L’inabilitazione legale: guida completa

L’inabilitazione legale: guida completa

L’inabilitazione è una misura legale che viene pronunciata con una sentenza del tribunale in presenza dei seguenti presupposti (alternativi):

  • Infermità di mente non talmente grave da far luogo all’interdizione
  • Prodigalità
  • Abuso abituale di bevande alcoliche o di stupefacenti
  • Sordità o cecità dalla nascita o dalla prima infanzia

Presupposti dell’inabilitazione

Infermità di mente non talmente grave da far luogo all’interdizione

Questo presupposto si applica quando una persona ha una malattia mentale che influisce negativamente sulla sua capacità di gestire i propri affari ma senza privarla completamente della capacità di intendere o volere. In altre parole, la persona potrebbe avere alcune difficoltà, ma non è completamente incapace.

Prodigalità

Questo presupposto riguarda un comportamento patologico in cui una persona non è in grado di valutare la rilevanza economica delle proprie azioni, portandola a uno sperpero di risorse. Tuttavia, è importante notare che la prodigalità giustifica l’inabilitazione solo se questo comportamento porta gravi pregiudizi economici a sé stessa o alla propria famiglia.

Abuso abituale di bevande alcoliche o di stupefacenti

In questo caso, l’inabilitazione è giustificata quando l’abuso di alcol o stupefacenti porta la persona a esporre sé stessa o la sua famiglia a gravi pregiudizi economici.

Sordità o cecità dalla nascita o dalla prima infanzia

Se una persona è sorda o cieca dalla nascita o dalla prima infanzia e non ha ricevuto un’educazione sufficiente per acquisire la capacità di gestire i propri affari, questo può giustificare l’inabilitazione.

Procedimento di inabilitazione

Il procedimento di inabilitazione segue un processo simile a quello dell’interdizione, con soggetti legittimati a promuoverlo, una fase istruttoria, la nomina di un curatore provvisorio, la decorrenza degli effetti della sentenza di inabilitazione e la pubblicità di essa.

Effetti dell’inabilitazione

L’inabilitato può compiere autonomamente gli atti di ordinaria amministrazione ma ha bisogno dell’assistenza del curatore per gli atti di straordinaria amministrazione. Il curatore non si sostituisce all’incapace ma integra la sua volontà previa autorizzazione giudiziale per determinati atti. L’assistenza del curatore è sempre necessaria per consentire all’inabilitato di stare in giudizio, ma il giudice può autorizzare la persona a compiere alcuni atti senza il curatore.

Link esterni

Conclusione

L’inabilitazione è una misura legale che può essere presa in determinate circostanze per proteggere una persona incapace di gestire i propri affari. Ogni caso è valutato attentamente dal tribunale per garantire che siano rispettati i diritti e le esigenze dell’inabilitato.

Avv. Cosimo Montinaro

Contatta lo Studio

.

error: Contenuto protetto!
Torna in alto
ChiamaWhatsapp