eredità consiste in una dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione e da inserirsi nel registro delle successioni, con la quale l’erede manifesta la volontà di non subentrare al defunto nei suoi diritti e rapporti, indipendentemente dalla sussistenza o meno di un testamento (art. 519, comma 1, c.c.). Tuttavia, la rinuncia all’eredità può essere revocata. Il codice civile prevede la revoca della rinuncia

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Quali conseguenze penali per chi non versa il mantenimento?

Quali conseguenze penali per chi non versa il mantenimento? Il mantenimento è un diritto riconosciuto dalla legge a favore dei figli e del coniuge a seguito della separazione o del divorzio. Il mancato versamento del mantenimento può avere conseguenze penali per il coniuge obbligato al pagamento. L’articolo 570 del Codice Penale prevede infatti la pena della reclusione fino a un anno per chiunque, essendo tenuto per legge a prestare alimenti, o a corrispondere somme di denaro, o a fornire beni, non adempie l’obbligo, se il fatto non costituisce reato più grave. La Cassazione ha chiarito che il mancato versamento del mantenimento deve essere intenzionale e non dovuto a una impossibilità oggettiva di adempiere all’obbligo. Inoltre, la mancata corresponsione del mantenimento deve essere reiterata e non dovuta ad un singolo episodio.

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14 giorni di tempo per esercitare il diritto di recesso del consumatore

14 giorni di tempo per esercitare il diritto di recesso del consumatore Il diritto di recesso del consumatore è una importante tutela prevista dalla legge italiana a favore dei consumatori. Esso consente al cliente di restituire il prodotto acquistato entro un determinato periodo di tempo, senza doverne specificare il motivo, e di ottenere il rimborso del prezzo pagato.La normativa di riferimento è il Decreto Legislativo n. 206/2005, il cosiddetto Codice del Consumo, che all’art. 52 disciplina il diritto di recesso. Secondo tale disposizione, il consumatore ha diritto di recedere dal contratto entro 14 giorni dal ricevimento del prodotto, comunicando il suo recesso al venditore tramite lettera raccomandata o altro mezzo tracciabile.Per quanto riguarda la restituzione del prodotto, l’art. 57 del Codice del Consumo prevede che il venditore debba rimborsare il

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Come ottenere la separazione con addebito

Come ottenere la separazione con addebito La separazione con addebito è un procedimento giuridico che può essere richiesto da uno dei coniugi in caso di violazione degli obblighi matrimoniali da parte dell’altro. Secondo il Codice Civile italiano, la separazione con addebito può essere chiesta quando uno dei coniugi ha violato gli obblighi di fedeltà, assistenza morale e materiale, convivenza e collaborazione (art. 156 c.c.).Per ottenere la separazione con addebito, quindi, è necessario dimostrare in Tribunale la presenza di una grave violazione di almeno uno degli obblighi matrimoniali sopra descritti da parte del coniuge. La sentenza della Corte di Cassazione n. 11504/2016 ha chiarito che la violazione di detti obblighi deve essere grave e ripetuta, e deve essere stata la causa della rottura del matrimonio.Inoltre, il coniuge che chiede la separazione

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Come ottenere l’affidamento esclusivo dei figli

Come ottenere l’affidamento esclusivo dei figli Ottenere l’affidamento esclusivo dei figli è una questione delicata che richiede l’assistenza di un avvocato esperto in diritto di famiglia. In Italia, l’affidamento dei figli è disciplinato dal Codice Civile che prevede che entrambi i genitori abbiano il diritto e il dovere di provvedere alla cura, all’educazione e alla istruzione dei figli (art. 316 c.c.). Tuttavia, in caso di separazione o divorzio, il Tribunale può decidere di assegnare l’affidamento esclusivo dei figli ad uno dei genitori, qualora ritenuto nell’interesse dei minori (art. 333 c.c.).La sentenza della Corte di Cassazione n. 4266/2020 ha chiarito che la decisione di affidamento deve essere basata sull’interesse dei minori, e non sugli interessi dei genitori. In particolare, la Corte ha sottolineato che l’affidamento esclusivo deve essere concesso solo in

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Può un coniuge cambiare la serratura di casa per impedire l’accesso all’altro coniuge?

Può un coniuge cambiare la serratura di casa per impedire l’accesso all’altro coniuge? Il diritto all’abitazione è un diritto soggettivo appartenente a ogni coniuge che abitualmente dimora nella casa coniugale, indipendentemente dal fatto che il diritto sia stato acquistato in proprietà o in affitto. La legge tutela infatti la residenza matrimoniale considerandola un bene della famiglia, senza soluzione di continuità rispetto all’interesse dei figli e della coppia.Tuttavia, la convivenza può diventare difficile e in alcuni casi addirittura intollerabile, portando uno dei coniugi a considerare l’idea di cambiare le serrature di casa per impedire all’altro coniuge l’accesso all’abitazione. Ma, il coniuge che intende prendere questa decisione, si trova di fronte ad una serie di problemi di natura giuridica.In primo luogo, bisogna considerare che l’abitazione familiare rappresenta il luogo dove entrambi i

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MODELLO contratto di locazione per vacanze estive (finalità turistica)

Modello di Contratto di Locazione per Finalità Turistica 🏠🌴 Presentiamo un modello di contratto di locazione specificamente progettato per affitti di breve durata a scopo turistico, in conformità con l’articolo 1, comma 2, lettera c) della legge 9 dicembre 1998, n. 431 e gli articoli 1571 e seguenti del codice civile. Il contratto è stato elaborato da esperti avvocati settore delle locazioni, assicurando la conformità alle normative vigenti e offrendo una solida base per un accordo chiaro e trasparente📄✍️. Il modello copre tutti gli aspetti essenziali, tra cui: Vi invitiamo a scaricare il file Word personalizzabile 💻, che può essere facilmente adattato alle vostre specifiche esigenze e alla particolare situazione dell’immobile in questione. CONTRATTO PER FINALITÀ TURISTICA (ex articolo 1, comma 2, lettera c), legge 9 dicembre 1998, n. 431;

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MODELLO ricorso Accertamento Tecnico Preventivo ATP

MODELLO ricorso Accertamento Tecnico Preventivo ATP Art. 696. Accertamento tecnico Chi ha urgenza di far verificare, prima del giudizio, lo stato di luoghi o la qualità o la condizione di cose, può chiedere, a norma degli articoli 692 e seguenti, che sia disposto un accertamento tecnico o un’ispezione giudiziale. L’accertamento tecnico e l’ispezione giudiziale, se ne ricorre l’urgenza, possono essere disposti anche sulla persona dell’istante e, se questa vi consente, sulla persona nei cui confronti l’istanza è proposta. L’accertamento tecnico di cui al primo comma può comprendere anche valutazioni in ordine alle cause e ai danni relativi all’oggetto della verifica. Il presidente del tribunale o il giudice di pace provvede nelle forme stabilite negli articoli 694 e 695, in quanto applicabili, nomina il consulente tecnico e fissa la data dell’inizio

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La custodia dei figli: quello che c’è da sapere

La custodia dei figli: quello che c’è da sapere Il tema della custodia dei figli in Italia è sempre molto delicato e controverso. In molte separazioni, infatti, la coppia discute aspramente riguardo alla decisione su chi dovrà prendersi cura dei propri figli. Ogni situazione familiare è unica e complessa, pertanto non esiste una soluzione universale che possa essere adatta a tutti. Tuttavia, ci sono alcune regole che possono aiutare a gestire questa situazione nel modo migliore possibile. I diversi tipi di custodia Esistono diversi tipi di custodia. In primo luogo, c’è la custodia esclusiva (o affidamento esclusivo), in cui uno solo dei genitori detiene la tutela dei figli. In secondo luogo, c’è la custodia condivisa, in cui entrambi i genitori hanno la responsabilità della cura dei figli. Infine, c’è la

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Come ottenere il pagamento delle differenze retributive: la guida definitiva

Come ottenere il pagamento delle differenze retributive: la guida definitiva Come ottenere il pagamento delle differenze retributive Il pagamento delle differenze retributive è un tema molto importante per i lavoratori, poiché si tratta di una questione di giustizia e di tutela dei diritti del lavoratore. In questo articolo vedremo come ottenere il pagamento delle differenze retributive. Verificare la presenza di differenze retributive Il primo passo per ottenere il pagamento delle differenze retributive consiste nella verifica della presenza di queste ultime. In particolare, si dovrà confrontare la busta paga con il contratto sottoscritto con il datore di lavoro e con il CCNL di categoria, in modo da individuare eventuali discrepanze tra la retribuzione percepita e quella prevista dai predetti contratti. Inoltre, sarà necessario verificare il numero di ore per cui si

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Come difendersi da un licenziamento ingiusto: diritti e procedure da seguire

Come difendersi da un licenziamento ingiusto: diritti e procedure da seguire Il licenziamento è una delle situazioni più difficili e stressanti che un lavoratore possa affrontare. Tuttavia, è importante sapere che esistono dei diritti e delle procedure da seguire per difendersi e ottenere giustizia. In questo articolo, vedremo come difendersi da un licenziamento ingiusto, quali sono i diritti dei lavoratori e le procedure da seguire. Diritti dei lavoratori in caso di licenziamento ingiusto In caso di licenziamento ingiusto, il lavoratore ha il diritto di presentare un ricorso innanzi al Tribunale del Lavoro competente per chiedere il reintegro nel posto di lavoro o il risarcimento del danno subito. Inoltre, il lavoratore ha il diritto di essere informato dei motivi del licenziamento e di avere accesso a tutta la documentazione relativa alla

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Come si calcola l’assegno di mantenimento?

Come si calcola l’assegno di mantenimento? L’assegno di mantenimento è un contributo economico che viene stabilito da un giudice per garantire il sostentamento di un figlio minore o di un ex coniuge che non ha le risorse economiche sufficienti per mantenersi autonomamente. Il calcolo dell’assegno di mantenimento dipende da diversi fattori, come il reddito del genitore che deve versare l’assegno, le spese necessarie per il sostentamento del figlio o dell’ex coniuge e le eventuali altre fonti di reddito a disposizione. Innanzitutto, il reddito del genitore che deve versare l’assegno di mantenimento viene calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi e delle altre fonti di reddito a disposizione. Inoltre, vengono considerati anche i redditi da lavoro autonomo o da attività imprenditoriale. Successivamente, vengono valutate le spese necessarie per il sostentamento del

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Differenza tra licenziamento per giusta causa e giustificato motivo oggettivo o soggettivo

Differenza tra licenziamento per giusta causa e giustificato motivo oggettivo o soggettivo Il licenziamento è una possibilità per l’azienda di porre fine al rapporto di lavoro con un dipendente per motivi vari, ma ci sono alcune distinzioni importanti da fare, soprattutto quando si parla di licenziamento per giusta causa e giustificato motivo oggettivo o soggettivo.La giusta causa è una violazione grave del contratto di lavoro da parte del dipendente, come il furto, l’abuso di alcool o droghe sul posto di lavoro, la mancanza al lavoro senza giustificazione o l’aggressione fisica contro un collega. In questi casi, l’azienda non solo ha il diritto di porre fine al rapporto di lavoro, ma in alcuni casi può anche chiedere il risarcimento dei danni subiti a causa dell’azione del dipendente.Il giustificato motivo oggettivo, invece,

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Differenza tra diaria e indennità di trasferta: scopri quali sono le distinzioni e le caratteristiche

Differenza tra diaria e indennità di trasferta: scopri quali sono le distinzioni e le caratteristiche Quando si parla di spese sostenute per motivi di lavoro, le parole diaria e indennità di trasferta sono spesso utilizzate in maniera intercambiabile. In realtà, si tratta di concetti differenti che è importante conoscere per non rischiare di incappare in errori fiscali.La diaria è una somma di denaro che viene elargita all’impiegato per coprire i costi di vitto e alloggio mentre svolge attività lavorative fuori sede. Generalmente, il valore della diaria viene stabilito dal datore di lavoro e può variare in base alla città o al Paese in cui si trova l’impiegato. In Italia, il valore massimo della diaria per missioni in Italia è quello indicato dal Decreto del Ministero dell’Interno 31.01.2020.L’indennità di trasferta, invece,

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Impugnazione delle delibere condominiali: quando e come far valere i propri diritti

Impugnazione delle delibere condominiali: quando e come far valere i propri diritti L’impugnazione delle delibere condominiali è un diritto riconosciuto ai condomini che ritengono che una decisione presa dall’assemblea condominiale sia contraria alla legge o al regolamento condominiale. In questo articolo, vedremo le principali informazioni e le procedure relative all’impugnazione delle delibere condominiali. In primo luogo, è importante sapere che l’impugnazione delle delibere condominiali deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data di comunicazione della delibera stessa. Il condomino che intende impugnare una delibera deve presentare un ricorso al Tribunale competente, indicando le ragioni per cui ritiene che la delibera sia contraria alla legge o al regolamento condominiale. In secondo luogo, è importante sapere che l’impugnazione delle delibere condominiali può essere effettuata solo da un condomino che abbia votato contro

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Il diritto di visita dei nonni ai nipoti: quando è possibile e come funziona

Il diritto di visita dei nonni ai nipoti: quando è possibile e come funziona Il diritto di visita dei nonni è un tema molto delicato e controverso nel diritto di famiglia. In molti casi, i nonni possono essere esclusi dalla vita dei loro nipoti a causa di conflitti familiari o di separazioni dei genitori. Tuttavia, è loro diritto visitare i nipoti, anche se i genitori non sono d’accordo. In Italia, il diritto di visita dei nonni è regolato dall’articolo 317-bis del codice civile, il quale prevede che i nonni possano chiedere il diritto di visita dei nipoti se ci sono gravi motivi che giustificano tale richiesta. Pertanto, se i genitori dei nipoti sono separati o divorziati e uno dei genitori non consente ai nonni di visitare i nipoti, i nonni

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Separazione dei coniugi e mutuo cointestato. Cosa fare?

Separazione dei coniugi e mutuo cointestato. Cosa fare? La separazione dei coniugi può essere un momento difficile e stressante, soprattutto quando si ha un mutuo cointestato. In questo caso, la divisione dei beni e delle responsabilità finanziarie può diventare un processo complicato e delicato. In generale, quando un mutuo è cointestato, entrambi i coniugi sono responsabili del pagamento del debito. Ciò significa che, anche in caso di separazione, entrambi i coniugi sono tenuti a continuare a pagare il mutuo fino alla sua completa estinzione. Tuttavia, la situazione può diventare ancora più complessa se uno dei coniugi non è in grado di continuare a pagare il mutuo da solo. In questo caso, è importante cercare di trovare una soluzione che sia equa e giusta per entrambi. Una soluzione potrebbe essere quella

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MODELLO preventivo conferimento incarico avvocato

MODELLO preventivo conferimento incarico avvocato Conferimento incarico professionale ACCORDO SU PREVENTIVO DI SPESE E ONORARI DI CAUSA Il sottoscritto sig …. ….., nato a ….. (…) il …/…/….. e residente in ….. (…) in Via ….., n. …, C.F. ………., d’ora innanzi denominata come CLIENTE e l’Avv. ….. …… del Foro di ….., con studio in ….. alla Via …… n. …, C.F. ….., P.IVA ….., e-mail …., Pec ….., d’ora innanzi indicato come professionista RICEVUTA convengono quanto segue art. 1. efficacia delle premesse del contratto 1.1. La premessa costituisce parte integrante della presente scrittura. art. 2. conferimento e oggetto dell’incarico 2.1. Il cliente conferisce al suddetto professionista l’incarico di rappresentanza e difesa, nella controversia insorgenda contro ….. avente ad oggetto …… 2.2. Il cliente dichiara di essere consapevole, perché

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MODELLO Riassunzione ex art. 392 c.p.c. dopo giudizio di Cassazione

Il giudizio di rinvio rappresenta una fase cruciale nel sistema giudiziario italiano. Quando la Corte di Cassazione cassa una sentenza con rinvio, si apre una nuova fase del processo, detta fase rescissoria, che si conclude con l’emissione di una nuova sentenza di merito. Esistono due tipologie di rinvio: il rinvio proprio, con funzione prosecutoria, e il rinvio improprio, con portata restitutoria, a seconda della finalità e dei motivi della cassazione. La procedura di rinvio è subordinata all’impulso delle parti attraverso un atto di citazione o ricorso (secondo il principio di conservazione degli atti giudiziari) da notificarsi personalmente entro tre mesi dalla pubblicazione della sentenza di annullamento. L’atto introduttivo deve rispettare determinati requisiti e può essere fatta da qualsiasi parte del giudizio di merito. La mancata integrazione del contraddittorio può comportare

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Irreperibilità destinatario: il Messo deve attestare la ricerca nella relata

Irreperibilità destinatario: il Messo deve attestare la ricerca nella relata La Cassazione ha stabilito che la notificazione di un atto tributario al destinatario irreperibile, ai sensi dell’art. 60, comma 1, lett. e), del D.P.R. n. 600 del 1973, è ritualmente eseguita solo se il messo notificatore ha effettuato ricerche nel Comune di domicilio fiscale del contribuente e ha attestato le stesse nella relata. Introduzione La notificazione di un atto tributario al destinatario irreperibile è una procedura complessa, che deve essere eseguita secondo precise regole. In particolare, l’art. 60, comma 1, lett. e), del D.P.R. n. 600 del 1973 prevede che, in caso di irreperibilità assoluta del contribuente, l’atto da notificare sia depositato presso la casa comunale, con affissione di avviso, in busta chiusa e sigillata, all’albo del comune. La sentenza

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L’obbligo di mantenimento del genitore nei confronti della prole è ancorato al raggiungimento dell’autosufficienza economica

L’obbligo di mantenimento del genitore nei confronti della prole è ancorato al raggiungimento dell’autosufficienza economica Corte di Appello di Lecce, sentenza del 01/03/2023 […] Quanto al contributo per il mantenimento del figlio maggiorenne … convivente con la madre presso la casa coniugale, giova ricordare come la giurisprudenza abbia più volte stabilito che la verifica della persistenza o meno dell’obbligo di mantenimento del genitore nei confronti della prole è ancorata non al parametro temporale della maggiore età, bensì, a quello del raggiungimento dell’autosufficienza economica da parte della stessa. Sul punto, infatti, varie sono le pronunce in cui si stabilisce che: “il semplice raggiungimento della maggiore età non viene ad esonerare il genitore dall’obbligo di contribuire al suo mantenimento, fino a quando il genitore stesso non fornisca la prova che il figlio

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L’atto di costituzione di un trust è soggetto ad imposte di donazione, ipotecaria e catastale?

L’atto di costituzione di un trust è soggetto ad imposte di donazione, ipotecaria e catastale? Cassazione, Sez. V, sentenza n. 6052 del 28/02/2023 […] Questione controversa è se l’atto di costituzione di un trust, contestualmente dotato di beni immobili, il cui scopo sia quello di gestire tali beni per poi devolverli ai beneficiari, sia o meno soggetto ad imposte di donazione, ipotecaria e catastale in misura proporzionale. Il D.L. n. 262 del 2006, art. 2 conv. con modif. dalla L. n. 286 del 2006, al comma 47 ha istituito l’imposta sulle successioni e donazioni “sui trasferimenti di beni e diritti per causa di morte, per donazione o a titolo gratuito e sulla costituzione di vincoli di destinazione, secondo le disposizioni del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e

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È nulla la multa che non riporta gli estremi del decreto prefettizio autorizzativo

È nulla la multa che non riporta gli estremi del decreto prefettizio autorizzativo Cassazione, Sez. II, ordinanza n. 8690 del 28/03/2023 […] Sulla base dello svolgimento del giudizio è rimasto pacificamente accertato che – fin dall’originario atto di opposizione (con motivo reiterato anche in appello) – era stata contestata la legittimità dell’impugnato verbale di accertamento perchè non riportava gli estremi del decreto prefettizio autorizzativo necessario per la legittimità del rilevamento elettronico di velocità con contestazione differita per le violazioni commesse nel tratto stradale (relativo ad un tipo di strada extraurbana secondaria) lungo il quale si era proceduto all’accertamento a carico della ricorrente. Orbene, secondo l’ormai consolidata giurisprudenza di questa Corte (cfr., tra le tante e più recenti, Cass. n. 24124/2018 e Cass. n. 21603/2021), al cui principio (come di seguito

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MODELLO UNEP Lecce dichiarazione ex art. 137, comma 7, c.p.c.

MODELLO UNEP Lecce dichiarazione ex art. 137, comma 7, c.p.c. DICHIARAZIONE EX ART. 137, COMMA 7, C.P.C. (in vigore dal 28.2.2023, ex D.Lgs n. 149/202, Legge 197/2022 e D.L. 198/2022) Il sottoscritto Avv. quale procuratore di chiede all’UNEP presso la Corte di Appello di LECCE di procedere alla notifica dell’antescritto atto ed all’uopo dichiara che: Data, Firma CORTE D’APPELLO Dl LECCE U.N.E.P. RELATA Dl NOTIFICA Ad istanza di chi in atti, io sottoscritto Funzionario UNEP presso la Corte di Appello di LECCE, vista la richiesta dell’Avv. _______________________ quale procuratore di ______________________________________________ e la dichiarazione del medesimo, ho notificato copia dell’antescritto atto a_____________________________ residente in _______________________ mediante consegna/invio

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Sinistro stradale: il risarcimento spetta anche al convivente more uxorio del defunto

Sinistro stradale: il risarcimento spetta anche al convivente more uxorio del defunto introduzione La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 8801 del 27.01.2023, ha confermato il diritto del convivente more uxorio del defunto a ottenere il risarcimento dei danni, sia patrimoniali che morali, conseguenti al sinistro stradale in cui è deceduto il partner. Nel caso di specie, la ricorrente, convivente more uxorio del defunto, aveva agito in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali, consistenti nella perdita delle sovvenzioni economiche che il convivente deceduto le avrebbe fornito per tutta la vita, e dei danni morali, derivanti dalla perdita del rapporto affettivo. Il Tribunale aveva rigettato la domanda, ritenendo che la ricorrente non avesse fornito la prova di un apporto economico stabile e continuativo del convivente deceduto. La Corte d’appello

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Nessun assegno divorzile al coniuge che non ha chiesto il mantenimento in sede di separazione

Nessun assegno divorzile al coniuge che non ha chiesto il mantenimento in sede di separazione La decisione dei tribunali in merito all’assegno divorzile è sempre un argomento delicato e controverso, spesso al centro di accesi dibattiti. Quando il divorzio segue una separazione consensuale in cui non era stato previsto alcun assegno di mantenimento, come deve comportarsi il giudice? Può comunque riconoscere un assegno divorzile al coniuge, anche se non era stato richiesto precedentemente? Oppure deve attenersi strettamente a quanto stabilito in sede di separazione? Questa questione è stata al centro di una recente ordinanza della Corte di Cassazione del 2022, che ha fornito importanti indicazioni sui criteri da seguire in questi casi. La sentenza mette in luce come il giudice debba considerare non solo le condizioni economiche attuali delle parti,

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Revoca dell’assegnazione della casa familiare in caso di trasferimento

Revoca dell’assegnazione della casa familiare in caso di trasferimento Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza, 31/03/2022, n. 10453 “In materia di divorzio, l’assegnazione della casa familiare all’ex coniuge affidatario prevista dall’art. 6, comma sesto, della L. 1 dicembre 1970, n. 898, come sostituito dall’art. 11 della L. 6 marzo 1987, n. 74, risponde all’esigenza di conservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare. Ne consegue che, ove manchi tale presupposto, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si svolgeva l’esistenza della famiglia, indipendentemente dalla possibilità di una ipotetica riunione degli stessi al genitore già affidatario, viene meno la ragione dell’applicazione dell’istituto in questione, che non può neanche trovare giustificazione nella circostanza che

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Divorzio: inammissibile la domanda di modifica delle condizioni della separazione

Divorzio: inammissibile la domanda di modifica delle condizioni della separazione La modifica delle condizioni di separazione è possibile, ma solo per le clausole aventi causa nella separazione personale. I patti autonomi, invece, sono modificabili solo tra le parti con le stesse forme. Introduzione In caso di separazione tra coniugi, le condizioni economiche e patrimoniali concordate in sede di accordo separativo o di sentenza di separazione possono essere modificate, a seguito di un mutamento delle circostanze sopravvenute. Tuttavia, non tutti i patti contenuti nell’accordo di separazione sono modificabili. In particolare, non sono modificabili i patti autonomi, ossia quei patti che non hanno causa nella separazione personale, ma che sono finalizzati a regolare situazioni patrimoniali che non è più interesse delle parti mantenere invariate. La sentenza del Tribunale di Vibo Valentia n.

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Divorzio: è possibile chiedere la restituzione delle chiavi di casa?

è possibile chiedere la restituzione delle chiavi di casa in sede di giudizio di divorzio? Tribunale di Vibo Valentia, sentenza n. 84/2023, pubblicata il 06/03/2023 Nella sentenza in oggetto, il Tribunale di Vibo Valentia ha ribadito l’improponibilità, in sede di giudizio di divorzio, della domanda di restituzione delle chiavi di accesso alla casa coniugale poiché esulano dalla materia, attesa la specificità del rito. Com’è noto, l’art. 40 cod. proc. civ. consente nello stesso processo il cumulo di domande soggette a riti diversi soltanto in ipotesi qualificate di connessione (art. 31, 32, 34, 35 e 36), così escludendo la possibilità di proporre più domande connesse soggettivamente e caratterizzate da riti diversi: conseguentemente, è esclusa la possibilità del “simultaneus processus” tra l’azione di divorzio (o separazione) e quella avente ad oggetto, tra

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Divorzio: versamento diretto del mantenimento da parte del datore di lavoro

Divorzio: versamento diretto del mantenimento da parte del datore di lavoro PREMESSA: L’art. 8 della legge sul divorzio n. 898/1970, dal comma 3 al comma 6, disciplina il procedimento (stragiudiziale) attraverso il quale il beneficiario dell’assegno divorzile o di mantenimento dei figli può diffidare il datore di lavoro dell’ex coniuge a versargli direttamente, trattenendolo dalla busta paga, l’importo mensile dovutogli in virtù di un provvedimento esecutivo del Tribunale (ordinanza o sentenza). il procedimento Tale procedimento prevede: – la costituzione in mora dell’ex coniuge tramite l’invio di una raccomandata A/R o Pec; – il mancato versamento del mantenimento per un periodo minimo di 30 giorni dalla ricezione della raccomandata; – in caso di persistenza dell’inadempimento, la notifica al datore di lavoro dell’ex coniuge, e al medesimo ex coniuge obbligato, del provvedimento

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Modello CNF convenzione negoziazione assistita famiglia

Modello redatto dal CNF di convenzione di negoziazione assistita in materia di diritto di famiglia Modello di convenzione di negoziazione assistita nelle controversie in materia di separazione personale/cessazione degli effetti civili del matrimonio/scioglimento del matrimonio/modifica delle condizioni della separazione/modifica delle condizioni del divorzio/ scioglimento dell’unione civile/modifica delle condizioni dello scioglimento dell’unione civile/affidamento e mantenimento dei figli nati fuori del matrimonio e loro modifica/alimenti (ai sensi dell’art. 2, comma 7-bis e dell’art. 6 d.l. n. 132/14, conv. in l. n. 162/14) A valere ad ogni effetto di legge, tra il/la Sig./Sig.ra __________________________, c.f. __________________________, nato/a a ______________________, il _____________ residente in ______________, Via/Piazza _________________, n. ______, assistito/a dall’Avv. ___________________, c.f. _____________________, con studio in ____________________, Via ____________, n. ___, p.e.c. ______________________ e il/la Sig./Sig.ra __________________________, c.f. __________________________, nato/a a ______________________, il

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Tumore al colon e amianto: sentenza storica del Tribunale di Lucca

Tumore al colon e amianto: sentenza storica del Tribunale di Lucca Introduzione Il Tribunale di Lucca, Sezione Lavoro, ha emesso la sentenza n. 59/2023 il 22.02.2023 riguardante un caso di tumore al colon contratto da un lavoratore a causa dell’esposizione all’amianto durante l’attività lavorativa. Nel presente articolo, esploreremo dettagliatamente la sentenza, le norme di legge coinvolte e le implicazioni per il lavoratore, fornendo informazioni cruciali per chiunque si trovi in situazioni simili. Contesto e Fatti Il lavoratore coinvolto nel caso ha svolto l’attività di manovale e successivamente come saldatore-tubista dal 1974 fino al pensionamento nel 2011. La malattia contratta, un adenocarcinoma del colon pT2 N0 (G2), è stata attribuita all’esposizione all’amianto derivante dalle riparazioni e dalla manutenzione svolta su condutture contenenti amianto. Norme di Legge e Sentenze Precedenti La sentenza

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Quando sorge il diritto alla provvigione del mediatore?

Quando sorge il diritto alla provvigione del mediatore? Cassazione, II Sez. Civile, sentenza n. 3165/2023 “Al fine del sorgere del diritto del mediatore alla provvigione ex art. 1755, co. 1 c.c., è necessario che la conclusione dell’affare sia effetto causato adeguatamente dal suo intervento, senza che il mettere in relazione le parti tra di loro ad opera del mediatore sia sufficiente di per sé a conferire all’intervento di questi il carattere di adeguatezza, così come l’intervento di un secondo mediatore non è sufficiente di per sé a privare ex post l’opera del primo mediatore di tale qualità di adeguatezza” Avv. Cosimo Montinaro Estratto della sentenza La quaestio iuris è la seguente: al fine di considerare che la conclusione dell’affare sia l’effetto dell’intervento del mediatore, è sufficiente o meno che questi

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MODELLO lettera legale per divorzio

MODELLO lettera legale per richiesta di divorzio Oggetto: cognome e nome marito / cognome e nome moglie Il sig. ….. ….., residente in ….. in Via ….., n. …, che sottoscrive la presente per ratifica ed accettazione, mi ha conferito formale mandato al fine di significarLe quanto segue. Con sentenza / decreto di omologa del Tribunale di …. del …/…/….. è stata dichiarata la separazione personale dei coniugi. Poiché, ad oggi, tra Lei ed il mio assistito / mia assistita non vi è stata alcuna ricongiunzione spirituale o materiale e sono ormai decorsi i termini per chiedere la cessazione degli effetti civili del matrimonio / lo scioglimento del matrimonio, La invito a prendere contatti con il mio Studio, anche tramite un procuratore di Sua fiducia, al fine di verificare la

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Avvocato Lecce per ricorsi contro multe sanzioni della strada

Avvocato Lecce per ricorsi contro multe sanzioni della strada Consulenza Legale a Lecce: Proteggi i Tuoi Interessi dalle Multe Stradali e Sanzioni Amministrative Ingiuste Sei alla ricerca di una guida esperta per affrontare multe stradali e sanzioni amministrative immeritate? Non cercare oltre, l’Avv. Cosimo Montinaro è al tuo servizio! Attraverso il nostro studio legale a Lecce, ti offriamo una consulenza legale specializzata nella redazione di ricorsi avverso multe stradali e sanzioni amministrative, aiutandoti a lottare per i tuoi diritti con determinazione. Motivi principali di ricorso: Non lasciare che una multa ingiusta o una sanzione amministrativa minaccino la tua tranquillità e i tuoi diritti. Il nostro studio legale unisce competenza giuridica, dedizione e una profonda conoscenza delle leggi stradali per proteggere i tuoi interessi. Contattaci Ora! Se hai ricevuto una multa

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MODELLO Ricorso congiunto per la regolamentazione dei figli nati fuori dal matrimonio

Il modello di “Ricorso congiunto per la regolamentazione dei figli nati fuori dal matrimonio” che vi proponiamo è uno strumento giuridico completo e aggiornato, redatto da esperti del diritto di famiglia per assicurare la massima tutela degli interessi dei genitori e dei figli minori. Il presente modello offre una soluzione completa e dettagliata per regolamentare tutti gli aspetti relativi ai figli nati fuori dal matrimonio. Il documento copre in modo esaustivo: Inoltre, il modello include clausole specifiche per la richiesta di sostituzione dell’udienza con il deposito di note scritte, ottimizzando tempi e costi processuali. Acquistando questo modello, avrete a disposizione uno strumento professionale, aggiornato e completo per tutelare gli interessi dei vostri clienti e del minore in ogni aspetto della separazione. Un investimento essenziale per ogni avvocato familiarista che mira

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La mancata notifica dell’avviso ex art. 543 c.p.c. comporta l’inefficacia del pignoramento

La mancata notifica dell’avviso ex art. 543 c.p.c. comporta l’inefficacia del pignoramento Nel complesso scenario processuale, la gestione delle formalità può rivelarsi un’ardua sfida per gli operatori del diritto. Una sentenza del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha gettato luce sull’importanza cruciale di un adempimento apparentemente banale: la notifica dell’avviso di avvenuta iscrizione a ruolo nel pignoramento presso terzi. Questo provvedimento giudiziario ha sollevato interrogativi fondamentali sulla natura perentoria di tale obbligo e sulle conseguenze processuali derivanti dalla sua inosservanza. Quali sono le implicazioni pratiche di questa decisione per gli avvocati e i loro clienti? Quali lezioni possiamo trarre da questa sentenza per evitare pericolose trappole procedurali? Scoprilo leggendo questo approfondimento… Indice Esposizione dei Fatti di Causa Nel caso esaminato, una creditrice aveva interposto reclamo avverso l’ordinanza del Giudice

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MODELLO procura alle liti mediazione

MODELLO procura alle liti mediazione PROCURA ALLE LITI Il sottoscritto sig. ….. ……, nato a ….. il …/…/….. e residente in …… in Via ……, n. … (C.F. …..), con il presente atto conferisce mandato all’Avv. ….. ….. del Foro di Lecce (C.F. ….. – Pec ….. – fax …..) con Studio in …. in Via ….., n. …, al fine di essere rappresentato e difeso nel procedimento ex D.Lgs. n. 28/2010 di Mediazione obbligatoria da instaurarsi nei confronti del ig. ….. ……, nato a ….. il …/…/….. e residente in …… in Via ……, n. … (C.F. …..), avente ad oggetto ………… A tal fine, autorizza il suddetto avvocato a depositare la relativa istanza per l’inizio del procedimento, a ricevere le comunicazioni presso il proprio numero di fax ……/…….

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Qual è il limite di pignoramento della pensione?

Qual è il limite di pignoramento della pensione? Introduzione Il pignoramento delle pensioni è un argomento di grande rilevanza, soprattutto quando si tratta di garantire la sussistenza dei pensionati. La normativa vigente, recentemente modificata, ha introdotto nuove disposizioni che delineano chiaramente i limiti di pignoramento. In questo articolo, esamineremo attentamente tali regolamentazioni, offrendo una guida completa e aggiornata su cosa significhi percepirla in termini di importi e procedure. I Nuovi Limiti di Pignoramento La Legge 21 settembre 2022, n. 142, di conversione del D.L. 9 agosto 2022, n. 115 (noto come Aiuti bis), ha apportato significative modifiche al limite di impignorabilità delle pensioni. Secondo il nuovo settimo comma dell’articolo 545 del codice di procedura civile, le somme dovute a titolo di pensione non possono essere pignorate per un importo corrispondente

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TSO: presupposti e consenso informato

TSO: presupposti e consenso informato Cassazione Civile, ordinanza n. 509/2023 La Suprema Corte, con ordinanza n. 509/2023, ha statuito che in tema in TSO (trattamento sanitario obbligatorio) previsto dagli artt. 34 e 35 della Legge 833/78, si può prescindere dal consenso (informato) del paziente. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio per malattia mentale, infatti, prevede che le cure vengano prestate in condizioni di degenza ospedaliera solamente se sono contemporaneamente presenti tre condizioni: a) l’esistenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici; b) la mancata accettazione da parte dell’infermo degli interventi di cui sopra; c) l’esistenza di condizioni e circostanze che non consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra-ospedaliere. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è, pertanto, un evento straordinario – finalizzato alla tutela della salute mentale del paziente che non

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MODELLO istanza di visibilità del fascicolo informatico (opposizione decreto ingiuntivo)

MODELLO istanza di visibilità del fascicolo informatico (opposizione decreto ingiuntivo) TRIBUNALE DI ….. ISTANZA DI VISIBILITÀ DEL FASCICOLO INFORMATICO Procedura monitoria R.G. n. ……/……. Il sottoscritto Avv. ………. (C.F. ….. – Pec ….. – Fax …..), con Studio in ….. in Via ….., n. …., quale procuratore e difensore del sig. ……, nato a ….. il …/…/….. e residente in ….. in Via ……, n. …, C.F. ….., giusta procura in allegato (all. 1) PREMESSO CHE – il sig. …. (C.F. ….) notificava all’istante decreto ingiuntivo telematico del Tribunale di ….. n. …../….. del …/…/….. – R.G. n. …../…… (all. 2). Tutto ciò premesso, l’istante, ut supra, dovendo procedere all’esame degli atti e dei documenti depositati nel fascicolo della fase monitoria CHIEDE che il Sig. Cancelliere Voglia consentire al sottoscritto

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Mobbing del datore di lavoro

Mobbing del datore di lavoro Il Tribunale di Sassari ha emesso una significativa sentenza, il 12 gennaio 2023, sulla questione del mobbing da parte del datore di lavoro. La decisione, numerata 8/2023, delinea chiaramente il concetto di mobbing e fornisce criteri specifici per stabilire la sua configurabilità. Definizione di Mobbing Il mobbing è identificato come una condotta sistematica e prolungata da parte del datore di lavoro nei confronti del dipendente nell’ambiente di lavoro. Questa condotta si manifesta attraverso comportamenti ostili reiterati che possono assumere forme di prevaricazione o persecuzione psicologica. Gli effetti possono tradursi nella mortificazione morale e nell’emarginazione del dipendente, con conseguenze dannose per il suo equilibrio psicofisico e la personalità complessiva. Elementi Necessari per il Mobbing Per configurare il mobbing, sono necessari diversi elementi: Qualificazione Giuridica della Domanda

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Occupazione sine titulo: il danno è in re ipsa?

Occupazione sine titulo: il danno è in re ipsa? Tribunale di Bergamo, decreto 2 novembre 2022 “[…] Il tema pone quindi l’interrogativo se, in subiecta materia, il danno da occupazione sine titulo debba o non considerarsi in re ipsa. Sulla questione la giurisprudenza si è pronunciata ripetutamente senza però assumere un orientamento consolidato univoco. Secondo un primo indirizzo interpretativo il danno del proprietario usurpato è in re ipsa, in quanto si rapporta al semplice fatto della perdita di disponibilità del bene da parte del ” dominus” ed all’impossibilità per costui di conseguire l’utilità normalmente ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. In questo senso, l’occupazione abusiva di un immobile provocherebbe sempre, o perlomeno secondo l’id quod plerumque accidit un danno, la cui quantificazione potrà essere

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La rinuncia all’eredità deve avere forma solenne

La rinuncia all’eredità deve avere forma solenne Cassazione Civile, Sez. II, ordinanza n. 37927/2022 “La rinuncia all’eredità consiste in un atto giuridico unilaterale, mediante il quale il chiamato all’eredità dismette il suo diritto di accettarla. Il compimento dell’atto determina la perdita del diritto all’eredità ed il rinunciante è considerato come se non fosse stato mai chiamato (cosiddetto effetto retroattivo della rinuncia): tanto discende dalla lettera dell’istituto disciplinato dall’art. 519 c.c.. L’effetto prima indicato, tuttavia non discende dalla sola rinuncia, ma dall’avvenuto acquisto dell’eredità da parte degli altri chiamati; fino a quando ciò non si verifichi, il rinunziante può sempre esercitare il diritto di accettazione, come è specificato dall’art. 525 dello stesso codice. In considerazione di queste rilevanti conseguenze l’art. 519, già richiamato, richiede che l’atto di rinuncia sia rivestito da

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Niente mantenimento al figlio maggiorenne che non cerca lavoro

Niente mantenimento al figlio maggiorenne che non cerca lavoro Cassazione Civile, Sez. VI – 1, Ordinanza, 08/02/2023, n. 3769 “La cessazione dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti dev’essere fondata su un accertamento di fatto che abbia riguardo all’età, all’effettivo conseguimento di un livello di competenza professionale e tecnica, all’impegno rivolto verso la ricerca di un’occupazione lavorativa nonché, in particolare, alla complessiva condotta personale tenuta, da parte dell’avente diritto, dal momento del raggiungimento della maggiore età” Avv. Cosimo Montinaro Estratto della sentenza Svolgimento del processo – Motivi della decisione con l’unico motivo d’impugnazione la ricorrente denuncia l’illogicità e la carenza di motivazione del decreto impugnato, per aver ritenuto che il figlio avesse raggiunto l’autosufficienza economica, nonostante la modestia del reddito da lui percepito in virtù dello svolgimento di attività

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Il mutuo fondiario nullo perde la disciplina di privilegio

Mutuo fondiario: conseguenze del superamento del limite di finanziabilità – Sentenza Cassazione 2022 Introduzione Nel panorama giuridico italiano, la questione dei mutui fondiari e dei limiti di finanziabilità ha recentemente assunto un ruolo di primo piano, come evidenziato da una significativa pronuncia della Corte di Cassazione del 2022. Questa sentenza solleva interrogativi cruciali: quali sono le reali conseguenze del superamento del limite di finanziabilità in un mutuo fondiario? La nullità del contratto è davvero l’unica soluzione possibile? O esistono alternative interpretative che potrebbero rivoluzionare l’approccio a questa complessa materia? L’analisi di questo caso offre spunti di riflessione fondamentali per comprendere l’evoluzione del diritto bancario e le sue implicazioni pratiche per istituti di credito e mutuatari. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda in esame trae origine da un’opposizione a precetto proposta

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Assegno divorzile e convivenza more uxorio

Assegno divorzile e convivenza more uxorio Corte d’Appello di Venezia, sentenza n. 1571/2022 Estratto della sentenza […] Le Sezioni Unite hanno affermato il seguente principio: “L’instaurazione da parte dell’ex coniuge di una stabile convivenza di fatto, giudizialmente accertata, incide sul diritto al riconoscimento di un assegno di divorzio o alla sua revisione nonché sulla quantificazione del suo ammontare, in virtù del progetto di vita intrapreso con il terzo e dei reciproci doveri di assistenza morale e materiale che ne derivano, ma non determina, necessariamente, la perdita automatica e di integrale del diritto all’assegno.Qualora sia giudizialmente accertata l’instaurazione di una stabile convivenza di fatto tra un terzo e l’ex coniuge economicamente più debole questi, se privo anche all’attualità di mezzi adeguati o impossibilitato a procurarseli per motivi oggettivi, mantiene il diritto

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Quando è possibile chiedere la revisione dell’assegno divorzile?

Quando è possibile chiedere la revisione dell’assegno divorzile? Cassazione Civile, Sez. VI, ordinanza 08/11/2022, n. 32847 “la revisione dell’assegno divorzile di cui alla L. n. 898 del 1970, art. 9, postula l’accertamento di una sopravvenuta modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi idonea a mutare il pregresso assetto patrimoniale realizzato con il precedente provvedimento attributivo dell’assegno, secondo una valutazione comparativa delle condizioni suddette di entrambe le parti. In particolare, in sede di revisione, il giudice non può procedere ad una nuova ed autonoma valutazione dei presupposti o della entità dell’assegno, sulla base di una diversa ponderazione delle condizioni economiche delle parti già compiuta in sede di sentenza divorzile, ma, nel pieno rispetto delle valutazioni espresse al momento della attribuzione dell’emolumento, deve limitarsi a verificare se, ed in che misura, le

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Quando cessa l’obbligo di mantenimento del figlio?

Quando cessa l’obbligo di mantenimento del figlio? In Italia, l’obbligo di mantenimento dei figli è previsto dall’articolo 147 del codice civile, che impone a ciascun genitore di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. L’obbligo di mantenimento perdura fino al raggiungimento dell’indipendenza economica del figlio, ovvero fino al momento in cui questi è in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze. La cessazione dell’obbligo di mantenimento, quindi, non è automatica al raggiungimento della maggiore età, ma deve essere valutata in concreto, tenendo conto di una serie di fattori, tra cui: decisioni della cassazione In particolare, la Cassazione ha precisato che l’obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne non cessa automaticamente anche se questi non ha conseguito un titolo di studio. Infatti, il figlio maggiorenne può essere

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Quando è possibile invocare la decadenza del beneficio del termine ex art. 1186 c.c.?

Quando è possibile invocare la decadenza del beneficio del termine ex art. 1186 c.c.? Nella complessa realtà finanziaria di oggi, è fondamentale per gli avvocati avere una comprensione approfondita delle norme che regolano la decadenza del beneficio del termine. Quando un cliente entra in una situazione di insolvenza o diminuisce le garanzie fornite, le conseguenze possono essere devastanti – dal pignoramento della proprietà alla perdita dell’intero patrimonio. In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’articolo 1186 del Codice Civile, concentrandoci sulle circostanze in cui il creditore può invocare la decadenza del beneficio del termine. Scopriremo la sottile distinzione tra insolvenza civile e deterioramento delle condizioni patrimoniali del debitore, e come ciò influenza i diritti e gli obblighi di entrambe le parti. Inoltre, analizzeremo le implicazioni pratiche di questa disciplina, fornendo consigli

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Locazione commerciale: sfratto legittimo se la morosità viene pagata dopo la notifica della citazione

Locazione commerciale: sfratto legittimo se la morosità viene pagata dopo la notifica della citazione La gestione dei rapporti contrattuali nelle locazioni commerciali è sempre stata un’area delicata, con implicazioni rilevanti per entrambe le parti in causa: i locatori e i conduttori. Una recente sentenza del Tribunale di L’Aquila ha gettato nuova luce su questa spinosa questione, introducendo un principio destinato a fare giurisprudenza. Secondo il Tribunale, il pagamento dei canoni di locazione arretrati, effettuato dopo la notifica dell’intimazione di sfratto per morosità, non è sufficiente a sanare l’inadempimento del conduttore e impedire la risoluzione del contratto. Questa decisione si allinea a un consolidato orientamento giurisprudenziale, ma ribadisce un principio di non poco conto per gli operatori del settore. Locatori e conduttori di immobili ad uso non abitativo dovranno quindi prestare

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Il decreto ingiuntivo va revocato se il debitore paga dopo la notifica

Il decreto ingiuntivo va revocato se il debitore paga dopo la notifica Quando il debitore esegue il pagamento del debito dopo la notifica del decreto ingiuntivo, come deve comportarsi il giudice? E come devono essere regolate le spese processuali in questa situazione? La Corte di Cassazione ha recentemente fornito indicazioni cruciali su questi aspetti, chiarendo l’approccio da seguire. Esposizione dei fatti di causa La vicenda esaminata dalla Suprema Corte riguardava un caso in cui il debitore aveva provveduto al pagamento del debito a seguito della notifica del decreto ingiuntivo. In tale contesto, il giudice aveva disposto la cessazione della materia del contendere e la revoca del provvedimento monitorio, ma si era posto il problema di come regolare le spese processuali. Normativa di riferimento La sentenza fa riferimento all’articolo 645 del

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Il Giudice non può riqualificare d’ufficio il mutuo fondiario nullo in mutuo ordinario

Il Giudice non può riqualificare d’ufficio il mutuo fondiario nullo in mutuo ordinario Cass. civ., 16 novembre 2022 n. 33719 “Qualora i contraenti abbiano inteso stipulare un mutuo fondiario corrispondente al modello legale, finanziamento a medio o lungo termine concesso da una banca e garantito da ipoteca di primo grado su immobili, essendo la loro volontà comune in questo senso incontestata o, quando contestata, accertata dal giudice di merito, non è consentito al giudice riqualificare d’ufficio il contratto, al fine di neutralizzare gli effetti legali propri del tipo o sottotipo negoziale validamente prescelto dai contraenti per ricondurlo al tipo generale di appartenenza, mutuo ordinario o a tipi contrattuali diversi, anche in presenza di una contestazione della validità sotto il profilo del superamento del limite di finanziabilità, la quale implicitamente postula

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La tardiva registrazione del contratto di locazione sana con effetto retroattivo

La tardiva registrazione del contratto di locazione sana con effetto retroattivo La disciplina sui contratti di locazione è da sempre un tema caldo nel panorama giuridico italiano, con numerose sentenze della Corte di Cassazione che hanno contribuito a definire l’applicazione delle norme in materia. Ma cosa succede quando un contratto di locazione non viene registrato entro i termini di legge? La Cassazione, con una importante sentenza del 2022, ha fornito chiarimenti su questo delicato aspetto. Esposizione dei fatti di causa La sentenza in esame (Cass. civ., Sez. III, Sent., (data ud. 07/06/2022) 07/09/2022, n. 26398) riguarda una controversia tra una proprietaria di un immobile (A.A.) e due conduttori (M.M. e I.F.) in merito al pagamento dei canoni di locazione. La proprietaria aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti dei conduttori

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La Responsabilità degli amministratori verso la società

Responsabilità degli amministratori verso la società Tribunale di Milano, sentenza n. 387/2023 In diritto, ai sensi dell’art. 2476 c.c., gli amministratori rispondono verso la società dei danni derivanti dall’inosservanza dei doveri loro imposti dalla legge e dall’atto costitutivo ovvero per non avere osservato, nell’adempimento di tali doveri, la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze, come previsto dall’art. 2392 c.c. e dall’art. 2476 co 1 c.c. I liquidatori chiamati a compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della società in modo da evitare la dispersione del patrimonio della società e liquidare al meglio per ripartire l’attivo tra i soci dopo il soddisfacimento dei creditori sociali secondo il grado di preferenza di ciascuno (Cass ord. 521/2020) devono adempiere ai loro doveri con la professionalità e la diligenza

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Famiglia e minori: ultime sentenze 2022

Famiglia e minori: ultime sentenze 2022 mancata esibizione delle dichiarazioni reddituali Cass. civ., 1 novembre 2022 n. 33381La mancata esibizione delle dichiarazioni reddituali da parte del coniuge richiedente l’assegno non si traduce nella presunzione dell’insussistenza delle condizioni per ottenere l’assegno né tantomeno nella presunzione della percezione di un reddito equivalente a quello del coniuge debitore. Difatti, il giudice ha il dovere di motivare, anche sulla base di elementi presuntivi, sull’esistenza della disparità di redditi, di patrimoni e dell’effettivo tenore di vita, elencando una serie di fatti che nella loro valutazione complessiva consentivano di accertare il requisito della disparità di situazione economica e dell’assenza di mezzi adeguati dell’ex moglie e della sua impossibilità a procurarseli. Restituzione dell’assegno di separazione – divorzio Cass. civ., 8 novembre 2022 n. 32114L’assegno (di separazione o

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MODELLO modulo offerta asta giudiziaria senza incanto

MODELLO modulo offerta asta giudiziaria senza incanto TRIBUNALE DI ______________________ UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI Al Sig. Giudice Delegato Dott. ________________________ Esecuzione Immobiliare R.G.E. n. / Il sottoscritto _________________________, nato a _________________________ (____) e residente / sede legale in ________________________ in Via________________, n. ___ C.F./P.IVA ___________________________, telefono _____________________________ che ai sensi della legge 127/97 dichiara di essere ________________________________ (nubile / celibe / con. in regime di unione/separazione di beni / vedovo / già coniugato) CHIEDE di partecipare alla vendita SENZA INCANTO che avrà luogo in ___________________ alle ore __________ per il lotto ___________________________________________________ DICHIARA di aver preso visione degli atti relativi alla vendita, di essere a conoscenza che l’immobile viene venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova e che l’offerta di acquisto è irrevocabile per legge per

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MODELLO atto di precetto su cambiale

💼 Il nostro modello di Atto di Precetto è la soluzione specifica che stavi cercando! Questo documento, pensato appositamente per i crediti derivanti da cambiali protestate, ti offre: 🔹 Una struttura completa che include tutti i dettagli della cambiale e del protesto 🔹 La precisa quantificazione del credito, compresi interessi di mora e spese 🔹 L’intimazione formale al debitore, con i termini di legge per il pagamento Caratteristiche chiave: ✅ Riferimenti puntuali alla normativa vigente (es. D.Lgs. n. 231/2002) ✅ Spazio per inserire i dati specifici del tuo caso (importi, date, parti coinvolte) ✅ Includere l’avvertimento sul sovraindebitamento, come richiesto dalla legge recente Non lasciare che la tua cambiale protestata rimanga un pezzo di carta senza valore. Con il nostro Atto di Precetto, hai lo strumento giusto per avviare un’efficace

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L’assegno di mantenimento non è compensabile

L’assegno di mantenimento non è compensabile Tribunale di Parma, Sentenza n. 713/2022 pubblicata il 31/05/2022: “Il carattere sostanzialmente alimentare dell’assegno di mantenimento a beneficio dei figli, in regime di separazione, comporta la non operatività della compensazione del suo importo con altri crediti. (Nella specie, la S.C., confermando l’ordinanza di merito, ha ritenuto l’inadempimento del coniuge onerato, che aveva operato una illegittima compensazione tra quanto dovuto a titolo di assegno in favore dei figli e il proprio credito per rate di mutuo)” (cfr. Cass. 23569/2016). IN FATTO Con atto di citazione, l’attrice promuoveva opposizione avverso l’atto di precetto notificatole dall’ex marito chiedendo, tra l’altro, accertarsi l’insussistenza in capo al precettante del diritto di procedere ad esecuzione forzata, nonché, in via subordinata, ridurre il quantum debeatur eccependo in compensazione le somme a

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Differenza tra negozio simulato e negozio soggetto ad azione revocatoria

Differenza tra negozio simulato e negozio soggetto ad azione revocatoria Tribunale di Lecce, sentenza n. 2782/2022 pubblicata il 10/10/2022 IN FATTO Nel caso sottoposto all’attenzione del Tribunale di Lecce e deciso con la sentenza sopra citata, una società Cooperativa conveniva in giudizio un proprio debitore per ivi sentire dichiarare la simulazione assoluta dell’atto di risoluzione convenzionale per mutuo consenso a titolo gratuito, e in subordine, revocarsi il medesimo ex art. 2901 ss. c.c., con il quale si era disposto il trasferimento della piena proprietà, in favore dei genitori, di un bene immobile adibito a casa per abitazione. Tanto perché, dopo la notifica dell’atto di precetto, non avendo il debitore provveduto al pagamento delle cambiali scadute, la società creditrice si era attivata per promuovere l’espropriazione immobiliare, venendo così a conoscenza che

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Formula esecutiva: addio a partire dal 28 febbraio 2023

Formula esecutiva: addio a partire dal 28 febbraio 2023 Con l’entrate in vigore del decreto di attuazione della Riforma Cartabia n. 149/2022, non sarà più necessaria l’apposizione della formula esecutiva sugli atti prima di intraprendere eventuali recuperi forzosi del credito. La riforma Cartabia, infatti, ha abrogato l’art. 476 c.p.c. e modificato l’art. 475 c.p.c. prevedendo l’abolizione della formula esecutiva, sicché, per agire esecutivamente dal 28.02.2023, sarà necessaria solo l’attestazione di conformità della copia del titolo originale. Nel dettaglio, l’art. 475 c.p.c. è stato sostituito dal seguente: “Forma del titolo esecutivo giudiziale e del titolo ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale. Le sentenze, i provvedimenti e gli altri atti dell’autorità giudiziaria, nonché gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per l’esecuzione forzata, ai sensi dell’articolo

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Definizione di mobbing (Cassazione, ordinanza 06 maggio 2019, n. 11777)

Definizione di mobbing (Cassazione, ordinanza 06 maggio 2019, n. 11777) Cosa deve intendersi per mobbing sul posto di lavoro? […] per “mobbing” si intende comunemente una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta nel tempo, tenuta nei confronti del lavoratore nell’ambiente di lavoro, che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità. Ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro sono, pertanto, rilevanti: Conformi Cass. lav. n. 898 del 17/01/2014. In senso analogo, Cass. lav. n. 17698 del 06/08/2014. V. altresì Cass. lav. n. 18836 del 07/08/2013:

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Quando il rapporto di lavoro può dirsi subordinato?

Quando il rapporto di lavoro può dirsi subordinato? Tribunale di Napoli – Sezione Lavoro, sentenza n. 5071/2022, pubblicata il 18/10/2022 Estratto della sentenza: […] Tenuto conto delle richieste contenute nel ricorso occorre verificare, in primo luogo, se tra le parti è, comunque, intercorso un rapporto di lavoro subordinato di fatto – e per far ciò occorre, pertanto, soffermarsi sul concetto di subordinazione – e se il ricorrente sia stato sufficientemente retribuito nel corso del rapporto. La questione investe, infatti, la nota problematica circa gli elementi caratterizzanti un rapporto di lavoro subordinato; appare, pertanto, opportuno richiamare alcuni ormai consolidati orientamenti giurisprudenziali rilevanti ai fini della soluzione della controversia sottoposta all’attenzione del giudicante. Secondo l’art. 2094 del c.c. “è prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando

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Requisiti per ottenere l’assegno divorzile (Trib. Napoli, n. 9677/2022)

Requisiti per ottenere l’assegno divorzile (Tribunale Napoli, sentenza n. 9677/2022, pubbl. il 02/11/2022) “… la Suprema Corte, con la sentenza a Sezioni Unite n. 18287 dell’ 11/07/2018, recependo tali esigenze e, dirimendo il contrasto interpretativo conseguente alla sentenza n. 11504 del 2017, ha abbandonato la rigida distinzione tra criteri attributivi e determinativi dell’assegno di divorzio, ed alla luce di un’interpretazione dell’art. 5 comma 6 L 898/1970 più coerente con il quadro costituzionale di riferimento costituito dagli artt. 2, 3 e 29 Cost, ha riconosciuto all’assegno di divorzio una funzione assistenziale ed in pari misura compensativa e perequativa e, per il suo riconoscimento, ha reso necessario l’accertamento dell’inadeguatezza dei mezzi o comunque dell’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, attraverso l’applicazione dei criteri di cui alla prima parte della norma sopra citata,

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MODELLO atto di sfratto morosità con decreto ingiuntivo

Presentiamo il nostro “Modello di Atto di Intimazione di Sfratto per Morosità con Contestuale Citazione per la Convalida e Richiesta di Decreto Ingiuntivo“, uno strumento professionale essenziale per la vostra pratica legale. Caratteristiche principali: Questo modello è stato elaborato per offrire: Il documento è stato redatto con attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, garantendo una base solida per l’avvio dell’azione di sfratto e il recupero dei crediti. Disponibile in formato editabile, questo modello vi permetterà di ottimizzare i tempi di preparazione degli atti, mantenendo elevati standard di qualità professionale. TRIBUNALE CIVILE DI …..  ATTO DI INTIMAZIONE DI SFRATTO PER MOROSITÀ E CONTESTUALE CITAZIONE PER LA CONVALIDA CON RICHIESTA DI DECRETO INGIUNTIVO Per: sig. _________ nato a _________ (___) il giorno ___/___/_____ e residente in _________ alla Via _________ , n

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MODELLO atto di pignoramento presso terzi

🏛️ Modello di Atto di Pignoramento presso Terzi: Strumento Legale Essenziale Questo modello, redatto da un avvocato specializzato in diritto processuale civile, offre: Vantaggi: ✅ Expertise legale specializzata ✅ Personalizzabile (formato Word) ✅ Riduce rischi di errori procedurali Investite nella precisione legale! 🎯 Acquistate ora per scaricare il file e avviare procedure di pignoramento efficaci. 🔑📥 TRIBUNALE DI ….. ATTO DI PIGNORAMENTO PRESSO TERZI Per: sig. / sig.ra ….., nato a ….. (…) il …/…/….. e residente in ….. (…) alla Via ….., n. …,  C.F. ….., elettivamente domiciliato in ….. (…) alla Via ….., n. … presso lo Studio dell’Avv. ….. (C.F. ….. – Pec ….. – fax …..) che lo rappresenta e difende in virtù di procura alle liti rilasciata in calce all’atto di precetto del …/…/….. PREMESSO

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Il giudice civile può avvalersi della consulenza tecnica disposta dal P.M.

Il giudice civile può avvalersi della consulenza tecnica disposta dal P.M. Tribunale di Lecce, sentenza n. n. 2642/2022 pubbl. il 23/09/2022 […] secondo la giurisprudenza di legittimità, il giudice di merito, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, oltre che utilizzare prove raccolte in diverso giudizio fra le stesse o altre parti, può anche avvalersi delle risultanze derivanti da atti di indagini preliminari svolte in sede penale, le quali debbono, tuttavia, considerarsi quali semplici indizi idonei a fornire utili e concorrenti elementi di giudizio, la cui concreta efficacia sintomatica dei singoli fatti noti deve essere valutata – in conformità con la regola dettata in tema di prova per presunzioni – non solo analiticamente, ma anche nella loro convergenza globale, accertandone la pregnanza conclusiva in base ad un apprezzamento che, se

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Con il contratto rent to buy il conduttore ha solo la detenzione

Con il contratto rent to buy il conduttore ha solo la detenzione Tribunale di Lecce, sentenza n. 2585/2022 pubbl. il 20/09/2022 […] contratto di concessione di godimento con diritto di acquisto ai sensi dell’art. 23, d.l. n. 133/2014, anche noto come contratto “rent to buy”. Sul punto, giova ricordare che “il rent to buy è una nuova forma contrattuale introdotta nell’ordinamento italiano con il D.L. 133/2014, convertito in Legge 164/2014, con cui il proprietario consegna fin da subito l’immobile al conduttore nonché futuro acquirente, il quale paga il canone; dopo un periodo di tempo fissato nello stesso contratto il conduttore può decidere se acquistare il bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni già pagati.” (Tribunale di Lecce, ord. del 30.06.2021). In altre parole, si tratta di un rapporto di

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Discrimen tra amministrazione di sostegno ed interdizione (Tribunale di Lecce, sentenza n. 2714/2022)

Discrimen tra amministrazione di sostegno ed interdizione (Tribunale di Lecce, sentenza n. 2714/2022) Tribunale di Lecce, sentenza n. 2714/2022 del 30.09.2022 […] In proposito occorre rilevare che il Giudice di legittimità, muovendo dalla premessa che la finalità perseguita dal legislatore con l’introduzione nel nostro ordinamento della misura di protezione dell’amministrazione di sostegno è quella, espressamente indicata nell’art. 1 della L. n. 6/2004, di tutelare con la minore limitazione possibile della capacità di agire le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente, ha più volte posto in evidenza come il discrimen tra amministrazione di sostegno ed interdizione non debba essere individuato alla luce di un criterio quantitativo, ovverosia correlato al grado di incapacità manifestato dal soggetto,

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Reato di calunnia e risarcimento civile (Tribunale di Lecce, sentenza n. 2722/2022)

Reato di calunnia e risarcimento civile (Tribunale di Lecce, sentenza n. 2722/2022) Il reato di calunnia è un reato che consiste nell’infierire sulla reputazione di un’altra persona, accusandola falsamente di un reato. La persona che subisce una denuncia calunniosa può richiedere il risarcimento del danno in sede civile. calunnia – art. 368 c.p. Chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all’Autorita’ giudiziaria o ad un’altra Autorita’ che a quella abbia obbligo di riferirne o alla Corte penale internazionale, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, e’ punito con la reclusione da due a sei anni. La pena e’ aumentata se s’incolpa taluno di un reato pel quale la legge

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Niente mantenimento al figlio maggiorenne che non frequenta con profitto l’Università

Niente mantenimento al figlio maggiorenne che non frequenta con profitto l’Università Il figlio maggiorenne ha diritto al mantenimento solo se si impegna a studiare o a lavorare. Se non fa né l’una né l’altra cosa, il genitore può chiedere la revoca dell’assegno. Introduzione: Il diritto al mantenimento dei figli maggiorenni è un diritto fondamentale, ma non è illimitato. I figli maggiorenni hanno il dovere di collaborare all’adempimento dei propri bisogni, impegnandosi a studiare o a lavorare. Se non fanno né l’una né l’altra cosa, il genitore può chiedere la revoca dell’assegno di mantenimento. la decisione La Corte d’Appello di Bari, con sentenza n. 1391/2022, ha ribadito questo principio, condannando un genitore a revocare l’assegno di mantenimento al figlio maggiorenne che non studia e non lavora. Nel caso in esame, il

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Nuove tariffe forensi D.M. 147/2022, in vigore dal 23 ottobre 2022

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’8.10.2022 n. 236 del decreto ministeriale 13 agosto 2022 n.147 si è conclusa la procedura del rinnovo della disciplina parametrica relativa alla professione forense. Il nuovo D.M. n. 147/2022 entrerà in vigore il 23.10.2022, pertanto avrà applicazione alle prestazioni professionali esaurite successivamente al 23 ottobre 2022. 1. GIUDICE DI PACE Valoreda € 0,01 a € 1.100,00da € 1.100,01 a € 5.200,00da € 5.200,01 a € 26.000,001. Fase di studio della controversia68,00236,00425,002. Fase introduttiva del giudizio68,00252,00352,003. Fase istruttoria e/o di trattazione68,00352,00567,004. Fase decisionale142,00425,00746,00 2. GIUDIZI ORDINARI E SOMMARI DI COGNIZIONE INNANZI AL TRIBUNALE Valoreda € 0,01 a € 1.100,00da € 1.100,01 a € 5.200,00da € 5.200,01 a € 26.000,00da € 26.000,01 a € 52.000,00da € 52.000,01 a € 260.000,00da € 260.000,01 a € 520.000,001. Fase

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Come calcolare il risarcimento danni da sinistro stradale mortale

Come calcolare il risarcimento danni da sinistro stradale mortale Introduzione Nell’affrontare la delicata questione del risarcimento danni derivante da un sinistro stradale mortale, è fondamentale comprendere le recenti indicazioni giuridiche emanate dal Tribunale di Lecce (sentenza n. 2642/2022). La giurisprudenza offre linee guida preziose per quantificare il danno non patrimoniale in situazioni così tragiche, come illustrato nei seguenti paragrafi. Normativa e Principi Giurisprudenziali (Tribunale di Lecce, Sentenza n. 2642/2022) La giurisprudenza più recente stabilisce che l’uccisione di una persona presume una sofferenza morale per i parenti (art. 2727 c.c.). Nel caso di azione risarcitoria “iure proprio” proposta dai congiunti, è loro onere provare l’effettività e la consistenza del legame parentale. La convivenza non è il solo elemento qualificante, ma può costituire prova della profondità del rapporto (Cass. n. 3767/2018). La

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Opposizione fermo amministrativo: giurisdizione Giudice ordinario o tributario?

Opposizione fermo amministrativo: giurisdizione Giudice ordinario o tributario? La sentenza del Tribunale di Lecce, n. 2778/2022, ha affrontato il tema della giurisdizione in materia di opposizione al preavviso di fermo amministrativo. In particolare, il Tribunale ha dovuto stabilire se la competenza a conoscere di tale controversia spettasse al giudice ordinario o al giudice tributario. Opposizione fermo amministrativo: giurisdizione Giudice ordinario o tributario? La questione è stata risolta sulla base della natura del credito per il quale il fermo amministrativo è stato disposto. Infatti, la giurisprudenza di legittimità ha stabilito che, ai fini del riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice tributario, si deve tener conto non dello strumento utilizzato per procedere alla riscossione, bensì della natura del credito fatto valere dal Concessionario per la riscossione. In tal senso, l’impugnazione

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MODELLO intimazione sfratto per morosità

TRIBUNALE CIVILE DI … INTIMAZIONE DI SFRATTO PER MOROSITÀ E CONTESTUALE CITAZIONE PER LA CONVALIDA CON RICHIESTA DI DECRETO INGIUNTIVO Per: sig. _________ nato a _________ (___) il giorno ___/___/_____ e residente in _________ alla Via _________ , n ___, C.F. _________, elettivamente domiciliato in _________ alla Via _________, n.___, presso lo studio dell’Avv. _________  (C.F. _____) che lo rappresenta e difende in virtù di procura alle liti rilasciata su foglio cartaceo separato, da intendersi, ai sensi dell’art. 83, III^ comma, c.p.c., apposta in calce al presente atto; con dichiarazione di voler ricevere avvisi, comunicazioni e notificazioni al seguente indirizzo pec ___________ presso il quale si elegge domicilio digitale ovvero al seguente n. di fax ___________ – attore/intimante – Contro ….. ….. (C.F. …..) residente in … (…) alla Via

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Mancanza di procura alle liti e sanatoria ex tunc

Mancanza di procura alle liti e sanatoria ex tunc Introduzione La procura alle liti è un atto con il quale una persona (il mandante) conferisce ad un’altra (il procuratore) il potere di rappresentarla in giudizio. La procura deve essere conferita in forma scritta, a pena di nullità, e deve essere depositata in cancelleria entro la prima udienza. In caso di mancanza di procura alle liti, la costituzione in giudizio è nulla. Tuttavia, la legge prevede un rimedio alla nullità, che consiste nella sanatoria. La sanatoria ex tunc La sanatoria ex tunc è un rimedio che consente di sanare un vizio processuale, con effetti retroattivi. In particolare, la sanatoria ex tunc della procura alle liti consente di sanare la nullità della costituzione in giudizio, con effetti retroattivi alla data della prima

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Casa coniugale: l’assegnatario deve sostenere le spese dell’immobile?

Casa coniugale: l’assegnatario deve sostenere le spese dell’immobile? La Corte d’Appello di Milano, con sentenza del 22 giugno 2022, sulla scorta dell’ormai univoco orientamento della Suprema Corte, ha ribadito che l’assegnazione della casa coniugale esonera l’assegnatario esclusivamente dal pagamento del canone cui altrimenti sarebbe tenuto nei confronti del proprietario esclusivo o, in parte qua, del comproprietario dell’immobile assegnato, sicché la gratuità dell’assegnazione dell’abitazione ad uno dei coniugi si riferisce solo all’uso dell’abitazione medesima, ma non si estende alle spese correlate a detto uso, ivi comprese la TARSU e quelle che riguardano l’utilizzazione e la manutenzione delle cose comuni poste a servizio anche dell’abitazione familiare, le quali sono, di regola ed in mancanza di un provvedimento espresso del giudice della separazione o del divorzio, a carico del coniuge assegnatario. “L’assegnazione della

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Inammissibile il reclamo avverso il provvedimento di concessione provvisoria esecuzione

Inammissibile il reclamo avverso il provvedimento di concessione provvisoria esecuzione Introduzione Il presente articolo si occupa della questione relativa alla possibilità di impugnare, con il mezzo del reclamo cautelare, l’ordinanza con la quale viene concessa, ai sensi dell’art. 648 c.p.c., la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto. Disposizione di legge L’art. 648 c.p.c., al primo comma, dispone che: “Il giudice dell’opposizione, se ritiene che l’opposizione non sia di pronta soluzione, ovvero richieda una lunga indagine in quanto basata su prove che devono essere acquisite nel corso del processo, può disporre che la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto sia concessa soltanto per una parte delle somme o beni ingiunti, ovvero per una somma determinata.” Giurisprudenza La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha statuito che l’ordinanza con la quale viene concessa

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La notifica del precetto interrompe la prescrizione del diritto senza effetti permanenti

La notifica del precetto interrompe la prescrizione del diritto senza effetti permanenti Quando il tempo ha il sopravvento: come la prescrizione può impattare sul tuo credito Chiunque operi nel mondo degli affari sa bene quanto sia importante vigilare sulla tempestiva riscossione dei propri crediti. Ma cosa succede quando il debitore tenta di sfuggire al suo dovere attraverso la prescrizione? In questa intricata partita, conoscere le regole del gioco può fare tutta la differenza. La recente sentenza n. 2424/2022 del Tribunale di Lecce ci offre uno spaccato illuminante su come la notifica di un precetto possa interrompere la prescrizione, senza tuttavia avere effetti permanenti. Comprendere a fondo questa dinamica giuridica potrebbe rivelarsi cruciale per chiunque si trovi a fronteggiare un simile scenario. Analizziamo quindi nel dettaglio i punti salienti di questa

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Randagismo: l’Ente risponde dei danni ex art. 2043 c.c.

Randagismo: l’Ente risponde dei danni ex art. 2043 c.c.2 La Corte d’Appello di Lecce, con sentenza n. 873/2022 del 02.08.2022, ha confermato la responsabilità dell’Ente per i danni causati da un animale randagio, applicando le regole generali di cui all’art. 2043 c.c. La vicenda Un automobilista ha subito un incidente a causa dell’attraversamento improvviso di un cane randagio. Il danneggiato ha quindi citato in giudizio l’Ente territoriale competente per territorio, chiedendone il risarcimento dei danni subiti. La sentenza La Corte d’Appello, accogliendo l’appello del danneggiato, ha confermato la responsabilità dell’Ente. La Corte ha ritenuto che, in materia di responsabilità per danni causati da animali randagi, debbano trovare applicazione le regole generali di cui all’art. 2043 c.c., e non di cui all’art. 2052 c.c., non potendosi ravvisare un rapporto di proprietà

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Eredità ed usucapione del libretto al portatore

Eredità ed usucapione del libretto al portatore In tema di successione ereditaria, il possesso esclusivo di un libretto al portatore, in capo ad un coerede, utile per l’usucapione, implica un atto positivo del possessore tale da evidenziare un’inequivoca volontà di possedere “uti dominus” e non più “uti condominus“, risultando a tal fine insufficiente l’astensione degli altri partecipanti dall’uso della cosa comune e irrilevante la legittimazione del possessore ex art. 2003 c.c. a ricevere il pagamento delle somme ivi depositate dalla banca, con effetto liberatorio per quest’ultima, siccome non indicativa dell’unicità del titolare del diritto. La sentenza della Corte di Cassazione n. 1297/2022 si pronuncia su un caso di usucapione di un libretto al portatore, rinvenuto nell’eredità di un defunto. Il coerede che aveva il possesso esclusivo del libretto dal 1975,

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Cessione crediti: la pubblicazione in Gazzetta deve indicare dettagliatamente quelli inclusi

Cessione crediti: la pubblicazione in Gazzetta deve indicare dettagliatamente quelli inclusi La recente sentenza dell’11.07.2022 Tribunale di Milano ha confermato che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di cessione di crediti in blocco non è sufficiente a dimostrare la titolarità del credito da parte del cessionario. In particolare, il Tribunale ha ribadito che l’avviso di pubblicazione deve contenere informazioni sufficientemente dettagliate per consentire di individuare senza incertezze i crediti che sono stati oggetto di cessione. Nel caso di specie, le società intervenute avevano prodotto all’udienza un avviso di pubblicazione in Gazzetta che indicava genericamente l’oggetto della cessione, ossia “crediti derivanti da contratti di finanziamento, carte di credito, prestiti personali e garanzie“. Il Tribunale ha ritenuto che tali informazioni non fossero sufficienti a dimostrare l’inclusione del credito oggetto di causa nell’operazione

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Diritto alle ferie e indennità sostitutiva (Cassazione Lavoro, sentenza n. 21780/2022)

Diritto alle ferie e indennità sostitutiva (Cassazione Lavoro, sentenza n. 21780/2022) Il diritto alle ferie annuali retribuite rappresenta uno dei pilastri fondamentali del diritto del lavoro, sancito a livello europeo e nazionale. Tuttavia, non sempre il lavoratore riesce a godere pienamente di questo diritto. Cosa succede quando il datore di lavoro non consente al dipendente di fruire delle ferie? E qual è il ruolo del giudice nel riconoscere il diritto all’indennità sostitutiva? La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 21780/2022 analizzata in questo articolo offre interessanti spunti di riflessione su questa delicata tematica, ridefinendo gli oneri probatori tra le parti e allineando il diritto interno ai principi sanciti dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La pronuncia rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento del diritto alle ferie come principio

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I contratti della PA devono essere stipulati, a pena di nullità, in forma scritta

I contratti della PA devono essere stipulati, a pena di nullità, in forma scritta (Tribunale Lecce, sentenza n. 2204/2022) Con atto di citazione, ritualmente notificato, il COMUNE DI CAVALLINO proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo con il quale gli era stato ingiunto di pagare, in favore del ricorrente, l’importo di Euro € 34.000,00 oltre interessi come da domanda, nonchè spese di procedura monitoria, a titolo di compenso dovuto per la realizzazione, quale consulente/collaboratore, di un progetto di fattibilità tecnico-economico per l’esecuzione dei lavori di ammodernamento e completamento della piattaforma RSU, a servizio dei Comuni componenti l’ex ATO LE/1, ricadente nel territorio del Comune di Cavallino in località masseria Guarini, nonché per la successiva gestione ventennale della stessa. In particolare, l’opponente, tra l’altro, eccepiva la nullità del decreto ingiuntivo la nullità

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Differenze tra rinuncia agli atti del giudizio e rinuncia all’azione

In una recente sentenza del 2022, il Tribunale di Pavia si è trovato di fronte a un caso che solleva un’intrigante questione in materia processuale: qual è la differenza tra la rinuncia agli atti e la rinuncia all’azione? La decisione del giudice getta luce su questo cruciale aspetto, chiarendo le diverse implicazioni delle due tipologie di rinuncia. Ma cosa accade quando l’attore decide di rinunciare sia agli atti che all’azione? E quali sono le conseguenze in termini di spese processuali? La sentenza in esame offre spunti di riflessione su questi interrogativi, aprendo la strada a un’analisi approfondita della normativa e dei precedenti giurisprudenziali in materia. Dietro ogni rinuncia si celano complesse strategie processuali e la necessità di bilanciare gli interessi delle parti coinvolte. Questa pronuncia si candida a diventare un

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Come accertare la lesione della quota di legittima

Come accertare la lesione della quota di legittima Introduzione In tema di successione necessaria, il legittimario ha diritto a ricevere una quota dell’eredità, detta quota di legittima o di riserva. Questa quota è stabilita dalla legge e varia a seconda del grado di parentela tra il legittimario e il de cuius. Quando il de cuius, con le sue disposizioni testamentarie o con le donazioni fatte in vita, riduce la quota di legittima di uno o più legittimari, si verifica una lesione della legittima. In questo caso, il legittimario leso può esercitare l’azione di riduzione, al fine di far dichiarare inefficaci le disposizioni testamentarie o le donazioni lesive e di reintegrare la propria quota di legittima. La procedura per accertare la lesione della legittima L’accertamento della lesione della legittima è un

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Morte da emotrasfusione: qual è il termine di prescrizione? Tribunale di Lecce 2022

Morte da emotrasfusione e termine di prescrizione La morte per emorragia da trasfusione è una tragedia che ha colpito migliaia di famiglie in tutto il mondo. Quando un essere caro viene strappato alla vita a causa di una semplice procedura medica, che dovrebbe invece essere un mezzo per salvare vite, la sofferenza e lo sconforto sono inimmaginabili. Tuttavia, in questa oscurità, emerge una luce di speranza, una luce che illumina la possibilità di ottenere giustizia e risarcimento per i danni subiti. Il caso riportato nella sentenza del Tribunale di Lecce è emblematico di questa realtà. Una donna di 66 anni, deceduta nel 2009 a causa di un’epatite C contratta durante una trasfusione ematica nel 1974, ha lasciato dietro di sé un vuoto incolmabile per i suoi cari. Eppure, nonostante il

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Licenziamento ritorsivo ed onere della prova

Licenziamento ritorsivo ed onere della prova Tribunale Lavoro Roma, sentenza n. 6391/2022 “Si osserva, infatti, che con riferimento all’onere della prova del carattere ritorsivo del licenziamento, costituisce orientamento consolidato quello secondo cui per accordare la tutela che l’ordinamento riconosce a fronte di tale violazione, occorre che l’intento ritorsivo datoriale abbia avuto efficacia determinativa esclusiva della volontà di recedere dal rapporto di lavoro. In particolare, la giurisprudenza di legittimità ha affermato che “l’onere della prova del carattere ritorsivo nel provvedimento adottato dal datore di lavoro grava sul lavoratore e può essere assolto con la dimostrazione di elementi specifici tali da far ritenere con sufficiente certezza l’intento di rappresaglia, dovendo tale intento aver avuto efficacia determinativa esclusiva della volontà del datore di lavoro” (cfr. Cass., n. 10047 del 2004, n. 18283 del

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Come si quantifica il mantenimento dei figli nel giudizio di divorzio?

Come si quantifica il mantenimento dei figli nel giudizio di divorzio? Tribunale di Pisa, ordinanza del 06/07/2022: “Nel giudizio di divorzio, al fine di quantificare l’ammontare del contributo dovuto dal genitore per il mantenimento dei figli minori, deve osservarsi il principio di proporzionalità, che richiede una valutazione comparata dei redditi di entrambi i genitori, oltre alla considerazione delle esigenze attuali del figlio e del tenore di vita da lui goduto (Cass., 16.09.2020, n. 19299). In particolare, l’affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori – previsto dall’art. 6 della legge sul divorzio (1 dicembre 1970, n. 898, come sostituito dall’art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74) analogicamente applicabile anche alla separazione personale dei coniugi – è istituto che, in quanto fondato sull’esclusivo interesse del minore, non fa venir

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Indennizzo danni causati da somministrazione di vaccino

Nel caso sottoposto al vaglio del Tribunale di Lecce, gli attori, in qualità di genitori esercenti la responsabilità genitoriale sulla figlia minore, conveniva in giudizio il Ministero della Salute (ex Ministero della Sanità), nonché ASl Lecce per sentirli condannare in solido tra loro al risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non patrimoniali, riportati dalla figlia a seguito della somministrazione del vaccino MPR (morbillo–parotite-rosolia), la cui prima somministrazione era avvenuta in data 18 marzo 2011, mentre il richiamo in data 17 ottobre 2012. Deducevano a sostegno della domanda che, a seguito della somministrazione della seconda dose di richiamo, la figlia minore aveva accusato rinofaringite nonché la comparsa di petecchie sul torace e sull’addome, sicché era stata condotta presso il P.O. di Lecce, ove le era stata diagnosticata una “Piastrinopenia di

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Cosa fare se il debitore vende tutti i suoi beni?

Come può tutelarsi il creditore se il debitore vende tutti i suoi beni, rendendosi impossidente? Naturalmente, nessuno può impedire al debitore di compiere atti che modifichino la consistenza del suo patrimonio (come, ad esempio, vendere un’automobile o un’abitazione), soprattutto se tali atti rientrano nella sua normale attività (v. Cass. 31 ottobre 2014, n. 23158). Tuttavia, in questi casi, a tutela del creditore interviene il codice civile attraverso il rimedio della c.d. azione revocatoria ex art. 2901 c.c. (detta anche “pauliana”, dal diritto romano). Cos’è l’azione revocatoria? Nello specifico, l’azione revocatoria è un mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale finalizzato a far dichiarare l’inefficacia degli atti di disposizione patrimoniale con cui il debitore ha arrecato pregiudizio alle ragioni dei creditori. In altri termini, se il debitore aliena l’unico immobile di cui

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Estinzione società: chi risponde dei debiti sociali?

Corte d’Appello di Lecce, sentenza n. 747/2022, pubblicata il 28/06/2022 In caso di estinzione della società, qual è la sorte dei debiti sociali? La Corte di Appello di Lecce, con la sentenza in oggetto, ha chiarito che, in caso di estinzione della società, i debiti sociali passano in capo ai soci illimitatamente responsabili per intero, mentre per i soci limitatamente responsabili (come quelli di una s.r.l. o di un accomandante nella s.a.s.), il passaggio avviene solo nel caso in cui questi abbiano ricevuto delle somme in sede di liquidazione e fino alla misura massima di quanto così conseguito. Estratto: In tema di estinzione di società e di successione nei rapporti, di debito e di credito, esistenti in capo alle stesse, va in primis esaminata la decisione delle Sezioni Unite della

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L’interdizione è residuale rispetto all’amministrazione di sostegno (Tribunale Lecce, sentenza n. 1831/2022)

L’interdizione è residuale rispetto all’amministrazione di sostegno Tribunale di Lecce, sentenza n. 1831/2022: MOTIVI DELLA DECISIONE Com’è noto, il Tribunale può desumere anche soltanto dall’esame del soggetto interdicendo gli elementi di convincimento sufficienti ai fini della relativa pronuncia costituendo tale esame il mezzo più importante di indagine in tema di interdizione. […] Nessun dubbio dunque in ordine alla serietà e gravità delle patologie da cui è affetta la convenuta, tali da conclamarne manifestamente la di lei totale incapacità di intendere e di volere. Si deve dunque verificare se nel caso concreto tanto è sufficiente a giustificare l’invocata pronunzia d’interdizione, atteso il carattere esclusivamente residuale che, per orientamento giurisprudenziale pressoché consolidato, va attribuito a detto istituto. Del resto, dopo l’introduzione dell’amministrazione di sostegno, anche il giudice delle leggi (v. sentenza 9.12.2005

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Opposizione a decreto ingiuntivo ed invalidità della delibera condominiale

La gestione del condominio è sempre stata un ambito complesso e delicato, in cui le dinamiche tra condomini e l’amministrazione rappresentano spesso terreno fertile per conflitti e controversie. Uno dei punti più critici riguarda la riscossione dei contributi condominiali, con la conseguente emissione di decreti ingiuntivi da parte del condominio nei confronti dei condomini morosi. Ma in questo ambito, qual è il ruolo del giudice dell’opposizione a tali decreti ingiuntivi? Può egli sindacare la validità della delibera assembleare che ha dato origine al credito del condominio? La Corte di Cassazione ha recentemente fornito importanti indicazioni, aprendo possibilità prima ritenute precluse. Quali sono le nuove prospettive per i condomini e per i professionisti che li assistono in questo delicato ambito? Scopriamolo insieme in questo articolo approfondito. Indice Esposizione dei fatti di

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Risarcimento danni cagionati da animali randagi (Tribunale Lecce, sentenza n. 1627/2022)

Con riferimento ai danni cagionati da animali randagi, il Tribunale di Lecce, con sentenza n. 1627/2022 (Giudice Dott.ssa Caterina Stasi), dopo aver preliminarmente chiarito che la responsabilità applicabile è quella di cui all’art. 2043 cod. civ., ha statuito che, ai sensi della legge regionale pugliese (n. 2 del 03 aprile 1995), l’attività di ricovero e cattura di essi animali è estranea ai compiti dei Comuni, i quali devono limitarsi alla gestione dei canili al fine della mera «accoglienza» dei cani, mentre al «ricovero» devono provvedere i soggetti tenuti al recupero dei cani randagi, e cioè i Servizi veterinari delle ASL. Pertanto, il discrimine ai fini della responsabilità civile risiede dunque nella differenza fra «accoglienza» e «ricovero», posto che solo il secondo presuppone l’attività di recupero e cattura, mentre all’accoglienza si

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Morte neonato: risarcimento danni e danno tanatologico – sentenza Tribunale Lecce 2022

Una sentenza del Tribunale di Lecce del 2022 affronta un caso di malpractice medica dai risvolti drammatici: la morte di una neonata e gravi lesioni alla madre a seguito di un parto cesareo d’urgenza. La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità delle strutture sanitarie e dei medici in casi di gravidanza e parto. Quando si può configurare una colpa medica in queste delicate circostanze? Quali sono i criteri per stabilire il nesso causale tra la condotta dei sanitari e i danni subiti? E come quantificare il risarcimento per la perdita di una vita appena iniziata? La sentenza offre spunti interessanti su questi temi complessi, delineando principi rilevanti in materia di responsabilità medica e tutela del paziente. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda una tragica vicenda avvenuta presso

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Morte del neonato: la responsabilità della struttura sanitaria è contrattuale (Tribunale Lecce, sentenza n. 1628/2022)

Nel caso sottoposto al vaglio del Tribunale di Lecce, veniva avanzata domanda risarcitoria per il decesso di una neonata avvento, tredici giorni dopo il parto, presso l’Ospedale “F. Ferrari” di Casarano. Il Tribunale di Lecce, con sentenza n. 1628/2022, pubblicata il 01.06.2022, accoglieva la domanda inquadrando la responsabilità gravante sulla struttura sanitaria nell’ambito della responsabilità contrattuale. Estratto sentenza Tribunale di Lecce n. 1628/2022, pubblicata il 01.06.2022: […] Occorre in primo luogo precisare che è ormai consolidato, in dottrina e in giurisprudenza, l’inquadramento della responsabilità gravante sulla struttura sanitaria nell’ambito della responsabilità contrattuale, sul rilievo che l’accettazione del paziente in ospedale, comporta la conclusione di un contratto (Cass., SS.UU., n 577/2008). Ne consegue che la fonte del rapporto che si instaura tra paziente ed ente ospedaliero sia un atipico contratto di

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MODELLO Istanza di vendita pignoramento immobiliare

📄 Presentiamo il nostro “Modello di Istanza di Vendita ex art. 567 c.p.c. per Pignoramento Immobiliare“, uno strumento professionale essenziale per la gestione efficace delle procedure esecutive immobiliari. Caratteristiche principali: 🏛️ Il documento è stato redatto con particolare attenzione ai requisiti formali e sostanziali richiesti dalla normativa vigente, garantendo una base solida per l’avvio della fase di vendita nell’ambito dell’esecuzione immobiliare. 💻 Disponibile in formato editabile, questo modello vi permetterà di ottimizzare i tempi di preparazione dell’istanza, mantenendo elevati standard di qualità professionale e riducendo il rischio di errori procedurali. TRIBUNALE DI ….. – UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI – ISTANZA DI VENDITA EX ART. 567 C.P.C. R.G.E. n. …../….. Ill.mo Sig. Giudice dell’Esecuzione Dott. ….. Per: sig. ….., nato a ….. (…) il …/…/….. e residente in ….. (…) alla Via

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Nullità del mutuo fondiario per violazione art. 38 TUB (finanziabilità 80% valore beni ipotecati)

Nullità del mutuo fondiario per violazione art. 38 TUB (finanziabilità 80% valore beni ipotecati) Tribunale di Lecce, sentenza n. 1350/2022, pubblicata il 06/05/2022 Il Tribunale di Lecce, con sentenza n. 1350/2022, ha aderito al recente e ormai costante orientamento della Suprema Corte (ordinanza 1193/2020 e sentenza n.16776/2021) ai sensi del quale, il mancato rispetto del limite di finanziabilità dell’80% del valore dei beni ipotecati, determina la nullità del contratto di mutuo fondiario. Detto limite, infatti, essendo essenziale ai fini della qualificazione del finanziamento ipotecario come, appunto, “fondiario”, comporta che il suo sconfinamento produce automaticamente la nullità dell’intero contratto fondiario. Estratto della sentenza: […] Secondo parte attrice, la banca concedendo il mutuo agrario ha posto in essere un’operazione altamente rischiosa, in quanto la garanzia offerta risulta essere inferiore al limite dell’80%

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MODELLO atto di pignoramento immobiliare

Ecco il nostro “Modello di Atto di Pignoramento Immobiliare” 🏠⚖️, redatto da esperti in diritto esecutivo. Questo documento completo e preciso 📄✅ copre tutti gli elementi essenziali: Vantaggi del nostro modello: Scaricate il file Word 💻 per: TRIBUNALE DI ________ ATTO DI PIGNORAMENTO IMMOBILIARE Per: [Nome della persona], nata a [Luogo di nascita] il [Data di nascita] e residente in [Luogo di residenza], rappresentata e difesa dall’Avv. [Nome dell’avvocato] del Foro di _______, con studio in [Indirizzo dello studio legale], con procura alle liti rilasciata in data [Data della procura], ed elettivamente domiciliata in Bologna in Via ________, presso lo studio dell’Avv. [Nome dell’avvocato]. PREMESSO CHE Tutto ciò premesso, [Nome della persona], ut supra rappresentata, domiciliata e difesa DICHIARA che, a norma dell’art. 555 c.p.c., intende sottoporre ad esecuzione forzata

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MODELLO Istanza concessione decreto di esecutorietà ex art. 647 c.p.c.

MODELLO Istanza concessione decreto di esecutorietà ex art. 647 c.p.c. ART. 647 c.p.c. “Se non è stata fatta opposizione nel termine stabilito, oppure l’opponente non si è costituito, il giudice che ha pronunciato il decreto, su istanza anche verbale del ricorrente, lo dichiara esecutivo . Nel primo caso il giudice deve ordinare che sia rinnovata la notificazione, quando risulta o appare probabile che l’intimato non abbia avuto conoscenza del decreto.”Se non è stata fatta opposizione nel termine stabilito, oppure l’opponente non si è costituito, il giudice che ha pronunciato il decreto, su istanza anche verbale del ricorrente, lo dichiara esecutivo . Nel primo caso il giudice deve ordinare che sia rinnovata la notificazione, quando risulta o appare probabile che l’intimato non abbia avuto conoscenza del decreto. Quando il decreto è

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MODELLO istanza rilascio formula esecutiva telematica

MODELLO istanza rilascio formula esecutiva telematica L’art. 23 comma 9 bis del D.L. n. 137 del 28 ottobre 2020, convertito con modificazioni nella L. n. 176 del 18 dicembre 2020 consente di richiedere ed ottenere telematicamente copie esecutive delle sentenze o di altri provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria di cui all’arti. 475 c.p.c.. Le copie possono essere rilasciate dal Cancelliere in forma di documento informatico, previa istanza da depositare tramite processo civile telematico a cura del procuratore della parte richiedente. La circolare 4/2/2021 del Ministero della Giustizia ha chiarito che per il rilascio della formula esecutiva telematica non sono dovuti i diritti di copia previsti dal DPR 115-2002. Di seguito, il modello dell’istanza per richiedere il rilascio di formula esecutiva telematica TRIBUNALE DI ….. Istanza per il rilascio di copia esecutiva in

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MODELLO Ricorso ex art. 492 bis c.p.c.

MODELLO Ricorso ex art. 492 bis c.p.c. TRIBUNALE DI … ISTANZA EX ARTT. 492 BIS C.P.C. Ill.mo Sig. Presidente Per: ….., nata a ….. il ….. e residente in ….. (…) alla Via ….., n. …, C.F. ….., elettivamente domiciliato in ….. alla Via ….., n. …, presso lo Studio dell’Avv. ….. (C.F. ….. – Pec ….. – Fax …..) che lo rappresenta e difende in virtù di procura alle liti rilasciata su foglio separato ed autenticata anche con firma digitale, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici PREMESSO CHE – l’istante è creditore del sig. ….. (C.F. …..) della somma di € …..,…, in virtù di sentenza del Tribunale di …… del ……, R.G. …../….., munita di formula esecutiva

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Danno da perdita del rapporto parentale: il Tribunale di Lecce applica le tabelle del Tribunale di Roma

Il Tribunale di Lecce ha recentemente emesso la sentenza n. 1285/2022, pubblicata il 04/05/2022, in merito alla liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale. Questa decisione giuridica assume particolare rilevanza in quanto il Tribunale di Lecce ha aderito all’indirizzo più recente della Suprema Corte, applicando le tabelle elaborate dal Tribunale di Roma. Valutazione Equitativa del Danno In tema di danno da perdita del rapporto parentale, il giudice ha riconosciuto la necessità di una valutazione equitativa complessiva. Questa valutazione deve considerare vari fattori, tra cui il peculiare legame del danneggiato con la vittima primaria, la situazione familiare, la presenza di altri congiunti, la convivenza o meno con la vittima e l’età di quest’ultima. La sentenza sottolinea l’importanza di una corretta quantificazione del danno non patrimoniale, basata sul principio dell’integrale ristoro,

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MODELLO Ricorso Legge Pinto su processo civile

Il presente modello di ricorso ex Lege 89/2001 per equa riparazione in caso di irragionevole durata del processo, è frutto dell’esperienza pluriennale del nostro team di avvocati specializzati. Il modello allegato, costantemente aggiornato con le più recenti pronunce giurisprudenziali e modifiche normative, rappresenta uno strumento indispensabile per tutti i professionisti che desiderano offrire ai propri clienti un servizio di altissimo livello nella predisposizione di ricorsi volti ad ottenere un’equa riparazione del danno subito a causa dell’eccessiva durata di un procedimento giudiziario. Il modello è strutturato in maniera chiara ed esaustiva, con sezioni dettagliate e guide pratiche per una corretta personalizzazione e compilazione del testo. Ogni parte del ricorso è supportata da solidi riferimenti normativi e giurisprudenziali, garantendo un risultato finale di eccellente qualità. 💻 Scarica ora il file Word e

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Illegittima la cartella di pagamento che non riporta le modalità di calcolo degli interessi

Illegittima la cartella di pagamento che non riporta le modalità di calcolo degli interessi Con ordinanza n. 2260 del 26 gennaio 2022, la Corte di Cassazione ha stabilito che la cartella di pagamento è illegittima se non indica le modalità di calcolo degli interessi. La vicenda riguardava una società che si opponeva a un’intimazione di pagamento deducendo, tra l’altro, il difetto di motivazione in merito alle modalità di calcolo degli interessi. Il Tribunale aveva accolto l’opposizione, ritenendo che la cartella, pur indicando la somma complessiva degli interessi, non specificasse le singole percentuali e le modalità di calcolo. Avverso la decisione del Tribunale, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha proposto ricorso per cassazione, lamentando la violazione della normativa regolamentare in materia di cartelle di pagamento. La Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la

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Militare ferito in addestramento: quando spettano i benefici ex art. 1, commi 563 e 564, Legge n. 266/2005?

Vittime del dovere militare: Cassazione riconosce straordinarietà del rischio – Sentenza 2022 Quando il servizio militare si trasforma in una missione pericolosa, dove si collocano i confini della tutela giuridica? Una recente sentenza della Corte di Cassazione getta nuova luce sul concetto di “vittime del dovere” nell’ambito militare. Il caso in esame riguarda un militare di leva ferito durante un’esercitazione con esplosivi, sollevando interrogativi cruciali sulla natura del rischio e sulla responsabilità dell’amministrazione militare. La decisione della Suprema Corte non solo chiarisce i criteri per l’attribuzione dei benefici alle vittime del dovere, ma potrebbe anche avere ripercussioni significative sulla futura interpretazione delle norme in materia di infortuni durante il servizio militare. Questa analisi approfondita esplora le implicazioni giuridiche e pratiche di una sentenza destinata a fare giurisprudenza. Indice ESPOSIZIONE DEI

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Il chiamato che rinuncia all’eredità non risponde dei debiti tributari (Cass., n. 15871/2020)

Il chiamato che rinuncia all’eredità non risponde dei debiti tributari considerato che non può essere considerare erede, neppure per l’arco temporale intercorrente tra l’apertura della successione e la rinuncia, nemmeno se esso risulti nella categoria dei successibili ex lege o in ipotesi abbia presentato denuncia di successione: la rinuncia all’eredità, infatti, ha effetto retroattivo ai sensi dell’art. 521 c.c. e, pertanto, colui che dichiara validamente di voler rinunziare all’eredità viene considerato come mai chiamato alla successione e non deve più essere annoverato tra i successibili. Cassazione civile, ordinanza n. 15871, pubblicata il 24.07.2020: Estratto dell’ordinanza […] L’apertura della successione non comporta l’acquisto della qualità di erede in favore dei successibili ex lege ma soltanto l’acquisto della qualità di chiamato alla eredità: soltanto ove avvenga l’accettazione, anche tacita, il chiamato si

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Riempimento di foglio firmato in bianco e querela di falso: inammissibile senza l’indicazione di prove specifiche” – Tribunale di Lecce, 2022

Il Tribunale di Lecce dichiara inammissibile la querela di falso proposta contro un documento firmato in bianco e compilato abusivamente, pur essendo il rimedio astrattamente corretto in caso di riempimento absque pactis. La decisione si basa sulla mancata indicazione degli elementi e delle prove della falsità, requisito previsto dall’art. 221 c.p.c. a pena di nullità, in linea con la necessità di evitare dilatazioni ingiustificate dei tempi processuali.

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L’azione di divorzio non è trasmissibile agli eredi (Cass., ordinanza n. 5236/2022)

L’azione di divorzio non è trasmissibile agli eredi (Cass., ordinanza n. 5236/2022) Cassazione, ordinanza n. 5236/2022 MASSIMA “L’azione di divorzio è un’azione con natura personalissima, non trasmissibile agli eredi. Una volta intervenuto il decesso del coniuge che abbia proposto azione di divorzio gli eredi sono legittimati a subentrare nel procedimento nella loro qualità solo per far valere diritti relativi alle questioni patrimoniali, diritti e obbligazioni che siano già entrate a far parte del patrimonio del de cuius prima del decesso; mentre non sono legittimati a coltivare l’azione di divorzio già promossa dal defunto. Non potendo tale subentro essere volto a comportare la cessazione degli effetti del matrimonio al divorzio e all’intervenuto decesso del genitore” Estratto della sentenza 1. – (OMISSIS), nella qualita’ di genitore esercente la responsabilita’ sui figli minori

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Collazione per imputazione: cos’è, come funziona, e quali sono i requisiti

Collazione per imputazione: cos’è, come funziona, e quali sono i requisiti Introduzione In caso di successione, i beni del defunto (de cuius) vengono ripartiti tra i suoi eredi. Tuttavia, può accadere che uno o più eredi abbiano ricevuto in vita dal de cuius delle donazioni. In questo caso, la legge prevede che gli eredi donatari debbano conferire alla massa ereditaria il valore delle donazioni ricevute. La collazione può essere effettuata in natura, ovvero restituendo i beni donati, oppure per imputazione, ovvero versando alla massa ereditaria una somma di denaro equivalente al valore dei beni donati. La collazione per imputazione La collazione per imputazione è la forma più frequente di collazione. In questo caso, il donatario non è tenuto a restituire i beni donati, ma deve versare alla massa ereditaria una

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L’assegnazione della casa familiare va revocata se il figlio minore non ci abita più

L’assegnazione della casa familiare va revocata se il figlio minore non ci abita più Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1045 del 31.03.2022 Estratto della sentenza: […] Secondo la consolidata giurisprudenza di questa Corte – cui il collegio intende dare continuità – in materia di divorzio, l’assegnazione della casa familiare all’ex coniuge affidatario prevista dalla L. 1 dicembre 1970, n. 898, art. 6, comma 6 (come sostituito dalla L. 6 marzo 1987, n. 74, art. 11) risponde all’esigenza di conservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare. Ne consegue che, ove manchi tale presupposto, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si svolgeva la esistenza della famiglia – indipendentemente dalla possibilità

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Eredità: il futuro erede legittimario può far valere la simulazione di una donazione prima dell’apertura della successione?

Eredità: il futuro erede legittimario può far valere la simulazione di una donazione prima dell’apertura della successione? Quando si tratta di successioni ereditarie, uno dei temi più controversi e complicati riguarda la possibilità per i futuri eredi legittimari di far valere la simulazione di una donazione prima dell’effettiva apertura della successione. Questa questione ha sollevato accesi dibattiti e interpretazioni contrastanti tra gli operatori del diritto, creando incertezza e confusione sul piano applicativo. Una recente sentenza del Tribunale di Lecce, la n. 416/2022, ha gettato nuova luce su questo delicato argomento, offrendo una prospettiva chiara e autorevole. Ma cosa ha stabilito esattamente questo importante provvedimento giudiziario? E quali sono le sue implicazioni pratiche per i professionisti e le famiglie coinvolte? Scoprire le risposte a queste domande potrebbe essere fondamentale per tutelare

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Cessione crediti in blocco ex art. 58 TUB e prova della titolarità del rapporto

Cessione crediti in blocco ex art. 58 TUB e prova della titolarità del rapporto Ordinanza del 08.03.2022 – Tribunale di Frosinone – Ufficio Esecuzioni Immobiliari Estratto “la parte che agisca affermandosi successore a titolo particolare della parte creditrice originaria, in virtù di un’operazione di cessione in blocco D.Lgs. n. 385 del 1998 ex art. 58, ha l’onere di dimostrare l’inclusione del credito oggetto di causa nell’operazione di cessione in blocco, in tal modo fornendo la prova documentale della propria legittimazione sostanziale, a meno che il resistente non l’abbia esplicitamente o implicitamente riconosciuta” (v. Cass. n. 4116-16, richiamata espressamente da Cass. civ., sez. VI, 05/11/2020, n.24798) … In conclusione, si può dire che, per dimostrare di essere titolare del rapporto, la prova primaria è costituita dal contratto di cessione, da cui si

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È legittima la multa per grattino scaduto?

È legittima la multa per grattino scaduto? La risposta è: Sì Per orientamento costante della Corte di Cassazione (Cass. sez. VI, 21/05/2021, n.14083; Cass. , Sez.II, 3 agosto 2016 n.16258), la sosta a pagamento su suolo pubblico che si protrae oltre l’orario per il quale è stata corrisposta la tariffa non costituisce inadempimento contrattuale ma illecito amministrativo, sanzionato dall’art. 7, comma 15,C.d.S., trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della “sosta regolamentata“, introdotte per incentivare la rotazione e la razionalizzazione dell’offerta di sosta. Come già affermato in precedenti pronunce, (Sez. 2^, 25 febbraio 2008, n. 4847; Sez. 2^, 4 ottobre 2011, n. 20308) l’art. 157 C.d.S., prevede due distinte condotte: quella di porre in sosta l’autoveicolo senza segnalazione dell’orario di inizio della sosta, laddove essa è prescritta per un

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Nullità fideiussioni omnibus: la competenza spetta alla Sezione Specializzata per le Imprese

Nullità fideiussioni omnibus: la competenza spetta alla Sezione Specializzata per le Imprese Cassazione, ordinanza, n. 6523 del 10.03.2021 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Il Tribunale di Vibo Valentia, con ordinanza dell’8-7-2019, ha dichiarato la propria incompetenza in favore della sezione specializzata in materia di impresa del tribunale di Catanzaro in ordine al giudizio promosso da SOCIETA SAS, ai sensi dell’art. 616 c.p.c., nei confronti di diverse banche. Il giudizio era teso a ottenere, tra l’altro, la declaratoria di nullità di una fideiussione per condotta anticoncorrenziale della banca mutuante in violazione della L. n. 287 del 1990, art. 2, comma 2, lett. a). La sezione specializzata del tribunale di Catanzaro ha richiesto d’ufficio il regolamento di competenza, assumendo che la materia oggetto di causa non rientra fra quelle di cui alla L. n.

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Il Tribunale di Roma applica le Sezioni Unite in tema di nullità parziale fideiussioni omnibus

Tribunale di Roma applica le Sezioni Unite in tema di nullità parziale fideiussioni omnibus Introduzione La sentenza n. 2659/2022 del Tribunale di Roma ha confermato l’orientamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, secondo cui le fideiussioni omnibus che riproducono le clausole ritenute nulle dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sono affette da nullità parziale. In particolare, il Tribunale di Roma ha dichiarato la nullità delle clausole nn. 2, 6 e 8 dello schema ABI, in quanto in contrasto con l’art. 2, comma 2, lett. a), della legge n. 287/90, che vieta le intese restrittive della concorrenza. la decisione La sentenza del Tribunale di Roma è importante perché conferma l’orientamento delle Sezioni Unite e rafforza la tutela dei consumatori che hanno stipulato fideiussioni omnibus. In particolare, la sentenza

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Sono integralmente nulle le fideiussioni specifiche conformi allo schema ABI del 2003

Sono integralmente nulle le fideiussioni specifiche conformi allo schema ABI del 2003 Corte di Appello di Roma: le fideiussioni ABI, utilizzate da banche e finanziarie per garantire i prestiti ai privati, sono nulle per violazione del divieto di intese anticoncorrenziali. La sentenza, che conferma quella della Corte di Cassazione del 2017, ha un impatto significativo sulla prassi bancaria e tutela i diritti dei fideiussori, che non possono essere vincolati da clausole vessatorie e anticoncorrenziali. Introduzione Con sentenza del 24 maggio 2021, la Corte di Appello di Roma ha confermato la nullità integrale delle fideiussioni specifiche conformi allo schema ABI del 2003. La pronuncia della Corte di Cassazione La sentenza si basa sulla pronuncia della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2017, n. 29810, che ha dichiarato la nullità di tali

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Domicilio digitale: vale solo la PEC comunicata all’Ordine di appartenenza

Domicilio digitale: vale solo la PEC comunicata all’Ordine di appartenenza Cassazione, ordinanza n. 33806 del 12.11.2021 MASSIMA “In conclusione, l’unico indirizzo di posta elettronica certificata rilevante ai fini processuali è quello che il difensore ha indicato, una volta per tutte, al Consiglio dell’ordine di appartenenza. In tal modo, l’art. 125 c.p.c., è stato allineato alla normativa generale in materia di domicilio digitale. Il difensore non ha più l’obbligo di indicare negli atti di parte l’indirizzo di posta elettronica certificata, nè la facoltà di indicare uno diverso da quello comunicato al Consiglio dell’ordine o di restringerne l’operatività alle sole comunicazioni di cancelleria. Il difensore deve indicare, piuttosto, il proprio codice fiscale; ciò vale come criterio di univoca individuazione dell’utente SICID e consente, tramite il registro pubblico UNI-PEC, di risalire all’indirizzo di

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I capitoli di prova testimoniale “negativi” sono ammissibili!

I capitoli di prova testimoniale “negativi” sono ammissibili! Introduzione Nel processo civile, la prova testimoniale è uno strumento fondamentale per dimostrare i fatti oggetto della controversia. I testimoni possono essere chiamati a deporre sia sui fatti positivi, sia sui fatti negativi. Nel passato, si è ritenuto che i capitoli di prova testimoniale “negativi” fossero inammissibili, in quanto richiedevano al testimone di esprimere un giudizio di valore. Tuttavia, la Cassazione, con l’ordinanza n. 35146 del 18 novembre 2021, ha stabilito che i capitoli di prova testimoniale “negativi” sono ammissibili, anche nel caso di domande che richiedono una valutazione del testimone. la decisione La Cassazione ha motivato la sua decisione sulla base dei seguenti principi: Massima, Cassazione, ordinanza n. 35146 del 18.11.2021 “La sentenza va dunque cassata con rinvio alla Corte d’appello

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Notifica ex art. 140 c.p.c. si perfeziona solo con la produzione dell’avviso di ricevimento del CAD

Notifica ex art. 140 c.p.c. si perfeziona solo con la produzione dell’avviso di ricevimento del CAD MASSIMA Cassazione, ordinanza n. 32106/2021 “Anche in caso di notifica effettuata tramite il servizio postale, qualora l’atto da notificare non venga consegnato al destinatario per rifiuto a riceverlo ovvero per sua temporanea assenza ovvero per assenza o inidoneità di altre persone a riceverlo, la prova del perfezionamento del procedimento notificatorio può essere data dal notificante in base a un’interpretazione costituzionalmente orientata (articoli 24 e 111, comma 2, della Costituzione ) dell’articolo 8 della L. n. 890 del 1982 esclusivamente attraverso la produzione in giudizio dell’avviso di ricevimento della raccomandata contenente la comunicazione di avvenuto deposito (cosiddetto Cad), non essendo a tal fine sufficiente la prova dell’avvenuta spedizione della suddetta raccomandata informativa”. Introduzione La Corte

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MODELLO Ricorso Cartabia ex art. 281 decies c.p.c. per il pagamento degli onorari dell’avvocato

💼 Il recupero dei compensi dai clienti morosi rappresenta una criticità che accomuna molti professionisti. ⚖️ Redigere un ricorso completo ed efficace ex art. 281 decies c.p.c. richiede tempo, impegno e una non comune padronanza della materia, anche alla luce dei principi espressi dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 4485/2018. 🎯 Consapevoli di questa esigenza, abbiamo predisposto con la massima cura un modello di ricorso che rappresenta ad oggi uno degli strumenti più apprezzati e utilizzati nel panorama nazionale. Il nostro team di avvocati, altamente qualificato e con una consolidata esperienza nel delicato settore del recupero crediti, ha infatti sviluppato un atto caratterizzato da: Dallo schema generale alle singole articolazioni, il nostro modello costituisce una guida precisa e affidabile per la redazione del ricorso, offrendo: TRIBUNALE DI ….  RICORSO

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Sinistro stradale mortale: come si calcola il risarcimento del danno?

Sinistro stradale mortale: come si calcola il risarcimento del danno? In caso di sinistro stradale mortale, i parenti della vittima hanno diritto al risarcimento del danno non patrimoniale. In questo articolo, si analizzano i criteri di individuazione e quantificazione di tale danno. Introduzione Un sinistro stradale mortale è un evento traumatico che può avere un impatto devastante sulla vita dei parenti della vittima. Oltre al dolore per la perdita, questi ultimi devono affrontare anche le difficoltà economiche derivanti dalla scomparsa del congiunto. Per fortuna, la legge italiana riconosce ai parenti il diritto di ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale subito. Tale danno comprende le sofferenze morali, le perdite affettive e le ripercussioni economiche subite dai parenti a causa della morte del congiunto. L’importo del risarcimento è determinato in base

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Si possono registrare le conversazioni con i colleghi sul luogo di lavoro?

Si possono registrare le conversazioni con i colleghi sul luogo di lavoro? MASSIMA – Cassazione, Sez. Lavoro, n. 31204/2021 “l’utilizzo a fini difensivi di registrazioni di colloqui tra il dipendente e i colleghi sul luogo di lavoro non necessita del consenso dei presenti, in ragione dell’imprescindibile necessità di bilanciare le contrapposte istanze della riservatezza da una parte e della tutela giurisdizionale del diritto dall’altra e pertanto di contemperare la norma sul consenso al trattamento dei dati con le formalità previste dal codice di procedura civile per la tutela dei diritti in giudizio: con la conseguenza della legittimità (idest: inidoneità all’integrazione di un illecito disciplinare) della condotta del lavoratore che abbia effettuato tali registrazioni per tutelare la propria posizione all’interno dell’azienda e per precostituirsi un mezzo di prova, rispondendo la stessa,

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MODELLO Contratto di locazione uso abitativo con cedolare secca

📜 La locazione ad uso abitativo è disciplinata principalmente dalla Legge 9 dicembre 1998, n. 431, che ha introdotto importanti novità rispetto alla precedente disciplina dell’equo canone (Legge 392/1978), ancora applicabile per alcuni aspetti. Tra le principali innovazioni, la Legge 431/1998 ha previsto la stipula di contratti a canone libero (art. 2, comma 1) della durata di 4️⃣ anni, rinnovabili per altri 4️⃣, salvo disdetta del locatore per i motivi previsti dalla legge. 🏠 Il presente modello di contratto è stato redatto da avvocati specializzati tenendo conto di tutte queste disposizioni normative, oltre che dei più recenti orientamenti giurisprudenziali e della prassi contrattuale. Esso contiene tutte le clausole essenziali per regolare in modo chiaro ed equilibrato il rapporto tra locatore e conduttore, tutelando gli interessi di entrambe le parti. ⚖️

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MODELLO contratto preliminare di vendita di immobile

Il nostro modello, redatto da un team di avvocati specializzati, è il top sul mercato per completezza, precisione e aggiornamento normativo. Ogni clausola è formulata ad arte per tutelare al meglio i tuoi interessi, garantendoti un accordo solido e inattaccabile. Dalla caparra alle garanzie del venditore, dalla facoltà di recesso alla procura a vendere, il nostro modello non lascia nulla al caso. Potrai comprare o vendere casa in totale sicurezza e serenità, sapendo di avere dalla tua parte un contratto preliminare ai massimi livelli. Niente più brutte sorprese o controversie: con il nostro modello, hai la certezza di un testo conforme al Codice Civile (artt. 1351 ss. c.c.) e alle leggi speciali, a prova di giudice e di controparte. 💻 Scarica ora il file Word e inizia subito! CONTRATTO PRELIMINARE

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Niente assegno divorzile alla moglie giovane e che ha instaurato una nuova convivenza (CDA L’Aquila, n. 37/2022)

MASSIMA Corte d’Appello L’Aquila, sentenza n. 37/2022 “Niente assegno divorzile a lei benché le Sezioni Unite civili della Cassazione l’abbiano ritenuto possibile anche in caso di nuova convivenza del coniuge richiedente (cfr. 32198/21). Ciò perché la donna è giovane e ben può trovare un’occupazione e soprattutto non dimostra di aver rinunciato a occasioni di lavoro in costanza di matrimonio per dedicarsi soltanto alla famiglia: perde così il diritto alla componente perequativo-assistenziale del contributo economico. Inoltre, ha instaurato una nuova convivenza e dunque rinuncia automaticamente alla componente assistenziale dell’assegno in applicazione del principio di autoresponsabilità” Fonti: Cassazione.net Avv. Cosimo Montinaro Contatta lo studio per SEPARAZIONE O DIVORZIO CONTATTI

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Assegnazione della casa coniugale e pagamento degli oneri condominiali

Assegnazione della casa coniugale e pagamento degli oneri condominiali Introduzione Nell’ambito delle questioni legali legate alla divisione dei beni coniugali, uno degli argomenti centrali è rappresentato dalla gestione degli oneri condominiali in caso di assegnazione della casa familiare. In particolare, emerge la domanda cruciale: il Condominio può richiedere il pagamento degli oneri condominiali al coniuge assegnatario non proprietario? Questo articolo esplora la risposta a questa interrogativo, prendendo in considerazione norme di legge e decisioni giuridiche significative. Norme di Legge e Sentenze Pertinenti Il Tribunale Civile di Roma, attraverso la sentenza n. 56/2021, ha delineato chiaramente la responsabilità del pagamento degli oneri condominiali. Secondo il Tribunale, l’obbligo di pagamento spetta esclusivamente al proprietario dell’immobile, anche quando il godimento della casa spetta a un soggetto diverso dal vero titolare. Questo principio si

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Il piano di ammortamento alla francese non ha natura anatocistica (Trib. Lecce, n. 74/2022)

Il piano di ammortamento alla francese non ha natura anatocistica MASSIMA sentenza Tribunale di Lecce n. 74/2022 “[…] Per ciò che concerne il c.d. ammortamento alla francese, deve rilevarsi che la maggior parte della giurisprudenza e della dottrina specialistiche ha negato la natura anatocistica del piano di ammortamento in esame. Si è, infatti, osservato che a parità di condizioni economiche, nell’ammortamento alla francese, mantenendo costante l’ammontare della rata per tutta la durata del finanziamento, il capitale sarà restituito in un arco di tempo maggiore rispetto ad un classico ammortamento all’italiana. Tale condizione determina inevitabilmente un esborso complessivo di interessi superiore rispetto a quello determinato per un piano di ammortamento all’italiana, ma non l’applicazione illegittima di anatocismo in quanto l’importo complessivo della rata comprende sia una quota capitale che una quota

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Assegno divorzile 2022: evoluzione giurisprudenziale sino alla sentenza Sezioni Unite n. 18287/2018

Assegno divorzile 2022: evoluzione giurisprudenziale sino alla sentenza Sezioni Unite n. 18287/2018 L’assegno divorzile è un tema cruciale nei casi di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio. La normativa di riferimento è l’art. 5 comma 6 della Legge 898/1970, con le modifiche apportate dalla Legge 74/1987. Secondo questa disposizione, il tribunale, alla luce delle condizioni dei coniugi, del contributo dato alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio, nonché del reddito complessivo, può disporre l’obbligo per un coniuge di versare periodicamente all’altro un assegno, se quest’ultimo non ha mezzi adeguati per ragioni oggettive. Per comprendere appieno l’applicazione di questa normativa, è utile esaminare l’evoluzione giurisprudenziale fino alla rilevante sentenza delle Sezioni Unite n. 18287/2018. Fasi dell’accertamento del diritto all’assegno divorzile Prima della sentenza n. 11504 del 2017, la

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Esame avvocato 2021: SOLUZIONE TRACCIA IN MATERIA DI COMODATO

ESAME AVVOCATO 2021: SOLUZIONE TRACCIA IN MATERIA DI COMODATO CASO Tizio e Caia si sposavano nel gennaio 2010 in regime di comunione legale dei beni. Subito dopo le nozze, si stabilivano nell’immobile di proprietà di Mevio, padre di Tizio, concesso a quest’ultimo a titolo di comodato gratuito perché vi abitasse con la sua famiglia. Nel 2016 dall’unione tra Tizio e Caia nascevano due bambini, Tizietto e Caietta. Sempre nel 2016, per adeguare l’immobile alle nuove esigenze famigliari i due coniugi effettuavano modifiche al suo interno costate all’incirca 40.000,00 euro. Nel 2019 Tizio e Caia adivano il Tribunale civile per ottenere la separazione personale giudiziale. Al termine del giudizio di separazione, il Tribunale stabiliva l’assegnazione a Caia, quale affidataria dei minori Tizietto e Caietta, del suddetto immobile adibito a casa coniugale.

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Come calcolare il danno da perdita della capacità lavorativa subito dal minore

Come calcolare il danno da perdita della capacità lavorativa subito dal minore Introduzione Il calcolo del danno da perdita della capacità lavorativa subito dal minore è una delle questioni più complesse e controverse in materia di responsabilità civile. Tale difficoltà è dovuta al fatto che, in assenza di un reddito certo e attuale, il danno da perdita della capacità lavorativa specifica deve essere liquidato sulla base di criteri che tengano conto della presumibile capacità lavorativa futura del minore. A riguardo, la sentenza del Tribunale di Lecce in esame (testo in calce) offre una spiegazione dettagliata di come calcolare tale voce di danno.   La formula per calcolare il danno è: S = C x R x T / 100 Vediamo nel dettaglio come si calcolano le singole voci

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Vaccinazione di minori: cosa fare se il genitore separato/divorziato è contrario?

Tribunale di Monza, Sezione IV Civile, decreto 22 luglio 2021 In virtù dell’art. 709 ter c.p.c., in caso di contrasto tra i genitori separati/divorziati in merito alla somministrazione del vaccino antiCOVID al figlio minore, il Tribunale, tenuto conto dell’esistenza di un grave pregiudizio per la salute e della diffusione della malattia sul territorio nazionale, può “sospendere” momentaneamente la capacità del genitore contrario al vaccino, autorizzandone la somministrazione. Fatto e diritto rilevato che la ricorrente ha evidenziato che, dopo essersi consultata con il pediatra che segue il figlio ed aver acquisito il consenso verbale dell’ex coniuge, aveva fissato un appuntamento per il 29 giugno 2021 presso il Centro Vaccinale di Mariano Comense per la somministrazione del vaccino al figlio, che a sua volta aveva espresso la volontà di essere vaccinato per

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Il consenso matrimoniale può essere prestato dall’amministratore di sostegno?

Il consenso matrimoniale può essere prestato dall’amministratore di sostegno? In questo articolo analizziamo la questione del consenso matrimoniale per i beneficiari dell’amministrazione di sostegno. Il matrimonio è un atto personalissimo, che può essere contratto solo da persone capaci di intendere e di volere. Tuttavia, cosa succede se una persona è stata sottoposta ad amministrazione di sostegno? Può ancora contrarre matrimonio?

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Il genitore che non paga il mantenimento può perdere l’affido dei figli?

Il genitore che non paga il mantenimento può perdere l’affido dei figli? Negli ultimi anni, il tema del mantenimento dei figli e delle conseguenze che possono derivare dal mancato adempimento di tale obbligo genitoriale ha assunto una rilevanza sempre maggiore nei tribunali italiani. Un recente decreto del Tribunale di Velletri ha sollevato nuovamente l’attenzione su questa delicata questione, ponendo un interrogativo cruciale: può il totale inadempimento del genitore non collocatario al versamento dell’assegno di mantenimento comportare la perdita dell’affido condiviso? La decisione del Tribunale laziale rappresenta un importante precedente giurisprudenziale, con implicazioni che vanno ben oltre il singolo caso esaminato. Essa solleva interrogativi profondi sui diritti e i doveri dei genitori, sulle responsabilità connesse alla genitorialità e sul delicato equilibrio tra gli interessi dei figli e quelli dei genitori stessi.

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La corresponsione dell’assegno di divorzio dopo il nuovo matrimonio del beneficiario costituisce pagamento di un indebito soggetto a ripetizione

Tribunale Messina, sentenza 19/02/2021 MASSIMA “Le somme pagate a titolo di assegno di divorzio dopo il nuovo matrimonio della beneficiaria non costituiscono adempimento di un’obbligazione naturale, ma indebito, soggetto a restituzione” Svolgimento del processo – Motivi della decisione Con ricorso ex art. 702 bis c.p.c. Campagna G. esponeva di avere contratto matrimonio con D.B.L. nel 1986, che da detto matrimonio, durato circa tre anni, non erano nati figli e che – dopo la pronunzia di separazione del 1990 – con sentenza del 10/17.3.2005 era stata pronunziata la cessazione degli effetti civili del matrimonio e riconosciuto in favore della D.B. un assegno divorzile di Euro 750,00 mensili, poi aumentato ad Euro 800,00 in virtù dell’adeguamento ISTAT. Rilevava di avere corrisposto detta somma sino al 2017, anche attese le pressanti richieste della

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Risponde anche l’Azienda sanitaria dei furti commessi dall’infermiere?

Risponde anche l’Azienda sanitaria dei furti commessi dall’infermiere? In un caso recente, il Tribunale di Lecce ha condannato l’ASL di Lecce al risarcimento del danno subito da una paziente in seguito ai furti perpetrati da un infermiere presso l’Ospedale Vito Fazzi. La sentenza, pubblicata il 23 dicembre 2021, ha stabilito che l’ASL è responsabile dei danni causati dal proprio dipendente in quanto vi è un nesso di occasionalità necessaria tra l’illecito commesso e le mansioni svolte. Introduzione Il caso in esame solleva una serie di questioni giuridiche rilevanti riguardo alla responsabilità civile dell’ASL in seguito ai furti perpetrati da un infermiere presso un ospedale pubblico. La sentenza del Tribunale di Lecce, che ha condannato l’ASL al risarcimento del danno, è un precedente significativo che potrebbe avere un impatto sulla responsabilità

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Tabelle del Tribunale di Milano 2021 per calcolare il danno non patrimoniale

CALCOLA il danno non patrimoniale (tabelle Trib. Milano 2021) L’Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano, nella riunione del 24.01.2020, ha previsto l’aggiornamento dei valori di liquidazione del danno non patrimoniale alla persona, seguendo il criterio degli indici ISTAT già costantemente utilizzato negli anni passati.Tenuto conto degli indici ISTAT dall’1.1.2018 all’1.1.2021 e del coefficiente di raccordo, tutti gli importi della tabella Edizione 2018 (non arrotondati) sono stati rivalutati dell’1,38% (coefficiente di rivalutazione = 1,0138).I nuovi valori così ottenuti sono stati poi arrotondati a 1 euro nella tabella relativa ai danni da lesione permanente e temporanea all’integrità psico-fisica, alla decina di euro nella tabella relativa ai danni da perdita e grave lesione del rapporto parentale. È opportuno ricordare che la Tabella costituisce la sintesi di un monitoraggio di sentenze aventi ad oggetto

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I certificati catastali non provano la proprietà

I certificati catastali non provano la proprietà Nel panorama giuridico italiano, la proprietà immobiliare rappresenta uno dei pilastri fondamentali del diritto civile. Tuttavia, la sua prova in sede giudiziaria può rivelarsi un terreno insidioso, come dimostra una recente sentenza del Tribunale di Oristano del 2021 che ha riacceso il dibattito sull’efficacia probatoria dei certificati catastali. Questa pronuncia si inserisce in un filone giurisprudenziale consolidato, ribadendo un principio cruciale: le visure catastali, da sole, non sono sufficienti a dimostrare la proprietà di un immobile. La decisione offre spunti di riflessione essenziali non solo per i professionisti del settore immobiliare e gli avvocati, ma anche per i proprietari di immobili. Il caso esaminato dal Tribunale di Oristano riguardava una richiesta di scioglimento di una presunta comunione ereditaria su diversi immobili. L’attore, a

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Quando una pioggia intensa può concretizzare il caso fortuito?

MASSIMA – CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE – Sentenza 26 febbraio 2021 n. 5422 “Un evento meteorologico, anche di notevole intensità, può essere qualificato come caso fortuito solo se provvisto dei due requisiti dell’eccezionalità ed imprevedibilità, da intendersi, rispettivamente come obiettiva inverosimiglianza dell’evento (il primo) e come una sensibile deviazione dalla normale frequenza statistica (il secondo), atta a rendere quel dato evento, per l’appunto, un’eccezione. Pertanto, se un fenomeno naturale ha una sua cadenza ricorrente, persino saltuaria o infrequente, esso non può essere definito eccezionale ed imprevedibile, proprio perché detta cadenza, per quanto irregolare, non ne esclude la prevedibilità, in base alla comune esperienza“. TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA FATTI DI CAUSA 1. N.C. ha agito dinanzi al Tribunale regionale delle acque pubbliche di Napoli contro la Regione Campania per chiedere

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Sul danno da perdita del rapporto parentale (Cassazione, ordinanza 28 settembre 2018, n. 23469)

MASSIMA (Cassazione, ordinanza 28 SETTEMBRE 2018, n. 23469) “Il pregiudizio da perdita del rapporto parentale rappresenta un peculiare aspetto del danno non patrimoniale e consiste non già nella mera perdita delle abitudini e dei riti propri della quotidianità, bensì nello sconvolgimento dell’esistenza, rivelato da fondamentali e radicali cambiamenti dello stile di vita, nonché nella sofferenza interiore derivante dal venir meno del rapporto. Trattasi di danno non patrimoniale iure proprio del congiunto il quale è ristorabile in caso non solo di perdita, ma anche di mera lesione del rapporto parentale“. ESTRATTO DELLA SENTENZA Rilevato che: con atto di citazione del settembre 2009 P.S.D. , D.C. e P.J. convennero in giudizio innanzi al Tribunale di Milano V.A. e Milano Assicurazioni s.p.a. chiedendo il risarcimento del danno conseguente al sinistro stradale nel quale

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Medici (ex) specializzandi: la prescrizione decennale del risarcimento decorre dal 27 ottobre 1999

Medici (ex) specializzandi: la prescrizione decennale del risarcimento decorre dal 27 ottobre 1999 Introduzione La sentenza del Tribunale di Roma n. 18022/2021 ha stabilito che il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno per mancato recepimento delle direttive comunitarie sui medici specializzandi decorre dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore dell’articolo 11 della legge 19 ottobre 1999, n. 370. La pronuncia Il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda di risarcimento danni proposta da alcuni medici specializzandi nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto il diritto al risarcimento era ormai prescritto. La Suprema Corte, infatti, ha già stabilito che il diritto al risarcimento del danno per mancato recepimento delle direttive comunitarie ha natura contrattuale e, pertanto, è soggetto all’ordinario termine di prescrizione decennale.

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Improcedibile il ricorso di lavoro per omessa notifica dell’atto introduttivo

Improcedibile il ricorso di lavoro per omessa notifica dell’atto introduttivo introduzione La Corte di Cassazione, con le sentenze n. 20504/2008 e n. 21587/2008, ha confermato l’orientamento secondo cui la mancata notifica dell’atto introduttivo del giudizio alla controparte comporta l’improcedibilità del ricorso, con estinzione del giudizio. In particolare, la Suprema Corte ha affermato che la notifica dell’atto introduttivo del giudizio è un atto necessario per l’instaurazione del contraddittorio tra le parti, in quanto consente al convenuto di conoscere la causa e di difendersi. In caso di mancata notifica, il giudice deve dichiarare improcedibile il ricorso, con estinzione del giudizio, anche se il convenuto si costituisce in giudizio. Infatti, la costituzione del convenuto in giudizio non sana la nullità della notifica, in quanto non consente al giudice di verificare la regolarità dell’instaurazione

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Responsabilità professionale dell’avvocato: come tutelarsi

Responsabilità professionale dell’avvocato: come tutelarsi Introduzione La responsabilità professionale dell’avvocato è un tema di grande rilevanza per i cittadini che si rivolgono a un legale per tutelare i propri diritti. In questo articolo, analizzeremo le principali norme che disciplinano la responsabilità professionale dell’avvocato, le ipotesi di responsabilità e i rimedi a disposizione del cliente che ha subito un danno a causa di un errore del proprio legale. La responsabilità professionale dell’avvocato: le norme di riferimento La responsabilità professionale dell’avvocato è disciplinata dagli articoli 1218, 1176 e 2236 del codice civile. L’art. 1218 c.c. prevede che il debitore è tenuto ad adempiere l’obbligazione con diligenza, mentre l’art. 1176 c.c. prevede che la diligenza deve essere valutata con riguardo alla natura dell’attività esercitata. In particolare, l’art. 2236 c.c. prevede che il prestatore

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Correzione di errore in sentenza: da quando decorre il termine per l’impugnazione?

Correzione di errore in sentenza: da quando decorre il termine per l’impugnazione? La correzione degli errori materiali in una sentenza è un istituto fondamentale del processo civile, volto a garantire l’integrità e l’effettività del provvedimento giurisdizionale. Tuttavia, il tema del termine per impugnare la sentenza a seguito di tale correzione ha dato adito a un vivace dibattito giurisprudenziale, con orientamenti talvolta ondivaghi. Quando scatta il dies a quo per l’impugnazione della sentenza corretta? Può il procedimento di correzione riaprire o prolungare il termine ordinario di 6 mesi previsto dall’art. 327 c.p.c.? La giurisprudenza di legittimità ha fornito nel tempo risposte talvolta contrastanti a tali quesiti, generando incertezze applicative per gli operatori del diritto. Il presente articolo si propone di esaminare approfonditamente la recente e consolidata posizione della Corte di Cassazione

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Pubblica Amministrazione: la decadenza dell’ordinanza di assegnazione somme è di 1 anno?

Pubblica Amministrazione: la decadenza dell’ordinanza di assegnazione somme è di 1 anno? Capita spesso che privati e aziende debbano procedere con l’esecuzione forzata per recuperare crediti verso la Pubblica Amministrazione, ottenendo un’ordinanza di assegnazione delle somme dovute. Ma attenzione: questa ordinanza potrebbe decadere se non si rispettano scrupolosamente i termini di legge per l’esazione. Nel 2021 la Corte di Cassazione ha nuovamente chiarito le tempistiche perentorie previste dalla normativa per non perdere il diritto a quelle somme legittimamente vantate. Se sei un creditore della P.A. e hai ottenuto un’ordinanza di assegnazione, questa sentenza fa per te. Scoprirai quando scattano i termini di decadenza e come attivarti correttamente per esigere il tuo credito in tempi rapidi.

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Separazione dei beni e vendita di un immobile di proprietà esclusiva di uno dei coniugi

Separazione dei beni e vendita di un immobile di proprietà esclusiva di uno dei coniugi La separazione dei beni coniugali è un regime matrimoniale che permette ai coniugi di mantenere la loro autonomia patrimoniale. Ma cosa succede quando uno dei coniugi vende un immobile di sua proprietà esclusiva e il denaro finisce su un conto corrente cointestato? Può l’altro coniuge rivendicare una quota di quel denaro? La sentenza del Tribunale di Roma del 17 maggio 2021 fornisce una risposta chiara e rassicurante per i coniugi in regime di separazione dei beni. In questa approfondita analisi, esploreremo le implicazioni di questa importante decisione giurisprudenziale e scopriremo come, anche in un contesto di cointestazione bancaria, il coniuge proprietario possa tutelare il suo diritto di esclusiva proprietà sui proventi della vendita del suo

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Il contratto di apprendistato nullo si trasforma in indeterminato

Il contratto di apprendistato nullo si trasforma in indeterminato Il Tribunale di Milano ha stabilito che il contratto di apprendistato nullo si trasforma in un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Introduzione Nel caso sottoposto al vaglio del Tribunale di Milano – Sezione Lavoro, con sentenza n. 2472/2021, il lavoratore ha impugnato il contratto di apprendistato stipulato con il datore di lavoro, deducendo la nullità del contratto per l’assenza di un valido piano formativo e per la mancata realizzazione di alcuna attività formativa. La decisione Il Tribunale ha condiviso le argomentazioni del lavoratore, affermando che la mancanza di un piano formativo integra un vizio genetico della causa contrattuale, poiché il contratto di apprendistato ha una finalità formativa. In assenza di un piano formativo, il contratto di apprendistato è nullo

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Sospensione della responsabilità genitoriale del genitore coinvolto nel mondo della criminalità e della droga

Sospensione della responsabilità genitoriale del genitore coinvolto nel mondo della criminalità e della droga introduzione La responsabilità genitoriale (ex potestà genitoriale) è un complesso di diritti e doveri che incombono su ciascun genitore nei confronti dei propri figli minori. Essa ha la finalità di tutelare il minore e di garantirgli un sano sviluppo psicofisico e morale. Quando un genitore adotta comportamenti che possono ledere il minore, la legge italiana prevede delle misure per proteggere quest’ultimo, tra cui la sospensione della potestà genitoriale. La decisione della Corte di Cassazione La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27553/2021, ha confermato la decisione del Tribunale per i Minorenni di Genova che aveva sospeso la responsabilità genitoriale del padre nei confronti della figlia minore, a causa della sua condotta di vita, caratterizzata da un

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Responsabilità della P.A. ex art. 2051 c.c.

Responsabilità della P.A. ex art. 2051 c.c. Introduzione Quando si tratta di danni derivanti dalla mancata manutenzione delle strade o delle relative pertinenze, la questione della responsabilità della Pubblica Amministrazione (P.A.) diventa centrale. In questo articolo, esamineremo la responsabilità ex art. 2051 c.c. della P.A., analizzando la recente sentenza della Cassazione civile del 7 maggio 2021, n. 12166. Norme di Riferimento e Sentenza Cassazione Civile La responsabilità ex articolo 2051 c.c. impone al danneggiato il compito di dimostrare che i danni subiti sono direttamente derivati dalla cosa in custodia della P.A. La sentenza della Cassazione civile del 7 maggio 2021, n. 12166, ha ribadito questo principio, sottolineando che la prova può essere fornita anche attraverso presunzioni. Inversione dell’Onere della Prova L’articolo 2051 del codice civile introduce un’ipotesi di responsabilità che

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FAMIGLIA E MINORI: rassegna giurisprudenziale 2021

FAMIGLIA E MINORI: rassegna giurisprudenziale maggio-giugno-luglio 2021. Leggi e consulte le ultime pronunce giurisprudenziale in materia di famiglia e minori: Cass. civ., 1 luglio 2021 n. 18721 Un’attribuzione patrimoniale a favore del convivente more uxorio può configurarsi come adempimento di un’obbligazione naturale allorché la prestazione risulti adeguata alle circostanze e proporzionata all’entità del patrimonio e alle condizioni sociali del solvens. Tuttavia, si può configurare l’ingiustizia dell’arricchimento da parte di un convivente more uxorio nei confronti dell’altro in presenza di prestazioni a vantaggio del primo che esulano dal semplice adempimento delle obbligazioni nascenti dal rapporto di convivenza il cui contenuto va parametrato sulle condizioni sociali e familiari della famiglia di fatto travalicanti limiti di proporzionalità e di adeguatezza. Cass. civ., 7 giugno 2021 n. 15818 L’ articolo 156, comma 2, del

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Le richieste istruttorie rigettate s’intendono abbandonate se non reiterate in sede di precisazione delle conclusioni

Le richieste istruttorie rigettate s’intendono abbandonate se non reiterate in sede di precisazione delle conclusioni Introduzione Nel processo civile, le parti possono richiedere al giudice di ammettere prove per dimostrare le proprie ragioni. Tuttavia, il giudice può rigettare le richieste istruttorie se ritiene che non siano necessarie o rilevanti per la decisione della causa. In caso di rigetto delle richieste istruttorie, le parti hanno la possibilità di reiterarle in sede di precisazione delle conclusioni. Se le richieste non vengono reiterate, si intendono abbandonate e non possono essere riproposte in appello. Norma di legge L’art. 346 c.p.c., rubricato “Decadenza dalle domande e dalle eccezioni non riproposte“, prevede che: Le domande (1) e le eccezioni (2) non accolte nella sentenza di primo grado, che non sono espressamente riproposte (3) in appello, si

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L’interruzione della prescrizione per riconoscimento ex art. 2944 c.c. può derivare anche da una proposta transattiva (Corte di Appello di Lecce, 2021)

La Corte d’Appello di Lecce, con una significativa pronuncia del 2021, ha affrontato il delicato tema dell’efficacia interruttiva della prescrizione nelle proposte transattive, nell’ambito di una controversia relativa a un contratto di franchising. La Corte ha stabilito che una proposta transattiva non ha efficacia interruttiva della prescrizione ex art. 2944 c.c. quando è finalizzata solo a evitare un contenzioso, senza alcun riconoscimento esplicito del diritto della controparte. La decisione offre importanti spunti interpretativi sul rapporto tra transazione e prescrizione, chiarendo quando un accordo transattivo possa effettivamente interrompere il decorso prescrizionale. Per approfondimenti e consulenza specialistica contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia trae origine da

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Al comodatario non sono rimborsabili le spese straordinarie non necessarie ed urgenti (Corte Appello Lecce, sent. n. 1086/2021)

Al comodatario non sono rimborsabili le spese straordinarie non necessarie ed urgenti (Corte Appello Lecce, sent. n. 1086/2021) La questione della rimborsabilità delle spese nel contratto di comodato è un tema cruciale, e la recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce n. 1086/2021 offre importanti chiarimenti in merito. Nel contesto della legge italiana, ciò diventa fondamentale per comprendere i diritti e le responsabilità sia del comodante che del comodatario. Spese straordinarie nel comodato: Analisi della Corte d’Appello di Lecce La Corte d’Appello di Lecce ha affrontato la questione delle spese straordinarie sostenute dal comodatario. La sentenza stabilisce chiaramente che, nonostante l’assenza di una regolamentazione specifica delle migliorie nel comodato, l’analogia con le locazioni è decisiva. Secondo la Corte, le spese straordinarie non necessarie ed urgenti, anche se comportano miglioramenti, non

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La modifica dell’assegno di mantenimento decorre dalla data di deposito del ricorso (Cass., ord. n. 25636 del 27/04/2021)

La modifica dell’assegno di mantenimento decorre dalla data di deposito del ricorso MASSIMA Cassazione, ordinanza n. 25636 del 27/04/2021 “… il consolidato principio secondo il quale “In materia di revisione dell’assegno di mantenimento, il diritto a percepirlo di un coniuge ed il corrispondente obbligo a versarlo dell’altro, nella misura e nei modi stabiliti dalla sentenza di separazione o dal verbale di omologazione, conservano la loro efficacia, sino a quando non intervenga la modifica di tali provvedimenti, rimanendo del tutto ininfluente il momento in cui di fatto sono maturati i presupposti per la modificazione o la soppressione dell’assegno, con la conseguenza che, in mancanza di specifiche disposizioni, in base ai principi generali relativi all’autorità, intangibilità e stabilità, per quanto temporalmente ‘imitata (“rebus sic stantibus”), del precedente giudicato impositivo del contributo di

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Responsabilità professionale dell’avvocato: quando insorge il diritto al risarcimento del danno?

Responsabilità professionale dell’avvocato: quando insorge il diritto al risarcimento del danno? Introduzione L’avvocato, nell’adempimento del suo ruolo professionale, è vincolato da una serie di norme giuridiche e sentenze che regolamentano la sua responsabilità verso il cliente. In questo articolo, esamineremo da vicino quando insorge il diritto al risarcimento del danno in relazione alla responsabilità professionale dell’avvocato, con particolare riferimento alla recente sentenza del Tribunale di Lecce n. 2426/2021. La Fonte della Responsabilità Professionale La responsabilità dell’avvocato trova la sua radice nel contratto che lo lega al cliente, impegnandosi a prestare la propria opera professionale, sia giudiziale che stragiudiziale. Norme fondamentali in questo contesto sono l’art. 2230 c.c. e ss., ma la disciplina specifica della responsabilità professionale è regolata dagli artt. 1218 c.c., 1176 c.c. e 2236 c.c.. La Diligenza del

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La mera coabitazione non prova la riconciliazione tra coniugi separati: Cassazione

La mera coabitazione non prova la riconciliazione tra coniugi separati: Cassazione La Suprema Corte di Cassazione, con ordinanza n. 14037 del 21 maggio 2021, rifacendosi ad un orientamento ormai consolidato, ha ribadito che la mera coabitazione non non è sufficiente a provare la riconciliazione tra coniugi separati, essendo necessario il ripristino della comunione di vita e di intenti, materiale e spirituale, che costituisce il fondamento del vincolo coniugale. MASSIMA: “Secondo l’orientamento di questa Corte al quale il Collegio intende dare continuità, non è sufficiente, per provare la riconciliazione tra coniugi separati, considerati gli effetti da essa derivanti, che i medesimi abbiano ripristinato la convivenza a scopo sperimentale e provvisorio, essendo invece necessaria la ripresa dei rapporti materiali e spirituali, caratteristici della vita coniugale (Cass. 19497/2005; Cass. 19535/2014; Cass. 20323/2019)” Nel caso

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Abbandono della casa coniugale e addebito della separazione

Abbandono della casa coniugale e addebito della separazione L’abbandono della casa coniugale da parte di uno dei coniugi può essere causa di addebito della separazione, ma solo se è la causa esclusiva della crisi matrimoniale. In caso contrario, il coniuge che ha abbandonato la casa coniugale potrà dimostrare che il suo comportamento era giustificato dalla preesistenza di una situazione di intollerabilità della coabitazione. Introduzione: L’abbandono della casa coniugale da parte di uno dei coniugi è un comportamento che può avere rilevanza ai fini della separazione personale con addebito. In linea generale, l’abbandono della casa coniugale configura una violazione dell’obbligo di coabitazione, previsto dall’art. 143 c.c., che impone ai coniugi di vivere insieme, salvo che non vi sia una giusta causa per allontanarsi. La violazione dell’obbligo di coabitazione è un comportamento

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Il coniuge che richiede l’assegno ha l’onere di provare di essersi attivato per trovare lavoro (Cass., ord. n. 20866/2021)

Il coniuge che richiede l’assegno ha l’onere di provare di essersi attivato per trovare lavoro (Cass., ord. n. 20866/2021) introduzione In caso di separazione, l’assegno di mantenimento è un diritto del coniuge che non ha adeguati redditi propri per mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Tuttavia, la giurisprudenza ha chiarito che il coniuge richiedente l’assegno ha l’onere di provare di essersi attivato per trovare lavoro. La sentenza della Corte di Cassazione n. 20866 del 2021 ha confermato questo principio, affermando che l’assegno di mantenimento non può estendersi a ciò che l’istante sia in grado, secondo il canone della “ordinaria diligenza“, di procurarsi da solo. In particolare, la Corte ha stabilito che il coniuge richiedente l’assegno deve dimostrare di essersi concretamente attivato e proposto sul mercato del

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Notifica pec valida anche se la casella è piena

Notifica pec valida anche se la casella è piena Introduzione La notifica a mezzo PEC è un metodo di notifica ampiamente utilizzato nel diritto italiano. Essa consiste nell’invio di un atto tramite posta elettronica certificata, che è un sistema di trasmissione di messaggi di posta elettronica che garantisce la provenienza e l’integrità del messaggio stesso. Notifica pec valida anche se la casella è piena La domanda che si pone è se la notifica a mezzo PEC sia valida anche se la casella del destinatario è piena. La risposta è sì. La Suprema Corte, con la sentenza n. 11559 del 2021, ha ribadito che la notifica si ha per perfezionata con la ricevuta con cui l’operatore attesta di avere rinvenuto la casella PEC del destinatario “piena“. Tale decisione si basa sul

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L’opposizione a precetto è proponibile solo per mancanza del titolo esecutivo

L’opposizione a precetto è proponibile solo per mancanza del titolo esecutivo La sentenza del Tribunale Civile di Lecce n. 2039/2021 del 01.07.2021 ha ribadito un principio consolidato in giurisprudenza riguardante l’opposizione a precetto. Secondo questa decisione, l’opposizione contro l’esecuzione basata su titolo giudiziale non consente al debitore di sollevare eccezioni relative a fatti estintivi o impeditivi anteriori a quel titolo. La giurisprudenza, già prima della modifica apportata con la legge 80/2005, ha stabilito che con l’opposizione contro l’esecuzione di un titolo giudiziale, i debitori non possono sollevare eccezioni relative a fatti anteriori alla formazione di tale titolo. Queste eccezioni possono essere sollevate solo nel procedimento preordinato alla formazione del titolo stesso (Cass. Sez. 3, Sentenza n. 8928 del 18/04/2006, Cass. Sez. 3, Sentenza n. 2870 del 02/04/1997). Un principio analogo

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Nullità notifica del decreto ingiuntivo: opposizione ex art. 650 c.p.c.

Nullità notifica del decreto ingiuntivo: opposizione ex art. 650 c.p.c. Introduzione La notifica del decreto ingiuntivo è un atto fondamentale nel procedimento ingiuntivo, in quanto consente al creditore di ottenere un titolo esecutivo provvisoriamente esecutivo. La nullità della notifica del decreto ingiuntivo può comportare gravi conseguenze per il creditore, in quanto può rendere il decreto ingiuntivo inefficace o, in alternativa, può consentire all’ingiunto di proporre opposizione tardiva. In questo articolo, analizzeremo il caso di nullità della notifica del decreto ingiuntivo ex art. 143 c.p.c., e vedremo come l’ingiunto può far valere tale nullità con l’opposizione tardiva ex art. 650 c.p.c. Notifica ex art. 143 c.p.c. a persona irreperibile: quando è consentita? L’art. 143 c.p.c. disciplina la notifica a persona irreperibile. Tale norma prevede che, nel caso in cui il destinatario

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Il genitore ha diritto alla restituzione del mantenimento versato ai figli divenuti economicamente indipendenti

Il genitore ha diritto alla restituzione del mantenimento versato ai figli divenuti economicamente indipendenti Cassazione Civile, ordinanza n. 3659 del 29 novembre 2019, depositata il 13 febbraio 2020 Il caso sottoposto al vaglio della Suprema Corte trae origine da una sentenza del Tribunale di Taranto (anno 1987) con la quale era stata dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio, con obbligo a carico del padre di versare un contributo al mantenimento delle due figlie, sino al termine degli studi universitari. L’ex moglie, nonostante le due figlie della coppia avessero conseguito Laurea e si fossero persino sposate, notificava all’ex marito atto di precetto intimando il pagamento del mantenimento relativo agli ultimi 5 anni. L’ex marito versava quanto richiesto e, successivamente, promuoveva giudizio civile finalizzato ad ottenere la restituzione di quanto

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L’accordo di separazione dei coniugi omologato non è impugnabile per simulazione

L’accordo di separazione dei coniugi omologato non è impugnabile per simulazione Introduzione La separazione dei coniugi è una causa di scioglimento del matrimonio, che può essere consensuale o giudiziale. Nel caso della separazione consensuale, i coniugi possono stipulare un accordo che regola i rapporti patrimoniali e personali tra loro. Questo accordo deve essere omologato dal tribunale, affinché produca effetti giuridici. Separazione dei coniugi omologata e simulazione La simulazione è un contratto in cui le parti convengono di non dare esecuzione alle obbligazioni che risultano dal contratto. Nel caso della separazione dei coniugi, è possibile che i coniugi stipulino un accordo di separazione simulato, in cui le parti non intendono effettivamente separarsi. L’impugnabilità per simulazione dell’accordo di separazione omologato La giurisprudenza ha stabilito che l’accordo di separazione dei coniugi omologato non

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Separazione: addebito se il tradimento è successivo alla crisi coniugale?

Separazione: addebito se il tradimento è successivo alla crisi coniugale? Il matrimonio rappresenta un legame sacro e un impegno di fronte alla società. Eppure, anche le unioni più solide possono incrinarsi, portando i coniugi a percorrere strade separate. In questi casi delicati, la sentenza di separazione giudiziale assume un ruolo cruciale nel delineare i diritti e i doveri di ciascuna parte, con un’attenzione particolare al benessere dei figli minori coinvolti. Tuttavia, dietro le righe della pronuncia giudiziaria, si celano sfide complesse che richiedono una profonda comprensione delle implicazioni legali e delle dinamiche relazionali. L’infedeltà coniugale è spesso considerata una delle violazioni più gravi del vincolo matrimoniale, ma non sempre è sufficiente per addebitare la responsabilità della separazione. In questo articolo, esploreremo un caso concreto trattato dal Tribunale di Palmi con

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Buca stradale: responsabilità del Comune ex artt. 2051 e 2043 codice civile

Buca stradale: responsabilità del Comune ex artt. 2051 e 2043 codice civile Introduzione Le buche stradali sono una delle principali fonti di preoccupazione per gli utenti della strada, spesso causando danni materiali e lesioni personali. Ma chi è responsabile di questi danni? In questo articolo, esamineremo in dettaglio la responsabilità del Comune per i danni causati dalle buche stradali, analizzando gli articoli 2051 e 2043 del Codice Civile italiano. Responsabilità del Comune ex art. 2051 c.c. Preliminarmente, è da dirsi che deve ormai ritenersi superato l’originario orientamento che riteneva non applicabile l’art. 2051 c.c. ai beni demaniali sul presupposto che la loro estensione ed il loro generalizzato utilizzo da parte collettività rendessero impossibile l’esercizio di un effettivo controllo ed un’adeguata vigilanza sugli stessi. La giurisprudenza, infatti, è ormai pacifica nell’affermare

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È possibile ottenere la restituzione di spese sostenute per l’ex convivente?

È possibile ottenere la restituzione di spese sostenute per l’ex convivente? Introduzione La fine di una convivenza può portare a questioni di natura patrimoniale, in particolare se uno dei conviventi ha sostenuto spese per l’altro o per il nucleo familiare. In questi casi, è possibile che l’ex convivente che ha sostenuto le spese chieda la loro restituzione, ma non sempre ciò è possibile. Infatti, le spese sostenute per l’ex convivente possono essere qualificate come obbligazione naturale, in tal caso non sono ripetibili. Cosa sono le obbligazioni naturali? Le obbligazioni naturali sono quelle che, pur non essendo previste da un contratto o da una legge, sono comunque dovute in base a un dovere morale o sociale. In particolare, le obbligazioni naturali possono sorgere in ambito familiare, come nel caso delle spese

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Genitori separati: è possibile recuperare il diritto di visita non goduto con il proprio figlio a causa del Coronavirus?

Genitori separati: è possibile recuperare il diritto di visita non goduto con il proprio figlio a causa del Coronavirus? La Corte d’Appello di Cagliari ha stabilito che i genitori separati o divorziati hanno diritto di recuperare i tempi di visita non goditi con i propri figli a causa della pandemia da Coronavirus. Introduzione La pandemia da Coronavirus ha avuto un impatto significativo sulla vita di tutti, compresi i genitori separati o divorziati. I provvedimenti emergenziali adottati dal Governo, tra cui il lockdown, hanno infatti impedito ai genitori non collocatari di esercitare il loro diritto di visita con i propri figli. La sentenza della Corte d’Appello di Cagliari La Corte d’Appello di Cagliari, con ordinanza n. 1509 del 7 agosto 2020, ha stabilito che i genitori separati o divorziati hanno diritto

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Nullità del mutuo fondiario per violazione art. 38 TUB

Nullità del mutuo fondiario per violazione art. 38 TUB (Tribunale Lecce, sentenza n. 1350/2021) La sentenza del Tribunale di Lecce n. 1350/2021 ha sancito la nullità di un mutuo fondiario per superamento del limite di finanziabilità previsto dalla delibera CICR del 22.4.1995. La sentenza ha confermato l’orientamento giurisprudenziale secondo cui il limite di finanziabilità è un elemento essenziale del contratto di mutuo fondiario e la sua violazione determina la nullità del contratto. Introduzione: Il mutuo fondiario è un particolare tipo di mutuo ipotecario concesso per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili a destinazione abitativa o produttiva. La legge prevede che il limite massimo di finanziabilità per i mutui fondiari sia pari all’80% del valore dei beni ipotecati o del costo delle opere da eseguire sugli stessi (art 38

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Cancellazione Centrale Rischi e crif: ricorso ex art. 700 c.p.c.

Cancellazione Centrale Rischi e CRIF: ricorso ex art. 700 c.p.c. La segnalazione di un nominativo presso le Centrali Rischi o al CRIF può rivelarsi un incubo per chiunque necessiti di accedere al credito bancario. Quando tali segnalazioni avvengono in modo illegittimo e senza il rispetto delle dovute procedure, il danno può essere enorme, non solo sotto il profilo economico ma anche in termini di reputazione e immagine. Come avvocati, siamo spesso chiamati ad affrontare casi simili, in cui i nostri clienti si trovano improvvisamente e ingiustamente “segnalati” presso le principali agenzie di informazione creditizia. Ma cosa fare quando ci troviamo di fronte a una segnalazione illegittima al CRIF? Quali sono gli strumenti giuridici a nostra disposizione per tutelare i diritti del cliente e ottenere la cancellazione immediata della posizione? In

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Usucapione terreno agricolo: come diventare proprietario

Usucapione terreno agricolo: come diventare proprietario L’istituto dell’usucapione, detto anche prescrizione acquisitiva, è disciplinato dagli artt. 1158-1167 c.p.c. e costituisce un modo di acquisto a titolo originario della proprietà o di un altro diritto reale. Con tale istituto il legislatore ha predisposto uno strumento a tutela di colui che esercita di fatto l’uso della cosa, a fronte di un totale disinteresse da parte dell’effettivo proprietario della stessa. I requisiti indispensabili perché si compia l’usucapione sono il possesso in senso tecnico da parte di chi non è titolare del diritto corrispondente e la durata dello stesso per un certo tempo stabilito dalla legge, entrambi accompagnati dall’animus rem sibi habendi (Cass. Civ., sez. II, n. 1176, del 18.2.1980). Per possesso deve intendersi, come qualificato dall’art. 1140 c.c., il potere sulla cosa che

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Notifica dell’appello alla Prefettura anziché all’Avvocatura dello Stato: il Tribunale di Lecce conferma la validità (Tribunale di Lecce, 2021)

INTRODUZIONE Nel 2021, il Tribunale civile di Lecce si è pronunciato su un caso riguardante la validità della notifica di un appello alla Prefettura anziché all’Avvocatura dello Stato in materia di sanzioni amministrative. La sentenza ha confermato la validità di tale notifica, nonostante l’eccezione di inammissibilità sollevata dalla Prefettura. Il giudice ha richiamato importanti principi giurisprudenziali che derogano alle regole generali sulla notifica agli enti statali, evidenziando le peculiarità del contenzioso in materia di sanzioni amministrative. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto amministrativo e processuale, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda processuale trae origine dall’impugnazione di una sentenza del Giudice di

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Sinistro stradale: è responsabile il conducente se il pedone attraversa improvvisamente la strada?

Sinistro stradale: è responsabile il conducente se il pedone attraversa improvvisamente la strada? Nel caso sottoposto all’attenzione del Tribunale di Lecce, definito con sentenza n. 1105/2021 pubblicata in data 20.04.2021, il padre di un minore conveniva in giudizio la Compagnia di assicurazione, nonché il proprietario-conducente del mezzo, per sentirli condannare, in solido tra loro, al risarcimento dei danni subiti dal figlio in occasione di un sinistro stradale. Nello specifico, deduceva l’esclusiva responsabilità del conducente ai sensi ex art. 2054 c.c., reo, a suo dire, di aver violato le più elementari regole di circolazione stradale, cagionando così l’investimento del minore.Il Tribunale, alla luce dell’istruttoria svolta, addebitava l’esclusiva responsabilità dell’evento in capo al figlio minore, reo di essersi catapultato per strada repentinamente, nonché al comportamento gravemente omissivo del padre, il quale, distratto,

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Il pagamento delle spese condominiali spetta al nudo proprietario e non all’usufruttuario

Il pagamento delle spese condominiali spetta al nudo proprietario e non all’usufruttuario. Introduzione In caso di condominio, le spese per la manutenzione e la gestione delle parti comuni sono a carico dei condomini in misura proporzionale ai millesimi di proprietà. Ma chi deve pagare le spese condominiali quando l’unità immobiliare è oggetto di usufrutto? La risposta è semplice: le spese condominiali devono essere pagate dal nudo proprietario, e non dall’usufruttuario. La norma di riferimento Il principio è sancito dall’art. 1004 del codice civile, secondo cui l’usufruttuario è tenuto a sostenere le spese di manutenzione ordinaria della cosa, mentre le spese di manutenzione straordinaria sono a carico del nudo proprietario. La giurisprudenza La giurisprudenza è concorde nel ritenere che il condominio, in caso di azione giudiziale per il recupero delle spese

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Sinistro stradale: risarcimento danni parenti di persona rimasta invalida

Sinistro stradale: risarcimento danni parenti di persona rimasta invalida Nel complicato scenario giuridico dei sinistri stradali e dei danni ad essi correlati, emerge un interessante caso sottoposto all’attenzione del Tribunale di Lecce, con la sentenza n. 1022/2021 del 12.04.2021. In questa vicenda, i familiari (padre, madre, e fratello) di una persona rimasta invalida a seguito di un sinistro stradale hanno cercato giustizia attraverso il ricorso legale. Il Contesto La vittima, viaggiando come terza trasportata, è stata coinvolta in un incidente che l’ha portata in coma. Al risveglio, ha dovuto affrontare lesioni gravi, con la perdita dell’uso degli arti superiori, della deambulazione e della minzione. La drammaticità della situazione ha richiesto un cambiamento radicale nella vita dei genitori, costretti ad abbandonare le proprie occupazioni per dedicarsi all’assistenza della figlia. Anche il

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Infortunio sportivo all’interno della Scuola: la scriminante sportiva

Infortunio sportivo all’interno della Scuola: la scriminante sportiva Il Tribunale di Lecce, con la sentenza n. 987/2021 pubblicata l’8 aprile 2021, ha affrontato un caso riguardante un infortunio occorso ad una giovane pallavolista durante la fase di riscaldamento pre-partita. I genitori della ragazza avevano citato in giudizio la società sportiva, ma il Giudice di Pace aveva rigettato la domanda risarcitoria. Questa sentenza d’appello analizza attentamente i fatti e i principi giuridici applicabili, suscitando l’interesse di quanti operano nel settore sportivo. Massima risolutiva principale “[…] ai fini della ricorrenza della scriminante del rischio consentito costituisce criterio discretivo il nesso funzionale tra gioco ed evento lesivo, dovendosi distinguere se l’evento dannoso sia stato conseguenza di un comportamento illecito posto in essere con lo specifico scopo di cagionare un danno ingiusto ad un

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Danni (epatite) da emotrasfusione: la prescrizione è quinquennale (Tribunale Lecce, n. 952/2021)

Danni (epatite) da emotrasfusione: la prescrizione è quinquennale (Tribunale Lecce, n. 952/2021) Il Tribunale di Lecce, con la sentenza n. 952/2021 del 2 aprile 2021, ha ribadito la prescrizione quinquennale ex art. 2947 c.c. del diritto al risarcimento dei danni da emotrasfusione. Il caso Un paziente aveva convenuto in giudizio il Ministero della Salute per ottenere il risarcimento dei danni derivati da un’infezione da HCV (epatite) contratta a seguito di una emotrasfusione e somministrazione di albumina subite presso l’Ospedale di Casarano. La decisione del Tribunale Il Tribunale ha accolto l’eccezione di prescrizione sollevata dal Ministero della Salute, rilevando che: Cosa significa questa sentenza? La sentenza del Tribunale di Lecce ribadisce un principio importante in materia di risarcimento danni da emotrasfusione: il diritto al risarcimento si prescrive in cinque anni dal

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Sinistro stradale: il responsabile è litisconsorte necessario

Sinistro stradale: il responsabile è litisconsorte necessario Quando si è vittime di un incidente stradale, il percorso per ottenere un giusto e completo risarcimento può rivelarsi spesso tortuoso e complesso. Tra le sfide da affrontare, una in particolare sembra essere cruciale e troppo spesso sottovalutata: la necessità di chiamare in causa, in qualità di litisconsorte necessario, il responsabile civile del danno. Una recente sentenza del Tribunale di Lecce ha infatti ribadito, in maniera inequivocabile, questo principio consolidato nella giurisprudenza, ma che nella pratica non sempre viene applicato come dovrebbe. Questa decisione rappresenta un importante precedente che merita di essere approfondito, poiché le sue implicazioni concrete possono fare la differenza per tutti coloro che si trovano a dover affrontare una simile situazione. Quali sono quindi le ragioni alla base di questo

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Sinistri stradali: solo la condotta abnorme dell’utente della strada esclude la responsabilità del custode ex art. 2051 c.c.

Il Tribunale di Lecce, con sentenza n. 770/2021 del 17.03.2021, dopo aver ripercorso la disciplina normativa di cui all’art. 2051 c.c., ha statuito che, in tema di sinistri stradali, solo la condotta abnorme dell’utente della strada può valere ad escludere la responsabilità del custode. Nello specifico, quando il custode eccepisce la colpa della vittima, l’esclusione della responsabilità ex art. 2051 c.c. esige una duplice indagine (la colposità e la non prevedibilità della condotta del danneggiato), non essendo all’uopo sufficiente il solo accertamento di una condotta distratta, imprudente e negligente della vittima che, al più, può costituire un concorso causale colposo ai sensi dell’art. 1227 cod. civ.. Il fatto, quindi, che al sinistro abbia contribuito la condotta colposa del guidatore non integra il c.d. caso fortuito che scrimina il custode della

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Multe stradali: la maggiorazione semestrale del 10% è dovuta (Trib. Lecce, n. 755/2021)

Multe stradali: la maggiorazione semestrale del 10% è dovuta (Trib. Lecce, n. 755/2021) In caso di mancato pagamento di una multa stradale, l’automobilista deve pagare anche una maggiorazione semestrale del 10%. È quanto ha stabilito il Tribunale di Lecce con la sentenza n. 755/2021. Multe stradali: la maggiorazione semestrale del 10% è dovuta (Trib. Lecce, n. 755/2021) Il caso riguardava un’automobilista che aveva ricevuto una multa per eccesso di velocità. L’automobilista aveva impugnato il verbale, ma la sua opposizione era stata respinta. A seguito di ciò, l’amministrazione aveva emesso una cartella esattoriale, comprensiva della maggiorazione semestrale del 10%. L’automobilista ha impugnato la cartella esattoriale, contestando la legittimità della maggiorazione. Il Tribunale di Lecce ha respinto il ricorso, confermando la legittimità della maggiorazione semestrale. Il Tribunale ha ricordato che, ai sensi

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Il Giudice ha il potere-dovere di applicare una norma di legge diversa da quella invocata dalle parti

Il Giudice ha il potere-dovere di applicare una norma di legge diversa da quella invocata dalle parti In un recente caso, il Tribunale di Bari, con sentenza n. 612/2021, ha ribadito che il Giudice ha sempre il potere-dovere di applicare una norma di legge diversa da quella invocata dalle parti, purché restino inalterati il petitum e la causa petendi, non sia attribuito un bene diverso da quello domandato e non siano introdotti nel tema controverso nuovi elementi di fatto. In particolare, la sentenza in questione riguardava una controversia tra due imprese, una delle quali aveva consegnato all’altra una fornitura di merce difettosa. L’impresa danneggiata aveva agito in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni, deducendo la responsabilità contrattuale dell’altra impresa. Il giudice di primo grado, tuttavia, ha ritenuto che la

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La rinnovazione del precetto non costituisce abuso del diritto fintantochè il debitore esecutato non abbia pagato per intero l’importo dovuto

La rinnovazione del precetto non costituisce abuso del diritto fintantochè il debitore esecutato non abbia pagato per intero l’importo dovuto Introduzione La rinnovazione del precetto è un’attività legittima del creditore, che può esercitarla fino al pagamento integrale del credito vantato. Tuttavia, la sentenza della Corte di Cassazione n. 19876/2013 ha stabilito che la rinnovazione del precetto non costituisce abuso del diritto solo se il creditore non chiede, nei precetti successivi, le spese (ed i compensi e gli accessori) per i precetti precedenti. La rinnovazione del precetto non costituisce abuso del diritto fintantochè il debitore esecutato non abbia pagato per intero l’importo dovuto La sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito che il creditore, in forza di un titolo esecutivo, ha il diritto di procedere all’esecuzione forzata fino alla soddisfazione integrale

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Benefici previdenziali per esposizione all’amianto: requisiti e limiti secondo sentenza Tribunale Lecce 2020

Benefici previdenziali per esposizione all’amianto: requisiti e limiti secondo sentenza Tribunale Lecce 2020 Nel 2020, il Tribunale di Lecce si è trovato ad affrontare un caso emblematico riguardante i benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto. La vicenda solleva una questione cruciale: quali sono i requisiti effettivi per ottenere tali benefici e come si valuta l’esposizione “qualificata” al pericoloso materiale? La sentenza getta luce su un tema di grande rilevanza sociale, bilanciando le legittime aspettative dei lavoratori con le esigenze di rigore nell’accertamento dei presupposti di legge. Ma fino a che punto l’interpretazione restrittiva dei requisiti tutela realmente i diritti dei lavoratori esposti a rischi per la salute? Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI Il caso in esame riguarda un lavoratore che ha prestato servizio dal 27 dicembre 1989 al 10 gennaio

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Come riconoscere un figlio nato fuori dal matrimonio?

Qual è la procedura da seguire per riconoscere un figlio nato fuori dal matrimonio? Lo status giuridico di figlio nato fuori del matrimonio non si costituisce quale immediato effetto dell’atto generativo, essendo necessario che il rapporto di filiazione venga riconosciuto dal genitore (da uno o entrambi i genitori) ovvero venga giudizialmente accertato. La dichiarazione di riconoscere un figlio come proprio deve essere effettuata, ad substantiam, con una delle seguenti modalità: o nell’atto di nascita, o in una dichiarazione davanti ad un ufficiale dello stato civile, o in un atto pubblico, o in un testamento, qualunque ne sia la forma (e pertanto anche in un semplice testamento olografo). Il riconoscimento contenuto in un testamento produce i suoi effetti solo dal giorno della morte del testatore. Il riconoscimento, una volta effettuato, è

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Maltrattamenti in famiglia: Cassazione conferma condanna per marito violento

Maltrattamenti in famiglia: Cassazione conferma condanna per marito violento La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6074/2021 (testo integrale in calce), ha confermato la condanna di un uomo per i reati di maltrattamenti e lesioni ai danni della moglie. I fatti: La decisione: La condanna: La prescrizione: Considerazioni finali: Avv. Cosimo Montinaro (avvocato esperto in diritto di famiglia) Corte di Cassazione, sentenza n. 6074/2021 La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6074/2021, ha confermato la pronuncia della Corte d’Appello di Bologna a seguito di gravame proposto dal marito avverso la sentenza emessa il 19/5/2016 dal Tribunale di Piacenza, con la quale era stato riconosciuto colpevole dei reati di cui ai capi A) art. 572 c.p. ai danni della moglie convivente) e B) art. 81 cpv. c.p., art. 61 c.p., n. 2, artt. 582 e 585 c.p., art. 577 c.p.,

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L’omesso o tardivo deposito del ricorso per Cassazione comporta l’improcedibilità dello stesso

L’omesso o tardivo deposito del ricorso per Cassazione dopo la scadenza del ventesimo giorno dalla notifica del gravame comporta l’improcedibilità dello stesso, rilevabile anche d’ufficio e non esclusa dalla costituzione del resistente, posto che il principio – sancito dall’art. 156 cod. proc. civ. – di non rilevabilità della nullità di un atto per mancato raggiungimento dello scopo si riferisce esclusivamente all’inosservanza di forme in senso stretto e non di termini perentori, per i quali vigano apposite e separate norme. Estratto: Cassazione Civile, Sez.VI, ordinanza del 6 agosto 2020 n. 16799 Nel caso in esame, il ricorso per Cassazione non risultava depositato a norma dell’art. 369, 1° co., cod. proc. civ. 6. Più esattamente la cancelleria in data 27.8.2019 aveva certificato che il ricorso avverso la sentenza n. 690/2019 della corte

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La responsabilità della struttura sanitaria e del medico nei confronti del paziente ha natura contrattuale

La responsabilità della struttura sanitaria e del medico nei confronti del paziente ha natura contrattuale La responsabilità medica è sempre stato un argomento caldo e delicato nel panorama giuridico italiano. Per lungo tempo, la natura della responsabilità della struttura sanitaria e del medico nei confronti del paziente è stata oggetto di acceso dibattito, con diverse scuole di pensiero che si sono contrapposte. Finalmente, con la storica sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 577 del 2008, è stata delineata una chiara impostazione, riconoscendo la natura contrattuale di tale responsabilità. Ma cosa comporta questo orientamento? Quali sono i riflessi pratici sulla tutela del paziente e sulle dinamiche processuali? E come è stata applicata questa impostazione nei recenti casi giurisprudenziali? La sentenza del Tribunale di Lecce n. 400 del 2021, oggetto di

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Marciapiede sconnesso: sussiste la responsabilità del custode anche se il pedone era distratto

Marciapiede sconnesso: sussiste la responsabilità del custode anche se il pedone era distratto introduzione La Corte di Cassazione, Sezione III, ha emesso una significativa sentenza in merito alla responsabilità del custode e ai casi di caduta sul marciapiede. Nella pronuncia del 16 febbraio 2021, n. 4035, la Corte ha delineato importanti principi in merito all’accertamento della responsabilità, focalizzandosi sull’articolo 2051 del codice civile italiano. Massima “L’accertamento della responsabilità deve essere condotto ai sensi dell’art. 2051 c.c. e non risulta predicabile la ricorrenza del caso fortuito a fronte del mero accertamento di una condotta colposa della vittima (la quale potrà invece assumere rilevanza, ai fini della riduzione o dell’esclusione del risarcimento, ai sensi dell’art. 1227, 1° e 2° co. c.c.), richiedendosi, per l’integrazione del fortuito, che detta condotta presenti anche caratteri

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Cartella esattoriale nulla se priva dell’indicazione del responsabile di riscossione

Cartella esattoriale nulla se priva dell’indicazione del responsabile di riscossione Introduzione Le cartelle esattoriali rappresentano strumenti cruciali per la riscossione di crediti da parte delle autorità competenti. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione all’indicazione del responsabile di riscossione, come evidenziato dalla pronuncia della Corte d’Appello di Lecce (sent. n. 199/2021). In questo articolo, esploreremo le implicazioni di questa sentenza e l’importanza di rispettare le normative vigenti. La Sentenza della Corte d’Appello di Lecce (sent. n. 199/2021) La Corte d’Appello di Lecce, con la sentenza n. 199/2021 pubblicata il 16 febbraio 2021, ha confermato la decisione del Tribunale di Lecce. Quest’ultimo aveva annullato una cartella esattoriale emessa da Equitalia, poiché, nonostante riportasse l’indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo, non specificava quello del procedimento di riscossione. La Corte ha sottolineato

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Responsabilità della casa produttrice dell’autovettura per difetto di fabbricazione

Responsabilità della casa produttrice dell’autovettura per difetto di fabbricazione Con la sentenza n. 25023/2019, la Corte di Cassazione ha stabilito che la responsabilità da prodotto difettoso opera anche in tema di circolazione stradale, e che il danno alla salute di natura psichica, patito dal conducente di un veicolo a causa del pericolo di subire un incidente, è risarcibile. Introduzione La sentenza in epigrafe ha un’importante portata applicativa, in quanto conferma che la responsabilità da prodotto difettoso opera anche in tema di circolazione stradale, e che il danno alla salute di natura psichica, patito dal conducente di un veicolo a causa del pericolo di subire un incidente, è risarcibile. Responsabilità da prodotto difettoso per danni psichici al conducente di un veicolo Il caso di specie riguardava una donna che, alla guida

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Revocato l’assegno divorzile all’ex moglie che non cerca lavoro

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 2653 del 04.02.2021, ha rigettato il ricorso presentato dall’ex moglie avverso la decisione della Corte d’Appello di Torino con la quale era stato revocato l’assegno divorzile di € 200,00 previsto in suo favore, per aver rinunciato, senza giustificato motivo, a cercare un’occupazione lavorativa pur in assenza di patologie e/o di condizioni di salute ostative: “I motivi terzo e quarto sono inammissibili perchè la Corte territoriale ha tenuto conto dell’età, giudicata non particolarmente avanzata, della ricorrente (46 anni), dell’assenza di patologie o condizioni di salute ostative all’attività lavorativa di addetta alle pulizie, già svolta occasionalmente, nonchè della situazione economica complessiva e di un atteggiamento rinunciatario della signora a trovare un’occupazione, non smentito nel motivo di ricorso”. Avv. Cosimo Montinaro Revocato l’assegno divorzile all’ex moglie

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Per il rimborso delle spese straordinarie “prevedibili” non occorre un nuovo titolo esecutivo

Per il rimborso delle spese straordinarie “prevedibili” non occorre un nuovo titolo esecutivo Introduzione In caso di separazione o divorzio, i genitori devono provvedere al mantenimento dei figli. Il mantenimento può essere ordinario, ovvero quello necessario per soddisfare i bisogni primari dei figli, come vitto, alloggio, vestiario, istruzione e cure mediche. Può essere anche straordinario, ovvero quello necessario per soddisfare esigenze non ordinarie, come ad esempio le spese per l’istruzione superiore, le spese sanitarie non contemplate dal Servizio Sanitario Nazionale, le spese per attività sportive o ricreative, ecc. Le spese straordinarie sostenute da un genitore nell’interesse dei figli devono essere rimborsate dall’altro genitore. Tuttavia, non sempre è necessario ottenere un nuovo titolo esecutivo per ottenere il rimborso. Spese straordinarie prevedibili Le spese straordinarie che rispondono a ordinarie e prevedibili esigenze

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ASSEGNO DI MANTENIMENTO E PENSIONAMENTO VOLONTARIO

Com’è noto, costituiscono giustificati motivi di revisione dell’assegno di mantenimento i mutamenti delle condizioni economiche di uno o di entrambi gli ex coniugi che, all’esito di una rinnovata valutazione comparativa, si presentino oggettivamente idonei ad alterare l’equilibrio determinato al momento della pronuncia del Tribunale. Invero, in materia di separazione e divorzio trova applicazione il principio generale in base al quale i provvedimenti vengono emessi dall’autorità giudiziaria “rebus sic stantibus”, ovvero sulla base degli elementi di fatto così come prospettati in un determinato momento, allo stato attuale, ferma restando la modificabilità degli stessi in presenza di circostanze sopravvenute che mutino il quadro della valutazione precedente. Pertanto, ove tali modifiche si rendano necessarie nel corso del giudizio, potranno essere fatte valere all’interno di esso, mentre, qualora il giudizio sia già terminato, occorrerà

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TFR e divorzio: il 40% spetta all’ex coniuge

TFR e divorzio: il 40% spetta all’ex coniuge Nell’ambito del divorzio, l’assegno divorzile e il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) sono temi di cruciale importanza. La legge italiana, in particolare l’art. 12 bis della L. 898/1970, regola il diritto dell’ex coniuge al 40% del TFR. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come calcolare questa percentuale e i requisiti necessari per farne richiesta. Calcolo del 40% del TFR L’importo del TFR spettante al coniuge divorziato si basa su una formula precisa. La percentuale del 40% si applica all’indennità totale relativa agli anni in cui il matrimonio ha coinciso con il rapporto di lavoro. Ecco una procedura dettagliata per il calcolo: Questo approccio mira a riconoscere l’aspettativa dell’ex coniuge riguardo alle somme che avrebbero dovuto essere godute durante il matrimonio. Esempio di

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Spese scolastiche e mediche: come ottenere il rimborso pro quota

“Il provvedimento con il quale, in sede di separazione, si stabilisce che il genitore non affidatario paghi, sia pure pro quota, le spese mediche e scolastiche ordinarie relative ai figli costituisce idoneo titolo esecutivo e non richiede un ulteriore intervento del giudice in sede di cognizione, qualora il genitore creditore possa allegare e documentare l’effettiva sopravvenienza degli esborsi indicati nel titolo e la relativa entità” (Cass., sent. n. 21241/2016). Per principio generale, il creditore che abbia ottenuto una pronuncia di condanna nei confronti del debitore esaurisce il suo diritto di azione e non può, per difetto di interesse, richiedere ex novo un ulteriore titolo (quale il decreto ingiuntivo) per il medesimo petitum e causa petendi contro il medesimo debitore; tanto, però, a condizione che l’oggetto della condanna sia idoneamente delimitato

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Precetto nullo se manca il riferimento al provvedimento di esecutorietà del decreto ingiuntivo – Cassazione Civile 2019

La Corte di Cassazione, con una sentenza emessa nel 2019, ha affrontato un caso riguardante la validità di un precetto basato su un decreto ingiuntivo. La questione centrale verteva sulla necessità di indicare nel precetto non solo l’apposizione della formula esecutiva, ma anche il provvedimento che dichiara l’esecutorietà del decreto ingiuntivo. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, stabilendo che la mancanza di tale menzione rende nullo il precetto, in quanto equivalente alla notifica dell’intimazione non preceduta da quella del titolo esecutivo. Per una consulenza specializzata su questioni di diritto civile ed esecuzione forzata, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. Indice ESPOSIZIONE DEI FATTI La controversia in esame trae

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Il “nuovo” assegno divorzile alla luce delle Sezioni Unite 2018

Affrontiamo la questione del “nuovo” assegno di divorzio alla luce della sentenza delle Sezioni Unite n. 18287/2018.Com’è noto, l’art. 5, sesto comma, della Legge n. 898/1970 prevede che con la sentenza di divorzio il Tribunale possa disporre la corresponsione di un assegno periodico in favore del coniuge che non ha mezzi adeguati o non possa procurarseli per ragioni oggettive.Il Giudice in tal caso è chiamato a valutare la sussistenza dei criteri contemplati dalla norma (condizioni e reddito dei coniugi, ragioni della decisione, contributo alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio, proprio o comune), anche in rapporto alla durata del matrimonio.A seguito dell’intervento della Sentenza n. 18287/2018 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione è stato superato lo “storico” criterio del tenore di vita dei coniugi come parametro di determinazione dell’assegno

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Il Giudice di Pace di Frosinone annulla multa per violazione lockdown

Il Giudice di Pace di Frosinone, con sentenza n. 516 del 29 luglio 2020, ha annullato una multa comminata ad una cittadina per violazione del DPCM 09.03.2020 (lockdown). Di seguito il testo integrale della sentenza: Giudice di Pace di Frosinone, sentenza 15 – 29 luglio 2020, n. 516 Avvocato Manganiello Svolgimento del processo Con ricorso tempestivamente depositato e successivamente notificato il ricorrente si opponeva all’atto di cui all’oggetto, con il quale ha ricevuto la contestazione della violazione del divieto di spostarsi in conseguenza della emergenza sanitaria ai sensi del DPCM non specificato. L’Ente opposto non si costituiva e la causa veniva decisa come da separato dispositivo, letto in udienza. Motivi della decisione Il ricorso è fondato e, pertanto, deve essere accolto. A) SULLA ILLEGITTIMITA’ DELLA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA

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Va revocato l’assegno di divorzio all’ex moglie che convive con il nuovo compagno?

Per la Cassazione (ordinanza n. 22064/2020) non si può dare per provata la nuova stabile convivenza della ex moglie e poi negare al marito la revoca dell’assegno divorzile. Gli Ermellini con l’ordinanza n. 22064/2020 bocciano la decisione della Corte d’Appello perché, prima richiama la giurisprudenza di legittimità sulla famiglia di fatto, poi, però, nega al marito la revoca dell’assegno divorzile anche se è stato provata in giudizio la nuova, stabile e duratura convivenza della ex moglie con il nuovo compagno, basata sulla frequentazione quotidiana e con periodo più o meno lunghi di coabitazione effettiva e di reciproca assistenza morale e materiale. Analizziamo fin dall’inizio la vicenda che ha portato la Cassazione a decidere in tal senso. La Corte d’Appello riformando la decisione di primo grado e accogliendo in parte il

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Il figlio che si sposa conserva il diritto al mantenimento?

Il figlio che si sposa conserva il diritto al mantenimento? In una recente sentenza, la Corte di Appello di Bari ha confermato l’obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne sposato, anche se questo non ha raggiunto l’indipendenza economica. La sentenza ha fatto seguito al ricorso di una madre che chiedeva il mantenimento della figlia, maggiorenne e sposata, che continuava a frequentare l’università. Il padre della ragazza si era opposto alla richiesta, sostenendo che il matrimonio della figlia avesse comportato l’automatica cessazione dell’obbligo di mantenimento. La Corte di Appello ha rigettato il ricorso del padre, confermando l’obbligo di mantenimento della figlia. I giudici hanno infatti precisato che il matrimonio del figlio maggiorenne non determina l’automatica cessazione dell’obbligo di mantenimento, ma solo se la costituzione del nuovo nucleo familiare esclude la necessità di

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E’ sufficiente la volontà di un solo partner per sciogliere un’unione civile?

E’ sufficiente la volontà di un solo partner per sciogliere un’unione civile? Scioglimento dell’unione civile: Una panoramica secondo la sentenza del Tribunale di Milano Il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 45257/2020, emessa il 3 giugno 2020, ha delineato un quadro chiaro riguardo allo scioglimento dell’unione civile, evidenziando i criteri legali e procedurali coinvolti. Questo articolo analizza in dettaglio la sentenza e fornisce una comprensione approfondita dei temi trattati, dalla procedura di scioglimento alle differenze con il matrimonio. Contesto e Fatti La Legge Cirinnà del 2016 regola le Unioni Civili, consentendo lo scioglimento del vincolo similmente al matrimonio, tramite la richiesta di una sola delle parti. Nel caso preso in esame, una coppia si unisce civilmente, ma uno dei partner richiede lo scioglimento dopo un anno, comunicando la volontà

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Il mancato riconoscimento del figlio naturale: un illecito endofamiliare con diritto al risarcimento

Il mancato riconoscimento del figlio naturale: un illecito endofamiliare con diritto al risarcimento Il Tribunale di Vicenza (sentenza 24.10.2019) si pronuncia su un caso di mancato riconoscimento di paternità, configurandolo come illecito endofamiliare e riconoscendo il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale. I fatti: Un uomo, A.L., cita in giudizio B.M., chiedendo la dichiarazione giudiziale della sua paternità naturale e il risarcimento del danno per l’assenza paterna nella sua vita. B.M. ammette la paternità, ma si difende sostenendo che la madre dell’attore gli aveva chiesto di restare estraneo alla sua vita. Una ctu accerta la paternità di B.M. La decisione del Tribunale: Il Tribunale di Vicenza, con sentenza del 24 ottobre 2019, ha accolto le domande dell’attore. Il Tribunale ha rilevato che il mancato riconoscimento del figlio naturale configura

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Muore due giorni dopo il sinistro stradale: il danno biologico terminale va risarcito?

Muore due giorni dopo il sinistro stradale: il danno biologico terminale va risarcito? La morte di una persona in un incidente stradale è sempre una tragedia devastante per i suoi cari. Ma cosa succederebbe se la vittima non morisse immediatamente, bensì sopravvivesse per qualche giorno prima di spirare? In questi casi, oltre al dolore per la perdita, i familiari potrebbero avere diritto a un ulteriore risarcimento, noto come “danno biologico terminale“. Di cosa si tratta esattamente? E quali sono i presupposti per ottenerne il riconoscimento? La giurisprudenza, in particolare una pronuncia della Corte di Cassazione del 2020, ha offerto importanti indicazioni su questa delicata questione. In base a tali orientamenti, gli eredi della vittima potrebbero vedersi riconosciuto un ristoro non solo per il dolore della perdita, ma anche per la

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Non si può impedire al padre biologico di riconoscere il figlio nato da una relazione extraconiugale

Non si può impedire al padre biologico di riconoscere il figlio nato da una relazione extraconiugale La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che il diritto al rispetto della vita privata e familiare comprende anche il diritto del padre biologico di riconoscere il figlio nato da una relazione extraconiugale. Introduzione La Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU) ha stabilito, con sentenza del 16 ottobre 2020, che il diritto al rispetto della vita privata e familiare comprende anche il diritto del padre biologico di riconoscere il figlio nato da una relazione extraconiugale. La sentenza si basa sul caso di un uomo bulgaro che aveva tentato, senza successo, di ottenere il riconoscimento della propria paternità nei confronti di un bambino nato da una relazione extraconiugale. Le autorità giudiziarie bulgare avevano

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Lo scantinato è inutilizzabile a causa di infiltrazioni condominiali? Il danno è in re ipsa

Cassazione con ordinanza del 9 ottobre 2020, n. 21835 MASSIMA: Nell’ipotesi di infiltrazioni di acqua derivanti da parte comune di edificio condominiale, il danno subito dal proprietario dell’immobile per l’indisponibilità del medesimo può definirsi in re ipsa, purché inteso in senso descrittivo, cioè di normale inerenza del pregiudizio all’impossibilità stessa di disporre del bene, senza comunque far venir meno l’onere per l’attore quanto meno di allegare, e anche di provare, con l’ausilio delle presunzioni, il fatto da cui discende il lamentato pregiudizio, ossia che se egli avesse immediatamente recuperato la disponibilità dell’immobile, l’avrebbe subito impiegato per finalità produttive, quali il suo godimento diretto o la sua locazione. Share on facebook Facebook Share on twitter Twitter Share on linkedin LinkedIn

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Mantenimento: il figlio maggiorenne è tenuto ad impegnarsi attivamente per trovare un’occupazione

Mantenimento: il figlio maggiorenne è tenuto ad impegnarsi attivamente per trovare un’occupazione Cassazione, ordinanza n. 17183 del 14 agosto 2020 Con una recente ordinanza, la Cassazione ha fatto chiarezza sul diritto al mantenimento del figlio maggiorenne che convive con i genitori. La Suprema Corte ha stabilito che, una volta ultimato il percorso formativo (scuola secondaria, università, corso di formazione professionale), il figlio maggiorenne ha il dovere di rendersi autonomo economicamente. Impegno attivo nella ricerca di un’occupazione Per ottenere il mantenimento, il figlio maggiorenne deve dimostrare di essersi impegnato attivamente nella ricerca di un’occupazione. Questo impegno deve essere razionale e concreto, tenendo conto delle reali opportunità offerte dal mercato del lavoro. Non è quindi ammissibile l’atteggiamento di chi si ostina ad attendere un lavoro che corrisponda perfettamente alle sue aspirazioni, ignorando

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Il deposito telematico degli atti processuali è tempestivamente effettuato quando la ricevuta di avvenuta consegna viene generata entro la fine del giorno di scadenza

Corte di Cassazione, sez. VI Civile, 15 settembre 2020, n. 19163 (Cass. 27 giugno 2019, n. 17328; Cass. 8 novembre 2019, n. 28982). MASSIMA Il deposito telematico degli atti processuali si perfeziona quando viene emessa la seconda PEC, ovvero la ricevuta di avvenuta consegna, da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della giustizia, come disposto dal D.L. n. 179 del 2012, art. 16 bis, comma 7, (convertito, con modificazioni, in L. n. 221 del 2012), inserito dalla L. n. 228 del 2012, art. 1, comma 19, n. 2) e modificato dal D.L. n. 90 del 2014, art. 51, comma 2, lett. a) e b), (convertito, con modificazioni, in L. n. 114 del 2014) Il citato decreto-legge ha anche aggiunto che, ferma l’applicabilità delle disposizioni di cui all’art.

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Spese straordinarie per i figli: la Cassazione conferma la necessità di un nuovo titolo esecutivo (sentenza 2020)

INTRODUZIONE La Corte di Cassazione, con un’ordinanza emessa nel 2020, ha affrontato una questione cruciale in materia di spese straordinarie per i figli in seguito a separazione o divorzio. La Suprema Corte ha confermato che, nonostante l’esistenza di precedenti provvedimenti come l’omologa della separazione o la sentenza di divorzio, è necessario ottenere un nuovo e specifico titolo esecutivo per procedere al recupero forzoso di tali spese. Questa decisione chiarisce le modalità di gestione e recupero delle spese straordinarie, offrendo importanti indicazioni per i genitori separati o divorziati. Per una consulenza legale specializzata sulle spese straordinarie per i figli, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it. Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE: ESPOSIZIONE DEI FATTI La

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Opposizione a precetto: sentenza esecutiva solo dopo il passaggio in giudicato

Opposizione a precetto: sentenza esecutiva solo dopo il passaggio in giudicato Con la sentenza n. 7660 del 15 aprile 2015, la Corte di Cassazione, Sezione III Civile, ha statuito che la sentenza che definisce una causa di opposizione a precetto, non avendo natura di sentenza di condanna, non è esecutiva fino al suo passaggio in giudicato. Nel caso di specie, il creditore aveva notificato al debitore un precetto per il pagamento di un credito. Il debitore aveva proposto opposizione a precetto, contestando la validità del titolo esecutivo. Il Tribunale aveva dichiarato la nullità del precetto, ma il giudice dell’esecuzione aveva rigettato l’istanza di estinzione dell’esecuzione, ritenendo che la sentenza di primo grado fosse già passata in giudicato. La Cassazione ha cassato la sentenza del giudice dell’esecuzione, affermando che la sentenza

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L’aumento dell’assegno per il figlio maggiorenne può essere chiesto anche nel giudizio d’appello (Cass., n. 19077/2020)

In materia di assegno di mantenimento per il figlio, poichè si verte in tema di conservazione del contenuto reale del credito fatto valere con la domanda originaria, deve ammettersi la possibilità, per il genitore istante, di chiedere un adeguamento del relativo ammontare, alla stregua della svalutazione monetaria o del sopravvento di altre circostanze, verificatesi nelle more del giudizio, in particolare relative alle mutate condizioni economiche dell’obbligato ovvero alle accresciute esigenze del figlio. Ne deriva che la proposizione, in primo grado o in appello, di simili istanze o eccezioni non ricade sotto il divieto di “ius novorum”, né con riguardo al giudizio di primo grado, né con riguardo al giudizio di appello. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. VI-1, sentenza 14 settembre 2020, n. 19077. RAGIONI DELLA DECISIONE 1. Con sentenza

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L’accertamento del diritto di percepire l’assegno divorzile non è impedito dalla delibazione della sentenza di nullità del matrimonio

MASSIMA: “L’accertamento del diritto di percepire l’assegno divorzile non è impedito dalla delibazione della sentenza di nullità del matrimonio, quando la sentenza non definitiva che ha deciso sullo status, sia già passata in giudicato. Il titolo giuridico dell’obbligo di corrispondere l’assegno deriva dall’impossibilità di ricostituire la comunione spirituale e materiale fra i coniugi che è già stata valutato ai fini della cessazione degli effetti civili del matrimonio con la sentenza parziale” (Corte di Cassazione, ordinanza del 23 gennaio 2019, n. 1882). Svolgimento del processo Con sentenza non definitiva n. 254 del 2007, il Tribunale di Asti pronunciava la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto tra G.F. e Gr.Ma.Lu. rimettendo la causa in istruttoria per la soluzione delle questioni patrimoniali ad essa collegate. L’appello del marito, con cui tra l’altro

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Cassazione: l’abbandono della casa coniugale non comporta automaticamente l’addebito della separazione – Corte di Cassazione, 2020

INTRODUZIONE La Corte di Cassazione ha emesso nel 2020 un’importante pronuncia in materia di separazione personale dei coniugi, affrontando in particolare la questione dell’addebito della separazione in relazione all’abbandono della casa coniugale. La Suprema Corte ha ribadito che l’allontanamento dalla residenza familiare non costituisce di per sé motivo sufficiente per l’addebito, ma deve essere valutato nel contesto complessivo della crisi matrimoniale. La sentenza offre preziose indicazioni sui criteri da considerare per stabilire le responsabilità nella fine del rapporto coniugale. Per una consulenza specializzata su casi di separazione e divorzio, contatta l’Avv. Cosimo Montinaro – Tel. 0832/1827251 – e-mail segreteria@studiomontinaro.it Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo. INDICE ESPOSIZIONE DEI FATTI La vicenda giudiziaria in esame trae origine da una domanda

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Donazione indiretta: la prova dell’animus donandi

Donazione indiretta: la prova dell’animus donandi La donazione indiretta rappresenta una figura giuridica complessa e affascinante, che spesso pone sfide probatorie significative per i professionisti del diritto. Quando il fine liberale non si manifesta in modo esplicito, ma si cela dietro operazioni giuridiche apparentemente neutre, dimostrare l’effettiva volontà di donare diventa una vera e propria caccia al tesoro per gli avvocati. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass. civ., Sez. II, Ord., n. 9379 del 21/05/2020) si è confrontata proprio con questa delicata tematica, offrendo spunti di riflessione preziosi per comprendere i criteri e gli elementi probatori rilevanti nella qualificazione di una donazione indiretta. Quali sono i passaggi chiave di questa pronuncia? Come possono gli operatori del diritto trarre indicazioni utili per il loro agire professionale? Per rispondere a

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Divano di colore diverso: non costituisce vendita “aliud pro alio”

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. II CIVILE – ORDINANZA 3 giugno 2020, n. 10456 MASSIMA “L’ipotesi di vendita di “aliud pro alio” sussiste quando il bene consegnato è completamente diverso da quello venduto, poichè appartenente ad un genere differente oppure con difetti che gli impediscono di assolvere alla sua funzione naturale o a quella concreta assunta come essenziale dalle parti” FATTI DI CAUSA 1. Il Tribunale di Milano, in sede di appello, con sentenza del 28.5.2015, riformando la decisione del Giudice di pace di Milano, rigettava la domanda proposta da P.F. nei confronti della ditta Corlaita, con la quale l’attore chiedeva la risoluzione del contratto di vendita di un divano, per vizi della cosa venduta. 1.1. Il giudice d’appello riteneva che la differenza tra il tessuto ordinato, il velluto, e quello

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Prenotazione on-line: la clausola “non rimborsabile” è vessatoria

Prenotazione on-line: la clausola “non rimborsabile” è vessatoria Con sentenza del 14 ottobre 2019, il Giudice di Pace di Trapani ha dichiarato vessatoria la clausola “non rimborsabile” predisposta da un albergatore. Il caso riguardava un cliente che aveva prenotato un soggiorno in un hotel tramite il sito Booking.com. Dopo aver effettuato il pagamento, si era accorto di aver commesso un errore e aveva quindi richiesto il rimborso. L’albergatore aveva rifiutato il rimborso, invocando la clausola “non rimborsabile” contenuta nelle condizioni generali di contratto. Il cliente ha quindi adito il Giudice di Pace, chiedendo il rimborso dell’intera somma versata. Il Giudice ha accolto la domanda del cliente, dichiarando la clausola “non rimborsabile” vessatoria. In particolare, il Giudice ha rilevato che: In conclusione, il Giudice ha condannato l’albergatore al rimborso dell’intera somma

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Risarcimento del danno non patrimoniale da morte

Risarcimento del danno non patrimoniale da morte MASSIMA – Cassazione ordinanza n. 7743/2020 “In tema di domanda di risarcimento del danno non patrimoniale “da uccisione”, proposta “iure proprio” dai congiunti dell’ucciso, questi ultimi devono provare l’effettività e la consistenza della relazione parentale, rispetto alla quale il rapporto di convivenza non assurge a connotato minimo di esistenza, ma può costituire elemento probatorio utile a dimostrarne l’ampiezza e la profondità, e ciò anche ove l’azione sia proposta dal nipote per la perdita del nonno; infatti, poiché la “società naturale”, cui fa riferimento l’art. 29 Cost., non è limitata alla cd. “famiglia nucleare”, il rapporto tra nonni e nipoti, per essere ritenuto giuridicamente qualificato e rilevante, non può essere ancorato alla convivenza, escludendo automaticamente, in caso di insussistenza della stessa, la possibilità per

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Lecce: dal 18 maggio parte il deposito telematico delle istanze di Patrocinio a spese dello Stato

Finalmente!! Dal prossimo 18 maggio 2020 partirà anche a Lecce la possibilità del deposito telematico delle istanze di Patrocinio a spese dello Stato Dal sito dell’Ordine degli Avvocati di Lecce: E’ un ulteriore passo verso la progressiva e obbligatoria digitalizzazione dei documenti cartacei prevista per le Pubbliche Amministrazioni dal D. Lgs. 179/2016, che consentirà la trattazione in tempo reale delle istanze da parte della segreteria, l’eliminazione degli accessi presso la sede del Consiglio, una rapida e moderna gestione delle pratiche da parte della Commissione PSS dell’Ordine, coordinata dall’Avv. Giuseppe Gallo. La predisposizione e l’invio telematico dell’istanza avverrà, come di consueto, attraverso la piattaforma Riconosco, previo accesso con le credenziali già in possesso degli iscritti, e non sarà più necessario il deposito cartaceo presso lo sportello. E’ allegato alla presente comunicazione il Manuale

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Il diritto-dovere di visita del figlio minore spettante al genitore non collocatario non è suscettibile di coercizione!

Cass., ordinanza n. 6471 del 06.03.2020 MASSIMA: “In tema di rapporti con la prole, il diritto dovere di visita del figlio minore spettante al genitore non collocatario non è suscettibile di coercizione neppure nelle forme indirette previste dall’art. 614 bis c.p.c., trattandosi di un “potere-funzione” che, non essendo sussumibile negli obblighi la cui violazione integra una grave inadempienza ex art. 709 ter c.p.c., è destinato a rimanere libero nel suo esercizio, quale esito di autonome scelte che rispondono anche all’interesse superiore del minore ad una crescita sana ed equilibrata” FATTI DI CAUSA 1. La Corte di appello dell’Aquila, con il decreto in epigrafe indicato, ha rigettato il reclamo proposto da (OMISSIS) avverso il provvedimento con cui il Tribunale di Chieti aveva sanzionato, ai sensi e per gli effetti i cui

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Il mancato rilascio della licenza di abitabilità integra un inadempimento del venditore per consegna di aliud pro alio

Il mancato rilascio della licenza di abitabilità integra un inadempimento del venditore per consegna di aliud pro alio Cassazione, ordinanza, 4 marzo 2020, n. 5972 “Nella vendita di immobile destinato ad abitazione, il certificato di abitabilità costituisce requisito giuridico essenziale del bene compravenduto, poiché vale a incidere sull’attitudine del bene stesso ad assolvere la sua funzione economico-sociale, assicurandone il legittimo godimento e la commerciabilità; con la conseguenza che il mancato rilascio della licenza di abitabilità integra un inadempimento del venditore per consegna di “aliud pro alio”, a meno che il compratore non abbia espressamente rinunciato al requisito dell’abitabilità o esonerato comunque il venditore dall’obbligo di ottenere la relativa licenza” RAGIONI IN FATTO ED IN DIRITTO DELLA DECISIONE La sig.ra (OMISSIS) ha proposto ricorso, sulla scorta di due motivi, per la

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Opposizione a decreto ingiuntivo e domanda riconvenzionale

Opposizione a decreto ingiuntivo e domanda riconvenzionale Nel processo civile italiano, l’opposizione a decreto ingiuntivo rappresenta un momento cruciale in cui il debitore può contestare un provvedimento giudiziale che lo obbliga ad adempiere a un’obbligazione di pagamento o di consegna entro quaranta giorni dalla notifica del decreto. Tuttavia, è importante comprendere a fondo le dinamiche e le possibilità offerte dalla legge in questo contesto. Cosa è il Decreto Ingiuntivo? Il decreto ingiuntivo è un provvedimento giudiziale emesso dal Giudicante a seguito di una richiesta avanzata dal creditore. Esso viene emesso quando il creditore è in possesso di un credito certo, liquido ed esigibile, supportato da prova scritta. Il decreto ingiuntivo ordina al debitore di adempiere all’obbligazione entro un termine stabilito, con l’avvertenza che in mancanza di adempimento si procederà con

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I chiarimenti offerti dalla Cassazione sulle misure adottate dal Governo nella lotta contro il Coronavirus: dalla sospensione dei termini processuali al rinvio delle udienze

Di seguito i chiarimenti offerti dalla Corte di Cassazione (Relazione 1° aprile 2020) sul contenuto e la portata delle misure adottate dal Governo ex D.L. 18/2020 nella lotta contro il Coronavirus

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È valida la notifica di un atto giudiziario eseguita da un operatore di posta privato?

È valida la notifica di un atto giudiziario eseguita da un operatore di posta privato? La risposta a questa domanda è stata fornita dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 299 del 10 gennaio 2020. In precedenza, la giurisprudenza prevalente riteneva che la notifica di un atto giudiziario eseguita da un operatore di posta privata fosse inesistente, in quanto la notificazione è un atto pubblico che deve essere eseguito da un pubblico ufficiale. Le Sezioni Unite, invece, hanno statuito che la notifica di un atto giudiziario eseguita da un operatore di posta privata è nulla, ma non inesistente. La differenza tra nullità e inesistenza è importante, in quanto la nullità può essere sanata, mentre l’inesistenza non lo è. La nullità della notifica eseguita da un operatore

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I provvedimenti adottati in sede di divorzio sono destinati a sovrapporsi a (e ad assorbire) quelli adottati in sede di separazione (Cass., n. 7547/2020)

Il giudice della separazione è investito della potestas iudicandi sulla domanda di attribuzione o modifica del contributo di mantenimento per il coniuge e i figli anche quando sia pendente il giudizio di divorzio …

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Assegno divorzile: finalità assistenziale, perequativa e compensativa (C.d.A. Roma, n. 1776/2020)

Assegno divorzile: finalità assistenziale, perequativa e compensativa (C.d.A. Roma, n. 1776/2020) La Corte d’Appello di Roma, con la sentenza 12 marzo 2020, n. 1776, sulla scorta delle recenti pronunce della Suprema Corte in tema di assegno divorzile (Corte di Cassazione, Sez. I, n. 9533/19), ha statuito che, in sede di calcolo dell’assegno divorzile, il Giudice, in prima battuta, “procede alla comparazione delle condizioni economico-patrimoniali delle parti e, qualora risulti l’inadeguatezza dei mezzi del richiedente o, comunque, l’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, ne accerta le cause in base ai parametri dell’art. 5 c. VI, prima parte, L. 898/70, appurando se quella sperequazione sia o meno conseguenza del contributo fornito dal medesimo istante alla conduzione della vita familiare e alla formazione del patrimonio comune e personale di ciascuno dei due, con

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Successione del coniuge (o parenti) nel contratto di locazione in caso di morte del conduttore – Guida legale

A norma dell’art. 6, L. n. 392/1978, in caso di morte del conduttore succedono nel contratto di locazione il coniuge, gli eredi, i parenti ed affini con lui abitualmente conviventi; a tal fine, l’abituale convivenza con il conduttore defunto va accertata alla data del decesso di costui

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I genitori sono sempre obbligati al mantenimento del figlio maggiorenne non autosufficiente?

La cessazione dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti deve, quindi, fondarsi su un accertamento di fatto che tenga conto dell’età, dell’effettivo conseguimento di un livello di competenza professionale e tecnica, dell’impegno rivolto verso la ricerca di un’occupazione lavorativa, nonché della complessiva condotta personale tenuta, dal raggiungimento della maggiore età, dall’avente diritto

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Ripetizione dell’indebito pensionistico INPS: errore imputabile all’Ente e assenza di dolo nel percettore

“L’indebito pensionistico I.N.P.S., per essere ripetibile, deve derivare da errore imputabile all’ente, oppure occorre che il percettore sia in dolo o abbia omesso la trasmissione di comunicazioni dovute rispetto a dati non noti all’I.N.P.S.”

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Assegno divorzile: rilevanza delle potenzialità professionali e reddituali dell’ex coniuge (Cass., ord. n. 3661, 13.02.2020)

Assegno divorzile CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. I CIVILE – ORDINANZA 13 febbraio 2020, n. 3661 MASSIMA “Ai fini del riconoscimento dell’assegno di divorzio in favore dell’ex coniuge, l’accertamento dell’inadeguatezza dei mezzi dell’ex coniuge istante e dell’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive si fonda anche sulla capacità del medesimo richiedente di procurarsi i propri mezzi di sostentamento e le sue potenzialità professionali e reddituali e non sulle occasioni concretamente avute dall’avente diritto di ottenere un lavoro. Infatti, se la solidarietà post coniugale si fonda sui principi di autodeterminazione e autoresponsabilità, non si potrà che attribuire rilevanza alle potenzialità professionali e reddituali personali, che l’ex coniuge è chiamato a valorizzare con una condotta attiva facendosi carico delle scelte compiute e della propria responsabilità individuale, piuttosto che al contegno, deresponsabilizzante e attendista, di

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Stabilimenti balneari: manufatti installati sino al 31.12.2020

Il TAR Lecce ha applicato, per la prima volta a livello nazionale, la norma c.d. “salva lidi”, sancendo il diritto dei titolari di strutture stagionali, funzionali alle attività turistico-ricreative ubicate su area demaniale in concessione, a mantenere installati i manufatti per l’intero anno solare e sino al 31.12.2020.

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Garanzia per i vizi occulti. La clausola “vista e piaciuta”

Garanzia per i vizi occulti. La clausola “VISTA E PIACIUTA” La vendita di veicoli usati è una pratica molto comune, ma non priva di insidie per i compratori. Cosa succede quando il venditore inserisce la clausola “vista e piaciuta” nel contratto di compravendita? Esclude automaticamente qualsiasi garanzia per vizi occulti dell’automezzo? Questa sentenza della Corte di Cassazione, pubblicata nel 2016, getta luce su questo annoso dibattito, con importanti implicazioni per avvocati, concessionari e privati che si trovano ad affrontare questo tipo di transazioni. Esposizione dei Fatti di Causa La vicenda riguarda l’acquisto di un’autovettura usata da parte della signora F.V. presso la società G&G sas. Nonostante la clausola “vista e piaciuta” inserita nel contratto, l’acquirente ha riscontrato poco dopo gravi problemi all’avantreno anteriore, che hanno richiesto una costosa riparazione. F.V.

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Il diritto del condomino a distaccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato

Ai sensi dell’art. 1118, comma 4, c.c., il diritto del condomino a distaccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato non è disponibile e di conseguenza sono nulle le clausole dei regolamenti condominiali che vietino il distacco. Il regolamento condominiale può invece legittimamente obbligare il condomino rinunziante a concorrere alle spese per l’uso del servizio centralizzato, poiché il criterio legale di ripartizione delle spese di gestione dettato dall’art. 1123 c.c. è derogabile.

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Negoziazione assistita in materia di separazione personale dei coniugi. Per il trasferimento (trascrizione) immobiliare è necessaria l’autenticazione dell’accordo da parte di un pubblico ufficiale (Cass., sent. n. 1202, 21 gennaio 2020)

La Suprema Corte, Sezione Seconda Civile, con sentenza n. 1202 del 21 gennaio 2020, ha statuito che nel caso in cui i coniugi raggiungano, in sede di negoziazione assistita, un accordo di separazione personale che preveda anche il trasferimento di unità immobiliari, per la trascrizione di detto accordo è necessaria, ai sensi dell’art. 5, comma 3, del medesimo D.L. n. 132, l’autenticazione del relativo verbale da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato

Negoziazione assistita in materia di separazione personale dei coniugi. Per il trasferimento (trascrizione) immobiliare è necessaria l’autenticazione dell’accordo da parte di un pubblico ufficiale (Cass., sent. n. 1202, 21 gennaio 2020) Leggi di più »

Addebito della separazione alla moglie che abbandona la casa familiare (Cass., Sez. VI, sent. 13 gennaio 2020, n. 509)

La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile, perché inteso ad una riedizione del giudizio di merito, il ricorso avverso la sentenza della Corte di Appello che aveva confermato l’addebito della separazione alla moglie, allontanatasi in modo unilaterale e non temporaneo dalla casa familiare.

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Negoziazione assistita: separazione e divorzio

Negoziazione assistita: separazione e divorzio Separarsi o divorziare in modo rapido, efficiente e senza stress è possibile grazie alla negoziazione assistita. Introdotta nel 2014, questa procedura alternativa consente ai coniugi di raggiungere un accordo consensuale su tutte le questioni legate alla fine del loro matrimonio, evitando il ricorso al tribunale e le lungaggini dei processi civili. Come funziona la negoziazione assistita Vantaggi della negoziazione assistita Quando è possibile la negoziazione assistita La negoziazione assistita è possibile per: Documenti necessari Negoziazione assistita: la scelta giusta per una separazione o un divorzio sereno Se stai pensando di separarti o divorziare, la negoziazione assistita rappresenta una valida alternativa al tribunale. Con l’aiuto di un avvocato esperto, potrai raggiungere un accordo consensuale con il tuo partner in modo rapido, efficiente e senza stress. Avv.

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Eredità vacante: quando lo Stato diventa erede automatico senza procedure di giacenza – Tribunale di Genova 2025

La sentenza del Tribunale di Genova del 2025 stabilisce che decorso il termine decennale di prescrizione per l’accettazione dell’eredità, i beni si devolvono automaticamente allo Stato ex art. 586 c.c. senza necessità di procedura di eredità giacente. Lo Stato acquista la qualità di erede senza accettazione formale e può resistere in giudizio contro iniziative relative all’eredità. La pronuncia chiarisce che la legittimazione passiva dello Stato non dipende dalla titolarità effettiva dei beni, ma dal suo ruolo di erede di ultima istanza.

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Mutuo solutorio come titolo esecutivo: Sezioni Unite confermano validità dell’accredito bancario per estinguere debiti precedenti – Cassazione 2025

La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 584/2025 risolve il contrasto giurisprudenziale sul mutuo solutorio, affermando che l’accredito bancario seguito da estinzione di debiti pregressi soddisfa il requisito della traditio e rende il contratto valido titolo esecutivo. La Corte chiarisce che la disponibilità giuridica della somma accreditata è sufficiente per il perfezionamento del mutuo, indipendentemente dalla successiva destinazione, qualificando l’operazione come pienamente legittima e non solo come mera annotazione contabile.

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