Si può revocare la rinuncia all’eredità?

Si può revocare la rinuncia all’eredità?

La rinuncia all’eredità è un atto giuridico con cui il beneficiario dell’eredità decide di non accettare la successione del defunto e di rinunciare ai diritti e agli obblighi ad essa connessi. La rinuncia all’eredità non può essere parziale e deve essere espressa in forma scritta.

In particolare, la rinunzia all’eredità consiste in una dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione e da inserirsi nel registro delle successioni, con la quale l’erede manifesta la volontà di non subentrare al defunto nei suoi diritti e rapporti, indipendentemente dalla sussistenza o meno di un testamento (art. 519, comma 1, c.c.).

Tuttavia, la rinuncia all’eredità può essere revocata. Il codice civile prevede la revoca della rinuncia esclusivamente in presenza di tre condizioni fondamentali:

1) la revoca va fatta entro il termine ordinario decennale per poter accettare l’eredità;

2) l’eredità oggetto di rinuncia non deve essere già stata accettata dagli altri chiamati;

3) la revoca non deve comportare alcun pregiudizio ai terzi eventuali che abbiano già acquistato in buona fede i beni dell’eredità.

Pertanto, fintanto che il chiamato che ha rinunciato all’eredità non perde il diritto di accettare a causa dell’accettazione dei successivi chiamati, egli può revocare la sua decisione, così da essere riammesso a pieno titolo alla successione ereditaria.

La revoca espressa della rinuncia all’eredità, mediante la quale il rinunciante dichiara la successiva accettazione, si effettua in Tribunale o presso un notaio.

La Cassazione ha chiarito che la rinuncia all’eredità non può essere revocata se il beneficiario ha già disposto dei beni ereditari o se questi sono stati alienati da terzi in buona fede. Inoltre, la revoca della rinuncia non può avere effetto retroattivo e non può comportare la restituzione dei beni già alienati.

In alcuni casi, il beneficiario dell’eredità può decidere di rinunciare alla rinuncia, ovvero di accettare l’eredità dopo averla precedentemente rifiutata. La Cassazione ha chiarito che la rinuncia alla rinuncia è possibile solo se non sono intervenuti terzi acquirenti dei beni ereditari e se non sono trascorsi sei mesi dalla data della rinuncia.

In conclusione, la revoca della rinuncia all’eredità è un atto giuridico importante che deve essere fatto con attenzione e consapevolezza. Essa è possibile solo in determinati casi e deve essere fatta entro il termine previsto dalla legge. È sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto delle successioni per ottenere una consulenza adeguata in caso di dubbi o difficoltà nella gestione dell’eredità.

A tal fine, lo Studio Legale Avv. Cosimo Montinaro presta assistenza e consulenza altamente specializzata.

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